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Lega Filo d’Oro: nel 2022 assistite 1.128 persone sordocieche

Lega Filo d’Oro: nel 2022 assistite 1.128 persone sordociecheRoma, 21 set. (askanews) – Sono all’insegna della crescita i dati che emergono dal Bilancio Sociale 2022 della Lega del Filo d’Oro, presentato presso l’Università degli Studi di Milano alla presenza di Rossano Bartoli, Presidente Fondazione Lega del Filo d’Oro; Clodia Vurro, Responsabile scientifico del progetto, Università degli Studi di Milano; Barbara Duca, Direttore Amministrazione Finanza e Controllo Fondazione Lega del Filo d’Oro; Andrea Lecce, Responsabile Direzione Impact Intesa Sanpaolo.

In totale, lo scorso anno, la Fondazione ha garantito i suoi servizi a 1.128 persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale e alle loro famiglie, con un aumento del 26% rispetto al 2021, raggiungendo così il numero più alto di utenti mai registrato. È inoltre cresciuto il numero degli utenti in trattamento nei cinque Centri Residenziali che, nel 2022, è salito a 326 (+8% rispetto al 2021). In aumento anche le giornate di prestazione erogate, che sono arrivate a 69.961, registrando un incremento del 5% rispetto al 2021. Dopo un biennio segnato da importanti limitazioni, nel 2022 la Lega del Filo d’Oro è tornata ad aprirsi all’esterno e allo stesso tempo ha lasciato che il “mondo fuori” tornasse ad entrare nei Centri e nelle Sedi Territoriali, garantendo in via prioritaria la tutela della salute e della sicurezza di utenti, famiglie, operatori e volontari. I risultati ottenuti nel 2022 – sottolinea una nota – mettono in luce il percorso di sviluppo strategico in cui la Fondazione è impegnata, volto a dare risposte a sempre più utenti e a raggiungere sempre più persone: da segnalare, in questa direzione, il completamento avvenuto nel 2022 del secondo lotto del Centro Nazionale di Osimo, il polo di alta specializzazione inaugurato nel marzo 2023 alla presenza del Presidente della Repubblica, che accoglierà, fra l’altro, le residenze per gli ospiti a tempo pieno, in 14 appartamenti da quattro unità ciascuno. Le due palazzine consentiranno di raddoppiare i posti letto complessivamente disponibili a Osimo, migliorando in maniera sensibile la gestione delle liste d’attesa. Nel 2022, inoltre, sono state inaugurate e rese pienamente operative le Sedi Territoriali di Novara e Pisa, che già avevano iniziato le loro attività tra il 2020 e il 2021. La Fondazione è inoltre attualmente impegnata nel progetto di recupero della casa di Sabina Santilli, in Abruzzo, dove nascerà nel 2023 un Centro Studi con Sede Territoriale, e nel Lazio, dove verrà realizzato un Centro Socio-Sanitario Residenziale e Diurno: saliranno così a undici le Sedi dell’Ente e altre due nuove Sedi Territoriali si aggiungeranno a breve come previsto nel Piano di Miglioramento Triennale 2022/24.

Nel loro complesso, lo scorso anno i Servizi e le Sedi Territoriali della Fondazione sono stati punto di riferimento per 758 persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente. Anche in questo caso si tratta del numero di utenti più alto degli ultimi anni e indica la crescente capacità della Fondazione di accompagnare le persone anche nei loro territori, per fornire risposte sempre più adeguate ai loro bisogni, là dove esse vivono. “Dopo due anni, caratterizzati da pesanti limitazioni, in cui abbiamo instancabilmente cercato modalità innovative di contatto e vicinanza, il 2022 è stato l’anno dei nuovi equilibri. Il “filo aureo della buona amicizia” è tornato a tessere relazioni con il mondo esterno – ha dichiarato Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro -. In un contesto che cambia, il confronto con i nostri stakeholder rafforza la convinzione che la crescita per la Lega del Filo d’Oro sia inevitabile, purché fondata sulla solidità di un modello che continui a porre al centro passione e metodo, costanza e innovazione, mettendo a disposizione strutture e competenze”.

XVI Giornata Nazionale SLA. Italia con AISLA nel segno della Solidarietà

XVI Giornata Nazionale SLA. Italia con AISLA nel segno della SolidarietàRoma, 15 set. (askanews) – Migliaia di persone hanno affollato Brescia, Capitale della Cultura 2023 insieme a Bergamo, per salutare la 16ma edizione di questa manifestazione straordinaria, che si svolgerà il 16 e 17 settembre, coinvolgendo tutte le regioni italiane in un’eccezionale maratona di iniziative. Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la Giornata Nazionale SLA unisce il paese promuovendo i diritti delle persone con Sla, la ricerca scientifica e l’assistenza. Nata per ricordare il primo sit-in dei malati di SLA del 2006 a Roma, questa giornata rappresenta l’occasione per promuovere azioni solidali, rinnovare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità politiche, sanitarie e socioassistenziali sulle esigenze di cura e assistenza dei pazienti con SLA. “La SLA cambia profondamente le nostre vite, è un’esperienza che supera i limiti umani”, ha dichiarato Fulvia Massimelli, Presidente Nazionale di AISLA, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. “Accanto a coloro che combattono questa malattia, c’è la famiglia, che svolge un ruolo fondamentale. Migliaia di persone sono sopraffatte da una responsabilità che comporta notti insonni, perdita di lavoro e isolamento sociale. In questi quarant’anni, AISLA è cresciuta grazie ai volontari che mettono a disposizione il loro tempo, risorse, competenze ed energie per far sentire le famiglie meno sole. Celebrare la Giornata Nazionale nelle piazze italiane significa far sentire la nostra voce: è un coro di numerose persone che si uniscono in un unico NOI”, ha aggiunto. Domenica 17 settembre, oltre 300 volontari saranno presenti nelle principali piazze italiane. Con una donazione di soli 10 euro, chiunque potrà prendere parte a questa importante causa e ottenere una delle 20mila prestigiose bottiglie di Barbera d’Asti DOCG. L’obiettivo della campagna di raccolta fondi è sostenere l’”Operazione Sollievo” che mette in campo strumenti e assistenza concreta per migliorare la qualità di vita delle persone con SLA e delle loro famiglie. Dal sostegno finanziario per garantire l’assistenza domiciliare continua, al trasporto con mezzi attrezzati, dal supporto ai progetti di vacanze accessibili in Italia, fino alla consulenza e il supporto per le pratiche burocratiche, legali e previdenziali, AISLA è presente per le famiglie e con le famiglie. In Italia ci sono più di 6.000 persone che convivono con la SLA, una malattia neurodegenerativa che cambia profondamente la vita di chi ne è colpito, con una progressione rapida che porta alla perdita delle capacità di movimento, nutrizione, respiro e parola. La Giornata Nazionale SLA è rappresentata dal colore verde, simbolo di speranza e dell’Associazione stessa. Un colore che unisce nella convinzione che la ricerca riuscirà a sconfiggere questa malattia. Sabato 16 settembre al calar del sole, grazie al Patrocinio dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), centinaia di “Comuni Illuminati” hanno aderito all’iniziativa “Coloriamo l’Italia di Verde”, a zero impatto ambientale perché prevede una semplice gelatina o velina, apposta sopra l’illuminazione già presente. L’accensione prenderà il via con la presidente Massimelli a Roma, presso la Fontana del Tritone in Piazza Barberini. Si illumineranno di verde molti altri simboli italiani, tra cui il Teatro Massimo di Palermo, la Reggia di Caserta, le Porte Antiche di Firenze, la Loggia di Brescia, la Lanterna di Genova, lo Sferisterio di Macerata, la Mole Antonelliana di Torino, la Torre della Città di Bari, il Palazzo Cà Loredan di Venezia, la Fontana del Nettuno a Trento e il Palazzo Comunale di Point Saint Martin in Valle d’Aosta. Questo abbraccio di tutta Italia alle persone con Sla è un messaggio per non smettere di credere nella possibilità di una cura. Il risultato di questa giornata è, ogni anno, una Vigilia di speranza.

Mobilità attiva, Iss: in Italia solo 42% popolazione la pratica

Mobilità attiva, Iss: in Italia solo 42% popolazione la praticaRoma, 14 set. (askanews) – Andare a scuola o al lavoro, a piedi, in bici o utilizzando altre strategie di mobilità attiva, può diminuire la mortalità e ridurre l’insorgenza di molte malattie croniche, ma nel nostro paese solo il 42% dei 18-69enni la pratica e, in molti casi, con valori al di sotto della soglia che permetterebbe di ottenere i maggiori benefici. Lo affermano i dati della Sorveglianza Passi del Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute (Cnapps) dell’Iss, resi noti in occasione della settimana europea della Mobilità che si celebra dal 16 al 23 settembre.

Complessivamente nel biennio 2021-2022 il 42% degli adulti intervistati pratica mobilità attiva e dichiara di aver usato la bicicletta e/o di essersi spostato a piedi per andare al lavoro, a scuola o per gli spostamenti quotidiani nel mese precedente l’intervista. Il 19% degli intervistati risulta fisicamente attivo con la sola pratica della mobilità attiva, perché grazie a questa raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’OMS, almeno 150 minuti a settimana di attività moderata, e il 23% risulta parzialmente attivo per mobilità attiva praticata perché si sposta a piedi o in bicicletta ma lo fa per meno di 150 minuti a settimana La quota di persone che raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’OMS attraverso la mobilità attiva è maggiore tra i 18-24enni, ma anche fra i 50-69enni, fra le persone con alto livello di istruzione, fra gli stranieri e fra i residenti nelle Regioni settentrionali, rispetto al resto del Paese. Dal 2017 al 2022, si registra una lieve diminuzione della quota di persone che si muove a piedi o in bici per gli spostamenti abituali e, in particolare, una riduzione più forte tra coloro che riescono a raggiungere i livelli di attività fisica raccomandati, specialmente al Sud La mobilità attiva – sottolinea l’Iss – corrisponde alla scelta di andare in bicicletta o a piedi per i propri spostamenti abituali (ad es. lavoro o scuola), attraverso il trasporto attivo in alternativa all’uso di veicoli a motore. È associata ad una significativa riduzione del rischio di mortalità per tutte le cause (-24%) e di mortalità per tumore (-25%) in coloro che praticano mobilità attiva in bicicletta. Come raccomandato dalle linee guida OMS sull’attività fisica, per le persone che vanno in bicicletta o a piedi per almeno 150 minuti a settimana, il rischio di mortalità si riduce del 10%. Si calcola che, nell’Unione europea, ogni anno più di 100.000 morti premature potrebbero essere evitate se ogni adulto andasse a piedi o in bicicletta per 15 minuti in più al giorno. Le persone fisicamente attive hanno fino al 30% di rischio in meno di cadere in depressione e rimanere attivi migliora l’umore e riduce lo stress. Andare in bicicletta e camminare comportano inoltre benefici per la società, come la riduzione dell’inquinamento atmosferico, acustico e ambientale.

I 4 suggerimenti per fare mobilità attiva: se la distanza non è eccessiva muoviti a piedi (l’Oms raccomanda 150 minuti di attività fisica moderata alla settimana, raggiungibili con un tragitto quotidiano di circa 2,5 km per 5 giorni). Se ti muovi prevalentemente con i mezzi del trasporto pubblico, riservati un tratto del percorso da fare a piedi (almeno 1 km). Se vuoi utilizzare la bicicletta e la distanza è troppa, considera l’ipotesi di una ‘mobilità mista’, ad esempio combinando treno o metro con tragitti in bicicletta, molti mezzi prevedono la possibilità di salire con biciclette, e-bike e bici pieghevoli. Se non puoi evitare di muoverti in automobile, parcheggia a distanza dal luogo di arrivo e prosegui a piedi (almeno 1 km)

Prevenzione, sport e natura: 23 e 24 settembre torna la Longevity Run

Prevenzione, sport e natura: 23 e 24 settembre torna la Longevity RunRoma, 13 set. (askanews) – Il 23 e 24 settembre la Longevity Run Summer Edition 2023 farà tappa per la prima volta a Forte dei Marmi. È il sesto appuntamento dell’evento di sensibilizzazione per uno stile di vita sano e attivo promosso dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, in collaborazione con il Comune di Forte dei Marmi. Una manifestazione di grande successo su tutto il territorio nazionale con prestazioni sanitarie offerte gratuitamente dai medici del Policlinico Gemelli. Ma la manifestazione non è solo prevenzione, è anche sport, fattori che insieme rappresentano un binomio vincente a favore della salute. Spazio all’attività fisica dunque domenica con la Longevity Run, la corsa non competitiva di 5 km aperta a tutti, raduno alle ore 10.00 e partenza alle ore 11.00, presso il Pontile Forte dei Marmi. Nel Villaggio della prevenzione, allestito sabato dalle ore 15.00 alle ore 18.00, e domenica, dalle ore 9.00 alle ore 14.00, presso la Pineta Emilio Tarabella, per ciascun partecipante alla Longevity Run, gli specialisti del Gemelli valutano gratuitamente i principali fattori di rischio cardiovascolari quali il fumo, l’attività fisica, le abitudini alimentari. Verranno eseguite valutazioni dirette come la misurazione di peso e altezza con il calcolo dell’indice di massa corporea, la misurazione della pressione arteriosa, della glicemia e del colesterolo. I medici sono coordinati da Francesco Landi, ordinario di Medicina interna all’Università Cattolica e Direttore del Dipartimento Scienze dell’invecchiamento Ortopediche e Reumatologiche del Policlinico Gemelli. “Sport, prevenzione e natura sono strettamente collegati tra di loro – spiega il professor Landi – la Longevity Run è un progetto nato nel 2018 a Roma per celebrare la centralità dello sport come elemento indispensabile per restare in buona salute e come forma di prevenzione per una longevità attiva. La natura gioca un ruolo fondamentale nello sport. Praticare attività fisica all’aperto e nel verde migliora infatti il benessere di corpo, mente e spirito”. Nella tappa di Forte dei Marmi sarà inoltre possibile effettuare una visita oculistica per lo screening della maculopatia con l’equipe di oculisti del Policlinico Gemelli, guidati dal professor Stanislao Rizzo, direttore della UOC di Oculistica del Gemelli e professore ordinario di Oculistica presso l’Università Cattolica, campus di Roma. La longevità non è un dono di natura ma si conquista passo dopo passo, proprio come il traguardo alla fine di una corsa. Per questo motivo i medici del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e i ricercatori dell’Università Cattolica hanno realizzato il progetto Longevity Run, per sensibilizzare i cittadini ad assumere stili di vita salutari e incoraggiare la prevenzione cardiovascolare. Questi obiettivi vengono perseguiti attraverso un’attività di screening mirata alla valutazione dei principali fattori di rischio modificabili. “Prendersi cura della propria salute è importante a ogni età” continua il professor Landi. “Permette di ottenere notevoli risultati in termini di salute e autonomia, come abbiano dimostrato in questi anni anche con il progetto di ricerca europeo Sprintt da noi coordinato”. “Il Comune di Forte dei Marmi è felice di partecipare e dare il proprio contributo a questa iniziativa – commenta il primo cittadino Bruno Murzi, ex primario dell’Unità Operativa di Cardiochirurgia Pediatrica dell’lstituto di Fisiologia Clinica C.N.R. presso il Presidio Ospedaliero G Pasquinucci di Massa. – Provo grande soddisfazione, come sindaco e come medico, nel veder realizzato a Forte dei Marmi questo evento, che convoglia e mescola sapientemente sport e prevenzione, ingredienti essenziali per perseguire uno stile di vita sano e quindi longevo. Ringrazio pertanto il professor Francesco Landi, il professor Stanislao Rizzo, e tutti coloro che si sono adoperati alla buona riuscita di questo progetto”.

Malattie rare, Uniamo: svolta epocale ok a Telethon per terapia avanzata

Malattie rare, Uniamo: svolta epocale ok a Telethon per terapia avanzataRoma, 13 set. (askanews) – Telethon ha ottenuto dall’Agenzia Europea per i medicinali l’autorizzazione a distribuire Strimvelis, una terapia avanzata per la cura della rara immunodeficienza Ada-Scid, malattia che può portare alla morte già nell’infanzia. Questo l’importante annuncio dato dalla Fondazione, che diventa così la prima non-profit ad ottenere l’autorizzazione dall’EMA per il mercato europeo, durante una conferenza stampa organizzata ieri a Roma.

Presente, per Uniamo – Federazione Italiana Malattie Rare, il suo Delegato estero nonché Vicepresidente Eurordis, Simona Bellagambi: “Ringraziamo la Fondazione Telethon per aver accettato questa sfida eccezionale. Ci impegneremo per mettere insieme le forze a livello sovranazionale per assicurare l’accesso a queste terapie in modo equo e sostenibile, sia attraverso nuovi modi di negoziazione ed acquisizione, sia attraverso il rinnovamento delle procedure per l’accesso alle cure transfrontaliere. Siamo fieri che in questo momento storico l’Italia possa essere un esempio di creazione di un nuovo approccio europeo che non lasci indietro nessuno”. L’impegno di Telethon nasce in seguito alla decisione dello scorso marzo dell’azienda Orchard Therapeutics (OTL) di disinvestire dall’ambito della terapia genica delle immunodeficienze primitive per la scarsa redditività: a farne le spese anche Strimvelis, farmaco che dal 2016 ha permesso di curare oltre 40 bambini di tutto il mondo. Questo è stato solamente l’ultimo dei segnali provenienti dalle aziende farmaceutiche e biotecnologiche impegnate nell’ambito delle malattie rare, che rendono il tema della sostenibilità economica delle terapie avanzate e del conseguente equo accesso non più rinviabile.

Le ATMP sono cure innovative e ad alta precisione che impattano sulla storia clinica delle persone con malattia rara, cambiando radicalmente il suo evolversi, con benefici tangibili per la salute dei pazienti e per la qualità della loro vita, delle famiglie e dei caregiver, oltre che sul sistema sanitario in termini di risparmi diretti ed indiretti. Entro il 2030 dovrebbero essere lanciate a livello globale fino a 60 di queste terapie, a favore di oltre 500mila pazienti. Nonostante ciò, rimangono ancora troppi gli ostacoli nell’intero percorso degli ATMP, che partono dalla fase pre-clinica e clinica, a quella dell’accesso e sostenibilità fino ad arrivare alle difficoltà che hanno queste terapie ad arrivare al paziente o addirittura al ritiro dal mercato, questa volta scampato grazie all’azione di Telethon che però necessita di un intervento istituzionale per arrivare ad una soluzione permanente. “È diventato necessario che l’Italia, attraverso una forte azione di sistema, sia messa nella condizione di garantire ai propri pazienti la disponibilità di queste terapie intervenendo sulla cornice regolatoria. Per rispondere a questa esigenza – ha commentato la Presidente Uniamo, Annalisa Scopinaro – la Federazione ha organizzato un training istituzionale ospitato dall’Intergruppo per l’Innovazione sostenibile in Sanità (l’ultimo dei tre incontri sarà a novembre)”.

Gli esiti di questo percorso formativo saranno raccolti in un documento finale, il “Termometro parlamentare sulle ATMP”, che potrà rappresentare per i decisori politici uno strumento tecnico-operativo su cui fondare le future attività di policy. Il primo obiettivo concreto che si pone la Federazione è arrivare a considerare le terapie avanzate non più un costo per le casse dello Stato ma un investimento. Perché il diritto alle cure sia garantito a tutti, perché nessuno resti escluso.

Terme di Saturnia porta la Maremma toscana in Asia

Terme di Saturnia porta la Maremma toscana in AsiaRoma, 12 set. (askanews) – Terme di Saturnia Natural Destination – tra le strutture termali più famose d’Italia – va alla ricerca di clienti asiatici per la Maremma Grossetana. La stagione turistica ha evidenziato un andamento a macchia di leopardo e un dato evidente sono state decine di migliaia di italiani in vacanza in Albania, in Montenegro o in aree continentali della Grecia, in fuga dall’incontrollata e spesso ingiustificata impennata dei prezzi in Italia.

Ma un mercato turistico fortemente emergente per la destinazione Italia è l’Asia: crescono in numero i turisti che dalla Cina, dal Vietnam, e dalla Korea del sud sono diretti in Italia, così come aumentano i servizi che questi turisti richiedono, dai trasporti all’assistenza. Terme di Saturnia Natural Destination partecipa ad un articolato Road Show organizzato dal Ministero del Turismo in Asia, dal 17 settembre 2023, in occasione del Global Tourism Economy Forum (GTEF) di Macao, dove l’Italia sarà presente come Partner Country. Riunendo leader provenienti da tutto il mondo nel turismo e in altri settori, Il GTEF 2023 offre una piattaforma ideale per sostenere gli investimenti e l’economia turistica a livello internazionale, che potrebbero essere rivolti anche a questa area turistica, ad alto potenziale di sviluppo.

Il Road Show, che farà tappa a Seoul, Korea, Hong Kong, Macao e Shangai ed è riservato dal Ministero a circa 10 operatori italiani, vede la partecipazione di Terme di Saturnia con la possibilità di promuovere anche l’intero territorio della Maremma Grossetana. Prima dell’inizio del GTEF 2023, il Ministro del Turismo italiano incontrerà a Seoul il General Manager di Turkish Airlines e il Ministro della Cultura, Sport e Turismo cinese. La cerimonia di inaugurazione è in programma a Macao il 21 settembre, a cui seguiranno sessioni di Panel diverse, tra cui “Verso la destinazione 2030: investire nelle persone, nel pianeta, nella prosperità”, oltre a numerosi incontri bilaterali (Ministri, Autorità, Protagonisti del settore turistico quali tour operator asiatici, compagnie aeree e travel agency).

La partecipazione dell’Italia come Partner del Forum evidenzia il valore del grande patrimonio artistico, culturale, enogastronomico del nostro paese e quanto la sua economia turistica sia connessa con successo con la cultura e l’industria locale cinese. Sia l’Italia che Shanghai possono vantare esempi importanti di destinazioni con visioni innovative per il futuro dell’economia del turismo globale. Nel 2019 le presenze in Italia di turisti cinesi sono state oltre 5 milioni, ma nel 2024 supereranno i 7 milioni, rappresentando un mercato importantissimo e per di piu’ destagionalizzato, quindi di maggior valore per la Maremma e la Toscana.

Salute, un uomo su 8 a rischio di tumore alla prostata

Salute, un uomo su 8 a rischio di tumore alla prostataRoma, 12 set. (askanews) – “Circa un uomo su otto in Italia ha probabilità di ammalarsi di tumore della prostata nel corso della sua vita. Al momento ci sono quasi 50 mila persone – per la precisione 46 mila – che vivono con il cancro alla prostata. E parliamo di una mortalità di circa 7mila uomini ogni anno”. Lo ha spiegato Vincenzo Mirone, Professore Ordinario di Urologia presso l’Università “Federico II” di Napoli e presidente della Fondazione PRO ETS, intervenendo alla XII Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati, nella Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio ‘Piano europeo di lotta contro il cancro’.

La prevenzione e la familiarità sono fondamentali per combattere questo tipo di carcinoma. “Tra i principali fattori di rischio per il tumore della prostata si annoverano la familiarità e l’età. Diversamente dell’ereditarietà, la familiarità si definisce come il concentrarsi di più casi in una stessa famiglia, associato a fattori ambientali, comportamenti e stili di vita, che potrebbe anche derivare da un difetto genetico non ancora noto”, ha continuato Mirone nel corso dell’audizione. Ma ha avvertito anche che c’è un problema di tipo culturale quando si parla di cancro alla prostata: “È molto difficile che un padre possa discutere di educazione sessuale e di prevenzione al cancro della prostata con il figlio. In Italia, ci sono solo due fondazioni per la prevenzione del tumore alla prostata e una è la Fondazione PROETS, la nostra. E noi le stiamo provando tutte. Abbiamo un’unità mobile e siamo andati in circa 500 piazze, abbiamo visitato decine di decine di migliaia di uomini, ovviamente gratuitamente. Ho scoperto tanti carcinoma alla prostata in questo modo. Secondo le statistiche, infatti, più del 30% dei tumori vengono scoperti in modo incidentale”. Altro aspetto fondamentale da tenere in conto è la mammella, perché carcinoma alla prostata e carcinoma alla mammella si incrociano geneticamente: “Se hai una nonna con un cancro alla mammella, aumenta il rischio anche di avere un nipote con un cancro alla prostata. Quindi basterebbe unire le forze per la prevenzione del cancro alla prostata con la prevenzione del cancro alla mammella per poter andare a fare una vera prevenzione di ordine primario”.

Diritto alla vista, OneSight EssilorLuxottica a meeting S.Egidio Berlino

Diritto alla vista, OneSight EssilorLuxottica a meeting S.Egidio BerlinoRoma, 11 set. (askanews) – Si sta svolgendo a Berlino il consueto incontro tra le religioni mondiali promosso dalla Comunità di Sant’Egidio. Quest’anno il tema scelto è “L’audacia della pace”; uomini e donne di diverse religioni e culture si riuniscono per tre giorni per discutere e lavorare insieme verso un futuro di pace. Tra i partecipanti, oltre alle più importanti istituzioni internazionali che vanno da Frank-Walter Steinmeier e Olaf Scholz al presidente della Guinea Bissau Umaro Sissoco Embalò, fino al Grande Imam di Al-Azhar Ahmed Al-Tayyeb e al cardinale Matteo Zuppi, anche Anurag Hans, Presidente della Onesight EssilorLuxottica Foundation, che ha portato all’attenzione della prestigiosa platea il tema della vista come diritto umano fondamentale. La OneSight EssilorLuxottica Foundation è impegnata nel mondo nel favorire l’accesso a cure oculistiche di qualità, anche nelle zone più svantaggiate. Ad oggi, oltre 650 milioni di persone che vivono in zone rurali hanno avuto accesso a cure oculistiche, grazie alle 24.000 cliniche temporanee, e più di 63 milioni di persone provenienti da comunità svantaggiate hanno ricevuto un paio di occhiali da vista o da sole.

Leonardo Maria Del Vecchio, in veste di presidente della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, ha partecipato a un incontro con il presidente Frank-Walter Steinmeier insieme al presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo e a vari leader politici e religiosi. La Comunità di Sant’Egidio è partner strategico della Fondazione in Italia con l’iniziativa “Giornate della Vista”, un progetto itinerante che porta il diritto alla vista alle persone fragili in diverse città.

Consentire a tutti di vedere bene e realizzare appieno il proprio potenziale è alla base della mission della Fondazione. La miopia sta diventando una vera e propria epidemia mondiale che può portare conseguenze, anche gravi, per la salute degli occhi. Correggere la vista contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo 10 delle Nazioni Unite, incentrato sulla riduzione della povertà e delle disuguaglianze, poiché una buona vista consente alle persone di imparare, lavorare in sicurezza, aumentando la produttività e il potenziale di guadagno. La OneSight EssilorLuxottica Foundation lavora in sinergia con attori, pubblici, privati e ONG per garantire il diritto alla vista a un numero sempre più elevato di persone nel mondo.

AISLA, a Brescia l’anteprima nazionale della Giornata Sla

AISLA, a Brescia l’anteprima nazionale della Giornata SlaRoma, 11 set. (askanews) – Nel 40° anniversario di AISLA, la Giornata Nazionale SLA si propone come una straordinaria maratona di eventi che coinvolge l’intero Paese, da nord a sud. Nata per ricordare il primo sit-in dei malati SLA a Roma del 2006, l’edizione 2023 apre le celebrazioni per la prima volta con un’anteprima nazionale il 14 settembre a Brescia, Capitale della Cultura 2023 insieme a Bergamo. Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la Giornata Nazionale SLA promuove i diritti delle persone affette da questa malattia, la ricerca scientifica e l’assistenza. Nel luogo della socialità per eccellenza, a rendere possibile questo evento unico sono gli esclusivi cocktail bar e ristoranti di Piazza Arnaldo, oltre ai rinomati locali notturni della città, promoter degli eventi più importanti nel nord Italia e dai format di intrattenimento. Nella vita c’è sempre un bacio che non si dimentica. “Baci per NeMO”, questo il nome dell’iniziativa, sostiene una cultura dell’inclusione e del benessere sociale. La piazza della movida si trasforma così in un luogo in cui costruire nuovi legami e solidarietà. Dall’après-midi fino alla sera, un ricco programma dedicato ai “bambini grandi e piccoli”: alle 16.30, “La Magia del Sogno” con gli artisti e gli acrobati del “FLIC” che si alternano alle attività di gioco per bambini e ragazzi. Inoltre, si potrà girare per le strade di Brescia a bordo di speciali Vespe 50 originali e attrezzate con sidecar, adattati sia per adulti che per bambini in carrozzina, grazie all’iniziativa “Franzoni Corse”. Alle 18 prenderà vita il palco con una serie di “quadri tematici” che mirano a trasmettere il valore dell’alleanza. Si parlerà dell’alleanza con le Autorità per garantire il benessere e la qualità della vita per tutti i cittadini, dell’alleanza tra la Comunità scientifica e le Istituzioni sanitarie, del bisogno di nuovi spazi di ricerca per la presa in carico ad alta intensità delle malattie come la SLA, e infine si daranno testimonianze di storie bresciane che mettono in luce l’importanza dell’impegno collettivo nel promuovere il cambiamento sociale, l’innovazione e l’inclusività per tutti. Il party inizia alle 19 con DJ SET ed animazione, in collaborazione con i club, i format e le discoteche più importanti di Brescia e provincia. L’ingresso all’evento è gratuito e aperto a tutti, rendendo questa iniziativa unica nel suo genere. Infatti, sono gli esercenti a mettersi a disposizione e tutto il ricavato generato dalle attività in Piazza Arnaldo verrà devoluto in beneficenza. In accordo con AISLA, i fondi saranno destinati al Centro Clinico NeMO per la realizzazione di un’Area di Ricerca dedicata alle terapie innovative, ai trials clinici e alla formazione dei giovani ricercatori. Il Centro NeMO, aperto a Gussago alla fine del 2020, è un’eccellenza nella cura delle malattie neurodegenerative e neuromuscolari come la SLA, la Sma e le distrofie muscolari, e ogni giorno offre assistenza a decine di famiglie. I bresciani hanno una naturale propensione a prendersi cura degli altri, manifestando solidarietà e concretezza. In momenti di difficoltà, sanno unirsi e fare squadra. Il 14 settembre, infatti, è solo l’inizio di una serie di iniziative. Sabato 16 settembre, al calar del sole, grazie al patrocinio di ANCI e alla collaborazione della Provincia di Brescia, ben 15 “comuni illuminati” aderiranno all’iniziativa. A partire dal simbolo della Loggia, seguiranno i Palazzi Municipali di Brescia, Bovegno, Nave, Bienno, Anfo, Polaveno, Calcinato, Rovato, Milzano, Castrezzato, Bedizzole, Monticelli, Gardone Val Trompia, Dorno e la Biblioteca Comunale di Sarezzo. In tutta Italia, contemporaneamente, centinaia di monumenti si uniranno all’iniziativa di AISLA “Coloriamo l’Italia di Verde”, che rappresenta un momento di grande importanza. Il colore verde simboleggia la resilienza e la determinazione delle famiglie che lottano contro la SLA. Il risultato, ogni anno, è una Vigilia di speranza. La Giornata Nazionale SLA si celebra nel resto d’Italia domenica 17 settembre, e anche nel territorio bresciano sarà possibile incontrare i volontari di AISLA nelle piazze di Marone, Sarezzo, Montichiari e Borno, quest’ultima posticipato al 24 settembre in occasione della Festa della Transumanza.

Covid, Inmi Spallanzani: importante vaccinare fragili e anziani

Covid, Inmi Spallanzani: importante vaccinare fragili e anzianiMilano, 9 set. (askanews) – “Abbiamo nuove varianti di Covid che stiamo monitorando ma nessuna sembra più preoccupante del solito. Il virus ha preso la direzione dell’adattamento verso il suo ospite, cioè noi. E questo, anche grazie alla copertura vaccinale e all’immunità ibrida, non può che tradursi in una malattia più blanda nelle persone giovani e sane. Vaccinare anziani e fragili, invece, continua a essere importante mentre vediamo un po’ di rilassamento su questo fronte”. Così sui social dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” Fabrizio Maggi, direttore dell’UOC Virologia e laboratori di Biosicurezza.