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In Sicilia pellegrinaggio nazionale statua Vergine Medaglia Miracolosa

In Sicilia pellegrinaggio nazionale statua Vergine Medaglia MiracolosaRoma, 13 mag. (askanews) – Prosegue in Sicilia il pellegrinaggio nazionale della statua della Vergine della Medaglia Miracolosa, organizzato dai Missionari Vincenziani d’Italia.


Dopo Belpasso, prosegue in Sicilia il Pellegrinaggio nazionale della statua della Vergine della Medaglia Miracolosa: dal 15 al 18 maggio sarà a Gravina di Catania (CT), in arcidiocesi di Catania, nella parrocchia Sant’Antonio da Padova. Spiega il parroco don Filippo Maria Rapisarda: “Questo sarà un momento per la nostra comunità molto importante che ci preparerà in modo particolare ad accogliere il dono dello Spirito Santo. E’ bello pensare che la Vergine Santissima in questi giorni fino alla veglia di Pentecoste sarà in mezzo a noi. L’invito che mi è stato rivolto da Padre Mario è stato un segno della presenza di Dio nel mio cammino di parroco in un momento particolare per la nostra comunità parrocchiale. Quando mi sono sentito rivolgere questa proposta di poter accogliere nella nostra comunità la Madonna Pellegrina della Medaglia Miracolosa, accettai immediatamente di accoglierla, interpretando il tutto come un segno della presenza di Maria nella mia vita e nella nostra comunità parrocchiale di Gravina di Catania, per cui per me è stata subito una gioia. Sappiamo benissimo che la Vergine Santissima è una madre veramente premurosa che ci esorta non tanto con le parole, quanto con le azioni a rimanere fedeli alla Parola del Figlio suo e la presenza di Maria nella vita del cristiano e di una comunità parrocchiale è segno della provvidenza di Dio nella nostra vita. Avere la grazia di accogliere la Vergine Santissima, esprime in noi tutti quel legame di sentirci figli, figli di Maria e fratelli di Gesù e come tale fratelli tra di noi, mettendo ancora al centro del nostro essere cristiani, l’amore per Dio e per i fratelli. Mi sono chiesto: attraverso la presenza di Maria nella nostra comunità, Dio che cosa ci vuole dire? E la mia risposta è stata questa, se vogliamo cambiare l’atteggiamento del nostro cuore, necessariamente dobbiamo guardare Maria. Lei che è l’umile creatura, Lei che con il suo Si ha trasformato il mondo aprendo la nostra vita alla chiamata a quella santità che lei stessa ci comunica perché è la tutta bella, perché è la tutta Santa. Siamo veramente gioiosi come comunità di accogliere la presenza di Maria in mezzo a noi e di vivere ancora una volta sempre più la preparazione al dono dello Spirito Santo, lasciandoci guidare ed istruire dalla Madonna che è Madre e Maestra lei che è prima discepola di Gesù, ci dice di guardare nei poveri e negli ultimi il volto del figlio suo”.


Il Pellegrinaggio nazionale della statua della Vergine della Medaglia Miracolosa, di cui Gravina di Catania è una delle tappe, ha preso avvio l’11 novembre 2020, in Vaticano, con la benedizione di Papa Francesco in ricordo del 190° anniversario delle apparizioni a Santa Caterina Labouré e guarda al 27 novembre 2030, quando si celebrerà il bicentenario. Possono aggiungersi nuove tappe a questa iniziativa promossa dai Missionari Vincenziani d’Italia in collaborazione con la Famiglia Vincenziana. Il programma della tappa di Gravina di Catania del pellegrinaggio nazionale della statua della Vergine della Medaglia Miracolosa prevede i seguenti appuntamenti.


Mercoledì 15 Maggio: alle 17 accoglienza presso la Rettoria “Madonna del Rosario” della statua della Madonna Pellegrina della Medaglia Miracolosa e inizio della processione verso la chiesa madre. Alle 17.30 arrivo in chiesa madre, recita del santo Rosario e supplica alla Beata Vergine della Medaglia Miracolosa. Alle 18 santa Messa solenne presieduta dai Padri Vincenziani con consegna e imposizione della Medaglia Miracolosa. Alle 20 Veglia mariana animata dai Gruppi parrocchiali. Giovedì 16 Maggio: alle 9 Lodi e Adorazione eucaristica. Alle 10 visita alla struttura C.T.A. Elios con la statua della Madonna Pellegrina. Alle 12 preghiera dell’Ora media, Regina Coeli e Benedizione eucaristica. Alle 16.30 incontro con i bambini del catechismo ed affidamento a Maria. Alle 17.30 santo Rosario meditato. Alle 18 santa Messa solenne. Alle 20 catechesi mariana con la presenza dei Gruppi parrocchiali.


Venerdì 17 Maggio, quinto anniversario di ordinazione presbiterale di don Filippo Maria Rapisarda: alle 9 Lodi e Adorazione eucaristica. Alle 10 visita all’Istituto scolastico “Giovanni Paolo II” e all’Associazione Noema Onlus con la statua della Madonna Pellegrina. Alle 12 preghiera dell’Ora media, Regina Coeli e Benedizione eucaristica. Alle 16.15 recita del santo Rosario e supplica alla Beata Vergine della Medaglia Miracolosa. Alle 17 Adorazione eucaristica vocazionale. Alle 18 santa Messa solenne di ringraziamento per i 5 anni di ordinazione presbiterale del parroco don Filippo Maria Rapisarda. Alle 19.30 agape fraterna nell’istituto parrocchiale. Sabato 18 Maggio, Vigilia di Pentecoste: alle 9 Lodi e Adorazione eucaristica. Alle 10 visita alla Casa di Riposo “Villa Giusy” con la statua della Madonna Pellegrina e visita agli ammalati. Alle 12 preghiera dell’Ora media, Regina Coeli e Benedizione eucaristica. Alle 17 recita del santo Rosario e supplica alla Beata Vergine della Medaglia Miracolosa. Alle 18 santa Messa solenne. Alle 20 Veglia di Pentecoste animata dai Gruppi parrocchiali. Al termine della Veglia il saluto alla Madonna Pellegrina della Vergine Miracolosa da parte della comunità parrocchiale di Gravina.

Maestro pasticcere Nicola Fiasconaro a colloquio con studenti Camplus

Maestro pasticcere Nicola Fiasconaro a colloquio con studenti CamplusRoma, 17 apr. (askanews) – I suoi panettoni sono arrivati in tutto il mondo e perfino nello Spazio. “Sulla navicella della Nasa, anni addietro, gli astronauti, tra cui l’Italiano Paolo Nespoli, hanno festeggiato con alcune delle mie creazioni dolciarie”, ha raccontato agli studenti di Camplus Palermo e del collegio Rume il Maestro Pasticcere e Cavaliere del Lavoro Nicola Fiasconaro nell’ambito di una iniziativa speciale organizzata per celebrare la prima edizione della Giornata Nazionale del Made in Italy.


All’evento, svolto nell’ex carcere delle Benedettine, oggi sede del Collegio Universitario di Merito, e moderato dal Direttore del Camplus Palermo Gabriele D’Asta, ha partecipato anche l’imprenditore del settore ottico Agostino Randazzo, Presidente del Gruppo Siciliano dei Cavalieri del Lavoro. L’incontro è stato l’occasione per discutere d’impresa e valorizzazione del territorio, nell’ottica di una scommessa di sviluppo legato alle future generazioni. “Il successo internazionale della nostra azienda dimostra come sia cambiato il modo di fare impresa in Sicilia. Un territorio che offre materie prime e artigianalità uniche nel loro genere e che sono alla base del nostro patrimonio identitario. Con dedizione e passione per la nostra terra siamo cresciuti a livelli impensabili fino a qualche decennio fa. Oggi siamo presenti in oltre 70 Paesi e diamo lavoro a oltre 180 persone”, ha proseguito il Maestro Fiasconaro.


“Puntare sulle nuove generazioni” ha poi sottolineato Randazzo “è l’unica strada da perseguire per il rilancio dell’economia siciliana. Non più ragazzi con la valigia in mano pronti ad emigrare al nord o all’estero, ma giovani disposti a scommettere su un territorio meraviglioso come quello siciliano”.

Estinto per la caccia, il Francolino torna in Sicilia dopo 150 anni

Estinto per la caccia, il Francolino torna in Sicilia dopo 150 anniMilano, 13 apr. (askanews) – La Cantina Planeta e la Fondazione internazionale biodiversità del Mediterraneo (Fibm) hanno avviato un progetto di reintroduzione del Francolino di mare, estinto in Sicilia da 150 anni ma ancora oggi presente in Turchia e a Cipro. Cessata la protezione per legge del periodo Borbonico, la caccia ridusse la popolazione di questo uccello lungo circa 35 cm e con un’apertura alare che raggiunge i 55 cm, fino alla sua totale scomparsa, sancita nel 1874 da Pietro Doderlain, docente universitario a cui è intitolato il Museo di Zoologia di Palermo, che promise una ricompensa a chi gli portava un esemplare ma, non ricevendo risposte, ne decretò ufficialmente la fine.


Planeta ha accettato con entusiasmo di mettere a disposizione un’area all’interno della sua proprietà a Capparrina, nel comune di Menfi (Agrigento), identificata come un luogo ideale grazie alla densa presenza di palme nane e di macchia mediterranea, unitamente ai pochi predatori come i cinghiali e alla quasi assenza di disturbo antropico. Il progetto, avviato nell’inverno 2023-2024 con il supporto dell’Istituto zootecnico della Regione Siciliana, prevede la selezione e messa in libertà di 40 esemplari di Francolini. L’azienda vitivinicola si è inoltre impegnata a fornire il proprio supporto logistico e operativo assicurando l’allestimento di habitat temporanei controllati per l’adattamento degli animali al nuovo ambiente. Durante questo periodo di transizione, gli uccelli avranno accesso continuo all’acqua e al cibo, monitorati attentamente da personale dedicato. È prevista inoltre un’analisi costante del comportamento e della capacità di adattamento della nuova popolazione di Francolini, per valutare l’efficacia delle liberazioni e identificare eventuali miglioramenti o aggiustamenti nel processo di reintroduzione.


Se i risultati delle prime fasi saranno positivi, il progetto si estenderà anche ad altre località, tra cui San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani. “Nulla avviene per caso: quando anni fa abbiamo iniziato a considerare l’Oasi Capparrina, dove coltiviamo le nostre olive seguendo i principi dell’agricoltura biologica, come un autentico santuario naturale, abbiamo coinvolto alcuni studiosi, tra i quali i professori Bruno Massa e Attilio Carapezza” ha raccontato l’Ad delle aziende agricole Planeta, Alessio Planeta, sottolineando che “per questo motivo siamo stati entusiasti nel sostenere questo progetto e oggi vedere il Francolino, con i suoi colori e con la sua capacità di mimetizzarsi, sorvolare oliveti e macchia mediterranea è una gioia indescrivibile”.

Sicilia, riaperta al pubblico l’Isola Bella di Taormina

Sicilia, riaperta al pubblico l’Isola Bella di TaorminaRoma, 13 apr. (askanews) – L’Isola Bella di Taormina ha riaperto al pubblico dopo gli ultimi lavori iniziati nel novembre scorso e conclusi in questi giorni. Si tratta di uno dei siti gestiti dal Parco archeologico Naxos Taormina che dal 2021 ha finanziato una complessa serie di interventi di manutenzione straordinaria per oltre un milione di euro.


L’ultimo intervento ha riguardato il rinnovo e la messa a norma di tutto l’impianto elettrico nei vari corpi abitativi di Villa Bosurgi, la dimora a padiglioni che caratterizza l’isolotto dal momento che è mimetizzata fra le rocce e la rigogliosa vegetazione. Il rifacimento dell’intero impianto, danneggiato durante una mareggiata, è costato oltre 500 mila euro. Tra il 2021 e il 2023, inoltre, sono stati realizzati altri interventi di manutenzione straordinaria e di risanamento conservativo di alcuni vani dell’edificio e dei viottoli esterni che collegano fra loro i vari padiglioni. Un’azione complessa e articolata, anche questa interamente a carico del Parco di Naxos e Taormina, per l’importo di circa 340 mila euro.


Isola Bella è visitabile tutti i giorni, dalle 9 alle 18.30 (orario primaverile). Il costo del biglietto è di 5 euro (intero) o 2,50 euro (ridotto). (segue)

Collaborazione tra Sicilia e Ingv per prevenzione fenomeni calamitosi

Collaborazione tra Sicilia e Ingv per prevenzione fenomeni calamitosiRoma, 12 apr. (askanews) – Collaborazione tra Regione Siciliana e Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) per la prevenzione dei fenomeni calamitosi. L’assessore regionale al Territorio e ambiente Elena Pagana, infatti, ha incontrato a Roma, nella sede dell’Ingv, il presidente dell’Istituto Carlo Doglioni e il direttore Massimo Chiappini per avviare una sinergia di natura tecnica, operativa, scientifica e istituzionale.


“Siamo qui per dare vita a nuove forme di collaborazione – dice Pagana – oltre a quelle che già esistono sul nostro territorio. Penso alla sede di Palermo e alle attività che vengono effettuate, ma anche alla straordinaria presenza nell’arcipelago delle isole Eolie o quella in provincia di Catania, con l’osservatorio vulcanologico e le sue stazioni che, grazie all’Ingv, rendono l’Etna uno dei vulcani attivi più monitorati al mondo”. Tra gli obiettivi della cooperazione, che si concretizzerà con la firma di accordi e protocolli di intesa, soprattutto lo studio e la determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, l’identificazione degli scenari di pericolosità e l’individuazione delle zone del territorio soggette ai diversi rischi (idrogeologico, idraulico, sismico, vulcanologico, incendi boschivi).


“La collaborazione con la Regione, attraverso l’assessorato del Territorio e dell’ambiente è veramente strategica per noi – dichiara Chiappini -. Le nostre tecniche possono essere utili su tutto il territorio siciliano per una maggiore sicurezza, che sia sostenibile nei vari scenari e in particolare in tutta la zona etnea, dove c’è un grandissimo tesoro dal punto di vista ambientale”.

Schifani: individuate aree termovalorizzatori a Palermo e Catania

Schifani: individuate aree termovalorizzatori a Palermo e CataniaMilano, 5 apr. (askanews) – Nuovo passo in avanti per la realizzazione dei due termovalorizzatori in Sicilia. Sono state individuate le aree a Palermo e Catania nelle quali gli impianti potranno essere realizzati. Il risultato è stato raggiunto nel corso di due riunioni convocate appositamente dal presidente della Regione, Renato Schifani, con gli amministratori dei Comuni e i tecnici degli uffici regionali interessati.


Il primo incontro, nei giorni scorsi, tra il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Salvatore Sammartano, con l’assessore alle Politiche ambientali del Comune di Palermo, Pietro Alongi, il capo di gabinetto del sindaco, Sergio Pollicita, il presidente della Rap, Giuseppe Todaro, che hanno dato la disponibilità di un’area presso il sito di Bellolampo. Oggi a Palazzo d’Orleans, invece, il vertice presieduto dall’assessore all’Energia, Roberto Di Mauro, con il vice sindaco di Catania, Paolo La Greca, l’assessore comunale all’Ambiente, Salvo Tomarchio, il commissario dell’Irsap, Marcello Gualdani, il commissario liquidatore del Consorzio Asi di Catania, Filippo Rasà, il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Salvatore Sammartano, e l’esperto del presidente della Regione, Giovanna Picone. L’area individuata, che si trova all’interno del Polo industriale ed è di proprietà dell’Esa, è stata ritenuta idonea da tutti i presenti.


“Erano due verifiche fondamentali e propedeutiche – sottolinea il presidente Schifani, commissario straordinario per localizzazione e realizzazione degli impianti – per procedere prima della fine dell’estate, una volta approvato definitivamente il Piano rifiuti, all’affidamento delle due analisi tecnico-economiche che saranno poste a base dell’appalto integrato per la progettazione esecutiva e la costruzione. Il clima di collaborazione e di sinergia emerso nei due incontri con i Comuni di Palermo e Catania dimostra che la Sicilia è pronta ad accogliere i due termovalorizzatori che potrebbero definitivamente risvegliare la Sicilia dal letargo dell’emergenza rifiuti, ma nel rispetto dell’ambiente tutto”.

Siciliani all’estero, Giunta approva ddl per rinnovo Consulta

Siciliani all’estero, Giunta approva ddl per rinnovo ConsultaRoma, 4 apr. (askanews) – La ricomposizione della Consulta dei siciliani all’estero, l’istituzione del Registro delle relative associazioni e l’introduzione del Piano triennale. Sono i capisaldi dello schema del disegno di legge approvato dal governo Schifani, nel corso dell’ultima seduta di giunta, che ha l’obiettivo di innovare gli strumenti di confronto e di programmazione degli interventi dell’amministrazione per i siciliani che vivono fuori dai confini nazionali. La Consulta era già stata istituita nel 1980 nell’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali ma, a causa di diversi problemi organizzativi, non era riuscita a incidere sulle questioni legate all’emigrazione.


“Le esigenze e le istanze dei nostri emigrati all’estero negli ultimi 40 anni sono cambiate. Da qui – ha detto l’assessore Nuccia Albano – l’esigenza di creare un organismo snello, moderno e al passo con i tempi, che possa avvalersi di nuovi strumenti programmatori. Dalle comunità dei nostri corregionali, sia quelle in Europa che oltreoceano, arrivano non solo nuove domande e attese ma soprattutto importanti contributi. Si può infatti affermare che esse rappresentano non solo un’importante realtà nei Paesi in cui vivono e operano ma al contempo possono costituire una grande risorsa per la nostra Sicilia”. La Consulta ha il compito di monitorare e studiare il fenomeno dell’emigrazione e gli effetti sulle condizioni di vita, di sicurezza e di lavoro degli emigrati e delle loro famiglie, di esprimere pareri e formulare proposte nell’ambito della programmazione delle politiche socio-economiche regionali in materia di emigrazione.

Cooperazione transfrontaliera, a Catania illustrate le opportunità

Cooperazione transfrontaliera, a Catania illustrate le opportunitàRoma, 4 apr. (askanews) – Conoscere e sfruttare le opportunità offerte dai programmi di cooperazione transfrontaliera interregionali Next Med, Italia-Malta e Italia-Tunisia. Oggi, al Palazzo della Regione di Catania, nel corso dell’evento “Programmazione cooperazione territoriale europea 2021-2027 – Il punto di vista del Mediterraneo”, sono stati illustrati obiettivi dei tre programmi e le modalità di costruzione del partenariato ai relativi bandi aperti, per circa 200 milioni di euro nel complesso, e a quelli futuri. È stata anche l’occasione per comunicare i dati sulla partecipazione siciliana al ciclo di programmazione 2014-2020.


La giornata è stata rivolta alle organizzazioni siciliane interessate a partecipare a progetti di cooperazione nel Mediterraneo: università, enti di ricerca, enti del terzo settore, Pmi, aziende del sistema sanitario e della filiera turistica e culturale, istituzioni pubbliche (Regione, Città metropolitane, Comuni). Gli obiettivi dei tre programmi sono tesi a promuovere uno sviluppo socioeconomico equo e sostenibile dei territori coinvolti su diversi fronti comuni: competitività delle piccole e medie imprese, ricerca e innovazione, accesso alle cure e ai servizi sanitari, sviluppo del turismo sostenibile, cultura, formazione, istruzione, ambiente, economia circolare. Le opportunità legate a Italia-Malta e Italia-Tunisia, che vedono la Sicilia territorio d’elezione, sono state illustrate da Daniela Segreto e Vincenzo Petruso, rispettivamente dirigente e funzionario dell’Autorità di gestione dei due programmi di cooperazione per la Regione Siciliana, e da Marco Sambataro del Segretariato congiunto.


Su Italia-Tunisia c’è un bando aperto, con scadenza il 2 maggio, che ha una dotazione di 22,2 milioni di euro. Ce ne saranno altri nel 2025 e nel 2026, per un budget complessivo sul programma pari a circa 37 milioni. Nella precedente programmazione sono stati 28 i progetti finanziati in Sicilia, distribuiti piuttosto omogeneamente sull’Isola. Scade oggi, invece, il primo bando del programma Italia-Malta che per il ciclo 2021-2027 ha una dotazione complessiva di 57,6 milioni di euro. Per il 2025 è prevista una seconda call con una dotazione di 1,5 milioni. Una terza e ultima call avrà un budget di 13 milioni. Nel ciclo 2014-2020 sono stati finanziati 33 progetti, distribuiti territorialmente soprattutto su Palermo e Catania, con 158 beneficiari per un budget totale di 51,7 milioni.


Il programma Interreg Next Med – introdotto da Aldo Puleo dell’Autorità di gestione del programma per la Regione Sardegna – è quello di più ampio riferimento territoriale. La dotazione per il 2021-2027 è stata aumentata a 253 milioni di euro e il bando attualmente aperto, con scadenza il 30 aprile, ha un budget di 104 milioni. Priorità e obiettivi specifici sono stati esposti da Vincent Ernoux, Antenna Next Med a Valencia. Martin Heibel, referente comunicazione Next Med, ha aggiunto che è possibile proporsi come partner ai progetti grazie a un’apposita piattaforma. I dati relativi a questo programma per il ciclo 2014-2020 – forniti da Giuseppe Rubino e Santa Vitucci del Punto di contatto nazionale Interreg Next Med Regione Puglia – confermano che la Sicilia è la seconda regione italiana, dopo il Lazio, per progetti presentati e finanziati, con un impiego di risorse pari al 17% del totale. In alcuni casi la Regione Siciliana è stata capofila come per il progetto “Heritage” guidato dal dipartimento del Turismo.

Salute, Cittadini: un onore essere chiamata a presidenza Aiop Sicilia

Salute, Cittadini: un onore essere chiamata a presidenza Aiop SiciliaCatania, 23 mar. (askanews) – “Tornare alla guida di Aiop Sicilia è un privilegio inatteso, una chiamata ad una forte responsabilità, da parte delle colleghe e dei colleghi, una chiamata della quale avverto tutti gli oneri e gli onori, poiché è un riconoscimento del lavoro svolto in questi anni a livello nazionale. Oggi, grazie all’esperienza nazionale e al legame forte che ho con la Sicilia, sono convinta che si possa scrivere, in piena sinergia con la Regione, un patto sociale che ci consenta di tutelare il diritto alla salute di tutte le siciliane e di tutti i siciliani, e di farlo all’interno della nostra isola”. Lo afferma Barbara Cittadini eletta oggi a Catania alla Presidenza di Aiop Sicilia per il quadriennio 2024-2028. Nel corso dell’assemblea, presieduta da Luigi Triolo, sono stati eletti, anche, i Presidenti delle sezioni socio-sanitaria e ospedaliera, Riccardo Morana e Francesco Amoroso.”All’Amministrazione regionale – dichiara la Presidente Cittadini – assicuro sin d’ora la piena disponibilità a collaborare affinché i pazienti si confrontino con tempi di attesa sempre più brevi, senza dover rinunciare alle cure o essere costretti a migrare in altre regioni per trovare una risposta tempestiva ai propri bisogni assistenziali”. La Presidente Cittadini delinea, quindi, alcuni obiettivi prioritari. “L’inversione – spiega – del trend sulla mobilità passiva, in particolare, potrà concretizzarsi, oltre che attraverso l’erogazione di prestazioni di alta complessità, anche, grazie alla recente modifica, voluta dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, del tetto di spesa all’acquisto di prestazioni dalle strutture di diritto privato del Servizio Sanitario Nazionale previsto dal DL 95/2012 e alle risorse specificamente destinate alla riduzione delle liste d’attesa: da quest’anno saremo, così, in grado di incrementare i volumi delle prestazioni e dei servizi a beneficio di tutti i pazienti. Le strutture siciliane erogano prestazioni di alta qualità, come testimoniano i dati del PNE di Agenas e sono pronte, come più volte chiesto dal Presidente della Regione Renato Schifani, ad assicurare prestazioni di pronto soccorso e terapia intensiva. Desideriamo impegnarci per promuovere e valorizzare la sinergia tra la componente di diritto privato e quella di diritto pubblico del SSR, superando ogni anacronistico pregiudizio ideologico, come fatto in questi anni a livello nazionale”. L’Aiop, che con le oltre 530 strutture, pari a circa 60mila posti letto, è la realtà maggiormente rappresentativa della componente di diritto privato del SSN, entro il prossimo giugno rinnoverà tutte le cariche sociali.

Legalità, Schifani agli studenti: non scendete mai a compromessi

Legalità, Schifani agli studenti: non scendete mai a compromessiRoma, 21 mar. (askanews) – Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, stamattina si è recato in visita all’Istituto comprensivo “Rosario Livatino” di Ficarazzi, nel Palermitano, in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L’incontro è stato organizzato su richiesta degli stessi alunni che, attraverso una lettera firmata da Greta, un’allieva della quinta elementare, hanno invitato il governatore nella loro scuola quale “rappresentante della lotta e alla mafia”.


Al suo arrivo, il presidente è stato accolto dalla preside, Rosalba Floria, dai docenti e da tutti i bambini e i ragazzi dell’istituto riuniti in cortile, mentre l’orchestra didattica composta dagli alunni della scuola media ad indirizzo musicale diretta dal docente Carmelo Calò, si è esibita suonando prima l’inno nazionale e a seguire un medley di musica pop e rock. La scena si è poi trasferita all’interno della scuola e sul palco sono saliti i bambini della 5A e della 5B, vincitori del concorso nazionale ‘A scuola di Costituzione’ con una pièce teatrale dedicata a don Pino Puglisi e a tutte le vittime siciliane della mafia. I piccoli attori, perfettamente a loro agio nel ruolo, ne hanno recitato alcune parti, commuovendo la platea con grande partecipazione emotiva e con la loro espressività.


“Sono molto colpito dalla bravura di questi bambini e dalla loro sensibilità su temi così importanti. Voglio ringraziare i docenti che vi stanno educando alla trasparenza, alla legalità, a dire no alla mafia senza esitazione, ai valori che per noi sono fondamentali. È proprio cosi che si combatte la criminalità, partendo dalle scuole, facendo squadra tra le diverse istituzioni. Io sono qui, non siete e non sarete mai soli in questo percorso. Ricordatevi di non abbassare mai la testa, voi sarete il cambiamento e la nuova classe dirigente del Paese. Voglio dirvi anche di non vergognarvi mai di essere siciliani. La Sicilia va migliorata e non cambiata perché è una grande terra e noi siamo un grande popolo. Siamo persone perbene”, ha detto Schifani. Il presidente ha, infine, invitato i bambini a Palazzo d’Orléans per trascorrere una mattinata insieme. Invito che tutti hanno accolto con tanto entusiasmo. All’incontro di stamattina c’era anche il sindaco di Ficarazzi, Giovanni Giallombardo e gli esponenti delle forze dell’ordine locali.