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Sociale, Nobel Pace Mukwege: “Congratulazioni a vincitori Premio Presa 2024″

Sociale, Nobel Pace Mukwege: “Congratulazioni a vincitori Premio Presa 2024″Roma, 19 dic. (askanews) – Si è svolta quest’anno la X edizione del premio Presa nella cornice di Palazzo Baldassini, in via delle Coppelle. La cerimonia di premiazione ha visto l’introduzione del Presidente della Mesit, Marco Trabucco Aurilio. La Mesit insieme a Presa è stata la principale promotrice di questo evento dedicato alla premiazione di accademici, istituzioni, ricercatori, professionisti, associazioni o singoli cittadini che con la loro attività si sono distinti a favore dell’inclusione e per la tutela delle disabilità.


‘Vorrei porgere le mie più sentite congratulazioni ai vincitori del premio Presa 2024’. Lo ha detto il Premio Nobel per la Pace 2018 Denis Mukwege in un videomessaggio mandato in onda durante la cerimonia di premiazione. ‘Per quasi tre decenni, ho trattato a malincuore le conseguenze dell’atroce guerra che affligge la Repubblica democratica del Congo orientale. Donne e bambini sono le prime vittime di questa guerra di aggressione da parte di Ruanda e Uganda. Solo nel 2023, le Nazioni Unite hanno registrato 123.000 casi di violenza di genere nella Repubblica Democratica del Congo, vale a dire che una donna viene stuprata ogni quattro minuti’. ‘La nostra assistenza mira innanzitutto a trasformare la sofferenza in forza, a trasformare il dolore delle vittime in potere e a mettere le donne in condizione di sviluppare la loro capacità di diventare autonome una volta lasciato l’ospedale. L’assistenza olistica aiuta le donne a ritrovare la fiducia e l’autostima in se stesse. Il nostro obiettivo è rendere queste cure il più possibile accessibili al maggior numero di donne nella Repubblica Democratica del Congo’, ha aggiunto Mukwege. La moderazione della premiazione è stata effettuata da Sofia Gorgoni, giornalista e direttore del portale che dà il nome al riconoscimento.


Introducendo la manifestazione il Presidente di Mesit, Marco Trabucco Aurilio ha dichiarato: ‘Il Premio PreSa, giunto alla sua decima edizione nel 2024, è l’occasione per raccontare storie straordinarie di innovazione e dedizione: storie di professionisti, di progetti visionari e di soluzioni concrete che hanno migliorato la vita delle persone e il sistema salute nel suo complesso. Siamo orgogliosi di poter dare voce a istituzioni nazionali e internazionali, ma anche a piccole associazioni e singoli cittadini che con la loro determinazione quotidiana sostengono ogni giorno chi convive con una condizione di disabilità’. Sono intervenuti alla premiazione: Gen. S.A. Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana, Emilio Nappa, Segretario Aggiunto del Dicastero per l’Evangelizzazione e Presidente delle Pontificie Opere Missionarie, Marco Villani, Vice Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Francesca Quadri, Capo del Dipartimento per gli Affari Giuridici e Legislativi, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della Prevenzione, della Ricerca e delle Emergenze Sanitarie, Ministero della Salute, Francesco Saverio Mennini, Capo Dipartimento della Programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del Servizio Sanitario Nazionale, Ministero della Salute, Raffaele Migliorini, Coordinatore Generale Medico-Legale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) e Marcello Cattani, Presidente Farmindustria e AD Sanofi Italia. Per le 18:30 è prevista la conclusione dei lavori.


Questi i premiati della X edizione del Premio PreSa: Fondazione Gaia von Freymann La Fondazione Gaia von Freymann nasce dalla volontà di Edward, il papà di Gaia, di offrire un valido supporto ai familiari e alle vittime di incidenti stradali e ai diversamente abili.


Associazione Infinito Amore, presidente Collòca Claudia L’Associazione si impegna in primo luogo a sostenere la divisione oncoematologica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, assistendo e dedicandosi alle famiglie e ai bambini affetti in particolare dalle leucemie, linfomi, neuroblastomi e altre malattie oncologiche. Il desiderio più grande è quello di realizzare progetti e attività che permettano ai bambini e alle loro famiglie di recuperare la ‘Normalità’ della vita. Comunità San Patrignano, responsabile terapeutico Antonio Boschini Da oltre 40 anni la comunità di San Patrignano accoglie ragazzi e ragazze con problemi di dipendenza in maniera completamente gratuita e senza richiedere alcun contributo alle loro famiglie. L’accoglienza avviene senza fare alcun tipo di discriminazione ideologica o sociale. FEDEMO, Federazione delle Associazioni Emofilici La Federazione delle Associazioni Emofilici (FedEmo) è una Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS) legalmente costituitasi nel 1996, con sede legale a Roma. Riunisce 31 associazioni locali che, sul territorio italiano, tutelano i bisogni sociali e clinici di circa 11000 persone affette da disturbi congeniti della coagulazione e delle loro famiglie. Pino Insegno Pino Insegno, all’anagrafe Giuseppe Insegno (Roma, 30 agosto 1959), è un attore, doppiatore, comico, conduttore televisivo e radiofonico italiano. Attore di formazione teatrale, campo nel quale è attivo sin dal 1981, ha raggiunto il successo in qualità di comico, specie insieme al gruppo della Premiata Ditta. Insegno è premiato per il progetto Voice for Purpose dedicato a restituire voci autentiche ed espressive a persone colpite da malattie degenerative che perdono l’uso della propria voce. Grazie alla donazione volontaria di voci reali e all’utilizzo di tecnologie avanzate, il progetto consente di sostituire i sintetizzatori robotici con voci umane, permettendo ai malati di comunicare con maggiore naturalezza e trasmettere emozioni. Marco Baruffaldi Marco Baruffaldi: ‘Combatto il bullismo a suon di musica. Ma serve denunciare di più’. Il talento di ‘Tu si que vales’, affetto da sindrome di Down, si batte contro le ingiustizie. Marco Baruffaldi presenta la sua autobiografia con e per la Lega del Filo d’Oro. ‘Sfigatamente fortunato. Il bello di essere fuori. Un ragazzo con la sindrome di Down si racconta’: è questo il bellissimo titolo del libro di Marco Baruffaldi , un giovane con la Sindrome di Down che canta, scrive e si impegna nella lotta al bullismo. Associazione Nodi d’Amore, presidente Giovanni Gravili L’ associazione I NODI D’AMORE ODV nasce con il nobile obiettivo di sostenere, soprattutto dal punto di vista sanitario, progetti che possono far del bene e che senza un aiuto economico non potrebbero ‘vedere la luce’. Tra le onorificenze simboliche conferite nel corso dell’evento ‘100 eccellenze italiane’ spicca anche il nome di Giovanni Gravili e della sua Associazione I Nodi D’Amore, che si é contraddistinta appunto per l suo quotidiano impegno nei confronti dei più deboli e di quanti soffrono di vari tipi di disabilità. Cristina Di Silvio Attualmente ricopre gli incarichi di: Regional Director for the Capital City of Rome, United States Foreign Trade Institute; Consigliere Giuridico Istituto Internazionale per le Relazioni Diplomatiche; Commissione per i Diritti dell’Uomo Registrato presso il dipartimento per gli affari economici e sociali delle Nazioni Unite Sezione IGO ‘Organizzazioni Intergovernative’ (Equiparato al rango di Vice Console). Francesco Salerno e Jacopo Munegato Francesco Salerno e Jacopo Munegato sono due amici, atleti speciali – entrambi con disturbo dello spettro autistico – e compagni di squadra alla ‘Silvia Tremolada’. Insieme hanno fatto brillare i colori della Brianza alla Maratona di New York, portando a casa la medaglia di ‘finisher’ e dimostrando che nulla è impossibile quando passione, determinazione e supporto si uniscono. Associazione La voce di Rita, presidente Cristiana Giottoli. La Voce di Rita è tra le associazioni di Roma più attive nel panorama del volontariato civile e della solidarietà civica. A guidarla insieme al resto della famiglia di Rita, la sorella Cristiana in qualità di Presidente. ‘Mia sorella ha sempre dedicato la sua vita al prossimo, ed era molto impegnata nel sociale. La nostra famiglia, attraverso ‘La Voce di Rita’, ha voluto proseguire il suo impegno quotidiano a favore della collettività’.

Da Chicco a Chicco: 100.000 chili di riso dalle capsule di caffè

Da Chicco a Chicco: 100.000 chili di riso dalle capsule di caffèMilano, 19 dic. (askanews) – Un chicco di caffè che può trasformarsi in un chicco di riso per chi ne ha bisogno. Quest’anno anche in un piatto caldo direttamente per le strade, con un primo aiuto. Tutto grazie all’impegno di chi sceglie di riciclare le capsule di caffè in alluminio di Nespresso, che dal 2011 ha attivato il progetto “Da Chicco a Chicco” per consentire di rigenerare i due materiali di cui sono composte le capsule, alluminio e caffè, e sopperire a una dinamica di riciclo complessa che non consente alle capsule di essere conferite nella raccolta differenziata di plastica e alluminio, nonché di essere rilevate dagli impianti di riciclo in Italia perché piccole e leggere come altri elementi in alluminio.


Quest’anno Nespresso, sempre insieme al Banco Alimentare, partner storico del progetto da 13 anni, porterà parte degli oltre 100.000 chili di riso prodotto grazie al riuso del caffè esausto come compost per la coltivazione di riso, anche a Fondazione Progetto Arca. Un ampliamento che permette di raggiungere persone, famiglie e associazioni in 5 regioni italiane grazie alle sedi regionali di Banco Alimentare in Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia ed Emilia-Romagna, ma anche le Cucine mobili che con Progetto Arca forniscono un primo aiuto concreto e un piatto di riso caldo a chi ha più bisogno nelle strade di Milano, Roma, Torino e Bari. Grazie a un incremento, anno dopo anno, delle associazioni coinvolte nel progetto, in questi 13 anni “Da Chicco a Chicco” ha rappresentato un supporto concreto per oltre 500.000 persone in difficoltà, ogni anno, sul territorio italiano, attraverso la donazione di riso a più di 2.500 strutture caritative tra case di accoglienza e mense, oltre a consegne dedicate e pacchi solidali. Nel 2024, con l’ingresso di Fondazione Progetto Arca, il riso prodotto dalle capsule esauste raggiungerà anche 60.000 persone per le strade italiane, che quotidianamente, grazie al servizio, Cucine mobili potranno non solo avere un piatto caldo e nutriente, ma accedere alla possibilità di creare relazioni di fiducia attraverso un servizio che unisce assistenza immediata e diretta nei luoghi in cui le persone vivono, a un approccio inclusivo e umano capace di porre le basi per un percorso di reintegrazione sociale.


Attraverso “Da Chicco a Chicco” Nespresso dal 2011 promuove e consente la raccolta e il riciclo delle capsule di caffè in alluminio esauste, con l’obiettivo di riportare a nuova vita i due materiali di cui sono composte, e facendo in modo che possano trasformarsi in una risorsa non solo per l’ambiente, ma anche per la comunità, con un impatto concreto sul territorio e le persone. Grazie a una collaborazione sancita da un protocollo di intesa con CIAL, Utilitalia e CIC (Consorzio italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” permette infatti ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nelle Boutique Nespresso o in isole ecologiche partner in tutta Italia, per un totale di oltre 200 punti di raccolta in più di 100 città italiane. Una volta raccolte le capsule esauste vengono trattate affinché i due materiali che le compongono vengano separati e avviati a riciclo: l’alluminio viene fuso e trasformato in nuovi oggetti, come penne, biciclette o coltellini, mentre il caffè può diventare compost per fertilizzare il terreno di una risaia italiana, da cui nasce il riso che Nespresso riacquista e dona al Banco Alimentare e, da quest’anno, a Fondazione Progetto Arca. Un progetto di economia circolare che ha permesso in 13 anni di donare oltre 6.600 quintali di riso, l’equivalente di oltre 7 milioni di piatti (1 piatto = 90gr). “L’ingresso di Progetto Arca nel programma Da Chicco a Chicco rappresenta un’evoluzione importante del nostro impegno a generare un impatto positivo sul territorio italiano. Grazie al supporto delle Cucine mobili, possiamo raggiungere direttamente le persone con un primo aiuto, portando non solo un piatto di riso, ma anche un momento di attenzione e cura” ha dichiarato Silvia Totaro, Responsabile Sostenibilità di Nespresso Italiana. “Progetto Arca si affianca al nostro partner storico, Banco Alimentare, con cui da 13 anni supportiamo con questo prodotto milioni di persone grazie all’impegno dei nostri clienti e delle sedi regionali che si occupano concretamente di far arrivare il riso a chi ha più bisogno”.


A partire dalla serata del 18 dicembre, contemporaneamente in 4 città, Milano, Roma, Torino e Bari le Cucine mobili di Progetto Arca distribuiranno i piatti di riso caldo alle persone per strada, con la possibilità di raggiungere nel corso di tutto il 2025 oltre 60.000 piatti distribuiti a favore delle persone che usufruiscono di questo servizio nato durante la pandemia e diventato parte strutturale della presenza in strada con oltre 6.300 pranzi, cene e prime colazioni servite ogni settimana dai volontari. “In queste città siamo presenti ogni sera con i nostri volontari per portare in strada con le Cucine mobili un sostegno alimentare completo, accurato nella preparazione e continuo nella distribuzione. Da oggi, grazie alla donazione di Nespresso, le persone che si rivolgono a noi vedranno un nuovo piatto inserito nel menù, gustoso e versatile, che si adatta bene a tutte le esigenze alimentari, sia per cultura che per dieta. Una novità concreta per continuare a essere al fianco delle persone fragili ogni giorno” ha dichiarato Alberto Sinigallia, presidente Fondazione Progetto Arca.


Traguardi importanti, quelli ottenuti quest’anno con la distribuzione di oltre 100.000 chili di riso che potranno essere sulle tavole di chi ne ha più bisogno nelle prossime settimane. Nel dettaglio, sulla base dei bacini di copertura regionale e cittadina dei due beneficiari, quest’anno saranno distribuiti: circa 470 quintali in Lombardia (530.000 piatti), 224 quintali nel Lazio (250.000 piatti), oltre 90 quintali in Piemonte (100.000 piatti) e circa 110 quintali in Puglia (120.000 piatti). A questi si aggiunge quest’anno l’Emilia-Romagna che potrà supportare i propri assistiti con 100 quintali di riso raggiungendo per il primo anno di collaborazione oltre 200 organizzazioni benefiche. In Lombardia invece il progetto raggiunge il tredicesimo anno di attività, con oltre 5 milioni di piatti distribuiti dal 2011 solo nella regione e concretizzando ogni anno un impegno per la circolarità che accomuna e unisce profit e no profit in un’azione a favore del bene e delle persone. “Al fianco di Nespresso abbiamo visto crescere negli anni questa importante e virtuosa iniziativa di economia circolare. Siamo grati per averci donato, ancora una volta, un alimento prezioso come il riso per destinarlo alle tante persone in difficoltà, assistite attraverso le strutture caritative convenzionate con le sedi regionali di Banco Alimentare coinvolte sul territorio” ha dichiarato Giovanni Bruno, Presidente Fondazione Banco Alimentare ETS. I dati sulle donazioni di riso si sommano a quelli relativi al riciclo delle capsule Nespresso che, nel primo semestre del 2024, hanno segnato un +8% a livello nazionale rispetto allo stesso periodo del 2023, consentendo di rimettere in circolo oltre 600 tonnellate di caffè e più di 55 tonnellate di alluminio, entrambe risorse pronte per essere riutilizzate. “Da Chicco a Chicco” è parte del programma “Nespresso per l’Italia” che racchiude progetti e iniziative per un impatto positivo e concreto sul territorio italiano, a favore non solo dell’ambiente ma anche delle persone e delle comunità. Foto di Daniele Lazzaretto

eBay: rivendere i regali scelta sempre più diffusa e condivisa

eBay: rivendere i regali scelta sempre più diffusa e condivisaMilano, 18 dic. (askanews) – Il regifting, ovvero la pratica di rivendere i regali ricevuti, è una consuetudine sempre più diffusa negli ultimi anni, soprattutto a Natale. Tra chi ha ricevuto un regalo non gradito nelle scorse festività, il 37% ha deciso di tenerlo e il 23% di regalarlo a qualcun altro. Aumenta però notevolmente la percentuale di chi ha deciso di rivenderlo (15%) rispetto a solo 5 anni fa (7% nel 2019), per un guadagno potenziale di circa 50 euro. E’ anche vero che un certo “bon ton” impone di non rivendere i regali ricevuti anche se non graditi (per il 34%), sebbene questo aspetto abbia subito una forte diminuzione rispetto al 2019, quando ben il 42% dichiarava che “non fosse carino” rivendere i regali ricevuti a Natale. Resta stabile, invece, chi non lo fa per la paura di essere scoperto (16%). Questa è una prima fotografia che emerge dalla ricerca commissionata a Ipsos da eBay, marketplace globale che connette le persone, acquirenti e venditori, e costruisce comunità per creare opportunità economiche per tutti, in più di 190 mercati di tutto il mondo.


“Il regifting – ha commentato Barbara Bailini, Head of Categories eBay Italia – è un fenomeno che riscontriamo su eBay da molti anni. È diventata una pratica sempre più accettata e diffusa, soprattutto tra le generazioni più giovani perché incoraggia la circolarità e l’economia responsabile. La ricerca rivela un cambio di abitudini importante rispetto a cinque anni fa: gli italiani attribuiscono maggiore importanza al gesto di rivendere e acquistare oggetti e sono felici di sapere che, grazie al regifting, è possibile portare beneficio anche ad altre persone”. Dalla ricerca emerge che il 42% ha ricevuto almeno un dono non gradito il Natale scorso, ma ha deciso di tenerlo (37%) o di regalarlo a qualcun altro 23%. Il 19% afferma persino di mettere i regali indesiderati da parte, dimenticandosi di averli. Tra chi, invece, ha deciso di rivenderli (15%), più della metà (51%) ha messo da parte il guadagno ottenuto come risparmio o ha sostituito l’oggetto con qualcosa di più affine ai propri gusti (34%) o ha deciso di usare i soldi per sostenere le spese del periodo natalizio (27%), complice anche l’inflazione e il caro vita che incide per il 71% sulla scelta di spendere meno per l’acquisto dei regali di Natale. Su eBay.it le categorie di prodotti più venduti durante le festività natalizie del 2023 sono state: orologi, smartphone, console, videogiochi, carte da gioco, libri, modellismo e fumetti.


In un mercato in cui il C2C continua a crescere nel 2024 a doppia cifra, vendere un regalo non gradito è considerata una pratica sempre più diffusa e condivisa per più della metà degli italiani (56%). In particolare, 1 italiano su 3 dichiara di averlo fatto almeno una volta (14%) o addirittura più di una (20%). Un’abitudine comune per entrambi i sessi, con età compresa tra i 25 ai 34 anni (23%), 35-44 anni (22%) e i giovani dai 18 ai 25 anni (18%), con un livello di istruzione elevato e occupati. L’occasione principale in cui si afferma di aver ricevuto un regalo indesiderato è quella del compleanno (58%), seguita dal Natale (48%). Ma cosa spinge gli italiani a rivendere i doni ricevuti? Principalmente il fatto che i regali ricevuti non corrispondono ai propri gusti (37%), perché si possiede un articolo simile (29%) o non piace proprio e non si vuole tenerlo (28%). Vestiti, scarpe, accessori (41%), articoli per la casa (32%), libri, fumetti (20%), e gioielli, orologi (20%) sono le categorie di oggetti più rivenduti e, in chiave prospettica, quelli che sarebbero rivenduti anche da chi non l’ha mai fatto.


Oggi gli italiani sono più propensi al regifting anche per una maggiore accettazione sociale di questa pratica – in particolare con riferimento ai regali di Natale, nel 2019 il 42% degli intervistati non rivendeva per una questione di “bon ton”, oggi questa percentuale scende al 34%. In generale, rende felici sapere che il regalo di Natale è stato venduto per fare beneficenza (per il 49%). Genera decisamente meno felicità scoprire che la rivendita è stata effettuata per comprare un regalo per altre persone, con un 36% che ne risulterebbe arrabbiato. Il regifting è considerata un’attività pratica dal 37% degli italiani, perché garantisce che gli oggetti passino in altre mani invece di rimanere inutilizzati, mentre il 36% ritiene sia un gesto sostenibile, un modo per ridurre i rifiuti e una forma di riciclo. Tuttavia, il 34% pensa ancora che sia irrispettoso nei confronti di chi ha fatto il dono.


Marketplace e piattaforme online sono i canali preferiti per la rivendita dei regali non graditi per il 66% degli italiani, mentre il 65% è aperto all’acquisto di doni di seconda mano se l’oggetto è in buone condizioni (per il 31%), se si tratta di qualcosa di difficile da trovare (per il 18%) o perché lo ritiene una pratica sostenibile (17%).

Agroalimentare, ricerca: dieta bio aumenta i batteri ‘buoni’

Agroalimentare, ricerca: dieta bio aumenta i batteri ‘buoni’Roma, 14 dic. (askanews) – La dieta mediterranea con alimenti biologici aumenta del 25 per cento i batteri ‘buoni’ nel microbiota intestinale – il nostro ‘secondo cervello’ – e riduce fino al 50% quelli pro-ossidanti, responsabili di infiammazioni e rischi per la salute. Risultati che si traducono in una significativa riduzione dei rischi di malattie cardiovascolari, diabete e tumori, grazie agli effetti immunomodulanti e detossificanti della dieta.


Viene presentato alla Festa del Bio di Milano lo studio scientifico, inedito in Europa e condotto dall’Università Tor Vergata di Roma, che mette in evidenza i benefici di una dieta mediterranea biologica. Quest’anno la Festa del BIO a Milano potrà quindi contare su un alleato in più: la scienza. Uno studio condotto su volontari ha rilevato, grazie a una importante mole di dati, quanto il metodo biologico possa avere dei buoni influssi sulla salute, soprattutto se applicato a una dieta basata su alimenti sani, come legumi, verdure, olio d’oliva, frutta fresca e secca, e con l’apporto di basse quantità di proteine animali, meglio se di pesce. Il bio, insomma, non è solo un metodo attento alla salute del suolo e dell’ambiente, che non utilizza sostanze chimiche di sintesi, ma anche un mezzo per migliorare la salute e il benessere delle persone. Durante il talk “Il Bio dentro di noi – La dieta mediterranea sceglie il bio”, cittadine e cittadini potranno approfondire un tema sempre più cruciale nella quotidianità: cosa mangiare per stare meglio. La Prof.ssa Laura Di Renzo, Direttrice della Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione dell’Università Tor Vergata, presenta i risultati preliminari della ricerca. Con lei, Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio, Nicoletta Maffini, Presidente AssoBio, Massimo Monti, Presidente Consorzio Il Biologico, Fabio Brescacin, Presidente di NaturaSì e Giacomo Talignani, giornalista de la Repubblica – Green&Blue. Insieme approfondiranno il ruolo del biologico nella salute e nella sostenibilità.


La ricerca, presentata alla Camera dei Deputati lo scorso 26 novembre, rivela anche altro. Un aspetto fondamentale emerso dallo studio riguarda la qualità dei grassi contenuti negli alimenti biologici utilizzati nella dieta mediterranea. Gli indici di aterogenicità e trombogenicità, indicatori chiave del rischio cardiocircolatorio, sono più che dimezzati rispetto a quelli del periodo precedente alla ricerca. Inoltre, la capacità antiossidante del pasto è quasi quadruplicata, passando da 5.870 a 20.573 unità ORAC, una misura fondamentale per contrastare l’invecchiamento cellulare.

Filarmonica della Scala: al via 14esima edizione delle Prove Aperte

Filarmonica della Scala: al via 14esima edizione delle Prove AperteMilano, 13 dic. (askanews) – Domenica 26 gennaio alle 20 si inaugura la quattordicesima edizione delle Prove Aperte della Filarmonica della Scala, il ciclo di appuntamenti musicali che raccoglie fondi per il non profit. Cinque le serate in programma con l’anteprima gratuita per la città, quest’anno eccezionalmente ospitata al Conservatorio G. Verdi di Milano. Sul podio, Riccardo Chailly dirige la Sinfonia n.7 di Gustav Mahler in occasione del concerto di apertura della stagione 2025. In accordo con il Comune di Milano, una parte dei biglietti è riservata alle fasce della popolazione che hanno maggiore difficoltà ad accedere alla vita culturale meneghina, oltre che agli enti beneficiari di questa edizione. Le quattro prove aperte a pagamento che si terranno al Teatro alla Scala sono a sostegno di organizzazioni che operano sul territorio milanese per il contrasto alla povertà educativa. Ancora una volta il pubblico potrà assistere alla messa a punto di grandi concerti a prezzi contenuti e partecipare a un importante progetto di solidarietà.


La prova aperta di domenica 23 marzo a sostegno di Associazione Angela Giorgetti sarà diretta da Daniele Gatti con Frank Peter Zimmermann al violino. Domenica 25 maggio l’appuntamento è a favore di Associazione CAF Onlus, con la direzione di Kazuki Yamada e Nikolaj Znaider al violino. Domenica 12 ottobre l’Orchestra diretta da Myung-Whun Chung, con Mao Fujita al pianoforte, sostiene Cooperativa Zero5. Chiude la quattordicesima edizione l’appuntamento di domenica 2 novembre con Manfred Honeck sul podio e Benjamin Grosvenor al pianoforte per Fondazione Aquilone. Ogni appuntamento è preceduto da una introduzione e guida all’ascolto con i protagonisti del concerto. L’iniziativa è frutto della consolidata collaborazione tra la Filarmonica della Scala, con la generosa partecipazione dei direttori, dei solisti ospiti e di tutti i musicisti, il Teatro alla Scala, il Comune di Milano, il Main Partner della Filarmonica UniCredit, UniCredit Foundation, ed Esselunga, partner del progetto dalla decima edizione. L’incasso delle serate è interamente devoluto agli enti beneficiari.


Dal 2010 la preziosa sinergia tra pubblico e privato che ha dato vita alle Prove Aperte ha permesso negli anni di raccogliere e devolvere, attraverso la musica, fondi per la cura dei bambini e degli anziani, per la lotta alla povertà, per l’assistenza alle persone con disabilità, per la ricerca scientifica, per i giovani e le periferie. A oggi sono stati 54 gli enti coinvolti e 69 le serate benefiche organizzate, che hanno visto la partecipazione di quasi 130.000 spettatori, per una raccolta complessiva superiore a 1.600.000 euro destinati al sociale. L’impegno concreto a favore della comunità lo scorso 7 dicembre è stato premiato con l’Ambrogino d’oro: la Filarmonica della Scala è stata infatti tra le eccellenze che hanno ricevuto l’attestato di Benemerenza Civica, consegnato dalla città di Milano per “l’impegno concreto, oltre che nel raggiungimento dell’eccellenza artistica, anche a favore dell’inclusione, della riduzione delle barriere economiche, sociali e culturali per favorire l’accesso e la partecipazione ai tanti appuntamenti musicali promossi ogni anno”. In occasione della conferenza stampa, sono stati consegnati simbolicamente i quattro assegni ai rappresentanti degli enti beneficiari dell’edizione del 2024: Fondazione Don Gino Rigoldi, Associazione Mercurio, Associazione Children in Crisis Italy e Comunità del Giambellino. La donazione complessiva è stata di oltre 140mila euro, con un ricavato medio per organizzazione di circa 35mila euro.


Prosegue anche l’iniziativa Giro di Prova, il ciclo di concerti da camera con i musicisti dell’Orchestra che permette ai bambini e ai ragazzi coinvolti nei progetti delle quattro organizzazioni beneficiarie di conoscere più da vicino la musica. Nei giorni precedenti ciascuna Prova è infatti organizzato per loro un incontro speciale: un gruppo di musicisti della Filarmonica della Scala li conduce alla scoperta di storie, autori, brani e strumenti protagonisti del programma con ascolti dal vivo. L’obiettivo è permettere ai giovani spettatori di arricchire il proprio bagaglio di conoscenze e arrivare con maggiore consapevolezza al successivo appuntamento al Teatro alla Scala a cui partecipano gratuitamente. Infine, a ulteriore conferma del valore dell’iniziativa, grazie alla collaborazione con l’Università Bocconi le Prove Aperte saranno argomento di studio per una tesi magistrale del corso ACME (Economics and Management in Arts, Culture, Media and Entertainment), finalizzata alla valutazione dell’impatto del progetto su società, pubblico e terzo settore.

Luiss inaugura l’a.a. 2024-2025, ospite d’onore Manyika (Google)

Luiss inaugura l’a.a. 2024-2025, ospite d’onore Manyika (Google)Roma, 13 dic. (askanews) – L’Università Luiss Guido Carli ha celebrato nell’Aula Magna del Campus di Viale Pola, l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2024-2025, alla presenza dei suoi Vertici e dell’ospite d’onore, James Manyika, President Research, Technology & Society di Google. Al centro della Cerimonia, il tema della rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale, analizzato sotto il profilo delle opportunità, delle sfide educative e delle implicazioni etiche, durante un dialogo tra Manyika e Padre Paolo Benanti, Presidente della Commissione AI per l’Informazione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.


“Disegnare l’Università di domani significa anche tener conto delle profonde trasformazioni introdotte dall’Intelligenza Artificiale nei sistemi dell’higher education a livello globale, valorizzandone i benefici per la didattica e la ricerca”, ha dichiarato, in apertura della Cerimonia, il Rettore della Luiss, Paolo Boccardelli, proseguendo: “Per governare realmente l’AI, il mondo dell’alta formazione ha la responsabilità di costruire modelli di apprendimento che adattino le macchine alle capacità e ai valori della persona, facendo leva sulle abilità riflessive e sullo sviluppo del pensiero critico, con una forte attenzione alle competenze. Gli Atenei e in particolare la Luiss, promossa da Confindustria, sono chiamati sempre di più ad avere un ruolo attivo nella società, preparando leader consapevoli e impegnati che sappiano affrontare e gestire la rivoluzione digitale”. “Abbiamo bisogno del coinvolgimento di tutti nella società: scienziati, esperti di etica, politici, insegnanti e studenti, solo per menzionarne alcuni, per sviluppare l’AI in modo corretto”, ha affermato James Manyika, President Research, Technology & Society di Google, aggiungendo: “Studentesse e studenti saranno essenziali per garantire che massimizziamo i benefici dell’AI a vantaggio di tutti, ovunque, affrontandone al contempo le complessità e i rischi”.


L’esigenza di far convivere innovazione tecnologica e progresso sociale, con un approccio etico orientato al bene comune, è stata sottolineata da Padre Paolo Benanti, nel suo dialogo con il top manager di Google, moderato dalla Professoressa Irene Finocchi, Advisor del Rettore per la Trasformazione Digitale dell’Ateneo. In linea con questo impegno, la Luiss ha annunciato, inoltre, la nascita del Centro di Ricerca “AI4Society”, che ha l’obiettivo di diventare punto di riferimento internazionale per la riflessione critica e trasversale sull’Intelligenza Artificiale, analizzandone impatti e implicazioni attraverso la doppia lente delle discipline scientifiche e delle scienze sociali.


Il nuovo Centro è stato presentato dal Professor Giuseppe Italiano, nominato quest’estate Prorettore per l’Artificial Intelligence e le Digital Skills: l’Ateneo intitolato a Guido Carli è stato tra i primi in Italia a introdurre questa figura, con una funzione di supervisione sui percorsi di studio innovativi che coniugano tecnologia, sostenibilità e interdisciplinarità, come Management and Artificial Intelligence, Global Law e Strategic Management. E ancora. La Libera Università Internazionale degli Studi Sociali ha recentemente introdotto il Certificato di “AI Literacy”: un badge, obbligatorio da quest’anno, per accertare le competenze digitali di laureate e laureati magistrali, con la prospettiva di ampliarlo anche ai corsi triennali. A conclusione della Cerimonia, il Presidente della Luiss, Luigi Gubitosi, ha commentato: “Il futuro delle competenze sarà all’insegna del cambiamento continuo. Le riflessioni di James Manyika e Padre Paolo Benanti sul futuro dell’AI generativa, sui nuovi diritti digitali e sulla necessità di un’innovazione sostenibile sono coerenti con i valori del nostro Ateneo. Siamo certi che le loro testimonianze e il loro esempio di pionieri dello sviluppo e della regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale saranno d’ispirazione per i nostri studenti. La complessità che caratterizza un futuro che è già presente – ha concluso Gubitosi – richiede una nuova generazione di leader globali e responsabili, capaci di far fronte alle sfide attuali. Questa è la missione della nostra Università”.


Il costante impegno nell’innovare la didattica si riflette in un’offerta formativa sempre più internazionale: ad oggi, oltre la metà dei corsi Luiss sono interamente in inglese e il 28% degli iscritti a questi corsi proviene dall’estero. Sono, poi, 360 le Università partner in 73 Paesi, con 69 accordi di Tripla e Doppia laurea. La Luiss, anche nel 2024, ha continuato a scalare le classifiche dell’alta formazione. L’Ateneo è, infatti, al 1° posto in Italia e nella Top 20 al mondo per gli Studi Politici e Internazionali nel QS Ranking by Subject 2024, dove ha raggiunto la Top 50 anche per Marketing e per Business & Management. Inoltre, nelle graduatorie del Financial Times conquista la 25° posizione per il Corso di Laurea Magistrale in Management e la 27° per quello in Corporate Finance. Sempre più consolidato risulta essere, infine, il collegamento con il mondo del lavoro che contribuisce a mantenere elevato il tasso di occupazione di laureate e laureati: a un anno dal conseguimento del titolo si conferma al 96%.

Solidarietà, Natale con la Fise: seconda tappa ad Ancona

Solidarietà, Natale con la Fise: seconda tappa ad AnconaRoma, 12 dic. (askanews) – Il viaggio della solidarietà della Federazione Italiana Sport Equestri, partito l’11 dicembre dal Niguarda di Milano, oggi ha fatto il suo pit stop all’Ospedale Pediatrico Salesi di Ancora.


L’atteso appuntamento con il “Natale con la Fise” porta nei cuori di questi bimbi una grande gioia. L’iniziativa, giunta alla sua ottava edizione, da anni regala un sorriso ai piccoli pazienti ricoverati presso diverse strutture ospedaliere.    L’oramai conosciutissima mascotte della Fise,  Tony il Pony, in compagnia del personale volontario dell’Associazione Patronesse Salesi per l’Assistenza del Bambino Spedalizzato ONLUS ?ha fatto il suo ingresso portando tantissimi doni che gli appassionati, i praticanti e diversi sponsor della Federazione hanno donato in beneficenza con l’unico scopo di regalare un momento di serenità ai piccoli pazienti.    La Regione Marche rinnova il suo impegno, portando un sorriso nei reparti pediatrici per ricordare che ogni bambino merita di vivere il Natale con un cuore pieno di gioia e di luce. Gli altri appuntamenti sul territorio nazionale saranno: 16 dicembre: Ospedale Santa Maria Goretti di Latina (Roma) 17 dicembre: Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo di Pavia (Lombardia) 18 dicembre: Ospedale Sant’Orsola di Bologna (Emilia Romagna) 20 dicembre: Policlinico Universitario Fondazione Agostino Gemelli di Roma (Lazio) 23 dicembre: Ospedale Pediatrico Mayer di Firenze e presso il Centro IRCCS “Don Gnocchi” di Firenze (Toscana)

Il calendario CITES 2025 dei Carabinieri dedicato al Sud America

Il calendario CITES 2025 dei Carabinieri dedicato al Sud AmericaRoma, 12 dic. (askanews) – Presentato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma il Calendario CITES 2025, alla presenza del Gen. C.A. Andrea Rispoli, Comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri.


Quest’anno il Calendario CITES 2025 ci porta in Sud America, il subcontinente americano che ospita la più grande foresta tropicale del pianeta, dove la bellezza della natura e la ricchezza delle specie animali e vegetali si uniscono alla straordinaria cultura di civiltà millenarie, purtroppo ormai quasi totalmente scomparse. Ad accompagnarci alla scoperta dei luoghi saranno 12 specie in via d’estinzione tutelate dalla Convenzione di Washington che popolano i differenti biomi. Di esse vengono descritte peculiarità e curiosità, unitamente alle principali minacce di sopravvivenza. Dopo aver attraversato la foresta amazzonica, superato indenni il grande deserto di Atacama e valicate le alte cime della catena andina, ci imbarchiamo sul brigantino Beagle in compagnia di Charles Darwin per approdare sull’arcipelago delle Galapagos, dove il grande naturalista dell’800 ha tratto spunto per la sua teoria dell’evoluzione delle specie.


Ed è propiro alla figura di Charles Darwin ed alla modernità della sua opera scientifica che è dedicato il calendario, a 190 anni dal suo arrivo nel Sud America e dal suo approdo alle Isole dell’Arcipelago delle Galapagos, che tanto hanno inciso sul modo di vedere il nostro pianeta e la continua evoluzione dei suoi sistemi biologici. Ciascuna specie del Calendario CITES 2025 è associata ad una particolare regione geografica che emerge in tutto il suo fascino naturalistico, nelle sue caratteristiche geologiche e biologiche, nella sua ricchezza di biodiversità e, come nel caso della fioritura del deserto di Atacama, nella sua magia. Nel contempo, vengono offerti spunti di riflessione e di sensibilizzazione sulle criticità legate alle azioni dell’uomo, sempre più impattanti. Il rischio che ne deriva per la sopravvivenza delle specie e dei relativi ecosistemi trova risposta nella sapiente e decisa azione del Carabinieri CITES, protesa alla salvaguardia soprattutto delle specie a rischio estinzione.


Nel calendario, inoltre, si dà risalto alle quotidiane attività svolte dai Carabinieri CITES, relative al controllo, monitoraggio e gestione di procedimenti amministrativi che favoriscono il commercio legale, di straordinaria importanza per il comparto manifatturiero di fascia medio alta vero vanto del “Made in Italy”, nonchè di contrasto ai reati che, di contro, determinano enormi guadagni illeciti da parte di vere e proprie consorterie criminali nazionali ed internazionali prive di scrupoli. Contrastare le attività illecite su una specie anche solamente sul territorio nazionale significa tutelarla a livello globale. Il Calendario CITES dei Carabinieri vuole anche rappresentare uno straordinario strumento di sensibilizzazione del grande pubblico sui temi ambientali e di divulgazione della cultura della conservazione della biodiversità, anche al fine di promuovere una diffusa azione di educazione alla legalità ambientale con particolare riguardo alla popolazione scolastica.


Non a caso il Calendario verrà distribuito anche nelle scuole di ogni ordine e grado, nell’ambito di specifiche attività svolte dai Carabinieri Forestali su tutto il territorio nazionale.

Cigierre ha annunciato la certificazione per la parità di genere

Cigierre ha annunciato la certificazione per la parità di genereMilano, 11 dic. (askanews) – La metà della popolazione aziendale composta da donne, le lavoratrici direttrici di ristoranti in crescita (45% del totale) così come quelle in ruoli manageriali (in aumento quasi del 10% nel 2023). Sono queste alcune evidenze di Cigierre, azienda italiana attiva nel casual dining a gestione diretta e in franchising, che si inseriscono in un percorso concreto ora certificato anche da Bureau Veritas Italia in base allo standard UNI/PdR125:2022.


“L’inclusione e il rispetto sono sempre stati elementi fondanti per Cigierre, – ha commentato Stefania Criveller, Corporate General Manager dell’azienda – e per questo siamo lieti del traguardo della certificazione, che attesta il nostro impegno. Oltre agli strumenti per la formazione e la valorizzazione delle professioniste nell’ambito della loro carriera, siamo infatti in prima linea nel supporto di associazioni che agiscono sul territorio, e nei nostri ristoranti sensibilizziamo sui temi della violenza di genere e della sicurezza. Proprio perché crediamo che questi valori siano alla base di qualsiasi tipo di crescita, che sia economica, professionale o personale, anche nel 2025 intendiamo essere attivi e propositivi, sia verso la nostra popolazione aziendale che verso i nostri clienti”. In particolare, Cigierre ha adottato un Sistema di Gestione per la Parità di Genere finalizzato al raggiungimento di obiettivi fondamentali condivisi a livello europeo quali l’aumento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, la riduzione del divario retributivo e pensionistico tra i sessi, la promozione della parità tra uomo e donna nel processo decisionale, il contrasto agli stereotipi, alla violenza di genere e il sostegno delle vittime.


Per raggiungere questi obiettivi, la formazione svolge un ruolo fondamentale ed è la chiave per alimentare una cultura di sicurezza e rispetto. In questo contesto sono stati organizzati all’interno di Academy Go Digital corsi e-learning specifici che vanno dall’introduzione dei principi base della parità di genere, fino alle istruzioni per l’utilizzo di un linguaggio inclusivo, alla comunicazione della disabilità e alla comunicazione inclusiva e interculturale. Un tassello, quello della formazione, destinato ad assumere ulteriore rilievo nel corso del 2025. Consapevole della vicinanza alla popolazione che una rete di ristoranti capillari e con un orario di apertura esteso costituisce, l’azienda è attiva nell’applicazione di campagne e di strumenti che ne facciano anche un rifugio per chi dovesse trovarsi in difficoltà. In quest’ottica in tutti i ristoranti del territorio, oltre a istruire il personale su come intervenire se necessario, sono stati posizionati adesivi con il numero della rete antiviolenza 1522.


(Fonte iummagine: Cigierre.com)

”Natale con la Fise”, al via iniziativa solidale per piccoli pazienti

”Natale con la Fise”, al via iniziativa solidale per piccoli pazientiRoma, 11 dic. (askanews) – Parte in cinque regioni italiane, fino al 23 dicembre, l’atteso appuntamento con un Natale più caldo e pieno di amore per tanti bambini ricoverati nei reparti pediatrici. Il progetto solidale promosso dalla Federazione Italiana Sport Equestri, è realizzato grazie alla generosità di praticanti e appassionati del mondo del cavallo.   Natale con la FISE, l’iniziativa di solidarietà che ormai da anni regala un sorriso ai piccoli pazienti ricoverati presso diverse strutture ospedaliere, torna puntuale anche per il 2024 per l’ottavo anno consecutivo.    Sarà Tony il Pony, l’ormai conosciutissima mascotte della FISE, in compagnia di numerosi campioni degli sport equestri e di volti noti del mondo dello spettacolo, a fare visita alle centinaia di giovani ricoverati. E con sé il pony dalla criniera “orange”, porterà tantissimi doni che gli appassionati, i praticanti e diversi sponsor della Federazione doneranno in beneficenza con l’unico scopo di regalare un momento di serenità ai piccoli pazienti.    Sono cinque i Comitati regionali della FISE che stanno supportando con grande impegno l’iniziativa: Il Comitato Regionale FISE Emilia Romagna, il Comitato Regionale FISE Lazio, il Comitato Regionale FISE Lombardia, il Comitato Regionale FISE Marche e il Comitato FISE Regionale Toscana.    Individuate già le date e le strutture ospedaliere che hanno accolto favorevolmente anche per il 2024 il progetto federale. Tony il Pony “prenderà il galoppo” per le cinque tappe:


11 dicembre: ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano (Lombardia) 12 dicembre: Ospedale Pediatrico Salesi di Ancora (Marche) 16 dicembre: Ospedale Santa Maria Goretti di Latina (Roma) 17 dicembre: Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo di Pavia (Lombardia) 18 dicembre: Ospedale Sant’Orsola di Bologna (Emilia Romagna) 20 dicembre: Policlinico Universitario Fondazione Agostino Gemelli di Roma (Lazio) 23 dicembre: Ospedale Pediatrico Mayer di Firenze e presso il Centro IRCCS “Don Gnocchi” di Firenze (Toscana)   “Con l’iniziativa ‘Natale con la Fise’, portiamo un sorriso nei reparti pediatrici di tutta Italia, offrendo ai piccoli pazienti un momento di gioia e speranza durante le festività, per ricordare che ogni bambino merita di vivere il Natale con un cuore pieno di luce e serenità”, afferma la Federazione Sport Equestri.