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Evento benefico a Roma di Ciocchetti e Maselli

Evento benefico a Roma di Ciocchetti e MaselliRoma, 12 dic. (askanews) – “Il Natale di Solidarietà 2023 ha riscosso un enorme successo e ieri sera all’Auditorium della Conciliazione più di 2000 persone hanno contribuito a quel sogno che noi chiamiamo ‘Solidarietà’ e allo stesso tempo si sono divertite con uno spettacolo di altissima qualità. Da sempre aiutare concretamente i bisogni di chi vive in situazioni di difficoltà è il nostro obiettivo. Quest’anno per raggiungerlo abbiamo organizzato una serata presentata da Sabina Stilo che ha avuto come ospiti il comico Antonio Giuliani, il cantautore Vincenzo Capua, Gerardo Di Lella e la sua orchestra, gli artisti musicali Giandomenico Anellino e Davide Gobello, il violinista Andrea Casta, e l’accademia di spettacolo L’Arte nel Cuore che hanno accompagnato il pubblico in un viaggio tra musica, comicità e divertimento”. E’ quanto dichiara Luciano Ciocchetti, ideatore, insieme all’assessore ai servizi sociali della Regione Massimiliano Maselli, della serata di beneficenza.

“L’evento, giunto alla sua diciannovesima edizione, promuove come di consueto in questo periodo dell’anno, una raccolta fondi per sostenere le numerose attività di tante associazioni impegnate nel settore del sociale e sanitario. Un grazie di cuore alle tante, tantissime persone che anche per quest’anno hanno contribuito a far crescere un sogno – evidenzia l’assessore Massimiliano Maselli – In qualità di assessore alle politiche sociali so bene quante e quali siano le situazioni di disagio presenti sull’intero territorio regionale. Poter aiutare associazioni che spesso hanno difficolta’ a reperire fondi per svolgere la propria attivita’ è motivo di grande orgoglio. Una vera e propria squadra della solidarieta’ e della condivisione distribuira’ parte dei fondi raccolti dal ‘Natale di Solidarieta’ 2023 a otto associazioni: Special Olympics, Associazione l’Arte nel Cuore, Associazione Nastro Viola, Fondazione Antea, Associazione Zanzibar Help, Associazione La Stella di Lorenzo, Dokita Onlus e Amso”. “Un ringraziamento particolare – ci tengono infine a precisare Ciocchetti e Maselli – alla consigliera regionale Edy Palazzi, alla consigliera capitolina Francesca Barbato, al presidente dell’Asp San Michele Giovanni Libanori, al consigliere della città metropolitana di Roma Capitale Stefano Cacciotti per il contributo dato alla piena riuscita dell’evento insieme con tutti gli amministratori dei municipi e dei comuni e dei nostri Staff. Prima dell’inizio della serata, alla quale hanno preso parte numerosi personaggi del mondo delle istituzioni, dello spettacolo e della politica, è stato benedetto da Sua Eccellenza Reverendissima mons. Fabio Fabene, Segretario della Congregazione Pontificia dei Vescovi il presepe della Fondazione Sapientia Mundi onlus realizzato con materiale di riciclo cartaceo proveniente da aziende sanitarie”.

Il mondo dello spettacolo a sostegno di Open Arms: serata a Roma

Il mondo dello spettacolo a sostegno di Open Arms: serata a RomaMilano, 12 dic. (askanews) – Dall’inizio del 2023, secondo i dati del Ministero degli Interni, sono 152.216 le persone sbarcate sulle coste italiane. Oltre l’11,2% di queste sono minori. Un fenomeno che da otto anni non cambia il suo flusso e rende così tragicamente attuale e necessario il lavoro di ONG come Open Arms che da anni è occupata in missioni di ricerca e soccorso. Da quando Open Arms è nata, nel 2015, ha salvato la vita a oltre 80.000 persone.

Per accendere un riflettore su quello che tutti i giorni avviene nel Mare Nostrum, per raccontare le missioni degli attivisti e le vite di chi decide di sfidare il Mediterraneo in cerca di un futuro, l’ONG Open Arms ha voluto organizzare anche quest’anno un evento per parlare in modo nuovo l’attività indispensabile di chi non si arrende davanti alle ingiustizie del mondo e continua a battersi per garantire i diritti a tutte e tutti i cittadini, senza nessuna distinzione. Si terrà dunque domenica 17 dicembre a Roma (Largo Venue, Via Biordo Michelotti, 2, 00176 Roma) l’evento OPEN ARMS NIGHT: a partire dalle ore 20.30, si alterneranno sul palco grandi nomi del mondo dello spettacolo e della musica, artisti e artiste che hanno risposto alla chiamata di Open Arms per sensibilizzare e sostenere il lavoro fatto dagli attivisti e dalle attiviste. Da Luigi Lo Cascio a Valerio Aprea, da Sabina Guzzanti a Pietro Sermonti e poi Ludovico Tersigni, Giancarlo Commare, Margherita Vicario, Alessandro Tiberi e tantissimi altri saranno per una sera l’altoparlante degli operatori umanitari.

“Partecipo a questa serata per esprimere tutta la mia ammirazione e la mia gratitudine nei confronti di chi ha deciso di non sopportare la brutalità, la disumanità delle più ignobili scelte politiche e si è precipitato in mare aperto, ignorando ogni possibile tempesta, per abbracciare e accogliere quanti di noi si trovano esposti alle peggiori avversità che la vita possa riservare a un essere umano”, ha dichiarato l’attore Luigi Lo Cascio. “Ogni volta che sento nominare Open Arms mi viene in mente il titolo di un libro di Vittorio Arrigoni: RESTIAMO UMANI” ha invece detto l’attore Pietro Sermonti. Le attività programmate per questa giornata prenderanno avvio già dal pomeriggio. Alle 18, infatti, è prevista nello spazio esterno di Largo Venue una mostra delle opere vincitrici del contest dedicato all’illustrazione, al fumetto e al graphic design OPEN ART, promosso dall’ONG la scorsa estate con il sostegno della Chiesa Valdese. Il disegnatore Giacomo Guccinelli presenterà il volume che raccoglie le migliori opere selezionate dalla call.

Angelica Leo sarà la conduttrice della serata, ha così raccontato la sua partecipazione: “Oggi più che mai c’è bisogno di prendere una posizione chiara contro la violenza dell’indifferenza e l’arroganza”. Aprirà la serata Luigi Lo Cascio, l’attore terrà un reading di poesie da lui selezionate dalle raccolte di Giuseppe Ungaretti e Ignazio Buttitta. Gli attori Pietro Sermonti e Alessandro Tiberi interpreteranno un testo satirico di Giulia Anchisi sulle attuali politiche e gli ultimi decreti riguardanti il tema della migrazione e il ruolo delle Ong che operano in mare. Alla serata parteciperà anche Giancarlo Commare, attore che ha dato la voce al cortometraggio animato ‘Chi Ero’, scritto e illustrato da Stefano Ginfreda, per dare voce a chi, nel tentativo di attraversare il mare, perde la vita. Una storia che vuole riconoscere a quelle persone e a quelle storie tutta la dignità che spesso manca. La cantante Margherita Vicario canterà alcuni dei suoi ultimi pezzi tra cui “Magia”, una canzone sul tema guerra. Cristina Pellegrino interpreterà un testo di Mattia Torre, “La Paura” e saranno letti alcuni testi scritti appositamente per la serata dallo scrittore Sandro Bonvissuto.

Assegnati i Premi Nathan: fra i vincitori il ministro Abodi

Assegnati i Premi Nathan: fra i vincitori il ministro AbodiRoma, 11 dic. (askanews) – Si è svolta al Teatro Rossini di Roma la III edizione del Premio Nathan, dedicato alla memoria di Ernesto Nathan, Sindaco di Roma, e di sua madre Sarina, patriota, benefattrice e antesignana dei movimenti di emancipazione femminile. All’iniziativa, promossa da Asilo Savoia, hanno preso parte Roberta Angelilli, Vice Presidente della Regione Lazio, il Prefetto di Roma Lamberto Giannini, Svetlana Celli, Presidente dell’Assemblea Capitolina, il Prefetto Bruno Corda, Direttore generale dell’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Massimiliano Maselli, Assessore regionale ai servizi sociali, disabilità e terzo settore, Barbara Funari, Assessore alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, il Generale di Brigata Marco Pecci, Comandante del Gruppo Carabinieri di Roma, il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete, nonché numerosi altri rappresentanti delle istituzioni nazionali, locali e del terzo settore. Quattro in tutto i premiati, cui sono stati conferiti il Premio “Ernesto Nathan” per la legalità, per la comunicazione sociale, per il senso civico e il Premio “Sarina Nathan” per la solidarietà sociale. Attraverso il conferimento del Premio, Asilo Savoia quale ente deputato dalla Regione Lazio a preservare, tramandare e diffondere la memoria di Ernesto e Sarina Nathan, nonché le finalità della disciolta “Opera Pia Sarina Nathan”, secondo quanto stabilito dall’apposito regolamento, intende così “additare alla pubblica estimazione l’attività di tutti coloro che, cittadini romani di nascita, residenza o adozione, o persone giuridiche, con opere concrete nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola, dello sport, con iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico, con particolare collaborazione alle attività delle pubbliche amministrazioni aventi competenza sulla Città, con atti di coraggio e di abnegazione civica, abbiano in qualsiasi modo giovato alla Città di Roma e alla sua reputazione, sviluppo o benessere, sia rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù, sia servendone con disinteressata dedizione le singole istituzioni”. Il Premio consiste in una medaglia di argento, coniata appositamente su disegno originale, riportante sul recto l’emblema dell’Asilo Savoia e il motto di Giuseppe Mazzini, maestro e guida spirituale di Sarina ed Ernesto Nathan, “la vita è missione” e sul verso la dicitura “Premio Nathan per Roma Capitale” decorata da 4 piccoli nodi savoia e al centro, inscritto in un riquadro, il nome del premiato e la relativa data di conferimento del Premio. Speciali benemerenze, accompagnate da un sostegno economico, sono state conferite all’Associazione Salvabebè Salvamamme, rappresentata dalla Presidente Maria Grazia Passeri, per essere al servizio delle madri in difficoltà, all’ASD Integra Sport 2013, rappresentata dal Presidente Riccardo Barbieri, per la promozione dell’integrazione di categorie fragili a rischio di emarginazione, a Special Olympisc Italia, rappresentata dal Vice Presidente e Fondatore Alessandro Palazzotti, per la promozione di uno sport inclusivo, e al Comitato di Quartiere Campo Romano-Casalotto per aver contribuito alla rigenerazione di uno spazio pubblico “Parco della Legalità” a seguito dell’abbattimento di una villa confiscata ad un clan mafioso. Affiancate a quelle tradizionalmente riconosciute ad associazioni e realtà del terzo settore, sono state riconosciute alcune benemerenze individuali a funzionari pubblici. Sono stati quindi premiati gli Assistenti Capo della Polizia di Stato Simona Battiston e Davide Allara, del Commissariato Primavalle, che si sono distinti per aver seguito, nel 2023, l’iter procedurale di circa 900 casi fra donne, uomini e minori vittime di abusi e maltrattamenti e per aver istituito “La Stanza del Calzino Rosa”. Un riconoscimento speciale è stato conferito anche al Maresciallo Michele d’Aniello e al Vice Brigadiere Alessandro Iavarone per aver salvato un uomo in arresto cardiaco, applicando il protocollo BLS in vigore, praticando il massaggio cardiaco fino all’arrivo dei soccorsi. Una menzione speciale è stata assegnata ad Alessandra Bruziches, funzionaria del Ministero dell’Interno, alla quale si riconosce il forte impegno in campo sociale e nell’attività di diffusione e conoscenza dell’endometriosi, grave malattia cronica e invalidante. Il Premio “Ernesto Nathan” per il Senso Civico è stato attribuito al Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, per aver sempre messo al primo posto l’essere vicino agli altri, per l’essere presente sui territori e il calarsi nei problemi concreti e quotidiani, nonché per aver dimostrato, con capacità di ascolto e senso di umanità, che le istituzioni possono essere davvero al servizio dei cittadini. Il Premio “Ernesto Nathan” per la Legalità è stato conferito al Prefetto Bruno Frattasi, Direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, per aver promosso e tutelato da oltre 40 anni con spirito di coraggio e abnegazione civica la legalità dentro le istituzioni e tra la gente, assolvendo con onore ed orgoglio alla missione di prevenire e combattere le molteplici forme di criminalità. Il Premio “Sarina Nathan” per la Solidarietà Sociale è stato assegnato al sacerdote Don Antonio Coluccia, perché fonte di ispirazione per i valori di unità, solidarietà e rispetto della legge, che ha espresso attraverso la sua opera di sostegno nei confronti dei più fragili e nella sua personale lotta allo spaccio e alle diverse forme di illegalità, rendendo la dottrina religiosa vivo esempio e presidio sociale in tutti quei luoghi che appaiono disanimati e disarticolati dal lungo abbandono istituzionale e morale, offrendo speranza di cambiamento e riscatto a comunità e territori. Il Premio “Ernesto Nathan” per la Comunicazione Sociale è stato invece conferito al giornalista Daniele Piervincenzi, per la scelta forte, libera e consapevole di fare informazione mettendosi in gioco in prima persona, vivendo direttamente ciò che si intende comunicare, senza mai filtrarlo con pregiudizi, stereotipi o convinzioni personali, assolvendo così in pieno alla missione professionale, educativa e sociale di giornalista. “Siamo orgogliosi – ha dichiarato il Presidente di ASP “Asilo Savoia” Massimiliano Monnanni – di aver dato vita a un Premio, il cui rilievo è ormai riconosciuto ai massimi livelli, restituendo la giusta visibilità alle figure di Ernesto e Sarina Nathan, per lungo tempo misconosciute e che invece meritano un posto importante nella memoria collettiva della nostra Capitale”. Al termine della serata è stato infine consegnato a tre giovani atleti, selezionati tra gli oltre 250 partecipanti, il Premio “Talento&Tenacia”, promosso da Asilo Savoia insieme a Gazzetta Regionale e giunto alla 7^ edizione. I premiati, cui è stata consegnata anche una “dote sportiva” in denaro, sono: Tiziano Fulvi, Premio “Talento&Tenacia”, Nicolò Casagrande, Premio “Talento nella vita” e Emanuele Giusti, Premio “Tenacia in campo”.

Concerto Natale di beneficenza, in campo Numa con Banda dell’Esercito

Concerto Natale di beneficenza, in campo Numa con Banda dell’EsercitoRoma, 11 dic. (askanews) – Con la partecipazione dell’artista Numa Palmer, da sempre impegnata nelle attività a scopo di beneficenza, e grazie ad una collaborazione organizzativa tra il Kiwanis Distretto Italia San Marino e l’U.N.M.S. (Unione Nazionale Mutilati per Servizio) con la disponibilità della Banda dell’Esercito italiano, sempre presente per iniziative benefiche, si terrà a Roma (presso il Teatro Italia) domani 12 dicembre il Concerto di Natale di Beneficenza della Banda dell’Esercito Italiano.

Numa, definita la cantante del Self Empowerment, è un’artista poliedrica ed eclettica impegnata in attività umanitarie ed animaliste. Cantante, autrice, produttrice e direttrice artistica, ha pubblicato svariati singoli musicali di successo, (in italiano, spagnolo ed inglese) e, in unione al messaggio del “pensiero positivo”, promuove la sua musica in tutto il mondo. Numerose le sue collaborazioni in produzioni musicali italiane ed internazionali per artisti del calibro di Adriano Celentano, Renato Zero, Pino Daniele, George Michael, Trevor Horn, Geoff Westley, Alan Clark (tastierista dei Dire Straits), Julian Hinton (produttore, arrangiatore compositore britannico per Trevor Horn, Robbie Williams, Seal) Mickey Feat (che ha suonato per Tina Turner e David Gilmour). Ancora una volta il Kiwanis, organizzazione mondiale di volontari, impegnati a migliorare il mondo, un bambino ed una comunità alla volta, si distingue per il proprio spirito benefico rivolto verso i bambini e tradotto nel motto internazionale di “Serving the Children of the world”. Regalare parte del proprio tempo e delle proprie energie al servizio dei bambini, sapendo che anche un’ora di tempo dedicata ed un piccolo gesto possono cambiare la loro vita, possono cambiare il mondo! Normalmente, ogni anno, i club del Kiwanis sponsorizzano più di 150.000 progetti per l’infanzia nel mondo.

Per l’occasione è stata individuata come beneficiaria della donazione l’”Associazione KIM per il diritto alla cura dei bambini malati – ETS”, con sede in Villa Troili n. 46 di Roma, che si prefigge, tra l’altro, di accogliere i bambini malati; rispondere in tempi rapidi alla richiesta di aiuto, attivarsi con gli ospedali di riferimento della città per garantire le cure necessarie, curare la logistica, prendersi cura del bambino e della sua mamma, nella consapevolezza che nulla è facile e che tutto va affrontato per la migliore soluzione.

In Vaticano Concerto con i Poveri e per i Poveri

In Vaticano Concerto con i Poveri e per i PoveriRoma, 11 dic. (askanews) – Torna in Vaticano, come da tradizione, una delle più significative iniziative solidali musicali del Natale, il Concerto con i Poveri e per i Poveri, che quest’anno sarà presentato dalla conduttrice Rai Francesca Fialdini e che avrà luogo nell’Aula Paolo VI a partire dalle ore 17:30 di venerdì 15 dicembre.

L’iniziativa è stata concepita fin dal suo inizio, nel 2015, come una manifestazione rivolta alle persone meno fortunate – tra senzatetto, migranti ed emarginati dalla società – ai quali si offrono 3000 posti per assistere al concerto, oltre a una cena ed altri generi di conforto. Gli “ospiti d’onore”, che occuperanno le prime sezioni della storica sala, sono stati invitati a partecipare attraverso il Dicastero per il Servizio della Carità e numerose associazioni di volontariato che li assistono quotidianamente. Quest’anno la direzione d’orchestra è affidata a Speranza Scappucci, prima donna a dirigere questo concerto-evento, che si alternerà sul podio con Mons. Marco Frisina per guidare l’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma, quest’ultimo diretto da Ciro Visco. Si confermano sul palco, presenti fin dalla prima edizione, anche i 200 elementi del Coro della Diocesi di Roma. Le voci soliste appartengono al soprano Maria Grazia Schiavo, e al tenore Levy Segkapane.

Il programma prescelto spazia da canti gregoriani e laudi a celebri composizioni di Mozart, Rossini, Tchaikovsky e Adam, fino ad arrivare alle immancabili arie natalizie, come Joy to the World, Tu scendi dalle stelle e Stille Nacht in nuove versioni appositamente orchestrate dal M° Frisina. Il Concerto con i poveri e per i poveri nasce da un’idea di Riccardo Rossi e Gualtiero Ventura ed è organizzato da Nova Opera con la Direzione Artistica di Mons. Marco Frisina. Con la Benedizione di Papa Francesco, che ha concesso la possibilità di eseguirlo nell’Aula Paolo VI, il concerto ha ospitato nelle tre edizioni precedenti prestigiosi esponenti del panorama musicale internazionale, tra i quali il direttore d’orchestra Daniel Oren e i compositori Ennio Morricone e Nicola Piovani, oltre a prestigiose orchestre come quella del Teatro Verdi di Salerno, la Roma Sinfonietta, l’Orchestra Italiana del Cinema e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Lombardia, accordo Enpa per cure cani e gatti a prezzi calmierati

Lombardia, accordo Enpa per cure cani e gatti a prezzi calmieratiMilano, 6 dic. (askanews) – Un aiuto concreto ai nostri amici animali e ai loro padroni, soprattutto alle fasce di reddito più basse, per sostenere spese veterinarie e vaccinazioni a prezzi calmierati. Lo prevede l’accordo siglato a Palazzo Pirelli tra il consigliere di amministrazione dell’Ente nazionale protezione animali (Enpa) Giusy D’angelo e il presidente della Mutua italiana assistenza veterinaria (Miav) Claudio La Rosa, con il patrocinio della Regione Lombardia.

Il prodotto mutualistico di Miav, ‘Proteggi Per Sempre-Enpa’, insieme al suo primo Fondo sanitario veterinario, permetterà ai sostenitori Enpa di usufruire di interventi e ricoveri veterinari presso i centri convenzionati Enpa, oltre ad una visita gratuita Eog (Esame obiettivo generale) e a una somministrazione di vaccino annuo. Servizi veterinari che, grazie al Fondo sanitario veterinario, saranno dedicati a famiglie fragili con reddito Isee pari o inferiore a 7.500 euro, con animali domestici. Nello specifico, a fronte di una spesa mensile di 14,50 euro, i sostenitori Enpa potranno usufruire di spese veterinarie programmate (a seguito di ricovero in day hospital ambulatoriale o ricovero clinico programmato) con copertura al 100%. Copertura totale anche per le emergenze, come gli interventi dovuti a tagli, lacerazioni, torsione gastrica, rimozione dall’epidermide degli insetti, avvelenamento, intervento a seguito di incidente stradale. E ancora: la responsabilità civile verso terzi per danni fisici è riconosciuta fino a 1 milione di euro, quella per danni materiali fino a 50.000 euro. Prevista, inoltre, una vaccinazione all’anno gratuita, oltre ad una seconda valutazione veterinaria ed una visita EOG (Esame Obiettivo Generale, per valutare lo stato di benessere generale dell’animale).

In caso di ricovero o infortunio del padrone dell’amico a quattro zampe, la convenzione riconosce inoltre la ricollocazione dell’animale in una pensione, fino ad un massimo di 5 giorni, oppure un pet sitter a casa che si prende cura dell’animale, sempre gratuitamente. In caso dell’impossibilità del padrone di gestire l’animale per malattia grave, sarà MIAV ad occuparsi dell’affido. Gli interventi potranno essere effettuati sia presso il proprio veterinario di fiducia che appoggiandosi alla rete di veterinari convenzionati Enpa. “E’ una bellissima iniziativa – ha commentato l’assessore regionale al territorio e all’urbanistica Comazzi – che unisce il mondo del sociale con associazioni molto importanti come Enpa a quello istituzionale, la sede della nostra Regione che ancora una volta si caratterizza per la grande sensibilità nei confronti della tutela degli animali. Del resto, in Lombardia siamo stati i primi a sconfiggere il randagismo, siamo stati la prima regione ad aiutare i volontari nella gestione delle colonie feline e a mettere al centro anche le cure veterinarie per quelle famiglie ‘fragili’ che fanno fatica a curare i propri animali domestici”.

Natale, Sant’Egidio aggiunge 250mila posti a tavola nel mondo

Natale, Sant’Egidio aggiunge 250mila posti a tavola nel mondoMilano, 6 dic. (askanews) – Tra le attività della Comunità di Sant’Egidio per non lasciare indietro nessuno anche quest’anno c’è la campagna solidale “A Natale aggiungi un posto a tavola”, grazie alla collaborazione delle compagnie telefoniche, di Rai, Mediaset, Sky, La7 e al sostegno di tanti, a cominciare dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio. Per regalare alle persone più fragili un pranzo degno del 25 dicembre, con un pasto abbondante, un dono e il calore di una casa, tutti possono contribuire, inviando un sms o chiamando da rete fissa il numero 45586, fino al 26 dicembre.

Era il Natale 1982 quando, per la prima volta, alcuni poveri furono accolti nella basilica di Santa Maria in Trastevere. Da allora, il banchetto si è allargato e ogni anno coinvolge circa 80mila persone in Italia e 250mila nel mondo. Diversi sono i luoghi dove si apparecchia il pranzo: chiese, case, scuole, ma anche istituti per anziani, carceri e ospedali. A consentire la capillare attività di Sant’Egidio sono le migliaia di volontarie e di volontari, giovani e non, che ogni giorno si dedicano alle persone più fragili. La Comunità di Sant’Egidio dal 1968 affianca le persone bisognose in Italia e in 70 Paesi del mondo, assistendo chi vive in povertà e ai margini. Quest’anno, segnato dalle conseguenze economiche e sociali delle guerre in corso, dall’Ucraina alla Terra Santa, Sant’Egidio ha aumentato le sue attività a sostegno di persone fragili e vulnerabili. I suoi servizi di aiuto hanno raggiunto 40mila persone, di cui 20mila nella sola Roma. I pacchi alimentari distribuiti dall’inizio del 2023 sono 250mila, di cui 120mila nella sola Roma.

Per rispondere ai crescenti bisogni, la Comunità ha anche aumentato il numero dei centri di distribuzione alimentare nelle 35 città in cui sono aperti i suoi centri, dal Sud al Nord, senza contare i Comuni minori in cui raggiunge persone e famiglie in stato di necessità. A Roma i luoghi di distribuzione, chiamati Case dell’Amicizia perché oltre all’aiuto concreto forniscono anche ascolto e informazioni, sono passati dai tre iniziali a 28, a Genova da quattro a 10. A raccontare la difficile situazione sono anche i 120mila pasti serviti quest’anno nelle mense di Roma, Genova, Novara, Frosinone e Lucca: il doppio rispetto agli anni pre-pandemia. Inoltre, sono stati 200mila i pasti distribuiti in un anno nelle cene itineranti in tante città, da Padova a Catania, da Torino a Napoli. Oltre 60mila i capi di abbigliamento donati a chi aveva bisogno. Sant’Egidio ha aiutato anche molte persone senza dimora, anziane o con disabilità che hanno chiesto aiuto: solo a Roma, oltre mille persone hanno usufruito delle convivenze avviate negli anni recenti. (segue)

Sant’Egidio: destinare parte fondi Giubileo all’emergenza abitativa

Sant’Egidio: destinare parte fondi Giubileo all’emergenza abitativaMilano, 6 dic. (askanews) – Per un numero sempre maggiore di persone far quadrare i conti è un problema quotidiano, mentre chi vive in condizione di fragilità fatica ad arrivare a fine mese e cresce il numero di quanti sono costretti a chiedere aiuto. A pesare sono l’inflazione alle stelle e i beni di consumo sempre più costosi, la crisi energetica e il caro-bollette, gli stipendi al palo. A delineare il quadro è la Comunità di Sant’Egidio, che dal 1968 affianca le persone bisognose in Italia e in 70 Paesi del mondo, assistendo chi vive in povertà e ai margini. Per rispondere alla crescita della povertà, Sant’Egidio negli ultimi anni ha moltiplicato il suo impegno, aumentando la distribuzione di cibo e accogliendo un numero sempre maggiore di persone.

Due, in particolare, le proposte di Sant’Egidio alle istituzioni, incentrate sul destinare parte dei fondi per la preparazione del Giubileo al sostegno delle famiglie in povertà assoluta: creare un fondo di sostegno alle locazioni, visto che quello per il contributo agli affitti e per la morosità incolpevole non è stato più finanziato; sfruttare l’enorme patrimonio immobiliare non occupato concordando con i proprietari immobiliari affitti calmierati (e sostenuti da un apposito fondo) a chi ne ha diritto. “Realizzare questi due obiettivi sarebbe un atto di giustizia e un vantaggio per l’intera collettività, segno di un’Italia che non lascia indietro nessuno. Del resto, la pandemia ci ha insegnato che nessuno si salva da solo”, ha dichiarato Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio. “Il Giubileo – che riprende l’idea sabbatica di una redistribuzione dei beni e, più in generale, delle ricchezze prodotte – può essere il momento adatto per una ‘restituzione’ a chi ha più bisogno. Un’operazione da fare in modo intelligente, con una cabina di regia tra governo, Regioni, Comuni e società civile, perché si possa ripartire insieme senza dimenticarsi di nessuno”, ha concluso.

Secondo l’Istat, oltre 5,6 milioni di persone vivono in povertà assoluta, di cui 1,3 milioni sono bambine e bambini. Il numero di individui in povertà assoluta è aumentato nel giro di un anno, arrivando al 9,7% nel 2022 dal 9,1% dell’anno precedente, in gran parte a causa dell’inflazione e dei suoi effetti. L’impatto maggiore è sulle famiglie più povere e su quelle con un alto numero di componenti, con l’incidenza della povertà assoluta che arriva addirittura al 22,3% per quelle con tre o più figli minori. Il dato cresce anche per i nuclei con almeno una persona anziana (da 5,8% a 6,5%). A preoccupare sono anche la crescita degli sfratti, con 99mila richieste di esecuzione – numero triplicato rispetto al 2021 – e la povertà sanitaria, fenomeno emerso con la pandemia e accentuatosi nell’ultimo biennio e che porta 2 milioni di italiani a rimandare le cure e 4 milioni a indebitarsi per effettuarle.

”Oltre”: sul podio dei Teletopi 2023 in scena il coraggio dei brand

”Oltre”: sul podio dei Teletopi 2023 in scena il coraggio dei brandRoma, 5 dic. (askanews) – Oltre i prodotti e i servizi, oltre i racconti stereotipati, oltre i pubblici indistinti, oltre i social e le vetrine, oltre gli slogan. In questo tempo segnato dalla “prevedibile imprevedibilità” la migliore comunicazione e le proposte di marketing più efficaci provano ad andare oltre. Perché è la stagione del coraggio. Lo raccontano i migliori progetti di storytelling multimediale, realizzati da aziende e organizzazioni, in gara ai Teletopi 2023, gli oscar del video storytelling online giunti alla tredicesima edizione. A decretare il vincitore una giuria formata da: Giampaolo Colletti (giornalista e fondatore degli Oscar Teletopi), Giovanna Cosenza (Università di Bologna), Andrea Fontana (Università di Pavia), Lella Mazzoli (Ifg Urbino), Alessandro Lovari (Università di Cagliari), Simonetta Pattuglia (Università di Roma Tor Vergata), Stefania Romenti (Università IULM di Milano).

I vincitori dell’edizione 2023 La premiazione martedì 5 dicembre nella Casa del Cinema di Roma all’interno del Digital Media Fest diretto da Janet De Nardis. Vince i Teletopi 2023: il messaggio di emancipazione dello short movie “Imma: i sogni non si macchiano”, prodotto da Giffoni Innovation Hub in collaborazione con Dixan e Fondazione CESVI. Menzione speciale per il racconto, dentro e oltre gli stereotipi, della generazione millennials protagonista della branded series Philadelphia “YOLO – You Only Love Once”, prodotta da Giovanni Cova con QMI e disponibile su RaiPlay. “La comunicazione e il marketing contemporaneo stanno riscrivendo il proprio perimetro, diventando ancora più elementi strategici per una narrazione che si lega alle sfide sociali e che si integra con il business. Si tratta di uno storytelling non più tattico, ma strategico con i temi valoriali. È una tendenza che abbiamo visto incrementare in questi anni segnati dalle tredici edizioni dei Teletopi. Oggi visione di lungo periodo e concretezza nel breve declinano una nuova consapevolezza: attorno a questo equilibrio ruotano le sfide dei professionisti”, afferma Giampaolo Colletti, giornalista e fondatore del premio, nato nel 2008 come risposta alla moltiplicazione di video online e sui social.

Le nuove mappe della comunicazione L’evento riflette anche sul ruolo dei comunicatori d’impresa, partendo dalla presentazione della seconda edizione della ricerca “Leader della comunicazione 2023”, realizzata da EY con SWG. In un’era segnata sempre più dalla tecnologia le persone entrano prepotentemente nello storytelling di aziende e organizzazioni recuperando una centralità mai vissuta in passato. Per i comunicatori italiani cresce il peso dello storytelling centrato su temi corporate come le persone: 29% contro il 10% del 2022. E cambiano le priorità: diventa rilevante saper gestire i canali e le piattaforme per creare engagement (78%), comprendere la velocità di propagazione dei contenuti (75%) e creare nuovi format (75%). Il futuro della comunicazione corporate? L’autenticità è la chiave per il 59% dei responsabili e passa dalla concretezza (49%) che si declina in impatto ambientale (74%) e centralità delle persone (62%). Teletopi® è l’oscar italiano del videostorytelling, ossia dei prodotti di narrazione video-centrica che si sviluppano online e sui social. Nato nel 2007 da Giampaolo Colletti grazie ad una intuizione di Carlo Freccero, negli anni ha visto come presidenti di giuria lo stesso Freccero (2007), Silvia Tortora (2008), Irene Pivetti (2009) e Carmen Lasorella (2010-2018). Il premio dal 2018 è ospitato alla Casa del Cinema di Roma, nell’ambito del Digital Media Fest. Teletopi è organizzato dalla società di comunicazione Fattore C – ufficio stampa digitale.

VINCITORE TELETOPI 2023 “Imma: i sogni non si macchiano” Ogni bambino merita un futuro brillante e ha tutto il diritto di continuare a sognarlo. Come Imma, una bambina che, nella sua lotta contro la povertà e il contesto familiare difficile, dimostra a se stessa e al mondo intero di poter superare gli ostacoli con coraggio. E che le macchie della vita possono essere lavate via. Imma si ispira a tante storie purtroppo vere, come quelle dei ragazzi della Casa del Sorriso di Napoli che sono diventati parte attiva nella realizzazione del corto e hanno imparato, insieme alla regista Victoria, i segreti dietro la cinepresa. “Imma: i sogni non si macchiano” è lo short movie prodotto da Giffoni Innovation Hub, in collaborazione con Dixan e Fondazione CESVI, finalizzato alla sensibilizzazione sulla povertà d’igiene e alla promozione delle Case del Sorriso, luoghi sicuri dove bambini e adolescenti che vivono in condizioni di miseria, degrado e abbandono, ricevono accoglienza, cibo, istruzione e formazione.

MENZIONE SPECIALE TELETOPI 2023 “YOLO – You Only Love Once” La generazione dei Millennials, nelle sue gioie e difficoltà lavorative, sentimentali ed esistenziali. È la protagonista di “YOLO – You Only Love Once”, prima branded series Philadelphia prodotta da Giovanni Cova con QMI e disponibile su RaiPlay. Dentro e oltre gli stereotipi, la branded series affronta con ironia e leggerezza temi come amore, amicizia, convivialità ma anche l’instabilità economica, i dubbi esistenziali e le difficoltà sentimentali dei trentenni di oggi.

Volontariato, Fondazione Lega Filo D’Oro: risorsa fondamentale

Volontariato, Fondazione Lega Filo D’Oro: risorsa fondamentaleRoma, 5 dic. (askanews) – La Lega del Filo d’Oro nasce nel 1964 da un piccolo gruppo di volontari, un’organizzazione che potesse rappresentare il “filo aureo della buona amicizia” per aprire al mondo la condizione delle persone sordocieche e fare in modo che la società si accorgesse di loro. Da allora, i volontari dell’Ente rappresentano una parte integrate di quel filo prezioso che unisce le persone sordocieche con il mondo esterno e in occasione della Giornata Internazionale del volontariato, la Fondazione intende ricordare il loro ruolo fondamentale, ringraziandoli per la grande passione e vicinanza che dedicano a chi non vede e non sente.

I volontari rappresentano una risorsa fondamentale su cui utenti e famiglie possono sempre contare. Con il loro supporto rendono possibile l’inclusione delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, favorendo relazioni spontanee che contribuiscono a migliorare la loro qualità di vita e permettendo loro di sentirsi parte integrante della società. Nel corso del 2022, il numero di volontari attivi è cresciuto del 23%, raggiungendo quota 465; 31.542 ore di volontariato generosamente donate. Questo straordinario impegno gioca un ruolo cruciale nella promozione della mission della Fondazione, favorendo l’inclusione sociale dei suoi ospiti e utenti.

“I volontari rappresentano, sin dalla sua costituzione, una componente fondamentale della Lega del Filo d’Oro: affermano i valori della solidarietà, della gratuità e della partecipazione e, con la loro preziosa disponibilità, supportano le persone sordocieche nel vivere momenti di socialità, fare nuove esperienze e relazionarsi con ciò che li circonda, svolgendo il ruolo di guida, di intermediari con il mondo esterno e di punto di accesso alle informazioni – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS – In questo giorno speciale, vogliamo celebrare l’importanza dei nostri volontari, ringraziandoli per la loro passione, dedizione e contributo straordinario. Diventare volontario della Lega del Filo d’Oro è un’esperienza che arricchisce e che cambia la vita di chi decide di donare parte del proprio tempo per stare vicino a chi non vede e non sente”. Nel donare il proprio tempo, l’impegno dei volontari si traduce concretamente in un atto di generosità che costruisce legami importantissimi, senza pretesa di contraccambio: vivendo questa esperienza con consapevolezza e costanza, si dà e si riceve in un inatteso equilibrio che ha la misura dello stupore e genera gratitudine. Nel corso dell’undicesimo Forum Nazionale dedicato ai volontari dell’Ente – che si è svolto lo scorso novembre a Jesi – è emersa chiaramente l’importanza di questo dono, così prezioso tanto per chi non vede e non sente e le loro famiglie, quanto per chi lo offre.

Letizia Cavinato ha 25 anni, ed è volontaria della Sede di Padova della Lega del Filo d’Oro dal 2019. Le prime persone sordocieche che ha conosciuto sono Nadia e Giorgio, durante una lezione sulla Lingua dei Segni Italiana Tattile (LIST), quando studiava Lingue, Civiltà e Scienze del linguaggio presso l’Università di Venezia. Un incontro che ha segnato profondamente il suo percorso. Quella mattina, ricorda Letizia, ha provato un misto di stupore e timore. Stupore per i racconti toccanti delle vite di due persone straordinarie e per tutti gli ausili tecnologici che utilizzano per orientarsi nel mondo circostante, che le hanno fatto pensare che sì, l’accessibilità esiste, ma purtroppo è per pochi. Tuttavia, avvertiva anche il timore di non essere in grado di comunicare in modo efficace con loro, di non riuscire a trasmettere le proprie emozioni senza l’aiuto del linguaggio labiale o delle espressioni del viso. Ma grazie al tempo dedicato alla conoscenza reciproca e alla messa a punto degli accorgimenti giusti, Letizia ha trovato le risposte che cercava. Per lei, l’esperienza del volontariato è diventata un viaggio di scoperta, un modo per rendere accessibile un mondo spesso dimenticato, dove l’umanità si manifesta in tutte le sue sfaccettature. Essere volontaria della Lega del Filo d’Oro significa, per Letizia, mettersi in gioco, imparare un nuovo modo di comunicazione e accompagnare chi non vede e non sente alla scoperta del mondo. Significa sorprendersi per i successi delle persone sordocieche, divertirsi con loro, essere creativi e sensibili. Tuttavia, non mancano le difficoltà da superare, ma essere squadra, dove ogni membro si supporta reciprocamente, è una parte essenziale di questo percorso. Grazie ai professionisti e alle persone che ha incontrato, Letizia ha imparato a riconosce la forza e la determinazione umana nel superare le sfide imposte da una disabilità complessa come la sordocecità. Con gratitudine guarda al futuro, consapevole che essere una volontaria della Lega del Filo d’Oro significa essere parte integrante di un cammino inclusivo: “Noi volontari e volontarie, sordociechi e sordocieche abbiamo il grande privilegio di accompagnarci l’un l’altra alla scoperta di noi stessi ed essere testimoni, insieme, dell’inclusione”. Daniele Orlandini è il Presidente del Comitato dei familiari della Lega del Filo d’Oro e dopo tanti anni di frequentazione con i volontari della Fondazione, ha costruito rapporti di fiducia, stima, affetto e, in alcuni casi, anche di amicizia. Per le famiglie delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, spiega, i volontari rappresentano una colonna portante, sono parte integrante e fondamentale della rete complessa di relazioni che ruota intorno a loro. Ciò che più colpisce i tanti genitori, sono la passione, lo sguardo, l’animo e la leggerezza che i volontari mettono quotidianamente in tutto ciò che fanno. Per le famiglie di chi non vede e non sente sono persone speciali, capaci di trovare sempre del tempo da dedicare ai loro cari. Quel tempo, donato con amore, è sempre accompagnato da un sorriso gentile e dalla loro disponibilità, che rappresenta un sollievo per le famiglie, e che si traduce nella volontà di entrare in relazione con loro. Doni impagabili, che emozionano e colpiscono nei sentimenti. Il tempo offerto dai volontari è custodito con cura e attenzione dalla Lega del Filo d’Oro, che li forma e li coinvolge con passione.

“Essere volontari significa mettere il proprio tempo e le proprie energie al servizio degli altri, senza alcun obbligo e senza desiderare nulla in cambio – sottolinea Daniele – I volontari della Lega del Filo d’Oro sono sempre una certezza, una presenza costante, ma al contempo discreta. È difficile per le famiglie coinvolte trovare le parole più adatte per dimostrare quanto i volontari siano importanti per loro e per i loro cari. La risposta è semplice: grazie”.