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Società Benefit 2025, la crescita fatturato incontra l’inclusione

Società Benefit 2025, la crescita fatturato incontra l’inclusioneRoma, 20 feb. (askanews) – Si è tenuto oggi, presso il Centro Congressi di Palazzo Rospigliosi a Roma, l’evento “Un’ondata di innovazione”, occasione in cui sono stati presentati i nuovi risultati della Ricerca Nazionale sulle Società Benefit 2025.


L’iniziativa ha visto la presenza istituzionale del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Attraverso le voci dei Partner della ricerca – NATIVA, il Research Department di Intesa Sanpaolo, InfoCamere, l’Università di Padova, la Camera di commercio di Brindisi-Taranto e Assobenefit – è emerso un quadro dettagliato della dinamicità del mondo delle Società Benefit e del ruolo chiave che le imprese possono svolgere per la collettività coniugando performance economiche e generazione di valore per le persone e il pianeta. I numeri alla fine del 2024 raccontano un andamento in forte crescita delle Società Benefit in Italia, che arrivano a quota 4.593 unità, crescendo numericamente del 27% rispetto all’anno precedente e raggiungendo un livello di incidenza dell’1,57 per mille sul totale delle società registrate e del 2% sulle grandi aziende. Sotto il profilo occupazionale, sono oltre 217.000 gli addetti di questo tipo di imprese, per un valore della produzione di circa 62 miliardi di euro.


La fotografia del periodo oggetto della ricerca (2021-2023) sottolinea come queste aziende si confermino più dinamiche rispetto alle non-benefit simili per dimensione e specializzazione: la crescita del fatturato delle Società Benefit risulta superiore, con un incremento cumulato in termini mediani del 26% e un divario netto rispetto al campione di confronto delle non-benefit, in cui la crescita si attesta invece al +15,4%. Inoltre le Società Benefit sono caratterizzate da un maggior grado di investimenti su importanti leve strategiche come innovazione, internazionalizzazione, attenzione alla sostenibilità e investimento in energia rinnovabile. Anche il sostegno all’occupazione risulta maggiore rispetto alle non-benefit, con il 62% di Società Benefit che ha incrementato il numero di addetti rispetto al campione di confronto che si ferma al 43%.


Nel periodo preso in considerazione le Società Benefit hanno registrato una crescita del valore aggiunto del 26,1%, ben superiore rispetto al 16,3% delle imprese tradizionali. L’aumento del costo del lavoro del 25,9%, quasi il doppio rispetto al 12,5% delle nonbenefit, dimostra la tendenza a redistribuire maggior valore alle persone, valorizzandole e sostenendole in un periodo caratterizzato da forti spinte inflazionistiche. Guardando alla composizione del management, le Società Benefit si distinguono per una maggiore attenzione alla parità di genere e alla presenza di giovani nei board. Le donne trovano maggiore spazio nei Consigli di Amministrazione, con il 48% delle Società Benefit che presenta almeno una presenza femminile, rispetto al 38% delle aziende nonbenefit. Nelle grandi imprese, questa quota sale al 62%, con un distacco di quattordici punti percentuali rispetto alle realtà di pari dimensioni non orientate al modello Benefit.


Anche i giovani under 40 sono più presenti nei board delle Società Benefit, con una quota del 27,9%, che sale al 30,4% nel Mezzogiorno. La leadership giovanile si traduce in maggiore dinamismo e innovazione: tra il 2021 e il 2023, le Società Benefit guidate da giovani hanno registrato una crescita mediana del fatturato del 30,6%, contro il 23,5% delle imprese con board tutto over 65. Inoltre, queste imprese mostrano una maggiore propensione ad assumere (+20% vs +11%) e a riconoscere aumenti salariali più elevati (+34,5% vs + 23,2%), valorizzando il capitale umano e rafforzando la propria competitività. L’analisi della distribuzione regionale mostra una concentrazione più elevata delle Società Benefit nel nord, in particolare in Lombardia (1.500 aziende). L’alta incidenza nel territorio lombardo (2,74? sul totale delle imprese) è in parte dovuta alla forte presenza di grandi aziende che trainano il fenomeno; tuttavia, l’ampia diffusione in tutte le classi dimensionali suggerisce una propensione culturale più forte all’innovazione e all’adozione di questo modello. In termini assoluti, la seconda regione per numero di Società Benefit è il Lazio (509), seguita dal Veneto (470) e dall’Emilia Romagna (402). Per quanto riguarda invece le province con la maggior incidenza di Società Benefit sul totale, il podio è formato da Milano (3,95?), Trieste (3,35?) e Trento (3,26?). Nel corso dell’evento sono stati presentati anche i risultati della prima analisi delle finalità di beneficio comune indicate negli statuti societari delle Società Benefit – contenuti nella seconda parte della Ricerca Nazionale delle Società Benefit presentata a fine 2024 – che ha fatto emergere lo spiccato orientamento dell’impegno delle Società Benefit verso l’area sociale, seguita dall’area ambientale e di governance. La Ricerca Nazionale sulle Società Benefit 2025 conferma dunque il ruolo significativo delle Società Benefit come un’evoluzione promettente nel panorama imprenditoriale e esempio virtuoso di creazione di valore condiviso, la cui diffusione potrebbe generare un effetto positivo su interi settori e potenzialmente sull’intero sistema paese.

Al via la campagna della Lega del Filo d’Oro sui lasciti solidali

Al via la campagna della Lega del Filo d’Oro sui lasciti solidaliRoma, 19 feb. (askanews) – Vivere nel buio e nel silenzio, senza poter comunicare direttamente con gli altri, è la realtà quotidiana di tante persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale: per loro ogni azione, anche la più semplice, può diventare un ostacolo difficile da superare. Ma grazie alla competenza e alla professionalità di educatori, psicologi, medici e terapisti della Lega del Filo d’Oro, si può superare quella barriera fatta di incomunicabilità ed isolamento e raggiungere la maggiore autonomia possibile. Per queste ragioni, scegliere di fare un lascito solidale a favore della Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS – Ente Filantropico, da 60 anni punto di riferimento in Italia per la sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale, significa compiere un gesto concreto capace di cambiare la vita di chi non vede e non sente, assicurandole tutto il supporto di cui ha bisogno.


Un lascito solidale è molto più di una donazione: è un segno indelebile che contribuisce a costruire un futuro migliore e privo di barriere per le persone sordocieche e le loro famiglie. Per promuovere la grande importanza di un gesto in grado di vivere per sempre, la Lega del Filo d’Oro rilancia la campagna di sensibilizzazione sui lasciti testamentari “Tra la tua vita e la loro c’è un filo sottile”, che dal 23 febbraio tornerà on air e vivrà con uno spot tv e radio, su stampa e su web. A sostenere la campagna è, ancora una volta, Renzo Arbore, storico testimonial e amico della Fondazione. Con il suo appello, Arbore sottolinea come il lascito non sia solo un gesto di generosità, ma un’eredità di speranza in grado di garantire assistenza, autonomia e un futuro più dignitoso alle persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale. Uno dei principali obiettivi perseguiti dall’Ente è proprio il potenziamento delle attività, sia in termini di aumento del numero delle sedi, che di miglioramento dei servizi offerti al fine di garantire una risposta tangibile all’esplicita richiesta proveniente dalle famiglie. “Il lavoro svolto quotidianamente alla Lega del Filo d’Oro necessità di tanta attenzione e cura, ma anche di progettualità a lungo termine, affinché chi ha bisogno del nostro sostegno possa continuare a contare su di noi – ha dichiarato Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro – In questo senso, i lasciti solidali sono una risorsa preziosa, perché ci consentono di pianificare le nostre attività e realizzare i progetti più sfidanti, ampliando i nostri servizi e raggiungendo sempre più persone sordocieche lì dove occorre, facendo attenzione a mantenere alto il nostro standard di qualità. La scelta di un lascito testamentario a favore della Lega del Filo d’Oro ha un valore estremamente importante: è un atto di altruismo alla portata di tutti, in grado di vivere per sempre e ogni contributo può fare la differenza”.


I lasciti testamentari rappresentano una delle principali forme di sostegno per la Lega del Filo d’Oro. Nel 2024, sono stati oltre 130 quelli pervenuti alla Fondazione, un dato importante a conferma non solo dell’affidabilità di questo strumento in costante crescita – quale gesto semplice e non vincolante, che può essere ripensato, modificato in qualsiasi momento, senza che vengano in alcun modo lesi i diritti legittimi dei propri cari e familiari – ma testimonia anche la fiducia che sempre più italiani ripongono nel lavoro della Fondazione. Una tendenza in linea con la crescente cultura del lascito solidale in Italia: secondo gli ultimi dati

Competenze non cognitive, webinar con i maggiori esperti italiani

Competenze non cognitive, webinar con i maggiori esperti italianiRoma, 18 feb. (askanews) – Superare il nozionismo e rimettere al centro lo sviluppo integrale degli studenti: è questa la sfida della scuola di oggi, sempre più chiamata a promuovere competenze che vadano oltre la semplice memorizzazione di dati. Il tema sarà al centro del webinar “Competenze non cognitive: cosa sono e perché sono importanti”, organizzato da FIS – Festival dell’Innovazione Scolastica in collaborazione con Edulia Treccani Scuola, in programma il 25 febbraio 2025, dalle ore 17:00 alle ore 18.00.


L’incontro rappresenta un’occasione di confronto con grandi esperti del settore educativo per approfondire il ruolo delle competenze trasversali – come la capacità di collaborazione, il pensiero critico e la gestione delle emozioni – nel percorso formativo degli studenti. Un appuntamento qualificato per docenti, dirigenti scolastici e tutti coloro che credono in un scuola capace di formare cittadini consapevoli e competenti. Il primo relatore del webinar sarà il presidente di Invalsi, Roberto Ricci; seguiranno gli interventi di Angelo Maraschiello, esperto di sistemi formativi della Fondazione per la Sussidiarietà, e Monica Fugaro, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Viale Legnano di Parabiago (Mi). Modera Alessandra Landini, membro del Comitato scientifico del FIS.


“Con l’ingresso ufficiale nelle scuole italiane di quelle che l’Ocse chiama Social and Emotional Skills (Competenze sociali ed emotive)”, afferma Alberto Raffaelli, presidente dell’Associazione Festival dell’Innovazione Scolastica, “si apre la strada a una potenziale innovazione radicale della didattica sia a livello di contenuti che di metodi. Si tratta di una spinta decisiva perché la scuola esca dalla gabbia della pura trasmissione di nozioni e di nessi su cui poi gli alunni vengono selezionati, ma possa essere a tutti gli effetti un ambiente educativo che tende a comunicare abilità peculiari dell’essere persona e dell’essere cittadino come l’autocontrollo, la resistenza allo stress, la capacità di cooperare, la socievolezza e la curiosità. Una innovazione didattica che può aiutare a rispondere alle esigenze spesso drammatiche che i nostri ragazzi ci pongono oggi”. Si tratta del secondo di una serie di tre appuntamenti. Il ciclo si concluderà martedi 11 marzo 2025, sempre alle ore 17.00, con l’incontro “Competenze non cognitive e orientamento: prepararsi ai lavori del futuro”.


Su Youtube intanto è già disponibile il video del primo webinar, di martedi 11 febbraio, dal titolo “Come promuovere le competenze non cognitive in aula? Esperienze a confronto”, che ha offerto una panoramica introduttiva al tema del FIS 2025. L’incontro online è stato aperto da Alessia Rosa, che ha fornito una definizione iniziale sottolineando l’importanza di queste competenze per il benessere scolastico e la crescita personale. Tommaso Agasisti ha poi indicato come le scuole possono sviluppare queste competenze, evidenziando l’importanza di considerare il contesto sociale. Francesca Maganzi ha condiviso esperienze pratiche sull’integrazione delle competenze non cognitive nel curriculum scolastico. Daniela Parisi ha illustrato il contributo di Diesse nella formazione degli insegnanti e nella sperimentazione di pratiche scolastiche legate alle competenze socio-emotive. Infine, Salvatore Giuliano, insieme agli studenti Emanuele De Paola e Ludovica Moccia, ha descritto le attività svolte al Maiorana di Brindisi, sottolineando l’importanza del lavoro di gruppo e della cura degli studenti. La partecipazione al webinar è gratuita, previa iscrizione al link https://festivalinnovazionescolastica.it/edizione-2025/webinar/. Sarà possibile rivedere il webinar in differita sul sito del Festival dell’Innovazione Scolastica.


Edulia Treccani Scuola, partner dell’iniziativa, offre la possibilità di ottenere un attestato utile per la formazione in servizio. Per poterlo ottenere i partecipanti dovranno registrarsi alla community Edulia, tramite il link https://community-scuola.edulia.it, e partecipare ai webinar con la stessa e-mail con cui si sono registrati.

Salute e fake news: un saggio su antiscienza e infodemia

Salute e fake news: un saggio su antiscienza e infodemiaMilano, 17 feb. (askanews) – Un libro sul tema della salute, delle fake news e dell’infodemia. Sarà presentato in Senato su iniziativa della senatrice a vita Elena Cattaneo il 19 febbraio “Antiscienza e Salute”, a cura di Margherita Venturi, Silvano Fuso e Carmine Iorio e edito da Clueb.


Il volume, pubblicato con il contributo della Società Chimica Italiana, affronta il complesso rapporto tra il variegato mondo dell’antiscienza e quello della salute, unendo esperti di varie discipline e utilizzando una struttura modulare che consente di esplorare singolarmente ogni capitolo, senza seguire necessariamente un percorso lineare. Il testo parte dalla pandemia da SARS-CoV-2 che ha evidenziato il crescente disorientamento sociale e la propagazione di informazioni false, minando la fiducia nei confronti delle istituzioni scientifiche; esamina, quindi, la crescente diffusione di terapie alternative non scientifiche, sottolineando il conflitto tra percezioni soggettive ed evidenze scientifiche, e pone l’accento sulla necessita’ di un’informazione basata su etica, trasparenza e dati scientifici per rafforzare la fiducia nei confronti della scienza. Inoltre, analizzando il problema della corretta comunicazione scientifica e il rapporto tra politica e scienza, il volume invita al pensiero critico per contrastare l’antiscienza e promuovere una cultura scientifica e razionale.

Antartide, Cnr: al via missione invernale della ricerca italiana

Antartide, Cnr: al via missione invernale della ricerca italianaRoma, 17 feb. (askanews) – È iniziata a Concordia, nella base italo-francese, la 21esima missione invernale del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e attuato dal Consiglio nazionale delle ricerche per il coordinamento scientifico, da ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi antartiche e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale per la gestione tecnica e scientifica della sua nave da ricerca Laura Bassi. Con un simbolico passaggio di consegne, lo station leader della campagna estiva, a Concordia, Riccardo Scipinotti ha affidato la gestione della stazione alla glaciologa Simona Grimaldi (Università di Catania) che guiderà, come capo spedizione invernale, il nuovo gruppo di 13 winterover, composto da 6 italiani del Pnra, 6 francesi dell’Istituto polare francese Paul-Émile Victor e un medico inglese dell’Agenzia spaziale europea.


A oltre 3mila metri di altezza e a 1.200 chilometri dalla costa, i 13 winterover trascorreranno nella base italo-francese il lungo inverno antartico, nel corso del quale le temperature possono raggiungere anche i -80°C. In completo isolamento per nove mesi e con tre mesi di notte polare, ossia in totale assenza di luce, il team garantirà la manutenzione della stazione e porterà avanti 14 attività scientifiche, tra progetti di ricerca e osservatori permanenti, su diverse discipline. Spessore del ghiaccio superiore a 3 chilometri, bassa umidità, alta visibilità e nitidezza, elevata altitudine e scarso inquinamento rendono Concordia uno straordinario laboratorio per studi su: criosfera; climatologia; chimica e fisica dell’atmosfera; geomagnetismo e sismologia; astrofisica e meteorologia spaziale. Le condizioni estreme rendono inoltre Concordia un prezioso avamposto per lo studio e la simulazione di problemi legati alle missioni spaziali. Per questo Esa porterà avanti 7 progetti di biomedicina e gli stessi invernanti saranno sottoposti da parte del medico a una costante osservazione scientifica che riguarderà l’adattamento fisico, psicologico e sociale in condizioni di vita estreme, simili a quelle spaziali. A Concordia, durante la campagna estiva, si è svolta e conclusa la 4a campagna di perforazione del progetto europeo Beyond Epica – Oldest Ice, coordinato dall’Istituto di scienze polari del Cnr, che ha raggiunto nel corso di questa missione la profondità di 2.800 metri, dove la calotta glaciale antartica incontra la roccia sottostante. Il ghiaccio estratto conserva un archivio senza eguali sulla storia climatica della Terra, fornendo informazioni dirette sulle temperature atmosferiche e le concentrazioni di gas ad effetto serra nell’arco di 1,2 milioni di anni e probabilmente oltre.

Blocco Usaid, Cesvi: grave minaccia per la comunità internazionale

Blocco Usaid, Cesvi: grave minaccia per la comunità internazionaleMilano, 16 feb. (askanews) – Gli aiuti finanziati da USAID rappresentano una delle principali fonti di sostegno per la sicurezza alimentare, la sanità, l’istruzione e la protezione di popolazioni in condizioni di emergenza e di povertà estrema. La loro improvvisa sospensione e annunciata riduzione compromette interventi essenziali e aggrava ulteriormente il già critico divario tra bisogni umanitari e risorse disponibili, acuendo l’impatto delle crisi costantemente in aumento.


Il taglio ai finanziamenti USAID è solo la punta dell’iceberg di una crisi più ampia. Negli ultimi anni, il divario tra i bisogni umanitari e i finanziamenti disponibili è più che triplicato, passando da 8,3 miliardi nel 2016 a 26,1 miliardi nel 2024. La decisione degli Stati Uniti potrebbe innescare una reazione a catena, spingendo altri donatori a ridurre il proprio impegno e lasciando milioni di persone senza alcuna forma di assistenza. “Quella che stiamo affrontando non è solo una crisi economica, ma anche una crisi di solidarietà. Il rischio è un ritorno a una politica globale di disimpegno, che abbandona intere popolazioni al loro destino”, dichiara Stefano Piziali, direttore generale di CESVI. Sul lungo termine, l’impatto di questa decisione non è attualmente quantificabile. Il sistema della cooperazione internazionale e dell’aiuto umanitario è a rischio di tenuta, considerato il fatto che gli Stati Uniti forniscono oltre il 42% dei finanziamenti umanitari globali, svolgendo un ruolo fondamentale nel sostenere i programmi di aiuto alle popolazioni colpite da conflitti e disastri naturali, così come allo sviluppo a livello globale, sia nel sistema bilaterale che in quello multilaterale.


“La decisione dell’amministrazione Trump cambierà totalmente il sistema della cooperazione globale. L’impatto sui fondi ONU, unito alla crescente competizione tra ONG per ottenere i pochi finanziamenti dei pochi donatori istituzionali certi, insieme alle reazioni dell’Europa (alla vigilia di elezioni importanti come quelle in Francia e in Germania), rendono il futuro degli aiuti umanitari e della lotta alla povertà sempre più incerto e vacillante”, aggiunge Stefano Piziali. La scelta di tagliare i fondi non è solo un problema per le organizzazioni umanitarie, ma per l’intera comunità internazionale. La perdita di finanziamenti compromette, infatti, la stabilità di intere regioni, alimentando nuove crisi migratorie, conflitti e disastri ambientali senza possibilità di mitigazione.


Per CESVI lo stop degli aiuti ha completamente bloccato tutte le attività in Pakistan nella regione del Sindh che ancora oggi deve fare i conti con la devastazione provocata dalle alluvioni degli scorsi anni, a supporto di oltre 19.500 persone – circa 3.000 famiglie vulnerabili – che non potranno ricevere sostegno economico e supporto nelle proprie attività agricole in interi villaggi. Questo rischia di danneggiare gravemente la disponibilità di cibo aumentando il numero di persone che soffre la fame, la possibilità di portare avanti le piccole attività commerciali, di sostentamento per interi nuclei familiari, la loro capacità di mitigare l’impatto che gli eventi climatici estremi hanno sulla loro vita, eventi che ormai si abbattono con una violenza e una frequenza sempre maggiori, anno dopo anno. Tutto questo, compromettendo un terzo della capacità operativa nazionale di CESVI, proprio nei mesi che precedono possibili nuove alluvioni e che richiedono attività di prevenzione del rischio che CESVI promuove e sviluppa da anni per preparare le comunità e mitigare il numero delle vittime. Ad Haiti, il blocco temporaneo dei finanziamenti ha sospeso gli aiuti a 3.000 famiglie sfollate in 10 siti collettivi di Port-au-Prince, interrompendo le attività di supporto psicosociale e di servizi igienico-sanitari che CESVI promuove nelle aree colpite dal colera per migliorare le condizioni di vita degli sfollati interni haitiani, nei campi collettivi e nelle famiglie che li ospitano.


“Il taglio non riguarda solo i fondi erogati direttamente da USAID ma tutte quelle operazioni che anche solo in parte sono sostenute dai fondi americani, aiuti che raggiungono persone in estremo bisogno che sopravvivono solo grazie alla solidarietà” specifica Piziali. “Dal nostro punto di osservazione, abbiamo già riscontrato tagli alla distribuzione di CIBO, ACQUA, supporto igienico sanitario in: Afghanistan, Uganda, Palestina”. CESVI sottolinea l’importanza di un’azione immediata da parte dei governi e delle istituzioni internazionali per colmare il vuoto lasciato da questa sospensione e garantire che i principi fondamentali di solidarietà, rispetto reciproco, sradicamento della povertà e tutela dei diritti umani non vengano sacrificati. Non si tratta solo degli obblighi giuridici internazionali e vincolanti sanciti nella Carta delle Nazioni Unite o nei Trattati dell’Unione Europea, ma di una questione fondamentale per il ruolo politico degli Stati e delle istituzioni europee e internazionali nel mondo. CESVI invita il Governo italiano a rafforzare il proprio impegno di cooperazione internazionale, nella risposta alle crisi umanitarie e nello sviluppo sostenibile, e a sollecitare e a unirsi gli Stati Membri dell’Unione Europea per un’azione congiunta di contrasto a queste misure restrittive e di un rinnovato ruolo di leadership a conferma della solidarietà dell’Europa con le comunità colpite dalle crisi in tutto il mondo. “È necessario un ripensamento strutturale dell’architettura del finanziamento per gli aiuti umanitari e lo sviluppo, affinché il sistema non dipenda dalle decisioni politiche di singoli governi, ma sia garantito da impegni a lungo termine e da fondi più resilienti alle fluttuazioni geopolitiche”, conclude Piziali. CESVI continua a lavorare e promuovere la collaborazione tra ONG e nella situazione contingente si sta coordinando, a livello nazionale, con LINK2007 e a livello globale con reti umanitarie come VOICE e ICVA, sollecitando una risposta immediata e unitaria per garantire che i programmi di emergenza non vengano interrotti, continuando così a fornire aiuto alle popolazioni più vulnerabili.

Scienza, medaglia Galileo Galilei ai fisici Sikivie e Susskind

Scienza, medaglia Galileo Galilei ai fisici Sikivie e SusskindRoma, 15 feb. (askanews) – I fisici Pierre Sikivie e Leonard Susskind sono stati insigniti della Medaglia Galileo Galilei 2025, premio assegnato ogni due anni dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare con il Galileo Galilei Institute, il suo Centro Nazionale per la Fisica Teorica in partnership con l’Università di Firenze, a ricercatori e ricercatrici che hanno dato un contributo eccezionale al progresso delle ricerche in fisica teorica.


Il premio nella ricorrenza del compleanno del grande scienziato Galileo Galilei, è stato assegnato a Leonard Susskind e Pierre Sikivie “per il loro lavoro che rappresenta i persistenti sforzi dell’umanità per vedere e comprendere ciò che può sembrare invisibile, rivelando nel processo profonde connessioni tra le scale più grandi e più piccole della Natura.” In particolare, Pierre Sikivie ha fornito contribuiti pionieristici alla nostra comprensione del cosmo, come fece Galileo Galilei, per cercare di rendere visibile l’”assione invisibile”. Gli assioni sono ipotetiche particelle inizialmente introdotte per risolvere un problema nell’ambito microscopico della teoria delle interazioni forti. Se la loro esistenza fosse confermata si potrebbe risolvere uno dei più grandi misteri del nostro universo, ovvero si riuscirebbe a dare un volto alla materia oscura, e si chiarirebbe anche un mistero fondamentale che riguarda i quark del mondo subatomico.


Il lavoro di Leonard Susskind è stato, invece, fondamentale perché ha scoperto e decifrato le sfide che i buchi neri nell’universo pongono alla natura classica e quantistica della gravità, tessendo anche profonde connessioni tra il cosmo e le particelle elementari.

Giovani e web: simposio su benessere online di Famiglia Cristiana

Giovani e web: simposio su benessere online di Famiglia CristianaRoma, 14 feb. (askanews) – Più di trecento giornalisti hanno partecipato al simposio “Non è il safer internet day – giovani, disturbi digitali e linguaggi, quali soluzioni?”, organizzato da Famiglia Cristiana, Fondazione Carolina, Cisf (Centro internazionale Studi Famiglia) e Ucsi Lombardia (Unione Cattolica della Stampa Italiana), venerdì 14 febbraio presso l’Auditorium don Giacomo Alberione a Milano e ancora visibile online sul sito famigliacristiana.it.


L’obiettivo era mettere a sistema percorsi e strumenti utili a favorire concretamente un’inversione di tendenza rispetto ai crescenti episodi di violenza e dipendenza online, proprio a conclusione della settimana del Safer Internet Day. A introdurre il convegno il direttore di Famiglia Cristiana, don Stefano Stimamiglio, che ha espresso la necessità di “creare una cultura che accompagni all’uso consapevole del Web. Perché una Rete affidabile e costruttiva è interesse di tutti, ma bisogna prima trovare una sinergia reale e concreta. Tutti gli attorisociali hanno compiti e responsabilità di fronte a questo nuovo mondo comunicativo”.


D’accordo con questa impostazione si sono detti i decisori pubblici invitati al simposio: i parlamentari Devis Dori (alla Camera per Alleanza Verdi Sinistra) e Lavinia Mennuni (in Senato per Fratelli d’Italia), entrambi impegnati nella Commissione Infanzia e Adolescenza. Un confronto tra specialisti ha poi animato il dibattito. Ivano Zoppi, segretario generale Fondazione Carolina, ha poi invitato a cambiare prospettiva: “la giornata di oggi non è una sfida a chi trova la soluzione giusta al problema del cyberbullismo. Si tratta di trovare il denominatore comune tra tutte le parti in causa. Non crediamo negli schieramenti, bensì nelle convergenze e, soprattutto, nel bene comune. Un filo rosso che unisce tutti i portatori d’interesse e gli addetti ai lavori. Si chiama educare, in tutte le sue declinazioni”.


Con questo spirito, Fondazione Carolina ha annunciato una nuova casa, nel cuore di Milano, dedicata proprio ai ragazzi. Si chiama Centro Re.Te. dedicato al Recupero Terapeutico a fronte dei disagi giovanili. Terapia, lavoratori, percorsi per la messa alla prova per tutti quei ragazzi e preadolescenti che si sono persi e dove sport, arte, ascolto e incontro possano curare tanto le vittime quanto gli autori di quelle condotte negative riportate ogni giorno sui notiziari, ma che partono da lontano. A commuovere l’auditorium Paolo Picchio, il presidente onorario di Fondazione Carolina, che ha ripreso il messaggio lasciato da sua figlia Carolina, prima vittima riconosciuta di cyberbullismo in Italia. La sua storia ha portato al primo processo in materia di bullismo online a livello europeo, riconoscendo precise responsabilità in relazione alle condotte negative online. A Carolina è dedicata la prima legge europea in questo ambito, la 71 del 2017. A concludere il direttore del Centro Internazionale Studi Famiglia, Francesco Belletti: “gli esperti, i politici e i rappresentanti delle Big Tech che abbiamo ascoltato convergono nel sottolineare l’inadeguatezza di troppi genitori nel proteggere ed educare i più giovani mondo digitale e nei social. Servono quindi adulti che tornino ad essere educatori veri, da genitori, da insegnanti, da allenatori. Più che cercare di capire chi è la colpa, se i nostri figli si perdono nelle insidie della Rete, serve sostenere ogni ambito educativo”.

Safer internet day, Instagram lancia Account per Teenager

Safer internet day, Instagram lancia Account per TeenagerRoma, 9 feb. (askanews) – I social media sono ormai parte integrante della vita quotidiana delle persone, compresa quella degli adolescenti, e hanno creato tantissime opportunità per connettersi con amici e familiari, seguire i propri interessi o anche scoprirne di nuovi. Per garantire un’esperienza online sicura, positiva e gratificante, nel corso degli anni Meta ha sviluppato e reso disponibili oltre 50 strumenti pensati per aiutare le persone, soprattutto i ragazzi, a navigare nel mondo digitale in modo protetto e adatto alla loro età. Ma la tecnologia da sola non basta: per creare un ambiente online positivo e sicuro, in particolare per i più giovani, serve l’impegno di tutti, dalle aziende tecnologiche alle istituzioni, dalle scuole alle famiglie.


Per questo motivo, in occasione del Safer Internet Day 2025, che si celebra in tutto il mondo martedì 11 febbraio, Instagram ci ricorda le principali novità introdotte dalla piattaforma, strumenti pensati per offrire esperienze più sicure ai ragazzi e più tranquillità ai loro genitori. Meta ha annunciato il lancio globale degli Account per Teenager su Instagram, un’esperienza dedicata e più sicura pensata per ragazzi dai 13 ai 17 anni con il supporto dei genitori, il cui rollout verrà ultimato nel corso delle prossime settimane. I ragazzi riceveranno una notifica che li informerà della novità, dando loro 7 giorni per familiarizzare con il passaggio all’Account per Teenager e discuterne con i genitori, prima che le nuove impostazioni vengano applicate automaticamente.


Gli Account per Teenager presentano infatti maggiori restrizioni, che per i ragazzi sotto i 16 anni possono essere modificate solo con il consenso di un genitore tramite la Supervisione: un’occasione, quindi, per stimolare un dialogo costruttivo con i propri figli. Con gli Account per Teenager, gli adolescenti vedranno queste nuove impostazioni settate di default nei loro account:


Account privati: gli account degli adolescenti saranno privati per impostazione predefinita. Questo si applica a tutti i ragazzi al di sotto dei 16 anni (sia quelli già su Instagram sia quelli che si iscrivono) e a quelli al di sotto dei 18 che si iscrivono all’app. Restrizioni sui messaggi: gli adolescenti potranno ricevere messaggi solo da persone che seguono o con cui sono già in contatto. Restrizioni sui contenuti sensibili: gli account per teenager sono configurati automaticamente per vedere meno contenuti sensibili nei risultati di ricerca e nei contenuti consigliati in Esplora, Reels e nel feed. Interazioni limitate: gli adolescenti possono essere taggati o menzionati solo dalle persone che seguono. Verrà inoltre attivata automaticamente la versione più restrittiva della funzione anti-bullismo, Parole Nascoste. Promemoria per i limiti di tempo: gli adolescenti riceveranno notifiche che li inviteranno a uscire dall’app dopo 60 minuti di utilizzo quotidiano. Modalità non disturbare attivata: la modalità non disturbare sarà attivata in automatico tra le 22:00 e le 07:00. Sempre per quanto riguarda la sicurezza online, Meta ha annunciato anche diverse misure per intensificare la lotta contro il fenomeno della sextortion. La condivisione online di immagini personali intime può essere infatti un’esperienza traumatica, soprattutto per gli adolescenti. La sensazione può essere ancora peggiore quando qualcuno minaccia di condividerle se non gli si concedono altre foto, contatti sessuali o denaro: reato noto appunto come sextortion.


Ecco, alcune delle più recenti funzioni di sicurezza messe in campo da Meta per proteggere ulteriormente le persone dalla sextortion e rendere ancora più difficile per i criminali ottenere ciò che vogliono: A ottobre 2024, Instagram ha annunciato nuove impostazioni e strumenti di sicurezza, per adolescenti e adulti, tra cui: La funzione di protezione contro le immagini di nudo, che sfoca le immagini rilevate come nudità quando vengono inviate o ricevute nei DM. Questa funzione di protezione sarà attivata di default per gli adolescenti di età inferiore a 18 anni, mentre agli adulti verrà mostrata una notifica che li incoraggerà ad attivarla. Una volta attiva, le persone che invieranno immagini contenenti nudità riceveranno un messaggio che ricorderà loro di essere cauti quando inviano foto sensibili, offrendo loro la possibilità di annullare l’invio se hanno cambiato idea. Per gli adulti, ecco come attivarla: Impostazioni e attività ? Messaggi e risposte alle storie – Protezione dalle immagini di nudo – Attiva. Blocco degli screenshot di immagini o video temporanei inviati via messaggio. Se qualcuno invia una foto o un video tramite i DM di Instagram o Messenger utilizzando la funzione “Visualizza una volta” o “Consenti di riprodurre di nuovo”, non dovrà preoccuparsi di un possibile screenshot o di una registrazione fatta senza il suo consenso. Infine, agli account sospetti verrà impedito di vedere le liste di follower e seguiti dei loro bersagli, evitando così che possano usarle per ricattarli. Inoltre, i potenziali truffatori non potranno vedere chi ha messo “Mi piace” ai post di una persona, le foto in cui è stata taggata o gli altri account taggati in quelle foto. Da febbraio 2024, Take It Down, la piattaforma per prevenire la diffusione di immagini intime dei minori online realizzata dal NCMEC (National Center for Missing & Exploited Children), grazie al supporto di Meta, è disponibile anche in italiano. Take It Down è stato progettato nel rispetto della privacy e della sicurezza dei dati dei giovani: gli adolescenti possono andare su TakeItDown.NCMEC.org per generare un hash unico della loro immagine o video, che viene inviato in modo sicuro senza che il contenuto lasci il dispositivo. L’hash permette a piattaforme come Facebook e Instagram di trovare e rimuovere copie dell’immagine, impedendo future pubblicazioni. Per gli adulti che temono la diffusione non consensuale delle proprie immagini intime, esiste invece Permesso Negato, un servizio sviluppato da Meta in collaborazione con il Garante per la protezione dei dati personali. Per avvalersi di questo servizio, gratuito, è sufficiente consultare la pagina dedicata sul sito del Garante per la Protezione dei Dati Personali o contattare l’associazione PermessoNegato tramite sito o canali social (Facebook e Instagram).

Osservatorio Nestlé: cibo e musica, mix che produce benessere

Osservatorio Nestlé: cibo e musica, mix che produce benessereMilano, 8 feb. (askanews) – Gli italiani amano la musica in ogni momento, anche a tavola. Secondo uno studio dell’Osservatorio Nestlé quasi il 60% ascolta canzoni mentre cucina e uno su tre non rinuncia a una colonna sonora durante i pasti. Tuttavia, solo il 27% è consapevole di quanto la musica possa influire sul gusto del cibo. Secondo quanto emerge, a una cena romantica la musica melodica o leggera è la preferita dal 27,5%, seguita dalla classica (25,2%) e dalla musica da camera (21,7%). Ma c’è anche chi sorprende con una compilation di liscio (17%).


Durante le cene in famiglia, a vincere sono gli anni ’80 (35%), mentre nelle serate tra amici si punta su pop (27%), Hip Hop (20%) e jazz (13%). E cosa dire delle cene di lavoro? Qui il jazz rimane il re (24%), ma il country – forse grazie al suo spirito informale – si sta facendo spazio con il 17%. Il dottor Giuseppe Fatati, direttore dell’Osservatorio Nestlé e presidente di Italian Obesity Network, spiega: “La musica ascoltata durante i pasti non cambia i sapori, ma può influenzare la nostra percezione, attirando l’attenzione su certe caratteristiche dei cibi e rendendo l’esperienza più piacevole”. Fatati sottolinea, inoltre, come “una melodia gradevole sollecita il rilascio di neurotrasmettitori, le dopamine associate a sensazioni di soddisfazione e piacere, rilasciate inoltre anche durante il sesso, l’attività fisica e il sonno. Un suono può essere un modo molto efficace per creare in modo diretto un link emotivo con un certo cibo o una certa situazione emozionale; diventa una sorta di ‘sound branding’, ovvero un marchio sonoro personale e identitario”.


In sostanza, secondo lo studio, un mix di note e sapori appare capace di regalarci emozioni uniche, grazie al rilascio di dopamine, perfino pari a quelle di una vacanza, anche se breve.