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Giubileo, coinvolti 632 giovani volontari in Servizio civile

Giubileo, coinvolti 632 giovani volontari in Servizio civileMilano, 31 gen. (askanews) – Il Servizio civile universale (Scu), programma volontario a cura del Ministro per lo Sport e i Giovani che permette a ragazzi tra i 18 e i 28 anni di dedicare fino a un anno della propria vita a iniziative che promuovono la solidarietà, la pace e lo sviluppo sostenibile, prevede un programma straordinario per il Giubileo, finanziato con oltre 4 milioni di euro, che coinvolge 632 giovani volontari in attività fondamentali per il successo dell’evento. Lo hanno sottolineato gli organizzatori di un evento che si è tenuto oggi a Roma al quale hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Roberto Gualtieri e il coordinatore dei Servizi di accoglienza e assistenza del Giubileo Agostino Miozzo.


Con oltre 32 milioni di pellegrini attesi, il Giubileo della Chiesa Cattolica 2025 rappresenta un evento straordinario che richiede un’organizzazione complessa e senza precedenti. Il Programma quadro del Servizio Civile Universale per il Giubileo è promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, attraverso il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale, in sinergia alle iniziative del Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo 2025, con l’obiettivo di accogliere e assistere i pellegrini e garantire un’esperienza sicura e significativa. Per il Giubileo sono stati attivati 44 progetti specifici di Servizio Civile, sviluppati da 21 enti e distribuiti su 13 programmi di intervento. Ogni iniziativa è stata calibrata per rispondere alle necessità specifiche, con un numero variabile di operatori per progetto, tra 4 e 33, garantendo un approccio flessibile e mirato. I progetti hanno l’obiettivo di supportare i pellegrini offrendo servizi essenziali come accoglienza, orientamento, assistenza sanitaria e supporto culturale. Complessivamente, l’organizzazione ha assicurato un’esperienza giubilare sicura, inclusiva e di alto impatto.


Il Programma quadro per il Giubileo va oltre la gestione dell’evento, rappresentando un investimento per il futuro del Paese. In linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, questa iniziativa permette ai giovani di sviluppare competenze trasversali e rafforzare il senso civico, contribuendo alla costruzione di comunità più coese e sostenibili, in linea con il motto “Pellegrini di speranza”. Nato come alternativa al servizio militare nel 1972, il Servizio civile universale si è evoluto negli anni fino a diventare un’esperienza aperta a tutti, con l’obiettivo di rafforzare il senso civico e promuovere la partecipazione attiva dei giovani alla vita delle comunità. Aperto anche ai ragazzi stranieri regolarmente residenti in Italia. Il Bando ordinario per la selezione di 62.549 operatori volontari per progetti che si realizzeranno tra il 2025 e il 2026 su tutto il territorio nazionale e all’estero è aperto fino al 18 febbraio 2025.


Ogni anno, migliaia di giovani contribuiscono a progetti di grande valore sociale, operando in molteplici settori quali assistenza, protezione civile, valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, educazione e promozione culturale, sempre con l’obiettivo di rispondere ai bisogni delle comunità e creare un impatto positivo sul territorio. Il sistema è organizzato attraverso una rete di enti accreditati che sviluppano e coordinano programmi di intervento a livello locale, nazionale e internazionale. Durante questo periodo, i volontari ricevono una formazione iniziale che li prepara alle attività previste e li dota di competenze trasversali utili anche nel mondo del lavoro. L’esperienza è arricchita dalla possibilità di acquisire certificazioni delle competenze, ottenere crediti formativi e accedere a opportunità di tutoraggio per facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro. A livello economico, ai partecipanti è riconosciuto un assegno mensile di 507,30 euro, con ulteriori benefici per i progetti internazionali. Inoltre, la Legge n. 74/2023 ha introdotto importanti novità per il servizio civile universale, stabilendo che il 15% dei posti disponibili nei concorsi pubblici sia riservato agli operatori volontari che hanno completato il servizio civile universale senza demerito.

Sisma 2016, Intesa Sanpaolo: da Amatrice un esempio per l’Italia

Sisma 2016, Intesa Sanpaolo: da Amatrice un esempio per l’ItaliaRoma, 30 gen. (askanews) – “L’avvio del restauro della chiesa di San Francesco ad Amatrice ci mette di fronte alla possibilità di ragionare intorno all’importanza dell’Art Bonus, uno strumento innovativo che consente al sistema pubblico ed al sistema delle imprese private italiane o dei singoli cittadini di contribuire insieme alla ricostruzione, alla tutela, alla promozione del patrimonio culturale ed artistico del Paese. Intesa Sanpaolo insieme alle istituzioni nazionali e locali ricostruisce un simbolo di Amatrice, ma è un simbolo culturale ed artistico che da Amatrice parla a tutta l’Italia. Un esempio al quale guardare ed un esempio da replicare”. Lo ha detto Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, a margine della presentazione del programma di restauro e recupero della Basilica simbolo della città ferita dal terremoto del 2016.


L’iniziativa per la chiesa di San Francesco presentata oggi è il frutto del Protocollo d’Intesa tra il Ministero della Cultura, la Struttura Commissariale sisma 2016, il Comune di Amatrice e Intesa Sanpaolo, che prevede, proprio attraverso lo strumento dell’Art Bonus un’erogazione liberale da parte dell’istituto di credito. “L’importo complessivo destinato al progetto della Chiesa di San Francesco è pari a 13.296.236 milioni di euro, di cui 6.648.118 assegnati da Intesa Sanpaolo attraverso l’erogazione liberale”, è stato spiegato. La conclusione dei lavori per la Basilica è prevista a Giugno del 2027. (Segue)

Potenziato accordo Confindustria-Luiss per Osservatorio imprese estere

Potenziato accordo Confindustria-Luiss per Osservatorio imprese estereMilano, 29 gen. (askanews) – Si rafforza la collaborazione tra l’Advisory Board Investitori Esteri di Confindustria e la Luiss per potenziare le attività dell’Osservatorio Imprese Estere, punto di riferimento nazionale per l’analisi e la raccolta dei dati sulle imprese a controllo estero in Italia.


L’accordo, firmato oggi da Barbara Cimmino, vicepresidente per l’Export e l’attrazione degli investimenti di Confindustria, e Rita Carisano, direttore generale Luiss, consentirà all’Osservatorio di ampliare le proprie attività, rafforzandone il ruolo nella ricerca applicata e nel “policy making” sugli investimenti esteri. Le nuove iniziative approfondiranno filiere produttive, formazione e semplificazione normativa, valorizzando il contributo strategico delle imprese a capitale estero all’economia italiana. Queste realtà generano il 10% dell’occupazione, con un incremento di quasi 315mila posti di lavoro nel periodo 2018-2022, e si distinguono per l’attenzione alla formazione, lo sviluppo delle competenze, il welfare aziendale e una retribuzione competitiva.


Per analizzare il loro ruolo nel sistema economico, il 7 maggio la Luiss ospiterà il terzo “Annual meeting dell’advisory board investitori esteri” (Abie) di Confindustria. L’evento approfondirà l’impatto di queste imprese su crescita, innovazione, export, sostenibilità e benessere dei lavoratori.

Giornata Memoria, Gran Maestro dell’Ordine di Malta ad Auschwitz

Giornata Memoria, Gran Maestro dell’Ordine di Malta ad AuschwitzMilano, 27 gen. (askanews) – In occasione della Giornata Internazionale della Memoria, il Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, Fra’ John Dunlap, ha partecipato alle commemorazioni ufficiali che si sono svolte in Polonia presso l’ex campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, insieme a numerosi Capi di Stato e leader mondiali. La cerimonia, volta a ricordare le vittime dell’Olocausto in occasione dell’anniversario degli 80 anni dalla liberazione del campo di sterminio nazista, ha rappresentato un momento cruciale per rinnovare l’impegno verso la difesa della dignità umana, il rispetto dei diritti fondamentali e la lotta contro ogni forma di discriminazione, pilastri della missione dell’Ordine di Malta nel mondo.


Il Gran Maestro, nel corso della cerimonia, ha reso omaggio alle vittime delle atrocità perpetrate durante la Seconda Guerra Mondiale ribadendo il ruolo dell’Ordine di Malta nella costruzione di una società basata sui valori del dialogo e della pace. La partecipazione del Gran Maestro alle commemorazioni di Auschwitz sottolinea la necessità di mantenere viva la memoria storica come baluardo contro l’odio e l’intolleranza. In questo contesto, l’Ordine di Malta rinnova il proprio impegno a favore delle vittime delle guerre, delle persecuzioni e delle crisi umanitarie, con l’obiettivo di promuovere una cultura del rispetto e della fratellanza universale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Ordine di Malta si distinse in Polonia per il suo impegno umanitario operato attraverso la sua Associazione polacca. All’inizio del conflitto, l’Ordine aprì un ospedale con 200 posti letto vicino alla Città Vecchia di Varsavia: all’interno della struttura, in pochi mesi, vennero assistite migliaia di persone. Il 3 ottobre 1940, dopo la capitolazione di Varsavia, le autorità militari tedesche presero il controllo della struttura, trasformandola in un ospedale militare. I volontari e il personale medico dell’Ordine distribuirono cibo e cercarono di portare assistenza medica alla popolazione ebraica, nonostante i divieti imposti dall’occupazione nazista, con coraggio e dedizione, spesso rischiando la propria vita per salvare quella degli altri.


Diversi furono i membri dell’Ordine che andarono incontro alla morte mentre svolgevano i loro compiti ospedalieri: Roman Chlapowski e Dominik Lempicki furono uccisi durante i bombardamenti, mentre il cappellano onorario dell’Associazione polacca, il professor Canon Alfred Dobiecki, fu ferito gravemente. Stanislaw Slawski, avvocato polacco, cavaliere di Grazia Magistrale, fu arrestato dalla Gestapo nel 1942 e deportato nel campo di Auschwitz-Birkenau, dove morì nel marzo 1943. Da non dimenticare, inoltre, il ruolo ‘silenzioso’ dei cappellani militari dell’Ordine di Malta don Pirro Scavizzi e don Quirino Paganuzzi, che ebbero l’occasione di consegnare in Vaticano testimonianze e rapporti sui massacri e sulle deportazioni degli ebrei.

Solidarietà, Intesa Sanpaolo con Cesvi sostiene progetto “ILoveLife”

Solidarietà, Intesa Sanpaolo con Cesvi sostiene progetto “ILoveLife”Milano, 27 gen. (askanews) -Intesa Sanpaolo, coadiuvata nella scelta da Cesvi, ha deciso di sostenere il progetto “ILoveLife” della Fondazione Atena attraverso il Programma Formula, dedicato a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. Il progetto ha la finalità di diffondere fra i più giovani una cultura della prevenzione per contrastare le dipendenze da alcol, droghe e tecnologie, attraverso attività di informazione e sensibilizzazione. L’obiettivo è raccogliere 100mila euro entro il 30 aprile 2025. Il progetto “ILoveLife” nasce a Roma dall’esperienza ventennale della Fondazione Atena, con lo scopo di prevenire le dipendenze nei giovani, attraverso informazione e sensibilizzazione sui rischi connessi, grazie alla condivisione di esperienze dirette. In particolare si approfondiscono i meccanismi della dipendenza da sostanze e tecnologia che mettono a rischio l’integrità del sistema nervoso e di conseguenza la possibilità di condurre una vita sana.


Sinora sono stati realizzati diversi incontri formativi e di sensibilizzazione per i giovani con modalità diverse per rispondere al meglio alle esigenze degli studenti e offrire un approccio multidisciplinare e scientifico sull’argomento: incontri con esperti e medici specialisti; testimonianza diretta di chi ha affrontato la dipendenza o di operatori di centri di recupero; relazioni da parte delle Forze dell’Ordine e esponenti della Giustizia sul nesso tra criminalità e abuso; concorso grafico per stimolare studenti e studentesse a rappresentare quanto percepito dagli input ricevuti. Grazie al progetto, Fondazione Atena potrà realizzare nell’anno scolastico 2025-2026 una serie di incontri educativi nelle scuole di Rieti, Frosinone e Viterbo per sensibilizzare studenti e studentesse sui rischi delle dipendenze da droga, alcol e nuove tecnologie. I fondi raccolti permetteranno in particolare di: organizzare gli incontri coinvolgendo esperti e istituti scolastici; produrre e distribuire materiale didattico per approfondire i temi trattati; sviluppare attività di follow-up, come questionari, per valutare l’impatto e migliorare il progetto. Verrà così sostenuto un percorso educativo che stimola riflessione, dialogo con i professori e consapevolezza, contribuendo insieme a formare e sostenere una generazione più matura e responsabile. Il progetto vuole raggiungere fino a 20 mila studenti e studentesse, tra i 12 ed i 18 anni, che stanno vivendo gli anni cruciali dello sviluppo psicofisico e le prime esperienze sociali determinanti per scelte e stili di vita. Il percorso verrà svolto coinvolgendo le classi dell’ultimo anno nelle scuole secondarie di primo grado e tutte le classi degli istituti di secondo grado. Il ciclo di incontri stimolerà così la maturazione di una consapevolezza informata rispetto ai rischi connessi con l’uso e l’abuso di sostanze psicotrope, come alcol e droghe, così come delle tecnologie, attività che purtroppo sviluppano, sempre più presto, dipendenze gravi.


“Noi dobbiamo aiutare i nostri ragazzi, ma li dobbiamo aiutare con la cultura, spiegando loro cosa significa usare le droghe e cosa sono le dipendenze, ma soprattutto quanto possono danneggiare la loro vita futura. Il progetto ILovelife nasce per loro, perché i giovani di oggi sono il nostro futuro e abbiamo il dovere come medici, genitori, insegnanti e persone di difendere il nostro futuro.”, dichiara il Prof. Giulio Maira, Presidente della Fondazione Atena. “Con ILoveLife si conferma l’attenzione di Intesa Sanpaolo ai bisogni delle comunità dei territori in cui opera – sottolinea Roberto Gabrielli, responsabile Direzione regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo. Il nostro impegno nel sostenere il progetto nasce dalla consapevolezza che la prevenzione delle dipendenze, pur essendo un tema molto complesso, sia una necessità da affrontare. Intervenire all’interno dell’ambiente scolastico è un’importante opportunità e, con programmi strutturati e mirati, si possono fornire alle studentesse e agli studenti strumenti critici che stimolano riflessioni e aumentano la consapevolezza dei rischi legati al consumo di alcune sostanze, ma anche a nuove forme di dipendenza comportamentale”. Per sostenere con una donazione il progetto è attiva sul sito web di For Funding-Formula una pagina dedicata, con l’aggiornamento in tempo reale delle somme raccolte: https://www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/nav/progetto/i-love-life La Banca parteciperà attivamente al crowdfunding devolvendo 2 euro per molti dei prodotti acquistati dai clienti in modalità online e con la compartecipazione alle donazioni di diverse società del Gruppo. La raccolta fondi resterà attiva fino al 30 aprile su For Funding, la piattaforma di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.


Una FORMULA, tanti progetti Formula è il programma lanciato ad aprile 2021 da Intesa Sanpaolo, accessibile dalla piattaforma di raccolta fondi For Funding, per promuovere iniziative in tutto il territorio italiano dedicate a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. La Banca partecipa attivamente al crowdfunding devolvendo 2 euro per molti dei prodotti acquistati dai clienti in modalità online. La selezione dei progetti territoriali attivi nella sezione Formula di For Funding vede il coinvolgimento delle Direzioni Regionali della banca, coadiuvate da CESVI, un’organizzazione umanitaria indipendente di alto profilo. CESVI supporta Intesa Sanpaolo nell’individuare le migliori progettualità e monitorarne in modo sicuro e trasparente i risultati e l’impatto generato. Il programma si rinnova su base regolare con una serie di progetti a tema Green, Social e Job attivati in tutta Italia e pensati per il sostegno di bambini, giovani, famiglie e anziani in condizioni di fragilità.

Denuncia su monumenti di Roma: “Da ONG ipocrisia e antisemitismo”

Denuncia su monumenti di Roma: “Da ONG ipocrisia e antisemitismo”Roma, 27 gen. (askanews) – Questa notte, alla vigilia del Giorno della Memoria, è stato proiettato su vari monumenti ed edifici di Roma un provocatorio messaggio di denuncia nei confronti di associazioni e ONG: “Se Israele avesse bombardato i treni per Auschwitz, vi sareste schierati con Hitler. Ipocrisia e antisemitismo le vostre bandiere. Buon giorno della memoria”, si legge, con accanto i simboli di varie ONG tra cui Amnesty International, Emergency e Medici senza Frontiere.


Evidente lo scopo dell’iniziativa, nella volontà dei promotori, cioè denunciare a loro avviso il doppio standard e l’ipocrisia di queste associazioni verso l’antisemitismo di oggi nei confronti del popolo ebraico e d’Israele.

Assemblea CoDAU, al centro il futuro della gestione universitaria

Assemblea CoDAU, al centro il futuro della gestione universitariaRoma, 23 gen. (askanews) – Alla Fondazione Marco Besso si è svolta l’Assemblea del CoDAU, l’ente che raggruppa i Direttori Generali di tutte le università italiane, un appuntamento cruciale per discutere le principali sfide e opportunità che interessano il sistema universitario. L’Assemblea è stata l’occasione per i Direttori Generali per un confronto sul ruolo dei finanziamenti pubblici, la semplificazione delle regole, la sostenibilità economica e il rilancio della ricerca attraverso le risorse del PNRR.


A margine dell’incontro Alberto Scuttari, Presidente del CoDAU, ha dichiarato:”Gestire le università significa affrontare vincoli e cogliere opportunità, adattandosi al contesto economico e normativo. Nonostante le difficoltà del passato, come il turnover limitato al 20% e il blocco degli stipendi, il nostro impegno non è mai venuto meno. Oggi possiamo contare su un Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) al massimo storico (+23% medio dal 2019, ma +5% in termini reali) e, è stato garantito un ulteriore aumento delle risorse per il 2025. Tuttavia, rimangono alcune criticità che devono essere affrontate per garantire un’efficace gestione delle università”. Nel dettaglio i lavori hanno evidenziato alcune esigenze: – una maggiore flessibilità finanziaria: l’incremento degli stipendi, dovuto anche alle assunzioni di giovani ricercatori grazie al PNRR, rende il bilancio degli atenei più rigido. È necessario rendere il finanziamento pubblico più flessibile, affinché le risorse possano essere allocate dove servono realmente; – una sostenibilità delle entrate da studenti: sebbene il numero di studenti sia aumentato, il tetto massimo delle entrate derivanti dalle tasse universitarie rimane fissato al 20% del FFO. Questo limite, pur nel rispetto del diritto allo studio, non è sostenibile nel lungo periodo; – un superamento dei limiti di cassa: gli Atenei non possono spendere interamente i finanziamenti statali a causa di rigidi limiti di cassa, che rappresentano un ostacolo significativo all’efficienza amministrativa e alla realizzazione di progetti strategici, occorrerà lavorare per il superamento di tali vincoli; – una valorizzazione della ricerca e delle collaborazioni: gli investimenti in ricerca, stimolati dal PNRR, hanno permesso agli atenei di rafforzare i rapporti con imprese e istituzioni. Questo sviluppo deve tradursi in una continuità di tali relazioni che consentono agli atenei di recuperare rilevanti risorse.


In conclusione il presidente Scuttari ha affermato: “il sistema delle regole attuali è troppo rigido e richiede una semplificazione mirata. Solo così potremo costruire un’università che sia realmente al passo con le esigenze di studenti, ricercatori e del Paese intero. Il CoDAU è pronto a dare il proprio contributo”. L’Assemblea CoDAU si è chiusa con l’impegno dei Direttori Generali ad implementare la proficua collaborazione con il MUR, le altre istituzioni locali e nazionali e le imprese per progetti orientati al futuro e all’innovazione, in particolare sui temi dell’Intelligenza Artificiale.

Università Parma, “Parole e musica per diritti infanzia e adolescenti”

Università Parma, “Parole e musica per diritti infanzia e adolescenti”Roma, 23 gen. (askanews) – All’Università di Parma “Parole e musica per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”. Nel titolo sta l’essenza del seminario in programma per giovedì 30 gennaio nell’Aula Magna della Sede centrale dell’Ateneo attraverso il quale il CIRS – Centro interdipartimentale di ricerca sociale “Diritti società e civiltà”, il corso di laurea in Servizio sociale e il corso di laurea magistrale in Programmazione e gestione dei servizi sociali dell’Università di Parma intendono celebrare in partnership con il Programma LEPS P.I.P.P.I. (Programma di intervento per la prevenzione dell’istituzionalizzazione) – in un’unica data e con un unico evento – la Giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo e la Giornata del rispetto.


L’evento è promosso in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l’Università di Padova e con l’Ufficio della Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia-Romagna ed è strutturato in due parti. Nella prima sarà approfondita la prospettiva dei diritti per promuovere una maggiore consapevolezza tra gli adulti riguardo al benessere e al futuro di bambine, bambini, ragazze e ragazzi; nella seconda verrà realizzata una lettura scenica di alcuni articoli della “Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo” in dialogo con il coro di voci bianche del Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma. L’incontro si aprirà alle 16 con i saluti di Paola Milani, docente di Pedagogia sociale e di Pedagogia delle famiglie all’Università di Padova (collegata da remoto) e di Claudia Giudici, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia-Romagna, cui seguirà un’introduzione a cura della Direttrice del CIRS Chiara Scivoletto e della Presidente dei corsi di studio in Servizio sociale e in Programmazione e gestione dei servizi sociali Paola Torretta.


Quindi spazio alla prima parte del seminario con tre relatrici Unipr: Malaika Bianchi, docente di Diritto penale, Francesca Maci, ricercatrice in Servizio sociale, e Stefania Fucci, docente di Sociologia Generale. L’evento si concluderà con le letture a cura di Vincenzo Picone, regista e formatore teatrale della Compagnia Anellodebole, che sarà in dialogo con il coro delle voci bianche del Conservatorio “Arrigo Boito”, diretto da Ilaria Poldi con l’accompagnamento del pianista Francesco Melani.

Il Papa scrive a Congregazione San Vincenzo de’ Paoli per i 400 anni

Il Papa scrive a Congregazione San Vincenzo de’ Paoli per i 400 anniRoma, 21 gen. (askanews) – “Prego affinché questo significativo anniversario sia un’occasione di grande gioia e di rinnovata fedeltà alla concezione del discepolato missionario, fondato sull’imitazione dell’amore preferenziale di Cristo per i poveri”: Papa Francesco scrive un messaggio al Superiore Generale della Congregazione della Missione, padre Tomaž Mavric CM la sua vicinanza per il quarto centenario di vita della Congregazione fondata da San Vincenzo de’ Paoli il 17 aprile 1625.


San Vincenzo considerò comunque il 25 gennaio 1617 effettiva data della fondazione, in ricordo della consapevolezza maturata nel sentirsi chiamato a portare il Vangelo ai poveri. Papa Francesco nel messaggio, dopo aver ripercorso i primi passi della Congregazione della Missione di cui sottolinea oggi la crescita, riflette sull’eredità spirituale, sullo zelo apostolico e sulla cura pastorale che San Vincenzo de’ Paoli ha trasmesso alla Chiesa universale. Il Papa esprime l’auspicio che possano emergere i tratti salienti dell’azione del santo perché oggi come ieri ne possano beneficiare i giovani: “Spero che le celebrazioni del quarto centenario mettano in evidenza l’importanza della concezione di San Vincenzo del servizio a Cristo nei poveri per il rinnovamento della Chiesa del nostro tempo, nella sequela missionaria e nell’aiuto ai bisognosi e agli abbandonati nelle molte periferie del nostro mondo e ai margini di una cultura superficiale e “usa e getta”. Sono convinto che l’esempio di San Vincenzo possa ispirare in modo particolare i giovani, che con il loro entusiasmo, la loro generosità e la loro preoccupazione per la costruzione di un mondo migliore, sono chiamati a essere testimoni audaci e coraggiosi del Vangelo tra i loro coetanei e ovunque si trovino”.


Tanti e in tutti i continenti sono coloro che hanno fatto propria la spiritualità vincenziana e l’hanno vissuta eroicamente camminando sulle orme di San Vincenzo, come sottolinea il Santo Padre, “in quel “fuoco d’amore” che ardeva nel cuore del Figlio di Dio incarnato e che lo portò a identificarsi con i poveri e gli emarginati”. La Famiglia Vincenziana continua oggi ad avviare opere di carità, ad intraprendere nuove missioni e ad aiutare nella direzione spirituale, nella formazione del clero e del laicato come la Società di San Vincenzo de’ Paoli, fondata nel 1833 dal Beato Ozanam, “una straordinaria forza di bene al servizio dei poveri, con centinaia di migliaia di membri in tutto il mondo”. Il Papa ricorda due ulteriori fondazioni vincenziane: nel 1617 le “Confraternite della Carità” oggi note come Associazione Internazionale di Carità o Volontariato Vincenziano e, nel 1633 insieme a santa Luisa de Marillac, le “Figlie della Carità” che il Santo Padre definisce “una forma rivoluzionaria di comunità femminile” per quei tempi in cui le religiose vivevano nei monasteri mentre invece San Vincenzo volle indicare alle sue suore di uscire a curare i poveri e i malati per le strade di Parigi. Ancora oggi i figli spirituali di San Vincenzo manifestano una simile creatività con l’Alleanza della Famiglia Vincenziana con le persone senza fissa dimora, iniziativa internazionale nata sull’esempio di San Vincenzo che a Parigi nel 1643 costruì tredici case per i poveri, che ha l’obiettivo di fornire alloggi accessibili economicamente a persone senzatetto. Il Papa, impartendo la Benedizione Apostolica, conclude il messaggio citando San Vincenzo de’ Paoli: “Prego affinché, ispirati dal loro Fondatore, possano continuare a modellare la loro vita e il loro lavoro secondo l’esortazione all’umiltà e allo zelo apostolico che egli rivolse ai primi membri della Congregazione: “Coraggio dunque, fratelli, dedichiamoci con rinnovato amore al servizio dei poveri, cerchiamo anzi i più miserabili e più abbandonati. Riconosciamo dinanzi a Dio che sono essi i nostri signori e padroni, e che non siamo degni di prestare loro i nostri umili servizi”.

Lega del Filo d’Oro, al via corsi formazione per diventare volontari

Lega del Filo d’Oro, al via corsi formazione per diventare volontariRoma, 20 gen. (askanews) – Una risorsa fondamentale su cui utenti, famiglie e l’intera Fondazione possono sempre contare: sono i volontari della Lega del Filo d’Oro, “cuore pulsante” dell’Ente e parte integrate di quel filo prezioso che unisce le persone sordocieche con il mondo esterno. Per acquisire le competenze necessarie, dal 1° febbraio ripartono in tutti i Centri e Sedi Territoriali della Fondazione presenti sul territorio nazionale i corsi base di formazione per i nuovi volontari 2025. C’è tempo fino al 28 gennaio per presentare la domanda di partecipazione ai corsi, che sono completamente gratuiti e permetteranno agli aspiranti volontari di conoscere gli utenti, imparando a relazionarsi con loro, per comprenderne i bisogni, comunicare e supportarli nell’orientamento e nella mobilità.


“I volontari rappresentano una risorsa insostituibile e un pilastro fondamentale per tutte le attività che la Lega del Filo d’Oro porta avanti nei Centri e Sedi Territoriali presenti sul territorio nazionale – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro – Ogni volontario, con il proprio impegno, non solo contribuisce concretamente all’inclusione delle persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale, ma costruisce anche un ponte di relazioni umane autentiche e arricchenti. Diventare volontario della Lega del Filo d’Oro significa intraprendere una straordinaria esperienza che arricchisce e cambia la vita di chi decide di donare parte del proprio tempo per stare vicino a chi non vede e non sente”. Alla Lega del Filo d’Oro, la formazione dei volontari rappresenta un elemento fondamentale per garantire un supporto efficace e qualificato alle persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale: generare competenza attraverso la formazione dei volontari significa infatti avere a disposizione persone in grado di approcciarsi in maniera corretta ed efficace al complesso mondo delle pluridisabilità. Negli scorsi mesi, molti volontari della Fondazione hanno potuto vivere una serie di esperienze uniche e immersive, attraverso “visite al buio” presso musei e siti culturali di rilevanza nazionale. Queste iniziative sono state pensate per approfondire in particolare le tecniche di orientamento e mobilità, favorendo una comprensione più profonda delle sfide affrontate quotidianamente dalle persone sordocieche.


“AMICI SPECIALI” 2025 – I corsi base dedicati ai nuovi volontari si terranno contemporaneamente presso le sedi della Lega del Filo d’Oro di Novara, Lesmo (MB), Padova, Modena, Pisa, Osimo (AN), Roma, Napoli, Molfetta (BA), Termini Imerese (PA) e San Benedetto dei Marsi (AQ). I corsi saranno articolati in una serie di lezioni teoriche online e in presenza, tenute da professionisti della Fondazione e, attraverso attività pratiche con gli utenti della “Lega”, i partecipanti verranno affiancati da volontari già esperti e operatori delle varie sedi. Gli appuntamenti online si terranno sabato 1 e 8 febbraio e mercoledì 5 e 12 febbraio. Le date e gli orari degli appuntamenti in presenza variano a seconda delle Sedi e sono consultabili sul sito. Le iscrizioni sono aperte fino al 28 gennaio 2025. Per maggiori informazioni www.legadelfilodoro.it. L’IMPORTANZA DEI VOLONTARI PER LA LEGA DEL FILO D’ORO – I volontari rappresentano una componente fondamentale della Lega del Filo d’Oro sin dalla sua costituzione: l’Ente nacque infatti 60 anni fa proprio da un piccolo gruppo di volontari, che decisero di dar vita ad un’organizzazione che potesse rappresentare il “filo aureo della buona amicizia” per aprire al mondo la condizione delle persone sordocieche e fare in modo che la società si accorgesse di loro. Da allora, il loro impegno costituisce un pilastro imprescindibile della Fondazione: affermano i valori della solidarietà, della gratuità e della partecipazione e, con la loro preziosa disponibilità, supportano le persone sordocieche nel vivere momenti di socialità, fare nuove esperienze e relazionarsi con ciò che li circonda, svolgendo il ruolo di guida, di intermediari con il mondo esterno e di punto di accesso alle informazioni. Oltre che al volontariato diretto, il cui servizio è prestato a stretto contatto con la persona sordocieca e pluriminorata psicosensoriale, alla Lega del Filo d’Oro si dà ampio spazio al volontariato indiretto, attraverso eventi promozionali di sensibilizzazione e raccolta fondi, trasporti, attività e servizi complementari. Nel 2024, sono stati 662 i volontari attivi della Fondazione: il loro straordinario impegno gioca un ruolo cruciale nella promozione della mission della Fondazione, favorendo l’inclusione sociale dei suoi ospiti e utenti.


I CORSI DI FORMAZIONE – Oltre a fornire informazioni sulla Fondazione, i corsi si incentrano prevalentemente sul trasmettere le conoscenze necessarie a rispondere ai bisogni specifici di chi non vede e non sente e a relazionarsi con loro. Durante i corsi i volontari apprenderanno i vari sistemi di comunicazione e come essere di supporto nell’orientamento e nella mobilità. Un percorso determinante non solo per chi farà volontariato diretto e andrà ad occuparsi degli utenti, ma anche per chi si farà portavoce della Lega del Filo d’Oro attraverso attività di promozione e raccolta fondi. Ai volontari è richiesta la disponibilità a svolgere un servizio con cadenza settimanale o quindicinale: la costanza è fondamentale soprattutto nel volontariato diretto, per conoscersi e creare relazioni significative.