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Riapre l’Hotel Villa Fiesole, Antonello Sardi guida il ristorante Serrae

Riapre l’Hotel Villa Fiesole, Antonello Sardi guida il ristorante SerraeMilano, 20 mar. (askanews) – Appartata ed elegante, custode di ville rinascimentali, viali ornati di ciliegi, giardini fioriti e aree archeologiche, Fiesole è una delle mete preferite per chi vuole scoprire la Toscana. Situata nel cuore della Toscana, Fiesole è una delle gemme italiane dove la storia si intreccia con l’arte e panorami unici. Per scoprire l’antico fascino di questo angolo di Toscana non si può non partire dal Museo Archeologico, tappa imprescindibile dove poter ammirare reperti etruschi, romani e medievali che raccontano la storia millenaria di questa regione. Situato vicino al Museo sorge l’anfiteatro romano di Fiesole, un esempio ben conservato di architettura romana dove è possibile immaginare gli antichi spettacoli e la vita nella Fiesole dell’epoca. Dopo aver viaggiato indietro nel tempo in questa area archeologica, una visita la meritano sicuramente il Duomo – al cui interno si trova il reliquiario di San Romolo, primo vescovo della città – e il Monastero di San Francesco, risalente al XIII secolo, e dove sono custodite opere del Ghirlandaio e Fra Angelico. Dal monastero si può godere di una impareggiabile vista sulla città di Firenze.


Altro modo per conoscere ed immergersi nella magica atmosfera di Fiesole è quello di viverla a piedi, passeggiando tra le sue bellezze naturali lungo i numerosi sentieri escursionistici che si snodano attraverso le colline circostanti. Tappa obbligata è il Belvedere di Fiesole. In una posizione splendida sulle colline toscane sorge l’Hotel Villa Fiesole, che, grazie alla sua posizione, alle camere eleganti, alla vista panoramica e alla sua atmosfera sospesa nel tempo, rappresenta il soggiorno ideale per chi vuole visitare Fiesole. L’hotel – una dimora storica dall’atmosfera romantica, con affreschi al soffitto e vista sui tetti di Firenze – riaprirà le porte al pubblico giovedì 28 marzo con una importante novità: il Ristorante “Serrae di Villa Fiesole” è stato infatti completamente ristrutturato sotto la guida dell’architetto Marco Giammetta dello studio Giammetta Architects. Il soggetto floreale è il protagonista della sala, intense pennellate di colori fanno da contrasto all’arredamento panna del tovagliato e delle sedie dando vita ad una profonda armonia. Le pennellate di colori accesi e vividi sulle pareti, vogliono donare a chi le osserva la gioia e l’amore per la natura. E accanto alla bellezza del luogo, al Ristorante Serrae di Villa Fiesole lo chef Antonello Sardi – che vanta diversi riconoscimenti tra cui due volte la stella Michelin e la stella Verde Michelin per una cucina sostenibile – propone con le sue creazioni un’esperienza gastronomica di altissimo livello. L’Hotel Villa Fiesole, un boutique hotel 4 stelle di 32 camere. L’edificio principale, originariamente una serra utilizzata dai monaci del vicino monastero, oggi ospita la reception, le camere panoramiche e il ristorante. Nella sala colazione, dalle ampie finestre, la ricca scelta di prodotti freschi dolci e salati serviti a buffet è accompagnata dalla meravigliosa vista sulla città. Passando dal giardino in stile italiano, si arriva alla villa ottocentesca, che offre camere ampie ed eleganti caratterizzate dall’ampio ambiente, dalla vista panoramica su Firenze, con terrazzo o patio privato, soffitti affrescatie pavimenti in parquet o cotto


Il Ristorante “Serrae di Villa Fiesole” con l’arrivo della bella stagione, si estende anche in un ristorante e bar all’aria aperta con vista sulla città. Immersa nel verde si trova anche la piccola ma gradevole piscina, accessibile da maggio a ottobre. L’hotel – che fa parte del gruppo alberghiero FH55 – è pet friendly, accoglie gli animali domestici di piccola e media taglia senza alcun costo aggiuntivo e dispone inoltre di un parcheggio privato.

Francigena Fidenza Award: assegnati i premi per l’eccellenza giornalistica

Francigena Fidenza Award: assegnati i premi per l’eccellenza giornalisticaRoma, 19 mar. (askanews) – Nell’ambito del Francigena Fidenza Festival, in programma dal 11 al 14 aprile 2024, oggi 19 marzo presso il Palazzo dell’Informazione Adnkronos, sono stati conferiti i premi “Francigena Fidenza Award”. Il premio giornalistico, ideato dall’autrice Rossana Tosto, promosso dal Comune di Fidenza e dall’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), è stato conferito per l’alta professionalità, il merito, il talento, la passione, la voglia di scoprire e di comunicare profusi nel lavoro. Una lode alla carriera riconosciuta ai giornalisti che si sono distinti in modo particolare nella professione di “narratore di fatti e di luoghi”. Autentici “artisti della parola e delle immagini”, autori di idee e progetti attraverso i quali hanno affermato stili e linguaggi finalizzati a intercettare il bisogno di cultura, tradizioni, arte e bellezza.


“Ringrazio tutti i premiati – ha detto il Sindaco di Fidenza, Andrea Massari – per il lavoro che hanno svolto e svolgeranno per valorizzare la Via Francigena. Per noi promuovere la conoscenza di questo antico cammino è una operazione culturale che ovviamente va ben oltre Fidenza e il suo territorio. Il premio Francigena Fidenza Award nasce proprio con l’intenzione di riconoscere il ruolo preminente dei media come ambasciatori di questo importante progetto e l’elenco delle prestigiose testate che ricevono il premio quest’anno sta a testimoniare un impegno e un interesse che sono per tutti noi preziosissimi”. La Francigena e il suo Festival – ha affermato l’Assessore alla Cultura e al progetto “Via Francigena” Maria Pia Bariggi – hanno necessità di essere narrati perché l’identità variamente declinata dei territori che attraversa diventi sviluppo culturale e sociale. In tal modo gli articoli accompagnano i tanti protagonisti e in primo luogo le Istituzioni per le trasformazioni e i cambiamenti.


“ll premio – spiega Rossana Tosto” – rappresenta un concreto segno di apprezzamento e un encomio per i giornalisti il cui percorso professionale si distingue per l’uso di linguaggi autentici, verificati e orientati al futuro. Come i pellegrini lungo la Via Francigena, essi tracciano il percorso dell’informazione e dell’inclusione. I destinatari del premio sono agenzie di stampa, quotidiani, radio, tv. Riflettendo sull’essenza dei ‘cammini’, di cui la Francigena è la ‘Via’, ritengo che la stampa tracci il cammino quotidiano della conoscenza.” Per le agenzie di stampa, hanno ricevuto il “Francigena Fidenza Award” il presidente del Gruppo editoriale Adnkronos, cav. Giuseppe Marra; la direttrice di AGI, Rita Lofano e il direttore di Askanews, Gianni Todini. Per i quotidiani i riconoscimenti sono stati assegnati al direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana e a Valeria Arnaldi, redattrice dei servizi speciali de Il Messaggero. Per le radio il premio è stato conferito a Francesco Pionati, direttore del Giornale Radio RAI e di Radio 1 e a Massimiliano Menichetti responsabile di Radio Vaticana – Vatican News. Per le tv sono stati premiati Silvia Calandrelli, direttrice di Rai Cultura; Marzia Roncacci alla conduzione di TG2 Italia Europa; Paolo Di Lorenzo alla conduzione del TG5. E poi il riconoscimento al giornalista Giuseppe Cerasa, direttore de Le Guide di Repubblica.

Giornate Fai, Lucignano inaugura Fortezza e Chiostro San Francesco

Giornate Fai, Lucignano inaugura Fortezza e Chiostro San FrancescoRoma, 19 mar. (askanews) – Giornate FAI di Primavera, Lucignano inaugura la Fortezza e il Chiostro di San Francesco Eugenio Giani: “35 luoghi aperti in Toscana, a Lucignano la Fortezza Medicea, da anni chiusa, ma che grazie al lavoro della sindaca Roberta Casini abbiamo potuto inserire nelle ristrutturazioni delle città murate”


Tornano sabato 23 e domenica 24 marzo le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, giunto alla sua trentaduesima edizione. In Toscana sono 35 le aperture straordinarie di altrettanti luoghi che, grazie al FAI, potranno essere visitati sotto una luce originale e insolita: borghi, palazzi storici, luoghi di ricerca e innovazione, di archeologia industriale, case private, botteghe di antichi mestieri, luoghi di natura e cultura, in cui è in corso un restauro, o dove un restauro è terminato. Come a Lucignano, inserita nelle Giornate Fai con ben due inaugurazioni e aperture, quella della Fortezza Medicea e il Chiostro di San Francesco. La “perla della Valdichiana” sarà protagonista assoluta del fine settimana che porterà migliaia visitatori ad addentrarsi nelle tante realtà e storie del patrimonio culturale e paesaggistico italiano e sentirsi parte del loro racconto.


“Il Fai – ha detto il presidente Eugenio Giani – ci aiuta a conoscere e far conoscere la Toscana più bella e spesso la più nascosta. Anche questa primavera, sono aperti 35 luoghi che si inseriscono nell’offerta di 750 realtà in Italia che verranno aperte nelle due tradizionali giornate, consentendoci di scoprire luoghi straordinari. Pensiamo alla Fortezza Medicea di Lucignano, da anni chiusa, ma che grazie al lavoro della sindaca Roberta Casini abbiamo potuto inserire nelle ristrutturazioni delle città murate. Dalla Fortezza Medicea di Lucignano si aprirà uno sguardo sulla Valdichiana davvero unico, a mio parere il più bello. Il FAI contribuisce alla scoperta di quella Toscana diffusa – immagine e progetto in cui crediamo molto – che non corrisponde alle città che richiamano milioni di turisti, ma a giacimenti culturali straordinari altrettanto belli, che rappresentano quell’elemento di così grande fascino da rendere la nostra regione la più attrattiva sul piano internazionale”. Roberta Casini, presente alla presentazione svoltasi in Regione: “Sabato 23 marzo sarà un giorno davvero importante per la nostra comunità, in quanto inaugureremo due opere straordinarie quali la Fortezza Medicea e il Chiostro di San Francesco nell’ambito delle Giornate Fai. Si tratta di un’importante restituzione alla nostra comunità e alla collettività, restauri resi possibili grazie a finanziamenti della Regione. Il presidente Giani dimostra ancora una volta un’attenzione particolare ai piccoli centri, autentico valore aggiunto della Toscana. Vorrei rivolgere un ringraziamento particolare al presidente Fai dott. Marco Magnifico, che ci riserva sempre spazi di visibilità e promozione davvero importanti nell’ambito dell’iniziativa nazionale del Fondo per l’Ambiente Italiano”.

Arabia Saudita, Medina “città illuminatissima” aperta ai turisti

Arabia Saudita, Medina “città illuminatissima” aperta ai turistiMilano, 18 mar. (askanews) – Non sono ancora molti i turisti che hanno visitato la città saudita di Medina, dopo la recente apertura al turismo internazionale del 2021. Fino a questa data l’ingresso alle città sante era riservato solo a chi professava la fede islamica. Medina, la “Città Illuminatissima” e luogo di pellegrinaggio fondamentale dopo La Mecca, apre un nuovo capitolo nella spiritualità e nell’ospitalità islamica.


L’Arabia Saudita è da sempre la culla dell’Islam. Le due principali città sante sono oggetto di fortissimi flussi legati al turismo religioso da tutto il mondo. Un tempo i fedeli si recavano nel paese unicamente per compiere il pellegrinaggio rituale, con l’apertura della destinazione al turismo internazionale quello che una volta era considerato come un viaggio puramente rituale si è trasformato in un viaggio di piacere e scoperta non solo per i musulmani ma anche per i visitatori internazionali. Per chi vuole visitare l’Arabia Saudita, Medina, situata in una posizione strategica per visitare l’intera regione, è una tappa fondamentale da inserire nell’itinerario. Tra i principali monumenti islamici della città, la Saudi Tourism Autority suggerisce di visitare le sette moschee che si trovano nel sito della Battaglia di Al-Khandaq (la Trincea), a ovest del Monte Sela. In realtà, si tratta di sei moschee, ma vengono contate “sette” perché viene inclusa anche la Moschea di Al-Qiblatayn. Qui le elenchiamo in ordine da nord a sud, secondo la loro posizione: Moschea Al-Fateh, Moschea Salman Al-Farisi, Moschea Abu Bakr Al-Siddiq, Moschea Umar ibn Al-Khattab, Moschea Ali ibn abi Talib e Moschea Fatima. Le moschee sono visitabili unicamente dall’esterno per permettere ai fedeli di professare le preghiere e i rituali, rispettando la loro fede.


La Moschea del Profeta, uno dei siti più sacri dell’Islam, è – si legge in un comunicato – una delle motivazioni per visitare la città: per i non musulmani: si può arrivare fino al cancello di ingresso – oltre il quale inizia lo spazio sacro (haram) non valicabile – e rimanere ad osservare il lento passaggio dei fedeli nella sua ampia piazza, dove grandi ombrelli meccanici vengono aperti per proteggere dall’eccessivo sole o dalle intemperie. La tomba del Profeta è custodita qui, il luogo è riconoscibile grazie alla cupola verde, colore ufficiale dell’Islam, che svetta nel cielo di Medina. Nell’itinerario suggerito dall’Autority saudita, si può proseguire la giornata visitando la Masjid Al-Qiblatayn, nota anche come la Moschea delle due Qibla. Questa moschea è famosa perché durante il periodo della vita del Profeta, la direzione della preghiera (qibla) fu cambiata da Gerusalemme a La Mecca. Successivamente, l’indicazione per l’ultima visita è di dirigersi presso un sito religioso, verso la Masjid Quba, la prima moschea costruita nell’Islam.


Per concludere la giornata, il Monte Uhud, un luogo storico legato a una delle battaglie più importanti della storia dell’Islam. Una visita a Medina è un invito aperto a coloro che desiderano approfondire la comprensione della cultura islamica e arricchire il proprio viaggio con un tocco di spiritualità. A Medina, la scena gastronomica offre una vasta gamma di piatti. I numerosi cafes per la colazione offrono opzioni sia per i tradizionalisti che per gli avventurosi. Tra le scelte classiche si trovano falafel appena fritti, hummus cremoso e pane appena sfornato, mentre per coloro che cercano qualcosa di diverso, le opzioni gourmet comprendono pancake fluffy con miele e frutta fresca o uova strapazzate con formaggio locale e spezie esotiche.


Per chi ama la cucina mediorientale l’Arabesque Restaurant – secondo i sauditi – è una tappa obbligata. Tra i piatti ci sono il succulento kebab di agnello marinato con spezie aromatiche e servito con riso pilaf e il couscous con verdure fresche e pollo alla griglia. Per coloro che desiderano esplorare la cucina locale, nella città ci sono moltissime proposte, tra i più conosciuti vi sono Al-Baik Restaurant e Al-Nakheel Restaurant, che offrono entrambi un’esperienza culinaria unica e autentica della regione. Se si cerca un momento di convivialità e un’atmosfera rilassata, i caffè sparsi per la città sono un accogliente rifugio dove gustare un buon caffè saudita o un tè. Imperdibili i dolci tradizionali come baklava, kunafa e basbousa, preparati con maestria. Alcuni locali offrono anche una selezione di tipica pasticceria fresca araba, ideali per accompagnare una chiacchierata con amici o per godersi un momento di tranquillità da soli. A Medina, ci sono diverse opzioni di alloggio adatte ai visitatori occidentali, che offrono comfort e convenienza per un soggiorno indimenticabile nella città santa. Gli hotel che affacciano sulla Moschea del Profeta sono riservati ai fedeli di religione musulmana per permettergli di compiere agilmente e comodamente il loro pellegrinaggio rituale. Medina è accessibile via terra con treni ad alta velocità dalla vicina Jeddah, città collegata all’Italia con voli giornalieri diretti. Da Riyadh partono voli diretti con compagnie locali e di bandiera. Ad oggi, per accedere all’Arabia Saudita dall’Italia, serve un visto, che si può richiedere direttamente online con anticipo oppure una volta arrivati a destinazione in aeroporto. Per gli spostamenti più brevi è inoltre previsto lo stop-over visa, un visto di transito o scalo che consente alle persone che attraversano l’Arabia Saudita di entrare nel paese per una serie di motivi, tra cui quelli turistici, e che può essere richiesto sul sito della compagnia di bandiera Saudia Airlines.

Turismo, Brussels House Milano festeggia il primo anno di attività

Turismo, Brussels House Milano festeggia il primo anno di attivitàMilano, 18 mar. (askanews) – Oltre mille visitatori da tutto il mondo, 77 espositori tra aziende e artisti di Bruxelles per un totale di oltre 220 oggetti esposti tra pezzi di design, opere d’arte, prototipi e commodities: la Brussels House di Milano soffia sulla sua prima candelina. Enclave di Bruxelles a Milano, la Brussels House nasce per promuovere l’economia, il turismo, la creatività e la cultura della Regione di Bruxelles-Capitale e ospita al suo interno la rappresentanza economica e commerciale presso l’Ambasciata del Belgio hub.brussels e l’ufficio del turismo visit.brussels.


Centoventi metri quadrati dedicati al know-how e allo stile brussellese, dalle biciclette alle birre, dalle decorazioni per la casa ai prodotti gastronomici, esposti in una vera e propria casa con ampie vetrine affacciate sul Bosco Verticale e sulla Biblioteca degli Alberi Milanese, nel cuore della capitale economica d’Italia, ottavo mercato per importanza a livello di import/export per Bruxelles. “Le aziende italiane amano venire alla Brussels House – spiega Guglielmo Pisana, consigliere economico e commerciale della Regione di Bruxelles a Milano – gli oggetti ‘Made in Brussels’ esposti nello spazio creano una sensazione di calore e di appartenenza, come se i visitatori fossero già un po’ a casa loro. Una sensazione rafforzata dal supporto su misura che ci impegniamo a fornire. L’architettura di questo spazio riflette l’immagine delle nostre istituzioni: dinamiche e innovative. Con la Brussels House usciamo dai canoni tradizionali proponendo un approccio diverso all’economia, intrinsecamente legato alla cultura e al turismo, punti di forza dell’Italia”.


Lo spazio si presta anche a presentazioni ed eventi di networking. Dopo un anno di attività, la Brussels House ha già ospitato diversi appuntamenti aperti al pubblico, come le esposizioni dedicate ai designers belgi durante la Milano Design Week, o a stakeholders specializzati, come la conferenza per le gallerie d’arte nell’ambito della fiera MiArt e i laboratori di cioccolato e showcooking per promuovere una delle grandi tradizioni di Bruxelles presso i giornalisti del settore agroalimentare e turistico. La Brussels House Milan,è anche dealmaker. Come sottolinea Pisana, “è diventata un punto di riferimento per le imprese brussellesi che desiderano esplorare il mercato italiano. Sono più di 20 gli eventi B2B organizzati negli ultimi mesi, a cui si affiancano oltre 100 visite individuali di aziende, a fronte di 50 nel 2022”. Sureal è una delle società che ha conosciuto un grande successo sul mercato italiano: specializzata nella consulenza finalizzata a rendere più sostenibili gli edifici, ha sede a Bruxelles e da qualche mese, sull’onda dell’ottimo riscontro ottenuto, ha aperto un ufficio a Milano.


Brussels House Milan ospita anche la sede dell’ufficio turistico visit.brussels. “Le nostre identità sono complementari – spiega il direttore Ursula Jone Gandini – È quindi sensato promuovere Bruxelles presso i target turistici utilizzando gli stessi argomenti, il che aumenta l’impatto della nostra capitale. Unire le nostre competenze ha senso e apre le porte a opportunità inaspettate”.

America’s Cup a Barcellona, 68 giorni di sport e intrattenimento

America’s Cup a Barcellona, 68 giorni di sport e intrattenimentoMilano, 15 mar. (askanews) – Con l’inizio ufficiale delle gare il 22 agosto a Villanova i la Geltrù, durerà oltre due mesi la competizione per il trofeo velico più antico e famoso del mondo, l’America’s cup, che si terrà quest’anno per la sua 37esima edizione a Barcellona. Un imponente sforzo organizzativo per la città catalana, che attende l’arrivo di turisti da tutto il mondo e soprattutto dai Paesi dei sei team iscritti alla competizione, tra cui la squadra neozelandese detentrice del titolo e quella italiana di Luna Rossa Prada Pirelli.


“L’evento proseguirà fino a quando non ci sarà un vincitore – spiega Leslie Ryan, Event Director dell’America’s Cup, a Milano per la presentazione dell’edizione 2024 del trofeo – quindi la data di chiusura potrà essere il 18 o il 26 di ottobre. Sessantotto giorni è molto, probabilmente la più lunga competizione sportiva di sempre. Si svolgerà in diverse fasi. Quello su cui sto lavorando ora è di mettere insieme quello che chiamo ‘Lo Show”. Parliamo di sport, la parte principale ovviamente è la competizione, ma c’è anche molto intrattenimento. Per i visitatori, arriveranno molti italiani, ci saranno molte cose da fare: oltre a guardare le gare si possono visitare le ‘Race village areas’ con grandi schermi, telecronache dal vivo, ma anche esibizioni musicali e iniziative enogastronomiche. Vogliamo offrire show per tutti i gusti”. Tra le attrazioni da non perdere, Ryan segnala l’America’s Race village Moll de la Fusta, un’area di 22mila metri quadrati; Plaza de La Vela, un’area espositiva di dieci stand che mostrano le diverse offerte turistiche della Catalogna a Barcellona, con stand sul vino, la gastronomia, lo show cooking; e gli stand dei singoli Paesi partecipanti alla competizione velistica: l’angolo italiano, quello neozelandese, il francese e così via. “Dal punto di vista sportivo – spiega Ryan – ci sarà una gara ogni due o tre giorni, sempre di pomeriggio, dalle 14 alle 17. Questo è l’orario in cui vedere le gare. Ci si può sedere in spiaggia e guardare le barche che veleggiano proprio di fronte, vicinissime alla costa”.


Sarà quindi, spiegano gli organizzatori, un evento che unisce sport, turismo e cultura. E che genererà 19mila posti di lavoro, con un impatto di 1,2 miliardi di euro. “Siamo orgogliosi di poter ospitare un evento di così grande prestigio, che rappresenta un’importante opportunità per tutto il territorio catalano”, afferma Marta Teixidor, direttrice dell’Ente del Turismo della Catalogna in Italia, che si aspetta “l’arrivo di molti turisti provenienti dai Paesi che hanno una barca in competizione. Noi sicuramente tifiamo Italia sperando che a casa nostra, Barcellona, possa vincere un paese Mediterraneo”.


Tra le novità di questa edizione, la Puig Women’s America’s Cup, una categoria tutta al femminile, insieme alla Youth America’s Cup, per velisti under 25, che si svolgerà dal 17 al 26 settembre.

Al lago o nelle città d’arte, proposte per break di Pasqua in Italia

Al lago o nelle città d’arte, proposte per break di Pasqua in ItaliaRoma, 14 mar. (askanews) – Conto alla rovescia per il weekend di Pasqua. Che sia una giornata all’insegna del relax sul Lago di Garda o una riscoperta delle più iconiche città italiane come Roma o Firenze, le occasioni per regalarsi un assaggio di vacanza non mancano.


L’arrivo della primavera e il periodo di Pasqua sono un’occasione perfetta per una breve fuga alla riscoperta delle meraviglie italiane. A Firenze, per esempio, la Pasqua si festeggia con il tradizionale Scoppio del Carro, in programma proprio il 31 di Marzo in piazza del Duomo. Durante questa celebrazione, il carro viene caricato di fuochi d’artificio che vengono poi fatti scoppiare, come augurio di pace e prosperità. Per assistere a questo o agli altri eventi pasquali nella Città dei Medici, Il Loggiato dei Serviti è una dimora storica della città, un boutique hotel ideale per chi vuole trascorrere la Pasqua all’insegna dell’arte e della cultura, ma anche del sano relax. Ospitato in un elegante edificio del 15° secolo, l’hotel è a soli 5 minuti a piedi dai principali monumenti della città, tra cui la pittoresca Piazza del Duomo e la Cupola del Brunelleschi. E per coloro che desiderano scoprire i segreti della capitale toscana, il Loggiato organizza il tour “Misteri di Firenze”, con un percorso che parte dalla Piazza della Santissima Annunziata, per arrivare alla suggestiva Piazza del Limbo, districandosi tra i segreti e le leggende della città. Se invece si preferisce una gita fuori porta sul Lago di Garda, immerso nella pittoresca campagna del borgo di Lazise, Leonardo Hotel Lago di Garda-Wellness & Spa è il luogo perfetto in cui concedersi una piccola fuga all’insegna del relax per trascorrere la giornata di Pasqua in un contesto paesaggistico di grande bellezza. Per questa speciale occasione, il resort del gruppo Leonardo Hotels, situato nello splendido paesaggio del Lago di Garda, propone una pausa di benessere davvero unica nella sua esclusiva B-Unique Spa: un’oasi di tranquillità di 2000m2 dove rilassarsi e staccare la spina dalla routine quotidiana.


Desìo Charming Hotels, creata nel 2020, è una collezione di boutique hotel italiani caratterizzati da lusso discreto e da un design contemporaneo, e situati in posizione centrale a Roma e Milano. Palazzo Navona con la sua terrazza panoramica è un must per godersi il fascino della città eterna, mentre l’Antico Albergo Sole al Pantheon si trova in posizione privilegiata di fronte al Pantheon. La vista che si ammira dalle esclusive Suite, la storia millenaria che si respira nelle strade che si snodano tutt’intorno all’hotel e la vista sul Pantheon rendono questo posto ineguagliabile. A pochi passi vi attende Terrazza Navona, fiore all’occhiello di Palazzo Navona, parte anch’esso di Desìo Charming Hotels, da cui è possibile ammirare il panorama sulle cupole più antiche della città e concedersi un aperitivo o una cena con vista mozzafiato! Non solo panorami stupendi: il servizio conciergerie sarà a disposizione degli ospiti per consigliare itinerari di interesse culturale o culinario oppure, per una Pasqua a due, idee per un soggiorno romantico con il pacchetto To Rome with Love, all’insegna del romanticismo.

Finnair potenzia collegamenti da Aeroporto Marco Polo di Venezia

Finnair potenzia collegamenti da Aeroporto Marco Polo di VeneziaRoma, 14 mar. (askanews) – Finnair, la compagnia aerea della Finlandia, operativa dal 2006 all’aeroporto di Venezia, incrementerà le sue operazioni presso lo scalo lagunare nel corso del 2024, offrendo ai passeggeri ulteriori voli verso Helsinki, l’hub del vettore. In particolare, nella stagione estiva le frequenze settimanali passeranno da 7 a 8, diventando 9 nei periodi di maggiore picco. L’operatività tra Venezia e Helsinki vedrà inoltre la disponibilità del collegamento anche nella stagione invernale 2024/25, che sarà giornaliero.


Un’importante novità per la compagnia aerea che ha l’obiettivo di supportare la crescente domanda di voli dal Nord Est d’Italia, offrendo nuove opzioni per raggiungere la Finlandia tutto l’anno: una destinazione da scoprire in ogni stagione grazie alla sua straordinaria natura da esplorare in primavera e in autunno, quando il fenomeno dell’aurora boreale raggiunge il suo massimo splendore. In estate, per un tour nella Regione dei Laghi di Saimaa e nella Lapponia finlandese, mete ideali per gli appassionati di outdoor. In inverno, per immergersi in paesaggi naturali unici resi ancora più suggestivi dalla neve. Inoltre, da Venezia i passeggeri potranno ora usufruire in tutta comodità dell’ampio network internazionale di Finnair in partenza dall’hub di Helsinki e volare verso alcune tra le più belle destinazioni in Oriente, come le città giapponesi di Tokyo, Osaka e, da maggio 2024, Nagoya, oltre alle celebri mete negli Stati Uniti, tra cui Los Angeles e Dallas.


“Dal 2006 Finnair è presente presso l’aeroporto di Venezia con collegamenti stagionali verso Helsinki. A fronte della grande richiesta dei viaggiatori in partenza dal Nord Est, abbiamo deciso di estendere le operazioni offrendo voli giornalieri anche nella stagione invernale 2025.” afferma Javier Roig Sanchez Market Director Europe di Finnair che prosegue “Inoltre, per l’estate 2024 abbiamo potenziato le frequenze tra Venezia ed Helsinki passando da 7 voli settimanali a 8, e fino a 9 nelle settimane di punta delle vacanze estive”. “L’intensificazione dei voli tra Venezia e Helsinki e la loro estensione nella stagione invernale è importante non solo per i flussi con la Finlandia, ma per l’apporto strategico al raggiungimento di destinazioni in connessione di medio e lungo raggio.” dichiara Camillo Bozzolo, Direttore Sviluppo Aviation del Gruppo SAVE. “In particolare, la specificità dell’aeroporto di Helsinki come uno degli hub europei di riferimento per i collegamenti con l’Asia, costituisce un punto di forza anche per il nostro aeroporto in un anno che prevede a livello internazionale l’intensificazione dei flussi con il Far East”.

Toscana, Villa La Massa riapre a Pasqua: natura, relax e tradizioni

Toscana, Villa La Massa riapre a Pasqua: natura, relax e tradizioniRoma, 13 mar. (askanews) – Villa La Massa, Hotel 5 stelle alle porte di Firenze, parte del Gruppo Villa d’Este S.p.A. è pronta a inaugurare la nuova stagione con il tradizionale alzabandiera sulla terrazza sull’Arno, venerdì 29 marzo.


La Pasqua a Villa La Massa è all’insegna delle tradizioni, dell’ospitalità e della buona cucina toscana. Con il pacchetto di Pasqua si può vivere appieno il primo weekend festivo di primavera. Il programma è molto ricco già a partire dalla mattina con la messa nella cappella privata, per poi proseguire con il pranzo pasquale al ristorante Il Verrocchio, fino al successivo intrattenimento magico per bambini. Villa La Massa accoglie una grande novità: da domenica 14 aprile sarà proposto agli ospiti e al pubblico fiorentino il brunch domenicale al Ristorante Il Verrocchio. Un invito a immergersi nel verde della campagna di Firenze, a celebrare la convivialità in un rituale d’eccezione, destinato a diventare il fulcro dei fini settimana per fiorentini e non.


A partire da maggio si vedrà l’apertura del Bistrot L’Oliveto anche la sera per offrire agli ospiti in casa e ai fiorentini un’ulteriore proposta culinaria all’insegna della tradizione, come una vera e propria Trattoria Toscana. E poi nuove esperienze da vivere a Villa La Massa, come ad esempio, il giro in mongolfiera per ammirare i paesaggi toscani o ancora il vespa tour tra le colline della chiantigiana.


Anche quest’anno Villa La Massa vedrà una stagione più lunga, chiudendo il 10 Novembre. Durante il periodo autunnale immancabile sarà la prima raccolta delle olive all’interno del parco per un’esperienza esclusiva. Sarà possibile produrre il proprio olio nel vicino frantoio o ancora passeggiare nei boschi della tenuta della Principessa Gucciardini Strozzi, cercando i pregiati tartufi accompagnati da un fedele cagnolino addestrato.

Clima, Legambiente: più caldo e sempre meno neve su Alpi e Appennini

Clima, Legambiente: più caldo e sempre meno neve su Alpi e AppenniniMilano, 12 mar. (askanews) – Manto nevoso sempre più effimero su Alpi e Appennini. Con la crisi climatica e l’aumento delle temperature la montagna cambia volto e colori e al bianco dell’inverno, si alternano sempre più prati verdi e vette con poca neve. Termometro di questa situazione i dati sugli impianti sciistici oggi sempre più in difficoltà tra chiusure e aperture a singhiozzo, i finanziamenti d’oro per l’innevamento artificiale che non accennano a diminuire e il futuro sempre più incerto delle Olimpiadi Milano Cortina 2026 tra ritardi, spese faraoniche e l’incognita neve 2026. A scattare una fotografia nitida è il nuovo report di Legambiente Nevediversa 2024, i cui dati, tutti in aumento, parlano chiaro: 177 gli impianti temporaneamente chiusi nella Penisola (+39 unità rispetto al report precedente), di cui 92 sull’arco alpino e 85 sull’Appennino. Salgono a 93 gli impianti aperti a singhiozzo (+9 rispetto al report precedente), il grosso, ben 55, si concentra sugli Appennini.


Altro dato in crescita è quello delle strutture dismesse che raggiungono quota 260 (erano 249 nel report precedente) di cui 176 sulle Alpi e 84 sulla dorsale appenninica; e quello degli impianti sottoposti al cosiddetto “accanimento terapeutico”, 241 quelli censiti da Legambiente (+33 unità) che sopravvivono solo con forti iniezioni di denaro pubblico. Il grosso, ben 123, sugli Appennini. Dati allarmanti a cui va aggiunta la crescita dei bacini idrici per l’innevamento artificiale: 158 quelli censiti (+16 rispetto al report 2023) di cui la gran parte in questo caso, ben 141, sulle Alpi, e il restante, 17, sulla dorsale appenninica. Sul fronte finanziamenti, per aiutare il settore sono ben 148 i milioni di euro destinati lo scorso anno dal Ministero del Turismo per l’ammodernamento degli impianti di risalita e di innevamento artificiale a fronte dei soli quattro milioni destinati alla promozione dell’ecoturismo. E se si guarda alle singole regioni si scopre che finanziamenti per la neve artificiale non accennano a diminuire.