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Turismo, Santanché: gode ottima salute, ora vincere sfida servizi

Turismo, Santanché: gode ottima salute, ora vincere sfida serviziRimini, 9 ott. (askanews) – Il turismo in Italia “gode di ottima salute. I dati che cominciamo ad avere sul 2024, da prendere ancora con cautela, segnalano un più due per cento” di presenze. Lo ha detto Daniela Santanchè, ministra del Turismo, a margine dell’inaugurazione del Ttg travel experience che si apre oggi a Rimini. “Questo è molto importante perché ricordo che il 2023 è stato un anno record per il turismo. Adesso dobbiamo lavorare per cambiare un po’ il paradigma. Noi siamo una nazione di qualità e non di quantità, per cui è importante non il numero dei turisti ma quante risorse lasciano nelle comunità e sul territorio. Per far questo dobbiamo vincere la sfida sui servizi”.


La ministra ha spiegato che c’è stata “una maggioranza di turisti stranieri, una leggera flessione dei turisti italiani” e ha ricordato che questi flussi scontano ancora l’effetto pandemia, “quando non si poteva andare in giro per il mondo. Oggi sicuramente c’è il problema del potere d’acquisto e dell’inflazione, ma è chiaro che gli italiani hanno deciso di andare all’estero perché per molti anni non l’hanno potuto fare”. A chi le ha chiesto se le guerre in corso rischiano di frenare il turismo, Santancè ha replicato: “Un mondo di pace sicuramente aiuta il turismo”.

Turismo, Destinazione Napoli presenta al Ttg nuovo brand città

Turismo, Destinazione Napoli presenta al Ttg nuovo brand cittàRimini, 9 ott. (askanews) – “Destinazione Napoli” fa il suo debutto al TTG Travel Experience di Rimini, da oggi all’ 11 ottobre, portando fuori dai confini cittadini il suo nuovo brand. Per consolidare la posizione sui mercati esteri, il Comune di Napoli si è dotato di uno strumento strategico quale la DMO (Destination Management Organization) per la progettazione, la realizzazione e la gestione dei servizi tipici per la città e, in ottica strategica e integrata, per le azioni di marketing, promozione, digitalizzazione e sviluppo di prodotti necessari alla valorizzazione della destinazione turistica. A questo fine è nato un accordo quadro tramite l’RTI composta da CoopCulture e SL&A.


“Con questa iniziativa anche una Capitale come Napoli, vero gigante nell’immaginario e nel desiderio dei turisti italiani e sempre più anche stranieri, si dota di una organizzazione di destinazione che si muove su standard mondiali”, ha affermato il Project Leader della DMO Stefano Landi. La partecipazione al Ttg di a Rimini, si legge in un comunicato della società, consente non solo di incontrare operatori del settore turistico ma anche di promuovere Napoli a livello nazionale e internazionale, partendo dal nuovo brand turistico della città. Il brand è rappresentato da un’installazione permanente situata in Piazza Municipio, concepita per sintetizzare la complessità e la ricchezza culturale di Napoli. Il progetto è promosso dall’Assessorato al Turismo.


“A Napoli abbiamo realizzato un’installazione fissa pensata ‘per fare il giro del mondo’ attraverso le esperienze dei turisti che scattano un selfie per i social per testimoniare la loro esperienza napoletana. Nel logo sono raffigurati alcuni dei principali simboli della napoletanità: da Maradona, al murales di San Gennaro, al cibo. Ci sono anche immagini delle stazioni della metropolitana di Napoli, affascinanti e futuristiche. Il nostro logo, inoltre, si trova davanti al porto ‘aperto’ della città, apposta per dare il benvenuto a chi arriva a Napoli dal mare”, spiega l’Assessora al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli, Teresa Armato. Il logo è una fusione di arte e identità, con lettere che narrano le sfaccettature di Napoli: dalla passione per il calcio alle meraviglie sotterranee, dalla street art ai capolavori culinari. Ogni lettera vuole essere un viaggio visivo tra le bellezze e le tradizioni di Napoli. Immagini iconiche si nascondono dietro ogni carattere, invitando i visitatori a esplorare i tesori che questa città ha da offrire.

Da Roma a Parigi, al via partnership Leonardo hotels e Ferrari club

Da Roma a Parigi, al via partnership Leonardo hotels e Ferrari clubMilano, 7 ott. (askanews) – Ha preso ufficialmente il via la partnership fra Leonardo Hotels e Ferrari Club Passione Rossa, uno dei più importanti club di proprietari di Ferrari, con l’evento “From Rome to Paris in Red”. Il 27 settembre scorso, trenta Ferrari brandizzate Leonardo Hotels e Nyx Hotel Rome by Leonardo Hotels sono partite da Roma attraversando i paesaggi dello stivale alla volta di Lazise, sul Lago di Garda, in un viaggio simbolico che proseguirà nei prossimi mesi con una tappa europea con destinazione Parigi. La collaborazione accende i riflettori sulla nuova apertura romana del Nyx Hotel Rome by Leonardo Hotels, in programma nella prima parte del 2025, e nelle intenzioni degli organizzatori rafforza “i valori condivisi di qualità, lusso ed eccellenza, creando una sinergia tra i due prestigiosi brand sinonimo di esperienze esclusive”.


Durante la cavalcata in red, i cittadini hanno assistito ad esibizioni come la parata lungo le vie di Lazise, organizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale della città e a cui hanno partecipato il sindaco, Damiano Bergamini, e l’Assessore alle Manifestazioni e alla Cultura, Elena Buio. “Siamo felici di inaugurare la collaborazione con Passione Rossa Ferrari Club con questo viaggio unico che esprime perfettamente l’identità dei nostri brand sinonimo di eccellenza, esclusività e innovazione. L’evento From Rome to Paris in Red testimonia il nostro approccio dinamico e in continua evoluzione, segnando un ulteriore passo avanti nell’impegno a creare esperienze indimenticabili per i nostri ospiti”, afferma Raphael Carmon, Country General Manager Italy, France & Hungary. “La scelta di Lazise e del Leonardo Hotel Lago di Garda – Wellness and Spa per ospitare la prima tappa simbolica di questa cavalcata in rosso tra le nostre strutture in Italia ed Europa, che coinvolge auto iconiche come le Ferrari, sottolinea la preparazione dei nostri hotel ad accogliere eventi di alto livello. L’iniziativa vuole anche celebrare la cultura italiana, della quale ci facciamo portavoce, rafforzando il legame con i territori in cui siamo presenti. Siamo solo all’inizio di un viaggio straordinario con cui vogliamo continuare a sorprendere i nostri ospiti, offrendo loro esperienze fuori dall’ordinario”.


Il sodalizio con Ferrari Club Passione Rossa, composto da collezionisti che coltivano la passione per i viaggi e il mondo del lusso, vede il coinvolgimento di Fabio Barone, fondatore e presidente del Club, che si è aggiudicato 6 Guinness World Speed Record alla guida di una Ferrari, di cui l’ultimo ottenuto a giugno 2024 sulla portaerei Garibaldi a Taranto. Tra le sue imprese più spettacolari, Barone ha conquistato un primato mondiale portando 30 Ferrari al Circolo Polare Artico per la prima volta nella storia. “Per Passione Rossa Ferrari Club, è sempre fondamentale creare sinergie con brand nazionali e internazionali. Questa collaborazione è particolarmente significativa poiché permette ai nostri soci di diventare ambasciatori del marchio Leonardo Hotels e di scoprire nuove destinazioni grazie alla vasta offerta di strutture Leonardo Hotels presenti in Italia, in tutta Europa e oltre”, ha affermato Fabio Barone. “Siamo entusiasti di aver preso parte a questo primo evento, frutto della nostra partnership, che proseguirà con iniziative future interessanti, anche al di fuori dei confini nazionali”.


La scelta delle città non è casuale. Roma, punto di partenza di questa avventura, ospita il Leonardo Boutique Hotel Rome Termini, una struttura elegante e moderna in Via Marghera ideale sia per il business travel che per un soggiorno leisure, e vedrà l’apertura del Nyx Hotel Rome ad inizio 2025. Incastonato nel cuore del quartiere Prati, il nuovo hotel del gruppo e secondo indirizzo nella Città Eterna, offrirà quasi 300 camere su otto piani, un ristorante, un bar, oltre ad ampie sale riunioni, ed è destinato a diventare un’icona dell’ospitalità lifestyle nella Capitale grazie a un design che combina individualità, arte locale e atmosfera urbana. La prima parte del viaggio si è conclusa nel nord Italia, a Lazise, dove si trova il Leonardo Hotel Lago di Garda – Wellness and Spa. Situato sulla sponda meridionale del lago di Garda, l’hotel è stato da poco oggetto di un importante restyling a cura di Andreas Neudahm


Il viaggio, però, è solo all’inizio. Nei prossimi mesi, la traversata continuerà con una tappa europea, dove la catena alberghiera è presente con 111 proprietà. Il culmine di questo tour sarà l’arrivo nella capitale francese, in cui è stato recentemente inaugurato il Leonardo Boutique Hotel Paris Opera. Prima apertura firmata Leonardo Hotels nella Ville Lumière, la struttura incarna perfettamente l’eleganza parigina, grazie all’antico fascino dell’edificio del XIX secolo e allo stile contemporaneo degli interni, progettati dall’interior designer Marie-Agnès Louboutin.

Western Australia, alla scoperta delle stelle nei cieli più dark

Western Australia, alla scoperta delle stelle nei cieli più darkMilano, 4 ott. (askanews) – Il Western Australia è una meta ideale anche per vivere un’esperienza di “stargazing” o “dark sky tourism”, ovvero viaggi che hanno come principale punto di interesse il cielo notturno e la contemplazione di stelle e pianeti senza alcun inquinamento luminoso. Sempre di più i viaggiatori sono alla ricerca di esperienze a contatto con la natura e si allontanano dalle città in cerca del vero lusso, rappresentato dal riappropriarsi di uno spazio personale e dalla creazione di connessioni sensoriali autentiche. Questo tipo di offerta turistica attira appassionati di astronomia, fotografi e semplici curiosi, offrendo un’esperienza unica di connessione con l’universo.


Il Western Australia si distingue per le sue vaste aree remote, dove l’inquinamento luminoso è praticamente inesistente. Le distese desertiche, i parchi nazionali e le coste incontaminate offrono scenari perfetti per l’osservazione delle stelle sotto un cielo nero come l’inchiostro. Il clima secco e l’assenza di nuvole garantiscono cieli limpidi, rendendo possibile ammirare la Via Lattea e altre meraviglie celesti senza impedimenti. Sono diverse le opportunità per vivere un’esperienza di turismo astronomico. 1. Osservatori astronomici Gli osservatori astronomici presenti nella regione, come il Gravity Discovery Centre di Gingin, offrono ai visitatori la possibilità di utilizzare telescopi avanzati e di partecipare a workshop educativi dedicati a questo tema. I tour notturni, condotti da esperti astronomi, permettono di scoprire le costellazioni, i pianeti e altri oggetti celesti attraverso spiegazioni dettagliate e osservazioni guidate o sessioni dedicate all’astronomia aborigena, durante le quali gli ospiti possono scoprire di più sulle storie del tempo della creazione, o Dreamtime.


2. Tour guidati e tour aborigeni Ispirati a questo tema, diversi tour nel territorio organizzati da guide aborigene accompagnano i visitatori a scoprire il cielo stellato australiano, leggendo le stelle come i propri antenati hanno fatto per oltre 60.000 anni per aiutarsi nella navigazione, per regolare il proprio calendario, per stabilire il momento delle cerimonie e per arricchire le proprie canzoni piene di sapere. Oggi questi tour ricreano un’atmosfera suggestiva dal sapore ancestrale, ritrovandosi attorno a un falò, ascoltando il suono primordiale del didjeridoo e le storie della cultura aborigena, cercando di avvistare le figure individuate tradizionalmente all’interno delle costellazioni più brillanti o ancora passeggiando tra antiche rocce millenarie e ripercorrendo i passi degli antichi custodi di questa terra.


Alcuni tour che propongono questa esperienza sono Ngurrangga Tours a Karratha, Wula Gura Nyinda a Shark Bay. Altri tour regalano diverse esperienze attraverso l’intero territorio dello Stato. Salt and Bush Eco Tours promette un’avventura tutta legata alla natura con guide ambientali esperte che sanno tutto di cielo e animali notturni. Oppure ancora Lumineer Adventure Tours che accompagna i propri ospiti a circa 200km a nord di Perth per inoltrarsi in uno scenario quasi lunare presso il Pinnacles Desert. Qui, dopo un barbecue all’aperto e telescopio alla mano, si viene guidati attraverso l’astronomia aborigena per scoprire tutti i segreti del cielo stellato.


3. Camping sotto le stelle Le emozioni più grandi derivano dalle cose più semplici. Seguendo questo mantra, non vi sarà difficile trovare la soluzione più adatta a voi per un soggiorno meno tradizionale e più a contatto con la natura, per ritrovare sensazioni e abitudini in perfetta armonia con l’ambiente che vi circonda. È allora il campeggio con tenda, in formula glamping o con camper a regalare l’opportunità di inoltrarsi nei luoghi più remoti e sentirsi protetti da un grande abbraccio con la natura, non solo intorno a voi, ma anche sulla vostra testa! Saranno le numerose stelle luminose a farvi percepire il lusso della solitudine e di uno spettacolo dedicato a chi si prende il tempo di guardare all’insù. Per un’esperienza di glamping all’interno alcuni dei più bei parchi nazionali del WA alcuni degli indirizzi più interessanti sono Sal Salis Ningaloo (Nyinggulu) Reef, Bungle Bungle Wilderness Lodge e Karijini Eco Retreat. 4. Dormire in una Station nell’outback australiano Le “station” del Western Australia sono un altro suggerimento ideale per godersi il cielo stellato e la sensazione di trovarsi abbracciati dalla natura più autentica direttamente nel luogo in cui si trascorrerà il proprio soggiorno. Le dimensioni di alcune di queste vecchie fattorie, situate in ampi spazi aperti, in alcuni casi raggiungono quelle di piccoli paesi. Alcune delle Station più apprezzate sono El Questro nel Kimberley, Wooleen Station vicino a Geraldton, Quobba Station nei pressi di Carnarvon e Bullara Station vicino a Exmouth. 5. Partire per una crociera astronomica Se non tra gli ettari di terreno dell’entroterra o lungo le coste isolate, perché non direttamente nella vastità dell’oceano, a bordo di una crociera dedicata allo stargazing? Anche in questo caso, la lontananza da qualunque fonte di inquinamento luminoso gioca a favore dell’osservazione del cielo e delle sue stelle, mentre la scelta di uno degli arcipelaghi più spettacolari del Western Australia pensa al resto. Eco Abrolhos propone una crociera di cinque giorni tra le meravigliose Abrolhos Islands, chiamate anche le “Galapagos dell’Oceano Indiano”. Di giorno snorkeling, avvistamento di animali marini, pesca e paesaggi magnifici, di sera lo sguardo è rivolto al cielo guidati da un esperto astronomo per osservare i dettagli più sorprendenti di galassie, nebulose, stelle e pianeti, come gli anelli di Saturno e le bande di Giove che da qui sono visibili con un’incredibile chiarezza, intrecciando l’astronomia moderna con l’antica astronomia aborigena. Oltre all’aspetto ricreativo e educativo, il dark sky tourism ha anche un impatto positivo sulla conservazione ambientale. Promuovendo la consapevolezza sull’importanza della protezione dei cieli bui, questo tipo di turismo incentiva pratiche sostenibili che riducono l’inquinamento luminoso. Inoltre, il turismo astronomico sostiene le economie locali, creando opportunità di lavoro e stimolando il settore dell’ospitalità nelle aree rurali. Includere un’esperienza di stargazing o dark sky all’interno di un itinerario in Western Australia non è solo un’opportunità per ammirare la bellezza del cosmo, ma anche un viaggio interiore, un’esperienza spirituale e rilassante. L’invito è quello di guardare oltre l’orizzonte terrestre e di immergersi nell’immensità dell’universo.

Barbados, tutti gli appuntamenti del Food e Rum Festival 2024

Barbados, tutti gli appuntamenti del Food e Rum Festival 2024Milano, 4 ott. (askanews) – Dopo aver conquistato nel 2023 il titolo di Miglior Festival Culinario dei Caraibi, il Food & Rum Festival di Barbados torna dal 24 al 27 ottobre 2024, con una serie di appuntamenti per gli appassionati di cucina e rum provenienti da tutto il mondo.


L’evento, organizzato da Barbados Tourism Marketing Inc., propone l’essenza della cultura culinaria barbadiana e si svolge tra gli scenari delle spiagge e le città piene di vita dell’isola, celebrando la lunga tradizione gastronomica e l’eredità del rum di Barbados. Oistins Under the Stars (24 ottobre) è l’evento che darà ufficialmente il via al Festival e che combina la cucina locale con l’energia del villaggio di pescatori di Oistins. Gli ospiti potranno gustare piatti tradizionali come il famoso pesce alla griglia, accompagnati da rum punch, intrattenimento e musica dal vivo in un’atmosfera autentica e accogliente.


Per gli appassionati di mixology e distillati il Rum Route (25 ottobre) offrirà un tour delle più rinomate distillerie di Barbados. I partecipanti avranno l’opportunità di scoprire i segreti della produzione del rum, degustare etichette di prestigio e apprendere la storia di questo distillato che ha radici profonde nell’isola. Per un’immersione nel mondo della cucina, Chef Classic (25 ottobre) è un’esperienza gastronomica interattiva che permette ai partecipanti di apprendere le migliori tecniche culinarie da chef di fama mondiale. I partecipanti avranno l’opportunità di scoprire e replicare nuove ricette.


Dopo il successo delle scorse edizioni, torna anche il Rise & Rum (26 ottobre), una festa sulla spiaggia al sorgere del sole, con una colazione che comprende piatti gourmet realizzati da celebri chef, accompagnata da cocktail al rum da sorseggiare tra intrattenimento e musica barbadiani. Ambientato in una delle spiagge più belle dell’isola, questo evento offre un inizio di giornata memorabile, in un contesto paradisiaco. Dress Code: Sunrise Yellow. Journey of Food (26 ottobre) invita gli ospiti a intraprendere un viaggio culinario tra i migliori ristoranti dell’isola. Chef barbadiani e internazionali realizzeranno menù esclusivi, ispirati ai sapori locali e abbinati a rum di altissima qualità.


Il festival si concluderà con il Liquid Gold Feast (27 ottobre), una serata elegante dove i migliori mixologist dell’isola creeranno cocktail fuori dall’ordinario e gli chef presenteranno piatti gourmet che fondono tradizione e innovazione. Il dress code black-tie aggiunge un tocco di raffinatezza a questa serata che include spettacoli dal vivo e intrattenimento. Oltre agli eventi principali, il festival offre masterclass con chef internazionali, sessioni di degustazione guidate e incontri con i produttori locali, permettendo ai partecipanti di comprendere più a fondo l’importanza del rum e della cucina nell’identità di Barbados.

Overtourism, ecco 10 consigli per un turismo sostenibile

Overtourism, ecco 10 consigli per un turismo sostenibileRoma, 4 ott. (askanews) – Nell’estate appena trascorsa, il termine “overtourism” è entrato di forza nel dibattito pubblico, generando preoccupazioni su come il turismo di massa stia impattando (negativamente) su molte delle nostre città e destinazioni turistiche.


Eppure, i dati del Ministero del Turismo, parlano chiaro: nel solo mese di agosto è stato registrato un tasso di saturazione delle strutture ricettive prenotabili tramite le piattaforme online del 39%, collocando l’Italia al secondo posto tra i principali competitor del Mediterraneo. In questo scenario, gli affitti a breve termine restano la soluzione preferita sulle piattaforme come Airbnb e Booking.com. Lo scenario evidenziato dal centro studi SRM-IntesaSanPaolo stima per l’Italia un proseguimento, nel 2024, della crescita delle presenze turistiche che raggiungerebbero 467,2 milioni, vale a dire il +3,6% rispetto al 2023.


“Siamo davanti all’ennesima conferma dell’esplosiva opportunità del turismo in Italia, a partire dal mondo dei viaggi e dei soggiorni. Una notizia più che positiva della quale l’economia di un Paese a vocazione turistica come l’Italia ha grande bisogno”, racconta Francesco Zorgno, Presidente di CleanBnB Spa, società leader nel mercato degli affitti brevi, al primo posto tra i property manager italiani con oltre 2.800 unità gestite in più di 90 località italiane, presentando i dati record del bilancio semestrale della società. “Si è parlato di ‘overtourism’ spesso a sproposito: è necessario evitare di generalizzare il fenomeno, per non demonizzare in generale il mondo del turismo che rappresenta una risorsa essenziale per l’Italia. In verità bisogna distinguere tra il turismo gestito male e quello gestito bene. Tutti noi, operatori e viaggiatori, dobbiamo puntare a una vera sostenibilità che porti benefici reali e duraturi ai territori, creando valore per le comunità locali e per l’intera filiera”.


A tale proposito CleanBnB, da sempre impegnata attivamente nel settore, ha identificato 10 regole per un turismo sostenibile capace di valorizzare i territori. 1. Scegliere destinazioni meno conosciute Per contrastare gli effetti negativi dell’overtourism, è fondamentale diversificare le destinazioni. Invece di concentrarsi solo sulle mete più famose e sovraffollate, è importante promuovere luoghi meno conosciuti ma altrettanto affascinanti. Gli affitti brevi, soprattutto dopo l’emergenza pandemica, consentono ai viaggiatori di esplorare destinazioni lontane dai grandi centri, favorendo una distribuzione più equilibrata dei visitatori sul territorio.


2. Soggiornare in alloggi gestiti localmente Soggiornare in appartamento non solo garantisce un’esperienza immersiva nella realtà del territorio, ma contribuisce direttamente all’economia del posto. Questo tipo di turismo supporta i proprietari locali e aiuta a mantenere vivi immobili che altrimenti resterebbero sfitti e trascurati, riducendo così anche il rischio di degrado urbano. 3. Ridurre l’impatto ambientale del soggiorno Un turismo sostenibile passa anche dalla consapevolezza del proprio impatto ambientale. È importante scegliere alloggi che adottino pratiche eco-friendly, come la riduzione del consumo energetico e il rispetto delle regole di raccolta dei rifiuti. CleanBnB, ad esempio, incoraggia l’uso di tecnologie smart per il controllo dei consumi, contribuendo così a ridurre l’impatto dei soggiorni sulle risorse ambientali. 4. Sostenere l’economia locale Acquistare prodotti locali, mangiare nei ristoranti del posto e partecipare a esperienze offerte da operatori sul territorio sono tutte azioni che contribuiscono a sostenere l’economia locale. Gli operatori degli affitti brevi spesso prevedono guide e consigli sui migliori prodotti locali, promuovendo un’esperienza di viaggio che valorizza la comunità del posto. 5. Rispettare la cultura e le tradizioni locali Ogni destinazione ha la propria storia, le proprie tradizioni e la propria cultura. Per un turismo veramente sostenibile è essenziale rispettare e valorizzare queste diversità. Gli ospiti dovrebbero essere incoraggiati a immergersi nelle tradizioni locali, partecipando a eventi culturali e rispettando le usanze del posto, contribuendo così a una convivenza in armonia con le comunità del territorio. 6. Limitare gli spostamenti in auto e preferire la mobilità green Uno degli aspetti più critici del turismo di massa è l’aumento del traffico e dell’inquinamento. Per ridurre l’impatto ambientale è consigliabile utilizzare mezzi di trasporto sostenibili, come biciclette, mezzi pubblici, o semplicemente camminare. La scelta di alloggi situati in posizioni strategiche che facilitano l’accesso a piedi o con mezzi sostenibili contribuisce a ridurre la necessità di utilizzare l’auto. 7. Promuovere la consapevolezza tra i viaggiatori Un turismo sostenibile passa anche dall’educazione e dalla consapevolezza dei viaggiatori ai principi della sostenibilità. I gestori dovrebbero sempre fornire informazioni utili e consigli pratici ai propri ospiti su come ridurre l’impatto sull’ambiente e sulle comunità del proprio soggiorno, dall’uso consapevole delle risorse all’importanza di rispettare gli spazi pubblici e privati. 8. Pianificare il viaggio fuori dai periodi di alta stagione Uno dei modi più semplici per evitare gli affollamenti è viaggiare al di fuori dei periodi di alta stagione. Questo non solo riduce la pressione sulle destinazioni turistiche, ma offre anche un’esperienza più autentica e meno affollata. Gli appartamenti in affitto breve sono disponibili tutto l’anno, offrendo la possibilità di vivere le destinazioni in modo più rilassato e sostenibile. 9. Favorire esperienze di turismo lento Il turismo lento, o slow tourism, si concentra sulla qualità dell’esperienza piuttosto che sulla quantità. Consiste nel prendersi il tempo necessario per conoscere davvero un luogo o un territorio, immergendosi nella sua cultura e natura, invece di correre da un’attrazione all’altra solo per scattare foto da condividere sui social. Un turismo in appartamento, per più giorni, permette di vivere un’esperienza unica alla scoperta delle realtà locali e a un ritmo più rilassato. 10. Contribuire attivamente alla tutela del territorio Praticare un turismo sostenibile significa anche contribuire attivamente alla conservazione e alla tutela del territorio. I gestori dovrebbero incoraggiare i propri ospiti a partecipare a iniziative locali di tutela ambientale, come pulizie di spiagge o parchi, o a fare donazioni a progetti di conservazione. Ogni piccolo gesto può fare la differenza e aiutare a preservare le bellezze del nostro Paese per le future generazioni. Nel primo semestre 2024, CleanBnB ha registrato un nuovo record di presenze in tutte le località gestite, con oltre 55.000 soggiorni (+35% rispetto allo stesso periodo del 2023). Il rinnovato clima di fiducia nel comparto degli affitti brevi ha spinto anche l’ulteriore espansione del portafoglio gestito dalla società, che ad agosto ha superato le 2.870 unità gestite direttamente e in esclusiva arricchendosi di strutture di particolare rilievo nelle località più importanti, e l’avvio delle attività in nuove zone non ancora coperte dal servizio CleanBnB. “L’overtourism è semplicemente un turismo usa e getta, fatto male. La risposta è solo una: turismo sostenibile che non è solo una moda, ma una necessità per il futuro delle nostre destinazioni. CleanBnB, con il suo modello di gestione degli affitti brevi, rappresenta un esempio concreto di come il settore turistico possa evolversi in modo responsabile, creando valore per tutti: i viaggiatori, i proprietari e le comunità locali. Seguendo queste dieci regole, possiamo tutti contribuire a un turismo che non solo rispetta il territorio, ma che lo valorizza e lo preserva per il futuro”, ha concluso Zorgno.

Turismo, al via a Milano Stati generali informazione turistica

Turismo, al via a Milano Stati generali informazione turisticaMilano, 2 ott. (askanews) – Si sono aperti oggi a Palazzo Lombardia gli Stati Generali GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica), organizzati, oggi e domani, in collaborazione con Regione Lombardia, Assessorato al Turismo, e con il patrocinio Enit (Agenzia Nazionale del Turismo).


Oltre dell’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, Barbara Mazzali, presenti all’evento in Sala Biagi, Sabrina Talarico, presidente GIST, Cristina Mottironi, direttrice MET Master Economia e Turismo Università Bocconi di Milan, Alessandra Priante, direttore ENIT (in collegamento video), Josep Ejarque, destination manager, Paolo Pizzocaro, direttore Unit Travel & Industry Fiera Milano e Alfonso Pecoraro Scanio, presidente Univerde. “Negli ultimi decenni abbiamo assistito a un’evoluzione straordinaria del turismo – ha spiegato Mazzali, in apertura dell’evento -. Da fenomeno di nicchia e per pochi, si è trasformato in un’esperienza di massa, globale e sempre più accessibile. Non solo: oggi il turismo è estremamente specializzato. Si viaggia per scoprire culture, tradizioni, enogastronomia, per motivi sportivi, medici, religiosi, e con una crescente attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità ambientale”.


“Questo cambiamento epocale ha imposto nuove sfide ma anche opportunità, sia per chi lavora nel turismo sia per chi, come voi – ha detto rivolgendosi ai giornalisti specializzati – si occupa di raccontarlo. L’informazione turistica, così come il turismo stesso, deve oggi adattarsi alle esigenze di un pubblico sempre più diversificato, che utilizza nuovi mezzi tecnologici per organizzare e vivere i propri viaggi. Questo contesto in evoluzione ci porta ad aprirci, ma anche a riflettere attentamente su strumenti innovativi, come l’Intelligenza Artificiale, che stanno già cambiando il nostro settore”. “Regione Lombardia è disponibile a confrontarsi su temi centrali per il settore: dalle sfide e opportunità delle nuove tecnologie, alla sostenibilità, fino alla necessità di ricostruire un patto di fiducia tra informazione, istituzioni e pubblico. Abbiamo davanti a noi quattro tavoli tematici che toccheranno tutti questi aspetti, offrendo spunti di riflessione essenziali per affrontare il futuro del turismo e della sua narrazione”. Nel pomeriggio, giornalisti e stakeholder del mondo del turismo si sono confrontati su quattro tavoli tematici: ‘Tecnologie AI: sfide, opportunità e rischi’; ‘Filiera dell’informazione, un patto da ricostruire’; ‘Sostenibilità e nuove specializzazioni giornalistiche’; ‘Editoria turistica, modelli e mezzi di comunicazione’.


Gli esiti dei tavoli di approfondimento verranno resi noti domani, giovedì 3 ottobre, in una conferenza stampa.

Ristorante Le Fief, viaggio culinario tra innovazione e tradizione

Ristorante Le Fief, viaggio culinario tra innovazione e tradizioneRoma, 1 ott. (askanews) – Quando l’autunno avvolge la natura con i suoi colori caldi e rassicuranti, il ristorante Le Fief di Castello Dal Pozzo, resort sul Lago Maggiore, invita i suoi ospiti a un’esperienza sensoriale. Sotto la guida dell’Executive Chef Enrico Bazzanella, e con la collaborazione della Chef Stellata Marta Grassi, il nuovo menù autunnale si presenta come una celebrazione del territorio e delle tradizioni, reinterpretate con eleganza e modernità.


Ogni ingrediente viene scelto con cura, rispettando il ritmo della natura, e viene trasformato in creazioni culinarie che evocano antichi saperi e nuove scoperte. “Il nostro menù è un omaggio al tempo che scorre – dice Chef Bazzanella – un dialogo tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione”. Piatti come la “Guancia di Vitello a lenta cottura con topinambur e cavolo rosso” e la “Crema di zucca con scampo bardato e crumble aromatico” raccontano di sapori autentici elevati a nuove altezze creative. Per chiudere poi in dolcezza con il “Profitterol della Zia Gigia”, crema allo zabaione, castagne e panna, a evocare le tradizioni familiari e la semplicità dei dessert d’epoca.


La carta propone una selezione altrettanto raffinata. Per chi ama i sapori più decisi, l’ “Uovo Ottone I°, con porcini e mais croccante” è una vera celebrazione autunnale. Gli amanti del mare potranno invece gustare l’ “Orata al forno con wok vegetale e salsa olandese”, mentre il “Controfiletto di cervo, castagne, mele e salsa al vin brulé” offre un’esperienza di sapori robusti e avvolgenti. Non manca il classico “Filetto del Principe”, servito con speck, spatzle e cavolo rosso in agrodolce, per chi cerca un piatto che combina tradizione e intensità. Il Ristorante Le Fief, con le sue sale intime e la sua terrazza illuminata dalla luna, ha radici profonde nella storia della famiglia Visconti e Dal Pozzo. È da queste radici che nasce l’ispirazione del nome “Le Fief”, che richiama l’antica tradizione del feudo, luogo di incontro e condivisione. La filosofia di Chef Bazzanella e della Chef Grassi segue questa linea: preservare la ricchezza del passato e infondere nuova vita nei piatti.


“In cucina – spiega Bazzanella – ci prendiamo cura della materia prima come un artigiano del legno si prende cura della sua opera. Non cerchiamo l’artificio, ma la purezza. Ogni piatto deve raccontare una storia, un frammento di memoria, un’esperienza vissuta”.

Turismo, per 77% italiani è fondamentale certificare Made in Italy

Turismo, per 77% italiani è fondamentale certificare Made in ItalyMilano, 27 set. (askanews) – La certificazione dell’autenticità “Made in Italy” si conferma centrale per quasi 8 italiani su 10 (il 77%): è insomma fondamentale che ristoratori e produttori italiani certifichino i loro prodotti e servizi. E’ quanto emerge dal XIV Rapporto “Italiani, turismo sostenibile ed ecoturismo”, realizzato da Noto Sondaggi per la Fondazione UniVerde e promosso da Coldiretti, Terranostra Campagna Amica e Fondazione Campagna.


Il rapporto è stato presentato durante l’evento “Piemonte EcoDigital” promosso dalla Rete EcoDigital. Inoltre, l’indagine ha evidenziato una novità: ben il 30% dei partecipanti ha dichiarato di aver scoperto che un ristorante o un prodotto pubblicizzato come “Made in Italy” non lo era realmente. Una delle domande del rapporto si concentra sulla necessità di una certificazione per i prodotti agroalimentari italiani presenti nei ristoranti all’estero. Il 78% degli intervistati conferma la necessità di garantire che i prodotti della nostra tradizione siano realmente italiani nella loro origine. Per quanto riguarda l’importanza della certificazione, il 56% degli intervistati considera il marchio “Made in Italy” un valore aggiunto, mentre il 25% lo definisce addirittura fondamentale. Questa percezione riflette quanto la qualità e l’origine certificata dei prodotti italiani siano ritenute essenziali per tutelare e promuovere la nostra tradizione alimentare, sia in Italia che all’estero.


Parallelamente, l’alimentazione gioca un ruolo sempre più centrale nella lotta al cambiamento climatico. Il rapporto rivela che una vasta maggioranza degli italiani condivide l’idea che le scelte alimentari individuali possono influire in modo significativo. Il 75% degli intervistati crede che modificare le proprie abitudini alimentari, preferendo prodotti a km0 e seguendo i princìpi della dieta mediterranea, sia un passo importante nella battaglia contro il cambiamento climatico. Inoltre, il 65% degli intervistati continua a supportare la candidatura della Cucina Italiana come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, dimostrando quanto sia importante preservare l’autenticità delle nostre tradizioni gastronomiche.


“La genuinità dei prodotti italiani è un patrimonio da proteggere, e ITA0039 by Asacert si impegna a garantire, attraverso un sistema di certificazione semplice e trasparente, che i prodotti serviti nei ristoranti italiani nel mondo siano davvero 100% italiani. Da quanto si evince da quest’ultima indagine, è un pensiero condiviso anche dalla maggioranza degli italiani. Riconosciamo il valore fondamentale del cibo nel patrimonio culturale italiano, un legame profondo con la nostra storia, tradizioni ed economie locali. Grazie a criteri attentamente selezionati e un approccio tecnico rigoroso, certifichiamo un’esperienza autentica e completa, che include prodotti, menù, servizio e valorizzazione del territorio”, ha commentato Fabrizio Capaccioli, ad di Asacert e ideatore del protocollo ITA0039. Tutti i ristoranti italiani nel mondo hanno la possibilità di richiedere la certificazione e di fare la differenza nel panorama della ristorazione italiana globale, distinguendosi con la certificazione ITA0039 | 100% Italian Taste Certification.

Santanchè: rafforzare turismo costiero, oggi è solo 1,9% del Pil

Santanchè: rafforzare turismo costiero, oggi è solo 1,9% del PilRoma, 25 set. (askanews) – “L’Italia è sì la quarta nazione in Europa per superficie costiera sul totale del territorio, il turismo costiero però contribuisce soltanto all’1,9% del Pil. Questo lo dobbiamo soprattutto a carenze infrastrutturali e anche però alla qualità dei porti turistici. Quindi riteniamo sia fondamentale proseguire sul miglioramento e trasformare il potenziale della nostra nazione in effettiva possibilità concreta”. Lo ha detto il ministro del Turismo Daniela Santanchè intervenendo in video collegamento alla seconda edizione del Forum Risorsa Mare, organizzato da The European House Ambrosetti in corso a Palermo.


“Dobbiamo investire in infrastrutture moderne e sostenibili, migliorare l’accessibilità e promuovere anche una gestione responsabile delle risorse naturali che sono passi essenziali per attrarre un turismo di qualità. Non dobbiamo puntare sulla quantità – ha detto ancora il ministro – ma sulla qualità. E per arrivare a questo dobbiamo raccogliere la sfida sui servizi e i porti turistici fanno parte integrante dello sviluppo di un turismo del mare di qualità. E dobbiamo anche aiutare dal punto di vista delle risorse”. Il ministro ha ricordato alcune azioni già intraprese – come l’accesso al wi-fi nei porti, la possibilità di tracciare ingressi e uscite nei porti – riconoscendo che ancora molto resta da fare anche sul fronte della formazione “della professionalizzazione degli operatori del settore”, perché “per essere sfidanti dobbiamo alzare la qualità dei nostri servizi”. “C’è necessita – ha detto ancora – di uniformare a livello nazionale le varie tassazioni, che invece purtroppo cambiano da comune a comune e questo non è possibile se vogliamo un turismo di qualità e non di quantità”.


“Noi – ha concluso il ministro Santanchè – stiamo facendo in modo di costruire un prodotto migliore per venderlo meglio, perché l’Italia si merita di tornare ad essere sul primo gradino del podio per quanto riguarda il settore del turismo”.