Klimt, Boetti, Salvo, Ligabue: il 5 novembre asta Bolaffi di arteMilano, 28 ott. (askanews) – Un disegno di Gustav Klimt, opere storiche di Salvo e Alighiero Boetti, una scultura in terracotta di Ligabue che rappresenta un unicum: sono oltre 250 i lotti protagonisti dell’asta di arte moderna e contemporanea, in programma martedì 5 novembre in Sala Bolaffi a Torino e in modalità internet live sul sito di Aste Bolaffi (www.astebolaffi.it). L’asta sarà preceduta dall’esposizione che, a partire da giovedì 31 ottobre fino al giorno dell’asta, permetterà ad appassionati e collezionisti di ammirare le opere da vicino durante la settimana torinese dell’arte.
Il catalogo, suddiviso in multipli-edizioni (lotti 1-83) e pezzi unici (lotti 84-255), vanta lavori storici e di caratura internazionale che offrono una panoramica sulle principali correnti artistiche e le diverse forme d’arte del Novecento e uno sguardo ai giorni nostri. Cronologicamente lo apre uno dei 18 studi realizzati nel 1898 da Gustav Klimt per il ritratto della dama viennese Sonja Knips esposto al Belvedere di Vienna (lotto 87, stima 28 mila-35 mila euro) e lo chiude il prototipo dell’auto “Tork” realizzato nel 2017 dalla saudita Shalemar Sharbatly, prima donna incaricata dal governo di realizzare lavori di street art (lotto 255, stima 4 mila-8 mila euro). Opera cruciale nel percorso artistico di Alighiero Boetti, e di rilevanza storica, il raro arazzo “Segno e disegno” del 1978, tra i suoi primissimi lavori, è il top lot dell’intera vendita (lotto 219, stima 280 mila-350 mila euro). Di Boetti è proposta anche l’interessante penna a biro su carta intelata “Mimetismo” del 1979 (lotto 220, stima 75 mila-90 mila euro).
Protagonista della prima grande retrospettiva italiana a lui dedicata (a partire dal 1 novembre alla Pinacoteca Agnelli a Torino) e reduce dalle recenti aggiudicazioni stellari messe a segno nelle aste internazionali, Salvo è presente in catalogo con “Primavera”, uno dei suoi paesaggi più tipici, permeati da luce onirica e colori sfavillanti (lotto 224, stima 75 mila-90 mila euro). Tra i top lot ci sono anche “Dentro e fuori” di Emilio Scanavino (lotto 218, stima 70 mila-100 mila euro), “Grigiorosso nero” di Carla Accardi (lotto 222, stima 25 mila-35 mila euro), nonché lavori di Mario Schifano, Mario Merz, Franco Angeli ed Emilio Isgrò (“Il nome di Carmen” 1970, lotto 215, stima 18 mila-25 mila euro), le cui celebri cancellature nel 2024 compiono 60 anni.
Per la prima volta, inoltre, va all’asta in Italia una scultura in terracotta di Ligabue, “Albero con cane e gatto”, pezzo unico eseguito nel 1952-1953 nella fornace Vecchia di Luzzara con l’argilla della golena del Po (lotto 147, stima 30 mila-40 mila euro). Impreziosiscono la proposta disegni di Felice Casorati e Amedeo Modigliani, tra cui “Tête tournée”, punta di piombo su carta del 1911 (lotto 88, stima 30 mila-50 mila euro).
Tra le curiosità compaiono una delle ultime opere di Ottone Rosai, accompagnata da una lettera autografa in cui l’artista si congratula con l’acquirente dell’epoca (lotto 149, stima 10mila-14 mila euro), e “Senza titolo” di Gérard Deschamps, accumulazione di biancheria intima femminile; l’opera, esposta nel 1961 nella vetrina della Galleria Apollinaire a Milano, fu sequestrata in quanto ritenuta vilipendiosa nei confronti di papa Giovanni XXIII la cui processione per il Corpus Domini passava proprio di fronte alla galleria (lotto 155, stima 8 mila-12 mila euro). Infine, nella sezione dedicata a multipli ed edizioni, spiccano due pannelli serigrafati su tela da Giacomo Balla con farfalle in movimento e fiori futuristi provenienti da Casa Balla a Roma (lotto 6, stima 10 mila-15 mila euro), la serigrafia di Roy Lichtenstein su busta di carta raffigurante un tacchino, commissionata nel 1964 per l’iconica mostra “American Supermarket” alla Bianchini Gallery di New York (lotto 14, stima 2.500-4 mila euro), venticinque scatole-scultura in legno di Mario Ceroli “Si-no” del 1972 (lotto 56, stima 18 mila-25 mila euro), oltre a serigrafie di Andy Warhol della serie “Ladies and Gentleman” (lotti 19, 20, stima 8 mila-12 mila euro) e a una serigrafia dalle dimensioni imponenti di Robert Rauschenberg (lotto 21, 14 mila-18 mila euro).