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A febbraio Sana Food: la sana alimentazione incontra horeca a Bolognafiere

A febbraio Sana Food: la sana alimentazione incontra horeca a BolognafiereMilano, 19 set. (askanews) – Per la sua trentaseiesima edizione Sana, la storica fiera del biologico, cambia formula ed evolve in Sana Food. Il nuovo concept, in programma a BolognaFiere dal 23 al 25 febbraio 2025, si rivolgerà ai professionisti e agli operatori del fuori casa e del retail specializzato allargando lo sguardo a una alimentazione sana, che accanto al biologico parla di offerta veg, alimentazione funzionale o sportiva, anche fuori dalle mura domestiche (ristoranti, bar, osterie, autogrill, mense, servizi di catering e ristorazione).


“Abbiamo deciso di dividerla in due perchè la parte beauty si accompagnava meglio a Cosmoprof – ha spiegato Domenico Lunghi, direttore manifestazioni dirette di BolognaFiere – invece la parte food necessitava di una rivitalizzazione perchè nel frattempo il biologico è molto cambiato ed è passato a dialogare di più con la grande distribuzione che ha trovato un interlocutore in Marca (la fiera dedicata alla private label). A gennaio quindi le aziende avranno la possibilità di dialogare con la gdo mentre a febbraio il focur è l’horeca”. A dare impulso al format Sana Food, che sarà in contemporanea a Slow Wine Fair, l’evoluzione del mercato che, soprattutto per i consumi fuori casa – il valore recentemente censito del solo mercato food&bev di bar, ristoranti e osterie vale oltre 92 miliardi di euro nel 2023 (fonte: Rapporto Fipe Confcommercio) -, risponde a un aumento della domanda di prodotti sani e sostenibili, innovativi nella composizione e nella presentazione e, al contempo, rispettosi delle diverse tradizioni territoriali.


La tre giorni di Sana Food si annuncia come un viaggio nel mondo della sana alimentazione, dai piatti pronti ai menù gourmet, per offrire una panoramica completa delle proposte provenienti dalle principali realtà produttive, specialmente a filiera controllata e con volumi medio-piccoli. In continuità con Sana, il biologico e il biodinamico saranno il cuore anche di Sana Food, affiancati da ulteriori segmenti merceologici che completano il quadro della sana alimentazione, come i piatti vegetariani, offerta spesso presente nel menù biologici di molti esercizi. Per questo a febbraio tra gli espositori ci saranno anche produttori e distributori o rivenditori di prodotti vegetariani, vegani, plant based e dell’alimentazione funzionale (“free from” e “rich in”, alimenti per gli sportivi, la terza età e l’infanzia, per soggetti allergici, intolleranti, per chi ha adottato un particolare regime dietetico, etc.). “Il biologico sta registrando un incremento significativo nei consumi fuori casa, riflettendo la crescente consapevolezza dei consumatori verso scelte alimentari sostenibili e salutari – ha detto Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio – Gli ultimi dati mostrano un deciso aumento dell’utilizzo di alimenti bio in ristoranti, mense e strutture di ospitalità. Questo trend positivo è il risultato di un’evoluzione culturale che vede nel biologico non solo una scelta di qualità, ma anche un impegno per la tutela dell’ambiente, la mitigazione dei cambiamenti climatici, la conservazione della biodiversità e la crescita del benessere sociale. Come FederBio, siamo fortemente impegnati nel sostenere iniziative che promuovano una sempre maggiore diffusione del biologico anche nei canali Horeca e retail specializzato. Questo sforzo si innesta in un momento cruciale per il biologico, che punta a diventare il modello di riferimento dell’intero comparto agroalimentare italiano”.

Il biologico tenta la “riscossa”: nel 2024 +4% vendite nella gdo

Il biologico tenta la “riscossa”: nel 2024 +4% vendite nella gdoMilano, 19 set. (askanews) – Segnali positivi per il comparto biologico che, dopo le difficoltà degli ultimi anni, a luglio 2024 ha registrato una crescita nella grande distribuzione del 4%, rispetto allo stesso periodo di un anno prima. “Una crescita reale – ha spiegato Silvia Zucconi, chief operating officer di Nomisma in occasione della presentazione di Sana Food – perchè l’inflazione sta praticamente rientrando. Potremmo parlare di un biologico alla riscossa”. Dietro quel +4% c’è l’incremento del 7% registrato nel canale discount, il +5% di ipermercati e supermercati a fronte di un -1% nell’online.


La crescita del 4% nel 2024 arriva dopo un 2023 che, secondo i dati Nomisma per l’Osservatorio Sana, ha visto il mercato italiano del biologico toccare i 5,474 miliardi di euro a valore, il 9% in più rispetto all’anno prima, con una crescita dei consumi domestici del 7% per 4,2 miliardi ma soprattutto con un +18% del fuori casa che tuttavia vale ancora 1,268 miliardi. In questo contesto segnali incoraggianti arrivano anche dall’export che ha segnato un +8% a 3,641 miliardi nel 2023, che diventa ancora più rilevante se si allarga lo sguardo all’ultimo decennio quando la crescita è stata del 203% (2023 vs 2012). Dopo il boom a cavallo della pandemia, che aveva impresso una accelerazione al comparto, si era innescato un trend discendente che nel 2023, per quanto riguarda le vendite in iper e supermercati, aveva toccato il punto di minimo come incidenza complessiva sul carrello della spesa. Nel 2024 (dati a luglio) c’è stata una risalita al 3,2% che lascia ben sperare per fine anno. Ma i dati più incoraggianti arrivano dal fuori casa dove le potenzialità restano ancora alte dal momento che solo un terzo degli italiani pranza a casa – la percentuale sale al 50% per la cena – e i consumi out of home sono in forte crescita rispetto ai consumi degli italiani di prodotti food&beverage acquistati nella grande distribuzione dove da 15 anni sono fermi intorno ai 160 miliardi di euro (fonte: The European House – Ambrosetti, 2024).

Ferrero: accordo coi sindacati per premio legato agli obiettivi 2023-24

Ferrero: accordo coi sindacati per premio legato agli obiettivi 2023-24Milano, 19 set. (askanews) – Siglato l’accordo coi sindacati sui premi legati agli obiettivi per i 7mila dipendenti Ferrero in Italia. I premi, differenti per le varie sedi e aree, vedono per i dipendenti della sede di Alba 2.387,85 euro lordi, per le aree e depositi 2.207,78, per i dipendenti dell’impianto di Balvano (Potenza) 2.379,28, per quello di Pozzuolo Martesana, nel Milanese, 2.416,44, per Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino) 2.382,14, per lo staff 2.372,72 lordi. Le somme saranno erogate con le competenze di ottobre, come stabilito dall’accordo integrativo in vigore.


“L’azienda e le organizzazioni sindacali esprimono congiuntamente piena soddisfazione per i risultati raggiunti – si legge in una nota congiunta – sottolineando i percorsi sviluppati in questi anni di valorizzazione delle persone e del loro benessere in azienda, resi possibili anche grazie a solide e positive relazioni industriali”. L’accordo stato raggiunto in occasione dell’incontro avvenuto oggi tra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, con il coordinamento sindacale Ferrero delle Rsu e delle rappresentanze sindacali della rete commerciale. Nell’incontro, previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, sono stati analizzati gli andamenti di mercato, le prospettive produttive aziendali, i programmi di investimento e le tendenze occupazionali nonché lo stato di applicazione del vigente accordo integrativo aziendale.


In particolare, con riferimento al premio legato a obiettivi, che, per l’esercizio 2023/2024, prevede un importo massimo di euro 2.450,00 lordi, le parti hanno preso in esame i fattori che concorrono a determinarlo: il risultato economico (30% del premio), unico per tutta l’azienda, e il risultato gestionale (70% del premio) legato all’andamento specifico di ogni stabilimento/area, da cui poi dipendono le variazioni a seconda della sede o dell’area. I dipendenti potranno convertire una parte del premio legato agli obiettivi in servizi alle persone (flexible benefits) tramite apposita piattaforma on-line già operativa. In particolare, i dipendenti potranno volontariamente convertire una somma a scelta tra 300, 500, 750, 1.000, 1.250 o 1.500 euro del Plo. Il paniere dei flexible benefits conferma molteplici agevolazioni che possono essere catalogate negli ambiti famiglia, servizi vari, tempo libero, assistenza sanitaria e previdenza complementare.

Cia: danni maltempo in stessi luoghi e stesse aziende del 2023

Cia: danni maltempo in stessi luoghi e stesse aziende del 2023Roma, 19 set. (askanews) – Stessi luoghi, stesse aziende, medesimi danni: questo ha provocato l’intensità delle piogge che sta mettendo a dura prova il territorio Emiliano Romagnolo. “L’agricoltura è ancora sott’acqua – commenta Stefano Francia, presidente di Cia- Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna – e quel che più colpisce è che sono le stese aree coinvolte dall’alluvione del 2023, laddove erano state ripristinate le numerose criticità nei campi, ora occorre ricominciare da capo”.


Partendo dall’Emilia, nel bolognese il fiume Idice ha rotto poco più a valle rispetto al maggio 2023 dove i lavori di ripristino sono tuttora in atto. L’area allagata in destra del fiume è la stessa già interessata nello scorso anno, in particolare nella zona di Selva Malvezzi. Il torrente Quaderna è esondato nella sponda destra provocando allagamenti in zona Fiorentina e Sant’Antonio. Anche il Sillaro ha rotto nella sponda sinistra nella zona di Castel Guelfo. L’Appennino bolognese ed alcuni territori di Imola non sono rimasti indenni perché sono stati segnalati smottamenti e aree allagate. “Pure in Romagna la situazione è tragica e sta vivendo un dejavù con centri abitati come Cotignola, Bagnacavallo, Forlì, Faenza che sono in situazioni di criticità – ricorda Francia – dove anche il Fiume Montone è straripato di nuovo. I ripristini che erano stati a termine in molti casi sono da rifare con perdite ingenti di danaro e produzioni per il prossimo anno, senza contare il danno sulle colture ancora in atto come barbabietole da zucchero e pomodoro da industria. Insomma, anche questa è una annata da dimenticare – prosegue Francia – Saremo di supporto agli agricoltori ed esprimiamo la nostra vicinanza alle popolazioni alluvionate – conclude Francia – con l’augurio che i lavori di ricostruzione continuino e che portino a un lavoro di potenziamento delle opere già avviate”.

Confagricoltura: fenomeni alluvionali non sono più eccezionali

Confagricoltura: fenomeni alluvionali non sono più eccezionaliRoma, 19 set. (askanews) – I fenomeni alluvionali non sono piu’ ‘eccezionali’, vanno gestiti mettendo in atto un Piano strutturale a salvaguardia del territorio che sia di ampio respiro, capace di fronteggiare in tempi rapidi situazioni disastrose per la collettività e le imprese, grazie a procedure snelle, velocità nella raccolta dei dati e nella compilazione delle perizie, con l’obiettivo di ottenere subito le risorse necessarie alla messa in sicurezza delle zone edificate e dei bacini idrografici e al rilancio delle attività produttive. A dirlo è Confagricoltura, sottolineando come sia urgente un serio studio di fattibilità della sistemazione idraulica dei corsi d’acqua naturali e artificiali. Il settore primario è quello più coinvolto e danneggiato e bisogna superare i veti ambientali: ci sono opere ferme da anni.


L’organizzazione agricola esorta i Consorzi di bonifica a svolgere il proprio ruolo fondamentale nel presidio idrogeologico in collina e montagna, invitandoli a investire le risorse del PNRR per ottimizzare il sistema idrico. Sono pochi gli interventi effettuati sui movimenti franosi generati lo scorso anno dalle esondazioni e dall’eccesso di piogge, spiega Confagricoltura in una nota. Ora le frane si sono riattivate, e altre se ne sono aggiunte, peggiorando il quadro complessivo del dissesto.


Intanto i tecnici di Confagricoltura seguono costantemente il monitoraggio degli areali critici attraverso una capillare ricognizione dei danni subiti dalle aziende agricole. Il comparto è stato gravemente colpito: vigneti e frutteti sommersi, con alberi carichi di frutti ancora da raccogliere (uva, pere, mele, kiwi), oltre alle orticole in campo, in particolare le varietà tardive del pomodoro da industria e le barbabietole da zucchero. La Confederazione ricorda che l’Emilia-Romagna è la seconda regione produttrice di ortofrutta in Italia con 180.000 ettari coltivati e rappresenta, in termini di volume, il 15% della produzione nazionale. La regione figura al terzo posto a livello nazionale per produzione di uva (7,97 milioni di quintali di uva) e al secondo se si parla di uva per vini da tavola. Produce 1,8 milioni di tonnellate di pomodoro da conserva sui 5,5 milioni totali nel Paese e dal bacino bieticolo emiliano arriva oggi la maggior parte dello zucchero made in Italy.

G7, a DiviNazione spazio Confagri su agricoltura di oggi e domani

G7, a DiviNazione spazio Confagri su agricoltura di oggi e domaniRoma, 19 set. (askanews) – Uno spazio dedicato all’agricoltura di oggi e di domani, animato da convegni, approfondimenti, laboratori, degustazioni e rassegne culturali: questo è “ConfAgorà”, l’hub di Confagricoltura a Divinazione Expo 24, la grande esposizione del settore primario italiano, organizzata dal ministero dell’Agricoltura, che avrà luogo a Siracusa dal 21 al 29 settembre, in concomitanza con i lavori del G7.


Il nome “ConfAgorà”, che richiama la principale piazza della polis, cuore pulsante della vita sociale, politica e commerciale dell’antica Grecia, comunica la vocazione dello spazio di Confagricoltura: quella di promuovere il confronto tra esperti, imprenditori, professionisti e artisti per approfondire le importanti sfide che interessano il comparto. Il settore primario è, infatti, chiamato a una missione fondamentale per l’intera società: produrre cibo di qualità e in quantità adeguate, per una popolazione globale che raggiungerà i dieci miliardi di persone entro il 2050 (dati FAO), continuando a tutelare l’ambiente. A Largo Aretusa, in Ortigia, una piazza sul mare, allestita con moduli di materiali ecosostenibili e interamente riciclabili, proporrà numerose iniziative ogni giorno. Un trattore di ultima generazione, fornito da FederUnacoma, mostrerà le novità tecnologiche disponibili per le imprese agricole. Un grande schermo proietterà un ciclo di interviste agli esperti di Confagricoltura per approfondire i temi che guidano l’attività di rappresentanza dell’associazione, a Roma e a Bruxelles: dalla sicurezza alimentare alla Pac, dai temi legati all’innovazione e alla digitalizzazione delle aziende agricole, insieme ad Hubfarm alle agroenergie. Senza tralasciare i focus su produzioni e filiere.

La Sca-World Barista Championship torna a Host 2025

La Sca-World Barista Championship torna a Host 2025Roma, 19 set. (askanews) – Torna a HostMilano, che si svolgerà a Fieramilano a Rho dal 17 al 21 ottobre 2025, la manifestazione del World Barista Championship™, organizzato da SCA, l’associazione mondiale nata per promuovere e diffondere la cultura del caffè, delle sue origini e dei suoi utilizzi. Nel 2025 infatti in Host si prospetta un’edizione particolarmente ricca dello storico SIC – Salone Internazionale del Caffè.


Mettendo al centro l’eccellenza del caffè e la crescita professionale dei baristas, che si esprime in creazioni d’autore a base di espresso e latte, il WBC coniuga l’opportunità per i professionisti di dimostrare la loro esperienza e creatività con la valorizzazione delle materie prime e delle tecnologie innovative che ne abilitano la massima espressione. Il caffè infatti è sempre più di moda: in tema di vivacità delle proposte, questa è stata senza dubbio l’estate degli iced coffee, proposti in infinite nuove ricette: dal cocco al caramello, dalla frutta alle spezie, fino allo iced latte e al nitro coffee – preparato con azoto liquido, per un tocco speciale – i caffè ghiacciati si sono affermati come un drink per tutte le ore. Anche come aperitivo.


Un dinamismo che si riflette anche nei dati: tra consumo domestico e fuoricasa, Statista stima che il mercato mondiale chiuderà il 2024 con un valore di 461,30 miliardi di dollari, per superare la soglia dei 500 miliardi nel 2028 e attestarsi a 521,90 miliardi di dollari a fine decennio. L’Europa vale da sola circa 47 miliardi di dollari (saliranno a 65 verso la fine del decennio), mentre in Italia il fatturato dei 50 principali player della torrefazione è pari oggi a circa 7 miliardi di dollari (oltre il 55% dall’export). A oggi sono già oltre 900 le aziende registrate a Host 2025, delle quali circa 400 (il 44%) estere.

Il 5 novembre a Modena la 70esima edizione della guida Michelin

Il 5 novembre a Modena la 70esima edizione della guida MichelinRoma, 19 set. (askanews) – Ristoranti italiani con il fiato sospeso fino al 5 novembre prossimo, quando a Modena, nel cuore della Food Valley, sarà presentata la 70esima edizione della guida Michelin Italia 2025. L’annuncio è arrivato in occasione dei festeggiamenti per l’arrivo della guida che si sono svolti a Torino, presso la Nuvola Lavazza, durante i quali sono stati presentati i dati dello studio “Taste Tourism”, che analizza i flussi turistici generati dai ristoranti stellati italiani.


L’indagine, che è stata condotta per la prima volta nel 2016, registra un importante incremento sull’indotto che generano i ristoranti stellati nel nostro paese che passa da 280 milioni di euro a 438 milioni di euro. La cifra non include la spesa sostenuta nel ristorante stesso, ma interessa i settori dell’hotellerie, del commercio e dei servizi. Prendendo in esame i dati del 2023, i ristoranti stellati italiani hanno accolto 2,4 milioni di clienti (di cui il 40,7% dall’estero, provenienti da 43 paesi) per un indotto complessivo di 438 milioni di euro.


Per il 2024, le previsioni indicano un risultato relativo all’indotto indiretto in aumento, pari a 498 milioni di euro. Infatti, il 74,6% della clientela estera ed il 39,5% di quella italiana trascorre almeno una notte nella destinazione o nelle immediate vicinanze, generando quindi benefici indiretti sui settori dell’ospitalità (circa 355 milioni), del commercio (48 milioni) e dei servizi locali (35 milioni). Lo studio rileva che ogni ristorante con 1 Stella MICHELIN genera benefici diretti sul territorio pari a 805mila euro circa, che diventano 2,4 milioni di euro quando si tratta di un ristorante 2 Stelle MICHELIN, per poi esplodere quando prendiamo in esame i ristoranti che “meritano il viaggio”, ovvero quelli insigniti delle 3 Stelle MICHELIN, con un risultato che supera i 6,5 milioni di euro ciascuno.


Usa, Francia e Germania sono i paesi più rappresentati dalla clientela straniera mentre, dalla prospettiva dell’indotto legato ai soggiorni, quasi il 70% dei gestori di hotel di qualità (da 3 a 5 stelle lusso) localizzati nei pressi di un’insegna stellata Michelin, dichiara di avere clienti giunti in albergo proprio per recarsi in uno specifico ristorante. La regione italiana a beneficiare maggiormente della presenza dei ristoranti stellati è la Lombardia, seguita a ruota dalla Campania. In terza posizione troviamo il Piemonte. A livello provinciale, è Napoli a giovare dei maggiori benefici, seguita da Roma e Milano.


Interessante il dato relativo ai comuni che, dopo un podio formato da tre capoluoghi di regione (Milano, Roma e Firenze), vede la presenza di comuni di ben più piccole dimensioni come Senigallia al quarto posto e Massa Lubrense al quinto. Nella Top Ten anche Orta San Giulio, Alba e Brunico, oltre ad altri due capoluoghi come Torino (sesta) e, al settimo posto, Modena.

Coldiretti: in E.R. e Marche colpite centinaia aziende da maltempo

Coldiretti: in E.R. e Marche colpite centinaia aziende da maltempoRoma, 19 set. (askanews) – Centinaia di aziende agricole colpite, allevamenti isolati causa delle frane in collina, migliaia di ettari di terreni di cereali e ortaggi e frutteti sott’acqua, magazzini e fabbricati rurali allagati, danni gravissimi ancora da calcolare. E’ la situazione nei campi dell’Emilia Romagna e delle Marche, secondo il primo monitoraggio della Coldiretti, con i tecnici dell’organizzazione impegnati sui territori per verificare la situazione nelle imprese.


Drammatica la situazione fra il territorio romagnolo e la provincia di Bologna, nuovamente devastati dopo l’alluvione del 2023, soprattutto a causa dell’esondazione dei fiumi e delle piogge torrenziali che hanno causato smottamenti, rendendo anche le strade rurali impraticabili, con alcune aziende agricole isolate. Nel Ravennate e nel Faentino l’acqua ha sommerso i terreni coltivati a cereali e ortaggi e inondato i frutteti di pere e mele, ma non ha risparmiato neppure i vigneti dove la vendemmia non è arrivata neppure alla metà. Ma danni si registrano anche nel Bolognese. Anche nelle Marche campagne e stalle allagate e ortaggi sott’acqua con la situazione peggiore che si registra sulla fascia costiera dalla provincia di Ancona a quella di Macerata fino al Fermano. Completamente sommersi terreni coltivati a fagioli, barbabietola, insalata. Paura anche in Toscana, nell’alto Mugello.

Cia al G7: riportare gli agricoltori al centro dell’attenzione

Cia al G7: riportare gli agricoltori al centro dell’attenzioneRoma, 19 set. (askanews) – “Un’occasione straordinaria per mostrare al mondo il bello e il buono dell’Italia e riportare gli agricoltori al centro dell’attenzione internazionale, con l’obiettivo di valorizzare la qualità e la sostenibilità delle nostre produzioni tramite una vetrina globale unica, ma soprattutto di fare squadra con le organizzazioni e i governi per affrontare le grandi sfide del settore, dai cambiamenti climatici al giusto reddito per i produttori al diritto al cibo per tutti”.


È così che il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, guarda all’appuntamento nodale del G7 Agricoltura e di “Divinazione Expo 24”, dal 21 al 29 settembre a Siracusa, nell’isola di Ortigia, dove la Confederazione sarà in prima linea tra gli impegni con le istituzioni e un ricco programma di eventi e degustazioni nel grande spazio espositivo dedicato a Riva Nazario Sauro. Dopo la visita inaugurale della premier Giorgia Meloni, sabato 21 settembre, spazio agli incontri del Masaf con le rappresentanze del mondo agricolo: il presidente Cristiano Fini interverrà all’evento, domenica 22 settembre al Teatro Comunale di Siracusa, nella prima sessione “Difendere e valorizzare la filiera agricola”; mentre lunedì 23 settembre, il direttore nazionale di Cia Maurizio Scaccia si confronterà su “Una strategia nazionale agricola per le aree interne”.


Giovedì 26 settembre, invece, il presidente di Cia Fini parteciperà ai lavori del G7 delle Organizzazioni agricole, all’Ortea Palace Hotel alle 9.30, e poi sarà ospite del Forum per l’Africa del G7 Agricoltura, al Teatro Comunale alle 15. Venerdì 27 settembre, infine, Stefano Francia del Comitato esecutivo nazionale Cia sarà al convegno a cura di Federunacoma, “Territori sconfinati, piccoli poderi e orti urbani: tutte le tecnologie per macro e micro agricolture”, alla Sala Borsellino del Municipio di Ortigia, Palazzo del Vermexio, alle 10. Ancora, ci saranno oltre mille metri quadrati a Riva Nazario Sauro insieme a Italia Olivicola. Al centro dello spazio espositivo ci sarà l’immenso patrimonio agroalimentare Made in Italy portato a Ortigia dalle aziende associate, protagoniste di una mostra-mercato tutta dedicata alle eccellenze del territorio. Accanto, un fitto calendario di degustazioni, tutti i giorni nell’area tasting dalle 12 alle 14 e dalle 17 alle 21.