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Nel mantovano torna l’incubo aviaria: 16 positività da ottobre

Nel mantovano torna l’incubo aviaria: 16 positività da ottobreRoma, 14 gen. (askanews) – È partita da est, dalle zone di Venezia, Udine, Ferrara e Treviso ed è arrivata nelle province di di Mantova e Verona la nuova ondata del virus dell’influenza aviaria, in particolare il sottotipo H5N1, che sta destando grosse preoccupazioni tra gli allevatori avicoli del nord-est del mantovano, con numerose positività già riscontrate dai veterinari.


Secondo i numeri forniti dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie da metà ottobre ad oggi nel mantovano, riporta Confagricoltura Mantova in una nota, sono stati 16 i casi rilevati, con le galline ovaiole (11 casi) come specie più colpita, seguita dai tacchini da carne (3 casi), dai broiler e dalle anatre, con un caso per tipo. La prima positività della nuova ondata è stata rilevata l’11 novembre, le più recenti invece risalgono al 5 gennaio scorso, ma i dati sono in costante aggiornamento. Le misure di contenimento naturalmente sono già state messe in campo, con l’istituzione di zone di protezione, zone di sorveglianza e, soprattutto, con l’abbattimento dei capi coinvolti dall’infezione.


“Questa nuova ondata – spiega Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova – ci preoccupa, anche alla luce del fatto che i nostri allevatori, nonostante l’altissimo grado di biosicurezza, sono alla mercè di vettori esterni, come gli uccelli selvatici, e di tempi lunghi nell’erogazione dei ristori in caso di abbattimenti. Occorre mantenere altissima l’attenzione”. In particolare, le misure di biosicurezza all’interno degli allevamenti “devono essere seguite pedissequamente, e anzi rafforzate ove possibile. Tutto quello che può essere fatto in materia, va assolutamente messo in pratica”. E a preoccupare non è solo l’aviaria, ma anche patologie come la Psa (suini), la Bluetongue (bovini) o anche l’afta epizootica, un cui caso è stato recentemente riscontrato in un allevamento di bufali in Germania.

Gruppo Pini rileva le attività di Vismara, al via piano di rilancio

Gruppo Pini rileva le attività di Vismara, al via piano di rilancioMilano, 14 gen. (askanews) – Il gruppo Pini rileva le attività di Vismara: l’operazione permette la salvaguardia di tutti i posti di lavoro e un piano di investimenti mirato alla crescita organica dell’azienda.


Pini Italia si è aggiudicata all’asta pubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia l’acquisto della partecipazione totalitaria nella Vismara 1898, società nella quale è stato conferito il ramo d’azienda della Vismara avente ad oggetto la produzione e la commercializzazione dei prodotti relativi allo stabilimento di Casatenovo. L’operazione, che permette la salvaguardia di tutta la forza lavoro impiegata presso l’azienda, pari a 162 dipendenti, si configura come un nuovo inizio per Vismara dopo il difficile periodo trascorso negli ultimi anni. Ora, nel futuro della nuova società costituita, che raccoglie l’eredità di un’azienda con un fatturato pari a 62 milioni di euro, c’è un piano di rilancio che prevede importanti investimenti mirati a una crescita strutturale dell’azienda, che interesserà la parte di produzione e di vendita: un focus sempre più importante verrà rivolto al mercato internazionale, in particolare quello statunitense, grazie all’inserimento dell’azienda in un sistema di filiera capillare guidato dal Gruppo Pini, che ha all’attivo 10 centri produttivi, 8 in Italia e 2 all’estero. Con questa operazione, il Gruppo Pini conferma il proprio impegno alla valorizzazione di aziende storiche simbolo del Made In Italy – Vismara, fondata nel 1898, è iscritta nel registro speciale dei “Marchi storici di interesse nazionale” del Ministero delle Imprese e del Made in Italy – che rappresentano anche al di fuori dei confini nazionali la qualità dell’agroalimentare italiano. “Questa operazione rappresenta un altro tassello importante per il nostro gruppo che ormai da anni si sta focalizzando su una crescita strutturata nei prodotti di filiera di alta qualità, avendo rilevato prima Ferrarini e ora Vismara: due marchi storici simbolo dell’eccellenza agroalimentare italiana”, ha dichiarato Roberto Pini, presidente di Pini Italia. “Questi sono i pilastri fondamentali per lo sviluppo che intendiamo portare avanti unendo innovazione, sostenibilità e continua attenzione alla filiera e alla qualità del prodotto”.

Fipe: bene stretta su recensioni false in Dl sulle Pmi

Fipe: bene stretta su recensioni false in Dl sulle PmiRoma, 14 gen. (askanews) – La Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) raccoglie con favore la stretta sulle recensioni online prevista dal Disegno di Legge sulle PMI, in discussione oggi in Consiglio dei Ministri. La proposta normativa, secondo Fipe, rappresenta un “passo avanti decisivo” nella lotta contro le recensioni false, una battaglia storica della Federazione a tutela della reputazione e della credibilità degli esercizi pubblici italiani.


“La piaga delle recensioni false ha per troppo tempo messo sotto scacco il settore della ristorazione e in generale dei pubblici esercizi, creando danni economici e compromettendo la fiducia dei consumatori”, spiega in una nota Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio. “Non è più tollerabile che attività imprenditoriali subiscano le conseguenze di giudizi fraudolenti o non veritieri, che spesso si traducono in concorrenza sleale e pubblicità occulta. La proposta contenuta nel DL PMI è un segnale importante che accogliamo con entusiasmo e che, se adeguatamente attuata, potrà finalmente garantire maggiore trasparenza e correttezza nel sistema delle recensioni online”, conclude. La Federazione sottolinea anche l’importanza di strumenti normativi che non solo impediscano l’utilizzo di recensioni false, ma che garantiscano anche il diritto di replica e la possibilità di richiedere la rimozione di contenuti ingannevoli o non pertinenti e si impegna a collaborare con le autorità competenti per la definizione e l’applicazione delle nuove regole, sostenendo la necessità di un sistema che tuteli sia le imprese che i consumatori, promuovendo un’informazione trasparente e autentica.

A Roccafluvione si celebra il tartufo nero marchigiano

A Roccafluvione si celebra il tartufo nero marchigianoRoma, 14 gen. (askanews) – Nel cuore delle Marche, dal 24 al 26 gennaio Roccafluvione si prepara a diventare il palcoscenico del primo Tartufo Nero Festival. Nelle Marche, infatti, questo fungo ipogeo si sviluppa grazie alla simbiosi con piante come querce, carpini e noccioli, trovando il suo habitat ideale nei terreni calcarei e freschi tra i 300 e gli 800 metri di altitudine.


A Roccafluvione, la raccolta, regolamentata per garantire la sostenibilità, avviene con l’ausilio di cani addestrati, e ogni tartufaio tramanda conoscenze e tradizioni di generazione in generazione. Il Tartufo Nero di Roccafluvione si sviluppa preferibilmente sui terreni derivanti dal disfacimento di rocce sedimentarie calcaree del periodo Mesozoico e Cenozoico, tipici della zona. Durante il festival, i visitatori potranno immergersi in questa tradizione attraverso talk tematici che esploreranno il legame tra il tartufo, la sostenibilità e la gestione delle risorse naturali. Il festival proporrà inoltre un focus sui prodotti d’eccellenza del Piceno, come i vini locali tra cui il Pecorino e la Passerina del Piceno, l’olio extravergine di oliva e i formaggi artigianali, tutti in abbinamento al tartufo. Questi protagonisti delle degustazioni saranno al centro di discussioni e approfondimenti curati da esperti del settore, creando un dialogo tra cultura gastronomica e valorizzazione del territorio.


La tre giorni del Tartufo Nero Festival offrirà masterclass esclusive con chef di fama internazionale, gare di cucina tra istituti alberghieri, sessioni di truffle hunting ma anche approfondimenti culturali come il talk “Marche regione del tartufo tutto l’anno” e “Aree interne del Piceno”, un approfondimento sulle tipicità locali come l’Anice Verde di Castignano e la Mela Rosa dei Monti Sibillini. “La Regione Marche è una delle poche in Italia a poter vantare il tartufo tutto l’anno – ha sottolineato l’assessore Antonini – con ben nove tipologie distribuite lungo tutto il territorio, da nord a sud. La tradizione del tartufo è particolarmente radicata nella parte settentrionale della regione, con località come Acqualagna. È il momento di valorizzare altre zone altrettanto ricche: il Piceno, con Roccafluvione al centro. Grazie anche ai fondi che la Regione Marche destina alla tartuficoltura, il territorio può porre le basi per un evento destinato a crescere nel tempo”.

Gruppo Alegra a Marca: punto riferimento per private label

Gruppo Alegra a Marca: punto riferimento per private labelRoma, 14 gen. (askanews) – Il gruppo Alegra, che riunisce le tre società commerciali Alegra, Valfrutta Fresco e Brio specializzate nell’ortofrutta, torna a Marca, il salone internazionale dedicato alla marca privata in programma nel quartiere fieristico di Bologna il 15 e 16 gennaio: dopo il positivo esordio nell’edizione 2024, il Gruppo Alegra ha confermato la propria presenza, raddoppiando lo spazio espositivo e preparandosi a presidiare l’evento fieristico con il proprio “Team Italia” al completo che sarà a disposizione di operatori e visitatori padiglione 29, stand E/68.


“Anno dopo anno, Marca si conferma punto di riferimento per gli operatori del mondo della private label – commenta Mauro Laghi, direttore generale di Alegra e responsabile commerciale di Brio – segmento fondamentale per il nostro Gruppo che genera, nelle tre diverse aziende, fino al 40% del volume di affari. Oggi la private label rappresenta un settore in continua espansione, caratterizzato da esigenze peculiari e orientato a soluzioni su misura”. A Marca il Gruppo presenterà la gamma completa di referenze dei propri soci produttori: “nel tempo è cambiata la percezione che la Distribuzione ha della produzione – prosegue Laghi – oggi è sempre più centrale il ruolo delle filiere di qualità, in particolare per i progetti legati a linee premium, e la capacità, da parte di un potenziale partner, di garantire forniture di ortofrutta di qualità con continuità e costanza perché il banco dell’ortofrutta non permette defezioni”.


Il Gruppo Alegra sarà anche protagonista di due momenti di confronto fra gli operatori del settore ortofrutticolo e il mondo della Grande Distribuzione: mercoledì 15, Mauro Laghi salirà sul palco dell’Agorà dei Freschi insieme ad altri autorevoli player e alle principali insegne della GDO per il convegno a cura di SGMarketing dal titolo “Il Biologico: assortimento vissuto come driver di acquisto” mentre giovedì 16 la responsabile marketing del Gruppo, Claudia Iannarella, approfondirà il tema delle sinergie fra aziende e catene della Distribuzione nella tavola rotonda “Obiettivo consumatore: Gdo e produzione insieme per valorizzare l’ortofrutta”.

La Linea Verde a Marca 2025 con l’ortofrutta di IV Gamma

La Linea Verde a Marca 2025 con l’ortofrutta di IV GammaRoma, 14 gen. (askanews) – La Linea Verde, tra i maggiori produttori nazionali di prodotti ortofrutticoli freschi, inaugura il 2025 al Marca di Bologna, mettendo in mostra novità e tendenze per il futuro del gusto. Il gruppo si inserisce come un punto di riferimento nel promuovere soluzioni sostenibili, come dimostrano l’adozione di pratiche agricole innovative, l’attenzione alla riduzione degli sprechi alimentari, l’utilizzo di packaging realizzati con materiale riciclato e riciclabili. Leader in Europa della IV gamma e dei piatti pronti freschi a base vegetale, per il decimo anno consecutivo il gruppo conferma l’importanza della sua presenza alle principali fiere di settore, occasioni strategiche per incontrare nuovi clienti, consolidare i rapporti con i buyer e organizzare incontri b2b.


Durante il Marca by Bologna Fiere, il Salone Internazionale dedicato ai prodotti a marca del Distributore, La Linea Verde presenterà le sue ultime novità del 2024 e offrirà un esclusivo menu degustazione per far assaporare in anteprima i prodotti in arrivo nel nuovo anno. Durante i giorni di fiera sarà infatti possibile assaggiare i piatti appositamente realizzati dallo chef del Gruppo.

Fao: governane e resilienza leve trasformazione sistemi alimentari

Fao: governane e resilienza leve trasformazione sistemi alimentariRoma, 14 gen. (askanews) – La governance e la resilienza sono punti di leva fondamentali per la trasformazione del sistema alimentare. E miglioramenti mirati in queste aree potrebbero catalizzare cambiamenti positivi in altri indicatori, amplificando il progresso globale. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto della Food Systems Countdown Initiative, “Governance and resilience as entry points for transforming food systems in the countdown to 2030”, pubblicato oggi su Nature Food, che presenta la prima analisi completa del cambiamento dal 2000 negli indicatori chiave del sistema alimentare.


Lawrence Haddad, direttore esecutivo di GAIN, spiega che il rapporto sottolinea l’urgenza di accelerare la trasformazione dei sistemi alimentari: “i compromessi sono inevitabili tra obiettivi del sistema alimentare quali posti di lavoro, clima, nutrizione, sicurezza alimentare e resilienza. Ma con una governance più forte e dati migliori questi compromessi possono essere mitigati e persino trasformati in sinergie. Questo rapporto ci aiuta a capire come farlo e ad accelerare i progressi verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”, dice. La ricerca peer-reviewed è stata condotta dalla Food Systems Countdown Initiative (FSCI), una collaborazione di esperti e organizzazioni leader, coordinata dalla Columbia University, dalla Cornell University, dalla Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO) e dalla Global Alliance for Improved Nutrition (GAIN).


Venti delle 42 metriche analizzate nel tempo sono migliorate e tra i risultati degni di nota figurano significativi aumenti nell’accesso all’acqua potabile e nella disponibilità di verdure. Anche la conservazione delle risorse genetiche vegetali e animali è aumentata, rafforzando la resilienza dei sistemi alimentari agli shock climatici e ad altre interruzioni. Sette indicatori mostrano un calo significativo, tra cui una maggiore volatilità dei prezzi alimentari, un peggioramento della responsabilità del governo e una diminuzione della partecipazione della società civile.


Secondo Jessica Fanzo, professoressa di clima e direttrice della Food for Humanity Initiative, Columbia Climate School, “abbiamo bisogno di una riforma completa dei nostri sistemi alimentari in modo da poter fornire alla popolazione mondiale il cibo nutriente necessario per crescere e svilupparsi. Stiamo affrontando una serie di sfide: aumento delle malattie legate alla dieta, continua denutrizione e un clima che cambia. Per combatterle è necessario un cambiamento significativo e rapido”.

Al Sigep Aibi e Assitol portano tradizioni del pane e dell’olio

Al Sigep Aibi e Assitol portano tradizioni del pane e dell’olioRoma, 14 gen. (askanews) – La centralità del pane, la passione per la pizza, l’importanza del lievito, la tradizione dell’olio d’oliva e la modernità del bakery bistrot: saranno questi i temi che Aibi e Assitol affronteranno a Sigep, il Salone internazionale della panificazione, pasticceria, gelateria artigianali e caffè, in programma alla Fiera di Rimini da sabato 18 gennaio a mercoledì 22.


Aibi, l’Associazione Italiana Bakery Ingredients, che rappresenta il 90% delle aziende dell’ingredientistica nel settore bakery, è partner della manifestazione riminese, organizzata da Italian Exhibition Group, ed è presente con un suo stand. Alberto Molinari, presidente di Aibi, spiega che “di pane si parla tanto, spesso in modo sbagliato. Noi vogliamo ribaltare la prospettiva, offrendo una fotografia reale del nostro comparto, che punta sull’innovazione per salvaguardare la nostra grande tradizione alimentare”. E per Palmino Poli, presidente di Assitol, “il focus di questa 46ma edizione sarà la collaborazione tra gruppi che fanno parte di Assitol, in particolare tra mondo del pane e settore oleario”. Il programma degli eventi Aibi ha inizio domenica 19 gennaio, con “Lievito e pizza: la qualità è arte”, talk presso la Pizza Arena. L’incontro vuole esplorare il connubio tra la ricetta più famosa d’Italia, declinata in innumerevoli versioni, e l’ingrediente iconico della panificazione, sfatando alcuni luoghi comuni sul lievito e sulla pizza, spesso vittime di fake news. Lo stesso giorno si svolgerà “Pane in piazza, il “Giubileo dei panificatori”. A Sigep Aibi presenterà il progetto di charity milanese, coinvolgendo alcuni giovani frati panificatori e rilanciando il valore di Pane&Olio, la merenda all’italiana. Alle 16, sempre nello stand Aibi, Maurizio Santin, pasticcere e maestro dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, sarà protagonista dell’incontro “Cioccolato, il re degli ingredienti”, dedicato alla versatilità e alle caratteristiche qualitative di questo prodotto amatissimo.


Vuole suscitare dibattito tra gli addetti ai lavori della panificazione “Tradizione e innovazione: il mix vincente della nuova panificazione”, che si terrà lunedì 20 gennaio e intende ripercorrere le principali tendenze di consumo dei prodotti da forno, alla luce della spinta verso l’innovazione, rappresentata dalle tecnologie e dall’ingredientistica più all’avanguardia. Infine, martedì 21 si terrà l’incontro “Quel filo d’olio che fa la differenza. Perché la focaccia ci piace così tanto”. Richemont Club Italia e Assitol propongono un breve ma intenso viaggio alla scoperta degli abbinamenti tra focaccia e olio d’oliva.

In 2024 produzione record Gorgonzola Dop: oltre 5,27 mln forme

In 2024 produzione record Gorgonzola Dop: oltre 5,27 mln formeRoma, 14 gen. (askanews) – La produzione più alta di sempre, che ha toccato quota 5.277.959 forme prodotte (+1,9% sul 2023) e una crescita dell’export del 5% nei primi nove mesi del 2024. Sono i dati, resi noti oggi, con cui si è chiuso il 2024 per il Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola Dop. Nel 2024 le aziende associate al Consorzio, dislocate nelle quindici province di produzione a cavallo tra Piemonte e Lombardia, hanno prodotto, infatti, 98.984 forme in più rispetto al 2023, con una crescita dell’1,9%.


A livello regionale è il Piemonte a trainare la produzione con 3.822.245 forme totali (+1,73% rispetto al 2023), mentre la Lombardia si ferma a 1.455.714 forme prodotte, ma in crescita del 2,38%. Antonio Auricchio, presidente del Consorzio Gorgonzola Dop, commenta: “sono molto felice di potere commentare la costante crescita della produzione di Gorgonzola che si attesta ormai stabilmente al di sopra dei 5 milioni di forme ponendoci al sesto posto tra le produzioni certificate dell’intero settore alimentare nazionale e al terzo tra i formaggi dop italiani di latte vaccino. Il dato dell’anno appena concluso ci fa dimenticare la battuta d’arresto del 2022 e conferma anche a mio avviso la bontà della scelta, che abbiamo portato sempre convintamente avanti, di non svilire i prezzi mantenendo altissima la qualità che è uno dei principali motivi per cui siamo scelti da milioni di consumatori in tutto il mondo”.


Relativamente alle tipologie, aumenti a doppia cifra anche per il Gorgonzola Dop di tipo piccante la cui produzione lo scorso anno si è attestata su 738.935 forme pari al 14% del totale e in aumento del 20,47% rispetto al 2023. Più che positivo anche il dato relativo alle esportazioni che, a settembre 2024, registrano poco meno di 1 milione 600 mila forme di Gorgonzola Dop esportate, in aumento del 5% rispetto al 2023. “Le esportazioni sono sempre andate molto bene – prosegue Auricchio – Attendo di vedere i dati dell’ultimo trimestre, ma posso dire che a livello globale devono sempre esserci le condizioni favorevoli ai nostri prodotti. Inutile dire che il cambio di rotta che il nuovo presidente eletto americano ha preannunciato sarebbe disastroso – ha detto Auricchio – Mi auguro che il nostro Paese riesca a portare avanti politiche economiche e diplomatiche a sostegno del Made in Italy. Come produttore posso dire che un aumento della produzione a fronte di una contrazione dell’export sarebbe disastroso”.


Guardando agli impegni per il 2025 Antonio Auricchio conclude: “a marzo il Consorzio Gorgonzola sarà presente al Foodex di Tokyo, dove abbiamo in programma una serata all’Ambasciata italiana e ulteriori iniziative insieme ad Afidop (Associazione Formaggi Italiani Dop) per valorizzare anche in Oriente il carrello delle nostre eccellenze casearie rinomate in tutto il mondo. Parteciperemo poi a maggio al Tuttofood di Milano, a giugno al Fancy Food di New York e in ottobre ad Anuga in Germania”.

Valsoia lancia la sua prima campagna tv in Lituania

Valsoia lancia la sua prima campagna tv in LituaniaRoma, 14 gen. (askanews) – Valsoia lancia la sua prima campagna televisiva internazionale a marchio “Valsoia Bontà e Salute”. La campagna andrà in onda in Lituania, dove l’azienda è presente con un presidio diretto e dove l’azienda mira a consolidare la posizione di leadership nel gelato vegetale (35% di quota a volume) e accelerare la crescita nelle bevande vegetali dove è stabilmente il secondo player di mercato.


Negli ultimi anni Valsoia ha già realizzato una serie di investimenti in comunicazione nei mercati internazionali, utilizzando canali digitali, affissioni e altre iniziative promozionali rispondenti ai consumi mediali di ciascun mercato. L’approdo alla televisione, ora, spiega il gruppo in una nota, rappresenta un ulteriore passo significativo nella strategia di espansione internazionale dell’azienda. La campagna punta a rafforzare la riconoscibilità del marchio nel mercato lituano. Nel corso dell’anno, saranno pianificati anche media digitali.