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Confagricoltura: bene dazi Ue su import cereali dalla Russia

Confagricoltura: bene dazi Ue su import cereali dalla RussiaRoma, 30 mag. (askanews) – Confagricoltura accoglie positivamente la decisione del Consiglio dell’Ue, riunitosi quest’oggi nella formazione congiunta Affari esteri/Commercio, che ha adottato un regolamento che mira a imporre dazi straordinari sui prodotti cerealicoli importati dalla Russia e dalla Bielorussia.


La Confederazione, infatti, aveva fortemente sollecitato, a marzo, l’approvazione di questa misura da parte del Consiglio, dopo la proposta ufficiale della Commissione, per evitare la destabilizzazione del mercato europeo e fermare la corsa al ribasso dei prezzi. La Federazione Russa, infatti, è arrivata a controllare il 25% delle esportazioni di cereali a livello globale. Il regolamento – spiega Confagricoltura – aumenta i dazi sui cereali, sui semi oleosi e sui prodotti derivati provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia fino a bloccare, di fatto, le importazioni di questi prodotti sul mercato europeo. Queste misure riguardano i prodotti originari o esportati direttamente o indirettamente dalla Federazione Russa o dalla Repubblica di Bielorussia verso l’UE. Non riguarderanno il transito attraverso l’UE da entrambi i Paesi verso altri Paesi terzi.


Per quando riguarda cereali, semi oleosi e prodotti derivati, con i dazi si potrebbe aprire un recupero, per le produzioni europee, di 4,3 milioni di tonnellate per un controvalore di 1,3 miliardi di euro.

Da Stato-Regioni ok decreto a sostegno filiera ovi-caprina Igp

Da Stato-Regioni ok decreto a sostegno filiera ovi-caprina IgpRoma, 30 mag. (askanews) – È stata raggiunta oggi l’intesa in Conferenza Stato-Regioni sul decreto che prevede 2 milioni di euro per il sostegno alla filiera ovina IGP per gli allevatori di ovini e caprini a marchio. Lo annuncia in una nota il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.


“Si tratta di un provvedimento particolarmente atteso, che va incontro alle difficoltà segnalate dai produttori sul premio accoppiato PAC 2023. Ringrazio – dice il ministro – la Conferenza Stato-Regioni per essere venuta incontro a questo decreto”. Con il decreto il Governo interviene “in modo tempestivo” per tutelare le tre denominazioni IGP nazionali: abbacchio romano IGP, agnello del centro Italia IGP e agnello di Sardegna IGP.


“Il Governo Meloni è sempre a fianco dei nostri allevatori ed è nostro dovere investire sulle nostre produzioni di eccellenza”, conclude Lollobrigida

Copa e Cogeca chiede piano azione Ue contro peronospora patate

Copa e Cogeca chiede piano azione Ue contro peronospora patateRoma, 30 mag. (askanews) – Le principali organizzazioni agricole europee lanciano l’allarme: di fronte al riemergere della peronospora, la produzione europea di patate è a rischio. Per questo propongono un piano d’azione, presentato oggi a Bruxelles. La peronospora della patata è la malattia più distruttiva delle patate e responsabile della carestia irlandese nel XIX secolo. Il danno economico annuale nell’UE è stimato a circa 900 milioni di euro.


La peronospora della patata rappresenta già una minaccia significativa per la stagione di crescita del 2024 in diverse regioni dell’UE, anche prima che la semina delle patate sia completata. L’agente patogeno, Phytophthora infestans, infetta sia il fogliame che i tuberi delle piante di patata e può devastare l’intero raccolto in sole una o due settimane. Questo patogeno è altamente adattivo e recenti sviluppi mostrano che sta evolvendo spettri di virulenza più complessi, consentendogli di superare un numero crescente di geni di resistenza. Inoltre, si registra uno sviluppo allarmante di resistenze combinate ai principi attivi fungicidi monosito. In questo contesto, il settore propone soluzioni sia a breve che a lungo termine. Nel breve termine, il piano d’azione presentato oggi propone, tra l’altro, la creazione di una piattaforma di dialogo con le parti interessate e il rafforzamento delle strategie di comunicazione. A medio termine, i firmatari propongono di sviluppare un approccio coordinato tra il settore della protezione delle colture, gli allevatori, i ricercatori e gli agricoltori europei. Il modo più efficace per controllare la diffusione della peronospora residua è l’uso combinato di prodotti fitosanitari efficaci e varietà di patate resistenti con combinazioni di diversi geni di resistenza, nonché la promozione delle migliori pratiche di gestione agricola.

Cia: sbagliato richiamo su canapa in Ddl sicurezza

Cia: sbagliato richiamo su canapa in Ddl sicurezzaRoma, 30 mag. (askanews) – Preoccupa l’emendamento al Ddl sicurezza su “Misure aventi a oggetto le infiorescenze della canapa e dei prodotti da esse derivati”. Inaccettabile, sia per il richiamo pretestuoso in un disegno di legge più indicato per i blocchi stradali, ma anche per i limiti sulla produzione di un settore da 500 milioni di fatturato su base annua, con 30mila occupati in tutta Italia. A dirlo è, oggi, Cia-Agricoltori Italiani dando voce ai tanti timori espressi dagli operatori della filiera canapicola industriale del Paese.


Per Cia, infatti, con il Disegno di legge sicurezza rischiano di chiudere migliaia di aziende agricole di un comparto in continua espansione, con tassi di crescita importanti e un forte protagonismo, soprattutto tra l’imprenditoria giovanile. Una realtà che tra agricoltura, trasformazione, commercializzazione e logistica registra numeri importanti in termini di occupazione e volume d’affari, sempre più difficile da quantificare visto il grande potenziale produttivo. “Siamo di fronte a un emendamento molto penalizzante per gli agricoltori che nel corso degli anni hanno investito in una cultura legale e ad alto valore aggiunto – commenta il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini – Si rischiano pesanti ricadute su filiere agroindustriali di eccellenza come la cosmesi, il florovivaismo, gli integratori alimentari, l’erboristeria che nulla hanno a che fare con le sostanze stupefacenti”.


A essere sicuramente “stupefacente” per Cia è, infatti, il coinvolgimento di migliaia di imprenditori agricoli in un disegno di legge governativo che si occupa di sicurezza, tra blocchi stradali e castrazione chimica. E come se non bastasse, nel Ddl in questione potrebbero esserci ulteriori restrizioni anche nel vietare il simbolo grafico della pianta di canapa, di fatto bloccando le pubblicità dedicate ai prodotti industriali e artigianali di eccellenza come per la bioedilizia, il tessile e la cosmesi. Ciò al punto da considerare, quindi, promozione di sostanze stupefacenti, il disegno della foglia stilizzata presente sulle camicette, ma anche su dopobarba e bagnoschiuma o sui mattoni di canapa calce per le costruzioni. Dunque, da parte di Cia l’invito al Governo affinché, più responsabilmente, si arrivi a confronto di merito approfondito sul tema della canapa industriale e insieme a tutte le categorie produttive. L’obiettivo comune dovrebbe restare la valorizzazione di un prodotto che è alla base di filiere di eccellenza del Made in Italy agroindustriale.

Lollobrigida: bene dazi Ue maggiorati su grano russo

Lollobrigida: bene dazi Ue maggiorati su grano russoRoma, 30 mag. (askanews) – “La decisione dei ministri dell’Ue di aumentare i dazi a livello europeo sulle importazioni di prodotti agricoli dalla Russia e dalla Bielorussia, a partire dal primo luglio, va nella direzione auspicata e sostenuta dal nostro Governo”. Così in una nota il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.


“Grazie all’azione del residente Meloni, l’agricoltura è tornata al centro del dibattito politico in Europa – ha ricordato il ministro – fino ad approdare il 21 marzo tra i punti in agenda del Consiglio europeo. Pochi giorni dopo, al Consiglio Agrifish del 26 marzo, l’Italia ha portato una posizione chiara ribadendo la necessità di adottare la misura, che oggi è stata approvata, per tutelare i nostri produttori agricoli e rafforzare la stabilità del settore”. “Questo provvedimento, come ha confermato il commissario Ue per il Commercio Valdis Dombrovskis, contribuirà a limitare le entrate della Russia e a contrastare le esportazioni illegali di grano sottratto all’Ucraina. L’Italia è in prima linea per proteggere la nostra agricoltura e per difendere compattamente con le altre Nazioni la legalità internazionale”, ha concluso Lollobrigida.

Comm. Ue: accesso facilitato a risorse Pac cause forza maggiore

Comm. Ue: accesso facilitato a risorse Pac cause forza maggioreRoma, 30 mag. (askanews) – La Commissione Europea ha adottato oggi una comunicazione che chiarisce il ricorso alla forza maggiore e alle circostanze eccezionali per il settore agricolo in caso di eventi meteorologici imprevedibili ed estremi. La misura fa parte del pacchetto volto a ridurre gli oneri amministrativi per gli agricoltori dell’UE.


Chiarendo l’interpretazione giuridica, la Commissione mira a fornire certezza agli agricoltori interessati per quanto riguarda i loro pagamenti nell’ambito della politica agricola comune, garantendo nel contempo un’applicazione uniforme da parte delle amministrazioni nazionali. Il concetto di forza maggiore consente agli agricoltori che non sono stati in grado di soddisfare tutti i requisiti della PAC a causa di eventi eccezionali e imprevedibili al di fuori del loro controllo, come gravi siccità o inondazioni, di non perdere il sostegno della PAC.


Poiché costituisce un’eccezione al rigoroso rispetto degli obblighi connessi ai pagamenti della PAC (come le condizionalità o le misure nei regimi ecologici), la decisione è di norma applicata in modo restrittivo, generalmente caso per caso o per azienda. La comunicazione di oggi chiarisce che la forza maggiore può applicarsi a tutti gli agricoltori che lavorano in una zona delimitata colpita da catastrofi naturali gravi e imprevedibili o da eventi meteorologici. Ciò significa che gli agricoltori situati nella zona interessata non dovranno compilare singole richieste o fornire prove del rispetto delle condizioni di forza maggiore. L’ampliamento dell’ambito di applicazione ridurrà gli oneri amministrativi per gli agricoltori e le autorità nazionali, facilitando così una risposta rapida da parte degli Stati membri. Gli Stati membri dovranno confermare il verificarsi di una catastrofe naturale grave o di un evento meteorologico grave e delimitare l’area geografica gravemente colpita basandosi sui dati satellitari della zona interessata.

Carne di tacchino: calano i consumi e aumentano i costi

Carne di tacchino: calano i consumi e aumentano i costiRoma, 30 mag. (askanews) – Il calo dei consumi delle carni bianche colpisce soprattutto il tacchino, che paga anche un dazio pesante sul fronte dei costi di produzione e di due anni di ridotta produzione a causa dell’epidemia aviaria. Sebbene il Veneto rimanga leader a livello nazionale per la carne del volatile, riuscendo a coprire la metà del totale prodotto, gli allevamenti regionali sono in calo: da 422 sono scesi a 392, gran parte dei quali in provincia di Verona (il 68%).


“Dopo anni di influenza aviaria, che ha colpito fortemente nel 2021 ed è continuata negli anni successivi, con parecchi focolai rilevati, le aziende sono ancora in forte difficoltà, in quanto hanno lavorato al 50% delle loro possibilità – sottolinea Diego Zoccante, vicepresidente della sezione di prodotto di Confagricoltura Veneto e presidente di quella veronese, oltre che presidente dell’Ava, Associazione veneta avicoltori – Anche i consumi sono in calo, almeno del 10%, mentre i prezzi pagati ai produttori restano invariati nonostante i rincari scattati nella grande distribuzione”. Il risultato è un minor utile per i produttori, che devono far fronte a continui costi per gli adeguamenti delle strutture. Il decreto sulle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli, che entrerà in vigore il primo luglio, prevede infatti spazi adibiti per le pulcinaie in tutti i capannoni. Questo significa non solo costi più alti dal punto di vista strutturale, ma anche per la gestione, a cominciare dal riscaldamento. Un controsenso, peraltro, in questa fase di transizione ecologica, in cui si va verso un utilizzo minore di combustibili”.


Per quanto riguarda l’aviaria il periodo è tranquillo: il costante monitoraggio negli allevamenti e nei selvatici ha portato ad un rischio molto basso di diffusione del virus. La preoccupazione è alta, invece, anche per le regole restrittive approvate dall’Ue in materia di emissioni industriali, che ha incluso gli allevamenti di suini e avicoli.

Ucraina, Ue: ok a dazi proibitivi su cereali russi e bielorussi

Ucraina, Ue: ok a dazi proibitivi su cereali russi e bielorussiRoma, 30 mag. (askanews) – Dazi praticamente proibitivi sui prodotti cerealicoli importati dalla Russia e dalla Bielorussia, in modo da bloccare, in pratica, le importazioni di cereali, semi oleosi e prodotti derivati. Il regolamento sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue e le misure entreranno in vigore il 1 luglio 2024.


Il Consiglio europeo ha adottato oggi un regolamento che mirano a fermare le importazioni di grano dalla Russia e dalla Bielorussia nell’UE. Queste misure impediranno, quindi, la destabilizzazione del mercato dei cereali dell’UE, fermeranno le esportazioni russe di grano prodotto nei territori dell’Ucraina illegalmente appropriati e impediranno alla Russia di utilizzare i proventi delle esportazioni verso l’UE per finanziare la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. “Questo è ancora un altro modo in cui l’UE mostra un sostegno costante all’Ucraina”, ha spiegato Vincent Van Peteghem, ministro belga delle finanze.


Il regolamento aumenta le tariffe per l’importazione di cereali, semi oleosi e prodotti derivati, nonché di pellet di barbabietola e piselli secchi dalla Federazione Russa e dalla Repubblica di Bielorussia, per i quali attualmente gli importatori pagano tariffe basse o nulle. Inoltre, a questi beni sarà vietato l’accesso ai contingenti tariffari dell’Unione. Queste misure riguardano prodotti originari o esportati direttamente o indirettamente dalla Federazione Russa o dalla Repubblica di Bielorussia nell’UE. Non influenzeranno il transito attraverso l’UE da entrambi i paesi verso altri paesi terzi.

Vespa velutina, in Toscana piano per ridurne impatto su api

Vespa velutina, in Toscana piano per ridurne impatto su apiRoma, 30 mag. (askanews) – Al via il piano di gestione per ridurre l’impatto sulle api in Regione Toscana della vespa velutina o calabrone asiatico a zampe gialle,un insetto originario del sud-est asiatico, che ha raggiunto l’Italia nel 2012, mentre la prima segnalazione nell’area nord della Toscana risale al 2017. Il suo impatto sulla biodiversità è molto rilevante, in particolare per la pressione predatoria esercitata nei confronti delle api e di altri insetti pronubi autoctoni.


Per questo il piano di gestione della specie, a cui la Regione ha destinato 240mila euro di risorse statali per le tre annualità, prevede la realizzazione di un sistema di monitoraggio su tutto il territorio regionale che individui la presenza della specie invasiva e organizzi attività di distruzione e neutralizzazione dei nidi così da ridurne il più possibile l’impatto sull’ecosistema e sul patrimonio apistico regionale. In questo modo la Regione intende dare una risposta concreta ad una delle minacce più insidiose per l’apicoltura, le cui produzioni sono state già duramente ridotte in questi anni, a causa degli effetti del cambiamento climatico.

Dl 6 al 16 giugno IX edizione festival gastronomico Food Zurich!

Dl 6 al 16 giugno IX edizione festival gastronomico Food Zurich!Roma, 30 mag. (askanews) – Tra pochi giorni a Zurigo inizia la nona edizione di FOOD ZURICH!, il terzo festival gastronomico più grande d’Europa dedicato al gusto, ai prodotti, alle ricette e in generale a tutte le novità legate al settore dell’alimentazione. Dal 6 al 16 giugno la città elvetica ritorna ad essere il principale hotspot culinario europeo, un luogo di ritrovo per intenditori, curiosi e famiglie. In questo 2024 il tema guida continuerà ad essere “Culinary Future”, ovvero il futuro dell’alimentazione, un domani sicuramente da comprendere e decifrare, ma anche pieno di possibili soluzioni stimolanti e innovative.


Previsti più di 100 eventi in città durante gli undici giorni, dalla cucina di altissimo livello, ai classici svizzeri, passando per ristoranti internazionali e street food esotici, con quasi 3.000 ristoranti che fanno di Zurigo una delle città a più alta densità di ristorazione al mondo.