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Farchioni lancia 3 olii extravergini tracciati con blockchain

Farchioni lancia 3 olii extravergini tracciati con blockchainRoma, 16 ott. (askanews) – Per la prima volta in Italia, la famiglia Farchioni lancia tre olii extravergini italiani da filiera tracciata con tecnologia blockchain di IBM, nel rispetto di standard che garantiscono la qualità in ogni passaggio produttivo: sono l’olio evo 100% italiano Farchioni, il Casolare Biologico e il Casolare 1780 Novello.


Quest’ultimo, ottenuto dalle prime olive del nuovo raccolto, appena franto e subito imbottigliato, sarà il primo olio Novello di Filiera Certificata 2024 sullo scaffale dei supermercati. Già coperti dalla certificazione ISO 22005 per le filiere agroalimentari, grazie a questo nuovo progetto gli olii Farchioni adottano ora la tecnologia blockchain di IBM che consente di “notarizzare” le informazioni di tracciabilità (ovvero di creare un’impronta digitale del documento che lo rende inequivocabilmente riconoscibile) e di garantire l’immutabilità del dato per tutto il tempo di vita del prodotto. Nella pratica quotidiana, il consumatore può accedere alle informazioni fin dal momento dell’acquisto inquadrando il QR Code applicato sulle etichette di ciascuna bottiglia con l’app foto oppure può cercare le stesse informazioni direttamente sulla pagina del prodotto sul sito aziendale.


“Siamo stati i primi al mondo a intraprendere la strada della trasparenza della filiera nel 2002 – spiega in una nota Giampaolo Farchioni, owner e manager di Farchioni Olii Spa – Adesso, con la nuova tecnologia adottata, saremo in grado di soddisfare meglio alcuni principi che riteniamo cruciali: l’accessibilità da parte di tutti, da tutto il mondo e con ogni dispositivo, la personalizzazione delle informazioni fino alla singola confezione di prodotto, l’innovazione tramite l’applicazione di tecnologie blockchain e dell’intelligenza artificiale, la sostenibilità e la partecipazione di tutti gli attori di filiera”.

Jägermeister codifica con Pantone l’arancione e il verde dell’amaro tedesco

Jägermeister codifica con Pantone l’arancione e il verde dell’amaro tedescoMilano, 16 ott. (askanews) – Jägermeister ha ridefinito, codificato e registrato i propri colori distintivi a livello internazionale. E lo ha fatto in collaborazione con l’azienda statunitense simbolo del colore, Pantone. L’amaro tedesco, distribuito in Italia in esclusiva da Gruppo Montenegro, ha due creazioni cromatiche: herbal green (3435C) e culture orange (7578C) che celebrano l’identità visiva del brand e vestono, per la prima volta, la storica bottiglia tingendola di arancione e verde.


Per l’occasione l’amaro del cacciatore ha creato due bottiglie in edizione limitata, dove ciascun design rappresenta un lato del carattere Jägermeister. Herbal green è il verde intenso che celebra l’heritage, il rispetto per la natura, l’amore per le erbe e i sapori aromatici. Orange culture, invece, rappresenta la passione che anima il brand per la musica, gli amici e i festeggiamenti, il volto urbano di Jägermeister. Il Pantone color institute ha collaborato con Jägermeister per individuare e mettere a punto un approccio cromatico e progettuale in linea con la visione del brand. A partire dal 4 novembre, entrambe le edizioni limitate nei design verde e arancione saranno disponibili nella grande distribuzione organizzata e online.

Lollobrigida: promuovere pratiche agricole sostenibili

Lollobrigida: promuovere pratiche agricole sostenibiliRoma, 16 ott. (askanews) – “Il cibo è un elemento essenziale per la vita e un diritto fondamentale per tutti. Oggi è urgente trovare soluzioni rapide, garantire la sicurezza alimentare e preservare le risorse naturali, migliorando l’efficienza e la resilienza dei sistemi”. Lo ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo al World Food Day alla FAO.


“Il tema della sovranità alimentare è centrale: non significa chiudere i mercati, ma consentire alle Nazioni di scegliere il proprio sistema produttivo e alimentare, garantendo catene di approvvigionamento sicure”, ha sottolineato Lollobrigida. Il ministro ha poi ribadito l’importanza di mantenere mercati agricoli internazionali aperti e regolati per assicurare equità, trasparenza e un’adeguata remunerazione agli agricoltori, valorizzando le produzioni locali: “È necessario proteggere il reddito degli agricoltori, in particolare delle piccole imprese, dalla concorrenza sleale, incentivarli come custodi del territorio”.


Nel corso dell’intervento il ministro ha poi evidenziato come sia necessario continuare a promuovere l’uso di pratiche agricole sostenibili, investire in tecnologie innovative per ridurre l’impatto ambientale, ottimizzare l’uso dell’acqua e favorire l’occupazione giovanile e femminile, con pari diritti e opportunità. “Sono queste le tematiche che abbiamo affrontato nella ministeriale del G7 Agricoltura, e che sono al centro delle priorità che il Governo Meloni sta portando avanti, sia in Italia che all’estero”, ha concluso il ministro.

A Roma il World Durum and Pasta Forum a Palazzo Brancaccio

A Roma il World Durum and Pasta Forum a Palazzo BrancaccioRoma, 16 ott. (askanews) – Si svolgerà a Roma a Palazzo Brancaccio venerdì 18 ottobre il “World Durum and Pasta Forum 2024”, il primo evento in Italia interamente dedicato al settore del grano duro e della pasta La manifestazione riunirà l’intera filiera della produzione di pasta, dai principali pastifici e molini ai trader e stoccatori di livello nazionale e globale, insieme a economisti e rappresentanti istituzionali, con l’obiettivo di discutere innovazioni, sfide e opportunità dell’industria agroalimentare.


Durante il Forum, i partecipanti potranno esplorare le ultime tendenze nel mercato del grano duro e conoscere approfondimenti sulla produzione globale, nuove ricerche sulla coltivazione strategica per l’Italia e le più recenti abitudini di consumo. Saranno anche presentati scenari e analisi dei principali mercati esteri, con un focus particolare su Nord America, Turchia, Kazakistan e altre regioni d’Europa. Verranno inoltre affrontati temi centrali per il futuro del settore, come la sostenibilità della filiera, gli impatti del cambiamento climatico sulle colture e le tecnologie innovative per migliorare la resa e ridurre l’impronta ecologica. L’Italia, principale produttore europeo di grano duro con oltre 1,3 milioni di ettari coltivati, contribuisce con circa il 25% del frumento utilizzato nella produzione mondiale di pasta, un settore che genera un valore economico di oltre 5 miliardi di euro l’anno e sostiene migliaia di posti di lavoro.

Apre a Roma Marita, la pizza al femminile di Roberta Esposito

Apre a Roma Marita, la pizza al femminile di Roberta EspositoRoma, 16 ott. (askanews) – Da Aversa a Roma. Arriva nella Capitale la pizza al femminile di Roberta Esposito che apre Marita nel quartiere Flaminio. Campana Doc, porterà le atmosfere della sua pizzeria La Contrada di Aversa, dove ha guadagnato i 3 spicchi del Gambero Rosso, nella Capitale.


L’impasto, leggero e croccante, realizzato con una farina di tipo 1. Dal suo panetto da 260 grammi (quello napoletano è da 270-280 grammi) prende forma una pizza dal bordo consistente ma croccante. Il locale ha più di duecentocinquanta metri quadrati, con 90 posti a sedere all’interno e 30 nel dehors. Concettualmente non c’è per Roberta una divisione tra pizze della tradizione e pizze gourmand ma, per praticità, una pagina del menu sarà dedicata alle pizze classiche, un’altra a quelle più creative.


Tra le signature, la Summer Light, che ha vinto il premio pizza dell’anno nel 2022 per il Gambero Rosso e la Aglio, olio e peperoncino. Ad arricchire il menu anche le “pizze al padellino”, citazione della pizza nel ruoto di Aversa, realizzata con la pasta del pane avanzato che si mette in teglia a bassa temperatura, con una cottura diretta, e condita a piacere.

A Roma torna Salum’è, mostra mercato dell’arte norcina italiana

A Roma torna Salum’è, mostra mercato dell’arte norcina italianaRoma, 16 ott. (askanews) – Dal 26 al 27 ottobre 2024, presso la Città dell’Altra Economia di Roma, arriva la terza edizione di Salum’È, la mostra mercato che promuove e valorizza i salumi rari e pregiati che rappresentano il meglio della norcineria italiana. Fautori di questa rassegna sono La Pecora Nera Editore e Vincenzo Mancino, cultore della specialità gastronomiche italiane ma anche promotore delle piccole realtà produttive con progetti tra i quali la bottega con cucina ProLoco DOL (Di Origine Laziale) e Taste’accio, la prima grotta urbana di affinamento di salumi e formaggi da poco inaugurata.


C’è anche una collaborazione con Campagna Amica, visto il suo impegno nel mettere in contatto diretto gli agricoltori con i consumatori in una logica di filiera corta e controllata. Nel corso dell’ultimo weekend di ottobre si potranno degustare salumi noti e prodotti di nicchia, lavorati con cura, secondo tecniche tramandate da generazione in generazione, specialità norcine legate a territori specifici che esprimono al meglio la grande ricchezza e varietà della tradizione italiana. Da Salum’È, con un biglietto di 6 euro, si accede a uno spazio che racchiude i tesori produttivi dell’Italia passando dal Trentino Alto Adige con i Fratelli Corrà che realizzano speck e i tagli magri di cervo, capriolo o camoscio, fino ad arrivare alla Calabria rappresentata dal Salumificio Tradizionale Mandarino che produce salsiccia, capocollo, pancetta, ‘nduja ma anche strutto e cicoli, bontà senza glutine.

Coldiretti: in case italiane si gettano 1,8 mld kg di cibo

Coldiretti: in case italiane si gettano 1,8 mld kg di ciboRoma, 16 ott. (askanews) – Nelle case degli italiani si gettano nella spazzatura quasi 1,8 miliardi di chili di cibo con pesanti riflessi sull’ambiente e sull’economia, oltre che dal punto di vista etico, considerate le difficoltà di molte famiglie a garantirsi una alimentazione adeguata. E’ quanto emerge da una elaborazione Coldiretti su dati Waste Watcher 2024, diffusa in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione promossa dalla Fao che si celebra il 16 ottobre ed è dedicata al diritto al cibo.


Il fenomeno dello spreco nelle case incide per oltre la metà sul totale del valore del cibo gettato, con le abitazioni che rappresentano la prima voce davanti alla grande distribuzione all’industria e alle campagne. Proprio per sensibilizzare i cittadini rispetto a un problema sempre più grave Coldiretti è impegnata con il progetto dei mercati di Campagna Amica, sostenendo le realtà locali, riducendo l’impatto ambientale dei lunghi trasporti e garantendo alle famiglie prodotti più freschi che durano di più. Frutta e verdura sono, infatti, le due categorie di cibo che più frequentemente finiscono nella pattumiera, spesso perché provenienti da lunghe distanze, con il risultato di andare a male poco dopo essere state acquistate. Al contrario, le vendite dirette con gli acquisti a km zero tagliano del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali secondo l’Ispra.


Oltre alla spesa dal contadino, le strategie di risparmio a tavola possono essere diverse, secondo il decalogo elaborato dalla Coldiretti. Importante fare la lista della spesa, leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati. Meglio poi effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione, preferire la spesa a km 0 e di stagione che garantisce una maggiore freschezza e durata. Ma lo spreco si batte anche a tavola, riscoprendo le ricette degli avanzi, dalle marmellate di frutta alle polpette fino al pane grattugiato, ma anche chiedendo la doggy bag al ristorante.

Gorgonzola Dop, in terzo trimestre crescono produzione e export

Gorgonzola Dop, in terzo trimestre crescono produzione e exportRoma, 16 ott. (askanews) – Nel terzo trimestre di quest’anno la produzione di Gorgonzola DOP ha raggiunto 3.860.162 forme con un aumento dell’1,10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 3,53% rispetto al 2022. Nel solo mese di settembre 2024 sono state 462mila le forme prodotte, di cui 323.637 in Piemonte e 138.363 in Lombardia. Nello stesso mese la quota di Gorgonzola Piccante sul totale prodotto è stata del 13% circa (pari a 62mila forme) e ha fatto registrare una crescita del 53% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Sono i dati resi noti, alla vigilia della partecipazione alla 60esima edizione del Sial di Parigi, in programma dal 19 al 23 ottobre a Parigi, dal Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola DOP.


Ottima performance anche dell’export: nel primo semestre di quest’anno sono state 1.067.333 le forme destinate ai mercati internazionali, in aumento del 4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il consumo di Gorgonzola cresce non solo in Europa, da sempre principale mercato di riferimento, ma soprattutto nel resto del mondo. Le forme destinate all’interno dell’UE sono state 918.583 (+3,4%) mentre quelle volate oltre i confini UE hanno raggiunto la quota record di 1784 tonnellate (pari a 148.666 forme) con un aumento del 6,8% rispetto al primo semestre 2023. Il dettaglio per Paese vede la Francia in testa con oltre 248mila forme importate (+2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), seguita dalla Germania con oltre 231mila forme (+5,9%), dalla Spagna con oltre 81mila forme (+7,9%). Primo Paese extra-UE il Giappone con poco meno di 22mila forme importate nel primo semestre di quest’anno (-0,8%), seguito dagli Stati Uniti verso cui sono volate poco meno di 16mila forme (+0,4%). Da rilevare la crescita del 13% dell’export verso il Regno Unito con oltre 19mila forme (Dati Clal al 30-6-24).


Ora il Consorzio Gorgonzola DOP partecipare al Sial di Parigi, che vedrà quest’anno una presenza imponente dell’enogastronomia Made in Italy, prima nel comparto lattiero-caseario davanti alla stessa Francia. All’interno della collettiva AFIDOP insieme ai Consorzi di Tutela del Taleggio, Asiago, Grana Padano e Mozzarella di Bufala Campana, lo chef Danny Imbroisi proporrà 5 ricette per mettere in risalto i 5 formaggi italiani DOP protagonisti.

Mozzarella Bufala Dop a Sial Parigi: in Francia amata dalla donne

Mozzarella Bufala Dop a Sial Parigi: in Francia amata dalla donneRoma, 16 ott. (askanews) – Per il 57% dei francesi la presenza del logo del Consorzio di Tutela sulle confezioni di mozzarella di bufala campana è garanzia di qualità e nei prossimi tre anni il 40% dei giovani francesi under 30 dichiara che aumenterà i consumi di bufala campana. A scegliere questa eccellenza in Francia sono sempre più le donne tra i 30 e i 44 anni, che la amano perché è fresca e rappresenta un simbolo della cucina italiana. Lo rivela la survey di Nomisma dedicata al mercato francese della mozzarella Dop. La Francia si conferma il primo Paese mozzarella-lover, con una quota di export pari al 29 per cento nel 2023.


È con questi numeri che il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop si presenta al Sial 2024, il salone internazionale dell’agroalimentare, principale fiera del settore in Europa, in programma dal 19 al 23 ottobre. La Bufala Campana sarà in collettiva con Afidop, l’associazione dei formaggi Dop italiani, nella Hall 7 B 109. “Puntiamo a presidiare sempre più il mercato francese, non solo perché detiene il primato del nostro export, ma perché continua a testimoniare di saper valorizzare la qualità, nonostante le difficoltà della congiuntura internazionale”, commenta il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo.


A rafforzare la presenza della mozzarella di bufala campana Dop in Francia durante il Sial, infatti, arriva anche una campagna promozionale di affissioni nelle principali stazioni della metro/Rer B dirette alla fiera, come Gare du Nord o Les Halles, dove campeggeranno i manifesti con il claim “Le cuop de foudre” (Il colpo di fulmine) su una mozzarella trafitta da una freccia d’amore, quello scoccato tra la Francia e la Bufala Campana.

Coldiretti:sbloccato credito imposta Mezzogiorno investimenti 2023

Coldiretti:sbloccato credito imposta Mezzogiorno investimenti 2023Roma, 16 ott. (askanews) – Da domani, 17 ottobre, sarà possibile presentare le domande per il riconoscimento del credito d’imposta Mezzogiorno relativo agli investimenti realizzati nel corso dell’anno 2023.


Lo rende noto la Coldiretti che esprime “grande soddisfazione per lo sblocco della procedura per l’anno 2023 da tempo inibita alle imprese di produzione primaria del settore agricolo nonché dalle imprese del settore della pesca e acquacoltura”, titolari di reddito d’impresa, che hanno acquisito beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive localizzate nelle zone assistite delle regioni Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise. A seguito di una lunga interlocuzione con il ministero delle finanze, con il ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e con l’Agenzia delle entrate, Coldiretti ha ottenuto il riconoscimento del credito d’imposta Mezzogiorno anche per il 2023 in precedenza bloccato.


Potranno beneficiare dell’aiuto le imprese che abbiano conseguito risultati economici negativi in conseguenza della crisi di mercato scaturita dalla guerra in Ucraina.