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Lollobrigida: atto normativo per aumentare carabinieri Cufaa

Lollobrigida: atto normativo per aumentare carabinieri CufaaRoma, 9 mag. (askanews) – “Il sistema di prevenzione delle truffe è stato poco efficace e per questo in queste ore abbiammo deciso di promuovere un atto normativo urgente sulle funzioni del Cufaa, il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari, per aumentare i carabinieri del Cufaa e per avere un numero di carabinieri sufficiente ad operare in questo contesto”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida rispondendo al question time al Senato a una interrogazione sui controlli nel settore dell’allevamento contro il fenomeno della “mafia dei pascoli”.


“Solo 145 uomini delle forze dell’ordine per affrontare le agromafie e i maltrattamenti animali era un po’ difficile, con 5000 uomini potremo occuparcene”, ha concluso il ministro.

Lollobrigida: siccità meno forte in zone vinicole ad alto valore

Lollobrigida: siccità meno forte in zone vinicole ad alto valoreRoma, 9 mag. (askanews) – “La crisi idrica da 20 anni colpisce diverse aree del paese: quest’anno è stata colpito molto di più il Sud e la Sicilia e per fortuna molto di meno le regioni del Nord come il Piemonte che produce un valore del vino eccezionalmente rilevante”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida rispondendo al question time al Senato a una interrogazione sugli effetti della siccità sul settore vitivinicolo con particolare riferimento alla regione Piemonte, reduce da due annate disastrose per via dei cambiamenti del clima.


“Noi dobbiamo difendere quella agricoltura che serve alla manutenzione del territorio”, ha aggiunto il ministro ricordando che nel decreto Agricoltura è prevista anche la nomina di un Commissario. “L’Italia – ha aggiunto – ha una incapacità di captazione delle acque piovane e una forte dispersione in rete: un fenomeno drammatico che va fermato. Vogliamo che l’Italia sia tra le nazioni efficienti nel sistema idrico e stiamo tentando di invertire la tendenza. Stiamo lavorando in Ue per chiedere azioni comuni per affrontare insieme le emergenze che sono effetti collaterali dovuti al cambiamento climatico”, ha concluso.

Al Maxxi di Roma dal 24 al 26/05 la festa del Bio e Terra Madre

Al Maxxi di Roma dal 24 al 26/05 la festa del Bio e Terra MadreRoma, 9 mag. (askanews) – Tre giorni di ascolto, riflessione e approfondimento sulle prospettive di un futuro sicuro e sostenibile per tutte e tutti. E’ la tre giorni di Anteprima Terra Madre e Festa del BIO, ospitata dal 24 al 26 maggio 2024 al MAXXI di Roma con incontri, conferenze, laboratori per famiglie e una mostra mercato con i produttori dei Mercati della Terra, dei Presìdi Slow Food e del biologico del Lazio.


“L’educazione alimentare nelle scuole è la strada giusta per insegnare già ai più piccoli come e cosa mangiare – ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida – Questo è il motivo per cui ho voluto sottoscrivere l’appello di Slow Food. Saper mangiare bene, avere il giusto nutrimento è fondamentale, ma oggi, sempre più spesso, i ragazzi non sanno come farlo. Se prima era più forte l’elemento della sapienza alimentare tramandata dalle famiglie, adesso è necessario che la scuola supplisca il più possibile a questa mancanza, formando alla corretta alimentazione. Abbiamo il dovere, quindi, anche in questo caso di aiutare le giovani generazioni a formarsi e educarsi alla sana alimentazione”. Voluta da Slow Food Italia, Regione Lazio, Arsial e FederBio, l’iniziativa unisce il messaggio e le attività rivolte al pubblico di due manifestazioni. Anteprima Terra Madre e Festa del BIO fanno dunque parte del percorso che ci porterà a Terra Madre Salone del Gusto, dal 26 al 30 settembre 2024 a Parco Dora a Torino.

Cia Sicilia Orientale a Prefetto Catania: agricoltura sta morendo

Cia Sicilia Orientale a Prefetto Catania: agricoltura sta morendoRoma, 9 mag. (askanews) – “Siamo profondamente insoddisfatti dalle misure finora adottate dal Governo per fronteggiare la gravissima crisi che le aziende vivono in Sicilia. Riteniamo assolutamente insufficienti i 20 milioni di euro stanziati per le emergenze come primo intervento nei Comuni. Gli agricoltori hanno subito danni per oltre un miliardo di euro e ancora non hanno ricevuto nulla”.


Questa la posizione espressa da Cia Sicilia Orientale nel corso della riunione convocata in mattinata dal prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi. Il coordinatore di Giunta, Giosuè Catania, ha spiegato che in Sicilia “senza alcun intervento concreto, l’agricoltura si lascia morire. Dopo ben 4 mesi di tavoli e cabine di regia, richieste di incontri e proposte depositate, per il Comparto Agricolo non c’è ancora nulla, o quasi. La politica non ha compreso appieno il dramma che si vive nelle campagne e non ha consapevolezza della necessità di interventi urgenti ed indifferibili per compensare la mancanza di reddito netto delle aziende agricole”.


“La situazione è gravissima in tutti i comparti e si possono purtroppo già tirare le somme – ha proseguio il vice presidente vicario Stefano Cannistrà – Arance di piccola pezzatura in una stagione difficile che non lascia presagire nulla di buono per la prossima; la cerealicoltura in gran parte della Sicilia e principalmente nella Piana di Catania, nel basso Ennese e nella zona del Calatino non vedrà la mietitura”. Attualmente gli invasi siciliani raggiungono appena al 25% del loro potenziale, questo significa che in quasi tutto il territorio del bacino imbrifero della Piana di Catania non potrà partire la stagione irrigua con danni economici e sociali irreparabili per il comparto. “Di fronte a questo dramma – ha sottolineato Catania – il Governo Nazionale non è stato in grado di mettere in campo misure finanziarie finalizzate a garantire quel minimo di ristoro per le aziende agricole e mantenerle in vita. Il Consiglio dei Ministri nel suo insieme avrebbe dovuto avere una visione unitaria e decidere attraverso lo Stato di emergenza un pacchetto di misure anche per l’agricoltura e non frammentare le responsabilità”.

A Viterbo dal 18 al 20/05 ‘Assaggi’, salone enogastronomia Lazio

A Viterbo dal 18 al 20/05 ‘Assaggi’, salone enogastronomia LazioRoma, 9 mag. (askanews) – Le eccellenze laziali del gusto tornano protagoniste con la terza edizione di Assaggi, il Salone dell’enogastronomia laziale in programma a Viterbo dal 18 al 20 maggio 2024, presentato oggi a Roma nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, sede della Camera di Commercio di Roma. Un patrimonio agroalimentare che va dall’olio extravergine d’oliva ai salumi, dal vino ai formaggi, da pasta e prodotti da forno a marmellate e nocciole, passando per ortofrutta, carni, miele, tisane e altro.


“La filiera agroalimentare del Lazio vanta riconosciute eccellenze, che trovano fondamento in una tradizione millenaria: gli olii, il pane e i formaggi, le birre artigianali, ma anche i vini e le carni si attestano ai più alti livelli di qualità nazionale. – ha detto il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti – Il settore agroalimentare, a Roma e nel Lazio, conta circa 45mila imprese tra agricoltura e industrie alimentari e si arriva a oltre 100mila considerando anche commercio alimentare e ristorazione. Assaggi rappresenta una preziosa occasione per valorizzare il nostro ricco patrimonio enogastronomico, promuovere l’incontro tra cibo di qualità e turismo e favorire l’incontro tra imprese e consumatori”. “Dopo il successo delle prime due edizioni, Assaggi porta di nuovo a Palazzo dei Papi e in Piazza San Lorenzo, cuore storico del capoluogo della Tuscia, le migliori espressioni gastronomiche del Lazio. “Un appuntamento ormai consolidato che punta alla scoperta del territorio dal punto di vista turistico attraverso la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche locali”, ha detto il presidente della Camera di commercio di Rieti Viterbo, Domenico Merlani.


Oltre 60 imprese partecipanti nell’area espositiva allestita nelle sale del Palazzo dei Papi; ma Assaggi si estende anche negli spazi dell’adiacente CERSAL (Centro di Ricerche per la Storia dell’Alto Lazio), dove hanno sede le degustazioni guidate e i panel dedicati all’olio e al vino, e nella tendostruttura in Piazza San Lorenzo. Qui si susseguono gli incontri con ospiti di prestigio, show cooking, presentazioni di libri, laboratori sensoriali e talk organizzati in collaborazione con Agro Camera. Con Assaggi torna anche Fuori Assaggi, il suo “fuori salone” con iniziative collaterali che offrono ulteriore approfondimento sull’agroalimentare del Lazio. Per l’occasione, dal 15 al 20 maggio le imprese del territorio organizzano – a Viterbo e nei centri della provincia – un ricco calendario di cene a tema, degustazioni ed eventi, tutti incentrati sulla cultura e sul patrimonio enogastronomico regionale.

Al Macfrut premiata l’innovazione di prodotto nell’ortofrutta

Al Macfrut premiata l’innovazione di prodotto nell’ortofruttaRoma, 9 mag. (askanews) – Premiata a Macfrut l’innovazione di prodotto nella quarta edizione del Biosolutions Innovation Award, nell’ambito del Salone Biosolutions International Event che fa della kermesse fieristica il punto di riferimento europeo del settore con una settantina di imprese presenti. Coordinato da Agri2000 net, partner scientifico della manifestazione, due le innovazioni premiate dal comitato scientifico: VYNYTY Pro Press di Bayer e YaraMila NUTRI di Yara. A consegnare il riconoscimento è stato Lorenzo Galanti, direttore generale di Ice Agenzia.


Nel dettaglio, con VYNYTY Pro Press la pratica della confusione sessuale in pomodoro e pesco e raggiunge maggiore efficienza grazie alla maggiore durata del trattamento, alla facilità di impiego ed alla estrema sostenibilità del prodotto che al termine della sua vita si degrada naturalmente nell’ambiente. L’altro prodotto innovativo premiato è YaraMila NUTRI di Yara. Utilizzato su colture ortofrutticole, aumenta la crescita dell’apparato radicale e consente un migliore assorbimento dei nutrienti somministrati a bassi dosaggi.

Mic conferma sostegno candidatura tradizione Balsamico a Unesco

Mic conferma sostegno candidatura tradizione Balsamico a UnescoRoma, 9 mag. (askanews) – Il ministero della Cultura (Mic) sostiene la candidatura “Tradizione del Balsamico tra socialità, arte del saper fare e cultura popolare di Modena e Reggio Emilia” a Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco insieme alla Regione Emilia Romagna. Lo ha ribadito oggi a Cibus il Capo di Gabinetto del Mic Francesco Gilioli, sottolineando come “nell’aceto balsamico non c’è meno storia che nelle pietre del Duomo e dunque andiamo avanti con la candidatura Unesco. Gli uffici l’hanno esaminata, hanno risposto, c’è disponibilità ed interesse anche da parte della Regione Emilia Romagna”.


Gilioli ha quindi invitato gli enti interessati a incontrare il servizio Unesco del ministero “che è a disposizione per portare aventi la candidatura avanzata nel 2019 e impostarla seguendo le rigide regole richieste dall’Unesco. Nella candidatura c’è l’importante aspetto immateriale che caratterizza questo tipo di riconoscimento, perché è qualcosa di pervasivo e localizzato sul territorio”. Le rassicurazioni sono arrivate durante il talk show “Modena e il Balsamico: raccontare il Gusto della Cultura e la Cultura del Gusto” tenutosi stamattina a conclusione degli incontri organizzato a Cibus 2024 dai due Consorzi Tutela Aceto Balsamico di Modena e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, presentei per la prima volta sotto la comune egida de “Le Terre del Balsamico”.


Il presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli, ha ricordato che la richiesta è stata presentata nel 2019: “oggi questo progetto è al vaglio del ministero della Cultura e una volta portato a termine l’approvazione della Cucina Italiana come Patrimonio Unesco, verrà riattivato anche questo percorso e speriamo che nel giro di qualche anno si riesca ad ottenere questo riconoscimento che vedrebbe riconosciuta la tradizione di un territorio, ma soprattutto di tante famiglie e di tanti imprenditori modenesi e reggiani che hanno contribuito allo sviluppo di questo prodotto”. Al convegno ha partecipato anche Paolo De Castro, europarlamentare e membro effettivo della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, che ha sottolineato la necessità di rilanciare un piano di azione “per sviluppare quella cultura delle IG in tutta Europa aiutando a promuovere questo sistema perché più forte sarà il sistema, più tutelati saranno i produttori dei Consorzi e sarà una straordinaria occasione per rafforzare il loro ruolo”.

Agroalimentare, doppio riconoscimento a Cibus per l’Asiago Dop

Agroalimentare, doppio riconoscimento a Cibus per l’Asiago DopRoma, 9 mag. (askanews) – Doppia vittoria del Consorzio Tutela Formaggio Asiago ai Formaggi e Consumi Awards 2024 di Cibus: in particolare, sono stati premiate la migliore iniziativa di co-marketing, con il percorso distintivo di partnership insieme al mondo dell’alta ristorazione e per l’attività non profit, col progetto dedicato alla riforestazione di una zona boschiva dell’Altopiano di Asiago colpita dalla tempesta Vaia.


Il primo progetto è frutto di una collaborazione tra il Consorzio Tutela Formaggio Asiago e gli chef dell’associazione JRE (Jeunes Restaurateurs) e celebra la sinergia tra il mondo della migliore produzione casearia e quello dell’alta gastronomia. Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha avviato un percorso di conoscenza e valorizzazione in ambiti diversi: dalla scuola, alla solidarietà sociale fino alla partecipazione ad eventi dedicati al grande pubblico. Le iniziative includono progetti per i futuri chef e gli operatori professionali, la partecipazione al ciclo di eventi a sostengo della Comunità di San Patrignano e la formazione al gusto. Ai Tespi Awards, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha ottenuto un secondo premio nella categoria “iniziativa Charity” con l’azione concreta contro gli effetti in atto del cambiamento climatico. Il Consorzio ha infatti scelto di concorrere alla riforestazione di una zona boschiva dell’Altopiano di Asiago devastata dalla tempesta Vaia adottando 1000 nuovi alberi, simbolicamente a rappresentare ognuna delle mille aziende che compongono la filiera produttiva dell’Asiago DOP.


“Questi riconoscimenti al nostro impegno nella creazione di connessioni significative col mondo della ristorazione e di cura del nostro territorio – ha detto Flavio Innocenzi, Direttore del Consorzio Tutela Formaggio Asiago – sono un tributo alla ricerca di un percorso che vuole raccontare le diverse accezioni della sensibilità del mondo Asiago DOP riconoscendo l’assoluta modernità del suo messaggio”.

Oggi riunione rappresentanti ministeri interessati a gestione Psa

Oggi riunione rappresentanti ministeri interessati a gestione PsaRoma, 9 mag. (askanews) – “Sul problema della PSA dobbiamo fare chiarezza per evitare che si arrivi all’adozione da parte di Bruxelles di misure che non solo non aggiungerebbero garanzie, ma otterrebbero unicamente il risultato di penalizzare duramente il comparto suinicolo italiano”. Queste le prime dichiarazioni del sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, a margine della riunione, tenutasi a palazzo Chigi con i rappresentanti dei ministeri interessati, sul tema della gestione della peste suina animale.


“Stiamo lavorando su più fronti – ha proseguito il sottosegretario La Pietra – per contenere in maniera tanto rigorosa quanto efficace la diffusione della Psa, come evidenziato anche dall’impiego e dal potenziamento, annunciato dal ministro Lollobrigida nel corso della presentazione del decreto Agricoltura, delle squadre specializzate dell’esercito”. I militari messi a disposizione dal ministero della Difesa si avvarranno dell’impiego di gabbie per la cattura degli ungulati presenti sul territorio, oltre all’impiego di droni per il monitoraggio delle zone interessate e in particolare di quelle aree dove sono presenti allevamenti di suini, ha spiegato La Pietra.


Inoltre, alle Forze Armate si affiancheranno le organizzazioni di volontariato di protezione civile iscritte nei rispettivi elenchi territoriali e disponibili nell’attività di contrasto al fenomeno, “così da poter massimizzare gli sforzi per il contenimento della fauna selvatica di cinghiali, ma nel contempo tutti i ministeri interessati alla gestione della Psa, sono concordi nel procedere in Europa per ottenere una netta distinzione tra il problema dell’infezione del selvatico con quello del domestico in allevamento”. Il sottosegretario ha sottolineato che “va evitato un inutile allarmismo e soprattutto una confusione tra i due argomenti, dato che il suino domestico allevato dai nostri produttori suinicoli non presenta nessun problema, viste le condizioni di assoluta sicurezza da possibili contagi in cui operano i nostri allevatori. Non avrebbe alcun senso, anzi sarebbe estremamente controproducente aver impiegato risorse economiche e umane per blindare i nostri allevamenti, farli lavorare in sicurezza e ritrovarci con un blocco delle esportazioni, perché in un bosco, a relativa distanza dagli allevamenti, viene ritrovata una carcassa di cinghiale infetto”.


Il punto, ha aggiunto, è che “un allevamento controllato e senza casi di Psa riscontrati non va chiuso e conseguentemente non si deve procedere con il blocco delle esportazioni. L’impegno del governo – ha concluso il sottosegretario La Pietra – è proprio incentrato sul cambio di quelle regole comunitarie che rischiano di danneggiare pesantemente il comparto suinicolo italiano, senza produrre nulla in termini di maggiore sicurezza, sulla quale il governo e gli imprenditori non si sono mai tirati indietro e mai lo faranno, in termini di sforzi prodotti”.

A Cibus la ‘merenda pop’ con pane olio e pomodoro

A Cibus la ‘merenda pop’ con pane olio e pomodoroRoma, 9 mag. (askanews) – Pane, olio e pomodoro. E’ la “merenda Pop” messa in scena da Assitol e Anicav al Cibus di Parma, dove le associazioni hanno riproposto l’incontro dedicato a pane olio e pomodoro, ribadendo la necessità di valorizzare e tutelare questi prodotti ambasciatori della Dieta mediterranea e dell’italianità.


Per Anicav e Assitol, il driver di sviluppo più promettente riguarda proprio il valore salutistico dei tre prodotti. Secondo la ricerca scientifica, il matrimonio del pane con l’olio è particolarmente indicato perché ne riduce l’indice glicemico. Se a questi due si aggiunge il pomodoro, allora ci troviamo di fronte a un mix perfetto dal punto di vista salutistico. È grazie all’olio extravergine che i micro-nutrienti del pomodoro sono assorbiti dal nostro organismo. Pane fresco artigianale, olio extra vergine d’oliva e conserve di pomodoro sono infatti ancora essenziali nelle nostre abitudini alimentari e per la nostra economia, confermando così la loro centralità nella cultura enogastronomica italiana. “Pane, olio e pomodoro: la merenda POP più amata dagli italiani” è ormai un appuntamento annuale organizzato da Anicav, Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, e Assitol, l’Associazione Italiana dell’industria olearia.


Per il direttore generale di Anicav, Giovanni De Angelis, “il pomodoro riveste un ruolo di centralità nella nostra cultura culinaria. Rinnovare l’iniziativa di POP all’interno di Cibus, dove l’agroalimentare italiano si mostra al mondo, è un’importante occasione per valorizzare un prodotto sano, genuino ed apprezzato in tutto il mondo per la sua qualità. Lo confermano i dati: continua la crescita dell’export delle conserve italiane di pomodoro, nel 2023 l’incremento è stato del 16% rispetto all’anno precedente, attestandosi su un valore di circa 3 miliardi di euro”.