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Copa Cogeca: senza supporto apicoltura rischia diventare un hobby

Copa Cogeca: senza supporto apicoltura rischia diventare un hobbyRoma, 9 ott. (askanews) – Servono urgentemente misure di supporto a livello nazionale per proteggere gli apicoltori e garantire la longevità e la sostenibilità del settore del miele che, in Europa, è fortemente a rischio. “Se non si interviene, l’apicoltura potrebbe diventare poco più di un hobby in Europa”: è quanto sostiene in una comunicazione ufficiale, Yvan Hennion, presidente del gruppo di lavoro Copa-Cogeca Miele, apicoltore professionista nel nord della Francia, che gestisce 300 alveari e 800 colonie.


Il mercato del miele, spiega, è arrivato a punto critico complice una combinazione di fattori, come l’afflusso di importazioni a basso costo, un mercato inondato di miele adulterato, l’impatto del cambiamento climatico e specie invasive e parassiti. Particolarmente grave, denuncia, lo scandalo dell’adulterazione del miele, la cui situazione “è diventata catastrofica”. Il rafforzamento dei controlli alle frontiere e la revisione della direttiva sul miele “sono stati passi significativi nella salvaguardia degli apicoltori europei e nella promozione di un mercato più equo e trasparente. Tuttavia – dice – siamo ancora lontani dal raggiungere l’obiettivo che ci eravamo proposti di 0% di adulterazione entro il 2030”.


C’è quindi grande attesa per le soluzioni che potrà suggerire l’”Honey Platform Expert Group” europeo per identificare modi efficaci per implementare gli strumenti necessari. “Ciò di cui abbiamo bisogno – spiega il Copa Cogeca – è un solido sistema di tracciabilità per monitorare meglio la filiera del miele e rilevare i casi di frode. Inoltre, il miglioramento degli standard di qualità utilizzati per valutare il miele, nonché l’istituzione di un laboratorio di riferimento europeo per aggiornare e armonizzare metodi e risultati analitici, sono passi avanti cruciali”. E, prima di tutto, è fondamentale che tutti gli Stati membri implementino la nuova etichettatura del paese di origine con l’indicazione obbligatoria sull’etichetta anteriore del barattolo “che elenca tutti i paesi di origine del miele con la loro percentuale esatta nella miscela e ciò dovrebbe essere fatto senza alcuna possibile deroga per cui sarebbero richieste solo le percentuali per le quattro quote maggiori quando rappresentano più del 50% della miscela”.


“Senza un supporto urgente – conclude – gli apicoltori europei non sopravviveranno in questo mercato sempre più ostile. Se non si interviene, l’apicoltura potrebbe diventare poco più di un hobby e l’Europa rischia di perdere il suo ruolo di produttore chiave di miele, diventando semplicemente un hub per la lavorazione del miele importato”.

Carloni: follia Corte Giustizia Ue, cibi vegetali non sono carne

Carloni: follia Corte Giustizia Ue, cibi vegetali non sono carneRoma, 9 ott. (askanews) – “Ennesima eurofollia: la Corte di giustizia dell’Unione europea ha deciso che uno Stato membro non può vietare l’uso di termini tradizionalmente associati ai prodotti animali per prodotti vegetali, se non esiste una denominazione legale specifica, in risposta a un decreto francese che vietava l’uso di termini come ‘steak’ o ‘salsiccia’ per prodotti vegetali”. Lo rende noto Mirco Carloni, deputato leghista e presidente della commissione Agricoltura della Camera.


“Assurdo, la Lega dice no a chi vuole chiamare la carne senza carne. Nel nostro Paese alcune denominazioni sono oggetto di tutela da parte dei consorzi, come per esempio il prosciutto, ed è inaudito che prodotti iper processati si possano chiamare con un nome tutelato. Come sempre – conclude – ci opponiamo con forza a queste decisioni di Bruxelles che vorrebbero annullare la realtà in nome di una falsa ideologia globalizzata che ci vorrebbe tutti uguali e senza tradizioni”.

Coldiretti: aumentare ore educazione alimentare a scuola

Coldiretti: aumentare ore educazione alimentare a scuolaRoma, 9 ott. (askanews) – Per ridurre i rischi legati all’obesità e a modelli di consumo sbagliati occorre un impegno verso la prevenzione, aumentando le ore di educazione alimentare nelle scuole e qualificando l’offerta delle mense scolastiche sulla base dei principi della Dieta mediterranea. E’ l’appello lanciato da Coldiretti in occasione dell’Obesity Day 2024 promosso dall’Adi che si celebra il 10 ottobre.


Le mense scolastiche e pubbliche devono essere un luogo per contrastare quel fenomeno sempre più diffuso dell’obesità infantile, rileva Coldiretti, collegato ad una cattiva alimentazione che riguarda le giovani generazioni, ma anche gli adulti, dove i cibi ultraprocessati stanno prendendo sempre più spazio. Le scuole dovrebbero dunque diventare parte attiva nella concreta diffusione e promozione della Dieta mediterranea, sì Patrimonio dell’Umanità Unesco, ma sempre meno seguita a tavola. Negli ultimi cinque anni sono spariti dalle tavole delle famiglie italiane quasi 40 chilogrammi di prodotti ortofrutticoli, secondo l’analisi Coldiretti su dati Cso Italy. Un fenomeno preoccupante che impatta sulla salute tanto degli adulti quanto delle giovani generazioni, con i consumi che sono crollati sotto la soglia dei 400 grammi al giorno a testa raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per una dieta sana. In Italia meno della metà dei bambini italiani (45%) consuma frutta tutti i giorni mentre la percentuale scende al 31% nel caso della verdura.


Proprio per diffondere modelli di consumo più sostenibili Coldiretti è impegnata a promuovere nelle scuole italiane il progetto Educazione alla Campagna Amica, un percorso educativo che coinvolge oltre mezzo milione di bambini all’anno su tutto il territorio nazionale.

Lollobrigida a Fruit Attraction: sostegno a nostra frutticoltura

Lollobrigida a Fruit Attraction: sostegno a nostra frutticolturaRoma, 9 ott. (askanews) – Sostegno pieno alla frutticoltura nazionale, fiore all’occhiello dell’agricoltura italiana. E’ quanto ha garantito il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che oggi accompagnato dall’ambasciatore d’Italia a Madrid, Giuseppe Buccino Grimaldi, ha incontrato alla Fruit Attraction di Madrid le aziende della Collettiva Italy “The Beauty of Quality” organizzata da CSO Italy.


Il ministro ha parlato della necessità di rafforzare l’iniziativa italiana a Bruxelles, anche superando certi steccati burocratici, e ha ascoltato gli imprenditori prendendo nota delle loro esigenze. Il ministro è stato accolto dal presidente di CSO Italy Paolo Bruni, presenti il presidente di Fruitimprese Marco Salvi e il coordinatore del settore ortofrutticolo dell’Alleanza della Cooperative Davide Vernocchi.


Bruni ha ringraziato Lollobrigida per quanto sta facendo e ha sottolineato l’azione di CSO Italy al servizio del settore e delle sue aziende, con attenzione agli sviluppi della normativa europea e internazionale.

Ok Comm. Ue a aiuti Italia da 1 mld a aziende agricole alluvionate

Ok Comm. Ue a aiuti Italia da 1 mld a aziende agricole alluvionateRoma, 9 ott. (askanews) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato, il piano italiano di aiuto da 1 miliardo di euro per sostenere gli agricoltori colpiti da eventi alluvionali, inondazioni e frane in Emilia-Romagna, Toscana e Marche nel maggio del 2023.


Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha spiegato che “questo regime da 1 miliardo di euro consentirà all’Italia di aiutare gli agricoltori colpiti dalle devastanti inondazioni e frane del maggio 2023 nelle regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche. Gli agricoltori saranno risarciti per i danni subiti, comprese le perdite di reddito, senza distorcere la concorrenza”. Gli aiuti mirano a sostenere gli investimenti volti a ripristinare il potenziale produttivo agricolo danneggiato da inondazioni e frane e risarcire le aziende attive nella produzione agricola primaria, nella trasformazione e nella commercializzazione di prodotti agricoli per i danni subiti. Il piano di aiuti, aperto alle aziende di tutte le dimensioni, durerà fino al primo maggio 2027. L’aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette.


La Commissione ha valutato questo ai sensi dell’articolo 107(2)(b) TFUE, che consente agli Stati membri di concedere aiuti per ovviare ai danni causati da calamità naturali o eventi eccezionali. La Commissione ha anche valutato il regime della parte di investimento ai sensi dell’articolo 107(3)(c) del TFUE, che consente agli Stati membri di concedere aiuti per agevolare lo sviluppo di determinate attività economiche a determinate condizioni, e degli orientamenti 2022 per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali (“Orientamenti agricoli 2022”).

Convenzione Agea-professionisti settore agrario su assistenza

Convenzione Agea-professionisti settore agrario su assistenzaRoma, 9 ott. (askanews) – Firmata oggi la convenzione tra Agea Coordinamento, Cnaal, Cnpapal e Conaf che consentirà agli iscritti dei tre albi professionali di prestare assistenza agli utenti nell’elaborazione delle domande di ammissione a benefici comunitari, nazionali e regionali in agricoltura.


L’accordo, spiega Agea in una nota, è giunto al termine di un lungo confronto tra le parti. A suggello di questa intesa sarà ritirato il ricorso che l’ordine dei dottori agronomi e forestali e il Collegio nazionale dei periti agrari e periti agrari laureati avevano presentato contro il decreto del ministero dell’Agricoltura e gli atti emanati da Agea con cui gli stessi tecnici erano stati esclusi dall’assistenza alle imprese agricole. Ricorso al quale non aveva invece aderito il Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati. La Convenzione prevede la definizione delle procedure volte a facilitare l’affidamento ai professionisti iscritti ai relativi albi delle funzioni di controllo di cui Agea è titolare. Agea Coordinamento, oltre ad emanare una apposita circolare concordata con gli stessi firmatari, si è impegnata a creare un elenco a adesione libera da parte dei professionisti i cui criteri di formazione e di attingimento saranno concordati tra le parti.


CNAAL (Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati), CNPAPAL (Collegio nazionale dei periti agrari e periti agrari laureati) e CONAF (Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali), invece si sono impegnati a stimolare l’aggiornamento continuo delle competenze per garantire l’erogazione di adeguati servizi di formazione e consulenza alle aziende agricole. Obiettivo comune dei quattro sottoscrittori diventa, quindi, sostenere le imprese agricole nel processo di innovazione e conoscenza, ai fini del miglioramento della produzione nel rispetto della sostenibilità ambientale. La Convenzione prevede anche l’istituzione di un Tavolo Tecnico Permanente di confronto per la pianificazione e la programmazione delle necessarie attività di supporto ad Agea, il cui primo incontro è stato già fissato per il 29 ottobre per l’avvio dei lavori.

L’arte del whisky giapponese arriva in Italia in edizione limitata

L’arte del whisky giapponese arriva in Italia in edizione limitataRoma, 9 ott. (askanews) – L’arte del whisky giapponese arriva in Italia. Dopo aver celebrato, lo scorso anno, i 100 anni di attività di House of Suntory, iniziati con la fondazione della prima distilleria di whisky di malto in Giappone, arriva in Italia “Tsukuriwake 2024”, la nuova serie di quattro esclusivi whisky giapponesi in edizione limitata che comprende: Yamazaki Golden Promise, Yamazaki Islay Peated Malt, Yamazaki 18 Years Old Mizunara e Hakushu 18 Years Old Peated Malt. I quattro whisky sono da oggi disponibili in Italia in quantità limitate nel canale fuoricasa e nella grande distribuzione (La Rinascente) e sono distribuiti da Stock Spirits, la storica azienda italiana fondata a Trieste nel 1884.


Questa edizione limitata esplora la diversità, l’innovazione, l’artiginalita e l’arte del blending delle distillerie di Yamazaki e Hakushu. “Tsukuriwake” significa letteralmente “maestria attraverso la diversità della produzione”: con questa nuova serie, House of Suntory esplora sia i metodi tradizionali sia le innovazioni che consentono di creare whisky più raffinati, ma complessi, svelando, per la prima volta, la storia mai raccontata secondo cui Tsukuriwake va oltre la diversificazione dei whisky in più botti. La produzione dei quattro whisky vede infatti l’impiego di legno e acciaio inossidabile per la fermentazione, di 16 alambicchi di 7 diversi tipi e di cask realizzate con legno di diverse querce (tra cui quercia bianca, spagnola e giapponese) e di varie dimensioni. L’invecchiamento si basa sullo “Tsukurikomi”, processo che include anche la sperimentazione con differenti tipi di malto. Infine, a rendere unici questi whisky, conferendo loro una profondità e una complessità inconfondibili, sono un lungo periodo di maturazione e l’arte della miscelazione.


Culla di questi pregiati whisky sono la distilleria di Yamazaki, la prima e più antica distilleria di whisky di malto nella storia del Giappone, fondata nel 1923, e quella di Hakushu, fondata nel 1973.

Anicav: 75% conserve pomodoro bio vanno all’estero, annata 2024 in crescita

Anicav: 75% conserve pomodoro bio vanno all’estero, annata 2024 in crescitaMilano, 9 ott. (askanews) – Negli ultimi anni in Italia in media oltre l’8% degli ettari di pomodoro messi a coltura è stato destinato a biologico mentre la produzione ha rappresentato circa il 7% del totale del pomodoro trasformato. Dopo un 2023 caratterizzato da calo di produzione, in particolare nel bacino Nord dovuto essenzialmente alle avverse condizioni climatiche che hanno causato una importante riduzione delle rese agricole, la produzione 2024 è stata contraddistinta da un’ottima qualità del prodotto biologico per cui si stima una crescita della produzione. A diffondere i dati l’Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali (Anicav) che proprio in questi giorni partecipa alla Nordic organic food fair, la più grande fiera di settore del nord Europa in corso a Stoccolma fino al 10 ottobre, nell’ambito del progetto “Red gold from europe – your organic and sustainable choice!”.


L’impegno di Anicav è quello di promuovere le conserve di pomodoro biologico valorizzandone le principali caratteristiche di sostenibilità, salubrità e gusto. Le conserve bio rappresentano, infatti, una produzione importante per la filiera del pomodoro da industria, anche in virtù della crescente consapevolezza dei consumatori verso la qualità dei prodotti che portano in tavola e la tutela dell’ambiente. Una tendenza evidente soprattutto nell’area nord europea e in particolare nei quattro Paesi target del progetto: Svezia, Germania, Olanda e Danimarca. “La Nordic organic food fair è certamente una grande vetrina internazionale per la valorizzazione dei nostri prodotti di eccellenza apprezzati in tutto il mondo – dichiara Giovanni De Angelis, direttore generale di Anicav – Circa il 75% delle produzioni italiane di pomodoro biologico è destinato alle esportazioni. Con questo tipo di attività puntiamo a promuoverne ancora di più il consumo incrementando ulteriormente la quota di mercato nei quattro paesi target. Anche il trend di consumo interno fa registrare una crescita ma sappiamo che la sfida del futuro sarà promuovere le produzioni bio tra i consumatori più giovani puntando su driver molto precisi, tra cui la fiducia nei processi di certificazione con conseguente aumento delle vendite, che a sua volta genererebbe un’auspicabile riduzione dei costi. Sarà, quindi, fondamentale porre in essere, anche con il coinvolgimento del Masaf, azioni di sostegno finalizzate allo sviluppo di un consumo sempre più consapevole”.

Olio ‘Inclusivo’ di Vivagri e Farchioni partner G7 in Umbria

Olio ‘Inclusivo’ di Vivagri e Farchioni partner G7 in UmbriaRoma, 9 ott. (askanews) – L’olio “Inclusivo” prodotto in collaborazione tra Vivagri e la famiglia Farchioni sarà partner del primo G7 dedicato ai temi dell’inclusione e della disabilità che si svolgerà in Umbria dal 14 al 16 ottobre 2024. Questo olio sarà infatti offerto nel corso della degustazione presso il Castello di Solfagnano dedicata ai ministri rappresentanti dei sette paesi membri il prossimo 15 ottobre. Dalla cooperazione tra Vivagri e il gruppo agroalimentare con sede a Gualdo Cattaneo sono nati l’olio 100% Italiano e i due vini Umbri IGT, un bianco e un rosso, della linea denominata “Inclusivo”, le cui etichette sono state ideate dai ragazzi coinvolti nel progetto di agricoltura sociale e saranno lanciati sul mercato ai primi di ottobre.


Vivagri nasce a Perugia nel 2023 dall’incontro tra Gabriele Bartolucci, assistente sociale e presidente di Asd Viva, e Marco Farchioni, owner ed export manager dell’azienda di famiglia. L’obiettivo è promuovere l’inclusività circolare. In questo modo ogni persona è protagonista e contribuisce al successo del progetto, creando un ciclo virtuoso di inclusione, crescita personale e collettiva valorizzando le competenze e le diversità. “La nostra storia comincia nel 2011 con la costituzione di Asd Viva, associazione sportiva dilettantistica, con l’obiettivo di rendere accessibile lo sport alle persone con disabilità relazionali/cognitive, sensoriali e motorie, racconta Gabriele Bartolucci. L’azienda Farchioni sposa il progetto sportivo fin dal 2012. Da qui nasce prima la cooperativa sociale Viva che si occupa di turismo, teatro, lavoro e, successivamente, Vivagri, una società agricola semplice che, con il sostegno della famiglia Farchioni, aggiunge al percorso l’esperienza dell’agricoltura sociale e si pone l’obiettivo di una sostenibilità economica duratura nel tempo.


“Il lavoro in agricoltura – spiega Mario Farchioni – è terapeutico in sé, permette il contatto con la natura, puoi toccare la materia prima: le olive, l’uva, le piante, gli animali. Coinvolgendo le persone fragili nella realizzazione dei prodotti agroalimentari possiamo favorire il loro inserimento sociale e la loro crescita umana e professionale”. Il progetto rappresenta una collaborazione virtuosa tra l’esperienza e competenza del terzo settore e l’esperienza e competenza dell’impresa nell’ambito della produzione e del mercato.

Si chiude il tour promozionale dei salumi italiani in Uk

Si chiude il tour promozionale dei salumi italiani in UkRoma, 9 ott. (askanews) – Bilancio positivo per l’appena conclusa campagna promozionale dedicata ai salumi italiani nel Regno Unito, realizzata da Ivsi e Assica in collaborazione e con il contributo dell’Agenzia Ice. Il tour ha portato la tradizione e l’eccellenza della salumeria italiana in quattro importanti città: Londra, Cardiff, Glasgow e Edimburgo.


Il programma di iniziative, durato circa 5 mesi, ha avuto inizio il 30 aprile a Londra, dove i salumi italiani sono stati protagonisti della manifestazione Real Italian Wine and Food. In questo contesto, ristoratori, importatori e operatori hanno approfondito la conoscenza dei salumi italiani, mentre dieci aziende associate hanno avuto l’opportunità di instaurare nuovi contatti commerciali. Il 17 settembre è stata la volta del City of Glasgow College che ha ospitato una giornata dedicata alla storia e all’impegno concreto del settore nello sviluppo sostenibile. L’incontro ha visto la partecipazione di oltre 200 giovani chef, che hanno potuto apprezzare i salumi del Belpaese attraverso degustazioni guidate.


Finale a Edimburgo, dove dal 27 al 30 settembre è andato in scena un lungo weekend promozionale finalizzato a celebrare le eccellenze della salumeria nei più importanti ristoranti italiani locali. “Desidero ringraziare i partner del settore pubblico per la passione, l’impegno e la professionalità con cui hanno promosso i salumi italiani nel Regno Unito – ha detto Monica Malavasi, direttrice di Ivsi – Queste iniziative dimostrano come è possibile raggiungere obiettivi straordinari quando istituzioni pubbliche e private collaborano efficacemente insieme”.