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Xylella, in GU 30 mln per sostegno reimpianti ulivi resistenti

Xylella, in GU 30 mln per sostegno reimpianti ulivi resistentiRoma, 2 apr. (askanews) – Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che sostiene le imprese agricole danneggiate dalla diffusione del batterio della Xylella fastidiosa, con lo stanziamento di 30 milioni di euro per i reimpianti per le riconversioni tramite cultivar di olivo resistenti, e per le riconversioni verso altre colture, con un elenco di 72 specie ammesse. A darne notizia è Coldiretti Puglia.


Il decreto del Masaf dell’11 febbraio 2025 pubblicato in Gazzetta Ufficiale stabilisce criteri e modalità di attuazione della misura inerente il sostegno alle imprese agricole danneggiate dalla diffusione del batterio della Xylella fastidiosa. Sono oggetto di finanziamento gli interventi finalizzati al ripristino del potenziale produttivo danneggiato dall’organismo nocivo Xylella fastidiosa e comprendono il ripristino della capacità produttiva delle imprese, sia con la ricostituzione degli oliveti con varietà dichiarate resistenti o tolleranti all’organismo specificato dal Comitato fitosanitario nazionale, sia sostituendo i vecchi oliveti con impianti di altre colture scelte fra quelle ammesse.


“Ma serve il secondo piano pluriennale per la rigenerazione delle aree colpite dalla Xylella fastidiosa in Puglia – spiega Coldiretti Puglia – perché sono 115mila gli ettari rimasti fuori dal primo piano di 300 milioni di euro, un impegno urgente da attuare con il coordinamento ed il sostegno alle attività di ricerca ed un pieno e consapevole coinvolgimento delle Istituzioni regionali, nazionali e dell’Europa sul problema Xylella”.

Xylella, in GU 30 mln per sostegno reimpianti ulivi resistenti

Xylella, in GU 30 mln per sostegno reimpianti ulivi resistentiRoma, 2 apr. (askanews) – Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che sostiene le imprese agricole danneggiate dalla diffusione del batterio della Xylella fastidiosa, con lo stanziamento di 30 milioni di euro per i reimpianti per le riconversioni tramite cultivar di olivo resistenti, e per le riconversioni verso altre colture, con un elenco di 72 specie ammesse. A darne notizia è Coldiretti Puglia.


Il decreto del Masaf dell’11 febbraio 2025 pubblicato in Gazzetta Ufficiale stabilisce criteri e modalità di attuazione della misura inerente il sostegno alle imprese agricole danneggiate dalla diffusione del batterio della Xylella fastidiosa. Sono oggetto di finanziamento gli interventi finalizzati al ripristino del potenziale produttivo danneggiato dall’organismo nocivo Xylella fastidiosa e comprendono il ripristino della capacità produttiva delle imprese, sia con la ricostituzione degli oliveti con varietà dichiarate resistenti o tolleranti all’organismo specificato dal Comitato fitosanitario nazionale, sia sostituendo i vecchi oliveti con impianti di altre colture scelte fra quelle ammesse.


“Ma serve il secondo piano pluriennale per la rigenerazione delle aree colpite dalla Xylella fastidiosa in Puglia – spiega Coldiretti Puglia – perché sono 115mila gli ettari rimasti fuori dal primo piano di 300 milioni di euro, un impegno urgente da attuare con il coordinamento ed il sostegno alle attività di ricerca ed un pieno e consapevole coinvolgimento delle Istituzioni regionali, nazionali e dell’Europa sul problema Xylella”.

Coldiretti: su dazi evitare escalation della guerra commerciale

Coldiretti: su dazi evitare escalation della guerra commercialeRoma, 2 apr. (askanews) – “Occorre fare prevalere il buonsenso ed evitare a tutti i costi un’escalation della guerra commerciale che avrebbe effetti disastrosi sulle economie europee e statunitense, dove i primi ad essere penalizzati sarebbero i cittadini e gli agricoltori di entrambe le sponde dell’Atlantico”. Così il presidente della Coldiretti Ettore Prandini a poche ore dall’annuncio sui dazi del presidente Usa Donald Trump, al quale la Commissione Ue si è già detta pronta a rispondere con contromisure adeguate. Se le tariffe aggiuntive dovessero colpire l’intero settore agroalimentare italiano con un rincaro del 25%, rileva Coldiretti, ciò si tradurrebbe in un aggravio di circa due miliardi di euro a carico dei cittadini americani, con un inevitabile calo di vendite delle nostre specialità come dimostrato anche dalla precedente esperienza nel primo mandato dello stesso tycoon.


Senza dimenticare il pericolo di una ulteriore espansione del fenomeno dell’italian sounding, che già oggi costa al Paese 40 miliardi di euro solo negli Stati Uniti, come rilevato anche dal Presidente Sergio Mattarella. Ma Trump ha minacciato rincari fino al 200% per il vino, che per l’Italia vorrebbe dire rinunciare fino al 70-80% delle esportazioni, secondo una stima della Consulta vitivinicola della Coldiretti. “A prescindere dall’impatto delle decisioni americane, l’auspicio è – aggiunge il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo – che l’Italia e l’Europa continuino a portare avanti il dialogo poiché la logica dei dazi e controdazi ha dimostrato nel tempo di essere miope e controproducente per tutti”.


“Occorre lavorare a una soluzione diplomatica che venga portata avanti in sede europea – conclude Prandini – perché solo con una voce unica e forte possiamo davvero tutelare le nostre aziende. E’ comunque evidente che il principio di reciprocità debba restare la base di ogni intesa, poiché solo così sarà possibile tutelare i livelli qualitativi elevati, le regole sanitarie, ambientali e produttive che caratterizzano l’agroalimentare italiano ed europeo”.

Lollobrigida: premio Maestri Cucina è sguardo verso futuro

Lollobrigida: premio Maestri Cucina è sguardo verso futuroRoma, 2 apr. (askanews) – “Questa cerimonia non è solo una celebrazione del presente. È soprattutto uno sguardo verso il futuro. Ed è a voi, ragazze e ragazzi delle scuole alberghiere e agrarie, che oggi voglio rivolgermi con particolare attenzione. Perché tra voi potranno esserci futuri maestri”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo durante la cerimonia dei riconoscimenti “Maestro dell’Arte della Cucina Italiana”, svoltasi oggi nel cortile d’onore di Palazzo Chigi.


“Oggi non celebriamo solo chi ha già raggiunto l’eccellenza. Celebriamo anche la possibilità di trasmetterla. Perché uno degli aspetti più preziosi di questo riconoscimento è proprio questo: i Maestri premiati saranno coinvolti nel dialogo con il mondo della scuola, per raccontare la loro esperienza, trasmettere competenze, ispirare i talenti di domani”, ha concluso Lollobrigida. Il premio è stato istituito con la legge 59 del 19 aprile 2024, per valorizzare le eccellenze dell’enogastronomia italiana.


Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha conferito il Premio alla presenza del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Alla cerimonia, alla presenza del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, hanno preso parte i rappresentanti delle principali associazioni di categoria e una delegazione di studenti degli istituti agrari e alberghieri di Roma, testimoni del legame tra le professionalità premiate e le nuove generazioni. Il Premio, fortemente voluto dal Governo Meloni, colma una lacuna, ricorda il Masaf, perché prima d’ora l’Italia non riconosceva i talenti e le professionalità nel mondo dell’arte culinaria e vinicola. I Maestri, questo è il loro titolo, potranno anche insegnare negli Istituti specializzati e trasferire così il loro sapere artigiano alle nuove generazioni. I maestri sono stati premiati con il conferimento di una medaglia di bronzo, una spilla e un fregio realizzato dall’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato.


“Oggi abbiamo consegnato un riconoscimento che non esisteva. Proprio l’Italia, la Nazione che più di ogni altra è famosa per la sua arte culinaria, non ha mai ritenuto di dover rendere il giusto merito a chi fa grande quest’arte, a chi la esporta, a chi di fatto costruisce un pezzo fondamentale della nostra reputazione e ci garantisce quell’ammirazione che il mondo intero ci tributa – ha detto Lollobrigida – Abbiamo deciso di colmare questa lacuna e di costruire un sistema di premialità specificatamente dedicato alle professioni della gastronomia, come peraltro avviene da molti anni in altre nazioni europee”.

Al via in Senato l’iter del ddl per tutelare il tartufo

Al via in Senato l’iter del ddl per tutelare il tartufoRoma, 2 apr. (askanews) – Al via in Senato l’iter del ddl della Lega per tutelare la filiera del tartufo. Il testo propone una normativa organica per il settore, destinata a sostituire quella attualmente in vigore, contenuta nella legge 16 dicembre 1985, n. 752, tenendo conto della necessità di una semplificazione strutturale e di una condivisione degli iter autorizzativi della raccolta e coltivazione del tartufo, che permetteranno alle istituzioni dedicate ai controlli di poter operare, ciascuna in base alle competenze che gli sono attribuite, con maggiore efficacia a tutela del patrimonio tartufigeno nazionale.


Lo annuncia in una nota il senatore piemontese Giorgio Maria Bergesio, vicepresidente della commissione Agricoltura. “Da 40 anni si attende una nuova legge a livello nazionale per regolamentare il settore: con questa norma intendiamo valorizzare le attività legate alla cerca, raccolta, coltivazione e commercializzazione dei tartufi, che sono tra i prodotti più pregiati dell’agricoltura italiana”. “Stiamo parlando – prosegue Bergesio – di un settore strategico per l’economia di molte aree rurali, anche marginali, del nostro Paese, con giro di affari di oltre 200 milioni di euro l’anno e una varietà di specie apprezzate sia a livello nazionale che internazionale. Il testo, su cui hanno dato importanti contributi sia il Masaf e che le associazioni più rappresentative del settore, intende quindi potenziare la filiera, anche a livello di export, valorizzando un prodotto -simbolo del made in Italy agroalimentare”, conclude il senatore.

Arancia Rossa Igp al Salone internazionale agrumi a Mentone

Arancia Rossa Igp al Salone internazionale agrumi a MentoneRoma, 2 apr. (askanews) – Il Consorzio dell’Arancia Rossa IGP dal 4 al 6 aprile sarà tra gli ospiti internazionali della seconda edizione del Salone internazionale degli agrumi in programma a Mentone, in Costa Azzurra. Uno degli appuntamenti di riferimento per un altro dei mercati europei fondamentali per l’IGP siciliana, la Francia.


Il presidente del Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, Gerardo Diana, ricorda che “la Francia rappresenta un mercato molto importante per l’Arancia Rossa di Sicilia IGP e avendo prodotti che possono alternarsi nel raccolto può essere considerato un vero e proprio alleato di mercato”. Oltre a essere rappresentata con uno stand con prodotti freschi e trasformati, l’Arancia Rossa di Sicilia sarà tra gli ingredienti negli show cooking di alcuni tra i più importanti chef in Europa, tra questi anche Giullaume Gomez, chef dell’Eliseo, Xavier Rousseau, chef della nazionale di calcio francese, Christian Garcia, chef del Principe Alberto di Monaco, Marc Flanagan, chef del Re d’Inghilterra, Fabrizio Bocca, cuoco di Sergio Mattarella.


Il Salone Internazionale degli Agrumi è organizzato dalla Comunità della Riviera francese e mira a diventare un punto di riferimento per produttori, ricercatori, esperti e appassionati, sulle nuove sfide dell’agrume, tra innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e valorizzazione del patrimonio. L’iniziativa si pone in parallelo alle azioni di valorizzazione e di promozione, come si sono svolte con la recente festa del Limone di Mentone, conclusa il 3 marzo, che ha visto un’affluenza superiore alle 29mila persone.

Gino Sorbillo apre una pizzeria a Roma Termini

Gino Sorbillo apre una pizzeria a Roma TerminiRoma, 2 apr. (askanews) – Sorbillo, il celebre brand di pizzerie fondato da Gino Sorbillo, sbarca a Roma Termini. Grazie all’accordo da SSP Frabeli e Grandi Stazioni Retail, il locale del famoso pizzaiolo e imprenditore napoletano arriva per la prima volta nelle stazioni italiane, aprendo oggi le sue porte in Terrazza, la food lounge di stazione.


I menu di Sorbillo si distinguono per l’utilizzo di ingredienti di qualità, come farine provenienti da agricoltura biologica, verdure fresche e erbe selezionate con cura. Ogni pizza è il frutto di un’arte tradizionale che garantisce un’esperienza gustativa unica per gli amanti della cucina italiana. Il menu del ristorante offrirà un’ampia varietà di pizze, ciascuna dedicata a una specifica regione italiana: un’offerta che permetterà ai clienti di esplorare le ricchezze culinarie dell’Italia attraverso ricette autentiche e gustose. “Siamo entusiasti di aprire questa nuova sede di Sorbillo in un luogo iconico come la Stazione di Roma Termini. Questa apertura simboleggia il nostro impegno nell’offrire esperienze culinarie autentiche e memorabili ai viaggiatori di tutto il mondo. La ricchezza della tradizione culinaria italiana, incarnata da Sorbillo, si integra perfettamente con la nostra visione”, commenta Gérard d’Onofrio, amministratore delegato di SSP Francia Belgio Lussemburgo Italia (Frabeli).


Anche Riccardo Fiori, Head of Leasing di Grandi Stazioni Retail, sottolinea l’importanza di questa nuova apertura: “con Sorbillo continuiamo a elevare la qualità dell’offerta gastronomica nelle stazioni, portando brand iconici e prodotti di eccellenza ai milioni di viaggiatori che ogni anno attraversano Termini. Vogliamo trasformare le nostre stazioni in veri e propri punti di riferimento per chi cerca gusto, qualità e tradizione”.

Coldiretti, autismo: molte esperienze inclusive fattorie sociali

Coldiretti, autismo: molte esperienze inclusive fattorie socialiRoma, 2 apr. (askanews) – Crescono le esperienze di inclusione nelle campagne italiane con i soggetti con disabilità mentale che sono la categoria più seguita nelle attività delle novemila fattorie agricole sociali, davanti a minori in difficoltà e disabili fisici. Ad affermalo è la Coldiretti in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo istituita dall’Onu che ricorre il 2 aprile. Dall’inserimento lavorativo ai laboratori per i più piccoli, sono molteplici le esperienze e i progetti attivati nell’ambito del nuovo “welfare contadino” per sostenere le famiglie in difficoltà e le fasce più fragili della popolazione.


Nel corso di un decennio il numero delle fattorie si è moltiplicato per sette, tanto da offrire oggi un valore di servizi sanitari ed educativi che ha superato il miliardo di euro, di cui 600 milioni di euro in prodotti e 400 milioni di euro in servizi sociali svolti dalle imprese agricole secondo le stime della Coldiretti. Nell’ultimo anno – sottolinea Coldiretti – oltre 50mila persone hanno usufruito dei servizi nati grazie all’impegno sociale degli agricoltori, migliorando la qualità della propria vita e ricevendo formazione, con una presenza in azienda in molti casi quotidiana. Nelle fattorie trovano accoglienza anche detenuti ed ex detenuti, donne vittime di abusi, anziani, persone con problemi relazionali oppure con dipendenze fino ai disoccupati e agli stranieri. Una rivoluzione resa possibile dal nuovo welfare “verde”, regolamentato a livello normativo dallo Stato grazie alla legge 141 del 2015, per affiancare – conclude la Coldiretti – il sistema dei servizi pubblici messo sempre di più sotto pressione. Lo Stato, infatti, non arriva a coprire i costi e a offrire servizi sociali dignitosi per tutti ed è per questo che l’agricoltura, da sempre attenta ai più deboli, con la sua diffusione capillare può supportare il welfare pubblico alleggerendone i costi.

Coldiretti, autismo: molte esperienze inclusive fattorie sociali

Coldiretti, autismo: molte esperienze inclusive fattorie socialiRoma, 2 apr. (askanews) – Crescono le esperienze di inclusione nelle campagne italiane con i soggetti con disabilità mentale che sono la categoria più seguita nelle attività delle novemila fattorie agricole sociali, davanti a minori in difficoltà e disabili fisici. Ad affermalo è la Coldiretti in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo istituita dall’Onu che ricorre il 2 aprile. Dall’inserimento lavorativo ai laboratori per i più piccoli, sono molteplici le esperienze e i progetti attivati nell’ambito del nuovo “welfare contadino” per sostenere le famiglie in difficoltà e le fasce più fragili della popolazione.


Nel corso di un decennio il numero delle fattorie si è moltiplicato per sette, tanto da offrire oggi un valore di servizi sanitari ed educativi che ha superato il miliardo di euro, di cui 600 milioni di euro in prodotti e 400 milioni di euro in servizi sociali svolti dalle imprese agricole secondo le stime della Coldiretti. Nell’ultimo anno – sottolinea Coldiretti – oltre 50mila persone hanno usufruito dei servizi nati grazie all’impegno sociale degli agricoltori, migliorando la qualità della propria vita e ricevendo formazione, con una presenza in azienda in molti casi quotidiana. Nelle fattorie trovano accoglienza anche detenuti ed ex detenuti, donne vittime di abusi, anziani, persone con problemi relazionali oppure con dipendenze fino ai disoccupati e agli stranieri. Una rivoluzione resa possibile dal nuovo welfare “verde”, regolamentato a livello normativo dallo Stato grazie alla legge 141 del 2015, per affiancare – conclude la Coldiretti – il sistema dei servizi pubblici messo sempre di più sotto pressione. Lo Stato, infatti, non arriva a coprire i costi e a offrire servizi sociali dignitosi per tutti ed è per questo che l’agricoltura, da sempre attenta ai più deboli, con la sua diffusione capillare può supportare il welfare pubblico alleggerendone i costi.

Al via progetto Ri.Nova per difesa smart contro gelate tardive

Al via progetto Ri.Nova per difesa smart contro gelate tardiveRoma, 2 apr. (askanews) – Le gelate tardive rappresentano una delle maggiori minacce per la frutticoltura regionale, con danni che negli ultimi anni hanno colpito fino all’80% delle produzioni e, per fronteggiare questa sfida, nasce ADAPTER, un progetto innovativo coordinato da Ri.Nova e con capofila Apo Conerpo, che si propone di analizzare e confrontare l’efficacia dei diversi sistemi di difesa attiva attualmente disponibili.


Il progetto si svilupperà nei prossimi tre anni con il coinvolgimento diretto di una quindicina di aziende frutticole della regione ed effettuerà un’analisi comparativa in condizioni reali che metterà a confronto i principali strumenti di difesa attiva dalle gelate tardive: ventilatori antibrina, irrigazione soprachioma e sottochioma, candele antigelo, bruciatori mobili e sostanze crioprotettive. Grazie alla collaborazione con l’Università di Bologna, il Canale Emiliano Romagnolo e alcune importanti realtà produttive, verranno raccolti dati sperimentali per valutare l’efficacia, i limiti e i costi operativi di ciascuna soluzione.


Il progetto prevede anche la creazione di una rete di monitoraggio avanzata, capace di raccogliere dati agro-meteorologici in tempo reale e di integrarli in una piattaforma digitale accessibile agli agricoltori interessati. Oltre agli aspetti tecnici, ADAPTER dedicherà spazio alla formazione e divulgazione, con attività rivolte ad agricoltori, tecnici e comunità locali.