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Export +33% in 2023 per Pecorino Etico Solidale made in Sardegna

Export +33% in 2023 per Pecorino Etico Solidale made in SardegnaRoma, 27 feb. (askanews) – E’ una partnership di successo quella nata dall’accordo tra Biraghi, Coldiretti Sardegna e Filiera Agricola Italiana Spa: il Pecorino Etico Solidale Biraghi, nato da un progetto a sostegno dei pastori sardi, festeggia il settimo anno di vita e registra un +33% di export rispetto al 2022, oltre 1.500.000 kg di prodotto venduti dal 2017 ad oggi e 380 aziende sarde conferitrici. I numeri sono stati resi noti durante una conferenza stampa a Torino da Biraghi, assieme a Coldiretti Sardegna, Filiera Agricola Italiana Spa e le due cooperative di pastori coinvolte nel progetto: Dorgali e L’Armentizia Moderna.


Il progetto nasce nel 2017 con l’obiettivo di utilizzare le conoscenze dell’azienda Biraghi per commercializzare e valorizzare un prodotto della tradizione casearia italiana, il Pecorino. Dopo aver preso atto della crisi che aveva colpito il mercato del Pecorino, Biraghi ha preso contatti con Coldiretti Sardegna per instaurare una collaborazione innovativa nel panorama del settore. L’accordo sottoscritto con Coldiretti e Filiera Agricola Italiana Spa garantisce infatti un’equa remunerazione ai pastori sardi. Il prodotto nato è una ricetta al Pecorino composta per il 60% da Pecorino proveniente dalla Sardegna e per il 40% dal Gran Biraghi. Negli anni successivi la collaborazione tra Biraghi e Coldiretti Sardegna si consolida con il lancio di un nuovo prodotto da tavola, lo Spicchio di Pecorino Etico Solidale. L’iniziativa è stata sviluppata con la Cooperativa Pastori Dorgali, che raggruppa 190 aziende del territorio, ed è in fase di test presso i punti vendita dell’azienda, con l’obiettivo di espandere il suo mercato nella grande distribuzione.


A più di sette anni dal lancio, il Pecorino Etico Solidale Biraghi è distribuito in più di 6.000 punti vendita sul territorio italiano e registra una distribuzione ponderata pari al 41% su tutta Italia, in aumento rispetto al 2022. Significativo anche l’interesse proveniente dal mercato estero: il prodotto viene esportato in 17 Paesi – Germania, Croazia e Polonia su tutti – e l’export ha registrato +33% di vendite rispetto al 2022.

San Daniele Dop: nel 2023 prodotti 2,5 mln prosciutti, export sale al 19%

San Daniele Dop: nel 2023 prodotti 2,5 mln prosciutti, export sale al 19%Milano, 27 feb. (askanews) – Nel 2023 sono stati oltre 2,5 milioni i prosciutti San Daniele Dop prodotti, in calo rispetto ai 2,67 milioni dell’anno prima, mentre l’export ha segnato una crescita di due punti al 19% delle vendite totali. Il fatturato totale, derivante dalle attività di produzione e distribuzione, si mantiene a 360 milioni di euro, un lieve incremento sotto il 3% rispetto ai 350 milioni del 2022, dopo il +14% rilevato nel 2021. Il numero di vaschette di pre-affettato invece si ferma sopra i 21,3 milioni di confezioni certificate, sostanzialmente stabili rispetto a un anno prima. Sono i dati diffusi dal Consorzio di tutela della Dopo sul 2023.


La produzione della Dop, nell’anno da poco concluso, è stata di 2,59 milioni di cosce prodotte nei 31 stabilimenti produttivi, collocati all’interno della città di San Daniele del Friuli, provenienti dai 3.510 allevamenti certificati situati in dieci regioni del Centro-nord Italia e conferite dai 44 macelli della filiera Dop. La quota di export registra una crescita e si attesta al 19% rispetto alle vendite totali dell’anno con circa 3 milioni di chilogrammi indirizzati al mercato extra Italia. Il 55% delle quote totali di export è stato destinato all’Unione Europea, mentre il restante 45% è stato esportato in Paesi terzi.


I Paesi che detengono la quota più rilevante per l’esportazione del prosciutto di San Daniele Dop si confermano in ordine di volumi: Francia, Stati Uniti, Australia, Germania e Belgio. Gli altri principali mercati esteri di destinazione sono Svizzera, Austria, Regno Unito, Lussemburgo e Canada. Nel 2023 si registrano ottime performance, in ordine di volume esportato, per Stati Uniti (+11%), Australia (+7%), Regno Unito (+30%) e Repubblica Ceca (+18%). Il numero di vaschette di Prosciutto di San Daniele pre-affettato ha superato i 21,3 milioni di confezioni certificate, pari a 407 mila prosciutti (+1% rispetto all’anno precedente), per un totale di oltre 2 milioni di chilogrammi, confermandosi come una tendenza consolidata in linea con le nuove modalità di consumo.

Ghidoni (Comagri): Ue certifichi costi produzione grano

Ghidoni (Comagri): Ue certifichi costi produzione granoRoma, 27 feb. (askanews) – Occorre “una certificazione dei costi di produzione del grano e una definizione chiara di quelli di contrattazione. L’Europa, se c’è, batta un colpo”. Lo chiede Paola Ghidoni, europarlamentare Lega, componente della Commissione Agricoltura, sottolineando che “il grano è uno dei simboli del Made in Italy con 4 milioni di tonnellate prodotte e un fatturato di circa 7 miliardi di euro l’anno. Peccato – spiega – che il calo delle superfici coltivate a grano duro, l’aumento dei costi di produzione e la congiuntura economica internazionale costringano i nostri agricoltori a lavorare in perdita”.


“I bassi prezzi di listino e l’import sempre più significativo da Paesi terzi costringono le imprese del comparto all’abbandono con gravi ripercussioni economiche, sociali e ambientali. Il rischio che corriamo è la desertificazione di un settore tradizionale per il nostro Paese”, conclude Ghidoni.

Cipolla Tropea Igp, da filiera certificata 60 mln valore a consumo

Cipolla Tropea Igp, da filiera certificata 60 mln valore a consumoRoma, 27 feb. (askanews) – L’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi (Icqrf) dei prodotti agroalimentari del ministero dell’Agricoltura ha rinnovato per i prossimi tre anni l’autorizzazione a Csqa ad effettuare i controlli per l’Indicazione Geografica Protetta Cipolla Rossa di Tropea Calabria.


La Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP può contare oggi su una filiera da 20mila tonnellate di produzione certificata, di cui circa il 20% destinate alla trasformazione, e 170 operatori in grado di generare 60 milioni di euro di valore al consumo. E, per il prossimo futuro il Consorzio di tutela ha in programma attività di promozione legate ai bandi europei “Agrip”, anche in collaborazione con altri prodotti ortofrutticoli calabresi e italiani DOP IGP, e soprattutto progetti di ricerca indirizzati alla sostenibilità e alla soluzione delle criticità legate ai cambiamenti climatici.


La scelta di riconfermare CSQA, dopo i primi tre anni, è stata dettata dalla volontà di portare a compimento una nuova metodica di controllo, come spiega Giuseppe Laria, Ppresidente del Consorzio di tutela: “nell’era dell’intelligenza artificiale, anche nella delicata fase dei controlli, è necessario cercare di garantire tempestività e precisione nella rilevazione dei dati di certificazione, di produzione e vendita. Grazie all’impegno di CSQA avremo a breve l’informatizzazione immediata, su piattaforma online, delle diverse operazioni inerenti il sistema di controllo. Si potrà quindi disporre in tempo reale, per ogni soggetto operante nell’area IGP, delle quantità certificate in fase di produzione e vendita”.

Aceto balsamico tradizionale: 2023 record per la Dop, imbottigliamento +43%

Aceto balsamico tradizionale: 2023 record per la Dop, imbottigliamento +43%Milano, 26 feb. (askanews) – Il 2023 ha registrato un nuovo record per l’aceto balsamico tradizionale di Modena: nel formato “Giugiaro”, quello da 100 ml unico per tutti i produttori, c’è stato un incremento del 43% dell’imbottigliamento. Ad annunciarlo nella sua relazione in occasione dell’assemblea dei soci del Consorzio di tutela della Dop il presidente Enrico Corsini. “Negli ultimi anni il Consorzio tutela è cresciuto e ha reso più forte la filiera anche grazie alla sinergia creata con Regione e Masaf e dai contributi ottenuti dai bandi pubblici – ha detto Corsini – L’anno appena trascorso ha segnato un nuovo record per l’imbottigliamento di Abtm, nel formato Giugiaro da 100 ml unico per tutti i produttori, che ha fatto segnare un +43%. Un risultato raggiunto grazie alla qualità dei produttori certificati di Abtm e alle attività di promozione e tutela messe in campo dal Consorzio”.


L’assemblea, oltre a votare all’unanimità il bilancio consuntivo del 2023, ha approvato anche il nuovo piano delle attività per il 2024. Centrale quest’anno il tema della promozione e delle iniziative svolte a supporto della Dop modenese che nel secondo semestre è tornata a essere protagonista di eventi nazionali e internazionali anche nelle Ambasciate italiane in Europa. Presentato per il 2024 anche il nuovo piano di comunicazione per il Balsamico Tradizionale Dop che potrà raggiungere un valore di circa 3.000 euro al litro e verrà promosso e raccontato in contesti di interesse non solo culinario ma anche artistico-culturale. In questo solco si inserisce la partnership con la Fondazione Arena di Verona, il teatro lirico all’aperto più grande al mondo.


A fine estate 2023 è iniziato un lavoro di riposizionamento del prodotto e del suo brand, con l’arrivo come consulente voluta dal Consorzio di Elisabetta Serraiotto. Obiettivo della sinergia è mettere in rete la capillare presenza dell’autentico Balsamico di Modena nel mondo per costruire un sistema virtuoso di promozione e tutela di queste tipicità modenesi nel mondo e del loro valore. Oltre alle attività proprie della tutela e promozione della Dop il Consorzio mette a disposizione, sia dei soci che dei non soci, servizi come quello di imbottigliamento certificato, per cui il Consorzio ha stabilito nuove tariffe sempre nell’ottica di una maggiore trasparenza nella gestione ed equità tra i produttori.

Spagna: patto rurale europeo per rispondere bisogni agricoltori

Spagna: patto rurale europeo per rispondere bisogni agricoltoriRoma, 26 feb. (askanews) – Il ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, Luis Planas, ha proposto oggi in Agrifish “un grande patto rurale europeo per rispondere ai bisogni e alle preoccupazioni di agricoltori e allevatori”, sottolineando che “di fronte a un problema e a una sfida europea è necessario trovare una soluzione europea”.


“Questo grande patto per mettere l’agricoltura in prima linea nel dibattito comunitario deve aggiornare i cinque principi fondamentali contenuti nel trattato istitutivo della Politica Agricola Comune 60 anni fa”, ha detto Planas, ricordando che attualmente agricoltori e allevatori vedono la nuova PAC “come un’ulteriore difficoltà e non come una soluzione”. Secondo Planas, le misure di semplificazione della Commissione europea “sono in grado di risolvere questioni preoccupanti, come le eccessive richieste di condizionalità rafforzata, la complessità di aspetti come le foto georeferenziate o la necessità di un corretto funzionamento della catena alimentare”.


Particolare soddisfazione, nelle misure che hanno a che fare con la semplificazione della presentazione delle domande della Pac, per l’eliminazione dei controlli di condizionalità, per l’elevato onere burocratico che comporta per le aziende agricole con una superficie inferiore a 10 ettari. Questa misura avrebbe un grande impatto nel caso della Spagna, poiché ne beneficierebbeo 345.000 agricoltori, il 55% del totale dei beneficiari degli aiuti della PAC. La Spagna ha proposto al Consiglio che, inoltre, per alleviare i problemi posti dalla condizionalità rafforzata, le norme sulla rotazione delle colture e sul maggese siano abrogate per la campagna 2024, oltre a semplificare le relazioni di valutazione e di performance. Ancora, in linea con la semplificazione burocratica della Pac, la Spagna e altri Paesi comunitari hanno chiesto di semplificare l’obbligo delle foto georeferenziate, poiché rappresentano un onere non indifferente per i produttori.


Nonostante le valutazioni complessivamente positive, per Planas sarebbe “necessaria una maggiore celerità nell’applicazione delle misure, soprattutto di quelle che richiedono una modifica della normativa di base”, visto che la legislatura europea sta per concludersi. Tra le preoccupazioni portate in sede di Agrifish dalla Spagna, anche il buon funzionamento della catena alimentare affinché tutti gli anelli ricevano una remunerazione adeguata, e l’autorizzazione di formule affinché le importazioni alimentari siano soggette agli stessi requisiti imposti ai produttori europei obbligato a conformarsi. Per quanto riguarda le importazioni da paesi terzi, infatti, Planas ha sottolineato che la Spagna difenderà le clausole speculari affinché i prodotti non autorizzati nell’UE non possano essere utilizzati per prodotti che raggiungono il mercato comunitario. La Spagna è stata uno dei pionieri nel richiederne l’attuazione alcuni anni fa e ha sottolineato che quando “la richiesta è giusta e abbiamo argomenti, come avviene, dobbiamo essere costanti davanti alle istituzioni comunitarie”.

Agrifish: semplificare processo modifica piani strategici Pac

Agrifish: semplificare processo modifica piani strategici PacRoma, 26 feb. (askanews) – Il processo di modifica dei piani strategici della PAC “dovrebbe essere semplificato”: è l’opinione dei ministri dell’Agricoltura europei, riuniti oggi in sede di Agrifish a Bruxelles per dare risposte tempestive alle proteste degli agricoltori e alla crisi del settore primario. Secondo i minitri, oltre ad azioni a breve termine volte a semplificare la vita quotidiana degli agricoltori e a ridurre gli oneri amministrativi, “è necessario anche un approccio a lungo termine” e, in particolare, hanno convenuto sulla “necessità di una revisione degli atti fondamentali della politica agricola comune. Questa revisione dovrebbe essere avviata il prima possibile”, annuncia l’Agrifish.


Inoltre, i ministri dell’Agricoltura “hanno fornito orientamenti politici sul miglioramento del ruolo degli agricoltori come garanti della nostra sicurezza alimentare, garantendo nel contempo il rispetto dei nostri impegni di sostenibilità ambientale. Ciò richiederebbe modifiche mirate degli atti di base della PAC, garantendo l’equilibrio negli effetti degli accordi commerciali e aiutando le esportazioni agricole ucraine a raggiungere i loro mercati tradizionali”. Il Consiglio ha dunque invitato il comitato speciale agricoltura a continuare a esaminare i suggerimenti e le proposte discussi dai ministri, in linea con gli orientamenti politici forniti dai ministri, e a riferire al Consiglio.


Parallelamente, continuerà il dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura avviato dalla Commissione, per identificare le modalità per migliorare la PAC a lungo termine. La presidenza ha sottolineato l’importanza di garantire che la voce degli Stati membri sia ascoltata in questo processo.

Agrifish: per agricoltori meno oneri amministrativi e burocrazia

Agrifish: per agricoltori meno oneri amministrativi e burocraziaRoma, 26 feb. (askanews) – Risposte “rapide e strutturali” alla situazione di crisi in cui versa il settore agricolo, con azioni “a breve termine” proposte dalla Commissione e approvate oggi dal Consiglio Agrifish riunito a Bruxelles che “tengono conto dei contributi forniti dalle organizzazioni agricole dell’UE, nonché del contributo della commissione agricoltura del Parlamento europeo” e che “si concentrano sulla riduzione degli oneri amministrativi e della burocrazia sia per gli agricoltori che per le amministrazioni nazionali”. E’ quanto emerso oggi durante il consiglio europeo dei ministri dell’Agricoltura, tenutosi sullo sfondo delle continue proteste degli agricoltori.


Il Consiglio ha confermato la volontà politica di “rispondere in modo efficace alle preoccupazioni degli agricoltori e, come primo passo, ha concordato una serie di misure concrete che dovrebbero costituire una priorità per la risposta a breve termine all’attuale crisi e ha offerto orientamenti politici per la futuro e per un approccio strutturale a medio e lungo termine”. David Clarinval, vice primo ministro belga e presidente dell’Agrifish, ha commentato: “stiamo ascoltando gli agricoltori e li ascoltiamo in modo forte e chiaro. Ci impegniamo ad alleviare le pressioni che stanno affrontando e a offrire loro soluzioni concrete. Le priorità per le misure di semplificazione concordate ridurranno gli oneri amministrativi per gli agricoltori e daranno loro la flessibilità di cui hanno bisogno. Guardiamo anche al futuro, per migliorare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare, garantendo nel contempo il rispetto dei nostri impegni di sostenibilità ambientale”.

Agricoltura, Confagri:stop tempo approfondimenti, servono risposte

Agricoltura, Confagri:stop tempo approfondimenti, servono risposteRoma, 26 feb. (askanews) – “È scaduto il tempo per gli approfondimenti e per le consultazioni on line. Abbiamo presentato le nostre proposte per una profonda semplificazione burocratica e per la salvaguardia del potenziale produttivo delle imprese. Ora spetta alle istituzioni dare una risposta efficace e non oltre marzo alle aspettative del mondo agricolo italiano ed europeo. Diversamente, le proteste e le manifestazioni di piazza sono destinate ad aumentare”. È il messaggio lanciato dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, all’apertura dell’assemblea straordinaria dell’organizzazione che è in corso, a Bruxelles, in concomitanza con la riunione del Consiglio Agricoltura della UE.


“Per Confagricoltura – prosegue Giansanti – i limiti della PAC in vigore dallo scorso anno sono stati subito evidenti. Per applicare la nuova normativa le amministrazioni nazionali hanno dovuto redigere piani strategici di migliaia di pagine. Gli adempimenti burocratici sono saliti a dismisura a fronte di risorse finanziarie in calo e l’eccezionale rialzo dell’inflazione ha aumentato le difficoltà degli agricoltori. Si è discusso molto sul bilancio della UE destinato all’agricoltura, ma l’aiuto diretto della PAC è ormai ridotto a 120 euro in media ad ettaro”. “La prossima scadenza della legislatura europea rende oltremodo complicata la modifica degli atti di base della PAC, ma esistono strade alternative”, sottolinea in una nota il presidente di Confagricoltura.


“In caso di emergenze e di cause di forza maggiore possono essere sospese le sanzioni previste in caso di inadempimento – chiede Confagricoltura – Dalla pandemia all’impatto economico dell’aggressione dell’Ucraina, fino alla recente crisi in Medio Oriente, l’agricoltura italiana ed europea è in emergenza da oltre tre anni”. Inoltre, “in aggiunta ai vistosi limiti della PAC, il settore è alle prese con le conseguenze dell’aumento senza precedenti dei tassi di interesse. Da qui la nostra richiesta di una moratoria concordata a livello europeo a supporto della liquidità delle imprese”, aggiunge Giansanti. “Un’altra questione da affrontare è quella della reciprocità delle regole negli accordi commerciali con i paesi terzi: dalla sicurezza alimentare, alla tutela del lavoro, delle risorse naturali e del benessere animale. Se riduciamo la produzione europea e aumentiamo le importazioni da paesi dove vigono normative meno rigorose di quelle europee, riduciamo la sicurezza alimentare e allo stesso tempo importiamo più CO2”, mette in evidenza il presidente di Confagricoltura.


“Siamo convinti sostenitori del libero mercato e del multilateralismo per la gestione del commercio internazionale – prosegue Giansanti – ma vanno previste clausole di salvaguardia automatiche quando il flussi delle importazioni raggiungono livelli tali da destabilizzare i mercati agricoli della UE”. “A gennaio, ad esempio, rileva Giansanti, le esportazioni di arance dell’Egitto sul mercato europeo sono ammontate a 45 mila tonnellate, il 104% in più sullo stesso mese del 2022”. “La PAC è una politica comune che, in situazioni di crisi, richiede risposte altrettanto comuni. L’assenza e il ritardo delle decisioni da parte delle istituzioni di Bruxelles apre la strada alla concessione di aiuti pubblici a livello nazionale. Proprio ieri il governo di Parigi ha annunciato un piano a sostegno del settore degli allevamenti con una dotazione di oltre 450 milioni di euro. Nel complesso, gli aiuti pubblici interni varati nelle ultime settimane a favore dell’agricoltura hanno raggiunto i 900 milioni di euro”. “In questo modo – conclude Giansanti – si incrina la solidità del mercato unico e viene infranto il principio della libera concorrenza tra le imprese. E l’Europa fa un passo indietro”.

Copa e Cogeca: pacchetto discusso in Agrifish va concluso subito

Copa e Cogeca: pacchetto discusso in Agrifish va concluso subitoRoma, 26 feb. (askanews) – Il pacchetto presentato venerdì scorso dalla Commissione europea e discusso oggi con i ministri dell’Agricoltura dall’Agrifish, “deve essere concluso rapidamente”. E’ quanto chiedono in una nota il Copa e la Cogeca, i sindacati degli agricoltori e delle cooperative agricole, una cui delegazione guidata da Christiane Lambert e Lennart Nilsson ha incontrato il presidente belga, David Clarinval, prima della riunione AgriFish, oltre ad avere avuto uno scambio anche con il commissario Wojciechowski.


Le proteste in tutti gli Stati membri dell’UE hanno spinto il Consiglio dell’UE a stravolgere l’ordine del giorno della riunione, dicono Copa e Cogeca e “adesso il Consiglio sta andando avanti e la Commissione europea deve agire immediatamente dopo le misure di semplificazione proposte presentate la settimana scorsa. Gli agricoltori dell’UE necessitano di un’efficace semplificazione e di una riduzione dell’onere dei controlli sulle loro aziende agricole”. I sindacati riconoscono i passi compiuti riguardo all’adeguamento delle BCAA 8 e della BCAA 1 che deve ancora essere adottata, ma non vedono “alcuna misura tangibile e immediata per quanto riguarda le BCAA 2, 6 e 7, e impegni climatici agroambientali basati su questi requisiti di condizionalità”.


“Ora si sta finalmente riconoscendo che esiste un nuovo contesto (COVID-19, guerra in Ucraina, cambiamento climatico e inflazione) che richiede nuove decisioni efficaci per fornire soluzioni urgenti per la stagione agricola che inizierà tra poche settimane”, spiegano, chiedendo che questi cambiamenti siano accompagnati anche da misure volte a garantire che le aziende agricole europee ricevano un’equa remunerazione all’interno della catena alimentare e un migliore rendimento dai mercati, contribuendo così a un reddito dignitoso.