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Consorzio cocomero a buccia nera 100% italiano punta su export

Consorzio cocomero a buccia nera 100% italiano punta su exportRoma, 15 mag. (askanews) – Superfici in tripla cifra, produzione che cresce, presenza nel mercato per oltre cinque mesi, la scommessa dell’estero. Questi gli obiettivi del Consorzio Dolce Passione, il cocomero a buccia nera, che a Macfrut ha presentato le sfide dei mesi a venire con il lancio della nuova campagna di commercializzazione del prodotto partita in questi giorni.


Buccia nera sottile, polpa di colore rosso intenso, pezzatura nel segmento midi (3-6 kg). Questa la carta di identità del cocomero ‘Dolce Passione’, tutto made in Italy. Il progetto, nato tre anni fa e divenuto Consorzio nel 2023, oggi registra una crescita delle superfici del 400%, passate dai 60 ettari iniziali ai 320 di questa campagna. Un deciso cambio di passo che ha portato la produzione delle iniziali 3mila tonnellate alle stimate 18-20mila tonnellate di quest’anno da immettere nel mercato nazionale ed estero. E proprio alla sfida del mercato estero guarda il Consorzio che conta cinque soci del settore. Quattro di questi – Alma Seges, Cico-MazzoniSrl, Lorenzini Naturamica e Ortofrutta Castello – si dedicano alla produzione ed alla commercializzazione del cocomero, mentre il quinto, Lamboseeds, produce il seme della varietà Giotto.


Per affrontare la sfida commerciale del mercato estero, il gruppo di imprese ha predisposto una programmazione della produzione in grado di coprire un ampio arco temporale che ha preso il via in questi giorni con i primi cocomeri commercializzati per giungere fino alla fine di settembre. Il programma 2024 ha previsto la messa a dimora di circa 320 ettari di cocomeri, e ad oggi il calendario degli investimenti è perfettamente rispettato. I quantitativi che si prevedono di ottenere sono stimati in circa 18-20.000 tonnellate, il doppio rispetto ai quantitativi commercializzati nel 2023. L’anguria Dolce Passione, sul mercato già dai primi di maggio, proviene dalle coltivazioni in serra fredda della regione Sicilia. Le raccolte proseguiranno poi con le produzioni della Puglia, Campania, Lazio, Umbria, Toscana, Emilia-Romagna Veneto Lombardia.


Il Consorzio che da qualche giorno ha avviato le raccolte, come ricordato precedentemente, punterà non solo al mercato italiano della GDO e dei mercati all’ingrosso, ma guarderà soprattutto all’export, indirizzando la propria produzione verso mercati importanti, in primis quello tedesco, francese e nord europeo.

Fedagripesca: bene rinnovo Ccnl della cooperazione alimentare

Fedagripesca: bene rinnovo Ccnl della cooperazione alimentareRoma, 15 mag. (askanews) – “Un’intesa importante che afferma il valore della cooperazione nel settore agroalimentare e che riconosce ai lavoratori del settore un importante aumento economico e nuove tutele normative”. Così Confcooperative Fedagripesca definisce l’accordo di rinnovo del Ccnl Cooperazione Alimentare 2023 – 2027 sottoscritto insieme a Legacoop Agroalimentare, Agci-Agrital con Fai, Flai e Uila.


Dal punto di vista salariale, l’incremento concordato a regime è pari a 280 euro suddiviso in sei tranches nell’arco della vigenza contrattuale. Dal primo gennaio 2025 il welfare è stato incrementato di 1,5 euro sulla sanità integrativa a garanzia di maggiori prestazioni. Inoltre, verrà attivato un fondo garanzia vita collettiva per gli operai, saranno ampliate le forme di sostegno alla genitorialità e ci si attiverà per un sostegno concreto alle vittime di violenza di genere.


Una parte delle risorse sarà dedicata alle imprese e al sostegno economico dei progetti di formazione aziendale, sulla sicurezza lavoro e per avviare collaborazioni con gli ITS. Incrementato anche il contributo alla previdenza complementare per uno 0,3% in più. Potenziati anche gli strumenti per la difesa e la tutela della persona, temi centrali della buona cooperazione, sia promuovendo un fondo per il sostegno alle vittime di violenza di genere, che potenziando gli strumenti di prevenzione e formazione rispetto ai temi della violenza di genere e più in generale del rispetto dell’inclusività di tutte e tutti i lavoratori.


Aumentato sia il periodo di comporto per malattia che garantisce la conservazione del posto di lavoro sia il trattamento economico di malattia, aumentandone il periodo di corresponsione al lavoratore. Nella parte normativa sono state introdotte alcune disposizioni che riconoscono una specificità cooperativa, come ad esempio causali ad hoc per la stipula di contratti a tempo determinato.

Nel piacentino colture sommerse: stagione agraria a rischio

Nel piacentino colture sommerse: stagione agraria a rischioRoma, 15 mag. (askanews) – Nel piacentino la stagione agraria si prefigura complessa: le colture nei campi sono sommerse di acqua, diversi appezzamenti dovranno essere riseminati, altre colture già germogliate avranno danni da asfissia. La situazione è particolarmente grave nella Bassa Piacentina. Lo denuncia Confagricoltura Piacenza, che riporta numerose segnalazioni da quella zona.


Al momento la situazione sembra più sotto controllo in Valtrebbia, comunque al netto di una situazione che impedisce, ostacola e di fatto rovina il lavoro nei campi. Preoccupa particolarmente la situazione di una coltura ad alto investimento come è il pomodoro da industria che registrerà mancati trapianti, ritardi nella programmazione e probabili danni su quanto già in campo. “Un danno moltiplicato anche dal fatto che il continuo susseguirsi di eventi calamitosi inevitabilmente fa lievitare i costi delle assicurazioni per le diverse colture”, commenta l’associazione che invita, gli associati che lo ritengono opportuno ad attivare presso gli uffici la domanda sul fondo Agricat entro 10 giorni dall’evento calamitoso.

Domani sottosegretario La Pietra in visita a sede Crea di Pescia

Domani sottosegretario La Pietra in visita a sede Crea di PesciaRoma, 15 mag. (askanews) – Domani il sottosegretario al Masaf con delega al florovivaismo Patrizio Giacomo La Pietra visiterà la sede Crea di Pescia, storico riferimento del territorio e nazionale per la ricerca e l’innovazione del settore. Durante la visita, La Pietra farà il punto sull’impegno delle istituzioni per il comparto.


La sede di Pescia del Crea, istituita nel 1969 come Sezione Operativa Periferica dell’ex Istituto Sperimentale per la Floricoltura di Sanremo, opera maggiormente nella filiera florovivaistica in pieno campo e coltura protetta. E’ dotata di una azienda sperimentale con circa 2 ettari di vivai, di cui 2.400 mq di serre. E dispone di Llaboratori per la micropropagazione, la biologia molecolare, l’analisi dei tessuti vegetali e substrati di coltura e lo studio della qualità e delle molecole bioattive. Tra le principali attività di ricerca svolte, il recupero, la conservazione e la valorizzazione di specie ornamentali; il miglioramento genetico convenzionale e biotecnologico; la propagazione in vitro e in vivo; i substrati per le colture in vaso; la nutrizione e l’irrigazione di colture in suolo e fuori suolo; la gestione del verde urbano e la qualità delle produzioni con lo studio di molecole utili derivate dalle piante.

Confagricoltura: Dl agricoltura passo avanti, apprezziamo impegno

Confagricoltura: Dl agricoltura passo avanti, apprezziamo impegnoRoma, 15 mag. (askanews) – “L’agricoltura può contare su un nuovo strumento normativo sul quale confermiamo il nostro apprezzamento per l’impegno profuso dal ministro Lollobrigida”. Così, in una nota, Confagricoltura commenta il passaggio importante dell’iter del Dl Agricoltura, firmato stamani dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che dà il via libera alla successiva procedura in Parlamento.


In questo particolare momento di difficoltà, Confagricoltura spiega di apprezzare gli interventi a sostegno del comparto inseriti nel decreto, con la conferma degli investimenti e dei progetti nell’ambito del PNRR, e “lo sforzo rilevante” sulle misure necessarie per affrontare le varie emergenze che colpiscono le imprese agricole. A riguardo, Confagricoltura auspica che in fase di discussione in aula “possano essere approfonditi alcuni elementi del testo che interessano da vicino le aziende. L’obiettivo – conclude Palazzo della Valle – è arrivare al miglioramento di una normativa indispensabile per la crescita del comparto agricolo e delle filiere agroalimentari”.

Coldiretti: giovani agricoltori crescono, +13% in 10 anni

Coldiretti: giovani agricoltori crescono, +13% in 10 anniRoma, 15 mag. (askanews) – Con gli agricoltori under 30 che crescono in controtendenza del 13% nell’ultimo decennio rispetto ai pari età degli altri settori produttivi, scatta l’Oscar Green 2024 “Radici per il futuro”, il concorso promosso da Coldiretti Giovani per premiare le imprese agricole che creano sviluppo e lavoro per rilanciare l’economia dei propri territori.


Sarà possibile presentare domanda fino al 30 giugno 2024 iscrivendosi direttamente sul sito di Coldiretti Giovani Impresa. Secondo una analisi della Coldiretti su dati Infocamere e Unioncamere relativi al periodo 2014-2023, i giovani agricoltori sono aumentati di 4mila unità a fronte di un crollo generale del 25%, con la scomparsa di 110mila imprese under 30. Il valore per ettaro generato dalle imprese giovanili italiane è il doppio rispetto a quello europeo e francese, ma superiore anche al valore medio unitario generato da un’impresa giovane tedesca e soprattutto spagnola. Questo deriva dalla maggiore specializzazione dell’Italia in coltivazioni ad elevato valore aggiunto e di alto pregio.


“Oscar Green è la grande occasione per presentare un modello di impresa che mette al centro il valore dei giovani agricoltori, l’innovazione tecnologica e la tutela del territorio – spiega in una nota Enrico Parisi, Delegato Nazionale Coldiretti Giovani Impresa – Quest’anno abbiamo rinnovato le cinque categorie, introducendo ‘Coltiviamo Insieme’ che abbraccia il concetto di partenariato pubblico/privato, proprio a sottolineare il ruolo dell’agricoltore come promotore di un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Un grande in bocca al lupo a tutti i giovani agricoltori che si iscriveranno al concorso e che renderanno speciale questo Oscar Green, basato sempre sulla trasparenza e sulla forza del nostro made in Italy”.

Domani a Foggia edizione 2024 Durum Days, punto su filiera cereali

Domani a Foggia edizione 2024 Durum Days, punto su filiera cerealiRoma, 15 mag. (askanews) – Si svolgerà domani, 16 maggio, presso la Camera di Commercio di Foggia l’edizione 2024 dei Durum Days, l’evento internazionale per fare il punto sulla produzione di grano attesa in Italia e nel mondo. L’iniziativa è organizzata e promossa da Assosementi, Cia – Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri, Fedagripesca Confcooperative, Compag, Italmopa, Unione Italiana Food e CREA.


Nella mattina sono previste due sessioni parallele con relative tavole rotonde, la prima dedicata all’innovazione tecnologica e digitale, la seconda sulle prospettive per la campagna di grano duro 2024/25. Nel pomeriggio avrà luogo il Durum Science Workshop dal titolo “Strumenti e tecniche per fronteggiare le incertezze della filiera cerealicola”.


Per il Crea parteciperanno il direttore del centro Cerealicoltura e Colture Industriali, Nicola Pecchioni, che parlerà di “Innovazione tecnologica e digitale: le sfide e le opportunità per il futuro della filiera del grano duro”, il dirigente del Crea Politiche e Bioeconomia e coordinatore della Rete Rurale Nazionale Alessandro Monteleone che approfondirà la tematica delle opportunità di finanziamento per l’innovazione, il dirigente di ricerca del centro Cerealicoltura e Colture Industriali, Pasquale De Vita, con la relazione “La situazione e l’andamento delle produzioni di grano duro in Italia nell’annata in corso” e la ricercatrice del centro Genomica e Bioinformatica, Caterina Morcia, con un intervento sugli “Strumenti innovativi per la tracciabilità e la qualità lungo la filiera”. La mattina sarà dedicata a uno sguardo sui mercati perché a metà maggio trapelano le prime indiscrezioni sulle intenzioni di semina canadesi e nordamericane, anche se non si conoscerà nei dettagli come andrà la stagione al di là dell’Atlantico, mentre quella nel Mediterraneo è sufficientemente avanzata per stimare le prime previsioni di produzione.


Quest’anno il tema principale sarà l’innovazione o, meglio, come l’innovazione, in un anno che si preannuncia complicato per gli effetti del cambiamento climatico sulla durogranicoltura italiana, potrà aiutare a stabilizzare le produzioni e la qualità, in un contesto di crescenti effetti diretti e indiretti del clima. Nella prima sessione, il CREA parlerà delle prospettive future del comparto, con i risultati raggiunti e raggiungibili dalle TEA, dalle soluzioni digitali per l’azienda cerealicola, e da altre innovazioni. Nella seconda, si farà il punto sull’andamento della stagione, che al sud si presenta in salita a causa dell’inverno eccessivamente caldo e di una prolungata assenza delle piogge.

Sughero, per cambiamento climatico decortica anticipata

Sughero, per cambiamento climatico decortica anticipataRoma, 15 mag. (askanews) – Nelle foreste di quercia da sughero dell’Alentejo, luogo incontaminato del Portogallo, la decortica, ovvero la delicata operazione di rimozione della corteccia dalla quercia, sarà anticipata perché è stata registrata una precoce produzione della linfa tra corteccia e tronco: questa rappresenta la condizione ideale per il distacco senza traumi alla pianta, pertanto, tutta la filiera aziendale si adegua e inizia fin dall’inizio del mese di maggio le operazioni.


Il ciclo del tappo di sughero inizia, spiega in una nota Amorim Cork, con questo processo che ancora oggi viene svolto per la maggior parte a mano da squadre di decorticatori locali, che si tramandano un sapere artigiano di generazione in generazione, mantenendo in vita quella che ad oggi è l’attività artigianale più remunerata al mondo, proprio per via dell’alta specializzazione richiesta e per la poca disponibilità di personale qualificato. In loro supporto Amorim ha brevettato una macchina per agevolare e velocizzare l’operazione di raccolta del sughero, composta da una sega circolare intelligente che capisce lo spessore della corteccia ed esegue un taglio preciso e veloce.


La decortica ha anche una valenza per la pianta stessa, equivale alla tosatura di una pecora, perché le permette di non accumulare sughero all’esterno e quindi di evitare l’effetto isolante e di rigenerarsi ciclicamente, in modo più equilibrato. A contrasto della desertificazione climatica, inoltre, in un’epoca in cui gli alberi faticano a trovare letteralmente “terreno fertile” per una crescita spontanea, situazione tipica delle sugherete, Amorim sta piantando 400.000 querce da sughero per arrivare, tra il 2022 e il 2025 a 1.500.000 nuovi alberi. Ha inoltre acquistato nuovi ettari di foreste storiche per tutelarle e già da diversi anni, con un innovativo sistema di irrigazione goccia a goccia, assicura una crescita più sana e rapida alle querce. Un rimboschimento rapido, a ottimizzazione anche della risorsa idrica, sempre più a rischio, senza considerare la piantumazione aggiuntiva portata avanti negli anni, a popolare oltre 8.000 ettari di terreno. Infine, Amorim è anche precursore di un progetto di recupero del 95% delle ghiande che oggi vengono perse, per farne farine gluten free, ideali per diverse tipologie di diete.

La Pietra (Masaf): con Dl Agricoltura nuovo slancio al comparto

La Pietra (Masaf): con Dl Agricoltura nuovo slancio al compartoRoma, 15 mag. (askanews) – “Il dialogo costruttivo intercorso tra Presidenza della Repubblica e Masaf ha trovato nella firma odierna del DL Agricoltura, da parte del Presidente Mattarella, la corretta conclusione del suo iter”. E’ quanto dichiara il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra.


“Grazie all’impegno del ministro Lollobrigida e di tutto il governo Meloni ora l’agricoltura italiana ha a disposizione un testo normativo in grado di dare nuovo slancio e supporto concreto ai nostri agricoltori”, conclude il sottosegretario.

Confagri Veneto a Regione: istituire presto i distretti suinicoli

Confagri Veneto a Regione: istituire presto i distretti suinicoliRoma, 15 mag. (askanews) – In Lombardia sono partiti i distretti suinicoli, zone all’interno delle quali non dovrà esserci la presenza di alcun cinghiale, creati per fermare l’avanzata della Peste suina africana (Psa). E Confagricoltura Veneto chiede che anche la Regione Veneto si attivi per costituirli anche sul proprio territorio, dato che la presenza dei cinghiali è diffusa e costantemente in crescita.


A lanciare la proposta dei distretti suinicoli, mirati al depopolamento dei cinghiali nelle aree a vocazione suinicola, è stato il commissario alla Psa, Vincenzo Caputo, in una riunione con i rappresentanti degli allevatori, alla quale ha partecipato anche Rudy Milani, presidente nazionale del settore di Confagricoltura, titolare di un allevamento a Zero Branco (Treviso). Caputo ha spiegato che i distretti suinicoli devono essere individuati dalle Regioni sulla base della densità di allevamento e di popolazione suinicola, ma anche in base alla presenza di aziende di macellazione e trasformazione. “Abbiamo chiesto alla Regione Veneto di convocarci per la costituzione dei distretti suinicoli – spiega Rudy Milani, presidente della sezioni suinicoltori di Confagricoltura – Ad oggi non abbiamo notizie, ma auspichiamo che al più presto si faccia un tavolo con gli allevatori per poter valutare dove istituire i distretti. La Regione Lombardia ne ha individuati tre, prendendo come riferimento 300 suini a chilometro quadrato”.