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Cia: stop regolamento Ue su fitofarmaci evita disastro agricoltura

Cia: stop regolamento Ue su fitofarmaci evita disastro agricolturaRoma, 6 feb. (askanews) – Finalmente arriva lo stop decisivo al regolamento Ue sui fitofarmaci, che avrebbe falcidiato le produzioni agricole, mettendo a rischio non solo la sopravvivenza delle aziende del settore, ma anche la sicurezza alimentare dei cittadini europei. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, commenta positivamente la notizia del ritiro della proposta di regolamento SUR annunciata dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.


“Ci siamo battuti fin da subito per sostenere l’impraticabilità di un taglio netto del 50% dei fitofarmaci al 2030 senza valide alternative e con la crisi climatica in atto – spiega Fini – Alla fine il passo indietro è giunto, ora chiediamo all’Europa di promuovere davvero una politica graduale, realista e gestibile per giungere ai target green, riequilibrando le esigenze produttive agricole con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, sviluppando la difesa integrata e investendo di più su ricerca e innovazione”. A questo proposito, aggiunge il presidente Cia, “confidiamo che domani la plenaria del Parlamento Ue dia un altro segnale importante di ascolto agli agricoltori, votando a favore del dossier sulle NGTs, uno strumento essenziale per ottenere colture resistenti alle malattie e resilienti ai cambiamenti climatici”.


Più in generale, “auspichiamo – conclude Fini – che l’annuncio di oggi di Von der Leyen detti la linea per un nuovo approccio da parte della Commissione Ue, iniziando sul serio quel dialogo strategico tanto annunciato, perché ormai è chiaro a tutti che nuove leggi e normative non possono prescindere da un lavoro condiviso con mondo agricolo e rappresentanza”.

Confagri: ortofrutta fresca, settore di punta. Vale oltre 16 mld

Confagri: ortofrutta fresca, settore di punta. Vale oltre 16 mldRoma, 6 feb. (askanews) – Il comparto dell’ortofrutta fresca, esclusi i trasformati industriali, vale oltre 16 miliardi di euro. L’export di tutto il comparto, comprensivo anche della filiera, nei primi dieci mesi del 2023 ha raggiunto quota 9,4 miliardi di euro (+ 11,5% rispetto all’anno precedente), confermandosi settore di punta delle esportazioni agroalimentari. E l’Italia occupa un ruolo di primo piano nella classifica europea per l’export di molti prodotti ortofrutticoli: primo Paese esportatore di kiwi, uva da tavola, conserve di pomodoro e nocciole sgusciate, secondo Paese esportatore di mele e cocomeri, terzo Paese esportatore di insalate, cavolfiori e broccoli.


Sul fronte dei consumi, l’ortofrutta assorbe una fetta importante della spesa alimentare, con una quota percentuale che nel 2023 si attesta al 19,1% anche se in lieve flessione rispetto all’anno precedente. I dati del comparto sono stati analizzati da Confagricoltura alla vigilia dell’apertura a Berlino di Fruit Logistica, la principale fiera internazionale dell’ortofrutta, che inizia in un clima di grande attenzione per il settore primario: fino al 9 febbraio saranno raduati in fiera oltre 2600 espositori da 92 Paesi. L’Italia, come sempre, ha uno spazio importante, forte del settimo posto mondiale per produzione di ortofrutta e del sesto posto per l’export di settore. Foltissima la rappresentanza di aziende aderenti a Confagricoltura presenti in fiera.


Attenzione puntata quindi sullo scenario economico, al quale Confagricoltura dedica numerosi approfondimenti nello spazio A12, nel padiglione 4.2, con talk quotidiani insieme a istituzioni, imprese e stakeholder. Al contesto generale di aumento dei costi di produzione, effetti tangibili del cambiamento climatico sulle coltivazioni, marginalità sempre più ridotte per le aziende, si aggiungono infatti le incertezze derivanti dallo scenario mondiale con il protrarsi della guerra in Ucraina, la crisi del canale di Suez che ha un impatto consistente anche sul nostro export ortofrutticolo e la protesta dei trattori in corso in Europa.


Gli ultimi dati Ismea, relativi all’anno 2023, fanno registrare un incremento in valore dei consumi domestici di ortofrutta (fresca e trasformata) del 7,1% rispetto all’anno 2022 a cui fa da contraltare una flessione dei volumi acquistati del -1,7%. All’interno del segmento frutta fresca, la maggiore contrazione in termini di volumi è relativa agli agrumi, che fanno registrare un -6,6% rispetto al 2022. Nel segmento ortaggi freschi il dato più preoccupante riguarda il comparto della IV gamma che, oltre la diminuzione in quantità (-3,6%), è l’unica voce del paniere orticolo che subisce anche una contrazione in valore (-1,3%).

Copagri: stop Regolamento pesticidi riconosce impegno agricoltori

Copagri: stop Regolamento pesticidi riconosce impegno agricoltoriRoma, 6 feb. (askanews) – “Il ritiro da parte della Commissione Europea della proposta di regolamento sull’uso sostenibile degli agrofarmaci, che avrebbe comportato insostenibili tagli da mettere in atto nei prossimi anni, viene incontro alle istanze avanzate dai produttori agricoli del nostro paese, da tempo impegnati in prima linea per assicurare la sostenibilità delle produzioni, e fa il paio con il rigetto deciso dal Parlamento Europeo un paio di mesi fa”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista a proposito dell’annuncio arrivato oggi dalla presidente dell’Esecutivo comunitario Ursula von der Leyen.


“Con la retromarcia della Commissione UE è stato scongiurato definitivamente il taglio entro il 2030 del 62% dell’uso di agrofarmaci e del 50% delle sostanze attive sostitutive, che avrebbe avuto ripercussioni drammatiche sul Primario nazionale, andando a ridimensionare sensibilmente diverse filiere produttive”, rimarca Battista, auspicando che “per future simile iniziative si dovrà procedere con una preventiva e approfondita valutazione d’impatto delle ricadute economiche e socio-ambientali dei tagli, tenendo in debita considerazione le alternative a disposizione degli agricoltori per difendere le proprie produzioni”. “In caso contrario, oltre ad assestare un duro colpo al Primario, si andrebbero indirettamente a danneggiare anche i consumatori, esposti in misura maggiore al concreto rischio di trovarsi sugli scaffali prodotti provenienti da paesi terzi, non sottoposti alle stringenti regole che valgono per le produzioni agricole comunitarie”, aggiunge il presidente, ribadendo l’importanza di puntare sulla ricerca e sull’innovazione.

Confagricoltura: pesticidi, pragmatismo ha prevalso su ideologia

Confagricoltura: pesticidi, pragmatismo ha prevalso su ideologiaRoma, 6 feb. (askanews) – “Quando il pragmatismo prevale sull’ideologia è sempre una buona notizia. E’ stata accolta una richiesta avanzata da tempo dalla nostra organizzazione per salvaguardare il potenziale produttivo del nostro settore. Prendiamo atto positivamente che la Commissione europea ha scelto di dare ascolto alle proteste in atto in numerosi Stati membri. Ora occorre andare avanti su questa strada”. E’ il commento del presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sull’annuncio della presidente von der Leyen che proporrà al Collegio dei commissari il ritiro formale della proposta di regolamento per ridurre della metà, entro il 2030, l’utilizzo dei fitofarmaci.


“In Italia – sottolinea Giansanti – il taglio avrebbe potuto superare addirittura il 60%. La nostra linea è chiara. Il ricorso alle medicine delle piante nei processi produttivi va ridotto, come già si sta verificando, ma ogni divieto deve prevedere un’alternativa valida sotto il profilo tecnico ed economico”. “Il ritiro della proposta di regolamento sui fitofarmaci dimostra che la soluzione dei problemi che stanno affrontando gli agricoltori vanno risolti in larga misura a Bruxelles. Per questo abbiamo deciso di tenere nella capitale belga un’assemblea straordinaria il 26 febbraio”.


“Ora – conclude il presidente della Confagricoltura – va sospesa l’entrata in vigore delle nuove misure in materia di emissioni industriali estesa agli allevamenti e sul ripristino della natura. I testi potranno essere rivisti alla luce dei risultati del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura promosso dalla Commissione UE. E’ una questione di coerenza”.

Culatello Zibello, in 2023 metà produzione dedicata a preaffettato

Culatello Zibello, in 2023 metà produzione dedicata a preaffettatoRoma, 6 feb. (askanews) – Una costante crescita del preaffettato, talmente alta che nel 2023 quasi la metà dei culatelli prodotti viene destinato alle vaschette. Il dato arriva dal Consorzio di Tutela del Culatello di Zibello Dop. Nel 2023 sono state immesse sul mercato 1,17 milioni di vaschette, utilizzando 37.424 degli 81.324 culatelli marchiati per un peso complessivo di oltre 142mila chilogrammi.


In percentuale, il preaffettato rappresenta il 46% dell’intera produzione annua, in netto aumento rispetto al già notevole 41,5% dello scorso anno. E il dato assume ancora maggiore importanza se paragonato a quello di dieci anni fa, considerando che il preaffettato arrivava a malapena al 6% della produzione complessiva. Analizzando più nello specifico i numeri, dicembre e più in generale il periodo natalizio ha fatto registrare il maggior numero di culatelli destinati alle vaschette con 4.544 pezzi sigillati; bene anche il mese di agosto, con 114.427 confezioni dedicate al consumatore finale, al pari di giugno (113.881) e maggio (108.255).


Soddisfatto Romeo Gualerzi, presidente del Consorzio di Tutela del Culatello di Zibello Dop: “parliamo di un comparto in costante crescita, che velocizza le operazioni di acquisto, preserva le qualità organolettiche del prodotto ed evita gli sprechi. Sono numeri ancor più importanti considerando le difficoltà del 2023 legate all’aumento dei prezzi della materia prima, che ha fatto registrare un +15%. Senza dimenticare come il Culatello di Zibello Dop sia molto ambito anche all’estero, soprattutto in Europa dove è destinato l’88% del nostro export”.

Cia Toscana: servono risposte per garantire reddito agricoltori

Cia Toscana: servono risposte per garantire reddito agricoltoriRoma, 6 feb. (askanews) – “Occorrono risposte concrete per garantire il reddito delle aziende e permettere al settore agricolo di occupare un ruolo centrale nell’economia del Paese”. Oltre alle richieste al Governo e la richiesta di incontro con il ministro Lollobrigida, da parte di Cia Agricoltori Italiani, la Cia Toscana prosegue la propria azione nei confronti della politica regionale: inviando un nostro ordine del giorno al presidente della Regione Eugenio Giani, alla vicepresidente e assessore agricoltura Stefania Saccardi, al presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, ai presidenti delle Commissioni e all’Anci.


“Auspichiamo che il nostro ordine del giorno possa venire recepito – sottolinea Valentino Berni, presidente Cia Toscana – e che venga preso un impegno da parte della Regione e Comuni sulle diverse tematiche, con interventi di loro competenza, dall’emergenza ungulati, al piano irriguo, alle soluzioni per contrastare il cambiamento climatico. Ognuno faccia la propria parte”.

Lollobrigida: su pesticidi Comm. Ue recepisce proposte Italia

Lollobrigida: su pesticidi Comm. Ue recepisce proposte ItaliaRoma, 6 feb. (askanews) – “La Commissione UE recepisce le proposte dell’Italia. Bisogna limitare ulteriormente gli agrofarmaci solo quando si è in grado di proteggere le produzioni con metodi alternativi. Abbiamo contrastato, dal primo giorno, un approccio ideologico sul tema che avrebbe avuto un effetto devastante sulle produzioni e limitatissimo sull’ambiente”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida commenta la notizia del ritiro della proposta di regolamento sui pesticidi annunciata questa mattina dalla presidente della Commissione Ue Von der Leyen.


“È evidente e logico che eliminare medicine indispensabili per le piante, lasciandole preda di insetti o fitopatie, contrae decisamente la produzione se non la cancella – prosegue Lollobrigida – Se i consumi europei restano invariati, ci si deve approvvigionare, di conseguenza, da paesi terzi che non rispettano alcuna delle regole che imponiamo ai nostri agricoltori. Anzi producono utilizzando maggiori quantità di pesticidi. In questo modo l’effetto su aria e acqua del pianeta è esattamente l’opposto di quello dichiarato”. “L’Italia ha proposto di lavorare, ed è stata avanguardia in questo, sulle Tea per garantire piante più forti e resistenti che possano fare a meno di agrofarmaci – conclude il ministro – Le politiche pragmatiche del nostro Governo in Italia e in Europa stanno portando i primi frutti. Recuperare i disastri di anni di politiche irrispettose della produzione e del lavoro agricolo richiederà tempo. Ma la strada intrapresa è quella corretta”, conclude il ministro Lollobrigida.

Coldiretti: stop Regolamento Ue pesticidi salva 30% made in Italy

Coldiretti: stop Regolamento Ue pesticidi salva 30% made in ItalyRoma, 6 feb. (askanews) – Il ritiro della proposta di regolamento sull’uso sostenibile dei fitofarmaci (SUR) annunciato oggi dalla presidente del Commissione europea Ursula von der Leyen “salva il 30% delle produzioni alla base della dieta mediterranea, dal vino al pomodoro, messe a rischio dall’irrealistico obiettivo di dimezzare l’uso di agrofarmaci”. Lo ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che in una nota definisce la decisione della presidente della Commissione Ue “una risposta alla protesta degli agricoltori provenienti dal sud e dal nord dell’Unione Europea”.


Il provvedimento, ribadisce Coldiretti, avrebbe avuto “un impatto devastante sulla produzione agricola dell’Unione Europea e nazionale aprendo di fatto le porte all’importazione da paesi extra Ue che non rispettano le stesse norme sul piano ambientale, sanitario e del rispetto dei diritti dei lavoratori”. Secondo lo studio della Commissione Europea peraltro, ricorda ancora Coldiretti, “i maggiori impatti sulla resa si sarebbero verificati in colture che hanno una rilevanza limitata, come l’uva, il luppolo e i pomodori”. Una vera assurdità se si pensa che il pomodoro è l’ortaggio più consumato in Europa e l’uva, sia da tavola che trasformata è una produzione di cui l’Europa detiene il primato mondiale”.


“La battaglia per garantire dignità e giusto reddito agli agricoltori italiani non si ferma – precisa il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – non sarà accettato nessun taglio alle risorse economiche della Politica agricola comune (Pac) agli agricoltori. Non è possibile neppure che l’allargamento dell’Unione all’Ucraina venga pagato dalle aziende agricole. Serve poi cancellare definitivamente – ha ribadito Prandini – l’assurdo obbligo di lasciare i terreni incolti. Un caso eclatante è il Mercosur, l’accordo commerciale con i Paesi sudamericani che va respinto. Da qui la richiesta di introdurre il criterio di reciprocità delle regole produttive”.

Lollobrigida: con più controlli e Cc no spazio per frodi su Pac

Lollobrigida: con più controlli e Cc no spazio per frodi su PacRoma, 6 feb. (askanews) – “L’azione di contrasto messa a segno dai Carabinieri del Comando Tutela Agroalimentare, insieme al ROS dell’Arma, che questa mattina hanno proceduto all’esecuzione dell’ordinanza del Gip del Tribunale di Messina, che ha portato all’applicazione di 37 misure cautelari personali e 13 tra sequestri di terreni e conti correnti bancari, dimostra che lo Stato è in prima linea per tutelare e difendere i cittadini e i produttori onesti”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.


“In Italia, grazie all’operato dei nostri uomini e donne in divisa, cui va il mio plauso, e grazie all’aumento dei controlli voluto dal Governo Meloni e alla loro evidente efficacia, non ci sarà spazio, come in questo caso, per quelle associazioni per delinquere di stampo mafioso finalizzato ad estorsioni, traffico di droga e frodi comunitarie in materia di PAC. Perché difendere la qualità significa anche tutelare il valore delle nostre produzioni”, conclude il ministro Lollobrigida.

Confcooperative: bene ritiro proposta Ue su regolamento pesticidi

Confcooperative: bene ritiro proposta Ue su regolamento pesticidiRoma, 6 feb. (askanews) – “Oggi si mette la parola fine su una proposta fortemente ideologizzata che abbiamo combattuto sin dalla sua prima pubblicazione”. Così il presidente di Confcooperative Fedagripesca Carlo Piccinini commenta la notizia del ritiro della proposta di regolamento sui pesticidi annunciata questa mattina dalla presidente della Commissione Ue Von der Leyen. Il Regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Sur), ha spiegato Von der Leyen, era infatti “diventato un simbolo di polarizzazione ed è stato respinto dal Parlamento europeo e non ci sono più progressi nemmeno in seno al Consiglio, quindi dobbiamo fare qualcosa ed è per questo che proporrò al Collegio di ritirare questa proposta.


“Confidiamo anche – aggiunge Piccinini – che la Commissione apra ad una profonda revisione del regolamento sugli imballaggi che proprio in questi giorni sarà oggetto di esami nel trilogo tra Consiglio, Parlamento e Commissione”. “La cooperazione agroalimentare è stata tra le prime organizzazioni – rivendica il presidente di Confcooperative Fedagripesca – a lanciare l’allarme già due anni fa sulle conseguenze negative che la proposta della Commissione avrebbe avuto, non solo sugli agricoltori, costretti a produrre senza difese adeguate per le colture, ma anche sui cittadini europei, che avrebbero progressivamente visto soppiantare le produzioni comunitarie da prodotti provenienti da paesi extraeuropei con standard di sicurezza alimentare di gran lunga più bassi”.


“Oggi possiamo tirare un grande sospiro di sollievo – prosegue il presidente Piccinini – anche se restano oggettive difficoltà per le attuali restrizioni all’uso di determinate sostanze per alcune produzioni ortofrutticole”. Confcooperative auspica quindi che questo annuncio “sia l’inizio di un nuovo approccio da parte della Commissione. Le proteste degli agricoltori in tutta Europa hanno dimostrato che le riforme e le leggi debbano essere fatte ascoltando le esigenze di chi produce e lavora nei campi. Confidiamo che nella prossima legislatura si possa aprire un reale e fattivo confronto per la formulazione di proposte normative che siano scritte e pensate ascoltando gli agricoltori e dopo aver valutato attentamente l’impatto delle misure proposte in termini di sicurezza alimentare”.