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In Umbria a febbraio l’anteprima olio Evo Dop Umbria

In Umbria a febbraio l’anteprima olio Evo Dop UmbriaRoma, 29 gen. (askanews) – Il 19 e 20 febbraio 2024, a Bettona, in provincia, una delle città dell’Olio dell’Umbria, tornerà protagonista il racconto dell’olio extravergine umbro con la terza edizione dell’Anteprima olio e.v.o. Dop Umbria, la presentazione dell’annata olearia 2023, da quest’anno aperta anche a pochissimi appassionati di oleoturismo e proposta in concomitanza la “Evo & Art Experience in Umbria”.

L’evento e un unicum nel panorama degli eventi di promozione dedicati agli oli extravergini di oliva certificati, che si prefigge di contribuire alla valorizzazione del prodotto Olio Evo, agendo in sinergia con i grandi eventi di promozione del territorio umbro, in particolare Frantoi Aperti in Umbria. La prima giornata dell’Anteprima sarà focalizzata sull’assaggio e sull’approfondimento conoscitivo del prodotto. La prima giornata dell’Anteprima si concluderà con la Cena Oleocentrica ad 8 mani a cura degli chef: Cappiello del Ristorante Vespasia (una Stella Michelin), Paolo Trippini del Ristorante Trippini di Civitella del Lago (Bib Gourmand Michelin), Lorenzo Cantoni del ristorante Il Frantoio di Assisi (Bib Gourmand Michelin) ed Ada Stifani del Ristorante Ada Gourmet (una Stella Michelin), che fanno parte del circuito EvooAmbassador.

Il secondo giorno, l’esperienza riservata a giornalisti e professionisti del settore, ma anche agli oleoturisti che acquisteranno il pacchetto “Evo&Art Experience in Umbria”, si allargherà alla conoscenza del territorio di origine dell’olio.

Confeuro: Lollobrigida inviti al tavolo ogni organizzazione

Confeuro: Lollobrigida inviti al tavolo ogni organizzazioneRoma, 29 gen. (askanews) – Il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha inviato una lettera ad alcune organizzazioni agricole nazionali, “con la volontà di istituire un tavolo politico e individuare soluzioni efficaci per affrontare le delicate questioni che attanagliano il comparto agricolo italiano”. Una iniziativa condivisa da Confeuro per analizzare profondamente la condizione dell’agricoltura italiana, anche in relazione allo stato di attuazione della Pac e del Pnrr.

Al contempo, Confeuro esprime “tutto il proprio disappunto per il metodo e soprattutto per il fatto che la convocazione da parte dicastero arrivi solo dopo che le proteste degli agricoltori si siano accese. Inoltre, il ministro Lollobrigida ha deciso di convocare, ancora una volta e illogicamente, soltanto le organizzazioni che si ritengono maggiormente rappresentative”, spiega Andrea Tiso, presidente della Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo. Vista e considerata la delicatezza della situazione, secondo Confeuro, “sarebbe dunque più proficuo e rispettoso ascoltare le istanze e le problematiche di tutti gli agricoltori e di tutti gli attori del sistema produttivo primario: non è escluso, ad esempio, che molti degli agricoltori che sono in strada a protestare in queste settimane, non siano associati ad alcuna organizzazione sindacale”.

“Infine senza alcuna presunzione, né urgenza, crediamo sia giunto il momento di misurare realmente la rappresentatività delle organizzazione agricole – spiega il sindacato – nonostante viviamo nell’era dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie, infatti, non si è in grado di stabilire effettivamente i soci appartenenti alle varie associazioni e organizzazioni.

Confagri Bari: su Pac e fitofarmaci serve determinazione con Ue

Confagri Bari: su Pac e fitofarmaci serve determinazione con UeRoma, 29 gen. (askanews) – “L’Unione Europea e il Governo italiano devono continuare a essere i nostri interlocutori privilegiati per affrontare le questioni agricole da cui dipende la sopravvivenza delle nostre imprese”. A sostenerlo il presidente di Confagricoltura Bari-Bat Massimiliano Del Core che, a pochi giorni dall’insorgere delle proteste degli agricoltori arrivate anche in provincia di Bari, racconta quello che sta accadendo nel mondo agricolo.

Per quanto riguarda le proteste degli agricoltori in corso in Europa e anche in Italia, “comprendiamo il malcontento degli agricoltori – ha concluso Del Core – e proprio per questo non abbassiamo la guardia e riteniamo sia sempre utile un costante dialogo con le istituzioni, con determinazione, per riuscire a ottenere dei risultati concreti, soprattutto per il futuro dell’agricoltura mediterranea”. “L’esasperazione degli agricoltori è arrivata a un livello massimo ed è giusto ascoltarli – aggiunge Massimiliano Del Core – riteniamo però che sia opportuno avanzare con fermezza proposte concrete e trovare soluzioni insieme alla politica”. Su questioni che riguardano scelte che arrivano direttamente da Bruxelles, Del Core sostiene che “l’Unione Europea deve continuare a essere un punto di riferimento. Gli obiettivi del Green Deal europeo sono condivisibili – continua – ma i target sono da riscrivere per far in modo che la sostenibilità ambientale coesista con quella economica. Il Green Deal – aggiunge – impone proposte normative insostenibili per gli agricoltori. A questo si aggiungono i vincoli incomprensibili della nuova PAC (Politica Agricola Comune) che non rappresenta più un vero sostegno al reddito degli agricoltori”.

La PAC per Confagricoltura Bari- Bat va riscritta: “lo diciamo da tempo – continua il presidente dell’organizzazione – l’agricoltura è stata tradita da una PAC diventata una Politica Ambientale Comune. L’UE purtroppo vede questo settore solo come fonte di inquinamento ambientale. In realtà l’agricoltore è il primo a aver interesse e vocazione al presidio della natura e delle sue risorse”. La forza del dialogo con la politica è centrale nell’azione e nelle scelte di Confagricoltura: “il Ministro Lollobrigida nei giorni scorsi ha incontrato nostri rappresentanti insieme alle altre associazioni agricole – continua Del Core – aprendo un confronto tecnico-politico sui temi più caldi come i sostegni Pac, la concorrenza sleale derivante dalle importazioni, la gestione del rischio climatico, la crisi di alcune filiere, la tassazione del settore”.

Copagri: a fianco agricoltori che protestano autonomamente

Copagri: a fianco agricoltori che protestano autonomamenteRoma, 29 gen. (askanews) – “In vista delle nuove proteste previste per la giornata di domani in cinque diverse regioni del Paese, facciamo appello al senso di responsabilità di tutti i manifestanti affinché continuino a prevalere le ragioni pacifiche e costruttive del dissenso, le cui motivazioni affondano nelle problematiche ataviche che da tempo immemore frenano lo sviluppo della nostra agricoltura”. Lo afferma in una nota il presidente della Copagri Tommaso Battista, tornando a soffermarsi sulla situazione di forte malessere del Primario.

“La Copagri è al fianco degli agricoltori che protestano in maniera spontanea, autonoma e trasversale e resta ferma nella assoluta convinzione che la politica europea debba rapidamente voltare pagina, come chiede la maggior parte dei manifestanti”, prosegue il presidente, ribadendo che “il dissenso è utile se porta a un confronto costruttivo, se arricchisce il dibattito e se serve a gettare le basi di un futuro migliore; proprio in ragione di ciò, non si possono ignorare le ragioni alla base delle proteste, tanto più che per la maggior parte si tratta di tematiche sulle quali si è concentrato il lavoro della Copagri negli ultimi mesi”. “Penso, ad esempio, alle interlocuzioni istituzionali in corso per valutare le possibili semplificazioni immediate nelle more della revisione di medio termine della PAC e del Green Deal, così come al grande lavoro che ha portato alla conferma per tutto il 2024 delle esenzioni per il gasolio agricolo”, fa notare il presidente, ricordando i positivi risultati ottenuti in ambito comunitario, dove si è arrivati al rigetto della proposta di regolamento UE sull’uso sostenibile degli agrofarmaci, che avrebbe comportato tagli insostenibili per il comparto, ma anche all’esclusione degli allevamenti dalla direttiva sulle emissioni.

“È evidente che il lavoro da fare è ancora molto, a partire dall’avvio di un serio e strutturato monitoraggio dei costi di produzione, che porti conseguentemente alla elaborazione di un indice dei prezzi per valutare la dinamica dei costi correnti e di come la redditività viene ripartita fra gli attori della filiera”, continua Battista, evidenziando che “la Copagri è da tempo impegnata, fra l’altro, anche per reintrodurre l’esenzione IRPEF per i redditi dominicali e agrari, intervento fondamentale per mettere un freno al graduale abbandono del settore, così come per rafforzare i controlli sulle merci importate, per rivedere la gestione e il contenimento della fauna selvatica e per riconoscere il ruolo dell’agricoltore quale custode dell’ambiente e del territorio”. “Per tutte queste ragioni, e per molte altre, la Copagri sta organizzando numerosi momenti di incontro e confronto con gli agricoltori, unitamente ad assemblee informative per dare conto del grande lavoro messo in atto per promuovere e sostenere un profondo cambio di rotta dell’attuale paradigma che guida le politiche agricole comunitarie e che, senza adeguati e immediati correttivi, rischia di contribuire all’abbandono dei campi e alla scomparsa di un inestimabile patrimonio di tradizioni e saperi che fanno grande la nostra agricoltura”, conclude il presidente della Copagri.

Federacma: in Milleproroghe rinviare assicurazione in aree private

Federacma: in Milleproroghe rinviare assicurazione in aree privateRoma, 29 gen. (askanews) – Tre emendamenti presentati al Dl Milleproroghe, in questi giorni in discussione alla Camera dei Deputati, aprono alla possibilità di posticipare l’entrata in vigore dell’obbligo normativo di assicurazione dei veicoli anche in aree private. La nuova normativa introdotta lo scorso 23 dicembre in Italia, infatti, prevede che i trattori presenti nei campi o che siano parcheggiati sui piazzali dei dealer, ma allo stesso modo le macchine edili e per le costruzioni posizionate nei cantieri o presso concessionari o noleggiatori, debbano obbligatoriamente essere assicurati, in forma singola o cumulativa.

La novità introdotta dal Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva europea 2118 del 2021 lo scorso 23 dicembre ha, infatti, creato non poche preoccupazioni nei settori interessati tanto da spingere Confcommercio Mobilità, in collaborazione con le consociate Federacma, Federmotorizzazione (federazione dei concessionari e rivenditori autoveicoli) e Assocamp (veicoli ricreazionali, camper e caravan), a richiedere un intervento parlamentare. L’obiettivo è posticipare l’obbligo assicurativo per aprire un tavolo di confronto presso il Ministero dei Trasporti che porti sia a chiarimenti nell’attuazione pratica delle disposizioni comunitarie sia a strumenti assicurativi, in taluni casi neppure esistenti oggi, che possano gravare economicamente il meno possibile.

“Ringraziamo i deputati Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia), Alessandro Caramiello (MoVimento 5 Stelle) e Luca Squeri (Forza Italia) per aver accolto il nostro appello di darci più tempo per l’adeguamento all’obbligo normativo – dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio – I tre parlamentari, sostenuti dai loro colleghi di partito, sono i primi firmatari di emendamenti che fanno sì che tutto si sposti al 31 dicembre prossimo. L’auspicio – spiega Federacma, è che giunga il sostegno con il voto di tutti i parlamentari nonché che il Ministero dei Trasporti dia parere favorevole all’approvazione della modifica normativa, convocandoci quanto prima in un tavolo di confronto. In caso contrario – conclude Borio (Federacma) – si rischia un salasso per i proprietari di veicoli agricoli su aree private”.

Lollobrigida: proteste agricoltori, atti violenza ingiustificati

Lollobrigida: proteste agricoltori, atti violenza ingiustificatiRoma, 29 gen. (askanews) – “Rispetto ogni manifestazione democratica, in particolare quella di lavoratori che, nel tempo, hanno visto calare il proprio reddito per scelte che certamente non hanno né tutelato l’ambiente né valorizzato la sovranità alimentare del nostro continente”, ma “considero sbagliato e ingiustificato ogni atto di violenza, compreso bruciare le bandiere delle associazioni agricole come accaduto oggi a Viterbo”. Così in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

“In Italia, sin dal suo insediamento il nostro Governo ha restituito centralità all’agricoltura e si è schierato nel contesto dell’UE a difesa del comparto, senza paura di portare avanti battaglie giuste in difesa di agricoltura, allevamento e pesca. C’è bisogno – è l’appello del ministro – di un fronte comune tra istituzioni e sistema produttivo italiano per valorizzare le nostre potenzialità e rafforzare l’Unione Europea, diversa da quella attuale, in linea con quanto intendevano coloro che la fondarono”. A Coldiretti, la cui bandiera è stata bruciata a Viterno in segno di protesta, “si deve la battaglia contro il cibo sintetico che l’Italia sta guidando anche in Europa con risultati eccezionali. Non ha alcun senso – aggiunge Lollobrigida – che il fronte degli agricoltori diventi quello di combattere altri agricoltori che si sentono rappresentati dalle associazioni. Ed è per questo che, consapevole della validità delle istanze promosse da questo mondo, esprimo la solidarietà alla Coldiretti, auspicando che nessun uomo e donna, nessun imprenditore agricolo svilisca il proprio impegno per difendere il lavoro, la terra, la produzione, con azioni che nulla hanno a che fare con i principi di rispetto, libertà e democrazia che mai devono mancare e dei quali, proprio gli agricoltori, sono il simbolo più rilevante”, conclude il ministro.

Krombacher Italia chiude 2023 con volume affari a 6,1 mln, +19%

Krombacher Italia chiude 2023 con volume affari a 6,1 mln, +19%Roma, 29 gen. (askanews) – Con oltre 45.000 hl di birra venduta, più del 12% rispetto al 2022, Krombacher Italia chiude il 2023 con un volume di affari di 6.150.000 euro (+19%). Risultato che rende il 2023 miglior anno dal 2015, nonostante il difficile contesto di mercato. A guidare le vendite di birra il formato fusto (+17,5%) che rappresenta l’81% dei volumi totali sviluppati in Italia. La Krombacher Pils rappresenta l’85% di tutta la birra in fusto venduta in Italia nel 2023.

Le birre Krombacher in bottiglia hanno, invece, avuto una decrescita del 10%. “Il 2023 ci ha dimostrato – spiega in una nota Davide Grossi, amministratore delegato di Krombacher Italia – che la scelta strategica presa tre anni fa di investire nel canale on-trade, al fine di creare un posizionamento premium del nostro brand, ci sta ripagando”. In Germania il gruppo Krombacher ottiene un risultato stabile nonostante il difficile contesto di mercato. Anche nel 2023 il Gruppo ha risentito degli effetti di un calo di fiducia da parte dei consumatori, soprattutto a causa dell’elevata inflazione. La produzione totale è diminuita leggermente, raggiungendo un totale di 7,628 milioni di ettolitri, in calo dello 0,1% sul 2022.

Il brand ombrello Krombacher ha ottenuto risultati significativamente migliori rispetto alla media del settore. Con 5,739 milioni di ettolitri, la flessione è stata solo dello 0,3%. Al contrario, i marchi analcolici dell’universo Schweppes hanno registrato una leggera crescita nel 2023, segnando un incremento dell’1%, pari a 1,608 milioni di ettolitri. La quota di bevande analcoliche all’interno del Gruppo Krombacher è di circa il 40%.

Cia Toscana: Pac da rivedere, sia incentivante e non punitiva

Cia Toscana: Pac da rivedere, sia incentivante e non punitivaRoma, 29 gen. (askanews) – “Chiediamo risposte molteplici a livello regionale e nazionale, la politica e le istituzioni devono comprendere le molteplicità difficoltà del settore agricolo e mettersi a disposizione con politiche adeguate che rimettano al centro l’agricoltura e gli agricoltori anche nelle politiche europee facendosi ascoltare a Bruxelles, affinché vengano profondamente modificate alcune strategie e politiche” della Pac”. A parlare è Valentino Berni, presidente Cia Toscana, che parla di una Europa che “sembra mettere i bastoni fra le ruote agli agricoltori, con una Pac da rivedere e norme sui fitofarmaci che vanno a favorire la concorrenza estera, costi di produzione sempre più alti causa anche la congiuntura internazionale e remunerazione per il mondo agricolo in ribasso, su tante filiere primarie”.

I motivi delle proteste degli agricoltori delle ultime settimane in Europa sono gli stessi che affliggono l’agricoltura italiana e toscana. “Chiediamo risposte molteplici a livello regionale e nazionale – sottolinea Berni – la politica e le istituzioni devono comprendere le molteplicità difficoltà del settore e mettersi a disposizione con politiche adeguate che rimettano al centro l’agricoltura e gli agricoltori anche nelle politiche europee facendosi ascoltare a Bruxelles, affinché vengano profondamente modificate alcune strategie e politiche”. Dopo un 2023 che è stato un anno particolarmente difficile per gli agricoltori italiani a causa delle avversità meteorologiche, delle fitopatie, degli elevati costi di produzione e di una congiuntura di mercato molto complessa la Cia ha avanzato strategie e proposte che consentissero al settore di far fronte ai numerosi problemi e sviluppare una visione forte per il futuro.

Cia a Fieragricola: focus su climate change, rinnovabili e hi-tech

Cia a Fieragricola: focus su climate change, rinnovabili e hi-techRoma, 29 gen. (askanews) – Cia-Agricoltori Italiani pronta per la 116° edizione di Fieragricola, in programma a Veronafiere dal 31 gennaio al 3 febbraio. Un appuntamento storico per la Confederazione che conferma la sua presenza con uno spazio istituzionale ed espositivo al Padiglione 11 Stand B4. Anche per quest’anno Cia ha organizzato incontri e tavole rotonde, in particolare con la partecipazione di Esco Agroenergetica e AIEL, l’associazione italiana energie agroforestali, oltre a workshop e seminari di approfondimento insieme a partner tecnici di Cia.

Giornata d’apertura di Fieragricola 2024, mercoledì 31 gennaio, con il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, al taglio del nastro con il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Alle 14:30, convegno inaugurale dal titolo “L’agricoltura nel clima che cambia. Strategie, pratiche, tecnologie per la mitigazione e l’adattamento” con l’intervento del presidente Fini alla Tavola rotonda dedicata al confronto tra i presidenti delle associazioni agricole. Gli appuntamenti proseguono poi durante le altre giornate: tra gli altri, l’incontro su “Gestione digitale dell’azienda agricola”, il convegno Esco Agroenergetica e Cia “Le imprese agricole e agroindustriali a confronto con i vertici del Masaf sui bandi Parchi agrisolari”, quello su “Dop e Igp nella crisi climatica” al quale parteciperanno anche Paolo De Castro, Parlamento Europeo e Mauro Rosati, direttore Fondazione Qualivita.

Da R. Piemonte 1,6 mln per promozione agroalimentare nelle fiere

Da R. Piemonte 1,6 mln per promozione agroalimentare nelle fiereRoma, 29 gen. (askanews) – Aperto un ulteriore bando dalla Regione Piemonte a sostegno delle attività di promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità del Piemonte svolte dalle associazioni di produttori nel territorio comunitario. Ammontano a 1,6 milioni di euro i contributi complessivi assegnati dalla Regione per la promozione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari e vitivinicoli di qualità nelle fiere e manifestazioni internazionali ritenute di rilevanza strategica.

“Anche per il 2024 la Regione assicura aiuti concreti per partecipare alle principali fiere nazionali ed europee individuate in accordo con le associazioni dei produttori e in cui la presenza del Piemonte ha una sua storicità”, ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa. Il bando, è stato attivato dall’Assessorato regionale all’Agricoltura e Cibo sulla misura 3.2.1 del Programma di sviluppo rurale 2014-2022 e assegna contributi per la partecipazione alle seguenti fiere in Italia e nella Comunità europea che si svolgeranno nel 2024.