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Alleanze Coop: tener conto parere Comagri su riduzione pesticidi

Alleanze Coop: tener conto parere Comagri su riduzione pesticidiRoma, 16 ott. (askanews) – “Dopo l’importante lavoro svolto in Commissione Agricoltura che ha provato a inserire maggior equilibrio e buon senso nella proposta di Regolamento sulla riduzione dei fitofarmaci in agricoltura, auspichiamo ora che la Commissione per l’ambiente del Parlamento UE, responsabile del dossier, che sarà chiamata presto ad esprimersi, tenga conto del parere approvato dalla Comagri. La partita sulla riduzione dei fitofarmaci è di fatto tutt’altro che chiusa”. Così in una nota il Coordinatore ortofrutticolo di Alleanza Cooperative Agroalimentari Davide Vernocchi alla vigilia del nuovo passaggio del testo nella Commissione Ambiente del Parlamento Ue, prevista il prossimo 23 e 24 ottobre.

“Facciamo appello – dichiara Vernocchi – ai parlamentari della Commissione Ambiente affinché rispettino il voto della Commissione Agricoltura, senza inasprire diversi punti sensibili che rischierebbero di arrecare grave danno ai nostri produttori. Nel parere approvato dalla Commissione Agricoltura sono stati infatti introdotti alcuni miglioramenti rispetto al testo base, a partire dal posticipo al 2035 del raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dell’uso dei fitofarmaci fino al 50%”. Secondo il Coordinatore Ortofrutticolo di Alleanza Cooperative Agroalimentari sarà poi necessario che anche nell’ambito dei lavori in seno al Consiglio Agricoltura si debba tener molto alto il livello del negoziato, in particolare rispetto alla problematica degli obiettivi di riduzione e sui metodi di calcolo finora proposti, “senza arretramenti sulla linea già intrapresa dal nostro Paese, al fine di perseguire un quadro normativo a sostegno delle produzioni italiane e rispettoso delle esigenze dei produttori.

“Apporre dei correttivi al testo iniziale della Commissione – aggiunge il presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari Carlo Piccinini – rimane a nostro avviso assolutamente indispensabile. La proposta di regolamento sulla riduzione dei fitofarmaci non solo porterà a una contrazione delle produzioni agroalimentari comunitarie a tutto vantaggio dei prodotti importati dai paesi extra-Ue, ma rischia anche di non riuscire a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale che ha fissato”.

Cibo a domicilio, Just Eat porta in Italia box compostabili a base di alghe

Cibo a domicilio, Just Eat porta in Italia box compostabili a base di algheMilano, 16 ott. (askanews) – Per un’azienda che si occupa di consegne di cibo a domicilio impegnarsi nella riduzione dell’inquinamento da plastica significa coinvolgere l’intera filiera che ha in ristoratore e consumatore due snodi chiave. In questa direzione va la collaborazione tra Just Eat e Notpla, partita nel 2018 e che ora approda anche in Italia con le box per la consegna di cibo a domicilio biodegradabili a disposizione dei ristoranti partner.

La nuova box a base di alghe marine, spiega l’azienda, è completamente riciclabile e può decomporsi in sei settimane in un compost domestico, fornendo ai ristoranti partner un imballaggio privo di plastica e Pfa. Dall’altro lato il rivestimento della box a base di alghe e piante consente di evitare l’uso di additivi sintetici conservando la resistenza al grasso e all’acqua. Questo nuovo packaging è stato già introdotto in diversi mercati di Just Eat Takeaway.com, tra cui Regno Unito, Paesi Bassi, Irlanda, Spagna, Belgio, Germania, Austria e Polonia. Negli ultimi due anni, Notpla, vincitore del premio Earthshot Prize 2022 per il clima, ha sviluppato più di un milione di scatole per la consegna di cibo a domicilio per Just Eat. Inoltre, negli ultimi due anni l’azienda ha introdotto gli imballaggi Notpla per i punti di ristoro nelle competizioni Uefa in Europa.

Le box Notpla sono ora acquistabili anche da parte dei ristoranti in tutta Italia, un progetto che rientra in una più ampia iniziativa dell’operatore di delivery per trovare alternative agli imballaggi in plastica. “Siamo impegnati a costruire un futuro più sostenibile per il settore delle consegne di cibo a domicilio, utilizzando la nostra capacità e la nostra esperienza per aiutare i nostri ristoranti partner ad adottare prodotti e pratiche più rispettosi dell’ambiente – ha dichiarato Daniele Contini, Country Manager di Just Eat Italia – Siamo entusiasti di collaborare con Notpla per lanciare un’alternativa credibile agli imballaggi di plastica riciclabile, compostabile in casa e che si degrada in poche settimane. Ha tutti i vantaggi della plastica da un punto di vista pratico, ma nessuno degli impatti ambientali negativi”. “Ora più che mai è il momento di adottare soluzioni di packaging sostenibili che non ingannino i consumatori. A differenza di qualsiasi altra soluzione presente sul mercato, il rivestimento Notpla è privo di qualsiasi sostanza chimica sintetica. Utilizziamo invece alghe marine, un materiale testato dalla natura per 100 milioni di anni”, aggiunge Pierre Paslier, co-founder e co-Ceo di Notpla.

Dal Cdm ok a riorganizzazione del Masaf, ecco cosa prevede

Dal Cdm ok a riorganizzazione del Masaf, ecco cosa prevedeRoma, 16 ott. (askanews) – Approvata, oggi dal Consiglio dei ministri, la riorganizzazione del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. “Grazie a questo nuovo assetto organizzativo del dicastero, che ho personalmente voluto e che riflette le esigenze amministrative e funzionali del Masaf, vogliamo rendere più efficace e più efficiente l’azione amministrativa nei confronti delle imprese. Nel testo definitivamente approvato abbiamo accolto i suggerimenti del Consiglio di Stato”, ha commentato il ministro Francesco Lollobrigida.

Tra le novità principali del decreto, il cambio della denominazione del Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e dell’ippica in “Dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica”. È stata istituita inoltre una nuova Direzione Generale per l’ippica per avere un maggior coordinamento alle politiche in materia. Creata anche una nuova Direzione Generale con competenze specifiche in materia di affari generali e di bilancio. Infine, per assicurare la tempestiva attuazione degli indirizzi e dei programmi assegnati ai Dipartimenti dal Ministro, per garantire un pronto e coerente allineamento dell’indirizzo politico in attività amministrativa, è stato istituito il Comitato di Coordinamento, che sarà presieduto dal Capo di Gabinetto e al quale parteciperanno i Capi Dipartimento.

Al Dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica vanno le competenze in materia di personale, comprese le procedure di mobilità interna ed esterna, dei dipendenti assegnati all’Ispettorato ICQRF. Il settore vitivinicolo, infine, nell’ambito dell’Organizzazione Comune di Mercato (OCM), resta in capo al Dipartimento della politica agricola comune e dello sviluppo rurale e la promozione e valorizzazione del settore vitivinicolo, come tutte le attività di promozione dei prodotti agroalimentari, in capo al Dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica.

Pesca, Alleanza Coop: trovare equilibrio su Regolamento controlli

Pesca, Alleanza Coop: trovare equilibrio su Regolamento controlliRoma, 16 ott. (askanews) – Un appello bipartisan alla politica affinché si trovino “soluzioni equilibrate che garantiscano sì il rispetto delle regole ma senza appesantire ulteriormente un complesso di adempimenti già molto invasivi”. Così l’Alleanza Cooperative Pesca e Acquacoltura nella settimana delle votazioni sul Regolamento dei Controlli che si apre oggi a Strasburgo.

“Sappiamo che molti eurodeputati sono sensibili a questa nostra battaglia – si legge in una nota – li ringraziamo e gli chiediamo di tradurre questa vicinanza con un voto contrario alla proposta di regolamento così come concepita”. “La soluzione sul tavolo dei parlamentari europei va, secondo noi, nella direzione opposta a quella di vera tutela delle risorse e di contrasto a quella pesca illegale che si annida al di fuori di quella professionale. Il testo punta solo sulla presunta colpa dei pescatori, aumentando il livello di complessità e rendendo così più difficile il rispetto delle regole a dispetto di quanto chiesto anche dalla Corte dei Conti Ue. Un approccio miope che non assicurare il medesimo grado di efficacia anche punitiva fra i vari Stati membri”, conclude l’Alleanza.

Bottura e Romito a top guida Gambero Rosso, seguono Beck e Crippa

Bottura e Romito a top guida Gambero Rosso, seguono Beck e CrippaRoma, 16 ott. (askanews) – Massimo Bottura e Niko Romito al vertice della guida Ristoranti d’Italia 2024 del Gambero Rosso, con tre forchette e un punteggio di 96 centesimi. Seguiti a brevissima distanza da Heinz Beck ed Enrico Crippa. Dall’Olimpo delle 47 Tre forchette esce Gianfranco Vissani.

La guida Gambero, giunta alla sua 34esima edizione, recensisce 2.485 insegne, con 324 novità. Le sette new entry tra le Tre Forchette sono cinque al nord e solo due al Sud. Nel dettaglio, al Nord ottengono le Tre forchette Guido di Serralunga d’Alba, l’Antica Corona Reale di Cervere, Del Cambio di Torino, l’Atelier Moessmer Norbert Niederkofler di Brunico, l’Harry’s Piccolo di Trieste. Al Sud brillano invece Kresios di Telese Terme in Campania e il Pashà di Conversano in Puglia. Primeggia la Lombardia per numero e qualità di ristoranti segnalati, mentre in Piemonte aumentano le Tre Forchette, così come in Puglia.

Novità anche tra i Tre Gamberi, che premiano le migliori trattorie da nord a sud. In questa edizione della guida salgono a 36, con tre new entry: Trattoria Visconti dal 1932 di Ambivere (BG); Agra Mater di Colmurano (MC) e Buatta Cucina Popolare di Palermo. Tra le novità di spicco, i gamberetti verdi riservati a quelle insegne maggiormente impegnate in tema di sostenibilità, in ogni suo aspetto. Tra i Wine Bar premiati con le Tre Bottiglie, alle dieci insegne presenti in vetta alla classifica si aggiunge Innocenti Wines di Poggibonsi (SI) portando il totale a 11, mentre le Tre Cocotte dei bistrot, rimangono 7 insegne.

Ancora, 7 sono i locali premiati dai Tre Mappamondi, che si fermano nel centro Italia, senza ancora toccare il sud: due i nuovi ingressi, Ba restaurant di Milano e Kohaku di Roma. Due le birrerie eccellenti, Baladin Open Garden di Piozzo (CN) e Nidaba di Montebelluna (TV).

A Messina festival cultura agroalimentare slow dal 17 al 19/11

A Messina festival cultura agroalimentare slow dal 17 al 19/11Roma, 16 ott. (askanews) – Tre giorni di appuntamenti enogastronomici, tavole rotonde, forum e laboratori del gusto per promuovere un nuovo modello di politiche alimentari in grado di avviare percorsi di sviluppo per un intero territorio. Messina, dal 17 al 19 novembre, sarà protagonista della prima edizione di Mangia e Cambia, la festa della cultura agroalimentare promossa da Messina Food Policy con il supporto di Slow Food Messina e Slow Food Italia. Nel Salone delle Bandiere del Palazzo Municipale saranno ospitati i delegati provenienti da tutta Italia per partecipare inoltre all’assemblea nazionale dei soci di Slow Food Italia.

Messina Food Policy è il tavolo per le politiche agroalimentari nato a settembre 2022 grazie all’impegno della Comunità Slow Food per la Salvaguardia della Biodiversità dello Stretto di Messina, Slow Food Sicilia, il Comune di Messina e la sua Città Metropolitana, la Camera di Commercio di Messina e la Fondazione Me.S.S.In.A. volto a sviluppare politiche a sostegno della transizione ecologica, riconoscendo nel cibo un elemento trasversale per il cambiamento, oltre che fondamentale, per promuovere un turismo sostenibile che guarda ai produttori come custodi dei territori. Mangia e Cambia sarà un evento diffuso che coinvolgerà diversi luoghi della città di Messina, un modo di “darsi concretamente da fare, fuori e dentro i nostri ristoranti, per promuovere una cultura agroalimentare più sostenibile, processi di salvaguardia della biodiversità, di contrasto al cambiamento climatico ed alle diseguaglianze sociali”, spiega Nino Mostaccio, presidente di Slow Food Messina. “In particolare – aggiunge – in una città come Messina, che gode di un entroterra incredibilmente ricco e che guarda al mare come una risorsa, parlare di agroecologia significa anche parlare di sostenibilità della pesca, di pesca tradizionale e di valorizzazione del pescato locale”.

Durante l’evento sarà conferito il premio “Stretto Tra Due Mari”, istituito dal tavolo da Messina Food Policy e rivolto a persone, associazioni, istituzioni culturali o imprese che attraverso progetti, azioni e buone pratiche contribuiscono alla transizione ecologica, lavorando alla riduzione dell’impatto ambientale con progetti di green economy e eco-innovazione.

Giornata pane, Grande impero: produzione sostenibile e consumo responsabile

Giornata pane, Grande impero: produzione sostenibile e consumo responsabileMilano, 16 ott. (askanews) – Una produzione sostenibile che sposa un consumo responsabile. E’ il messaggio che Grande impero, azienda del settore della panificazione artigianale con cinque siti produttivi e 1.800 punti vendita, lancia in occasione della Giornata mondiale del pane che dal 2006 si celebra il 16 ottobre, in concomitanza della Giornata mondiale dell’alimentazione.

“In una giornata così importante, il nostro claim appare ancor più chiaro: ‘Semplicemente pane’. Nella nostra produzione artigianale, infatti, non usiamo né additivi chimici e per il 97% della nostra produzione non utilizziamo packaging. Questo fa di noi un’azienda artigianale sia nell’idea che nei processi”, afferma Antonella Rizzato, ceo di Grande Impero. L’azienda insieme all’associazione Meraki, mira a promuovere la cultura del “pane autentico” con una attenzione al consumo responsabile, all’inclusione, all’ambiente e alle pari opportunità. “Abbiamo creato l’associazione no profit ‘Meraki’ per perseguire l’obiettivo di tutelare la filiera del made in Italy e il pane artigianale, ma soprattutto per promuovere i corretti stili di vita e la sana alimentazione – spiega Rizzato – Grande Impero è un’azienda che informa e forma il consumatore a riutilizzare il pane e quindi a ridurre gli sprechi. Abbiamo realizzato e diffuso oltre 50 ricette da realizzare con il pane raffermo, raggiungendo oltre 100mila persone. Contiamo oltre 150.000 chili di pane distribuiti in beneficenza a circa 40 Onlus presenti sul territorio”. Alimentazione consapevole, quindi, ma anche rispetto dell’ambiente. “Grande Impero – ha concluso Rizzato – punta, per il 2024, ad una riduzione dell’80% dei consumi d’acqua. Già nel 2023, inoltre, abbiamo raggiunto il 100% del recupero e riciclo della plastica utilizzata per imballi e contenitori”.

Coreana Song Hye-jin prima donna campione Espresso Italiano

Coreana Song Hye-jin prima donna campione Espresso ItalianoRoma, 16 ott. (askanews) – Song Hye-Jin, coreana, è la prima professionista donna ad aggiudicarsi il titolo internazionale di Espresso Italiano Champion, il campionato che mette a confronto i migliori professionisti del mondo per decretarne il migliore. Song Hye-Jin si è aggiudicata il titolo di migliore professionista in tema di espresso e cappuccino italiani. La finale si è svolta domenica 15 ottobre a Milano all’interno di Host.

In gara si sono sfidati da sabato con le semifinali e domenica per le finali otto professionisti provenienti da diversi paesi del mondo per realizzare espressi e cappuccini perfetti. Al secondo e terzo posto si sono piazzati rispettivamente gli italiani Andrea Nulli e Nico Bregolin. Song Hye-Jin è una giovane professionista proveniente dalla Corea dove lavora come barista e coffee trainer per la compagnia ‘Dmine Coffee Roasters’. All’interno dell’azienda è anche ambasciatrice dell’alta qualità dell’espresso italiano essendo anche docente dell’Accademia dell’azienda per la quale lavora, Accademia all’interno della quale si occupa di raccontare e promuovere la cultura del caffè e l’educazione al consumo di espresso di qualità. All’Espresso Italiano Champion di Host ha partecipato come rappresentante del team coreano.

Per l’edizione 2023 dell’Espresso Italiano Champion l’Istituto Espresso Italiano ha messo in palio per il vincitore una somma di 3.000 euro, una sorta di borsa di studio da reinvestire, insieme all’aiuto di IEI, in attività formative nei prossimi mesi.

Federbio: biologico essenziale per agroalimentare sostenibile

Federbio: biologico essenziale per agroalimentare sostenibileRoma, 16 ott. (askanews) – La transizione al biologico è essenziale per un agroalimentare sostenibile e per tutelare la qualità delle acqua. E proprio al tema “L’acqua è vita, l’acqua ci nutre” la FAO ha deciso di dedicare la Giornata mondiale dell’alimentazione 2023 che si celebra oggi. FederBio evidenzia quindi in una nota come l’agricoltura biologica, che non utilizza sostanze chimiche di sintesi, abbia un ruolo strategico nella tutela delle falde acquifere e degli ecosistemi acquatici, fonti idriche indispensabili per la vita sulla Terra e per la produzione di cibo sano.

Secondo il rapporto Ispra 2022 “I pesticidi nelle acque”, che analizza lo stato delle acque superficiali e sotterranee, risulta che in Italia è presente una forte concentrazione di pesticidi. Nei 1.837 punti di monitoraggio delle acque in superficie è stata trovata una concentrazione del 55,1%, mentre nei 2.551 punti delle acque sotterranee analizzati la presenza di pesticidi riscontrata è del 23,3%. Sono state individuate 183 sostanze diverse, rappresentate per la maggior parte da erbicidi. Secondo il rapporto Lampkin e Padel, che analizza gli impatti positivi che si otterrebbero al raggiungimento entro il 2030 del 25% di terreni agricoli biologici nell’Ue, evidenzia come grazie alla conversione al biologico si determinerebbe un notevole miglioramento della qualità dell’acqua e della biodiversità grazie alla riduzione del 90-95% dell’uso di pesticidi e fertilizzanti azotati.

“Il biologico è un metodo basato sull’incremento della fertilità del suolo e della biodiversità, elementi fondamentali per la produzione di alimenti sostenibili – commenta Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio – Inoltre, un suolo con un maggior contenuto di sostanza organica è in grado di trattenere maggiori quantitativi d’acqua, che poi viene rilasciata gradualmente durante i periodi di siccità purtroppo sempre più frequenti, contribuendo così a mitigare gli effetti del cambiamento climatico. In occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, vogliamo sottolineare – conclude – l’importanza delle scelte del cibo che portiamo in tavola e sensibilizzare su come un’alimentazione a base di biologico contribuisca a proteggere la qualità di un bene vitale come l’acqua”.

Confagri Forlì-Cesena e Rimini: accelerare su sicurezza idraulica

Confagri Forlì-Cesena e Rimini: accelerare su sicurezza idraulicaRoma, 16 ott. (askanews) – “Manca un mese all’attivazione della piattaforma Sfinge per richiedere i ristori dei danni dell’alluvione e, fiduciosi che le risorse possano arrivare in fretta, le aziende agricole sanno bene che non si tornerà allo stato pre-alluvione: sia perché i danni subiti sono pesanti, sia perché il territorio è stato profondamente mutato. Il suo assetto non tornerà più quello di prima e bisogna accelerare sul Piano di difesa idraulica dell’Emilia-Romagna recentemente varato dal Commissario Figliuolo”. Così in una nota Alberto Mazzoni, vicepresidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini e presidente della Circoscrizione di Forlì.

“L’alluvione ha cambiato la morfologia di ampie fette della Romagna e sarà necessario sottrarre terra all’agricoltura per la sicurezza del territorio – aggiunge l’imprenditore agricolo – Un sacrificio che il nostro settore dovrà fare, e in parte è già così nei fatti, ma a patto che sia poi garantita una sicurezza complessiva: il mondo agricolo non sarebbe in grado di sopportare un altro evento come quello del maggio scorso”. Per l’associazione agricola, in attesa dei ristori, fondamentali per la tenuta del tessuto imprenditoriale agricolo, bisogna ragionare di come mettere in sicurezza le zone alluvionate e dove si sono verificate le frane: argini più sicuri, casse di laminazione per contenere i rischi, opere di consolidamento e soprattutto tanta manutenzione.

Questo è ciò che chiede Confagricoltura per dare al settore primario una prospettiva di ripartenza e soprattutto di futuro. Per Mazzoni, il Piano di difesa idraulica è il primo passo per mettere in sicurezza i corsi d’acqua e il territorio. “Noi agricoltori vogliamo coltivare la terra, non le promesse di rimborsi. Siamo pronti a fare la nostra parte, come sempre, ma non vogliamo vedere nuovamente fiumi lasciati in stato di abbandono”, conclude.