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Barilla: per pasta al bronzo nuovo pack in plastica e formato da 500 grammi

Barilla: per pasta al bronzo nuovo pack in plastica e formato da 500 grammiMilano, 8 ott. (askanews) – A poco più di due anni dal debutto sul mercato, Barilla cambia veste alla sua linea di pasta premium Al bronzo. A cambiare sono colore e materiale della confezione ma anche il peso che aumenta dagli iniziali 400 grammi al classico mezzo chilo.


Arrivata sul mercato nel 2022 con una confezione di cartone rossa e blu (con una finestrella di plastica per osservare il contenuto) in linea col posizionamento premium del prodotto, ora la pasta trafilata al bronzo arriva sullo scaffale nella classica confezione in plastica con “un’esperienza visiva e tattile più elevata”, spiegano dall’azienda, che “evidenzia ancora di più le peculiari qualità della linea”, mentre il rosso è più intenso per “catturare immediatamente l’attenzione” del consumatore. All’interno la pasta mantiene la sua lavorazione grezza, realizzata attraverso una trafilatura al bronzo che le conferisce una superficie particolarmente ruvida, e una percentuale di proteine, superiore al 14%, necessaria per una consistenza al dente dopo la cottura. La gamma Al bronzo è prodotta in 10 formati, tra i più classici.

Mercati agroalimentari resteranno volatili anche nel 2025

Mercati agroalimentari resteranno volatili anche nel 2025Roma, 8 ott. (askanews) – Condizioni climatiche avverse, contesto geopolitico, regolazione più stringente sotto il profilo ambientale e della sostenibilità: sono tutti elementi che avranno impatti importanti sulle dinamiche dei mercatoi agroalimentari, con il risultato che la volatilità continuerà a rappresentare anche nel 2025 un fattore importante e persistente. E’ quanto emerso oggi nel corso dell’evento Commodity Agricole, cui partecipano oltre 1.000 professionisti del settore fra le aziende di spicco della filiera agroalimentare, organizzato da Unione Italiana Food ed Areté – The Agri-food Intelligence Company per approfondire le dinamiche dei mercati agrifood.


Nonostante il consolidarsi di condizioni strutturali migliorative per il riequilibrio dei mercati, le aspettative per il 2024 non hanno lasciato infatti spazio ad un ridimensionamento della volatilità nell’agrifood. “I segnali vanno tutti nella direzione di una persistente volatilità dei mercati”, ha spiegato Mauro Bruni, presidente di Areté, sottolineando che “il ritorno a condizioni di stabilità richiede la ricostruzione di un livello di scorte adeguate per ciascuna materia prima, una conquista non banale nelle attuali condizioni di mercato, che richiederà comunque tempo”. A fronte di alcuni mercati che hanno registrato trend deflattivi nel corso del 2024 ad oggi, come lo zucchero (-29%), il frumento duro (-15%), il frumento tenero (8%), l’olio extravergine (-6%), ci sono tante filiere dove i prezzi sono letteralmente esplosi. E’ il caso di cacao e caffè, con aumenti nei primi 9 mesi del 2024 rispettivamente del 48% e 83% (varietà robusta); ricordando però che solo nei primi 4 mesi dell’anno l’aumento dei prezzi della fava di cacao è stato del 185%, seguito poi da una rapida contrazione dei prezzi di quasi il 50%, solo nei successivi 4 mesi. Attenzione anche ai prezzi del burro: hanno superato gli 8 €/kg, record storico e +50% da inizio anno.


CEREALI Per quanto riguarda i prezzi dei cereali, a pesare è il clima, tra forti piogge e siccità. Tra le coltura più danneggiate il mais: l’Italia è tra le aree maggiormente interessate dalla scarsità di prodotto di qualità. Le produzioni cerealicole hanno subito forti cali anche nell’area del Mar Nero: i volumi di frumento tenero e mais esportabili da Russia e Ucraina risultano in calo rispetto agli ultimi due anni. Stati Uniti e Canada hanno invece a disposizione maggiori volumi esportabili di frumento tenero e duro, ed il raccolto statunitense di mais si appresta ad essere il secondo di sempre per volumi. La produzione europea di orzo, a differenza di quelle di mais e frumento, è risultata in crescita rispetto allo scorso anno: ciò non è tuttavia sufficiente ad evitare un deficit sul mercato globale, a causa dei cali produttivi previsti in Canada e Russia. Sul riso a livello internazionale una maggior disponibilità di prodotto asiatico, anche grazie alla rimozione del ban all’export da parte dell’India andrebbe a dare respiro alle limitate scorte nei paesi importatori. In Italia aree seminate 2024 in aumento per il secondo anno consecutivo risulterebbero il principale driver di aumento dell’offerta, ma occhio alle rese che potrebbero aver subito l’impatto delle recenti piogge.

A Marradi la mostra mercato del Marron Buono: stagione positiva

A Marradi la mostra mercato del Marron Buono: stagione positivaRoma, 8 ott. (askanews) – Marradi torna ad essere, come ogni anno, un crocevia di sapori e tradizioni che uniscono Toscana e Romagna. Dopo la partenza del 6 ottobre scorso, nelle prossime tre domeniche del 13, 20 e 27 ottobre tornano gli stand gastronomici dedicati alle specialità del marrone, tra cui torta di marroni, tortelli, castagnaccio, marmellate, e caldarroste.


“Dopo alcune annate altalenanti – spiega il presidente del Centro di Studio e Documentazione del Castagno, Elvio Bellini – si profila una buona stagione per i castanicoltori dell’Alto Mugello. Si stanno confermando le buone sensazioni del primo periodo dell’anno: una elevata fioritura, un’abbondante allegagione, con cascola molto scarsa o addirittura assente, assieme ad una piovosità copiosa e ben distribuita nel tempo fino ad oggi, che ci consegnano una annata piuttosto positiva. Soltanto il brusco abbassamento delle temperature di questi ultimi giorni ha rallentato la maturazione, ma sebbene con leggero ritardo ci verrà offerto un copioso raccolto caratterizzato da buona pezzatura”. Alla mostra mercato sarà inoltre possibile acquistare prodotti tipici del bosco e del sottobosco, oltre a creazioni artigianali. La cultura del marrone e la lavorazione del castagno, simboli profondamente radicati nella storia locale, saranno i protagonisti delle giornate, con eventi e momenti dedicati anche alle famiglie, grazie alle attrazioni per bambini e agli spettacoli musicali.

Cia:su apicoltura italiana serve strategia più forte, vale 500 mln

Cia:su apicoltura italiana serve strategia più forte, vale 500 mlnRoma, 8 ott. (askanews) – “Serve una strategia ad ampio raggio e sul lungo periodo per tutelare il mondo delle api, la cui popolazioni solo in Italia, negli ultimi dieci anni, è diminuita del 30% e mettere al riparo un patrimonio insostituibile per l’agricoltura e il mantenimento della biodiversità. Per questo, occorre riprendere in mano azioni chiave per il settore, dalla Direttiva Breakfast alle campagne di promozione del miele italiano, passando per il Piano controlli sull’import”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, dalla visita in Conapi, il Consorzio Nazionale Apicoltori, a Monterenzio (Bo). L’Italia conta più di 75 mila apicoltori e oltre 1,5 milioni di alveari per oltre 100 miliardi di api, una produzione che si attesta intorno alle 22mila tonnellate di miele e una bee economy da 500 milioni di euro.


L’incontro, con i “coltivatori di biodiversità” per rimarcare le priorità del comparto, fortemente minacciato dai cambiamenti climatici, in primis, ma cruciale per lo sviluppo sostenibile, e messo a dura prova delle contraffazioni del falso miele Made in Italy o, ancora peggio, dal “miele senza api” adulterato e miscelato con quello naturale. Bene, quindi, per Cia l’ok dell’Europa alla Direttiva Breakfast per rendere obbligatoria la menzione in etichetta dell’origine geografica del miele, ma adesso è necessario recepire velocemente tutte le sue nuove disposizioni. Operazione che va, assolutamente, integrata con una campagna di comunicazione ad hoc, in particolare ripartendo dall’educazione alimentare per un consumo consapevole e una corretta informazione su metodi di produzione, valore nutrizionale e ambientale.


Vanno, comunque, arginate con più forza le minacce negli scambi commerciali, definendo concretamente, precisa Cia in una nota, un Piano di controlli sul miele di importazione, almeno per i lotti superiori alle 20 tonnellate provenienti dai Paesi Terzi; migliorando anche nei processi con le nuove tecnologie di screening disponibili e più ricerca in materia. Inoltre, bisogna regolamentare l’uso degli sciroppi, con parametri per distinguere l’adulterazione dalla nutrizione d’emergenza, prevedendo un limite massimo di residuo riscontrabile nel miele che tenga conto delle condizioni d’uso della nutrizione artificiale. Dall’incontro in Conapi, condiviso con il presidente di Cia Emilia-Romagna, Stefano Francia, Fini ha ribadito: “continueremo a portare questi temi sui tavoli istituzionali proponendo soluzioni a tutela del settore, una visione più organica e lungimirante. L’apicoltura non è solo fonte di reddito, ma un bene essenziale e comune, indispensabile tanto per la tutela delle biodiversità e del benessere umano, quanto per lo sviluppo rurale e l’equilibrio ecologico”.


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Tre bar italiani nei primi cento della World’s 50 Best Bars

Tre bar italiani nei primi cento della World’s 50 Best BarsRoma, 8 ott. (askanews) – Ci sono tre bar italiani nella lista dei bar classificati tra il 51esimo e il 100esimo posto dalla World’s 50 Best Bars, che ha svelato oggi l’elenco fino alla 51esima posizione. I 3 bar italiani sono Freni e Frizoni di Roma al numero 53, L’Antiquario di Napoli al numero 78 e Camparino Galleria di Milano al numero 92.


L’elenco esteso anticipa la presentazione di The World’s 50 Best Bars 2024, in programma per il 22 ottobre a Madrid, e comprende bar di 35 città di tutto il mondo, con 12 nuovi ingressi, tra cui il primo in assoluto per lo Sri Lanka, lo Smoke & Bitters di Hiriketya al numero 86. L’Europa mantiene la sua corona di continente con il maggior numero di iscrizioni (18). Ancora una volta i bar degli USA dominano la classifica, con sette locali distribuiti in quattro città. Il Regno Unito è in testa in Europa, con quattro bar su un totale di 18 in tutto il continente. Sono 13 i bar in Asia, di cui tre a Singapore. L’elenco esteso delle posizioni 51-100 include anche due bar australiani, mentre Dubai, Nairobi e Johannesburg sono rappresentate ciascuna da un bar.

Regione Lazio, Mof e Car al Fruit Attraction 2024 di Madrid

Regione Lazio, Mof e Car al Fruit Attraction 2024 di MadridRoma, 8 ott. (askanews) – Per la prima volta la Regione Lazio, attraverso l’Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) ha unito le proprie forze con due delle principali realtà del settore ortofrutticolo del laziale: il Mof (Centro Agroalimentare all’Ingrosso di Fondi) e il Car (Centro Agroalimentare Roma).


In occasione di Fruit Attraction 2024, una delle principali fiere internazionali dedicate all’ortofrutta, in programma da oggi a giovedì 10 ottobre a Madrid, Arsial presenterà uno stand condiviso con MOF e Car, segnando un passo storico nella collaborazione tra enti chiave del settore agroalimentare. “Fare sistema con le più importanti realtà agroalimentari della Regione – ha detto l’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini, presente a Madrid – è altamente strategico per un ulteriore sviluppo del settore. Un lavoro sinergico che sono convinto porterà i suoi frutti in termini di competitività, internazionalizzazione, innovazione e sostenibilità. il comparto agroalimentare, fin dal nostro insediamento, ha compiuto notevoli passi in avanti ed è nostra intenzione proseguire su questa strada con forza e determinazione”.

Dal Pnrr 3 milioni per Mercato Alimentare di Milano

Dal Pnrr 3 milioni per Mercato Alimentare di MilanoRoma, 8 ott. (askanews) – Sogemi, la società che gestisce il Mercato Alimentare di Milano, è tra i primi ammessi ai contributi PNRR per il progetto dello “Sviluppo della logistica per i mercati agroalimentari all’ingrosso”. I 3 milioni di anticipazione saranno impiegati nel progetto “Nuovo Padiglione Ortofrutta 2 Sud” che prevede un investimento complessivo di oltre 17 milioni di euro. Con approvazione nel 2023, il Mercato Alimentare di Milano è rientrato tra i beneficiari del massimo contributo PNRR riconoscibile per un piano di investimento e, primo fra i Mercati italiani, ha recentemente ricevuto la prima tranche di finanziamento di 3 milioni a titolo di anticipazione.


Il Mercato milanese è destinatario delle risorse messe a disposizione dal Bando PNRR che, con decreto ministeriale del 5 agosto 2022, ha previsto 150 milioni di euro a progetti di Sviluppo della logistica per i mercati agroalimentari all’ingrosso. Il Nuovo Padiglione Ortofrutta 2 Sud prevede anche interventi per la digitalizzazione delle attività e l’adozione di soluzioni digitali. Il Padiglione sarà progettato e realizzato nel rispetto di elevati standard ambientali, con un sistema di produzione energetica da fonti rinnovabili, nell’ottica di migliorare le proprie prestazioni in questo campo.


“L’aggiudicazione di queste risorse rappresenta un forte segnale che la strada intrapresa è quella giusta. Una conferma importante che permette a Sogemi di proseguire a pieno ritmo nel percorso di riqualificazione e rilancio del mercato cittadino, nel rispetto della normativa e degli adempimenti richiesti dal Bando PNRR – ha detto Cesare Ferrero, presidente Sogemi, Mercato Alimentare Milano – Stiamo costruendo un nuovo Mercato che punta a essere un hub del cibo moderno e innovativo capace di agevolare il lavoro degli operatori e, allo stesso tempo, rispondere alle richieste dell’attuale mercato in continua evoluzione”.

Entro 23 ottobre i progetti Agricoltura sociale premio Confagri

Entro 23 ottobre i progetti Agricoltura sociale premio ConfagriRoma, 8 ott. (askanews) – Dovranno essere presentati entro il prossimo 23 ottobre i progetti per la IX edizione di “Coltiviamo agricoltura sociale”, il premio ideato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata.


Saranno selezionati tre vincitori, ai quali andranno 40.000 euro ciascuno, insieme a tre borse di studio per frequentare il Master di Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata. Altri 20.000 euro saranno destinati ad un progetto speciale di gestione e riqualificazione del verde pubblico. Con l’edizione di quest’anno si supera il milione di euro erogato a fondo perduto per finanziare i migliori progetti, tutti monitorati e andati a regime: il segno tangibile del contributo concreto di Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation per promuovere la rinascita e il valore delle persone attraverso l’agricoltura, elemento inclusivo tra persone fragili, piccole comunità e soggetti che necessitano di supporto anche psicologico, favorendo il reinserimento lavorativo.


Le aziende italiane impegnate in quest’ambito, oltre 3.500 imprese con circa 40mila addetti, sono unite da una visione dell’agricoltura che va ben oltre le pratiche di coltivazione e di produzione, rivestendo un ruolo chiave a supporto di una sinergia tra le comunità locali e quelle rurali. Al bando possono partecipare imprenditori agricoli, cooperative sociali, anche in associazione con altri attori del terzo settore, ma che prevedano, come capofila, un imprenditore agricolo oppure una cooperativa sociale che svolga attività agricole.


Possono concorrere al premio di 20.000 euro, nella “sezione speciale” riservata ai progetti riguardanti la gestione e riqualificazione del verde pubblico, anche le cooperative sociali non agricole che si occupano della gestione e riqualificazione del verde pubblico. La Giuria valuterà tutti i progetti pervenuti ed entro dicembre comunicherà i vincitori. Tutte le info per candidarsi alla IX edizione del bando, che sarà attivo fino alla mezzanotte di mercoledì 23 ottobre, su www.coltiviamoagricolturasociale.it

Psa, Assosuini: sempre più urgente decinghializzare l’Italia

Psa, Assosuini: sempre più urgente decinghializzare l’ItaliaRoma, 8 ott. (askanews) – “È sempre più urgente decinghializzare il Paese, specialmente adesso che si avvicina la stagione invernale, il periodo più favorevole per ridurre drasticamente la popolazione di cinghiali e prevenire nuovi focolai”: a chiederlo è Assosuini, che fa il punto sull’avanzata della Peste Suina Africana (PSA) chiedendo ancora una volta “il supporto delle istituzioni, come il Masaf”.


Ad oggi, i prezzi delle carni suine per produrre i DOP, certificate 100% italiane e quindi da suini nati, allevati e macellati in Italia, hanno raggiunto prezzi molto elevati. “La causa non è da ricercare solo della minor disponibilità di mercato, ma anche in fattori speculativi, con il rischio che il prossimo anno potrebbe mancare la materia prima da lavorare. Questo avrà gravi ripercussioni su tutta la filiera e di conseguenza anche sui consumatori, con costi più elevati per i salumifici, che rischiano di lavorare in perdita”, ha spiegato il presidente del Consorzio dei Salumi DOP Piacentini, Antonio Grossetti, . “Noi vogliamo guardare avanti”, ha detto Grossetti. “Diversi nostri soci hanno affrontato fiduciosi ingenti investimenti di modernizzazione e il supporto del Distretto Salumi Piacentini DOP, il primo ‘Distretto del Cibo’ riconosciuto dalla Regione Emilia Romagna, e unico Distretto per i salumi DOP compreso nell’elenco ufficiale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, è ora più che mai indispensabile”.


Serve inoltre calmierare i prezzi, in quanto oggi chi possiede suini li fa pagare a caro prezzo, mentre chi li ha comunque sani, ma attorno alle zone di restrizione, è costretto a venderli sottocosto. Per raggiungere un maggiore equilibrio in molti auspicano l’intervento della CUN.

Moneta celebrativa da 4 euro dedicata agli 80 anni di Coldiretti

Moneta celebrativa da 4 euro dedicata agli 80 anni di ColdirettiRoma, 8 ott. (askanews) – È dedicata a Coldiretti, la nuova moneta commemorativa da 4 euro della Collezione Numismatica 2024 della Repubblica Italiana, emessa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Si tratta del primo conio dal valore di 4 euro mai realizzato in Italia.


Nata per celebrare gli 80 anni dalla fondazione di Coldiretti, organizzazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, fondata nel 1944, la moneta è stata realizzata dall’artista incisore Emanuele Ferretti, in argento proof con tiratura limitata di 3.500 pezzi. La moneta è stato presentata questa mattina in occasione della celebrazione degli 80 anni di Coldiretti da Francesco Soro, amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e da Vincenzo Gesmundo, segretario generale di Coldiretti. “Con questa iniziativa vogliamo celebrare non solo un episodio storico di fondamentale importanza per la storia del Paese ma anche la rinnovata centralità dell’agricoltura italiana all’interno della società, resa possibile proprio da una serie di sfide che Coldiretti ha vinto nel corso degli anni. Sfide che hanno saldato sempre più il bene e l’interesse degli agricoltori a quello dei cittadini consumatori nel segno comune di un’agricoltura sostenibile e di una sana alimentazione”, ha sottolinea il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.


Sul dritto della moneta, al centro, si trova una rappresentazione del logo di Coldiretti: una vanga gialla su sfondo verde, che contiene al suo interno tre spighe di grano intrecciate, simbolo della tradizione agricola italiana. Al di sotto del logo è riportata la scritta “REPUBBLICA ITALIANA”, con la sigla “E.F.MOD” a indicare l’autore del modello. Nel giro superiore campeggia la scritta “COLDIRETTI”, affiancata dalle date “1944”, anno della fondazione di Coldiretti, e “2024”, anno di coniazione della moneta. Nella parte inferiore della moneta, in corsivo, troviamo l’espressione “…la forza amica del Paese”, che ben rappresenta il ruolo centrale di Coldiretti come guida e sostegno all’agricoltura italiana.