Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Diagram si aggiudica digitalizzazione del comparto vitivinicolo armeno

Diagram si aggiudica digitalizzazione del comparto vitivinicolo armenoMilano, 11 feb. (askanews) – Abaco, dal 2024 azienda parte del gruppo Diagram, tra i principali player agritech in Europa, ha siglato un contratto con la “Vine and Wine Foundation of Armenia” (VWFA) per un progetto dedicato alla gestione della filiera vitivinicola locale. Lo ha comunicato la stessa azienda, spiegando di essersi aggiudicata la gara per lo sviluppo dell’”Agricultural (Grape) Value Chain Management System”, un sistema “innovativo progettato per ottimizzare la tracciabilità e la gestione dei processi produttivi”.


In una nota, il Gruppo precisa che l’obiettivo è quello di progettare e sviluppare un “Agriculture Value Chain Information System” (Avcis), che fungerà da piattaforma centralizzata per la raccolta di dati sugli agricoltori che gestiscono un terreno coltivato a vite, compresi gli aggiornamenti annuali e le stime previsionali sulla produzione. “Si prevede che il sistema incrementerà la trasparenza e migliorerà il monitoraggio della produzione grazie a strumenti di reporting completi” precisa Diagram, spiegando che “l’implementazione di questo sistema informativo fornirà gli strumenti necessari per migliorare la gestione dei vigneti garantendo inoltre alti standard di qualità”. “Questo progetto rappresenta un passo importante per la valorizzazione della filiera vitivinicola armena e siamo entusiasti di poter contribuire, con la nostra esperienza e tecnologia, alla crescita di un settore chiave per l’economia locale” ha commentato Roberto Mancini, Ad di Diagram Group, rimarcando che “l’aggiudicazione della gara rappresenta “un traguardo significativo che conferma il nostro impegno nel fornire soluzioni all’avanguardia per la gestione sostenibile delle risorse agricole”.


Diagram ha un portafoglio di clienti che copre oltre 2 milioni di ettari in Italia e oltre 500mila all’estero, e ha in organico un migliaio tra dipendenti e collaboratori che operano in diverse sedi tra Italia e Regno Unito.

Assobibe: Mef perprlesso su rinvio sugar tax? Servono chiarezza e coerenza

Assobibe: Mef perprlesso su rinvio sugar tax? Servono chiarezza e coerenzaMilano, 10 feb. (askanews) – “L’intera filiera agroalimentare, dalle fasi agricole alla produzione, fino alla distribuzione e vendita, unitamente a Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, hanno destinato nei mesi scorsi un appello urgente per evitare una nuova gabella che danneggia le imprese e i lavoratori con evidenti ricadute negative anche sulle comunità locali. La risposta dei rappresentanti del Governo alle imprese, e del Mef in particolare, è stata di attendere febbraio. Ora sembra che lo stesso dicastero abbia sollevato perplessità sui tempi. Le imprese che operano nei diversi territori hanno bisogno di segnali chiari e coerenti, anche per poter programmare attività e non bloccare investimenti nel Paese”. Lo afferma in una nota il presidente di Assobibe, l’associazione di Confindustria che rappresenta le imprese che producono e vendono bevande analcoliche in Italia che torna a contestare la sugar tax, il cui rinvio di un anno è tra gli emendamenti al Milleproroghe. L’associazione in una nota afferma di “attendere per domani la decisione del Governo sugli emendamenti presentati da Forza Italia e Lega per uno slittamento”.


La nuova imposta che aumenta del 28% medio la fiscalità su un litro di bibite quali chinotto, cedrata, gassosa, aranciate, cola, aperitivi analcolici, etc – sia nella versione con zucchero che in quelle prive di calorie – è prevista in vigore tra meno di quattro mesi. “Il governo si era impegnato ad intervenire ad inizio 2025 su questa nuova imposta – ribadisce Assobibe l’associazione – come chiarito in un odg accolto durante la manovra 2025”. “Chiediamo alla presidente del Consiglio di facilitare una politica industriale che rassicuri le imprese che producono valore economico e sociale nel Paese, anziché penalizzarle”, prosegue Pierini.

Caramelle: quei ricordi d’infanzia che riaffiorano per 3 italiani su 10

Caramelle: quei ricordi d’infanzia che riaffiorano per 3 italiani su 10Milano, 10 feb. (askanews) – Anche le caramelle hanno un X factor. Si chiama ricordi d’infanzia, quelli che riaffiorano non appena inizia a sciogliersi in bocca quella caramella che, da piccoli, ci regalavano i nonni. Sarà anche per questo, che, nella giostra dei consumi alimentari, sono riuscite a conservare un posto nelle giornate degli italiani, consumate da nove su 10, trasversalmente da tutte le generazioni. Ora per celebrare questo legame, Unione Italiana Food, che rappresenta le principali aziende produttrici di caramelle, ha deciso di fissare un giorno nel calendario, l’11 febbraio. E per l’occasione ha realizzato con AstraRicerche un’indagine che ne racconta il portato emotivo. “Noi pensiamo, e la ricerca lo conferma, che ci sia un fattore in più nelle caramelle che ne garantisce il godimento, il mantenimento nelle preferenze degli italiani – ci ha detto Luigi Serra, produttore e portavoce del progetto Piacere Caramelle – Ed è un fattore emotivo, legato ai ricordi legato all’infanzia, legato anche a quelle piccole gratificazioni che l’assaggiare una caramella garantisce a tutti, tutto sommato a un costo più che sostenibile”.


In occasione del primo Caramella day, l’indagine AstraRicerche ha evidenziato come per un italiano su tre le caramelle siano un piacere intramontabile che riporta alla mente persone care, come i nonni, prima figura familiare a cui le associano il 41% degli italiani, o i momenti di festa: “Il legame tra gli italiani e le caramelle nella sfera dei ricordi è preciso, parte dall’infanzia, da quelle figure importantissime per i bambini che sono i nonni – ha proseguito Serra – ma poi le caramelle sono legate ai momenti festosi, non c’è festa che sia istituzionale come Befana, Santa Lucia Carnevale o nuova entrata nel cuore nell’abitudine degli italiani come Halloween che possa prescindere da una appunto festosa distribuzione di caramelle con tutti i loro colori e sapori”. Questo legame emotivo delle caramelle si riflette inevitabilmente sulle scelte di gusto. Non a caso i preferiti sono i gusti “classici”, quelli sugli scaffali da tanti anni. Ma questo non condiziona le scelte per le caramelle cosiddette funzionali, come quelle balsamiche o senza zucchero, o quelle più innovative. Segno della capacità dell’industria di stare al passo con le esigenze dei consumatori: “E’ stata una sfida quella di mantenere una preferenza nel tempo, nel cuore e nel gusto degli italiani. In questo è imprescindibile un investimento importante nella qualità, nelle persone, nelle competenze – ha spiegato – perché intanto ci sono da tenere presente le esigenze di sicurezza alimentare, ma dall’altra c’è una ricerca direi spasmodica del gusto perfetto, del nuovo trend di sapori che intercettiamo nel mondo”.


Oggi il mercato delle caramelle è estremamente variegato, tanto nelle consistenze quanto nelle forme e nel packaging, con una media di 10-15 novità all’anno che approdano sugli scaffali dei supermercati, partendo dai prodotti senza zucchero fino alle cosiddette caramelle nutraceutiche: “Sono degli evergreen le caramelle, fortunatamente, ma essendo fatte così bene, con quella che noi definiamo una sapienza manifatturiera italiana nel dolciario, come un po’ in tutto il food, noi sappiamo che anche nel futuro saranno protagoniste dei nostri consumi” ha concluso Serra.

Gruppo VéGé: no sugar tax, rinvio di un anno o si cancelli definitivamente

Gruppo VéGé: no sugar tax, rinvio di un anno o si cancelli definitivamenteMilano, 10 feb. (askanews) – Il gruppo della distribuzione moderna VéGé si schiera apertamente contro la sugar tax e chiede al governo di procrastinare ancora di un altro anno l’introduzione della tassa. “Se questa tassa fosse realmente efficace per la reale tutela della salute, gruppo VéGé ovviamente si schiererebbe a favore, in linea con la sua politica di responsabilità sociale e sostenibilità nutrizionale” fa sapere il presidente del gruppo Giovanni Arena. Tuttavia, sottolinea ancora Aena, “non c’è alcuna evidenza empirica rispetto a tale eventualità, ed è null’altro che una imposizione fiscale punitiva che avrebbe come unica conseguenza, in primis quella di penalizzare un intero comparto produttivo e in seconda battuta quello ancor più importante di contribuire ad un ritorno importante dell’inflazione”. Per queste ragioni il guppo VéGé “è assolutamente contrario”. La richiesta arriva mentre si tratta sugli emendamenti al decreto Milleproroghe, tra cui c’è anche la richiesta di un rinvio al primo luglio 2026, dell’entrata in vigore della cosiddetta sugar tax.


“Chiediamo conseguentemente – conclude il presidente Arena – al Governo di spostare di un anno l’applicazione di tale tassa, ma ancor di più di avere la consapevolezza di abrogarla, chiudendo definitivamente tale inutile ed infinita querelle”.

Fruit logistica, il pomodoro Pachino Igp verso nuovi mercati esteri

Fruit logistica, il pomodoro Pachino Igp verso nuovi mercati esteriMilano, 7 feb. (askanews) – Il Consorzio di tutela della Igp pomodoro di Pachino a Fruit logisitica a Berlino ha avviato rapporti commerciali con Emirati Arabi, Francia, Arabia Saudita e Lituania. “Fruit Logistica non delude mai – ha commentato il presidente del Consorzio, Sebastiano Fortunato in trasferta alla fiera tedesca – Anche quest’anno, infatti, abbiamo avuto l’occasione di avviare nuovi rapporti commerciali, in particolare con Emirati Arabi, Francia, Arabia Saudita e Lituania, e siamo certi che prima della chiusura otterremo ulteriori risultati positivi”. Rapporti a cui si aggiungono anche quelli degli importatori di Tunisia, Germania, Canada, Australia e Regno Unito.


A Berlino presente anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che, insieme all’ambasciatore italiano in Germania Fabrizio Bucci e all’assessore all’Agricoltura della Regione Sicilia, Salvatore Barbagallo, ha fatto visita ai rappresentanti del Consorzio. “E’ stato un vero onore per noi accogliere il ministro Lollobrigida e ricevere le sue parole di incoraggiamento e sostegno – ha dichiarato Fortunato – il cammino verso l’internazionalizzazione è lungo e lastricato di difficoltà, ma siamo certi che, con l’appoggio delle istituzioni e la forza data dall’essere così uniti, il nostro prodotto potrà superare le attuali barriere burocratiche e logistiche, così da far gustare l’oro rosso di Sicilia in ogni parte del mondo, nessuna esclusa”.

Al cioccolato Icam 30 mln finanziamento da Intesa per investire su estero

Al cioccolato Icam 30 mln finanziamento da Intesa per investire su esteroMilano, 7 feb. (askanews) – Icam, azienda di produzione e commercializzazione di cioccolato e semilavorati del cacao, ha ottenuto un finanziamento di 30 milioni da Intesa Sanpaolo, con garanzia Futura di Sace, per “rafforzare gli investimenti sui mercati internazionali in un contesto di rialzo dei prezzi delle materie prime, con benefici in termini di competitività e sostenibilità grazie a un focus specifico sulle catene di approvvigionamento e all’adozione di pratiche agricole più efficienti”.


“Il contesto macroeconomico e lo scenario di mercato in cui operiamo presentano notevoli complessità – ha dichiarato Adelio Crippa, amministratore delegato di Icam – nonostante ciò, Icam chiude l’anno 2024 con un fatturato in grande crescita che supera i 300 milioni di euro, di cui il 60% realizzato all’estero per la commercializzazione dei prodotti in 76 Paesi del mondo”. Il 2023 si era chiuso con un fatturato di 216,5 milioni di euro. “Questo finanziamento rappresenta un passo fondamentale per garantire la continuità e la qualità del nostro approvvigionamento di materie prime, elemento chiave per la nostra produzione sostenibile e d’eccellenza – ha aggiunto Crippa – La collaborazione con Intesa Sanpaolo e il supporto ricevuto da Sace, con Garanzia Futuro, ci consentono di affrontare con maggiore solidità le sfide del mercato globale, rafforzando ulteriormente il nostro impegno verso i coltivatori e le comunità nei paesi d’origine del cacao”. Icam ha un modello di business integrato che consente il controllo di tutta la filiera produttiva, dalla piantagione del cacao fino al prodotto finito. L’azienda, sviluppatasi anche grazie ai frequenti viaggi nei Paesi di origine del cacao che gli Agostoni, membri della famiglia fondatrice, hanno effettuato nel corso dei decenni, è oggi un gruppo internazionale che alle tre società che svolgono attività di distribuzione commerciale negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Francia, affianca Icam chocolate Uganda e Icam Perù per la gestione dell’approvvigionamento delle materie prime locali. Le tre principali linee di business sono legate al brand Vanini, prodotti a marchio del distributore e infine i brand Agostoni e Icam Professional che si rivolgono ai professionisti del settore.

Carlsberg torna all’utile nel 2024, cresce la birra senza alcol

Carlsberg torna all’utile nel 2024, cresce la birra senza alcolMilano, 6 feb. (askanews) – Il gruppo birrario danese Carlsberg, presente in Italia con Birrificio Angelo Poretti, nel 2024 torna all’utile con 9,12 miliardi di corone (1,22 miliardi di euro)dalla perdita dell’anno prima. L’utile operativo rettificato è salito da 11,1 a 11,4 miliardi di corone, mentre i ricavi sono cresciuti di un 2% a circa 75 miliardi di corone. A livello gruppo, si registra una crescita del 2% per le birre premium e del 6% per il segmento dell’alcol-free, mentre – a livello di brand internazionali – Tuborg cresce del 5%, Carlsberg del 9%, Blanc 1664 del 6% e Brooklyn del 5%.


“Il 2024 è stato un anno ricco di eventi importanti per i prossimi step di crescita di Carlsberg – ha commentato l’amministratore delegato di Carlsberg group Jacob Aarup-Andersen – Il lancio e l’attuazione della nostra rinnovata strategia, Accelerate Sail, con le sue leve di crescita ben definite, l’acquisizione di Britvic, il buyout del nostro partner in India e Nepal e l’ampliamento della partnership con PepsiCo in Kazakistan e Kirghizistan sono stati importanti traguardi che ci consentiranno di ottenere una crescita sostenibile a lungo termine e la creazione di valore. Considerato il contesto difficile in alcuni dei nostri principali mercati, che ha influito sull’andamento dei volumi, siamo soddisfatti dei nostri solidi risultati per il 20242”. Per il 2025 Carlsberg si aspetta una crescita organica del risultato operativo tra l’1 e il 5%. La crescita organica dell’Ebit tuttavia avrà un impatto negativo del 2-3% a causa della perdita della licenza di San Miguel in Uk.

Cortilia sbarca su Amazon: così porterà la sua spesa in tutta Italia

Cortilia sbarca su Amazon: così porterà la sua spesa in tutta ItaliaMilano, 6 feb. (askanews) – Cortilia, nata come il primo mercato agricolo online, stringe una partnership col colosso dell’ecommerce Amazon per accelerare la crescita su scala nazionale. La piattaforma di spesa online di qualità da fine 2023 guidata da Andrea Colombo, annuncia oggi che venderà “un’ampia selezione di prodotti locali di alta qualità” su amazon.it/supermercato inizialmente su Milano, Monza e aree limitrofe, per poi estendere il servizio progressivamente in tutta Italia. La proposta su Amazon di Cortilia, che dal 2021 ha tra i suoi soci il patron di Diesel, Renzo Rosso, attraverso la Red circle investments, includerà prodotti freschi, prodotti da dispensa, vini pregiati, articoli per la casa e prodotti per la cura della persona e degli animali.


Questa partnership è, dunque, una delle strade che il ceo Colombo intende perseguire per continuare ad assicurare all’azienda “Un trend di crescita intorno al 15-20% anche per il 2025” dopo aver archiviato il 2024 con un fatturato intorno ai 45 milioni, invertendo quella tendenza negativa imboccata nel post-pandemia. “Cortilia – aveva detto Colombo in occasione di un incontro stampa – è un modello scalabile e replicabile. Avevamo un trend calante che abbiamo ribaltato in pochi mesi, abbiamo fatto partnership con il Viaggiato Goloso (Finiper), abbiamo fatto l’ingresso nei negozi fisici, poi l’esperienza delle edicole brandizzate a Milano”. E ora Amazon. Attualmente, il servizio di consegna della spesa in giornata di Amazon permette ai clienti residenti in aree idonee di Milano, Roma, Torino e Bologna di ordinare la spesa e beneficiare della consegna in finestre di due ore, mentre i clienti iscritti a Prime possono riceverla anche in finestre di un’ora. Inoltre, i clienti possono programmare ordini settimanali ricorrenti partendo da un carrello della spesa precompilato o pianificare le consegne fino a sei giorni prima.


Questa collaborazione, spiegano le aziende, punta a fornire una spesa giornaliera di prima scelta alle famiglie di tutta Italia combinando la praticità con un ottimo livello di servizio al fine di garantire la migliore esperienza d’acquisto possibile. “Ciò che accomuna Cortilia e Amazon è l’impegno nel garantire a tutti i clienti un’esperienza d’acquisto di qualità – ha commentato Andrea Colombo – Abbiamo chiuso il 2024 registrando una notevole crescita sia nelle vendite, sia nel numero di clienti consentendo un’accelerazione nello sviluppo della nostra azienda. Per noi questa collaborazione rappresenta innanzitutto l’opportunità di offrire l’eccellenza dei nostri prodotti e servizi a tutti i clienti di Amazon, ma anche un riconoscimento importante per i progressi compiuti finora e una base per una futura espansione”. “La collaborazione con un partner di fiducia come Cortilia riflette la nostra volontà di offrire ai clienti un’esperienza di acquisto sempre più ricca e stimolante – ha dichiarato Russell Jones, responsabile globale grocery partnership di Amazon – Cortilia è sinonimo di qualità e autenticità e offre una gamma di specialità alimentari selezionate con cura che, partendo dal fresco, si è evoluta fino a diventare un marchio di prodotti essenziali per la spesa quotidiana”.

Il Piemonte presenta il suo cibo di eccellenza a Fruit Logistica

Il Piemonte presenta il suo cibo di eccellenza a Fruit LogisticaRoma, 5 feb. (askanews) – Uno spazio espositivo che raccoglie il 25% di tutti i prodotti a denominazione d’Italia: così il Piemonte si presenta a Fruit Logistica a Berlino, una delle fiere di settore più importanti al mondo per il comparto della frutta fresca, e presenta le sue eccellenze enogastronomiche. A inaugurare lo spazio Piemonte sono stati oggi il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni.


“L’offerta dei prodotti di qualità piemontesi certificati è molto ampia – hanno detto Cirio e Bongioanni – dalla mela rossa della provincia di Cuneo ai formaggi, dalle carni ai 60 vini Doc e Docg. Il Piemonte da solo offre il 25% di tutti i prodotti a denominazione d’Italia. Molti di essi sono diventati irrinunciabili per l’alta gastronomia nazionale e internazionale. A Fruit Logistica di Berlino i prodotti piemontesi a garanzia d’origine incontrano un vasto pubblico di addetti ai lavori: buyers, grande distribuzione, grossisti, catene di distribuzione, negozi specializzati, ristoratori e chef, con l’obiettivo di conquistare nuovi mercati globali”. Per questo il Piemonte ha dedicato un focus particolare a “Risò”, la nuova fiera internazionale che dall’11 al 14 settembre prossimi farà di Vercelli la capitale mondiale del riso. “Siamo particolarmente orgogliosi che il ministro Lollobrigida abbia scelto di sostenere con la sua partecipazione questa opportunità per far conoscere un altro gioiello dell’agroalimentare italiano qual è il riso piemontese”, hanno concluso.


Per tre giorni, lo stand collettivo del Piemonte metterà in mostra prodotti di qualità a certificazione d’origine, quali Mela Rossa Cuneo Igp, Nocciola Piemonte Igp e Castagna Cuneo Igp, oltre che la grande varietà della produzione frutticola del Piemonte comprendente principalmente Kiwi, Albicocca, Pera, Nettarina, Pesca e Susina per un totale di quasi 6.000 aziende produttrici. Il fatturato del comparto frutticolo piemontese è stimato in 350/400 milioni di euro. Il paese dove il Piemonte esporta di più in Europa è la Germania. Nel mondo è il Brasile, ma sono richiesti in tutto il mondo mele, kiwi e susine, compresi Arabia Saudita, Emirati Arabi ed Egitto.


Con un valore di 1.716 milioni di euro nel 2022, generato da 84 filiere regionali del settore agroalimentare, il Piemonte si colloca al quarto posto in Italia. Il commercio di prodotti a marchio Dop ha registrato un incremento del fatturato del 9,3% nel 2022 rispetto all’anno precedente. Il settore vinicolo ha raggiunto nel 2022 un valore di produzione di 1.362 milioni di euro, generato da 60 filiere certificate, con un aumento del 10,2% rispetto al 2021. In questo settore, il Piemonte si posiziona al secondo posto nel ranking nazionale per valore economico generato.

Da Consorzio Radicchio Treviso progetto per gestione idrica

Da Consorzio Radicchio Treviso progetto per gestione idricaRoma, 5 feb. (askanews) – Il Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso IGP e Variegato di Castelfranco IGP presenterà a Fruit Logistica di Berlino, nel adiglione della Regione Veneto, un progetto per la gestione e l’ottimizzazione della risorsa idrica.


Il progetto si chiama IDRA e mira a creare le basi per ridurre l’impiego di risorse idriche nella coltivazione e gestione delle tipologie di radicchio più esigenti tramite un approccio trasversale all’intero sistema produttivo in pre/post raccolta. Un problema, quello dell’acqua, fondamentale soprattutto dopo l’estate più siccitosa dell’ultimo periodo, nel 2022, dal momento che alcuni terreni coltivati furono dichiarati non irrigui, fondamentale quindi fornire uno stato dell’arte della coltivazione del radicchio in termini di utilizzo della risorsa idrica in tutte le fasi, dalla messa a dimora in campo alla fase di forzatura e imbianchimento. Il progetto, reso pratico dopo la fornitura di un questionario proposto a tutte le aziende socie del Consorzio, ha permesso di individuate 9 aziende, tre per ogni tipologia di radicchio tutelato, nelle quali sono in corso di monitoraggio i dati dell’annata in riferimento alla risorsa idrica e alle tecniche colturali. I dati verranno poi restituiti in un documento, presentato alla fine della stagione, che fornirà le base per avviare una nuova fase sperimentale.