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Telepass Business e Luiss-X.ITE presentano studio su mobilità aziendale

Telepass Business e Luiss-X.ITE presentano studio su mobilità aziendaleRoma, 27 mar. (askanews) – La mobilità aziendale in Italia sta vivendo un’evoluzione senza precedenti, spinta da cambiamenti tecnologici, esigenze di sostenibilità e nuovi modelli di fruizione dei servizi. Questi i temi al centro dello studio “Transizione tecnologica della business mobility: trend, driver, vincoli, opportunità, soluzioni. Una ricerca multi-metodo sugli scenari evolutivi della Business Mobility in Italia” presentato oggi in occasione dell’evento organizzato da Luiss-X.ITE e Telepass Business e ospitato nella suggestiva cornice di Villa Blanc a Roma. L’evento ha visto la partecipazione di esperti del settore e rappresentanti aziendali per discutere il futuro della mobilità aziendale.


Lo studio, diretto dalla Prof.ssa Alba D’Aniello, Direttore Esecutivo di Luiss-X.ITE, è stato condotto con un approccio multi-metodo mediante analisi desk, social listening, e un delphi panel che ha coinvolto importanti mobility manager, evidenzia come il settore della mobilità aziendale stia evolvendo verso il modello “Business Mobility as a Service” (BMaaS). Si tratta di un approccio integrato e flessibile che supera la concezione tradizionale dell’auto aziendale come benefit per privilegiare e offrire soluzioni multimodali, flessibili e sostenibili con un impatto diretto sul benessere dei dipendenti e sulla competitività aziendale. Tutto ciò in linea con i profili di preferenze delle nuove generazioni sempre più sensibili al servizio e all’esperienza e meno al possesso. Dallo studio emergono trend e driver di cambiamento, che vanno dalla sostenibilità ambientale alla digitalizzazione, fino alla ridefinizione delle strategie di fleet management e di welfare aziendale. Le aziende devono affrontare una sfida culturale e organizzativa per integrare soluzioni di mobilità intermodale, valorizzando il ruolo strategico del mobility manager e adottando strumenti in grado di ottimizzare costi, efficienza e benessere dei dipendenti.


La ricerca mette in evidenza che la mobilità aziendale non è più solo una questione di gestione dei mezzi di trasporto, ma rappresenta un asset strategico che le aziende devono saper valorizzare in ottica di innovazione, sostenibilità ed efficienza. Il modello Business Mobility as a Service (BMaaS) si conferma come il paradigma del futuro, capace di coniugare flessibilità, riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento dell’esperienza di dipendenti e collaboratori. Tecnologia e dati per una mobilità efficiente e sostenibile. La digitalizzazione e l’analisi dei dati assumono un ruolo sempre maggiore nella gestione della mobilità aziendale. Le piattaforme tecnologiche avanzate consentono di monitorare gli spostamenti, ottimizzare i costi e ridurre l’impatto ambientale, rispondendo in modo mirato alle esigenze di aziende e lavoratori.


Benessere dei dipendenti e sostenibilità al centro. La mobilità aziendale non è solo un asset strategico, ma un vero e proprio strumento di welfare. Ridurre lo stress legato agli spostamenti, incentivare soluzioni di mobilità sostenibile e ottimizzare i tempi di viaggio migliorano il benessere dei dipendenti, con effetti positivi su produttività e retention dei talenti. La collaborazione pubblico-privato come chiave per il cambiamento. Lo studio sottolinea l’importanza di un ecosistema collaborativo tra aziende, istituzioni e provider di servizi di mobilità per accelerare la transizione verso soluzioni più sostenibili. Incentivi mirati, infrastrutture adeguate e policy aziendali innovative sono elementi essenziali per il successo della mobilità aziendale del futuro.


Nuove generazioni e cambiamento dei comportamenti. I giovani professionisti, particolarmente tech-savvy e attenti all’impatto ambientale, stanno guidando l’adozione di nuovi modelli di business tipici della sharing economy, prediligendo l’uso rispetto al possesso di beni e servizi. Il budget di mobilità sta emergendo come uno strumento di attrazione e retention dei talenti, consentendo una mobilità più sostenibile e flessibile. Parallelamente, lo studio condotto da Luiss-X.ITE ha messo in luce un cambiamento nei comportamenti di mobilità tra risorse senior e junior: le nuove generazioni tendono a preferire mezzi pubblici, car sharing, car pooling e bike sharing, mentre le risorse senior continuano a prediligere l’auto aziendale. Tuttavia, l’automobile rimane un elemento chiave di welfare aziendale, con un valore simbolico e funzionale destinato a perdurare nel tempo. “In Italia, il contesto della Business Mobility e? influenzato da una serie di fattori unici che riflettono sia la struttura economica del Paese, sia la frammentazione territoriale e le specificita? culturali delle diverse geografie interne – ha sottolineato Michele Costabile, Direttore Scientifico Luiss-X.ITE – ciononostante emerge una crescente apertura da parte dei mobility manager verso modelli di mobilità innovativi, spesso conseguenza di un crescente interesse per i temi connessi alla sostenibilità in senso lato, inclusa la responsabilità sociale. Emerge, quindi, un quadro di cambiamento tecnologico che se efficacemente gestito può portare a notevoli risparmi di costo, mettendo al centro di ciascuna evoluzione le esigenze degli utenti-dipendenti e il benessere dei lavoratori, grazie a un modello di business mobility integrato, data-driven e sostenibile”. Con il lancio di Telepass Business, Telepass ha già iniziato a trasformare il concetto di mobilità aziendale, offrendo una soluzione integrata per semplificare e ottimizzare gli spostamenti. “Telepass Business è una piattaforma unica nel suo genere. Lanciata nel 2022, integra il pagamento di servizi di mobilità, attraverso dispositivo e app, con una carta prepagata per il pagamento delle altre spese aziendali dei dipendenti. A questo si aggiungono una rendicontazione semplice ed efficace delle spese e un portale gestionale per la mobilità dei collaboratori. Un nuovo modello di mobilità integrata e intermodale che permette al dipendente di muoversi in modo flessibile e alle aziende di appoggiarsi a una soluzione per rendere più efficiente e semplice la gestione delle spese aziendali e che fornisce una risposta alla sempre maggiore richiesta di Business Mobility As A Service”, dichiara Paolo Malerba, Chief Business Sales Officer di Telepass.

Parità di genere e il valore dei giovani: due premi per il Gruppo MAG

Parità di genere e il valore dei giovani: due premi per il Gruppo MAGRoma, 27 mar. (askanews) – Doppio riconoscimento per il Gruppo MAG – broker assicurativo di riferimento per le aziende che operano nel mercato nazionale e internazionale – in ottica parità di genere e valorizzazione delle giovani eccellenze.


Ieri, presso la Camera di Commercio di Roma, l’azienda presieduta dal Cav. Lav. Pierluca Impronta ha ricevuto il Premio Minerva, iniziativa promossa da Unindustria e Federmanager Roma con l’obiettivo di dare risalto alle aziende che valorizzano la cultura manageriale femminile e il contributo delle donne all’interno delle imprese e nei tessuti economici e produttivi. Tra il 2019 e il 2024 MAG ha compiuto una strategia di lungo termine per superare le criticità legate alle disparità di genere, adottando politiche di selezione, formazione e sviluppo finalizzate a incoraggiare e potenziare il talento femminile. Oggi il 43% delle posizioni dirigenziali è ricoperto da donne e, nell’ultimo triennio, il 63% delle assunzioni e il 60% delle promozioni sono state indirizzate verso professionalità femminili.


Un modello culturale che adotta una visione di futuro aziendale in cui le donne rappresentano una leva strategica significativa insieme alla valorizzazione dei giovani talenti. Innovazione e nuove opportunità hanno consentito al Gruppo di raggiungere un altro importante riconoscimento nell’ambito della III edizione di “Company for Generation Z”, promosso dalla Business School Radar Academy per premiare le aziende che investono sulle giovani eccellenze della generazione Z attraverso politiche e attività mirate. MAG ha partecipato con l’innovativo MAG DREAM nella categoria Politiche di Talent Retaining, focalizzata sulle strategie che favoriscono la fidelizzazione dei propri collaboratori. Il progetto è dedicato agli under 35 dell’impresa e nasce con l’obiettivo di coinvolgere i giovani in modo sempre più diretto, investire nelle loro capacità alimentando idee, competenze e creatività per accelerare la trasformazione digitale e sostenibile dell’azienda e renderla più attrattiva sul mercato.


Due riconoscimenti che sottolineano l’attenzione verso l’equilibrio di genere e l’impegno costante del Gruppo nel garantire pari opportunità, favorendo la creazione di un ambiente di lavoro equo, inclusivo, innovativo e dinamico in cui ogni giovane professionista possa sentirsi protagonista del cambiamento.

Fiasconaro insieme a Dolce&Gabbana per la Pasqua 2025

Fiasconaro insieme a Dolce&Gabbana per la Pasqua 2025

Roma, 25 mar. (askanews) – Dall’incontro fra la creatività di Dolce&Gabbana e l’arte dolciaria di Fiasconaro nasce una ricetta unica: la Colomba, la creazione dolciaria della tradizione italiana simbolo di pace, amicizia e condivisione, sentimenti che da sempre accomunano queste due eccellenze del Made in Italy.


La Colomba tradizionale è declinata in due distinte proposte da forno: la Colomba alle Mandorle di Sicilia, una ricetta tradizionale, che esalta la fragranza dell’impasto grazie ai canditi freschi d’arancia di Sicilia e alla copertura di glassa e mandorle rigorosamente siciliane, disponibile nel formato da 750 g con latta ellittica, e la Colomba con Cioccolato e Confettura di Fragoline di Bosco di Sicilia, una leccornia con doppia glassatura di cioccolato fondente e confettura di fragoline di bosco, arricchita da squisite gocce di cioccolato e accompagnata da un barattolo di crema di cioccolato di Sicilia, presentata nel formato da 1 kg (800 g e 200 g di crema) custodito in una latta rettangolare. A completare la golosa Collezione anche la Colombina all’essenza di mandarino, senza canditi, arricchita dalla glassa alle mandorle e decorata con zucchero e pistacchio in granella, disponibile nel formato da 100 g. Il profumo inebriante di questa prelibatezza riporta alla mente le calde e avvolgenti atmosfere siciliane: l’aroma zuccherino dell’agrume si sposa con il gusto pieno e raffinato delle mandorle, in un connubio che esalta le unicità dell’isola mediterranea.


La tradizione pasticciera siciliana di Fiasconaro e l’estro di Dolce&Gabbana si intrecciano in una storia tutta italiana di eccellenza, sapere e passione per il buon cibo, che accompagna tutte le fasi della preparazione, fino alla cottura e al confezionamento. La genuinità degli ingredienti, scrupolosamente selezionati tra le migliori materie prime del territorio, è esaltata dalla lievitazione naturale della pasta, un lavoro lungo e paziente che garantisce a queste preparazioni leggerezza e fragranza ineguagliabile.

Heineken Italia riceve il Milano Marketing Festival Award 2025

Heineken Italia riceve il Milano Marketing Festival Award 2025Roma, 24 mar. (askanews) – Heineken Italia ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per la categoria “Category Leader” durante la cerimonia conclusiva della nona edizione del Milano Marketing Festival, l’evento annuale che coinvolge professori, esperti, manager e filosofi provenienti da diverse culture e in cui vengono premiati i “100 Top Products.


Ha ritirato il premio Michela Filippi, Marketing Director di Heineken Italia, che commenta così: “Siamo molto orgogliosi di ricevere questo importante riconoscimento, che celebra il nostro ruolo da leader all’interno della categoria birra, da 50 anni in Italia Questo traguardo è il risultato di impegno, strategia e visione a lungo termine. Con il nostro ampio portfolio di brand iconici, continueremo a guidare il mercato, rispondendo alle esigenze dei consumatori in modo sempre più efficace. Un grazie speciale a tutto il team, che ha reso possibile questo successo”. Heineken oggi è il primo produttore di birra in Italia. Con il 40% dei volumi e il 32% di quota di mercato produce e commercializza nel Bel Paese quasi 7 milioni di ettolitri annui. I suoi quattro birrifici dislocati su tutto il territorio nazionale – Comun Nuovo (BG), Pollein (AO), Massafra (TA) e Assemini (CA) – sono realtà radicate nei territori e integrate nelle comunità locali, motore di innovazione e protagoniste dello sviluppo economico e sociale del Paese.


Nei suoi primi 50 anni in Italia, l’azienda ha dato un contributo decisivo allo sviluppo di tutto il settore birrario. Cinquant’anni fa, infatti, la produzione di birra in Italia corrispondeva circa a 6,4 milioni di ettolitri mentre oggi è più che triplicato arrivando a 17,4 milioni di ettolitri, di cui 6,8 milioni sono prodotti da Heineken Italia. “I nostri brand amati e riconosciuti da tutti, come Heineken®, Birra Moretti, Ichnusa, Birra Messina e Dreher – prosegue Michela Filippi – sono l’elemento fondamentale per mantenere un profondo legame con i consumatori e per continuare a guidare la crescita dell’intera categoria. Il nostro ampio portfolio, ideale per accompagnare ogni occasione di convivialità e socialità, ci consente di rispondere ad ogni esigenza del mercato, offrendo anche una valida alternativa no alcol, con le due referenze Heineken® 0.0 e Moretti Zero”.

Nuova vita al caffè? Mokavit lancia inizativa “Rottamoka”

Nuova vita al caffè? Mokavit lancia inizativa “Rottamoka”Roma, 22 mar. (askanews) – In un’epoca in cui la velocità sembra dominare ogni aspetto della nostra quotidianità, Mokavit, azienda specializzata nella produzione di moke di alta qualità, lancia Rottamoka, un’iniziativa per preservare la tradizione e godersi il caffè con una moka innovativa: fino al 31 marzo offre la possibilità di scambiare la propria vecchia moka con una nuova Mokavit, dal design particolare e compatibile con tutte le superfici, inclusa l’induzione. Un gesto che non è solo un cambio di oggetto, ma un ritorno consapevole a un rituale autentico, lontano dalla frenesia delle capsule e del caffè istantaneo.


Come funziona? · Scatta una foto della tua vecchia vecchia moka · Inviarla via e- mail a rottamoka@mokavit.it o su whatsapp al numero +39 345 078 0296 · Ricevere un codice sconto del 50% da utilizzare su mokavit.it · Scegli la tua una nuova Mokavit · Consegna la vecchia moka al corriere al momento della ricezione della nuova.


L’iniziativa è aperta a tutti e offre un ulteriore vantaggio: spedizione gratuita in tutta Italia. Perché sostituire una moka?


Il caffè, si sa, non è solo caffè. È condivisione e tradizione. Con la moka, il rito della sua preparazione torna ad avere un senso profondo: ci invita a fermarci, a riconnetterci con noi stessi e con gli altri. In Italia, la moka resta uno degli strumenti più utilizzati per la preparazione del caffè. Il 58% degli italiani acquista caffè macinato destinato alla moka, e ogni anno vengono venduti circa due milioni di Moka Express, con il 40% delle vendite concentrate nel mercato italiano. Questi numeri testimoniano quanto la moka sia ancora oggi un simbolo della cultura e della tradizione italiana, resistendo alle nuove tecnologie e ai metodi di preparazione più veloci. Così Mokavit non produce solo moke: crea esperienze, racconta storie, difende il valore della bellezza quotidiana. Perché nella semplicità di una moka che borbotta sul fornello, si nasconde la promessa di un momento autentico, da assaporare senza fretta.


Regolamento completo disponibile su www.mokavit.it/rottamoka.

Piattaforma Mediterra DataCenters si presenta ufficialmente al mercato

Piattaforma Mediterra DataCenters si presenta ufficialmente al mercatoRoma, 20 mar. (askanews) – Mediterra DataCenters sceglie l’Italia per il lancio istituzionale, posizionandosi come il nuovo attore che contribuirà ad accelerare la crescita delle infrastrutture digitali regionali nell’Europa meridionale.


L’arrivo di Mediterra nel Belpaese – si legge in una nota – si inserisce in un panorama europeo in costante evoluzione, in cui si osserva uno spostamento dell’interesse degli investitori dai tradizionali mercati FLAPD (Francoforte, Londra, Amsterdam, Parigi e Dublino), oggi in forte rallentamento, a quelli emergenti, fra cui spicca l’Italia. A porre in evidenza questo trend è l’ultimo report dell’Osservatorio Data Center del Politecnico di Milano, secondo cui l’Italia, con una previsione – entro il 2025 – di 83 nuove aperture e potenziali investimenti fino a 15 miliardi, è destinata a consolidare la propria posizione di hub strategico digitale a livello europeo. Anche se sotto il profilo geografico, la Lombardia, in particolare Milano, dove Mediterra ha basato la sua sede operativa italiana, si conferma il primo polo infrastrutturale per il Paese, si sta facendo strada una nuova tendenza che porta sempre più operatori a guardare verso il Centro-Sud. A confermarlo sono i dati appena rilasciati da IDA, l’Associazione Italiana Data Center, secondo cui il Mezzogiorno, grazie alla sua posizione geografica, alla crescente disponibilità di energia da fonti rinnovabili e agli investimenti infrastrutturali in corso, ha tutte le carte in regole per diventare un centro nevralgico per l’intero settore nel bacino del Mediterraneo. In questo contesto si inserisce la scelta di Mediterra DataCenters di cavalcare la spinta di sviluppo del Sud, andando ad investire, in prima battuta, in regioni italiane particolarmente strategiche ma che ad oggi godono di scarsa copertura digitale. Di qui l’acquisizione a Roma, nel cuore del Tecnopolo Tiburtino, di Cloud Europe, un data center green di livello Tier IV che è stato progettato per un’operatività sostenibile con un basso impatto ambientale e alimentato da energia rinnovabile. “Si tratta di un’operazione di notevole rilevanza – spiega Emmanuel Becker, CEO di Mediterra DataCenters – con un investimento fino a 80 milioni di Euro, di cui una parte sarà dedicata a sostenere, entro la fine dell’anno, i progetti di espansione e ulteriori avanzamenti tecnologici. La nostra missione è sviluppare la più completa piattaforma di Premium Data Centers in tutto il territorio italiano, creando valore non solo per il sistema Paese ma anche per l’ecosistema del Sud Europa, a cui guardiamo come obiettivo d’insieme. Tornando all’Italia – precisa Becker – siamo impegnati in discussioni esclusive su ulteriori investimenti per oltre 100 milioni di euro nel Centro-Nord Italia, mentre la nostra pipeline complessiva prevede, nei prossimi 24 mesi, ulteriori progetti che superano i 150 milioni di euro con sviluppi significativi previsti anche nel Sud Italia. Questo fa parte di un piano più ampio con investimenti per centinaia di milioni di euro che ha tra gli obiettivi l’efficientamento del settore, caratterizzato da numerosi CED (Centri Elaborazione Dati) aziendali distribuiti sul territorio italiano, promuovendone il consolidamento in ecosistemi di Data Center locali più sicuri e resilienti con una considerevole diversificazione del rischio energetico”.


Dietro Mediterra DataCenters – prosegue il comunicato – c’è la solidità di PEIF III (Pan-European Infrastructure III), un fondo istituzionale gestito da DWS Infrastructure. DWS è un asset manager indipendente di primaria importanza, quotato alla Borsa di Francoforte e controllato per il 79% da Deutsche Bank che a dicembre 2024 è arrivato a gestire €1.012 miliardi di asset (AuM) con 4.700 dipendenti a livello globale. “Siamo stati tra i primi investitori infrastrutturali a credere nel potenziale trasformativo del settore dei data center enterprise colocation in Europa”, aggiunge Aparna Narain, Partner di DWS Group Infrastructure Investments. “Il nostro impegno con Mediterra DataCenters si inserisce in una strategia di investimento infrastrutturale mirata a sostenere la crescita di un settore che funge da catalizzatore per l’intero sistema economico. Siamo entusiasti di collaborare con il nostro eccezionale management team per creare una rete leader di data center regionali, posizionando il Sud Europa come un hub digitale sempre più competitivo e interconnesso”.


Mediterra DataCenters è molto più di una piattaforma che offre soluzioni di datacenter, colocation e connettività. Il suo valore distintivo risiede nell’approccio service-oriented che consiste nel portare a livello regionale i benefici tipici dei Data Center Premium, dall’accesso ai principali service provider (Network, Application, Security…) alla fruizione di tutta quella vasta gamma di servizi a valore aggiunto resi possibili dall’alleanza con i Partner territoriali. Un altro importante punto di forza di Mediterra è l’internazionalità del suo team di management. Non si tratta solo di professionisti che provengono dal mondo Data Center, ma di esperti che, proprio in virtù del loro know-how cross-settoriale e altamente qualificato, sono in grado di rispondere alle esigenze più diverse dei clienti. In aggiunta, l’azienda può contare su figure di rilievo a livello europeo, fra cui spiccano Alexandra Schless, Chairwoman di Mediterra, nonché CEO di NorthC con alle spalle ruoli apicali in Equinix Telecity e Mike Tobin, Non-Executive Director della società, in passato CEO di TeleCity Group, che vanta oltre vent’anni di esperienza nel settore e diversi ruoli nei CdA di importanti realtà Data Center.


L’altro grande pilastro su cui poggia l’affidabilità di Mediterra – si evidenzia inoltre nella nota – è la stabilità dell’azionariato rappresentato da DWS Infrastructure, il cui fondo infrastrutturale istituzionale detiene il 100% del capitale del gruppo Mediterra. DWS Infrastructure gestisce circa 26 miliardi di Euro in AuM suddivisi tra private equity (13,5 miliardi), private debt (2,9 miliardi) e infrastrutture quotate (9,6 miliardi). PEIF III, con 3,1 miliardi di capitale impegnato e nove investimenti effettuati, è uno dei quattro fondi infrastrutturali flagship gestiti da DWS Infrastructure che ha una forte presenza in Italia e si avvale di un team senior basato a Milano. DWS Infrastructure è un investitore esperto in equity, con un portafoglio di investimenti che spazia dalla transizione energetica alle energie rinnovabili e ai trasporti. Inoltre, vanta una solida esperienza nel settore dei data center, avendo fondato NorthC, il principale fornitore indipendente di colocation regionale nei Paesi Bassi. “Con il lancio di Mediterra DataCenters – conclude Becker – siamo certi che sapremo portare quell’elemento di differenziazione che il mercato cercava, realizzando Data Center regionali Premium nelle città digitalmente strategiche del Sud Europa con il duplice vantaggio di generare valore per il territorio grazie agli scambi con l’ecosistema dei Partner commerciali e di supportare la crescita di un’economia digitale di interconnessione grazie alla rete capillare dei cavi sottomarini del Mediterraneo”.

Imprese, Sic Europe tra le best 1.000 del Financial Times

Imprese, Sic Europe tra le best 1.000 del Financial TimesRoma, 20 mar. (askanews) – Per la prima volta Sic Europe, società leader nel settore del trasporto, della logistica e del facility management, entra nella prestigiosa classifica del Financial Times “FT 1000: Europe’s Fastest Growining Companies 2024”. La classifica offre uno spaccato delle aziende europee che hanno registrato il maggiore incremento di ricavi nel corso del triennio 2019-2022. Sic Europe figura al 960° posto tra le aziende europee.


“Sic Europe è orgogliosa di questo prestigioso riconoscimento, ottenuto grazie a coraggio e innovazione. In piena pandemia, quando tutta l’economia rallentava, abbiamo deciso di accelerare e di scommettere su noi stessi, sulla resilienza degli italiani, sui nostri lavoratori. Abbiamo investito nel trasporto ultimo miglio, consolidando, attraverso una strategia aziendale di ampio spettro, un’azienda che oggi è un fiore all’occhiello dell’economia italiana”, dichiara il cavaliere Claudio Capriotti, amministratore unico di Sic Europe. “Sic Europe è stata in grado di essere più forte delle crisi internazionali che hanno investito il nostro tempo, dalla pandemia Covid alla guerra in Ucraina. E’ stata più forte dell’aumento dei costi del carburante e della crisi del settore energetico. Tutto ciò non è stato frutto del caso. Il riconoscimento del FT è il risultato di una puntigliosa ricerca che incrocia banche dati pubbliche e private, volta a individuare le aziende più innovative e dinamiche. Sic Europe ha partecipato presentando dati di bilancio affidabili, certificando trasparenza e dimostrando nei fatti la propria affidabilità verso investitori e clienti. La nostra strategia di crescita aziendale si basa proprio su questo: puntare sull’innovazione, sulla crescita del personale e soprattutto sulla qualità dei servizi che rendono i nostri clienti soddisfatti. Siamo orgogliosi che una prestigiosa testata internazionale come il Financial Times abbia riconosciuto tutto questo e abbia inserito Sic Europe tra le migliori mille aziende d’Europa”, conclude Capriotti.

Confindustria Radio-TV, Lorenzo Suraci (Gruppo RTL10.5) eletto vicepresidente

Confindustria Radio-TV, Lorenzo Suraci (Gruppo RTL10.5) eletto vicepresidenteRoma, 19 mar. (askanews) – Lorenzo Suraci, editore del Gruppo RTL 102.5, è stato eletto questa mattina vicepresidente di Confindustria radio tv, l’associazione di categoria dei media televisivi e radiofonici italiani. Costituita nel giugno 2013, comprende fra gli Associati i maggiori operatori radiotelevisivi nazionali.


Questa nomina testimonia l’impegno di Suraci nella promozione e nello sviluppo del settore, con particolare attenzione alle sfide e alle opportunità del digitale e delle nuove tecnologie. “Sono onorato di questa nomina, che accolgo con determinazione e senso di responsabilità in un momento di grande cambiamento ed evoluzione tecnologica per il mondo della radiofonia, mettendo a beneficio di tutti la mia lunga esperienza. Sono molto fiducioso nel futuro della radio che da tempo ha raccolto con professionalità e lungimiranza la sfida della multimedialità della comunicazione, senza mai tradire la sua natura e i suoi valori”, così Lorenzo Suraci – editore del Gruppo RTL 102.5, vicepresidente di Confindustria Radio-Tv.

Industria Felix: Bologna, Verona e Vicenza trainano il Nord Est

Industria Felix: Bologna, Verona e Vicenza trainano il Nord EstRoma, 18 mar. (askanews) – Sono solo tre le province del Nord Est che generano centinaia di miliardi di euro di fatturato con società di capitali con sede legale in quei territori e fatturati sopra il milione di euro. In valori assoluti la provincia di Bologna primeggia con 142,8 miliardi di euro (+0,1%) di ricavi, seguita da quelle di Verona con 122,8 miliardi (+3,5%) e Vicenza con 100,3 miliardi (+1%). Quelle, invece, che segnano il maggior incremento di fatturato a livello percentuale sono le province di Piacenza e Belluno col 9,2%, seguite da quella di Gorizia col 7,8%. Per quanto concerne la crescita addetti, invece, il Trentino (5,7%) fa meglio dell’Alto Adige (5,2%).


È quanto emerge in anteprima dalla maxi inchiesta su 63mila bilanci delle società di capitali con fatturati sopra il milione di euro con sede legale nel Nord Est nell’anno fiscale 2023, gli ultimi disponibili nel complesso che consentono a Industria Felix Magazine, periodico di economia diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore e Cerved, di realizzare una fotografia aggiornata dello stato dell’arte. L’inchiesta sarà presentata dettagliatamente giovedì pomeriggio 20 marzo a Maranello, in provincia di Modena, al Museo Ferrari per il 62° evento del Premio Industria Felix, riservato al “Nord Est che compete”: Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, rispettivamente 9a, 7a e 6e edizioni, che sarà presentato dalla giornalista e conduttrice del Tg1 Maria Soave. Saranno premiate le 70 imprese più performanti a livello gestionale, affidabili finanziariamente e talvolta sostenibili delle regioni coinvolte. L’evento è organizzato da Industria Felix Magazine, in collaborazione con il Comune di Maranello, Cerved, A.C. Industria Felix, con la media partnership di Askanews, con la partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking (Monica Lanzi), ELITE (Euronext), M&L Consulting Group. IFM supporta “Sustainable Development Goals”.


Qui di seguito i nomi delle 70 aziende premiate che interverranno con i rispettivi vertici, distinte per provincia in relazione alla sede legale. VENETO (27): Padova (5): Interporto Padova S.P.A., La Boutique del Caffè S.R.L., Logo S.P.A., Maschio Gaspardo S.P.A., Pu Mix Technologies S.R.L.. Rovigo (2): Canella Scavi S.R.L., Ecoambiente S.R.L.. Treviso (3): Carron Holding S.R.L., Noir S.R.L., Volpato Industrie S.P.A.. Venezia (7): Albatechnics S.R.L., Centro Vacanze Pra’ delle Torri S.R.L., Evi-Ethic Value International S.R.L., Halley Veneto S.R.L., San Marco Group S.P.A., Società Socioculturale Cooperativa Sociale, Zignago Vetro S.P.A.. Verona (4): Agsm Aim Energia S.P.A., Gardaland S.R.L., Steril Verona S.R.L., The Wave Innovation Group S.R.L.. Vicenza (6): Berica Cavi S.P.A., City Green Light S.R.L., Euroristorazione S.R.L., Rivit S.P.A. Società Benefit, Serenissima Ristorazione S.P.A., Sicit Group S.P.A..


EMILIA ROMAGNA (24). Bologna (6): Arredoquattro Industrie S.P.A., Cantine Sgarzi Luigi S.R.L., Conserve Italia Soc.Coop. Agricola, Herambiente S.P.A., Illumia S.P.A., Kairos Società di Ingegneria S.R.L.. Ferrara (1): L.T.E. Lift Truck Equipment S.P.A.. Forlì Cesena (2): Alea Ambiente S.P.A., Fam Batterie S.R.L.. Modena (3): Fgm04 S.P.A., Francescana S.R.L., Tommaso Grandi Dental Clinic S.T.P.. Parma (5): Better Corporation Service S.R.L., Bormioli Luigi S.P.A., Lacertosus S.R.L., Mutti S.P.A., Sunsolution S.R.L.. Piacenza (1): Bft Burzoni S.R.L.. Ravenna (2): Gemos Società Cooperativa, Globus City S.R.L.. Reggio Emilia (2): Cirfood S.C., Docfinance S.R.L.. Rimini (2): Gruppo Società Gas Rimini S.P.A., Universal Pack S.R.L.. FRIULI VENEZIA GIULIA (12): Gorizia (3): Az Hospitality S.R.L., Goni S.R.L., Latteria Montanari S.R.L.. Pordenone (2): Maltempi S.R.L., Staticontrol S.R.L.. Trieste (2): Edizioni El S.R.L., Policlinico Triestino S.P.A.. Udine (5): Aussafer Due S.R.L., C.D.A. di Cattelan S.R.L. Società Benefit, Fibre Net S.P.A., Gortani S.R.L., Idealservice Soc. Coop..


TRENTINO ALTO ADIGE (7): Bolzano (5): A. Loacker S.P.A., Dolomiti Sport-Clinic S.R.L., Funivie S.Vigilio di Marebbe S.P.A., Rsg Group Italia S.R.L., Wolf System S.R.L.. Trento (2): Ferrari F.lli Lunelli S.P.A., Uniflex S.R.L.. I lavori saranno conclusi dagli europarlamentari Stefano Bonaccini (Pd) e Elena Donazzan (FdI), i saluti saranno portati dal sindaco di Maranello Luigi Zironi, interverranno inoltre il sales director di Cerved Gennaro Mogavero per presentare il focus sull’andamento delle imprese del Nord Est, la wealth advisor di Banca Mediolanum Monica Lanzi, l’head of corporate di ELITE (Euronext) Filippo Valenti, la partner di M&L Consulting Group Silvia Ravani. Parteciperanno inoltre alcuni componenti del Comitato scientifico di Industria Felix Michele Chieffi (commercialista), Marco Gabbiani (Banca Mediolanum) e Francesco Lenoci (Università Cattolica) ed anche Alessandro Mattii (partner e co-founder di M&L Consulting Group). L’inchiesta sulle performance gestionali delle società di capitali in chiave regionale sarà a cura dal direttore di IFM Michele Montemurro.

Riciclo per economia circolare, Philip Morris stabilisce un nuovo obiettivo

Riciclo per economia circolare, Philip Morris stabilisce un nuovo obiettivoRoma, 18 mar. (askanews) – In occasione della giornata mondiale del riciclo, Philip Morris Italia ribadisce con una nota il suo impegno a favore di “REC – riciclo per economia circolare”, il progetto di riciclo dedicato ai rifiuti dei riscaldatori di tabacco IQOS e Lil e della sigaretta elettronica VEEV, e stabilisce un nuovo obiettivo da raggiungere entro il 2025: portare a 1 milione i dispositivi raccolti dal lancio del progetto, avvenuto nel gennaio del 2024.


Nell’autunno dello stesso anno, infatti, il progetto ha raggiunto con ampio anticipo l’obiettivo iniziale di raccogliere entro l’anno fino a 500mila dispositivi non più utilizzabili, rispetto ai quali Philip Morris Italia si è data un target di recupero medio di oltre l’80% delle materie prime presenti nei device, tra cui materiali plastici e metallici, magneti, batterie al litio e circuiti. Oggetto di REC sono i dispositivi consegnati gratuitamente dai consumatori presso i punti vendita IQOS e le tabaccherie aderenti all’iniziativa Take Back, oltre a quelli resi nell’ambito della garanzia e delle iniziative commerciali.


Nel corso del 2024, inoltre, il progetto REC è stato esteso al dispositivo della sigaretta elettronica VEEV, mentre i VEEV pods usati possono essere raccolti per il successivo trattamento nei punti vendita aderenti tramite un flusso separato previsto dal progetto di Logista “RECYCLE-CIG”, basato su un Accordo di Programma con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. In primavera, inoltre, al progetto REC è stato affiancato “IQOS Refreshed”, l’usato Premium di IQOS, finalizzato a dare una seconda vita ai dispositivi, contribuendo a ridurre la creazione di rifiuti elettronici. “Il grande entusiasmo con il quale i nostri consumatori hanno accolto il Progetto REC ci riempie di orgoglio, spingendoci a ribadire il nostro impegno in favore dell’iniziativa, con l’obiettivo di portare a 1 milione il numero complessivo di dispositivi raccolti a partire dal 2024 – ha commentato Gianluca Iannelli, Head of Smoke-Free Products Category, Philip Morris Italia – Quale occasione migliore della giornata mondiale del riciclo, quindi, per ringraziare tutta la nostra community di users, con l’augurio di celebrare presto un nuovo traguardo”.


A partecipare all’iniziativa del Take-Back, assicurandone capillarità e successo, tutti i punti vendita monomarca IQOS (oltre 130 store tra IQOS Embassy, Boutique e Lounge) e circa 4600 tabaccherie distribuite su tutto il territorio nazionale, dove sono stati raccolti il 60% dei dispositivi. Sono stati invece circa 148mila i consumatori che hanno reso almeno un dispositivo nell’ambito dell’iniziativa.