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Pannelli solari nuova generazione, innovazione spiegata da esperti Sunpark

Pannelli solari nuova generazione, innovazione spiegata da esperti SunparkRoma, 28 gen. (askanews) – L’energia solare è da anni al centro della transizione energetica globale, ma mai come ora stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione tecnologica nel settore. I pannelli solari di nuova generazione rappresentano il punto di svolta, promettendo efficienza superiore, maggiore sostenibilità e possibilità di applicazioni innovative. Al riguardo, anche gli esperti di Sunpark, azienda leader nella vendita e installazione di soluzioni per l’energia green, sottolineano come queste innovazioni stiano ridefinendo i confini di ciò che è possibile fare con il fotovoltaico, aprendo nuove strade per privati e aziende.


Tra le tecnologie che stanno emergendo, i pannelli solari bifacciali sono una delle innovazioni più interessanti. Questi dispositivi, in grado di catturare la luce da entrambi i lati, possono aumentare l’efficienza energetica fino al 30% rispetto ai pannelli tradizionali. Grazie a questa capacità, i pannelli bifacciali sono particolarmente indicati per installazioni su superfici riflettenti, come tetti bianchi o terreni innevati. Secondo gli esperti, questa soluzione è particolarmente vantaggiosa per chi desidera massimizzare la produzione di energia in spazi limitati, una condizione sempre più frequente nelle aree urbane. Un’altra tecnologia promettente è rappresentata dai pannelli solari organici, conosciuti anche come OPV (Organic Photovoltaics). Questi pannelli, realizzati con materiali organici leggeri e flessibili, possono essere integrati in una vasta gamma di superfici, dai tessuti agli edifici. La loro flessibilità li rende ideali per applicazioni innovative, come la creazione di facciate solari o l’alimentazione di dispositivi portatili. Nonostante la loro efficienza sia ancora inferiore rispetto a quella dei pannelli in silicio tradizionale, il potenziale per miglioramenti futuri e la loro leggerezza li rendono una tecnologia da tenere d’occhio.


I pannelli a perovskite sono un’altra novità destinata a rivoluzionare il settore. Questo materiale, scoperto solo di recente, offre una conversione della luce solare in energia elettrica estremamente efficiente, con costi di produzione più bassi rispetto al silicio. Inoltre, i pannelli a perovskite possono essere realizzati in formati sottili e flessibili, consentendo applicazioni in contesti dove i pannelli tradizionali non sarebbero pratici. Le prime sperimentazioni su larga scala indicano che questa tecnologia potrebbe diventare uno standard nel giro di pochi anni. Parallelamente all’innovazione nei materiali, anche il design dei pannelli solari sta subendo un’evoluzione. Sempre più spesso si parla di pannelli fotovoltaici integrati, noti come BIPV (Building-Integrated Photovoltaics), che possono essere incorporati direttamente negli edifici sotto forma di tetti, facciate o persino finestre. Questo approccio non solo migliora l’estetica delle installazioni, ma contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale complessivo, sfruttando al massimo lo spazio disponibile. I professionisti di Sunpark evidenziano come queste soluzioni siano particolarmente apprezzate da chi desidera unire efficienza energetica e design architettonico. Anche l’aspetto della sostenibilità sta guidando lo sviluppo dei pannelli solari di nuova generazione. Si stanno facendo passi avanti nell’uso di materiali riciclati e nell’ottimizzazione del processo produttivo, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente l’impronta di carbonio dei pannelli stessi. Questo aspetto è cruciale, considerando che l’obiettivo principale dell’energia solare è proprio quello di offrire un’alternativa sostenibile ai combustibili fossili.


Infine, non si può ignorare il ruolo che le nuove tecnologie stanno giocando nell’ottimizzazione dell’efficienza complessiva degli impianti solari. Sistemi avanzati di monitoraggio e manutenzione, spesso basati su intelligenza artificiale, permettono di individuare e risolvere eventuali problemi in tempo reale, garantendo che ogni pannello funzioni al massimo delle sue potenzialità. Inoltre, l’integrazione con batterie di accumulo di ultima generazione consente di immagazzinare l’energia prodotta durante il giorno per utilizzarla anche nelle ore notturne o in condizioni di scarsa luminosità. Con tutte queste innovazioni, il futuro del fotovoltaico appare più luminoso che mai. Le tecnologie emergenti non solo promettono di rendere l’energia solare più accessibile ed efficiente, ma aprono anche la strada a nuove applicazioni che possono trasformare radicalmente il modo in cui produciamo e consumiamo energia.

Il Gruppo IMQ espande la sua presenza in Asia con l’apertura di IMQ India

Il Gruppo IMQ espande la sua presenza in Asia con l’apertura di IMQ IndiaRoma, 28 gen. (askanews) – Il Gruppo IMQ, leader europeo nei servizi di testing, ispezione e certificazione, amplia la propria presenza globale con l’apertura di IMQ India. La nuova società si propone di diventare il punto di riferimento per le aziende italiane interessate a esportare i propri prodotti in India, o a importare da quel mercato componenti sicuri e conformi ai più rigorosi standard di qualità.


Un ponte tra Italia e India per l’innovazione tecnologica “IMQ India è il frutto di una visione strategica che combina l’esperienza tecnica di IMQ con la profonda conoscenza del mercato locale da parte del nostro team indiano” ha commentato Fulvio Giorgi, CEO di IMQ. “La nuova società sarà un partner essenziale per garantire la conformità normativa necessaria per accedere a un mercato caratterizzato da una regolamentazione complessa e in continua evoluzione”. Focus sul mercato elettrico e elettronico e sui dispositivi medici. La nuova società si concentrerà inizialmente sul settore degli apparecchi elettrici ed elettronici, con una particolare attenzione ai dispositivi medici, un mercato che in India è in forte crescita e tra i più dinamici al mondo, con un valore stimato di oltre 11 miliardi di dollari nel 2023 e un tasso di crescita annua superiore al 15%.


Investimenti strategici e piano di sviluppo. Il piano di sviluppo della società prevede: ” il potenziamento della capacità di prova sia attraverso investimenti in apparecchiature tecnologicamente avanzate, sia tramite partnership con realtà locali altamente specializzate; ” l’estensione dell’attività ad ambiti diversi rispetto al settore elettromedicale, inizialmente privilegiato; ” l’incremento costante del personale, con opportunità di lavoro per tecnici specializzati e personale altamente qualificato. Un mercato in espansione: l’India come opportunità strategica L’India rappresenta uno dei mercati più dinamici al mondo nel settore dell’elettronica e della componentistica, con una vitalità economica che la porterà a diventare la terza economia mondiale entro il 2030. Nel 2023, l’export italiano verso l’India ha raggiunto i 5,2 miliardi di euro, con una crescita prevista del 6,7% entro il 2025. Questo trend positivo è sostenuto dalla digitalizzazione del Paese e dalla modernizzazione delle infrastrutture.


Le imprese italiane presenti in India sono oltre 700, distribuite in quattro principali aree industriali, tra cui Chennai, sede di IMQ India. Supporto normativo per le imprese italiane. Le normative indiane, come lo schema di registrazione obbligatoria del Ministero dell’Elettronica e della Tecnologia dell’informazione (MEITY), impongono standard elevati di sicurezza e prestazione per numerosi prodotti elettronici. IMQ India guiderà le aziende italiane in questi processi, grazie ai suoi laboratori accreditati e alla capacità di adattarsi alle esigenze locali.


Sviluppo delle competenze locali. A fronte della transizione energetica e del piano di sviluppo del mercato indiano, IMQ si propone anche di essere di supporto allo sviluppo dell’economia locale. Attraverso la formazione e la collaborazione con le realtà locali, IMQ favorirà la crescita delle competenze tecniche nel settore, contribuendo a creare un ecosistema industriale più avanzato e sostenibile. Una rete globale sempre più solida. “Con l’apertura di IMQ India, il Gruppo IMQ consolida ulteriormente la sua presenza internazionale, già estesa in Cina, Emirati Arabi Uniti, Turchia, Polonia, Germania, Regno Unito e Spagna”, ha dichiarato Vincenzo de Martino, Presidente e CEO del Gruppo IMQ. “Con questa nuova società rafforziamo il ruolo di IMQ quale partner per le aziende italiane interessate ai mercati in crescita del Sud-Est Asiatico e del Medio Oriente”.

L’energia virtualmente condivisa a livello nazionale guida la transizione green

L’energia virtualmente condivisa a livello nazionale guida la transizione greenRoma, 20 gen. (askanews) – La crescente domanda di energia pulita trova una risposta concreta nelle comunità energetiche rinnovabili (CER). Questi modelli, che si basano sulla produzione e condivisione di energia rinnovabile, promuovono l’autonomia e l’efficienza energetica dei cittadini, contribuendo alla creazione di un sistema sempre più sostenibile. Le comunità energetiche offrono un’opportunità di partecipazione attiva alla transizione ecologica, dove i membri possono ridurre i costi energetici, avere degli incentivi sulla produzione e sull’autoconsumo di energia verde, sostenendo un futuro a basso impatto ambientale.


Nonostante le significative opportunità offerte dalle CER, non tutti i cittadini possono facilmente avviare una comunità energetica o farne parte. Diverse criticità tecniche e burocratiche possono limitarne l’accesso. Inoltre, la complessità delle normative e la difficoltà di coordinamento tra i membri di una comunità possono scoraggiare chi vorrebbe partecipare. Per questo, nonostante l’aumento delle iniziative a livello locale, restano ancora barriere che impediscono a tutti di usufruire appieno dei benefici delle comunità energetiche. In questo contesto nasce una comunità energetica nazionale, promossa da IMC Holding, azienda italiana all’avanguardia nel settore delle energie rinnovabili. Le Comunità Energetiche di Fotovoltaico Semplice offrono una soluzione accessibile a tutti, inclusi coloro che non possono installare un impianto fotovoltaico sul proprio tetto. In questo modo, previa verifica dei requisiti necessari, sia i produttori di energia fotovoltaica che i singoli cittadini, possono partecipare a un sistema condiviso, beneficiando degli incentivi derivanti dall’energia virtualmente condivisa all’interno della comunità stessa. “La nostra Comunità energetica nazionale aiuta a bypassare completamente la burocrazia tipica delle CER – spiega Daniele Iudicone, esperto di energie rinnovabili e fondatore di IMC Holding – chi ha già o installerà un impianto fotovoltaico con noi potrà accedere alla comunità energetica nazionale e ricevere una tariffa premio per l’energia condivisa nella rete. Nel network saranno presenti sia i clienti della nostra compagnia di energia Adattiva, attiva nel mercato libero di luce e gas, sia i cittadini non clienti, che potranno risparmiare sulle bollette semplicemente spostando i consumi nelle ore di maggiore produzione solare, e beneficiare di incentivi dal GSE”. La comunità energetica nazionale consente a tutti di sfruttare i vantaggi della condivisione energetica, riducendo le barriere tecniche e amministrative. Il progetto delle Comunità Energetiche di Fotovoltaico Semplice ricalca le normative nazionali per le comunità energetiche e integra gli ultimi aggiornamenti legislativi che permettono la creazione di una rete energetica a livello nazionale e non solo a livello locale. Daniele Iudicone, evidenzia i vantaggi della condivisione dell’energia tra i membri, che permette una gestione ottimizzata per i produttori, i quali guadagnano dalla vendita dell’energia condivisa, e per i consumatori, che possono ridurre i loro consumi fino al 23%, in base alla quantità di autoconsumo generato durante la giornata.


Per garantire la solidità e l’affidabilità del progetto, è stata affidata la supervisione legale allo studio dell’ex Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, esperti in diritto dell’energia e, in particolare, negli aspetti legali delle CER. “Il progetto è operativo da gennaio 2025, con le preadesioni che sono iniziate all’inizio del mese. La comunità energetica nazionale sarà pienamente attiva entro la fine di febbraio 2025, con la possibilità per i partecipanti di registrarsi e accedere ai benefici previsti. La condivisione dell’energia solare contribuisce in modo importante a ridurre sia l’inquinamento che i costi in bolletta. È essenziale quindi che il maggior numero di persone abbia la possibilità di aderire alle CER e godere dei benefici derivanti dall’utilizzo di energia pulita”, conclude Daniele Iudicone.

Usa, Pompei (Deloitte): supply chain e resilienza fattori chiave per imprese

Usa, Pompei (Deloitte): supply chain e resilienza fattori chiave per impreseRoma, 20 gen. (askanews) – “In un periodo storico segnato dal maggior numero di conflitti dalla fine della Seconda Guerra mondiale, da tensioni geopolitiche e da scenari economici di forte incertezza, le strategie delle aziende non devono limitarsi alla gestione e al contenimento dei rischi. Occorre invece cogliere le opportunità che emergono dai profondi cambiamenti in atto”. Lo dichiara il Ceo di Deloitte Italia, Fabio Pompei, in occasione della cerimonia di insediamento come presidente degli Stati Uniti di Donald Trump.


Pompei interverrà questo pomeriggio all’evento “Aspenia Talks – L’America di Trump e le nuove relazioni transatlantiche”, che si terrà a Roma alle 17 e 45 alla Sala della Regina della Camera dei Deputati. Nell’analizzare le relazioni economiche tra Stati Uniti e Italia, per il Ceo di Deloitte Italia è importante che “le aziende sviluppino un approccio proattivo e resiliente di fronte alle possibili evoluzioni protezionistiche. L’export italiano verso gli Stati Uniti, in crescita costante dal 2012, ha dimostrato la sua capacità di espansione nonostante le difficoltà, come l’introduzione dei dazi durante il primo mandato del Presidente Trump. Nel 2018 e 2019 le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti hanno registrato aumenti rispettivamente del 4,9% e del 7,4%. Inoltre, l’attuazione dei nuovi tagli fiscali annunciati potrebbe stimolare i consumi americani, aprendo ulteriori opportunità per i prodotti del Made in Italy”.


Commentando l’impatto per le aziende di un quadro geopolitico instabile, Pompei sottolinea che “la diversificazione delle catene di approvvigionamento e dei mercati di sbocco, la riduzione della dipendenza da fornitori esteri non affidabili e l’ottimizzazione dei processi interni sono tra le prime azioni che le aziende devono mettere in atto per far fronte alla vulnerabilità dei commerci internazionali e delle supply chain”. Con una visione di lungo termine, il Ceo di Deloitte Italia evidenzia la necessità di investimenti strategici, soprattutto nell’ambito della transizione digitale: “uno degli obiettivi prioritari deve essere quello di colmare il divario in termini di innovazione, uso di nuove tecnologie e competenze digitali e questo può realizzarsi solo investendo sui talenti, sulla formazione continua, su strategie di reclutamento innovative e su programmi di upskilling e reskilling”.


Al dibattito di oggi, oltre a Pompei, parteciperanno: Giulio Tremonti, Presidente Commissione Affari Esteri e Comunitari, Presidente Aspen Institute Italia; Valentino Valentini, Viceministro delle Imprese e del Made in Italy; Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia; Giampiero Massolo, Presidente, Mundys; Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo, Pirelli. Interverranno da remoto Charles Kupchan, Senior Fellow, Council on Foreign Relations; Arrigo Sadun, Presidente e Fondatore, TLSG – International Advisors; Gerard Baker, Editor-at-large, The Wall Street Journal; Walter Isaacson, già Presidente, The Aspen Institute e autore della biografia di Elon Musk. Modera Marta Dassù, Direttore di Aspenia.

Inc ottiene certificazione parità genere, fatturato 2024 sfiora 6mln (+15%)

Inc ottiene certificazione parità genere, fatturato 2024 sfiora 6mln (+15%)Milano, 17 gen. (askanews) – Inc, agenzia pr, ha ottenuto la certificazione per la parità di genere secondo lo standard internazionale Uni/Pdr 125:2022. Un riconoscimento, spiega una nota, che “conferma una visione d’impresa che ha sempre messo le persone e il loro benessere al centro delle scelte aziendali”. L’agenzia, nell’ultimo decennio, ha visto crescere il fatturato del 9% medio annuo (Cagr 2014/2024), con un 2024 che si è chiuso con quasi 6 milioni di fatturato (+15% sul 2023), confermando la crescita a doppia cifra dell’ultimo biennio.


La certificazione per la parità di genere è stata conferita, con un punteggio di 90/100, al termine di un percorso di valutazione condotto dalla società Bureau Veritas. In concreto al raggiungimento di questo risultato hanno contribuito il riconoscimento ai neo-papà di cinque giorni di congedo parentale in più da aggiungere a quelli previsti dalla normativa italiana, la scelta di rendere strutturale INC@WORK, il modello ibrido varato nell’aprile 2022 per cui ognuno può scegliere liberamente dove lavorare. A questo si aggiungono il Birthday off e i Recharging Days, introdotti per offrire la possibilità di recuperare energie e spazi di vita privati. Infine, usufruendo della nuova piattaforma dell’associazione di categoria, Una Comunicazione, nel 2025 verrà avviato un programma formativo strutturato con circa 1.500 ore di formazione erogate annualmente. “Siamo orgogliosi di aver ottenuto la certificazione per la parità di genere – afferma Pasquale de Palma, presidente e Ceo di Inc – E’ un percorso che abbiamo intrapreso per ribadire un impegno verso i valori dell’equità e della trasparenza che abbiamo sempre sentito molto forte. Siamo convinti che alla base del nostro successo ci siano le nostre persone, un gruppo oggi di 60 professionisti, tra l’headquarter di Roma e la nuova sede aperta a Milano un anno fa, che amano questo lavoro e sono soddisfatte per come e dove lo fanno”.


L’impegno per la parità di genere trova conferma anche nella scelta di dedicare la terza ricerca dell’Inc Non Profit Lab, patrocinata da Rai Per la Sostenibilità – ESG, al tema della violenza di genere, proponendo soluzioni basate su educazione e dialogo. “Con ‘Prima che sia troppo tardi’ – afferma Paolo Mattei, vicepresidente Inc – abbiamo voluto affrontare, un tema di grande attualità, analizzando il fenomeno dal punto di vista delle possibili soluzioni. La nostra ricerca dice, con grande chiarezza, che occorre puntare sull’educazione all’affettività, come antidoto alla violenza di genere. E suggerisce di rivolgere anche le campagne di comunicazione al target dei giovanissimi, utilizzando la scuola come canale privilegiato. Perché dopo i 14 anni è ormai troppo tardi”.

JTI Italia è Top Employer per il quindicesimo anno consecutivo

JTI Italia è Top Employer per il quindicesimo anno consecutivoRoma, 16 gen. (askanews) – JTI Italia, realtà di riferimento nel mercato del tabacco, si conferma per il 15esimo anno consecutivo tra le aziende Top Employers Italia, ottenendo il prestigioso riconoscimento anche nel 2025. Il premio, assegnato alle aziende che si distinguono per le eccellenti strategie e politiche HR, evidenzia l’attenzione della società verso il benessere e la felicità dei propri dipendenti, da sempre considerati al centro della cultura aziendale di JTI. La certificazione è stata ottenuta anche a livello europeo e globale, sottolineando l’impegno dell’azienda, in Italia e nel resto del mondo, nel garantire un ambiente di lavoro sicuro, inclusivo e rispettoso per tutte le sue risorse.


JTI Italia, infatti, si distingue da sempre per l’impegno costante nel creare un ambiente di lavoro equo e inclusivo. L’azienda, ad esempio, pone grande attenzione al tema della gender equality, attuando iniziative come il congedo parentale paritario retribuito al cento per cento per tutti i neogenitori e la messa a punto di svariati programmi mirati all’empowerment femminile. Politiche che hanno portato JTI a ottenere, nel tempo, una piena parità retributiva tra uomini e donne e una percentuale femminile in ruoli dirigenziali di circa il doppio rispetto alla media italiana nel settore del commercio all’ingrosso. L’azienda, inoltre, si adopera per fornire ogni forma di sostegno utile al wellbeing delle proprie persone. Esempi concreti includono le iniziative di volontariato aziendale, il servizio di supporto psicologico gratuito e il welfare aziendale.


“Per JTI, mettere al centro le proprie persone è da sempre una priorità ed è per questo motivo che siamo estremamente orgogliosi di essere ancora una volta, e per il quindicesimo anno consecutivo, tra le aziende certificate come Top Employers. Questo riconoscimento rappresenta il frutto di un percorso lungo e articolato, e di una cultura aziendale che nasce e si sviluppa come people oriented. Vedere che i nostri sforzi si traducono in riconoscimenti di tale caratura è quindi un’incredibile soddisfazione per tutti noi, della quale non potremmo essere più fieri”, ha commentato Toni Gunn, People & Culture Director di JTI Italia. “Siamo convinti che il successo di un’azienda si fondi anche sulla capacità di garantire il benessere e la soddisfazione delle proprie persone e questa certificazione testimonia e premia il nostro impegno nel valorizzare ogni individuo all’interno dell’organizzazione. Abbiamo dedicato tempo ed energie a implementare politiche concrete capaci di creare un ambiente di lavoro più salubre e trasparente. Sappiamo che il successo aziendale è il risultato diretto del talento e delle capacità delle persone che ne fanno parte, ed è per questo motivo che abbiamo investito risorse per supportare il loro sviluppo personale e professionale. Questo riconoscimento rafforza la nostra determinazione a proseguire su questa strada, continuando a costruire un ambiente inclusivo e stimolante per tutti”.


La Certificazione Top Employers è il riconoscimento ufficiale delle eccellenze aziendali nelle politiche e strategie HR e della loro attuazione per contribuire al benessere delle persone, migliorare l’ambiente di lavoro e il mondo del lavoro. La Certificazione Top Employers viene rilasciata alle aziende che raggiungono e soddisfano gli elevati standard richiesti dalla HR Best Practices Survey. La Survey ricopre 6 macro aree in ambito HR, esamina e analizza in profondità 20 diversi topic e rispettive Best Practice tra cui People Strategy, Work Environment, Talent Acquisition, Learning, Diversity, Equity & Inclusion, Wellbeing e molti altri.


David Plink, CEO di Top Employers Institute, ha dichiarato: “Coerenza in un mondo che fa del cambiamento la sua unica costante? Attraverso i progressi tecnologici, i mutamenti economici e l’evoluzione del panorama sociale è di grande ispirazione vedere persone e organizzazioni mettersi alla prova. Quest’anno, il Programma di Certificazione Top Employers mette in risalto la dedizione dei nostri Top Employers, che continuano a definire standard elevati, grazie a strategie e pratiche HR di livello mondiale, promuovendo la crescita e il benessere, migliorando al contempo il mondo del lavoro. È con grande orgoglio che celebriamo questi leader e team capaci di mettere le persone al centro: i Top Employers 2025!”.

Imprese, da UNGCN Italia nuovo report per Diversity, Equity & Inclusion

Imprese, da UNGCN Italia nuovo report per Diversity, Equity & Inclusion

Roma, 16 gen. (askanews) – Fornire uno strumento concreto alle aziende italiane che desiderano affrontare la misurazione delle azioni a tutela di Diversity, Equity & Inclusion in modo strategico, efficace e orientato all’impatto. È l’obiettivo del nuovo report “Come monitorare e misurare la Diversity, Equity & Inclusion: le Linee Guida dell’Osservatorio D&I di UN Global Compact Network Italia”, redatto dalla rete italiana del Global Compact delle Nazioni Unite – la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo.


Il documento è frutto della collaborazione con oltre 25 realtà business e non-business italiane, l’Ufficio per l’Italia dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), l’Associazione Italiana per la Direzione del Personale (AIDP) ed esperti del settore. Il report di UNGCN Italia si inserisce in uno scenario complesso per il nostro paese. Il Gender Equality Index 2024, recentemente pubblicato da European Institute for Gender Equality (EIGE), rivela che in Europa l’Italia si attesta dal 2010 all’ultimo posto per la parità di genere sul lavoro. Inoltre, i dati Istat più recenti riportano che, su una popolazione di circa 3 milioni di persone con gravi disabilità risulta occupata solo il 33,5% (nella fascia d’età 15-64 anni), anche se, rispetto ad altri paesi, l’Italia si distingue positivamente per la sua maggiore capacità inclusiva nei confronti delle persone con disabilità meno gravi. Infine, l’Italia rimane tra i primi posti in Europa rispetto ai NEET, i giovani inattivi. Sebbene questo dato sia in calo, (16% sul totale dei 16-29enni, secondo i dati ISTAT), in Europa siamo secondi solo alla Romania, ben al di sopra della media UE.


Il paper si rivolge principalmente a dirigenti aziendali, responsabili delle risorse umane, esperti di sostenibilità e tutti coloro che sono impegnati nella promozione della DE&I all’interno delle proprie aziende. Fornisce numerosi strumenti pratici per mappare i principali standard nazionali e internazionali sul tema, linee guida e raccomandazioni per misurare efficacemente le proprie iniziative e 15 case studies di aziende di diversi settori merceologici e dimensioni. Inoltre, grazie ai contributi offerti dagli esperti, il documento copre diversi aspetti cruciali, come i principi e il panorama legislativo, i trend delle aziende e la valutazione della diversità e dell’inclusione, oltre a consigli su come superare le difficoltà legate alla raccolta di dati e come misurare il valore e l’impatto delle iniziative di DE&I, anche lungo le catene di fornitura. “La misurazione della DE&I è un imperativo non solo etico, ma anche strategico per le imprese, poiché permette di rispondere e anticipare una serie di esigenze del mercato, rendendo quindi le organizzazioni più competitive”, ha dichiarato Marco Frey, Presidente di UN Global Compact Network Italia. “Attraverso l’identificazione di KPIs quali-quantitativi validi e il rilevamento del senso di appartenenza e inclusione della popolazione aziendale, le aziende possono realizzare risultati importanti in termini di attrazione e trattenimento dei talenti, identificazione dei gap, conformazione alla normativa e ottenimento di certificazioni.” ha aggiunto Frey.


“Sebbene molte aziende siano efficacemente impegnate sulla DE&I, soprattutto per quanto attiene alla diversità di genere, non tutti gli aspetti e le declinazioni di questo macro-tema vengono tracciati e comunicati”, ha dichiarato Daniela Bernacchi, Executive Director di UN Global Compact Network Italia. “Inoltre, una delle sfide maggiori per le imprese consiste nella complessa misurazione del senso di inclusione. A tal riguardo, la nuova pubblicazione nell’ambito del nostro Osservatorio D&I fornisce linee guida dettagliate per aiutare il settore privato a monitorare e valutare le proprie iniziative, andando oltre la semplice conformità normativa e puntando a un cambiamento duraturo e significativo, con un impatto positivo anche al livello di ecosistema aziendale e sull’intera società”, ha concluso Bernacchi.

Ospitalità aeroportuale, servizio di “Meet & Greet” piace a italiani

Ospitalità aeroportuale, servizio di “Meet & Greet” piace a italiani

Roma, 13 gen. (askanews) – I viaggiatori italiani? Sono grandi appassionati di trasporto aereo: in un campione di viaggiatori che utilizzano abitualmente l’aereo come mezzo di trasporto, infatti, il 12,5% prende un volo almeno una volta al mese, mentre oltre 1 su 3 (il 37% circa) viaggia in aereo ogni 2-3 mesi. Oltre al tradizionale piacere del volo, i viaggiatori italiani ricercano un’esperienza di viaggio completa e confortevole.


Basti pensare che 1 viaggiatore su 2 ha sottolineato l’importanza della presenza di negozi e servizi all’interno degli aeroporti, mentre il 41,5% conosce molto o abbastanza bene servizi di alto livello che offrono un’esperienza di viaggio su misura e personalizzata. Infine, 1 viaggiatore su 5 è disposto a spendere più di 200 euro per usufruire di un’esperienza di questo tipo per viaggiare in modo più confortevole. È questa la fotografia scattata da “marhaba”, marchio leader a livello globale nell’ospitalità aeroportuale che, attraverso una survey, realizzata in collaborazione con AstraRicerche, ha analizzato il rapporto tra i viaggiatori italiani e i servizi di “Meet & Greet”, ovvero servizi che offrono accoglienza e assistenza personalizzata per facilitare e rendere gradevole la permanenza dei passeggeri in aeroporto, in partenza, in arrivo o in transito in attesa di imbarco su un altro volo.


Proprio la crescente domanda di servizi personalizzati e di un’esperienza di viaggio più fluida ha portato marhaba, a individuare in Milano Malpensa un’opportunità unica per offrire un servizio su misura, rispondendo alle aspettative di un pubblico sempre più esigente. “I dati della ricerca ci dicono che la metà degli utilizzatori attuali del servizio di “Meet & Greet” (il 52%) ha intenzione di usarlo più spesso in futuro, a conferma di un interesse sempre maggiore dei viaggiatori italiani. A Milano Malpensa, siamo pronti a soddisfare questa domanda, portando l’esperienza aeroportuale a nuovi livelli. Il nostro obiettivo è offrire ai passeggeri comfort, comodità e un’esperienza di viaggio di alta qualità senza pari. I nostri servizi di ospitalità aeroportuale contribuiranno a rafforzare ulteriormente la posizione di Milano Malpensa come hub globale per fiere, conferenze ed eventi, garantendo un’esperienza di viaggio unica e indimenticabile, in linea con la filosofia di accoglienza che da sempre contraddistingue il nostro marchio”, ha dichiarato Shahab Al Awadhi, marhaba Global Manager.


Accoglienza personalizzata e comfort: i servizi di assistenza più amati dagli utilizzatori del servizio di “meet & greet” A scegliere il “Meet & Greet” è nel 56,2% dei casi chi vuole avere un’assistenza e un servizio personalizzati per gestire tutte le necessità del viaggio. Il 43,1% sceglie il servizio per poter beneficiare di momenti di relax durante il viaggio, il 31,4% lo utilizza per godere di comfort esclusivi e di alto livello e il 37,3% lo sceglie per i vantaggi che si hanno nel viaggiare con i propri bambini, con un parente o con un ospite speciale.


I servizi più utilizzati? Tra gli altri, accoglienza personalizzata all’arrivo e alla partenza (46,1%) e assistenza con il bagaglio (41,5%). Circa un utilizzatore del servizio di “Meet & Greet” su tre sceglie i trasferimenti privati da e per l’aeroporto e l’accesso alle lounge VIP. “meet&greet” per gli utenti futuri: 1 su 2 lo sceglieranno per l’assistenza col bagaglio Che si conoscesse o meno il servizio di “Meet&Greet” in precedenza, tra i non utilizzatori del servizio, circa la metà afferma che potrebbe provarlo nel corso dei prossimi viaggi in aereo. Per questi ultimi, fra le proposte del “Meet & Greet”, i servizi che risulterebbero più utilizzati sono: l’assistenza con il bagaglio 49,1%, i trasferimenti privati da/per l’aeroporto 47,3%. Un’altra prestazione che un’ampia parte dei non utenti richiederebbe è l’accoglienza personalizzata all’arrivo/partenza, scelta dal 44,6%. L’aeroporto del futuro: personalizzato, intermodale e sempre più “aerotropoli” E per il futuro? Oltre ai servizi come il “Meet & Greet” anche gli aeroporti sono pronti ad evolversi per rispondere alle esigenze dei viaggiatori sempre più esigenti. Dalla ricerca è emerso, infatti, che per oltre la metà dei viaggiatori italiani gli aeroporti del futuro saranno personalizzati, on demand, contactless ed efficienti. 1 viaggiatore su 3 immagina un aeroporto intermodale, ovvero un luogo organizzato attraverso un ecosistema di trasporto integrato che collega l’aeroporto con altri mezzi di trasporto. Sempre 1 su 3 parla di “aerotropoli”, ovvero una città-aeroporto, sempre più parte integrante del viaggio, con campus urbani dotati di uffici, hotel e offerte di svago. L’identikit di marhaba: la tradizionale accoglienza araba in 7 paesi, tra cui l’italia Negli ultimi anni marhaba ha ampliato in modo significativo la propria rete per offrire un’ospitalità di livello mondiale e garantire un’esperienza aeroportuale sicura e memorabile a un maggior numero di viaggiatori in tutto il mondo. Attualmente il servizio di “Meet & Greet” è disponibile in sette Paesioltre alll’Italia: Emirati Arabi Uniti, Australia, Svizzera, Pakistan, Singapore, Zanzibar (Tanzania) e le Filippine. Il marchio marhaba fa parte di dnata, uno dei principali fornitori di servizi aerei al mondo.

Lievito Consulting: +55% di fatturato e nuovo amministratore

Lievito Consulting: +55% di fatturato e nuovo amministratoreRoma, 13 gen. (askanews) – Quattro anni di attività per Lievito Consulting. La società fondata nel 2021 da Francesco Nicodemo, Natale De Gregorio e Noemi Borghese – cui si sono uniti successivamente il giornalista Michele Marangon e, nel 2024, il senior manager Massimo Moggi – traccia un bilancio annunciando il passaggio del testimone ai vertici dell’azienda, che dal 2025 vedrà come nuovo amministratore Natale De Gregorio.


I risultati Lievito Consulting, che opera nel campo della comunicazione strategica per aziende, enti, PA, politica e terzo settore, ha fatto registrare una crescita media del fatturato nell’ultimo triennio pari a +55%, gestendo solo nel 2024 oltre 50 clienti e 13 campagne elettorali. L’ultima in ordine temporale è stata quella al fianco di Stefania Proietti per la presidenza della Regione Umbria, che ha visto l’affermazione della ormai ex sindaca di Assisi. Il 2024 è stato un anno importante anche per l’ingresso di Massimo Moggi in società, che con la sua esperienza ha contribuito a consolidare l’aspetto manageriale della società e il suo posizionamento nell’ambito hi-tech. Il passaggio del testimone “Il 2025 sarà un anno chiave per Lievito Consulting – dichiara il founder Francesco Nicodemo – che punterà a conquistare ulteriori quote di mercato in un ambito, quello della comunicazione, che oggi vive una veloce evoluzione sotto l’aspetto tecnologico. Per rispondere alle esigenze dei clienti servono sempre di più creatività, empatia e professionalità, rafforzate da esperienza e competenza. L’elemento umano, soprattutto al tempo dell’AI, resta centrale nel processo comunicativo. In questi giorni – annuncia – formalizzeremo il cambio alla guida di Lievito, che passerà a Natale De Gregorio, il quale, a 37 anni, vanta esperienza e capacità in grado di far evolvere la società verso mercati nuovi e ad alta innovazione”. Francesco Nicodemo, tra i comunicatori più esperti in Italia, resterà socio di maggioranza, e si occuperà dello sviluppo commerciale dell’azienda”.


Il prossimo amministratore Natale De Gregorio, 37 anni, è stato in questi quattro anni l’anima creativa di Lievito Consulting. Giornalista, si occupa da quasi 10 anni di comunicazione digitale e strategica, lavorando per aziende, enti e istituzioni politiche.

Giovanni Cavaliere nuovo Responsabile Marketing della Luiss Business School

Giovanni Cavaliere nuovo Responsabile Marketing della Luiss Business SchoolRoma, 9 gen. (askanews) – Giovanni Cavaliere, 38 anni, è stato scelto come nuovo Responsabile Marketing della Luiss Business School, una delle più importanti Business School europee per la formazione manageriale e imprenditoriale.


Manager con una consolidata esperienza nel marketing di prodotto, branding e digitale, Cavaliere avrà il compito di coordinare le attività di marketing della prestigiosa Scuola di Business e Management dell’Università LUISS Guido Carli, con l’obiettivo di rafforzarne il posizionamento internazionale e l’attrattività di studenti, professionisti ed aziende. Questo ruolo rappresenta un importante riconoscimento per Cavaliere, che valorizza il lavoro svolto negli ultimi cinque anni in LuissX, la divisione della LUISS dedicata alla formazione a distanza.


Laureato in Economia e Direzione delle Imprese con indirizzo in Management presso la stessa Luiss Guido Carli, Cavaliere ha svolto docenze universitarie e pubblicato studi e articoli su temi strategici come la reputazione, il branding e il digital marketing, contribuendo al dibattito su come le imprese possono adattarsi alle sfide di un mercato sempre più digitale e globalizzato.