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E-commerce, report eBay: protagoniste piccole imprese Centro-Sud Italia

E-commerce, report eBay: protagoniste piccole imprese Centro-Sud ItaliaRoma, 26 set. (askanews) – Il nuovo Report di eBay sul business delle imprese italiane attive sul marketplace, presentato oggi in una serie di incontri presso la Camera dei Deputati e il Senato insieme ad alcune delle imprese, rivela un dato sorprendente: sono le piccole realtà imprenditoriali del centro-sud a guidare la classifica nazionale per la “Densità digitale” eBay, un indicatore pro-capite dell’attività delle piccole imprese che operano sul marketplace.


Questo dato, che emerge dall’analisi delle transazioni effettuate nel 2022, dimostra come la digitalizzazione contribuisca concretamente a supportare il business delle aziende, indipendentemente dalla loro dimensione e posizione geografica. Ma non solo: digitalizzazione ed e-commerce favoriscono anche l’export. Il 94% delle piccole imprese italiane attive su eBay esporta i propri prodotti (raggiungendo in media 15 Paesi) e il 51% di esse vende in almeno 10 mercati internazionali. L’e-commerce si conferma un potente strumento di crescita inclusiva, capace di valorizzare il tessuto imprenditoriale composto da piccole realtà, anche lontano dai cosiddetti “hotspot tecnologici”.


Le prime sei regioni italiane per Densità digitale eBay sono tutte al centro-sud: Campania, Abruzzo, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. Si tratta di regioni che, pur affrontando sfide socio-economiche significative, dimostrano un dinamismo eccezionale nell’e-commerce. La Campania, in particolare, si posiziona non solo al primo posto della classifica italiana, ma si attesta tra le più attive in Europa, posizionandosi al secondo posto nella classifica europea per Densità Digitale su eBay, preceduta soltanto dall’Oberpfalz (Germania) e superando regioni più ricche e sviluppate. Questo dimostra che il successo nell’e-commerce non è legato esclusivamente alla presenza di grandi centri urbani o poli industriali, ma può fiorire anche in contesti territoriali diversi, trainato dalla vivacità delle piccole imprese. Barbara Bailini, Head of Categories eBay in Italia, presente agli incontri istituzionali, ha così commentato: “eBay è presente in Italia da oltre 25 anni ed è profondamente radicata nell’ecosistema economico del Paese. Il nostro marketplace offre a tutte le imprese, indipendentemente dalla dimensione e da dove si trovino, gli strumenti per raggiungere clienti in tutto il mondo e far crescere il proprio business. Sostenendo e favorendo il percorso di digitalizzazione, contribuisce a creare opportunità per le piccole imprese italiane, semplificando l’export e rendendo il mercato più aperto e accessibile”.


Le imprese che hanno partecipato alla presentazione del report, in rappresentanza dei venditori professionali su eBay, sono state: “Bruno Tras. Ferr.” di Emanuele Iodice, “You Dream Italy” di Maria Gabriella Russo, “Rubik Elettronica” di Michelina Romano e “Otticanet” di Massimiliano Vercellino. eBay consente alle piccole imprese di prosperare in tutte le regioni del globo. Questo vale anche per l’Italia, dove da oltre 25 anni facilita e supporta il percorso di digitalizzazione delle imprese, non solo di quelle che vogliono affiancare l’attività di e-commerce a quella del negozio fisico, ma anche di quelle esclusivamente online. Le piccole imprese possono prosperare sul marketplace, che non compete con loro e offre condizioni di concorrenza eque e possibilità di vendita a livello locale, nazionale e globale.


Il successo delle piccole imprese del Sud su eBay è indicativo di come l’e-commerce sul marketplace offra a tutti pari opportunità di crescere, di sviluppare il proprio business e di raggiungere milioni di consumatori in Italia e nel mondo. A differenza del commercio tradizionale, dove la distanza geografica può rappresentare un ostacolo, l’e-commerce abbatte le barriere territoriali, consentendo a piccole, medie e grandi imprese di competere alle stesse condizioni e di affacciarsi su mercati internazionali. Il 94% delle piccole imprese italiane attive su eBay esporta i propri prodotti

Federacciai, Pasini: futuro siderurgia dipende da costo energia

Federacciai, Pasini: futuro siderurgia dipende da costo energiaVicenza, 26 set. (askanews) – “Il futuro della siderurgia europea dipende soprattutto da alcuni fattori. In primis l’eccessivo costo non solo dell’energia ma anche delle materie prime a cui si aggiungono gli extra costi per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall’Europa entro il 2030”.


A dirlo Giuseppe Pasini, Patron di Feralpi, Gruppo siderurgico italiano con presenza europea, a margine dell’Assemblea Generale di Federacciai a Vicenza. “Il Green deal non deve essere una semplice ideologia – ha aggiunto Pasini – ma interpretato con pragmatismo: gli obiettivi sono giusti ma i tempi troppo accelerati. Un altro tema chiave è la gestione di una materia prima di sua natura già decarbonizzata come il rottame la cui esportazione provoca gravi danni e carenza alla filiera. Da ultimo alla luce del contesto geopolitico attuale è necessario che l’Europa irrobustisca le misure di salvaguardia perché non venga minata la competitività delle sue imprese e la loro capacità di investire”, ha concluso.

Acampora (Assonautica): codice nautica riporto, bene approvazione regolamento

Acampora (Assonautica): codice nautica riporto, bene approvazione regolamentoRoma, 25 set. (askanews) – “Questo appuntamento e il Summit Blue Forum di Gaeta, rappresentano i due momenti strategici principali nel panorama nazionale per confrontarsi sull’andamento della pianificazione che il Governo sta mettendo in campo per l’Economia del Mare del nostro Paese. Voglio ringraziare il Ministro Nello Musumeci, per il grande lavoro che sta portando avanti e perché da subito ha riconosciuto l’importante ruolo del Sistema camerale e di Assonautica Italiana, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Ministro Salvini, il Ministro Adolfo Urso e l’intero Governo per aver rimesso al centro l’orgoglio marittimo della nostra nazione”. Lo ha detto il Presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora nel suo intervento al Forum “Risorsa Mare” in corso al Marina Convention Center di Palermo.


Alla tavola rotonda “L’industria italiana del Mare”, moderata da Antonello Pinareo, è intervenuto con un video messaggio il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Il confronto ha visto protagonisti, oltre al Presidente Acampora e al Ministro Nello Musumeci, Alberto Rossi, Segretario Generale Assarmatori; Luca Sisto, Direttore Generale Confitarma e Lorenzo Matacena, AD del Gruppo Caronte & Tourist. “Ringrazio anche il Gruppo Ambrosetti, con cui è stato un piacere lavorare congiuntamente alla stesura del documento strategico di programmazione, grazie all’importante contributo dell’Osservatorio Nazionale sull’Economia del mare – Ossermare, anche questo espressione del Sistema camerale. Ossermare da anni realizza con il Centro studi Tagliacarne di Unioncamere il Rapporto nazionale sull’Economia del Mare, che quest’anno è giunto alla XII edizione e che è il documento di riferimento per il “Sistema mare” del nostro Paese il cui perimetro di attività è misurato in tutte le sue dimensioni. L’Economia Blu nel nostro Paese vale 178 miliardi di euro tra componente diretta e indiretta e rappresenta il 10,2% del valore aggiunto dell’intera economia nazionale.


“Sono 1 milione gli addetti che lavorano in ben 228 mila imprese. Nel coordinamento strategico nazionale Assonautica di Unioncamere ricopre un ruolo istituzionale, centrale nell’Economia del Mare, di interconnessione, per raccogliere le istanze e le esigenze delle imprese e portarle nei tavoli opportuni. Un raccordo che ha l’obiettivo di facilitare e semplificare i processi e di osservare e studiare i fenomeni, trovare soluzioni e identificare nuove strategie e progetti di sviluppo per promuovere l’Economia blu in ogni sede nazionale, europea e internazionale, avvalendosi anche di Unioncamere Europa e Assocamerestero – ha proseguito nel suo intervento il Presidente Acampora -. Con l’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare e con il Centro Studi delle Camere di Commercio Tagliacarne, Assonautica ha fatto conoscere, attraverso i loro studi e Rapporti, il vero valore della Blue Economy nazionale contribuendo anche con questi dati a definire le varie proposte di legge per avere un Ministero del Mare, come anche un Piano del Mare. Con il Blue forum Italia Network, raccogliendo per primi la comunicazione 240 Final della Commissione Europea del 17 maggio 2021, Assonautica, insieme alla Azienda Speciale Informare della Camera di Commercio di Frosinone Latina, contribuisce a riunire tutta l’Economia del Mare nazionale, cioè “Gli Utenti del Mare Italiani”, per poter agire tutti insieme sulle politiche nazionali e euro-mediterranee”. “Quello che serve – ha proseguito Acampora – è una visione unica. Oggi il nostro Paese ha deciso che l’Economia del Mare è una filiera strategica e prioritaria, e tutti insieme dobbiamo affrontare questo cambiamento epocale in cui è indispensabile un nuovo dialogo sui target e sulle risorse economiche da mettere in campo per raggiungerli. Avere Raffaele Fitto Vicepresidente esecutivo alla Commissione europea per la Coesione e le riforme è un grande successo dell’Italia e del Governo, anche perché tra i ruoli a lui riconosciuti da Ursula von der Leyen è stato inserito il lavoro di promozione di un’economia blu competitiva e sostenibile in stretto coordinamento con i Commissari competenti. L’Europa ci dice che dobbiamo “essere più semplici e veloci” e l’Italia se vuole può guidare questo processo. Dobbiamo garantire la riduzione degli oneri amministrativi e la semplificazione della legislazione. Con la nuova Commissione dovremo contribuire a ridurre gli obblighi di comunicazione di almeno il 25% e per le PMI rapidamente di almeno il 35%. Per dare sempre più forza ad una “Visione Unica dell’Economia del Mare” dobbiamo superare le barriere che ancora oggi esistono, evitando un approccio parcellizzato che guarda solo ai singoli settori”.


“Il Regolamento di attuazione del codice della nautica da diporto, appena approvato dal Ministro Salvini, che ha recepito tutte le istanze di Assonautica Italiana sulla semplificazione e sulla nautica sociale, sicuramente rappresenta un importante passo avanti verso la semplificazione – ha aggiunto Acampora – ha richiesto ben 4 anni di lavoro ed è stata firmata da ben 14 Ministri. Quando guardiamo a temi come la semplificazione, la digitalizzazione e la sburocratizzazione dobbiamo pensare in modo unico, attraverso strumenti armonici e integrati che possano essere utili alle imprese e aumentare la competitività dell’intero Paese. Oggi esistono in alcuni settori degli sportelli telematici, ma agiscono in maniera esclusivamente settoriale. Ma non si può non pensare di dover dotare la nostra Nazione di uno Sportello Unico Nazionale sull’Economia del Mare. Dal Blue Forum di Gaeta abbiamo lanciato questa proposta, consegnata anche al Mimit; come esperto l’ho sottoposta anche all’attenzione della Struttura di Missione, oggi Dipartimento, per la definizione del collegato della Blue Economy che sta stilando. Per quanto riguarda le priorità, i temi fondamentali sono: green deal, ricerca e innovazione”. “Sappiamo che gli obiettivi del green deal sono molto ambiziosi – ha ribadito – e che il rischio più grande è di perdere intere filiere se non si stabilisce una rotta percorribile. Serve una mobilitazione di risorse senza precedenti in Europa e nel nostro Paese per mettere le imprese in condizione di affrontare le necessarie transizioni in materia di energia, ambiente e digitalizzazione. La transizione ecologia sta creando molti punti di discontinuità, ma può offrire delle opportunità. Occorre ragionare su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, perché l’industria armatoriale sta affrontando un cambio di paradigma che impone una forte accelerazione verso le nuove frontiere tecnologiche”.


Da Palermo il Presidente Acampora ha poi lanciato una sfida: “Il settore industriale è in continua trasformazione e la spinta di Industria 5.0 consentirà di cavalcare sempre di più l’innovazione. Oggi, voglio lanciare una grande sfida: “Economia del Mare 5.0″. Per essere coerenti con il giusto approccio di sistema, dove il Mare ha la forza di rappresentarsi in modo unico e competitivo con il suo sistema imprenditoriale. Occorre guardare alle prospettive future con un orizzonte temporale di più ampio respiro”. Il “Sistema Mare” cresce più dell’intera economia del nostro Paese e questo dimostra che ha enormi potenzialità e che può fare molto di più. L’ambizione più grande del Piano del Mare è proprio nella sua visione d’insieme, che merita di essere sostenuta e noi continueremo ad essere in prima linea per dare attuazione alle strategie che sono ampiamente declinate nel documento”, ha concluso Acampora.

Askanews è Media Partner del Dubai Hub for Made in Italy

Askanews è Media Partner del Dubai Hub for Made in ItalyRoma, 25 set. (askanews) – Il Dubai Hub for Made in Italy di Italiacamp accoglie Askanews come Media Partner ufficiale, consolidando una collaborazione strategica con una delle più autorevoli agenzie di stampa italiane.


Da oltre cinquant’anni, Askanews offre un’informazione imparziale e approfondita, in grado di raccontare il mondo che ci circonda in maniera veloce ed immediata, attraverso contenuti multimediali e con una vocazione internazionale e digitale. Grazie alla consolidata esperienza nel settore dell’informazione, Askanews contribuirà a diffondere notizie, approfondimenti e aggiornamenti legati alle attività dell’Hub e dei suoi partner corporate e istituzionali, in Italia e negli UAE. In particolare, verranno promossi i progetti più innovativi e le iniziative imprenditoriali che valorizzano le eccellenze italiane in una delle aree più dinamiche e in crescita a livello mondiale, permettendo a partner e membri dell’Hub di aumentare la propria visibilità in Italia e all’estero.


L’iniziativa ha l’obiettivo di amplificare la promozione del Made in Italy offrendo alle aziende italiane un’importante vetrina nel contesto italiano e internazionale degli Emirati Arabi Uniti e aprendo nuove possibilità di crescita e networking globale. Leo Cisotta, General Manager di Italiacamp EMEA: “La collaborazione con Askanews rappresenta un ulteriore passo in avanti verso una completa integrazione delle attività di Italiacamp in Italia e nella regione del Golfo, in particolare e negli Emirati Arabi Uniti. Il Dubai Hub for Made in Italy si conferma come un punto di riferimento per tutte le aziende italiane interessate a espandersi nei mercati del Golfo, offrendo opportunità di business, networking, formazione. Con Askanews contiamo di portare a conoscenza di un numero sempre maggiore di aziende italiane le opportunità e le prospettive di una regione in forte sviluppo economico e transizione sociale”.


Marco Di Marco, Deputy Ceo di Askanews: “Siamo davvero entusiasti di questo ampliamento, e del nuovo respiro internazionale, dell’alleanza, sin qui sperimentata, con Italiacamp. Essere media partner di un’interfaccia strategica, per la promozione integrata dell’Italia nel mondo, in un Paese riconosciuto quale ponte tra Europa, Africa e Asia, ci consentirà di rafforzare la nostra copertura informativa multimediale, con un’offerta dedicata di prodotti e di servizi, anche di carattere specialistico, settoriale; così, come di mettere in luce il protagonismo della comunità italiana, relativamente giovane e pienamente integrata, negli Emirati Arabi Uniti, a partire dall’ampia e qualificata presenza imprenditoriale”.

Lavoro, politiche attive e formazione al centro di Net Forum

Lavoro, politiche attive e formazione al centro di Net ForumRoma, 25 set. (askanews) – Su iniziativa della senatrice Susanna Camusso, si è svolto il Summit di Net Forum, presso la Biblioteca ‘Giovanni Spadolini’ di Palazzo Madama, un appuntamento che ha rappresentato la sintesi delle attività svolte nell’anno, focalizzate sul miglioramento dell’Ecosistema del lavoro e della formazione.


Nella mattinata di lavori è stato presentato il Libro Bianco del Lavoro e della Formazione 2024, illustrato tra gli altri da Luigi Nicolais, ex Ministro della Funzione Pubblica. Sono state inoltre approfondite le linee di indirizzo di Fondimpresa, associazione senza scopo di lucro, costituita da Confindustria, Cgil ,Cisl e Uil al fine di promuovere la formazione professionale continua, per migliorare il livello di competitività delle imprese e l’occupabilità dei lavoratori. Per Fondimpresa sono intervenuti il vicepresidente Fulvio Bartolo e il direttore Elvio Mauri. Il progetto di Net Forum è basato sulla discussione permanente tra operatori della formazione attraverso la piattaforma Snap Learning e su eventi in presenza che si sono tenuti a Milano, Capri e Roma. Ed oggi, sempre a Roma, si è svolto il Summit, dedicato alla presentazione ai decision maker delle proposte che confluiscono nel Libro Bianco sulle politiche attive del lavoro. Tra gli obiettivi di Net Forum vi è l’integrazione tra pratiche formative all’avanguardia, esigenze del mercato e politiche sociali.


Il Libro Bianco si concentra sull’adattamento della formazione ai cambiamenti tecnologici, demografici ed economici, e propone un modello formativo flessibile e inclusivo in grado di rispondere alle sfide della transizione verso un,’economia digitale e sostenibile. Tra gli aspetti più rilevanti emersi dai workshop del Net Forum vi è l’importanza di promuovere competenze trasversali, come il problem setting e solving e la comunicazione, accanto alle competenze tecniche. Susanna Camusso ha sottolineato come la digitalizzazione e l’automazione, aumentando la velocità del cambiamento rendono necessaria una formazione che non si limiti a far adattare la persona al cambiamento, ma la renda protagonista dell’innovazione.


Nel 2025 il Net Forum si concentrerà sull’Intelligenza artificiale connessa al mondo del lavoro e alla formazione.

Sostenibilità e supply-chain motori dell’attività M&A in Europa

Sostenibilità e supply-chain motori dell’attività M&A in Europa

Roma, 25 set. (askanews) – L’Europa accelera il suo cammino verso la sostenibilità con una stretta regolatoria che rende il continente terreno fertile per il dealmaking. Leader aziendali e investitori danno sempre più importanza a temi legati alla sostenibilità, con un particolare occhio di riguardo verso la propria catena di fornitura, sia per questioni legali che reputazionali. Con l’entrata in vigore della CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive), si intensifica la richiesta di esperti d’indagine esterni capaci di individuare i rischi nascosti della supply-chain.


Questo è il messaggio chiave che emerge dal rapporto Chain Reaction. How supply chain considerations and sustainability are shaping M&A in Europe del team Forensic Investigations & Intelligence di RSM Corporate Finance, già noto come la startup d’intelligence 36Brains. Con il supporto di Mergermarket, sono stati intervistati top manager di aziende, fondi di private equity e hedge fund provenienti da Italia, Spagna, Germania e Grecia per comprendere come gli investitori europei stanno affrontando la stretta regolatoria delle nuove normative UE. Il panorama M&A europeo Secondo l’indagine, l’attuale volume di attività di M&A in Europa rimane ben al di sopra dei livelli pre-pandemia con alcuni trend interessanti:


Aumenta la fiducia nel dealmaking in tutto il continente, con il 67% degli investitori che prevede di effettuare da una a tre transazioni nei prossimi 12 mesi I settori in maggiore crescita sono industria e chimica (28%), beni di consumo e tempo libero (22%) ed energia, industria mineraria e i servizi di pubblica utilità (22%) Germania (28%), Spagna e il Portogallo (25%) e Austria e Svizzera (17%) prevedono la maggiore crescita delle attività di fusione e acquisizione. Al contrario, l’Italia e la Grecia mostrano segnali meno promettenti, con una crescita prevista rispettivamente del 3% e del 2%. Sostenibilità e CSDDD Se in passato la Corporate Social Responsibility dipendeva principalmente dalla visione dei leader aziendali, l’entrata in vigore della CSDDD e dell’obbligo della rendicontazione di sostenibilità con la CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) sta spingendo le imprese a perseguire attivamente le opportunità di sostenibilità, creando aspettative positive per il mercato. Infatti, il 92% degli intervistati ritiene che queste norme renderanno l’Europa una destinazione più attrattiva per gli investimenti.


Tuttavia, le aziende continuano a incontrare difficoltà nell’implementare azioni concrete. Con l’applicazione della LkSG(la normativa tedesca sulla supply-chain che ha preceduto la CSDDD) a gennaio 2023, la Germania si è affermata come leader europeo nella responsabilità aziendale lungo le catene di fornitura globali. Il 93% degli intervistati tedeschi considera le regolazioni nazionali strumenti efficaci per navigare i nuovi obblighi aziendali, una percentuale nettamente superiore al 43% della media degli altri Paesi dell’UE. Attualmente, i membri dell’Unione stanno osservando attentamente la Germania per comprendere le sfide che deve affrontare, poiché dovranno presto fare fronte a problemi simili. Il 68% dei leader aziendali, infatti, prevede di introdurre processi di due diligence sulla propria catena di fornitura come prassi standard nei prossimi due anni, con un focus su aspetti come l’impatto globale (28%), le violazioni dei diritti umani (25%) e l’impatto ambientale (20%). Per il 57% degli intervistati, la conformità legale e normativa rappresenta il vantaggio principale, seguita dall’allineamento con i valori aziendali (47%). In particolare, in Germania e in Italia l’87% (e in Spagna l’80%) degli intervistati ritiene che mantenere catene di fornitura sostenibili sia addirittura fondamentale per mantenere un vantaggio competitivo.


Expertise esterna Molti investitori (91%) intendono rivolgersi a specialisti esterni con una profonda conoscenza delle problematiche specifiche del settore, dei contesti locali e delle sfumature culturali per condurre un’approfondita due diligence della catena di fornitura. Se i consulenti offrono un supporto prezioso per rivedere e riprogettare i processi interni, gli esperti di indagini aziendali sono in grado di cercare riscontri relativi a problemi di specifici fornitori con un approccio volto a raccogliere riscontri o evidenze. “Controversie commerciali, ristrutturazioni della catena di approvvigionamento e una maggiore attenzione regolamentare sull’integrità della supply-chain richiedono un metodo proattivo e dinamico”, afferma Marianna Vintiadis, Partner & Head of Forensic Investigations & Intelligence di RSM Corporate Finance. “I risultati del report Chain Reactionconfermano un trend che stiamo monitorando da qualche anno: cresce la necessità di indagini aziendali approfondite. In un contesto sempre più sotto esame è fondamentale rivolgersi a specialisti che vanno oltre le informazioni provenienti da dati pubblicamente accessibili con un approccio metodico e preciso che include check locali sui fornitori e sopralluoghi in tutto il mondo, non solo ad acquisizione già avvenuta, ma anche in fase di pre-transaction tramite una due diligence approfondita. Mentre il mercato europeo dell’M&A si trova ad affrontare questi cambiamenti, le aziende che danno priorità alla sostenibilità in tutte le loro operazioni e catene di fornitura emergeranno come i target più ricercati in questa nuova era di transazioni responsabili”. Il rapporto allegato è anche scaricabile a questo link: https://www.rsm.global/italy/rsmrev/it/servizi/forensic-investigations-intelligence/reazione-catena-valutazione-sostenibilita-supply-chain-MA-europa Il presente comunicato è disponibile su www.rsm.global/italy/rsmrev/it

Accessibilità digitale, AccessiWay fra le 10 Top StartUp di LinkedIn

Accessibilità digitale, AccessiWay fra le 10 Top StartUp di LinkedInRoma, 25 set. (askanews) – AccessiWay, start up under 30 impegnata sui temi dell’accessibilità digitale, entra per la prima volta nella LinkedIn Top Startups, una classifica delle 10 aziende italiane più interessanti nel panorama delle proposte innovative.


Negli ultimi dodici mesi AccessiWay è cresciuta in termini di organico, con 24 assunzioni che hanno portato a 72 il totale dei dipendenti, con un +50% in termini di forza lavoro, un’età media di 30 anni, il 54% di donne, 6 dipendenti con disabilità assunti. La ricerca di giovani talenti è avvenuta anche attraverso collaborazioni con 13 delle migliori università italiane con le quali sono stati avviati 13 stage formativi; la volontà dell’azienda è sempre stata quella di far crescere i giovani nel mondo accademico per poi farli approdare in quello del lavoro. AccessiWay è presente in altre nazioni europee: Francia, Austria e in arrivo in Germania, con dipendenti di 14 nazionalità diverse. Per Amit Borsok (COO Group AccessiWay) “in AccessiWay l’inclusività e la parità di diritti sono al centro della nostra missione quotidiana. Grazie al nostro incredibile team possiamo fare la differenza per milioni di persone con disabilità. Con la prossima legislazione UE puntiamo ad aumentare il nostro impatto per un web completamente accessibile”.


AccessiWay si è distinta negli ultimi anni fornendo soluzioni efficaci per affrontare le sfide dell’accessibilità digitale, sensibilizzando al contempo sull’importanza dell’inclusione digitale, un diritto ancora negato a centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. In Italia, si è distinta in questi anni per aver posto all’attenzione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni l’importanza dell’inclusione digitale intesa come un diritto. Sono stati elaborati report e dossier contenenti i dati dell’accessibilità digitale in diversi settori: dai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione, al turismo, all’accessibilità delle piattaforme online. Con più di 1.000 clienti tra i quali moltissimi player ai vertici del loro settore in Europa, AccessiWay si avvia ad essere una delle aziende più innovative del settore in Europa con un occhio molto attento alla sostenibilità sociale.

Banca Widiba (Mps) festeggia 10 anni in convention a Milano

Banca Widiba (Mps) festeggia 10 anni in convention a MilanoRoma, 25 set. (askanews) – Banca Widiba, la banca digitale e di consulenza finanziaria del Gruppo Montepaschi, celebra i primi dieci anni della sua attività e delinea la traiettoria del prossimo sviluppo, fedele alla continua spinta innovativa, alla forza della Rete e all’ascolto dei clienti, fattori che da sempre la contraddistinguono. L’occasione – informa l’istituto in una nota – è stata la Convention dal titolo “Il futuro è di chi lo scrive” che ha riunito in questi giorni oltre 800 professionisti, tra Consulenti finanziari e dipendenti, al Piccolo Teatro Strehler di Milano, lo stesso luogo dove nel settembre 2014 è stata lanciata Banca Widiba.


In questi primi dieci anni il modello della Banca ha dimostrato la sua efficacia e solidità, contribuendo all’innovazione e all’evoluzione della consulenza finanziaria. La portabilità digitale del conto, l’apertura dello stesso in pochi minuti tramite firma digitale e riconoscimento via webcam, SPID e CIE, il lancio del mutuo completamente digitale e la piattaforma proprietaria di consulenza Wise sono solo alcune delle numerose novità introdotte, che hanno contribuito a far diventare Banca Widiba un punto di riferimento per l’innovazione del settore. La Banca, oggi, mette a disposizione dei suoi oltre 270.000 clienti un’offerta completa di servizi e conta una Rete di 570 consulenti finanziari su tutto il territorio nazionale.


Banca Widiba è pronta ad affrontare la prossima fase di sviluppo contando su un importante piano di investimenti e facendo leva su tecnologia – anche attraverso il potenziamento della piattaforma proprietaria – rafforzamento della Rete di consulenti, ampliamento della gamma di prodotti e posizionamento verso un target di clientela di fascia sempre più alta. Durante i lavori della Convention – si legge ancora nella nota – Banca Widiba ha riaffermato l’impegno per garantire ai propri Consulenti finanziari soluzioni tecnologiche innovative, volte a offrire ai clienti nuove esperienze sempre più evolute. La Banca ha recentemente avviato una partnership con iGenius, azienda italiana all’avanguardia nell’IA generativa applicata alla Business Intelligence (BI), per implementare le proprie soluzioni di BI. Per raccontare le potenzialità e i benefici che l’IA generativa porterà nella quotidianità di ogni advisor, Banca Widiba ha ospitato sul palco dell’evento il fondatore e CEO di iGenius, Uljan Sharka.


“Banca Widiba celebra i suoi primi dieci anni con asset in continua crescita e guarda al futuro con fiducia, passione e l’impegno a rimanere un punto di riferimento per qualità del servizio e innovazione, fedele al proprio modello di banca digitale con al centro il consulente finanziario”, ha commentato Marco Marazia, Direttore Generale di Banca Widiba. “Abbiamo voluto riunire tutta la squadra di talenti di Widiba proprio nel luogo dove avevamo annunciato la nostra nascita, quando la Banca che abbiamo realizzato era ancora solo un sogno. Siamo orgogliosi di quanto abbiamo costruito, ma vogliamo continuare a scrivere il futuro, anticipando i cambiamenti e creando valore per tutti i nostri stakeholder”.

Imballaggi industriali e commerciali, Protocollo intesa UNIRIMA-Erion Packaging

Imballaggi industriali e commerciali, Protocollo intesa UNIRIMA-Erion PackagingRoma, 25 set. (askanews) – Dare vita a un modello virtuoso per il miglioramento e l’ottimizzazione della filiera di gestione integrata dei Rifiuti di Imballaggio provenienti dalle superfici industriali e commerciali. Questo è l’obiettivo del Protocollo d’Intesa firmato da UNIRIMA, l’Unione Nazionale Imprese Raccolta Recupero Riciclo e Commercio dei Maceri e altri Materiali, ed Erion Packaging, Consorzio del Sistema Erion, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dedicato alla gestione dei Rifiuti di Imballaggi dei prodotti tecnologici.


Il Protocollo d’Intesa nasce dalla volontà delle due realtà di attuare un programma sostenibile di ottimizzazione della filiera del packaging delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e delle batterie, in un’ottica di miglioramento delle performance ambientali e in linea con lo sviluppo di una adeguata prassi di economia circolare. Il programma congiunto prevede la promozione di un modello di convenzione tra gli associati UNIRIMA e i produttori consorziati a Erion Packaging. Inoltre, UNIRIMA ed Erion Packaging si impegnano all’attuazione di campagne di comunicazione e informazione rivolte al personale delle imprese associate a UNIRIMA e ai loro clienti, per estendere la conoscenza del programma e la diffusione delle migliori pratiche di gestione dei rifiuti. L’accordo stabilisce anche l’istituzione di un tavolo di attuazione e monitoraggio, composto da rappresentanti di entrambe le associazioni, per supervisionare l’attuazione del Protocollo d’Intesa e l’implementazione del programma. La collaborazione tra UNIRIMA ed Erion Packaging si inserisce nel solco della normativa italiana sui rifiuti, il D. Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 (“TUA”), che disciplina gli obblighi delle aziende nella gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio.


“La firma del Protocollo d’Intesa rappresenta un passo significativo verso un sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio più efficiente e sostenibile in Italia. L’iniziativa porterà all’aumento dei tassi di riciclaggio e recupero, contribuendo sostanzialmente alla transizione verso un’economia circolare, un settore in cui l’Italia rappresenta un esempio virtuoso e all’avanguardia a livello europeo. Ci auguriamo che questo accordo possa costituire un modello replicabile anche dagli altri consorzi del sistema Erion” ha dichiarato Giuliano Tarallo, Presidente di UNIRIMA. “La ricerca della sostenibilità ambientale e la promozione della circolarità delle Materie Prime Seconde rappresentano per Erion Packaging, e tutto il Sistema Erion, obiettivi quotidiani che tracciano la strada di un lavoro condotto per il bene del territorio, della salute pubblica e dell’economia. L’accordo con UNIRIMA guarda in questa direzione, fissando obiettivi di miglioramento della qualità e della quantità della raccolta del packaging su suolo commerciale e industriale. La collaborazione tra queste due importanti realtà dell’economia circolare è una vera e propria strategia per l’implementazione della transizione green in Italia e in Europa e questo Protocollo rappresenta un esempio che ci rende orgogliosi e ancora più convinti della sua utilità”, ha dichiarato Claudio Formisano, Presidente di Erion Packaging.

A2A, Mazzoncini: entro fine anno possibile accordo con Ascopiave

A2A, Mazzoncini: entro fine anno possibile accordo con AscopiaveMilano, 25 set. (askanews) – Si può arrivare a un accordo già a fine anno tra A2A e Ascopiave, per la cessione di parte della rete di distribuzione gas in Lombardia, nelle province di Brescia, Bergamo, Cremona, Pavia e Lodi, che attualmente è gestita da società controllate al 100% da A2A. Lo ha spiegato l’Ad di A2A, Renato Mazzoncini, a Milano per l’Energy Summit organizzato dal Sole 24 Ore. “E’ partita la due diligence e adesso abbiamo dato un’esclusiva sino al 15 dicembre. Ci muoviamo abbastanza velocemente, entro fine anno ci potrebbe essere qualche novità”, ha spiegato ai cronisti. “Abbiamo aperto un’esclusiva, il lavoro è abbastanza lungo e per fine anno al massimo si può arrivare a un signing non certo a un closing”, ha chiosato il top manager.