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Renault Scenic E-Tech Electric è Car of The Year 2024

Renault Scenic E-Tech Electric è Car of The Year 2024Milano, 26 feb. (askanews) – La Renault Scenic E-Tech Electric si aggiudica il premio Car of The Year 2024. Il crossover elettrico costruito sulla piattaforma AmpR medium (ex Cmf-Ev dell’Alleanza con Nissan e Mitsubishi) ha preceduto Bmw i5, Byd Seal (prima vettura cinese a partecipare al concorso), Peugeot 3008, Volvo Ex30, Toyota Chr e Kia Ev9.


La Scenic è stata votata da 58 giornalisti di 22 Paesi specializzati nel settore auto e ha raccolto 329 punti. E’ il settimo modello Renault a ricevere il premio di The Car of the Year, dopo Renault 16 (1966), Renault 9 (1982), Clio (1991), Scenic (1997), Megane (2003) e Clio (2006). Con un’autonomia fino a 625 km Renault Scenic misura 4,47 metri, pesa 1.890 kg e si propone come vettura per la famiglia e per i lunghi viaggi. Prezzi a partire da 40.050 euro.

Byd svela supercar per competere con Ferrari e Lamborghini

Byd svela supercar per competere con Ferrari e LamborghiniMilano, 26 feb. (askanews) – Byd ha svelato l’attesa supercar elettrica U9 da 233.450 dollari nata per competere con Ferrari e Lamborghini. Durante la presentazione della U9 a Shanghai il presidente di Byd, Wang Chuanfu, ha annunciato l’intenzione di raddoppiare il piano di buyback dino a 400 milioni di yuan per sostenere le quotazioni del titolo che da inizio anno ha perso il 12% circa, penalizzato dalle previsioni di un rallentamento delle vendite di veicoli elettrici. Positiva la reazione in Borsa con il titolo che a Hong Kong ha guadagnato l’1,35%.


La supercar si chiama U9 ed è prodotta dal brand di lusso Yangwang controllato da Byd. Inizialmente sarà venduta solo in Cina. Dotata di 1.300 CV, grazie a 4 motori capaci di 21mila giri e 1680 Nm di coppia, copre lo 0-100 in 2,36 secondi, mentre la velocità massima è di 310 km/h. Yangwang lancerà una berlina di lusso nel corso del 2024 e attualmente ha in vendita il suv U8.

Stellantis fornirà ad Ayvens 500mila veicoli in 3 anni in Europa

Stellantis fornirà ad Ayvens 500mila veicoli in 3 anni in EuropaMilano, 26 feb. (askanews) – Ayvens, leader mondiale della mobilità sostenibile, e Stellantis hanno raggiunto un accordo quadro multimiliardario di importanza strategica. L’intesa prevede l’acquisto di fino a 500mila veicoli da parte delle affiliate di Ayvens per la sua flotta di leasing a lungo termine in tutta Europa, nei prossimi tre anni. Le prime consegne inizieranno nel primo semestre del 2024 e proseguiranno per tutto l’anno.


Ayvens è stata creata a maggio 2023 quando Ald Automotive ha acquisito LeasePlan, una delle società leader al mondo per la gestione flotte e per la mobilità. Attualmente è il numero uno della classifica come player globale nel leasing auto multi-channel e multi-brand. Grazie a questo accordo, Ayvens e i suoi clienti potranno scegliere tra un’ampia gamma di veicoli degli iconici brand Stellantis. Tra questi, Alfa Romeo, Citroën, DS Automobiles, Fiat, Jeep, Lancia, Opel, Peugeot e Vauxhall. I brand coinvolti potranno aumentare in futuro fino a coprire l’intero portfolio Stellantis. Le consegne ad Ayvens includeranno un’ampia gamma di segmenti, dalle city car ai suv oltre ai furgoni e ai minivan. “Sono entusiasta di annunciare questa innovativa partnership con Ayvens, che permetterà di sostenere la progressiva transizione dei clienti di Ayvens verso una mobilità più sostenibile. Grazie ai nostri brand iconici e alla nostra offerta di veicoli elettrici siamo in grado di offrire una soluzione su misura per ogni esigenza, ogni budget e stile di vita”, ha detto Carlos Tavares, Ceo di Stellantis.


“Siamo estremamente soddisfatti di aver raggiunto questo accordo quadro con Stellantis, con l’obiettivo di fornire ai nostri clienti dei veicoli multi-brand di qualità, aiutandoli progressivamente nel processo di transizione verso una mobilità più sostenibile, grazie all’eccellenza della gamma prodotti e della qualità dei servizi”, ha detto Tim Albertsen, Ceo di Ayvens.

Fiat 500e, partiti da Mirafiori i primi modelli per debutto Usa

Fiat 500e, partiti da Mirafiori i primi modelli per debutto UsaMilano, 25 feb. (askanews) – I primi modelli di Fiat 500e 100% elettrica destinati agli Stati Uniti sono usciti dalla linea di assemblaggio di Mirafiori. Il primo blocco di consegne è andato sold-out in meno di una settimana. L’inizio delle consegne del primo modello elettrico di Stellantis negli Usa è previsto alla fine del primo trimestre. La Fiat 500e offre un’autonomia stimata di 149 miglia grazie a una batteria da 42 kWh.


“Siamo entusiasti che la Fiat 500e abbia ufficialmente iniziato il suo viaggio per raggiungere i clienti in Nord America”, ha affermato Olivier Francois, Ceo di Fiat e Cmo globale di Stellantis. “La 500e ha registrato più di 185mila unità in tutto il mondo dal suo lancio e sta svolgendo un ruolo rilevante nella transizione verde delle città di tutto il mondo, continuando il percorso di elettrificazione del marchio”. In Europa, la 500e è leader nel mercato delle city car elettriche per il secondo anno consecutivo ed è fra i modelli Fiat più premiati di sempre. La versione di lancio negli Usa sarà la (Red) Edition al prezzo di 32.500 dollari, esclusi 1.595 dollari di destination charge, ed è posizionata per trarre vantaggio dagli incentivi governativi. Il prezzo include una wallbox o crediti di ricarica tramite Free2move Charge.

Nuova Mini Countryman cresce e diventa un crossover per famiglie

Nuova Mini Countryman cresce e diventa un crossover per famiglieMilano, 23 feb. (askanews) – Il 2024 è un anno importante per Mini che rinnova tutta la gamma per consolidare i risultati di crescita ottenuti nel 2023. In Italia le vendite sono aumentate del 5% a 18.756 auto, superando il risultato di gruppo (+0,9% a 295.474 auto), con una quota di elettrico pari al 15%.


Dopo la presentazione della classica Mini Cooper che sarà completata da una versione 5 porte e dalla cabrio in autunno, tocca alla Countryman. La più grande delle Mini, che in Italia rappresenta circa il 50% dei volumi, cresce ancora in dimensioni (+13cm in lunghezza per 4,4m; 8cm in altezza) per conquistare nuovi segmenti di mercato, proponendosi come prima auto anche per famiglie. Altra novità attesa entro l’anno è l’inedito crossover Aceman in versione solo elettrica. La nuova Mini Countryman è la prima Mini ad essere prodotta in Germania nello stabilimento di Lipsia dove si assemblano anche le batterie per le auto elettriche. Il design è essenziale all’insegna della nuova filosofia “charismatic semplicity”. Ampia la gamma di versioni: elettrica, benzina, diesel, a 2 e 4 ruote motrici. L’entry level è la Countryman C con motore 1.5 turbo benzina 3 cilindri mild hybrid da 170 CV con cambio automatico e trazione anteriore, come la versione diesel ibrida da 163 CV. Al top di gamma la Mini Countryman John Cooper Works ALL4 con il 2.0 turbo benzina da 300 CV, trazione integrale e cambio steptronic a 7 rapporti, con leve al volante. Due le versioni elettriche con batteria da 65 kWh: la E con 204 CV e fino a 463 km di autonomia e la SE con doppio motore, trazione integrale e 313 CV.


A bordo la Mini Countryman presenta un design interamente rinnovato e ancora più minimale: non c’è più il quadro strumenti sopra il volante sostituto da un head-up display (optional) e manca il cambio sostituito da una leva sulla plancia sotto il grande schermo ovale centrale Oled. Le bocchette di ventilazione sono disposte in verticale. Nuovo l’infotainment con il sistema operativo Mini Operating System 9, con assistente vocale evoluto, e personalizzabile con 8 diversi scenari con colori e suoni dedicati. Possibile modificare anche la firma luminosa dei fanali. Tre le modalità di guida: Core base, Green e Go-Kart. Numerosi gli Adas, per un livello 2 di guida autonoma. Fra questi il driving assistant e il parking professional che consente di parcheggiare la vettura senza restare a bordo. Per semplificare la scelta dei clienti e il processo produttivo, non ci sono più singoli optional ma 4 trim o allestimenti personalizzabili: Essential, Classic, Favoured e il più sportivo Jcw, con pelle vegana dove presente. Abbiamo avuto modo di provare la Mini Countryman C e la John Cooper Works ALL4 su un percorso misto di circa 80 km nei pressi di Firenze. La qualità è la finitura degli interni è elevata, come l’abitabilità anche al posteriore grazie al maggior spazio a disposizione. Buono lo spazio nel bagagliaio: 450 litri che diventano 1.450 con il sedile posteriore abbattuto. L’infotainment è completo e abbastanza intuitivo. L’assetto presenta un buon compromesso fra comfort e handling. La versione C con il 3 cilindri benzina si è rivelata sufficientemente potente per effettuare sorpassi in sicurezza, ma un pò rumorosa soprattutto in avvio e alle basse velocità. Rumore che diventa sound nella versione Jcw che presenta un doppio terminale di scarico al posteriore. Al top le performance, con uno 0-100 in 5,4 secondi e una velocità massima di 250 km/h, a fronte di consumi non esorbitanti (11l/100 km al termine della prova quasi tutta in modalità Go-Kart). Ottimo l’handling, anche se nella modalità più sportiva si ha la sensazione di uno sterzo fin troppo diretto e reattivo, mentre l’altezza compromette un po’ il go-kart feeling caratteristico della classica Mini Cooper. I prezzi partono da 34.900 per la Countryman C in versione base (cento euro in più del modello precedente) fino ai 51mila della Jcw top di gamma, con con una differenza di prezzo fra il modello base diesel (37.900 euro) e quello elettrico di meno di 3mila euro (40.700).

Renault prosegue offensiva segmenti C e D con Austral, Espace e Rafale

Renault prosegue offensiva segmenti C e D con Austral, Espace e RafaleMilano, 22 feb. (askanews) – Dopo un 2023 chiuso con un aumento delle vendite in Italia del 36% e una quota di mercato del 5,2%, Renault prosegue l’offensiva nel segmento C che vale circa il 30% del mercato (70% suv) e D con una gamma rinnovata. A partire dal suv Austral (4,5 mt) che festeggia le 10mila immatricolazioni, mentre nel segmento D può contare sulla quinta generazione di Espace (4,7 mt) e sul suv Rafale già ordinabile con le prime consegne attese a giugno.


Le tre vetture utilizzano la stessa piattaforma, la Cmf-CD, sviluppata con l’Alleanza per l’elettrificazione e impiegata su 2 milioni di veicoli. Punto di forza è la versatilità: può ospitare diverse motorizzazioni ibride e plug-in, sfrutta una piattaforma elettronica comune e può essere equipaggiata con l’ultima versione del sistema di quattro ruote sterzanti 4 Control Advanced (optional sulle versioni base) che aiuta nelle manovre in città (10,4 mt il raggio di sterzata, come una Clio) e aumenta la stabilità in viaggio, abbinato alle sospensioni multilink al retrotreno e al nuovo Multisense per gestire le modalità di guida. A livello di propulsori, l’ultimo arrivato, che si aggiunge agli ibridi da 130 e 160 CV è l’e-Tech Full-Hybrid da 200 CV con cambio automatico a 4 rapporti che promette di ridurre consumi (circa 5l/100km) ed emissioni (100 g/km). Il motore termico è un 3 cilindri da 1,2 litri turbo benzina. A livello di prestazione lo 0-100 viene coperto in circa 8 secondi, mentre la velocità massima è limitata a 175 km/h. A bordo c’è il nuovo sistema di infotainment OpenR Display con 2 schermi da 12 pollici compatibile con Android e Apple (non sempre immediato l’abbinamento con iPhone). Dallo schermo centrale è possibile controllare tutti i settaggi della vettura, incluso servoassitenza e 4 Control (fino a 13 livelli). Le modalità di guida sono tre: economic, comfort e sport più una modalità personalizzabile, accessibili tramite il touchscreen o il pulsante Multisense sul volante. Ad ogni modalità di guida corrispondono settaggi di guida e atmosfere di bordo (illuminazione abitacolo e colore del cockpit) specifici.


La quinta generazione di Espace che abbiamo avuto in prova con la nuova formula su più giorni Brand for you è 14 cm più corta dalla precedente versione, ma mantiene l’opzione della terza fila di sedili cui si accede abbastanza agilmente grazie alla funzione Easy Access che permette di far scorrere in avanti la seconda fila di sedili. L’abitabilità però è limitata con uno spazio per le ginocchia di circa 13 cm. Complessivamente l’Espace è spaziosa e l’abitacolo è luminoso grazie all’ampio tetto panoramico e ben rifinito, confermando le qualità di auto per i lunghi spostamenti. Molto comodi i sedili anteriori con la funzione massaggio (optional). Durante il test drive a fronte di circa 400 km percorsi su strade miste, i consumi medi sono stati pari a circa 8l/100 km. Tre le versioni di Espace disponibili techno, esprit Alpine e iconic, con prezzi a partire da 43.700 euro.

Mercedes ricavi 2023 +2% a 153,2 mld, dividendo sale a 5,3 euro

Mercedes ricavi 2023 +2% a 153,2 mld, dividendo sale a 5,3 euroMilano, 22 feb. (askanews) – Mercedes chiude il 2023 con consegne, inclusi i van, in crescita dell’1,5% a 2,492 milioni di unità e ricavi del 2% a 153,2 miliardi di euro. Il free cash flow industriale è pari 11,3 miliardi (+39%), la liquidità a 31,7 miliardi (+19%). In crescita il dividendo da 5,2 a 5,3 euro per azione, abbinato a un nuovo piano di buy back da 3 miliardi di euro da completare entro inizio luglio 2025. Per i dipendenti il gruppo distribuirà ad aprile un premio di risultato pari a 7.300 euro. In decisa crescita il titolo in Borsa: +5,2% a 71,6 euro.


“Mercedes-Benz ha continuato la sua trasformazione, sviluppando soluzioni elettriche e digitali all’avanguardia e ottenendo solidi risultati finanziari. Il team è riuscito ancora una volta ad attuare la nostra strategia in un contesto difficile, consegnando l’eSprinter e la nuova Classe E. Allo stesso tempo, abbiamo preparato il terreno per prodotti e piattaforme di prossima generazione come Van.Ea e MB.OS. per mantenere Mercedes-Benz all’avanguardia del settore”, ha detto il Ceo, Ola Kaellenius. Sul fronte del ritorno per gli azionisti “c’è ancora spazio di crescita sia per l’Eps grazie al piano di buyback sia per il dividendo”, ha detto Kaellenius durante la call con gli analisti. Per quanto riguarda invece l’ipotesi di misure protezionistiche da parte dell’Ue per fronteggiare la competizione cinese, Kaellenius ha confermato la propria contrarietà: “qualsiasi misura per aumentare il protezionismo rischia di distruggere valore. Noi ci opporremo”.


La divisione auto nel 2023 registra un calo delle consegne del 4,1% a 2,044 milioni di unità. In crescita la vendita di auto bev del 61% a 240,700 unità e di eVans del 51% a 22.700 unità. Il risultato operativo è pari a 19,7 miliardi in calo del 3,9% penalizzato dalla performance nel IV trimestre (-20,1% a 4,3 mld). A livello di redditività, il ritorno sulle vendite (Ros) per le auto è pari al 12,6% (-2 p.p.), per i furgoni al 15,1% (+3,9 p.p.), mentre il Roe della divisione Mercedes Benz Mobility è del 12,3% (-4,5 p.p.). Per il 2024, Mercedes si aspetta ricavi sui livelli del 2023, un Ebit e un free cash flow industriale in leggero calo. Per la divisione auto il Ros è atteso fra il 10-12%, per i van fra 12-14% per la divisione Mobility un Roe del 10-12%.

Stellantis protagonista mostra Mimit su brand e brevetti italiani

Stellantis protagonista mostra Mimit su brand e brevetti italianiMilano, 18 feb. (askanews) – In occasione dei 140 anni dell’Ufficio Italiano Marchi e Brevetti, il Palazzo Piacentini di Roma ospita la mostra 2Identitalia The Iconic Italian Brands” dal 13 febbraio fino a fine marzo. Organizzata dal Mimit per promuovere e valorizzare l’industria italiana e le sue eccellenze, può contare sulla partecipazione di oltre 100 aziende, con affissioni pubblicitarie, materiale foto-video e storia dei loro stemmi.


Tra i protagonisti ci sono i marchi italiani di Stellantis: Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Maserati. Nel 1910, nasce la società A.L.F.A. (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili), che si distingue non solo per il suo Design italiano ma anche per i primati sportivi che l’hanno resa unica al mondo. Lo stemma del brand incorpora elementi distintivi di Milano mentre la comunicazione è sempre stata focalizzata ad esaltare l’emozione unica che trasmette la guida di un Alfa Romeo. (segue)

Ferrari svela la livrea 2024 delle 499P in gara nel Fia Wec Hypercar

Ferrari svela la livrea 2024 delle 499P in gara nel Fia Wec HypercarMilano, 18 feb. (askanews) – Nel giorno in cui ricorre il compleanno di Enzo Ferrari, che nacque a Modena il 18 febbraio 1898, la Casa di Maranello svela la livrea della Ferrari 499P che sarà impegnata nel FIA WEC 2024 nella classe Hypercar. Si accendono così i riflettori sulla seconda stagione iridata, che scatterà con la prima gara il 2 marzo, in Qatar, che avrà protagonista la squadra Ferrari – AF Corse con le vetture numero 50 e 51.


Tradizione e innovazione dialogano nella nuova livrea della Hypercar della Casa di Maranello, un “abito” che, mentre richiama da vicino la storia recente di una stagione 2023 che ha visto la squadra italiana conquistare la 24 Ore di Le Mans del Centenario e concludere al secondo posto in classifica Costruttori, guarda al futuro introducendo elementi innovativi. Nuovo rispetto alla precedente annata è anche lo schema compositivo studiato per le due 499P numero 50 e 51 che saranno affidate in gara a sei piloti ufficiali della Casa di Maranello. L’obiettivo principale è quello di esaltare il corpo della vettura e l’abitacolo con due blocchi di colore sfalsati, che creano un ritmo compositivo fluido, e con un design che, mescolando le due tonalità indicate, sappia esaltare linee e tridimensionalità delle geometrie.


Il team Ferrari – AF Corse si presenta al via della stagione 2024 con le 499P numero 50 e 51 affidate, come nella precedente annata, agli equipaggi formati rispettivamente da Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen; Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi. Per la prima volta nella storia il Lusail International Circuit, in Qatar, ospita il Mondiale endurance. Il Paese che affaccia sul Golfo Persico ospita il Prologo (24-25 febbraio) che anticipa la 1812 Km del Qatar, gara d’esordio dell’annata sulla distanza delle dieci ore (2 marzo). A seguire il calendario del FIA WEC includerà la 6 Ore di Imola (Italia; 21 aprile), la 6 Ore di Spa-Francorchamps (Belgio; 11 maggio), la 24 Ore di Le Mans (Francia; 15-16 giugno), la 6 Ore di São Paulo (Brasile: 14 luglio), la Lone Star Le Mans al Circuit of the Americas – COTA (USA; 1 settembre); la 6 Ore del Fuji (Giappone; 15 settembre); la 8 Ore del Bahrain (2 novembre).

Stellantis, Tavares: no a fusioni, siti italiani hanno un futuro

Stellantis, Tavares: no a fusioni, siti italiani hanno un futuroMilano, 15 feb. (askanews) – Stellantis archivia un 2023 con risultati in crescita, anche se impattati dagli scioperi e dall’aumento del costo del lavoro negli Stati Uniti, e con una solida generazione di cassa che hanno spinto il gruppo ad alzare il dividendo a 1,55 euro (+16%) e a lanciare un piano annuale di buyback fino a 3 miliardi. Confermati anche gli obiettivi 2024, nonostante le incertezze sul fronte macro e sulla tenuta della domanda in particolare per i veicoli elettrici, mentre è stata smentita categoricamente dal Ceo Carlos Tavares qualsiasi ipotesi di fusione, in particolare con Renault. Positivo l’effetto in Borsa con Stellantis miglior titolo a Piazza Affari in rialzo del 5,7% a 23,87 euro.


Le consegne nel 2023 sono aumentate del 7% a 6,2 milioni di unità, i ricavi del 6% a 189,5 miliardi di euro, l’utile dell’11% a 18,6 miliardi di euro. Stabile il risultato operativo a 24,3 miliardi di euro (+1%) a causa dei circa 700 milioni persi per gli scioperi Usa, alla crescita delle vendite di veicoli a batteria che hanno margini più bassi e all’aumento della concorrenza. Come conseguenza il margine (Aoi) sui ricavi è diminuito al 12,8% (-60 pb). A livello geografico soffrono gli Usa e l’Europa, mentre brilla il “terzo motore” (Medio Oriente, Africa, Cina e India) con una crescita dei ricavi doppia rispetto a quella del gruppo e margini vicini a quelli europei. Riguardo l’Italia dove Stellantis è leader in tutti i segmenti di mercato, Tavares ha voluto smentire le ipotesi di ridimensionamento delle attività circolate nelle ultime settimane con l’aumentare della tensione con il governo. “Per raggiungere l’obiettivo di produzione di un milione di veicoli al 2030 abbiamo bisogno di tutti gli stabilimenti italiani, quindi c’è un futuro anche per Pomigliano e Mirafiori. Arriveranno nuovi modelli, ma non posso dire quali”.


Nello specifico a Pomigliano “ci sarà un nuovo modello dopo la Panda” che uscirà di produzione nel 2026, mentre per Mirafiori dove si producono la 500e e Maserati “servono gli incentivi per l’elettrico. La cassa integrazione (7 settimane da metà febbraio a fine marzo) è dovuta al calo della domanda. Dobbiamo lavorare a stretto contatto con il governo, come stiamo facendo”. Stellantis da parte sua, ha ricordato Tavares, ha messo in campo delle iniziative concrete. Il nostro è l’unico paese che lavorerà su due piattaforme: la Stla Medium a Melfi e la Stla Large a Cassino. A Mirafiori è stato inaugurato un centro per la ricerca sulle batterie e il primo hub di economia circolare del gruppo, che ha chiuso l’anno con ricavi in crescita del 18%.


L’anno scorso intanto la produzione è tornata a salire. “Nel 2023 abbiamo fatto un primo passo significativo: la produzione di veicoli è aumentata del 10% a 752mila unità, di cui il 63% destinato all’export. Se continuiamo a crescere a questo ritmo, il traguardo del milione di veicoli può essere raggiungo anche prima del 2030”. Una prospettiva accolta positivamente della Fim che ha chiesto però scelte precise rispetto alle assegnazioni di nuovi modelli nei vari stabilimenti. Positivo anche il giudizio sull’aumento del premio di produzione a 2.112 euro (+10%) che sarà distribuito ad aprile. Critica invece la Fiom che ha definito “paradossale” la situazione di un gruppo che incrementa i profitti e i dividendi mentre i lavoratori di Mirafiori e dell’indotto di Torino subiscono cassa integrazione e licenziamenti.