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A Milano un forum sulla AI: l’impatto economico sarà enorme

A Milano un forum sulla AI: l’impatto economico sarà enormeMilano, 4 apr. (askanews) – Entro il 2025 gli investimenti in Intelligenza Artificiale arriveranno ad un valore stimato di circa 200 miliardi di dollari, con un impatto sul Pil anche maggiore rispetto a quello che hanno avuto le innovazioni nel campo dell’elettricità e dei computer (fonte: Goldman Sachs Economics Research). La spesa in Intelligenza Artificiale, secondo uno degli ultimi rapporti IDC, inoltre, dovrebbe aumentare a livello delle principali industrie nazionali del +20%, con un tasso di crescita medio annuo del +26%, che porterà gli Stati Uniti a rappresentare il 50% di tutti gli investimenti in AI nel mondo.


L’Intelligenza Artificiale sta entrando, dunque, in modo sempre più pervasivo all’interno della quotidianità e delle dinamiche sociali, rivoluzionando l’industria e i mercati internazionali. Le ultime frontiere di questo fenomeno sono state al centro della sesta edizione dell’AI Forum, il più importante appuntamento italiano in ambito AI per il mondo delle imprese, organizzato da AIxIA – Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, in collaborazione con TIG – The Innovation Group. Ad aprire i lavori sono stati i principali protagonisti del mondo istituzionale e regolatorio: Brando Benifei, co-Relatore del Regolamento sull’Intelligenza Artificiale, Parlamento Europeo; Mario Nobile, Direttore Generale dell’AgID – Agenzia per l’Italia Digitale; Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali. In particolare, durante il confronto Gianluigi Greco, Presidente di AIxIA, ha illustrato le opportunità per le imprese italiane di accelerare il proprio business grazie all’incremento di competitività permesso all’adozione dell’AI e dell’AI Generativa, analizzando le linee emerse nel recente evento su “L’Intelligenza Artificiale per l’Italia” promosso dalla Presidenza del Consiglio e a cui lo stesso Greco ha partecipato quale coordinatore del comitato per l’aggiornamento della strategia italiana sull’IA, istituito dal Sottosegretario Alessio Butti. Si è discusso poi del potenziale degli investimenti già decisi per le imprese, a partire dal miliardo di euro stanziato dal Governo attraverso CDP Venture Capital e dagli 800 milioni di euro in cinque anni destinati alla crescita delle startup. “Sia all’interno della business community che nel più ampio contesto sociale l’Intelligenza Artificiale generativa sta diventando un punto di non ritorno con il quale tutti siamo chiamati a confrontarci – ha commentato Gianluigi Greco, Presidente di AIxIA. Se la “prima generazione” di tale tecnologia si è concentrata su capacità ben definite, come la scrittura di testi o la creazione di immagini, a breve e medio termine assisteremo all’avvento di sistemi di Intelligenza Artificiale generativa multimodali, caratterizzati dalla capacità di integrare diversi tipi di linguaggio, come testo, immagini e audio. Lo scorso 13 marzo, a livello Ue, è stato approvato l’AI Act, per assicurare che i sistemi AI utilizzati all’interno dell’Unione Europea siano completamente in linea con i diritti e i valori dell’UE. Crediamo, dunque, che il tema dell’Intelligenza Artificiale debba essere affrontato superando i tradizionali steccati professionali e settoriali, perché si colloca come occasione per stabilire ponti tra soggetti e istituzioni che finora hanno perseguito i propri obiettivi senza imbastire forme di dialogo ad ampio respiro. L’AI Forum si pone come benchmark di un dibattito che strutturalmente varca i confini nazionali per abbracciare istanze etico-sociali condivise su scala europea e globale”.


Pietro Cerretani, CEO di TIG Events ha aggiunto: “L’AI Forum si colloca come occasione di confronto e di dibattito per consolidare la consapevolezza della centralità che l’AI sta già assumendo in linea trasversale rispetto ai particolari contesti operativi, siano essi sociali che economici. Secondo la ricerca sulle tecnologie del Web 3.0, realizzata da TIG – The Innovation Group per Web3 Alliance, la Virtual Reality si colloca (all’89%) come la tecnologia più conosciuta rispetto alle altre soluzioni associate al Web 3.0, tra cui l’Intelligenza Artificiale Generativa (84%), l’Augmented Reality (88%), la Mixed Reality (69%), la Blockchain (77%) e il Metaverso (87%). A differenza delle altre tecnologie Web 3.0, la GenAI è caratterizzata sia da una rapida adozione che da una maggiore diffusione. Le aziende dicono di utilizzare l’Intelligenza Artificiale Generativa principalmente per gestire il servizio clienti (56%). Questi dati mettono in evidenza che il tema dell’AI non può non essere al centro di ogni approccio sistematico alle diverse aree di business. La collaborazione tra AI Forum e TIG va in questa direzione e intende operare per colmare il gap ancora rilevabile nel nostro Paese tra conoscenza e propensione all’utilizzo delle nuove tecnologie. Abbattere i preconcetti rispetto alle soluzioni più innovative diventa un fattore imprescindibile della nostra mission nel contesto sociale considerato nella sua accezione più estesa”.

I.A., Seeweb: accesso esclusivo a dati allenamento causa disuguaglianze

I.A., Seeweb: accesso esclusivo a dati allenamento causa disuguaglianzeRoma, 19 mar. (askanews) – Una forte barriera all’ingresso che ostacola la crescita dell’I.A. in Italia è la scarsa disponibilità di grandi set di dati su cui si allenano i sistemi di intelligenza artificiale. Questi archivi rappresentano delle “barriere artificiali” costruite negli ultimi 20 anni dai grandi fornitori di servizi online, grazie soprattutto allo scraping online, una raccolta a strascico di dati dal Web. Lo afferma Seeweb – azienda italiana con Data Center nel Lazio e nella Lombardia e impegnata nel fornire infrastrutture per l’Intelligenza Artificiale – in un documento depositato alla X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, nel corso dell’Indagine Conoscitiva sugli impatti dell’Intelligenza Artificiale nel settore produttivo.


Limitare l’accesso ai dataset raccolti dagli operatori globali sta portando come conseguenza diretta – ad un numero chiuso di operatori che li possono sfruttare pienamente e questo spiega bene perché l’Intelligenza Artificiale si sta concentrando maggiormente negli Usa e molto meno in Europa dove c’è molta regolamentazione e poca innovazione. E del resto valore di mercato delle aziende più preziose del mondo si basa proprio sui dati che sono il fattore economico più importante dei nostri tempi. Il mancato accesso ai dati sta creando disuguaglianze industriali tra Paesi. Per questo motivo – spiega Seeweb – le aziende globali leader dell’AI non intendono condividere gli enormi set di dati che hanno accumulato, proprio perché quello è il loro asset principale e più redditizio, e quindi da proteggere. Seeweb ha anche espresso preoccupazione che la rivoluzione innescata dalla IA tenda a configurare il nostro Paese più come un mercato passivo che subirà l’innovazione, invece che un attore principe che la possa produrre. Questo aspetto è rilevante per capire se l’attività di formazione sarà mirata più a formare dei fruitori della tecnologia, o se bisogna mirare altresì, come auspicato, a formare dei “costruttori” del nuovo mondo dell’IA.


È necessario a tal fine fare in modo che le imprese italiane siano in grado di competere con quelle straniere. Il primo rimedio, è di introdurre misure selettive per garantire alle PMI dell’innovazione attive nel AI di poter ricevere adeguate porzioni di incentivi per continuare a crescere grazie all’importante volano costituito dalla commessa pubblica. “È oggi più che mai necessario – spiega Seeweb, – che il nostro programma di public procurement di beni e servizi indirizzati per il settore pubblico, vada a sostenere le imprese italiane ad alta tecnologia in modo da accelerare la produzione locale delle diverse soluzioni innovative per l’erogazione dei nostri servizi pubblici”.

Record delle domande di brevetto dall’Italia all’Ufficio Ue (+3,8%)

Record delle domande di brevetto dall’Italia all’Ufficio Ue (+3,8%)Roma, 19 mar. (askanews) – Per la prima volta gli inventori italiani hanno depositato più di 5.000 domande all’Ufficio Europeo dei brevetti (Epo), con un aumento del 3,8% nel 2023. L’Italia si posiziona al 5° posto tra i paesi Ue e all’11esimo posto assoluto. Macchinari elettrici e per l’energia, Handling-packaging e trasporti sono i settori tecnologici che hanno registrato la crescita più forte di domande; mentre Coesia, Ferrari e Iveco Group sono le aziende che hanno presentato più richieste. Pirelli è risultata tra le prime sulle richieste di Brevetto Unitario.


La Lombardia è la prima regione italiana per numero di domande di brevetto e salgono a 3 le regioni italiane tra le prime 20 più innovative dell’Unione. E’ la fotografia scattata dallo stesso Ufficio europeo brevetti, che con un comunicato riporta come in totale lo scorso anno ha ricevuto 199.275 domande di registrazione, in crescita del 2,9% rispetto al 2022. Nel 2023 le aziende e gli inventori italiani hanno depositato un totale di 5.053 domande di brevetto presso l’Epo, il numero più alto mai segnato. Secondo il “Patent Index 2023”, pubblicato dallo stesso Ufficio Ue, il +3,8% delle domande italiane ha superato di oltre il doppio la crescita media europea, pari all’1,4%. Un trend di crescita positivo, che trova conferma nel lungo periodo; infatti, le domande di brevetto dall’Italia sono cresciute del 38% rispetto a 10 anni fa e del 15% rispetto a 5 anni fa.


“L’ultimo indice dei brevetti pubblicato mostra che nel 2023 l’innovazione è in costante fermento nel mondo”, ha commentato il presidente dell’Epo António Campinos. “L’Epo è stato incaricato di esaminare un numero di domande mai visto prima, a riprova dell’attrattiva del mercato tecnologico europeo e dell’elevata qualità dei nostri prodotti e servizi. Le piccole e medie imprese europee fanno sempre più ricorso ai brevetti: lo scorso anno la quota di domande presentate dalle Pmi ha raggiunto il livello più alto di sempre. Anche queste imprese possono ora beneficiare del nuovo Brevetto Unitario, che migliora significativamente l’ecosistema dell’innovazione in Europa, fornendo un’opzione più semplice ed economica agli innovatori per proteggere le loro invenzioni e portarle sul vasto mercato dell’Ue”.

IA, Seeweb: misure sistemiche per arginare la fuga dei cervelli

IA, Seeweb: misure sistemiche per arginare la fuga dei cervelliRoma, 5 mar. (askanews) – L’Italia vanta già una serie di aziende di alto valore tecnologico nella filiera dell’Intelligenza Artificiale, e può contare su una diversi Atenei che formano i talenti necessari alla crescita del settore. Eppure in assenza di misure sistemiche che facciano crescere competenze italiane nel settore, si assiste al fenomeno di “brain drain” perché i nostri migliori talenti trovano occasioni di lavoro all’estero. Occorre ridurre la dipendenza tecnologica da altri Paesi per cogliere le occasioni di vantaggio fornite dall’IA anche nel settore produttivo. È il quadro che ha tracciato Antonio Baldassarra, Ceo di Seeweb – azienda italiana con Data Center nel Lazio e nella Lombardia e impegnata nel fornire infrastrutture per l’Intelligenza Artificiale – che questa mattina è intervenuta in audizione alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati nel corso dell’Indagine Conoscitiva sull’Intelligenza Artificiale.


“Siamo portati a vedere solamente le esternalità negative dell’IA – ha detto Baldassarra – che pur ci sono e sono rilevanti, come ad esempio le infrazioni della privacy, i rischi per la cybersecurity, le implicazioni in materia di antitrust, la tutela del consumatore e non da ultimo la concorrenza fiscale. Invece, dovremmo anche dare maggiore valore alle nostre aziende che sono impegnate nella filiera dell’intelligenza artificiale, come i fornitori italiani di servizi cloud. Le Istituzioni, la Pubblica Amministrazione già sfruttano questa tecnologia, e in futuro ne faranno un utilizzo sempre maggiore. Per questo la transizione digitale accompagnata dall’IA rappresenta un’opportunità enorme se sapientemente governata, anche per la nostra economia”. “Attualmente – ha ricordato Baldassarra – la forza lavoro specializzata nell’Intelligenza Artificiale e nelle materie STEM viene formata nelle nostre Università, ma poi finisce inesorabilmente per essere attratta dalle aziende tecnologiche più note a livello globale. Dobbiamo invertire questa tendenza facendo crescere le industrie locali anche con il supporto della commessa pubblica di servizi digitali – ha detto ancora il Ceo di Seeweb. In questo modo, si amplieranno le competenze e l’Italia in generale diventerà un Paese attrattivo per investitori e per i lavoratori della conoscenza italiani ed esteri”. L’effetto positivo poi si estenderà anche ad altri settori: “riguarderà prima quelli contigui, poi si espanderà a macchia d’olio. Le ricadute positive sull’occupazione saranno generali, visto che la fuga di cervelli, purtroppo, non interessa solamente gli sviluppatori”.


In questo processo, le Università rivestono un ruolo fondamentale, ma è necessario che cambino approccio. “I nostri talenti – ha sottolineato Baldassarra – spesso vengono forgiati per lavorare unicamente sui sistemi proprietari oggi dominanti, quelli sviluppati dalle Bigtech internazionali. E questo di fatto esclude una conoscenza di tecniche ulteriori e diverse”. Secondo Seeweb, quindi, è fondamentale sostenere la crescita delle imprese italiane. “Il nostro programma di public procurement di beni e servizi indirizzati per il settore pubblico – ha detto Baldassarra – deve sostenere le imprese italiane ad alta tecnologia in modo da accelerare la produzione locale delle diverse soluzioni innovative per l’erogazione dei nostri servizi pubblici”. Come hanno già fatto altri Stati europei, “anche l’Italia può introdurre misure selettive per garantire alle PMI dell’innovazione attive nell’IA di poter ricevere adeguate porzioni di incentivi per continuare a crescere grazie all’importante volano costituito dalla commessa pubblica. Occorre di conseguenza, anche superare il peso della burocrazia che penalizza in misura non proporzionale le aziende più piccole, rispetto ai grandi player globali” ha concluso.

Spazio, Urso: da Commissione ok a Fucino centro controllo Iris 2

Spazio, Urso: da Commissione ok a Fucino centro controllo Iris 2Roma, 4 mar. (askanews) – “La prossima settimana arriverà dalla Commissione europea il via libera affinché il Centro spaziale del Fucino di Telespazio ospiti il Centro di controllo più importante della costellazione satellitare europea Iris 2”. Lo ha detto il ministro per le Inprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, in visita al Centro spaziale del Fucino di Telespazio.


“Noi vogliamo – ha aggiunto – che l’Italia abbia un ruolo di leadership nel settore dello Spazio”.

Spazio, Comau: con Leonardo progetto su AI e robotica avanzata

Spazio, Comau: con Leonardo progetto su AI e robotica avanzataRoma, 26 feb. (askanews) – Un progetto innovativo per il settore aerospaziale nasce dalla collaborazione tra Comau (Stellantis) e Leonardo, due aziende italiane leader nei rispettivi settori, che hanno unito le forze per rivoluzionare i processi di test in ambito aerospaziale. Le due aziende – sottolinea un comunicato – stanno utilizzando una soluzione all’avanguardia che sfrutta la robotica cognitiva, ovvero robot in grado di imparare dall’ambiente circostante e di prendere decisioni basate sulle proprie percezioni ed ottimizzazioni, ma anche sistemi di visione avanzati e intelligenza artificiale, per ispezionare autonomamente componenti aerospaziali critici, in particolare le pale degli elicotteri, caratterizzate da una lunghezza fino a 7 metri e da flessioni difficili da simulare. Questo approccio innovativo garantisce un’accuratezza e un’efficienza senza pari, stabilendo nuovi standard nell’ispezione aerospaziale. Automatizzando le attività ripetitive, infatti, la soluzione non solo aumenta la produttività, ma migliora anche la sicurezza, consentendo agli operatori di riqualificarsi e concentrarsi su processi decisionali e quindi su attività a più alto valore aggiunto. Infatti, attraverso un’interfaccia utente semplificata l’operatore può programmare il robot utilizzando comandi intuitivi. Inoltre, il passaggio dall’automazione manuale a quella robotizzata garantisce processi standardizzati, eliminando le discrepanze e migliorando la qualità complessiva. Questa nuova collaborazione conferma l’impegno costante di Comau nell’innovazione e nella diversificazione della sua offerta tecnologica e commerciale. Grazie ad un’esperienza acquisita in oltre 50 anni di attività, con una storica presenza nel settore automotive, Comau ha sviluppato una profonda conoscenza dei processi di produzione più avanzati, che è fondamentale nell’affrontare le sfide dell’industria aerospaziale così come in numerosi altri mercati, dalla logistica alla cantieristica navale, solo per citare pochi esempi, dove la richiesta di automazione cresce con un tasso maggiore del 10% annuo.

Airbus annuncia l’acquisto della quota di Eutelsat OneWeb

Airbus annuncia l’acquisto della quota di Eutelsat OneWebRoma, 29 gen. (askanews) – Airbus U.S. Space & Defense, Inc. ha annunciato il completamento dell’accordo con Eutelsat OneWeb per l’acquisto della sua quota del 50% della joint venture Airbus OneWeb Satellites (AOS). Airbus è ora l’unico proprietario di AOS e dell’impianto di produzione di satelliti a Merritt Island, in Florida.

La nuova struttura, informa una nota, dovrebbe garantire la massima efficienza e una maggiore competitività per i clienti commerciali, istituzionali e della sicurezza nazionale. “Questo accordo rafforza la nostra posizione di leader di mercato nel settore delle costellazioni di piccoli satelliti, sulla base della nostra partnership di successo con OneWeb”, ha dichiarato Robert Geckle, presidente e amministratore delegato di Airbus U.S. Space & Defense, Inc. “Continueremo a produrre in serie piccoli satelliti per i nostri clienti e siamo entusiasti di ciò che ci riserva il futuro sulla Space Coast della Florida”, ha aggiunto. Airbus U.S. Space & Defense ha recentemente riattrezzato lo stabilimento di Merritt Island per accogliere la linea di produzione dell’Arrow450 e sta avviando un progetto di espansione per soddisfare la crescente domanda di piccoli satelliti da parte di clienti commerciali e governativi, approfondendo la presenza dell’azienda in Florida.

Data Protection Day 2024, i 10 consigli di Adyen per evitare le frodi online

Data Protection Day 2024, i 10 consigli di Adyen per evitare le frodi onlineRoma, 25 gen. (askanews) – Nonostante la tecnologia sia in continua evoluzione, le frodi online stanno divenendo sempre più intelligenti. Si tratta di un fenomeno capace di adattarsi e che richiede una sorveglianza costante. Secondo l’ultimo Retail Report realizzato da Adyen, piattaforma tecnologica finanziaria scelta da molte aziende leader a livello globale, il 32% dei retailer italiani ha affrontato costi elevati a causa di frodi e chargeback, mentre il 23% degli acquirenti locali è stato vittima di frodi nei pagamenti nell’ultimo anno.

L’aspetto delle frodi che più spaventa le aziende, spiega una nota, non è soltanto la perdita in termini finanziari, ma l’attrito che si viene a creare con la clientela e il conseguente danno alla reputazione. Al giorno d’oggi, le frodi finanziarie sono aggressive, pervasive e, diversamente dal passato, complesse. In vista della Giornata europea della protezione dei dati personali 2024 (28 gennaio), ecco alcune tattiche adottabili per evitare le principali tipologie di frodi che rappresentano una minaccia per le aziende.

Studio del comportamento dei clienti per combattere la verifica delle carte. Fra le strategie per combattere le frodi relative alla verifica delle carte, cioè quando in seguito a un furto una carta viene “testata” per sondarne il funzionamento, Adyen consiglia di 1. applicare tecnologie di analisi comportamentale per identificare i tentativi di pagamento fraudolenti, studiare il comportamento dei clienti e ricorrere a veloci controlli sui rischi per essere certi di prendere in esame solo gli scenari necessari. 2. controllare le tempistiche relative agli ordini, poiché gli strumenti di verifica delle carte che prevedono l’impiego di bot o script sono in aumento ed è possibile identificarli quando si hanno numerose transazioni in periodi di tempo ridotti.

Gestione del rischio e referral list per le frodi amichevoli Al fine di evitare una frode amichevole, che avviene quando un cliente acquista beni su un sito di e-commerce per poi avviare una procedura di chargeback, i consigli di Adyen sono quelli di 3. assicurarsi che il proprio sistema per la gestione del rischio sia in grado di identificare schemi ricorrenti che caratterizzano l’attività dei truffatori seriali, ad esempio individui che hanno avviato varie procedure di reclamo legate alla prestazione di servizi tramite l’impiego di diverse carte e identità. 4. usare elenchi di utenti bloccati, detti “referral lists”, per evitare che i clienti scorretti possano tornare. Sistema di gestione del rischio flessibile per le takeover fraud (ATO). Per quanto riguarda le frodi di account takeover, una combinazione di strategie di phishing e furto di identità in cui per esempio i truffatori ricreano un sito web identico all’originale allo scopo di rubare credenziali, Adyen suggerisce di 5. utilizzare un sistema di gestione del rischio flessibile che permetta di ampliare gli ambiti analizzati seguendo le indicazioni fornite dai merchant, e che utilizzi la visualizzazione di una timeline per comprendere il normale comportamento dei veri clienti e come questo cambia in seguito a un account takeover andato a buon fine.

Liste di attributi per le frodi di triangolazione online. Tra le strategie per prevenire gli attacchi fraudolenti di triangolazione online che coinvolgono tre parti – un e-commerce, un cliente ignaro che per esempio paga la merce su un falso portale e un truffatore che acquisisce gli estremi di pagamento e, dopo aver inviato un chargeback al vero venditore, spesso vende gli estremi della carta sul dark web – Adyen consiglia di 6. creare liste di attributi affidabili e da bloccare, in modo che i merchant possano fermare gli attributi associati a possibili frodi di triangolazione, compresi quelli specifici dei clienti e relativi alle modalità di spedizione. Gestione del rischio personalizzato per le frodi sul rimborso. Le frodi sul rimborso – tramite realizzazione di falsi siti web che offrono servizi di rimborso individuale e truffatori che si fingono clienti vittime di raggiri – stanno diventando sempre più comuni e possono essere molto difficili da individuare. Al fine di evitarle, Adyen sottolinea l’importanza di 7. assicurarsi che il proprio sistema di gestione del rischio sia compatibile con il commercio unificato, in modo da poter comprendere appieno il ciclo di vita di un cliente, visualizzandone gli ordini passati per individuare possibili frodi sui rimborsi. 8. applicare regole di rischio personalizzate per mitigare gli scenari rischiosi e identificare i singoli utenti che usano in modo improprio i dati. Dati contestuali e rischio personalizzato per le frodi delle gift card. Per evitare le frodi delle gift card, modalità che solitamente vede un truffatore utilizzare dettagli di pagamento rubati per acquistare un prodotto online, restituire la merce e ricevere un rimborso sotto forma di gift card, Adyen consiglia di 9. aggiungere dati contestuali e usare una combinazione di controlli del rischio personalizzati ed elenchi di blocco basati su questi dati per individuare questo tipo di transazioni. 10. identificare l’uso improprio delle gift card utilizzando regole di rischio personalizzate e indicatori specificati per scongiurare questi eventi.

Intelligenza Artificiale, Seeweb: investire sui sistemi europei

Intelligenza Artificiale, Seeweb: investire sui sistemi europeiRoma, 24 gen. (askanews) – Investire nei sistemi europei di Intelligenza Artificiale per portare innovazione e garantire sicurezza e protezione. Il ceo di Seeweb e di Dhh, Antonio Baldassarra, interverrà al World AI Festival che si svolgerà a Cannes dall’8 al 10 febbraio e che riunirà tutti i player che stanno attualmente sviluppando le strategie e i casi d’uso dell’Ia più rivoluzionari.

In particolare, Baldassarra parteciperà alla tavola rotonda “Governance e infrastrutture It” organizzata dall’Istituto EuropIA. In diverse occasioni, Baldassarra ha sottolineato che l’Unione Europea deve diventare protagonista del cambiamento: “non deve solamente ‘frenare’ gli eventuali abusi nell’utilizzo dell’IA, ma, piuttosto, sfruttare il know-how delle imprese locali e del mondo della Ricerca Scientifica per utilizzare tecnologie abilitanti erogate dai Data Center comunitari”. Secondo Baldassarra, infatti, “è fondamentale favorire la creazione di sistemi di ‘private AI’. Aziende e centri di ricerca possono costruire sistemi di AI privati basandosi sui propri dati e sulle proprie conoscenze aziendali, senza condividerli con soggetti terzi. È un processo già in corso in contesti (come quello farmaceutico, finanziario o in alcuni ambiti tecnologici) particolarmente gelosi dei propri dati. E questo consente alle aziende di portare avanti il proprio business o la propria attività di ricerca e sviluppo, senza comprometterne la riservatezza. Non è un caso se la più grande istallazione cloud in Italia per l’AI viene utilizzata in ambito farmaceutico, ed è fondamentale per la ricerca dei farmaci innovativi”.

L’intervento di Baldassarra si inserirà nel dibattito sulle potenzialità e i rischi – etici, di mercato, di ritorno economico – che sta suscitando lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. La conferenza intende quindi sviscerare il tema specifico delle architetture e delle infrastrutture di ICT (hardware e piattaforme, on-premises o on-cloud) che supportano l’AI a livello fisico. Prodotto e organizzato da Corp Agency, l’evento di Cannes prevede la partecipazione di oltre 300 relatori da tutto il mondo con sessioni demo che mostreranno le ultime innovazioni in ambito di Intelligenza Artificiale e che potranno essere applicabili in ambiti quali sport, Hr, robotica, gaming, benessere, food & Hospitality, Ar/Vr.

Le evoluzioni del gemello virtuale di Dassault Systèmes

Le evoluzioni del gemello virtuale di Dassault SystèmesMilano, 31 dic. (askanews) – Decenni di approfondita ricerca scientifica sul corpo umano e sull’intelligenza artificiale stanno aprendo una nuova era nell’assistenza sanitaria personalizzata, per renderla più precisa, efficiente e su misura per ogni individuo. Al CES 2024, la fiera tech a Las Vegas dal 9 al 12 gennaio 2024, Dassault Systèmes presenterà le più recenti innovazioni in materia di gemelli virtuali umani che sfruttano l’IA per dettare un nuovo standard nell’ambito dell’assistenza sanitaria di precisione e per accelerare i progressi all’insegna dell’innovazione nel campo della ricerca medica e dell’efficienza degli studi clinici.

I visitatori dello stand 8705 all’interno del Las Vegas Convention Center – North Hall di Dassault Systèmes – società francese leader mondiale nelle tecnologie 3D di simulazione virtuale intensiva e di realtà aumentata avanzata – potranno sperimentare il futuro dell’innovazione medica attraverso l’offerta di un’interazione diretta tra le tecnologie e le persone, che rende Dassault Systèmes all’avanguardia nel campo dell’innovazione del gemello umano virtuale. Entreranno in un mondo virtuale in cui tecnologia e assistenza sanitaria convergono, esplorando cuore, cervello, polmoni, intestino e occhi e imparando come un gemello virtuale personale possa gestire l’alimentazione, il modo di fare esercizio fisico e molto altro. Questa esperienza culmina in dimostrazioni pratiche che rivelano la potenza dei progetti collaborativi Living Heart e Living Brain, le soluzioni di virtualizzazione degli studi clinici MEDIDATA di Dassault Systèmes e il futuro dell’alimentazione personalizzata nel settore dei prodotti di consumo confezionati (CPG) e della vendita al dettaglio. I visitatori saranno trasformati da osservatori a partecipanti, scoprendo personalmente come i gemelli virtuali stiano già plasmando l’assistenza sanitaria di oggi e rivoluzionando il futuro delle scienze della vita. Scopriranno l’impatto che, rendendo più comprensibile il corpo umano, i gemelli virtuali stanno avendo nelle branche della cardiologia, neurologia, oncologia, virologia e oftalmologia, e come stiano contribuendo alla transizione dai tradizionali test sugli animali alla realizzazione della medicina di precisione nella pratica clinica.

I leader aziendali scopriranno come i gemelli virtuali stiano sostituendo gli esseri umani come cavie negli studi clinici e come il progetto ENRICHMENT, una collaborazione con la FDA, miri a stabilire nuovi standard nella ricerca sanitaria. I professionisti della sanità vedranno come i gemelli umani virtuali rappresentino una delle migliori speranze per allungare l’aspettativa di vita, attraverso casi di applicazione del gemello virtuale di un maratoneta e di una dieta personalizzata realizzata attraverso il microbioma di un individuo. In uno showcase parallelo, il 3DEXPERIENCE Lab di Dassault Systèmes, laboratorio di innovazione aperta e acceleratore di startup, presenterà tre startup pionieristiche guidate da donne presso l’Eureka Park del CES: Dotlumen Flexpenser e Brainsight.AI. I visitatori potranno avere un assaggio del futuro scoprendo cani guida virtuali e tecnologie di guida assistita per non vedenti, innovazioni per la sostenibilità che eliminano gli sprechi alimentari e diagnosi neurologiche basate sull’intelligenza artificiale; il tutto accelerato da gemelli virtuali. Protagonista anche il Social Robot di Furhat Robotics, startup svedese che utilizza SOLIDWORKS attraverso il programma 3DEXPERIENCE Works for Startups, che aiuterà il team del Lab a gestire l’esperienza immersiva dei visitatori.