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IIT: la batteria edibile tra le migliori invenzioni del 2023

IIT: la batteria edibile tra le migliori invenzioni del 2023Milano, 25 ott. (askanews) – Per la prima volta un prototipo nato da un istituto di ricerca italiano è stato indicato tra le 200 “migliori innovazioni che stanno cambiando il mondo”, l’elenco redatto annualmente dalla rivista “Time”. Si tratta una “batteria edibile e ricaricabile”, innovazione che ottenuto la menzione speciale nella prestigiosa lista, realizzato dal gruppo di ricerca guidato da Mario Caironi dell’Istituto italiano di Tecnologia (IIT).

Il dispositivo – descritto a marzo 2023 in un articolo scientifico dal titolo “An Edible Rechargeable Battery” pubblicato dalla rivista internazionale Advanced Materials – è realizzato con materiali che solitamente vengono consumati a tavola, come mandorle, capperi e alghe. La notizia della sua prototipizzazione è stata ripresa da quotidiani e riviste in tutto il mondo colpiti dall’originalità della ricerca: oltre 250 notizie in pochi mesi pubblicate in Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Spagna, Germani, Brasile, Argentina, Israele e molti altri paesi. La redazione di Time ha valutato l’innovazione insita nel prototipo della batteria edibili ricaricabile analizzando diversi fattori, tra i quali “l’originalità, l’efficacia, l’ambizione e l’impatto”, e decidendo così di segnalarla tra le invenzioni del 2023 che stanno cambiando il nostro modo di vivere. Mario Caironi, a capo del team che ha elaborato l’innovazione, è coordinatore del Printed and Molecular Electronics Laboratory al Centro di IIT a Milano. L’attività di Caironi si concentra sullo studio delle proprietà elettroniche degli alimenti e dei suoi derivati, al fine di unirli a materiali commestibili e creare nuovi materiali elettronici commestibili. Nel 2019 Caironi ha vinto un finanziamento di 2 milioni di euro da parte dell’European Research Council per il progetto ELFO, che esplora il campo dell’elettronica alimentare.

“Sono molto contento e anche molto sorpreso che il Time ci abbia selezionato; quindi, ancor di più è una soddisfazione per tutto il gruppo di ricerca, che ringrazio – ha commentato Mario Caironi – Nella ricerca, soprattutto quando si percorrono strade poco battute, non è scontato da un lato ottenere dei risultati, dall’altro che questi vengano notati così velocemente. Questo ci motiva ancora di più a proseguire. Un grandissimo merito va a Ivan Ilic, un ex membro del team, che ha guidato la realizzazione della batteria”. “Il riconoscimento dell’originalità della batteria edibile da parte di Time mi rende molto orgoglioso, poiché è il chiaro segno che il nostro Istituto è una realtà internazionale per la qualità delle sue ricerche – ha aggiunto Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia – Una qualità che la comunità scientifica e i programmi di finanziamento della ricerca, come per esempio l’European Research Council, ha già avuto modo di valutare in maniera eccellente. Oggi possiamo dire che questa qualità viene trasmessa e si avvicina al pubblico internazionale. È la strada che continueremo a seguire per portare l’innovazione made in Italy verso nuovi traguardi sia tecnici che di mercato. Venti anni di risultati di eccellenza dimostrano che il modello internazionale implementato dall’Istituto è assolutamente solido. Sono ottimista sul fatto che questo stesso modello ci porterà verso ulteriori e più importanti risultati”.

Il gruppo di ricerca dell’IIT ha sviluppato una batteria completamente basata su componenti edibili tratti dalla gastronomia. La riboflavina (detta anche vitamina B2, presente per esempio nelle mandorle) agisce da anodo, mentre la quercetina (una sostanza presente, per esempio, nei capperi) da catodo. Per aumentare la conducibilità elettrica è stato poi utilizzato il carbone attivo (un farmaco da banco molto diffuso), mentre l’elettrolita di questo prototipo è a base d’acqua. Il separatore, necessario in ogni batteria per evitare cortocircuiti, è stato realizzato con alghe nori, comunemente utilizzate nella preparazione del sushi. Infine, gli elettrodi sono stati incapsulati in un piccolo contenitore di cera d’api, da cui escono, a partire da un supporto derivato dalla cellulosa, due contatti in oro alimentare, la stessa pellicola usata a volte dai pasticceri per le decorazioni. La batteria funziona a 0,65 V, una tensione sufficientemente bassa da non creare problemi al corpo umano se ingerita. Può fornire una corrente di 48 µA per 12 minuti, o di pochi microampere per più di un’ora, sufficiente per alimentare piccoli dispositivi elettronici, come i LED a bassa potenza.

I potenziali utilizzi futuri sono numerosi, tra cui circuiti e sensori commestibili, in grado di monitorare le condizioni di salute ma anche lo stato di conservazione degli alimenti. Inoltre, dato l’alto livello di sicurezza di queste batterie, queste tecnologie potrebbero essere utilizzate anche nell’ambito dei giocattoli per i bambini più piccoli, dove il rischio di ingestione è elevato. (nella foto: Mario Caironi, coordinatore del Printed and Molecular Electronics Laboratory al Centro di IIT a Milano)

Libri, Spazio: la sfida del presente

Libri, Spazio: la sfida del presenteRoma, 16 ott. (askanews) – Telespazio, joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%), e il SEE Lab di SDA Bocconi School of Management, presentano il libro “Spazio: la sfida del presente”, scritto dall’autore e giornalista statunitense David W. Brown e pubblicato da Hoepli.

Il volume, che sarà disponibile nelle librerie e negli store online a partire dal 13 ottobre, è dedicato al tema della sostenibilità, nello spazio e sulla Terra. L’opera propone ai lettori, non necessariamente appassionati di spazio, un viaggio emozionante verso un futuro pienamente sostenibile. Esplorando le profonde connessioni tra lo spazio e la Terra e attraverso le voci dei numerosi esperti che hanno preso parte al progetto, il libro indica come preservare e proteggere lo spazio possa contribuire a costruire un mondo migliore per le generazioni future.

Il volume è articolato su due piani narrativi. Il primo, più divulgativo, delinea un binario che introduce gli argomenti trattati dai diversi capitoli e dà il senso dell’intero progetto. I singoli capitoli contengono invece interviste a personalità di rilievo del settore spaziale, capaci di raccontarne le nuove ed entusiasmanti frontiere. Le interviste, curate dal team del SEE Lab, raccolgono le voci di Paolo Nespoli, John C. Mankins, Paolo Gaudenzi, Simonetta Di Pippo, Waltraut Hoheneder, Barbara Imhof, René Waclavicek, Angel Abbud-Madrid, Kevin O’Connell, Moriba Jah, Cynda Collins Arsenault e Victoria Samson.

In una visione olistica che coniuga la sostenibilità sulla Terra e quella nello spazio, il volume offre una mappa di tecnologie e attività solo apparentemente lontane da noi, come l’energia solare basata nello spazio (space solar power), la ricerca e la manifattura in condizioni di bassa gravità e vuoto spaziale o lo sviluppo di un’architettura sostenibile al di fuori del nostro Pianeta, che saranno invece centrali per affrontare le sfide ambientali e sociali più urgenti dei prossimi anni. Attraverso una narrazione coinvolgente e ricca di spunti, l’opera rivela che non sono solo le tecnologie spaziali nate per servire la Terra a rivelarsi utili per l’Uomo e per il suo futuro, ma anche i progressi realizzati per semplificare la vita nello spazio. E se gli studi sull’abitabilità di altri corpi celesti ci insegnassero a costruire meglio le nostre case terrestri? E se tecnologie di comunicazione pensate per la luna potessero rendere più efficienti gli scambi di informazioni sulla Terra? Le connessioni tra spazio e sostenibilità terrestre si stanno moltiplicando e questa è solo una delle ragioni per cui dovremmo prenderci cura dell’ambiente spaziale come di una risorsa insostituibile.

Le riflessioni di Brown, unite alle autorevoli interviste contenute nell’opera, restituiscono un senso di gratitudine verso lo spazio, oltre alla crescente esigenza di preservare e proteggere una risorsa tanto essenziale per il nostro futuro. Le sfide legate alla sostenibilità dello spazio, come la gestione dei detriti spaziali e un uso responsabile delle orbite, svelano poi la necessità di una cooperazione internazionale, a livello di istituzioni, agenzie e imprese, da realizzare in tempi più che brevi. Un ruolo tutt’altro che marginale è quello che spetta poi a ciascuno di noi: saremo capaci di sviluppare una nuova consapevolezza ecologica o correremo ai ripari in palese ritardo, come stiamo già facendo per il nostro Pianeta? Questi temi saranno anche al centro della settantacinquesima edizione dell’International Astronautical Congress (IAC), la più importante manifestazione internazionale nel settore dello Spazio, che si terrà a Milano nell’ottobre 2024. Con il motto “Responsible Space for Sustainability”, l’evento è organizzato dalla Federazione Astronautica Internazionale (IAF) e co-organizzato da AIDAA, ASI e Leonardo.

IA, Seeweb: puntare su potenzialità aziende come motore sviluppo Paese

IA, Seeweb: puntare su potenzialità aziende come motore sviluppo PaeseRoma, 16 ott. (askanews) – “L’intelligenza artificiale generativa oggi apre una nuova era e può essere davvero un canale di crescita dell’economia, accelerando peraltro quella ricerca scientifica che poi porta valore alle imprese”. Seeweb punta decisamente sull’Intelligenza Artificiale come motore di crescita per l’economia grazie al supporto di imprese, tecnologie e infrastrutture italiane. Un concetto che l’azienda italiana con Data Center nel Lazio e nella Lombardia e impegnata nel fornire infrastrutture per l’intelligenza artificiale, ha voluto ribadire con forza anche nel corso della sua partecipazione al “ComoLake2023 – Next Generation Innovations”, la cosiddetta Cernobbio del Digitale.

Tracciando un bilancio della tre giorni caratterizzata da un confronto serrato tra rappresentanti del governo, delle aziende e delle università, Seeweb ricorda l’importanza dei benefici dell’investire sull’IA e farlo credendo nelle capacità delle risorse tecnologiche e umane del Paese. “Oggi – sottolinea l’Amministratore Delegato di Seeweb, Antonio Baldassarra – i dibattiti e gli sviluppi tecnologici sono sul tavolo dei Governi, perché infrastrutture, strumenti e scenari sono cruciali per il Paese: per questo, puntare su sviluppo full stack e tecnologie italiane è fondamentale per supportare la crescita del Pil e per stimolare innovazione e acquisizione del know-how necessario”. I servizi di Gpu Computing sono essenziali per l’Intelligenza Artificiale e per il supercalcolo e Seeweb è il provider che in Italia per primo – era il 2021 – ha portato servizi di cloud Gpu sul mercato, cercando di rendere l’uso di queste soluzioni più accessibile e flessibile, oltre che etico. I vendor di schede grafiche oggi registrano numeri incredibili, e l’azienda ha cercato di costruire una proposta più sostenibile economicamente per le imprese, gli enti di ricerca, i data scientist, mescolando potenza computazionale a scalabilità.

“Seeweb – aggiunge Baldassarra – è convinta che uno dei motori della crescita sia proprio qui, dove l’IA può efficientare i processi e ridurre le complessità, e questo può avvenire se ci si discosta dal correlare l’adozione della stessa IA esclusivamente all’utilizzo di ‘strumenti realizzati da altri’. In Italia ci sono risorse e potenziale per creare nuovi modelli di innovazione attraverso l’investimento in sviluppo full stack in ambito IA e ML e la scelta di infrastrutture tecnologiche che hanno qui non solo la loro allocazione geografica, ma anche giuridica: il che, vuol dire maggiore tutela dei progetti innovativi e protezione del codice”.

AI, con “crescerAI” 2 milioni per sostenere il Made in Italy

AI, con “crescerAI” 2 milioni per sostenere il Made in ItalyRoma, 5 ott. (askanews) – Pubblicato oggi dall’Impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale “crescerAI”: il bando, sostenuto da Google.org, mira a selezionare progetti rivolti allo sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale di tipo open source destinate alle piccole e medie imprese del Made in Italy, incluse le imprese sociali, con una particolare attenzione alle realtà operanti in settori e contesti svantaggiati.

Con “crescerAI” si vogliono individuare progetti scalabili, capaci di generare un beneficio funzionale alle esigenze del tessuto produttivo di PMI e imprese sociali italiane. Infatti, secondo le stime del Parlamento Europeo, l’Intelligenza Artificiale permetterà una crescita della produttività del lavoro compresa tra l’11% ed il 37% entro il 2035. Inoltre, Anitec-Assinform evidenzia come in Italia nel 2022 il mercato dell’AI abbia raggiunto un volume di oltre 400 milioni di euro (+21,7%) e stima che entro il 2025 si raggiungeranno i 700 milioni. Tuttavia, per l’Italia, le statistiche ISTAT più recenti evidenziano che la percentuale di PMI che utilizza sistemi di AI è solo il 5,3%, contro il 24,3% delle grandi imprese. “Dopo solo un anno di operatività, l’Impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale è supportata da un player mondiale nell’innovazione digitale come Google, con un grant che ha l’obiettivo di individuare soluzioni di AI a beneficio della crescita delle piccole e medie imprese. Questo vuol dire dare la possibilità a tutte le aziende di stare al passo e non rimanere indietro” così Giovanni Fosti, Presidente dell’Impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale.

CHI PUO’ PARTECIPARE. Soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro – come per esempio università, istituti e centri di ricerca, e centri di trasferimento tecnologico – potranno partecipare presentando proposte progettuali entro il 31 gennaio 2024 attraverso il portale Re@dy (www.portaleready.it). Il bando mette a disposizione in totale 2.200.000 euro. Per Melissa Ferretti Peretti, VP e Country Manager di Google Italia: “Da anni Google supporta l’economia italiana attraverso investimenti in infrastrutture, fondi per l’innovazione e programmi di formazione sul digitale. Oggi l’intelligenza artificiale rappresenta una nuova leva di crescita che richiede un approccio audace e responsabile. Sappiamo che molte imprese italiane sono interessate a questa trasformazione, ma non sempre hanno gli strumenti o la preparazione per affrontarla al meglio. Come parte del nostro impegno per il Paese, vogliamo aiutare queste realtà non solo a conoscere il valore dell’intelligenza artificiale, ma anche a capire come applicarle al meglio nel proprio settore e continuare a crescere”.

I progetti valutati idonei verranno sostenuti in tutte le fasi per creare, promuovere, applicare e scalare soluzioni innovative di AI: le proposte potranno includere fasi preliminari di ricerca e sviluppo, test e applicazione sperimentale, implementazione e scale-up della soluzione proposta, prevedendo anche il coinvolgimento di imprese per l’apporto di know how specifico nel campo dell’AI. I progetti finalisti verranno valutati anche da un panel di esperti che include il Prof. Vincenzo Ambriola (Direttore del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa), la Prof.ssa Raffaella Cagliano (Direttrice del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano), Eleonora Faina (Direttrice Generale di Anitec-Assinform), Mario Nobile (Direttore Generale di AgID), Agostino Santoni (Vice Presidente di Confindustria con delega al Digitale).

Per tutti i dettagli relativi alla partecipazione al bando “crescerAI” si può consultare il sito fondorepubblicadigitale.it.

Tlc, Seeweb: intelligenza artificiale può essere motore di crescita

Tlc, Seeweb: intelligenza artificiale può essere motore di crescitaRoma, 5 ott. (askanews) – “L’intelligenza artificiale generativa oggi può essere considerata il motore della crescita dell’economia italiana grazie alla sua capacità di supportare le imprese nell’aumentare l’efficienza e la competitività”. Seeweb, azienda italiana con Data Center nel Lazio e nella Lombardia e impegnata nel fornire infrastrutture per l’intelligenza artificiale, nel corso della sua partecipazione al “ComoLake2023 – Next Generation Innovations” ha illustrato i benefici derivanti da investimenti sull’Intelligenza Artificiale puntando su sviluppo full stack e tecnologie italiane.

Nel corso dell’evento, nella cornice di Villa Erba a Cernobbio, Seeweb partecipa insieme a Connesi, operatore di connettività del Gruppo Dhh. Le due aziende, nel corso dei tre giorni di lavoro, fino a sabato 7, sono a disposizione di imprese, enti e istituzioni per un dialogo sull’innovazione e sulle sfide collegate alla sostenibilità e all’intelligenza artificiale. “Nel futuro, anche a breve termine, l’Intelligenza Artificiale sarà sempre più diffusa – osserva l’amministratore delegato di Seeweb, Antonio Baldassarra – . I timori di alcune aziende che oggi temono soprattutto che l’Intelligenza Artificiale possa causare problemi in termini di privacy e di sicurezza dei dati, possono essere superati solo tenendo conto che l’utilizzo dell’IA potrebbe essere considerato per migliorare il lavoro, la ricerca, il benessere, con particolari benefici per il Pil e la produttività del Paese. Soprattutto perché oggi è possibile utilizzare tutte le potenzialità dell’intelligenza artificiale e del machine learning proteggendo il codice e senza subire minacce di data profiling e di tracciamento a fini marketing”.

Secondo Baldassarra “oggi possiamo sfruttare infrastrutture tecnologiche italiane ed europee. Per garantire che l’AI Generativa sia davvero un motore di crescita, dobbiamo senz’altro ispirarci a quello che sta accadendo intorno a noi, ma senza lasciare che ciò inibisca la nostra possibilità di costruire qualcosa di nostro”. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale anche liberarsi da quell’atteggiamento provinciale con cui siamo soliti guardare le grosse corporation dell’hi-tec. “È innegabile che garantiscano un contributo tecnologico importante – sottolinea Baldassarra – ma pensare che siano insostituibili ha un impatto negativo sulla fiducia nel nostro saper fare”. E quindi occorre attuare una serie di scelte, strategiche non solo per le aziende, ma per tutto il sistema Paese: investire nella qualifica e nella formazione di figure in grado di supportare questa trasformazione, privilegiare lo sviluppo full stack di soluzioni di intelligenza artificiale generativa, adottare servizi tecnologici europei. Anche per questo Seeweb ha deciso di partecipare al ComoLake insieme a Connesi, uno dei maggiori player italiani nel settore delle telecomunicazioni. Cloud e connettività sono infatti argomenti che vanno a braccetto.

Al via la quarta edizione di Milan Fintech Summit

Al via la quarta edizione di Milan Fintech SummitRoma, 4 ott. (askanews) – Confermare Milano come capitale dell’innovazione a livello europeo, accendere i riflettori sul resto del Paese, portare l’ecosistema fintech italiano – ormai maturo – nella prossima fase evolutiva e rafforzare l’interesse e gli investimenti da parte di player internazionali. Questi gli obiettivi della quarta edizione del Milan Fintech Summit – evento internazionale dedicato all’innovazione dei servizi bancari e finanziari, organizzato e promosso da Fintech District e Business International, la knowledge unit di Fiera Milano – in arrivo il 10 e 11 ottobre 2023 all’Allianz Mico di Milano.

TOMORROWLAND IS HERE è il claim scelto quest’anno per evocare lo stato dell’arte del Fintech: non più, come descritto fino a pochi anni fa, il futuro dei servizi finanziari, bensì il presente, parte integrante della loro trasformazione. A testimoniarlo il numero sempre crescente di aziende fintech e techfin a livello globale, il successo e la maturità di molte di queste (solo l’Italia vanta 2 unicorni) e le sempre più frequenti partnership con realtà di tutte le industry. Milano continua ad avere un ruolo centrale nell’evoluzione del settore, grazie alla sua capacità di attrarre innovazione. Basti pensare che, solo negli ultimi due anni, grazie al Soft Landing Program, l’iniziativa ideata per agevolare l’ingresso di realtà straniere nel mercato italiano attraverso Milano&Partners, è stato raccolto l’interesse di oltre 190 aziende di diversi paesi, tra cui anche USA (da cui provengono il 18% di queste) e Canada (8%).

I TREND DI SETTORE AL CENTRO DELL’AGENDA DELLA MANIFESTAZIONE L’Embedded finance (o finanza integrata) si è certamente affermato come punto di riferimento per la nascita di nuovi modelli di business: il mercato europeo ha raggiunto a fine 2022 i 42 miliardi di euro e si stima che a livello globale arriverà entro il 2027 a 183 miliardi di dollari .

A raccontare come stia rivoluzionando anche settori molto lontani da quello finanziario, in due sessioni separate, saliranno sul palco realtà come Spotify e Booking.com. Altra tematica protagonista sarà l’Intelligenza Artificiale, la cui centralità e attualità è indiscussa – basti pensare, per esempio, che il 44% delle 280 aziende presenti nella community del Fintech District (diventata ormai un vero e proprio punto di riferimento per il settore nel nostro Paese) la utilizza per il proprio business. Il secondo giorno a questo tema sarà dedicata una sessione in cui techfin italiane dal respiro internazionale come Clearbox.AI, iGenius e Wealthype si confronteranno con un incumbent come Oracle con un focus particolare sulla AI generativa.

Non accenna a diminuire l’interesse sulle Crypto: da CBDC a cryptoasset, passando per la presentazione del nuovo report DGI, l’agenda del Summit avrà diversi momenti dedicati a questo argomento. Web3, Metaverso e asset digitali saranno approfonditi da Matthias Kroener, esperto di disruption dei servizi finanziari e keynote speaker del secondo giorno, che illustrerà come il gaming rappresenti un veicolo ideale per favorirne la diffusione. Spazio sarà dato anche al FinCrime, denominazione che raccoglie le soluzioni in campo RegTech come KyC (Know your Customer) e AML (antiriciclaggio). Tra i protagonisti su questi temi: Jonathan Levin, co-Founder di Chainalysis e Reem El Seed, co-Founder di Cleverchain. Prevista anche una sessione sulla digital identity. In un’agenda in cui i titoli delle sessioni sono ispirati a opere letterarie, non potranno mancare i riferimenti alla cultura e all’educazione. La manifestazione avrà come keynote speaker di apertura Leda Glyptis, che ispirandosi al capolavoro Animal Farm, racconterà cosa secondo lei non ha funzionato in questi ultimi 15 anni di digitalizzazione. In apertura del secondo giorno, una sessione sarà dedicata agli studenti universitari, a cui saranno presentate le diverse opportunità che il fintech porta con sè, sia come facilitatore della vita di tutti i giorni sia come nuova opportunità lavorativa. OLTRE I CONFINI DELLA MANIFESTAZIONE, PARTE IL “FUORI SUMMIT” Il Milan Fintech Summit quest’anno oltrepassa i tradizionali confini della manifestazione e invade tutta la città con un serie di appuntamenti extra: il “Fuori Summit” avrà inizio ben prima e non si limiterà ai due giorni dell’evento. Mentre l’appuntamento con la Conference&Expo che dà il via alla due giorni di dibattito è previsto dalle 9 del 10 ottobre, la sera prima si svolgerà il party di benvenuto riservato a partner e speaker. Sempre il 9, Milan Fintech Summit sarà anche a Palazzo Mezzanotte allo Starting Finance Investment Meeting con la sessione “La forma dell’investimento – Fintech e Techfin a supporto delle scelte patrimoniali” e alla Brussels House – spazio polifunzionale per connettere il mondo della cultura bruxellese con l’Italia – con un incontro organizzato in collaborazione con Hub Brussels per raccontare le differenze tra gli ecosistemi fintech dei due Paesi e trovare strade di crescita comuni. Grazie al VIP Program organizzato da Milano&Partners e Milan Fintech Summit, Milano accoglierà i rappresentanti di alcune aziende fintech internazionali, leader a livello globale che, oltre a partecipare all’evento, avranno modo di toccare con mano il tessuto innovativo della città. La presenza di queste aziende, in particolare di alcuni unicorni, è prevista sia sul palco sia in una rubrica di videointerviste create ad hoc dal titolo Unicorn Tales. Trasmesse in diretta LinkedIn, le videointerviste vedranno protagonisti i rappresentanti di Bitpanda, Bunq, Chainalysis, Lunar, N26, Qonto, Raisin, Revolut, Satispay, Scalable Capital, Solaris, Trade Republic. La prima pre-evento il 2 ottobre a Ignacio Zunzunegui, Head of Growth Southern Europe di Revolut, raccontato il percorso evolutivo di un’azienda in grado di trasformare la sua offerta dall’essere una travel card al diventare una digital bank globale. Da gennaio 2024 inizierà, poi, un roadshow nel resto d’Italia per promuovere non solo l’eccellenza meneghina, ma valorizzare anche le innovative capacità e potenzialità dell’intero territorio peninsulare.

Da AIXA 2023 tre borse di studio per diventare manager del futuro

Da AIXA 2023 tre borse di studio per diventare manager del futuroMilano, 14 set. (askanews) – AIXA – Artificial Intelligence Expo of Application – la più grande manifestazione italiana dedicata alle applicazioni di intelligenza artificiale per il mondo del business e organizzata da Business International – Fiera Milano – mette a disposizione tre borse di studio per il Master Lab in Artificial Intelligence Management realizzato dalla The Artificial Intelligence School della Fondazione Ateneo Impresa – The Future School. Le borse di studio verranno consegnate nel corso della sesta edizione di AIXA, che si terrà l’8 e il 9 novembre all’interno degli spazi dell’Allianz MiCo di Milano. L’iniziativa rafforza la collaborazione tra il polo fieristico milanese e l’ente di alta formazione professionale, già annunciata nei mesi scorsi, ed evidenzia il valore sempre crescente dell’ecosistema di partner che da sempre gravita attorno alla manifestazione che anche quest’anno avrà l’obiettivo di promuovere una cultura dell’innovazione in grado di portare le imprese del nostro Paese ad aumentare i propri investimenti nel settore. Nello specifico le borse di studio che saranno assegnate nel corso di AIXA 2023 saranno una a copertura totale, per un valore di 5.900 euro, e due a copertura parziale, per un valore di 3.000 euro. Per candidarsi basterà accedere alla pagina web dedicata e compilare il form di registrazione a uno dei due Digital Open Day di presentazione del corso, previsti il 26 settembre e il 17 ottobre, assistere all’evento in live streaming e, alla fine, compilare il Test di valutazione fornito dalla Scuola.

Questo l’indirizzo della pagina https://www.theartificialintelligenceschool.it/digital-open-day-aixa Il comitato selezionatore di The Artificial Intelligence School (TAIS), sceglierà il gruppo di finalisti, tra i quali saranno individuati i tre vincitori. The Artificial Intelligence School (TAIS) è la prima scuola italiana interamente ed esclusivamente incentrata sull’Artificial Intelligence Management. Nasce per dare una risposta alle crescenti richieste di nuove figure professionali manageriali da parte di aziende, agenzie, enti, istituzioni, centri di ricerca, che operano con approcci innovativi ed intendono utilizzare l’Intelligenza Artificiale e le sue principali applicazioni per sviluppare competitivamente le proprie attività e il proprio business.

L’approccio didattico dell’istituto di alta specializzazione è caratterizzato da una metodologia basata sull’approccio “learning by doing” che ti consente di mettere subito in pratica quanto appreso grazie all’alternanza costante di sessioni teoriche ed esercitazioni pratiche, da svolgere in gruppo e/o individualmente. Il progetto sotteso alle borse di studio si inserisce nel programmi di eventi orientati al futuro del business che si terranno all’Allianz MiCo di Milano l’8 e il 9 novembre 2023 e che tra gli altri annovererà anche la nuova edizione di SMXL Milan, il più atteso evento internazionale in Italia dedicato al mondo del digital & search marketing che mostrerà le nuove frontiere dell’innovazione nella SEO, nell’ADV e nella Generative AI a tutti coloro che vorranno conoscerne i segreti, le novità e le future tendenze.

IIT quadruplica le infrastrutture digitali nei 14 centri nazionali

IIT quadruplica le infrastrutture digitali nei 14 centri nazionaliMilano, 14 set. (askanews) – IIT, l’Istituto Italiano di Tecnologia, ha quadruplicato le sue infrastrutture digitali che andranno a supporto di tutta la rete nazionale delle sue strutture: 4 sedi a Genova e 11 nelle principali città italiane. Con questo investimento, grazie alla collaborazione con IBM e E4 Computer Engineering, è stata raddoppiata la capacità di gestire e immagazzinare dati con l’obiettivo di velocizzare, grazie a supercalcolo e intelligenza artificiale, le attività di ricerca in tutte le aree di interesse dell’Istituto.

In particolare il sistema di immagazzinamento dati fornito da E4 Computer Engineering utilizzando tecnologia IBM che IIT ha predisposto è in grado di archiviare 10 Petabyte (10 milioni di gigabyte) di dati che saranno disponibili a tutta la rete dei centri IIT, suddivisi su macchine distribuite in 14 installazioni sul territorio nazionale. Tale infrastruttura supporterà lo sviluppo dei circa 300 progetti di ricerca afferenti a tutte le aree di ricerca dell’Istituto (robotica, nuovi materiali, scienze della vita e scienza computazionale) e offrirà la possibilità di raccogliere, classificare, categorizzare e tracciare ogni singolo dato per il suo utilizzo anche futuro, rappresentando così un patrimonio unico e trasversale per il sistema ricerca del nostro Paese. IIT sta infatti sviluppando internamente sistemi software che permettano ai ricercatori IIT, ma anche a team di ricerca di altre istituzioni, nell’ottica dell’Open Science, un accesso facile, rapido, sicuro ed efficace ai dati necessari per le sperimentazioni che poi possono essere analizzati grazie a machine learning e algoritmi di intelligenza artificiale.

Proprio a tal fine IIT ha anche potenziato la propria infrastruttura di calcolo principale. Il supercomputer Franklin – anch’ esso progettato e realizzato da E4 – ha una velocità che supera i 2 Petaflops, ovvero è in grado di eseguire più di 2 milioni di miliardi di operazioni al secondo, grazie ai suoi 83 nodi e alle 288 GPU (Graphic Processing Unit – unità di elaborazione grafica). “La possibilità di mettere a servizio delle attività di ricerca e di technology transfer della Fondazione IIT le nostre tecnologie di gestione dei dati rappresenta una opportunità di grande rilievo – ha affermato Marco Ballan, principal infrastructure sales manager Ibm Italia – Siamo onorati di poter accompagnare il sistema informativo di IIT nel suo percorso volto a garantire una sempre maggiore sicurezza dei dati, la loro archiviazione di lungo periodo e la possibilità di utilizzarli su infrastrutture di hybrid cloud condivise con le istituzioni e le aziende che con la ricerca della Fondazione collaborano.” “Con questa nuova infrastruttura tecnologica l’architettura IT dell’istituto compie un salto in avanti nella gestione del dato digitale che rappresenta uno degli elementi più importanti nella attività di produzione scientifica – afferma Stefano Bencetti Direttore di Information and Communication Technology dell’Istituto Italiano di Tecnologia – Tra gli obiettivi è previsto una spinta nella gestione del dato FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Resuable) in logica Open Science secondo quanto richiesto dalla Comunità Europea e dalle comunità internazionali di riferimento e un uso allargato di algoritmi di AI nell’analisi dei dati già che porterà evoluzioni nella modalità con la quale alcune ricerche vengono realizzate”.

La soluzione IBM Storage Scale consente di avere una struttura dati con file system distribuiti tra le sedi e di dotare IIT di tutti i meccanismi avanzati di gestione dei dati e dei metadati insieme alle funzioni di protezione del dato stesso. Di rilevanza poi la possibilità di profilare i dati a seconda delle esigenze specifiche delle linee di sviluppo e ricerca di IIT e la possibilità di rendere maggiormente efficiente il movimento dei dati tra le sedi periferiche e quelle centrali, senza impatti sulle prestazioni delle normali operazioni di accesso ai dati essendo i sistemi storage dotati di una rilevante componente di tecnologia NVMe e di una architettura software defined storage. Il risultato dei miglioramenti delle capacità di immagazzinare dati ed elaborarli è una infrastruttura innovativa distribuita su tutto il territorio nazionale, connessa e dotata di strumenti di analisi e gestione avanzata dei dati che permetterà i ricercatori del network IIT di affrontare le esigenze oggi conosciute per i progetti in corso ma anche le future esigenze che dovranno essere comunque realizzate. “La partnership con IIT si è consolidata nel corso degli anni e siamo onorati che ci abbiano selezionati anche per questo progetto – una delle installazioni di storage tra le più sofisticate e complesse oggi in Italia – realizzata utilizzando le più recenti tecnologie IBM – aggiunge Cosimo Gianfreda, Ceo di E4 – Dopo aver collaborato alla messa in produzione di Franklin, siamo oggi fieri di aver contribuito alla operatività di un sistema che consentirà al prestigioso IIT una gestione ottimale del ciclo di vita del dato prevedendo un trasferimento dei dati tra sedi periferiche e sede centrale”.

Digitale, Seeweb sponsor del ComoLake 2023 – Next Generation Innovations

Digitale, Seeweb sponsor del ComoLake 2023 – Next Generation InnovationsRoma, 14 set. (askanews) – Seeweb è sponsor del “ComoLake2023 – Next Generation Innovations”. L’azienda italiana, impegnata nel cloud computing e nelle infrastrutture per l’intelligenza artificiale, sarà infatti presente all’evento che si svolgerà dal 5 al 7 ottobre 2023 presso Villa Erba a Cernobbio. Seeweb, società del Gruppo Dhh (Dominion Hosting Holding), parteciperà all’evento insieme a Connesi, operatore di telecomunicazioni anch’esso parte del Gruppo.

Le due aziende saranno a disposizione di imprese, enti e istituzioni per un dialogo sull’innovazione e sulle sfide collegate alla sostenibilità e all’intelligenza artificiale. Consentiranno quindi di esplorare in modo approfondito le opportunità offerte dalla trasformazione digitale e dall’innovazione tecnologica, sfruttando le potenzialità di infrastrutture cloud progettate per realizzare progetti It che richiedono scalabilità, trasparenza e attenzione alla sostenibilità, possibile grazie al focus di Seeweb sul design a basso impatto ambientale delle sue server farm e dei suoi processi di utilizzo di acqua e hardware. Seeweb partecipa all’evento in veste di primo player italiano a fornire servizi di Cloud Computing dedicati all’intelligenza artificiale ed al machine learning. Un ruolo che ha conquistato grazie alla capacità di coniugare la potenza di infrastrutture in cloud efficienti, con un supporto ingegneristico per la progettazione delle architetture di Gpu in grado di sostenere grandi richieste di potenza di calcolo. Grazie a questi prodotti innovativi, che rendono i progetti di Ia più sostenibili e realizzabili, Seeweb è in grado di sostenere in modo trasversale le esigenze di trasformazione digitale e di sviluppo delle aziende europee che desiderano fare sviluppo fullstack in tale ambito. Inoltre, grazie alla rete di partnership creata insieme al Gruppo Dhh, può supportare i processi di digitalizzazione senza i rischi e tramite tecnologie allo stato dell’arte.

“L’innovazione – sottolinea l’amministratore delegato di Seeweb, Antonio Baldassarra – oggi passa per quella che possiamo definire la nuova era dell’informatica. Le aziende che producono dispositivi e servizi per l’intelligenza artificiale stanno crescendo in modo esponenziale, grazie all’aumento della domanda di servizi necessari ad addestrare modelli avanzati per l’Ia Generativa e per altre applicazioni che richiedono particolare potenza di elaborazione”. Secondo Baldassarra “per le imprese, ma anche per le Pubbliche Amministrazioni oggi impegnate nel processo di Digital Trasformation che il Pnrr ha accelerato, è fondamentale affidarsi a partner che, come Seeweb, riescono a coniugare innovazione e qualità di supporto a caratteristiche di compliance normativa e presenza capillare sul territorio. Oggi, infatti, i servizi che permettono di abilitare progetti di IA, ML, Computer Vision, supercalcolo, sono necessariamente legati alla necessità di addestrare algoritmi e processare grandi quantità di dati. Rispondere a queste sfide tenendo fede agli impegni di compliance permette di conciliare la crescita digitale con la protezione dei dati. E consente di sviluppare ulteriormente il processo di innovazione dei player europei rinforzando l’industria del paese che può competere in questi ambiti”, conclude l’a.d. di Seeweb. A ComoLake2023, durante i tre giorni di lavori, saranno affrontate cinque aree tematiche fondamentali: Rete, Tlc e Servizi; Metaverso e Ai; Energia e Sostenibilità; Mobilità e Trasporti; Pubbliche Amministrazioni e Cittadino. Sono previsti oltre 15 panel e 80 speaker provenienti da tutto il mondo, tra cui rappresentanti di governo, parlamento, Commissione Europea, autorità regolatorie, istituzioni sovranazionali, università, aziende, esperti, corpi militari, consumatori e media.

A Reggio Emilia si discute del valore economico dei dati aziendali

A Reggio Emilia si discute del valore economico dei dati aziendaliRoma, 12 set. (askanews) – Nasce la “data community” dedicata al valore economico del patrimonio informativo delle aziende, il cui primo evento sarà “Data To Value” a Reggio Emilia: giovedì 14 settembre 2023 nell’Auditorium Credem presso Palazzo Spalletti Trivelli sono attesi oltre 150 professionisti dei dati.

In particolare, durante il workshop verrà presentato il nuovo modello di analisi per calcolare il contributo concreto degli asset informativi, anche in termini monetari, nei bilanci delle aziende. La discussione verrà allargata ai presenti tramite sessioni interattive. In agenda al mattino i contributi, tra gli altri, degli esperti di Credem (il vice chief operating officer Ettore Corsi, il chief data & analytics officer, Stefano Zoni e la information governor Elena Testoni), Università di Modena e Reggio Emilia (Franco Francia, docente e vicepresidente DAMA Italy), Irion (Mauro Tuvo, principal advisor, autore del libro “Data Governance” edizioni FrancoAngeli e componente comitato scientifico DAMA Italy, chapter italiano dell’associazione internazionale; Egle Romagnolli, head of marketing e curatrice del libro; coordinatrice comitato scientifico DAMA; Mario Vellella, domain advisory leader e comitato scientifico DAMA; Giacomo Saggioro, senior business & data management consultant.

Sarà dato spazio anche al racconto del patrimonio artistico della location emiliana, previsti anche una visita guidata a gruppi e un pranzo di networking. I gruppi di lavoro sulla Data & Analytics Valuation, la disciplina che si occupa di quantificare il contributo economico che si può generare dal patrimonio informativo aziendale, saranno due: il primo si focalizzerà sulla Governance e in particolar modo sulla Program Valuation (l’intero presidio della data governance) e Project Valuation (capire l’ordine di priorità e il valore economico delle singole iniziative); il secondo sulla Analytics Evaluation (tra cui Advanced Analytics e AI). Altre iniziative per il futuro riguardano la valorizzazione economica della “cultura del dato” (Data Culture Evaluation), la Data Monetization e la AI Governance. Value Based Data Governance: il modello Francia, Romagnolli, Testoni, Tuvo e Zoni sono i cinque co-autori del white paper “Value Based Data Governance” che mira a far avanzare il dibattito tra gli addetti ai lavori, proponendo un nuovo modello di analisi e calcolo del valore economico, sia dei programmi di data governance nel complesso, sia dei singoli progetti e iniziative di governo dei dati.

La Data Governance “è l’esercizio dell’autorità e del controllo (pianificazione, monitoraggio e applicazione) nella gestione degli asset dati”. Un approccio moderno alla gestione dei dati è un prerequisito essenziale per abilitare il percorso di crescita di un’azienda verso la cosiddetta data driven company. Gli autori individuano cinque livelli di maturità di un presidio di governo dei dati: da “iniziale” (wave 1) a “ottimizzato” (wave 5). In quest’ottica, il paper è un punto di riferimento per determinare in modo concreto i casi d’uso (use case) delle soluzioni di data management in azienda, nonché i tipi di rischio correlati a questi progetti, come possono incidere e come mitigarli il più possibile. Sono almeno sette i benefici di una gestione dati proattiva, di cui si parlerà nell’evento: efficienza operativa e ottimizzazione dei costi, mitigazione dei rischi, velocità e agilità di esercizio ma anche quella progettuale, qualità dei processi decisionali, brand reputation e compliance “by design”.