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Fondo per la Repubblica Digitale: 53 nuovi progetti per il 2024

Fondo per la Repubblica Digitale: 53 nuovi progetti per il 2024Roma, 21 dic. (askanews) – Nel 2024 oltre 8.500 tra disoccupati e lavoratori con mansioni a forte rischio di sostituibilità a causa dell’automazione e dell’innovazione tecnologica potranno beneficiare gratuitamente dei 53 progetti selezionati e sostenuti dal Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale. In totale sono stati messi in campo circa 22,2 milioni di euro.

Dei 53 progetti selezionati, 41 sono risultati idonei per il bando “Prospettive” per un totale di 18,6 milioni assegnati e 12 per “In Progresso”, sostenuti con 3,6 milioni di euro. Per “In Progresso” i progetti si rivolgono ad uno specifico territorio, mentre per “Prospettive” una è l’iniziativa di carattere nazionale, mentre 16 si rivolgono al Nord-Centro e 24 all’area Sud-Isole. “Il Fondo per la Repubblica Digitale è sulla giusta strada per centrare l’obiettivo di formare migliaia di persone come disoccupati e lavoratori con mansioni a forte rischio di sostituibilità a causa dell’innovazione tecnologica, dando un contributo di rilievo al miglioramento delle competenze digitali del nostro Paese. Sulla base dei risultati fino ad oggi raggiunti, sono felice di confermare che il Dipartimento per la Transizione Digitale ha ulteriormente sostenuto il Fondo con 70 milioni di euro di credito di imposta per il 2024, prevedendo l’attivazione di nuovi percorsi formativi. Si tratta di un impegno concreto, da parte del Governo, per fare in modo che nessuno venga lasciato indietro nell’era dell’innovazione tecnologica e per assicurare a tutti l’opportunità di sviluppare competenze digitali essenziali” ha dichiarato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Tecnologica Alessio Butti.

Per Giovanni Fosti, Presidente del Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale: “In poco più di un anno di attività l’Impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale ha pubblicato quattro bandi – dedicati alle donne (18-50 anni), ai NEET (15-34), ai disoccupati e inattivi (34-50 anni), ai lavoratori a rischio di sostituzione a causa dell’innovazione tecnologica. In totale sono state ricevute 456 proposte progettuali. I progetti selezionati e sostenuti sono in tutto 76. Sono stati assegnati in totale poco più di 35 milioni di euro per 13.390 beneficiari. I due bandi pubblicati nel 2023 prevedono il sostegno di 53 progetti che saranno avviati nel corso del prossimo anno. Sono felice di rilevare che per il bando “Prospettive” verranno coinvolti diversi target fragili, come persone senza dimora, persone con disabilità, detenuti e migranti. Per il bando “In Progresso” parteciperanno 112 aziende che coinvolgeranno 1.805 lavoratori. La trasformazione digitale deve riguardare tutta la popolazione”. I PROGETTI SOSTENUTI. La maggioranza dei progetti lavora sull’integrazione delle competenze digitali di base e avanzate. Diversi percorsi formativi del bando “Prospettive” si rivolgono a target fragili come persone senza dimora, persone con disabilità, detenuti, migranti. Per “In Progresso” sono diversi i percorsi dedicati ai lavoratori metalmeccanici e manifatturieri come del settore dell’industria alimentare.

New Space Economy: confronto su opportunità di business e alleanze

New Space Economy: confronto su opportunità di business e alleanzeMilano, 6 dic. (askanews) – “There is no Space B”: questo il filo conduttore degli incontri scientifici e di lavoro che si svolgono al New Space Economy European Expoforum (NSE), l’ appuntamento annuale dedicato all’economia dello spazio che si svolge presso il padiglione 4 di Fiera Roma dal 5 al 7 dicembre. “Nella new space economy – ha detto Roberto Vittori, generale dell’Aeronautica Militare e astronauta dell’Agenzia Spaziale Italiana e dell’Agenzia Spaziale Europea – la creatività riesce a trovare terreno più fertile nei rapporti bilaterali. Negli Stati Uniti, tra le culle per scienza, ricerca e tecnologie ci sono il Caltech e il NASA Jet Propulsion Laboratory JPL. Marco Villa, cofondatore di Tyvak – Terran Orbital, ne è l’equivalente creativo sotto il profilo industriale. New Space Economy significa creare opportunità da idee nuove: “revolutionary” come paragonato ad “evolutionary” ed il punto di partenza più appropriato è quello del mondo della ricerca e dell’università. Strategico in tal senso il rapporto con il mondo statunitense per l’importanza di modelli quali NASA JPL e la persona di Marco Villa, tra i fondatori di una delle realtà industriali di successo”.

Giunto alla quinta edizione, l’evento vede il patrocinio del Ministero della Difesa, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dell’Agenzia Spaziale Italiana, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, di ENEA, di INGV e dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma e con la collaborazione di Regione Lazio e Camera di Commercio di Roma. La seconda giornata della manifestazione ha visto svolgersi il panel “From the EU Recovery Plan New Earth Observation Services for the Central Government”, nel corso del quale è stato sintetizzato il programma spaziale IRIDE: sono state messe in evidenza le competenze industriali necessarie allo sviluppo di questo sistema, e la domanda pubblica di servizi e applicazioni a cui esso dovrà rispondere. “I progetti del Pnrr – dice Giovanni Sylos Labini, ceo di Planetek Italia – sono un investimento del Paese. Si è parlato anche di sostenibilità di lungo periodo e il momento di agire è questo, perché sono processi lunghi e complessi, di partecipazione di pubblico e privato. È molto importante che se ne parli qui all’NSE, perché l’earth observation è uno dei pilastri dell’economia dello spazio”.

L’incontro “Cybersecurity and new space economy: role, market opportunities in space and on ground”, moderato da Roberto Mazzolin di Rhea Group, ha offerto un approfondimento sull’utilizzo di sistemi di sicurezza basati sui cloud e sulla quantistica. Altri argomenti analizzati sono stati l’integrazione della “security by design” nei sistemi spaziali e l’importanza di individuare e riconoscere in maniera preventiva le minacce collegate alle nuove tecnologie per gestirle in modo tempestivo. Durante il panel “Emerging players in European Launch Industry and the challenge with USA and China” si è analizzato lo scenario globale dell’accesso allo spazio, che sta vivendo grandi novità con l’ingresso di nuovi players. È emersa la necessità che l’Europa, con le peculiarità del suo settore spaziale-diverse dai benchmark mondiali, in particolare USA e Cina- si doti di una regolamentazione che favorisca competitività commerciale, continuando al contempo a garantire cooperazione ed unità d’azione tra gli Stati europei. Gli obiettivi da perseguire sono l’affidabilità e la velocità di decision making, del procurement e di messa a disposizione del servizio di lancio, per perseguire, insieme all’offerta di servizi in orbita, competitività e sostenibilità economica.

Il panel “Investiment opportunities in the NSE” ha confermato l’interesse degli investitori sia europei che internazionali verso le compagnie spaziali, comprese quelle italiane. “In Europa abbiamo assistito nel 2022 a un importante aumento di finanziamento privato passando da 600 milioni a un 1 miliardo, in controtendenza con quanto è accaduto a livello globale, dove gli investimenti si sono invece contratti del 30 per cento. In Italia c’è molto talento imprenditoriale – ha commentato Gianluigi Baldesi, a capo del Ventures and Financing Office dell’Agenzia Spaziale Europea – ma spesso c’è la difficoltà da parte delle aziende a confrontarsi con gli investitori. A tal fine l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Agenzia Spaziale Europea hanno lanciato diversi servizi commerciali a supporto delle realtà imprenditoriali”. I lavori sono proseguiti nel pomeriggio su altri temi di forte interesse. In “Education for the Space Economy”, un parterre di esperti di spicco nel settore hanno sottolineato la necessità di una maggiore coesione e collaborazione, per preparare la forza lavoro del futuro.

Tra le aree emergenti, nel panel “New Space Economy for Latin America” si è parlato delle potenzialità per l’Italia di giocare un ruolo strategico come ponte verso l’Europa sia per le nazioni che hanno già le proprie agenzie spaziali nazionali che per i Paesi che le stanno creando, come la Colombia e il Cile. In “Moon opportunities” si è discusso sulle opportunità legate all’esplorazione lunare. Tra queste, anche le possibilità legate all’estrazione mineraria sul nostro satellite, che potrebbe aprire ad alternative allo sfruttamento sistematico delle risorse terrestri, mostrando quindi le vere potenzialità dell’economia spaziale. Tra gli interventi anche quello di Trent Martin, vice presidente di Lunar Access, Intuitive Machines, realtà all’avanguardia che il prossimo mese lancerà il suo primo lander che atterrerà sulla Luna. Inoltre nel prossimo anno e mezzo trasporteranno sulla Luna alcuni payloads della Nasa, oltre a payloads commerciali. Le imprese lunari stanno prendendo il via con opportunità concrete di business. In “Feed the future astronauts” infine si è parato dell’evoluzione degli studi sull’alimentazione degli astronauti, improntata finora al mantenimento dell’equilibrio psicofisico di chi vive, lavora e fa ricerca nella stazione spaziale. Se fino ad oggi il concetto era la sopravvivenza, ora, anche nell’ottica di soggiorni che diventano sempre più lunghi e di opportunità che si allargano ad interessi privati, si parla anche di qualità. Senza dimenticare che le tecnologie delle attività spaziali possono diventare strumenti di crescita anche per la vita sulla Terra. Il New Space Economy Expoforum affianca a un programma di conferenze anche una ampia area espositiva dove trovano spazio le realtà – dalle agenzie spaziali alle PMI, dalle associazioni industriali fino alle start-up – che operano in una vasta gamma di aree di interesse. I protagonisti della new space economy possono fare networking e, al contempo, i visitatori possono accostarsi a queste realtà innovative. Diversi gli stand che propongono iniziative di coinvolgimento per gli studenti e non solo. Al centro dell’area espositiva è inoltre presente una Arena con un programma di appuntamenti dedicati alla presentazione di programmi e progetti delle principali istituzioni e aziende partecipanti come Airbus Italia, Arianespace, ASI, CIRA, CNR, INGV, OHB Italia, Telespazio, Thales Alenia.

Panel su rivoluzione digitale e IA a Festival Cultura Americana

Panel su rivoluzione digitale e IA a Festival Cultura AmericanaRoma, 30 nov. (askanews) – Il Festival della Cultura Americana, organizzato dal Centro Studi Americani, ha ospitato questa mattina il panel “Intelligenza Artificiale tra miti e realtà. Storie di successo dall’Italia e dagli Stati Uniti”, organizzato e animato da APCO Worldwide.

La tavola rotonda, moderata da Paolo Compostella, Presidente Europa di APCO Worldwide, con la partecipazione di Alessandro Musumeci, Capo della segreteria tecnica del Sottosegretario di Stato con delega all’innovazione tecnologica, di Maria Cristina Moroni, Government Relations Senior Advisor presso Dell Technologies, di Claudia Pollio, Head of Public Affairs and Institutional Relations presso TeamSystem, di Floriana Chiarello, Head of ICT Demand Management presso Aeroporti di Roma e di Andrea Tuninetti, Counsel presso Clifford Chance, ha raccolto e raccontato esperienze positive di adozione e utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Il Panel ha fornito l’occasione di analizzare e discutere il tema dell’Intelligenza Artificiale, le sue sfide e le sue opportunità, ascoltando dalla viva voce di aziende attive in settori diversi, dal digital consumer ai trasporti sino al diritto, quale è la loro esperienza e quali le loro best practices, approfondendo i principali trend delineando le prossime sfide ma anche opportunità a livello globale ma anche italiano.

L’Intelligenza Artificiale occupa oggi una posizione centrale nelle decisioni tecnologiche di imprese e governi, permeando la vita quotidiana di ogni individuo. Le proiezioni economiche di Bank of America di febbraio 2023 indicano infatti che l’IA potrebbe contribuire fino a 15,7 trilioni di dollari all’economia globale entro il 2030, con gli Stati Uniti a dominare il 36% del mercato globale. Anche nel nostro paese il mercato dell’AI è in costante crescita, raggiungendo i 500 milioni di euro e registrando un aumento del 32% in un solo anno, distinguendosi inoltre l’Italia come la prima nazione a introdurre una regolamentazione sull’IA generativa. A questo proposito, Alessandro Musumeci, Capo della segreteria tecnica del Sottosegretario di Stato con delega all’innovazione tecnologica, ha sottolineato come “siamo consapevoli della portata delle opportunità e dei rischi che l’IA comporta, e per questo motivo sono state avviate diverse azioni con le relative strutture di esperti guidate dal sottosegretario Butti. Tra queste, sottolineiamo il ruolo fondamentale che avrà AGID in quanto Segreteria Tecnica a supporto del Comitato di esperti nazionali sull’IA. Siamo consapevoli delle sfide, quindi, ma anche fiduciosi del futuro, in quanto l’obiettivo comune è lo stesso: essere guidati dall’etica posizionando la persona umana al centro di questa trasformazione”.

Della sfida di regolare questo nuovo ambito ha parlato anche Andrea Tuninetti, Counsel presso Clifford Chance, che ha affermato: “Viviamo in un momento di grande trasformazione digitale che pone delle sfide importanti per le autorità e le istituzioni di tutto il mondo nel riuscire a guidare lo sviluppo di nuove tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale. I legislatori saranno chiamati ad individuare un quadro giuridico che sappia cogliere i rischi legati all’IA e che possa favorirne al contempo lo sviluppo a vantaggio della collettività. In questo contesto, sarà necessario saper affrontare la produzione normativa che diversi Paesi nel mondo porteranno avanti in questi anni per assicurare che l’intelligenza artificiale possa essere un driver di crescita e competitività per le imprese. Noi, come loro partner, ci siamo attrezzati per affrontare questa complessità, tra l’altro includendo tra le nostre fonti anche strumenti nuovi: libri di tecnologia, blog e perfino podcast. Nella consapevolezza che la realtà tecnologica avrà sempre un’evoluzione più rapida di quella normativa. Il 61% delle grandi imprese e il 15% delle PMI conoscono e utilizzano sistemi di IA in modi diversi: è intervenuta in questo contesto Claudia Pollio, Head of Public Affairs and Institutional Relations presso TeamSystem, per discutere del supporto che l’IA può offrire alle PMI, pilastro dell’imprenditoria italiana, affermando che “la trasformazione digitale è di fatto la più estesa rivoluzione tecnologica mai sperimentata, sia in termini temporali che di impatto sull’attività umana e sul business. In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale deve essere intesa come una tecnologia general purpose – come l’elettricità per la rivoluzione industriale -, dal potenziale ancora non del tutto espresso. La mission di TeamSystem è quella di portare la trasformazione digitale nelle PMI del nostro Paese, garantendo loro la possibilità di sfruttare dati e insight strategici grazie a tecnologie innovative come l’IA, fino ad oggi appannaggio solo delle grandi imprese, e migliorandone così la competitività e la resilienza sul mercato. Nella nostra visione l’IA è un driver di sviluppo importante di supporto alle decisioni in una logica di complementarità e non di sostituzione con l’intelligenza umana”.

Floriana Chiarello, Head of ICT Demand Management di Aeroporti di Roma, ha evidenziato una delle maggiori sfide che l’IA ci pone, concentrandosi sulla formazione delle nuove generazioni, dato che “l’importanza dell’equilibrio tra l’input umano e la tecnologia avanzata nel processo decisionale è un elemento chiave per un’innovazione responsabile e orientata al futuro. La nostra strategia punta a unire l’intelligenza artificiale con l’intuito e l’esperienza umana, per garantire soluzioni ottimali e sostenibili. Il nostro impegno a colmare il divario digitale si manifesta in un approccio pratico e focalizzato sull’apprendimento. Ciò mira a stabilire obiettivi aziendali precisi e ad affrontare proattivamente sfide quali l’etica, la sicurezza informatica e la privacy.” Infine, Maria Cristina Moroni, Government Relations Senior Advisor presso Dell Technologies, ha sottolineato come l’IA sia un fattore abilitante per le aziende, purché sia condivisibile, sicura e sostenibile, sottolineando come “la tecnologia riveste un ruolo sempre più importante per la vita dei cittadini e per la crescita delle imprese. Nei prossimi anni i nuovi paradigmi tecnologici, tra i quali l’Intelligenza Artificiale, avranno un ruolo crescente nello sviluppo economico e sociale delle Nazioni. Dell supporta le aziende e la Pubblica Amministrazione nel cogliere le opportunità derivanti dalla trasformazione digitale e dall’IA, promuovendone un utilizzo responsabile ed etico, basato su valori quali sicurezza, sostenibilità e condivisione.” Paolo Compostella, Presidente Europa di APCO Worldwide, ha quindi concluso il dibattito ringraziando i partecipanti e svelando come anche “noi di APCO Worldwide abbiamo un’esperienza positiva da raccontare: abbiamo infatti lanciato, proprio in questi giorni, la nostra “Margy”, un’intelligenza adattiva che supporta le nostre attività globali fornendo ai nostri clienti dati utili per advisory e consulenza strategica. Nata dal nostro AI Comms Lab dopo oltre cinque anni di test e sperimentazioni, Margy è in grado di automatizzare la generazione di contenuti, ottimizzare l’efficienza del lavoro dei team e gestire la reputazione online dei clienti, inclusa la gestione di potenziali crisi”, ha affermato quindi, in conclusione. Per ulteriori informazioni sul programma completo, i partecipanti e gli eventi, si prega di visitare il sito ufficiale del Festival: https://centrostudiamericani.org/festival-della-cultura-americana-gli-americani-in-italia/.

Thales, avvio delle attività del modulo Multi-Purpose Habitat

Thales, avvio delle attività del modulo Multi-Purpose HabitatRoma, 23 nov. (askanews) – Thales Alenia Space Italia ha recentemente siglato con l’Agenzia Spaziale Italiana un importante contratto per l’avvio delle attività su un modulo abitativo destinato alla superficie lunare, denominato Multi-Purpose Habitat (MPH), il primo avamposto abitativo permanente sul nostro satellite a complemento del fondamentale ruolo nella progettazione, nello sviluppo e nella costruzione dei moduli (HALO, I-HAB ed ESPRIT) per l’avamposto orbitante cislunare Gateway . “MPH segnerà un traguardo storico come il primo modulo abitativo italiano a operare sulla superficie lunare. Questo è motivo di orgoglio per la nostra azienda, abituata ad affrontare e superare sfide di questo tipo con le capacità tecniche e organizzative che ci contraddistinguono” ha commentato Franco Fenoglio, a capo dei programmi di esplorazione planetaria umana e robotica in Thales Alenia Space. La conferma della centralità di MPH è arrivata a metà ottobre 2023 con il superamento della “Element Initiation Review” della NASA, che ha permesso di apprezzare le funzionalità offerte dal modulo italiano MPH come fondamentali nell’ambito dell’architettura di superficie lunare del programma Artemis. La visione di Artemis di garantire una presenza umana sostenibile sulla Luna, preparatoria anche alle future missioni per Marte, passa pertanto dalla sede di Torino della Thales Alenia Space che, grazie all’Agenzia Spaziale Italiana, si conferma azienda di riferimento a livello mondiale per la progettazione, costruzione e operazione, grazie anche alla società ALTEC, di moduli abitativi per l’esplorazione umana dello spazio. La prossima sfida per l’industria nei confronti dell’Agenzia Spaziale Italiana e della NASA, sarà il superamento della Mission Concept Review (MCR), prevista nel primo trimestre del 2024 e obiettivo fondamentale per autorizzare il proseguo del progetto nelle successive fasi di progetto e di sviluppo delle tecnologie critiche. Infatti, le soluzioni per garantire la vita, seppur per un periodo di breve/media durata in un ambiente inospitale come la Luna, richiedono tecnologie all’avanguardia (basti pensare al problema della protezione dalla regolite e alla necessità di sopravvivenza alla fredda notte lunare). In questa prima fase, Thales Alenia Space dovrà costituire il consorzio industriale composto da grandi piccole e medie imprese della filiera nazionale per l’avvio della fase implementativa. Sarà fondamentale, attraverso le attività di progettazione del modulo, e la futura messa a fattor comune delle capacità tecnologiche e produttive del ‘sistema Italia’, poter garantire la fornitura di un modulo abitativo multi-funzionale sicuro e confortevole per gli astronauti e che sia in grado di dialogare con gli altri sistemi ed elementi costitutivi dell’architettura Artemis. Con l’obiettivo di perseguire la ‘vision’ di Thales Alenia Space Italia, realizzata attraverso il team di programma MPH, un mix di competenze senior, di dinamicità ed entusiasmo di nuovi talenti: “guidare lo sviluppo scientifico e tecnologico nel costruire il primo avamposto umano italiano sulla superficie lunare per potenziare e supportare l’esplorazione umana spaziale sulla Luna e oltre”.

Sparkle, centro Telespazio di Scanzano connesso al Sicily Hub di Palermo

Sparkle, centro Telespazio di Scanzano connesso al Sicily Hub di PalermoRoma, 22 nov. (askanews) – Sparkle ha firmato un accordo con Telespazio per l’accesso in fibra ottica al Sicily Hub di Sparkle a Palermo. Il Centro spaziale di Scanzano – operativo dal 1989 e situato nei pressi dell’omonimo lago artificiale a circa 47 chilometri da Palermo – è specializzato nella fornitura di servizi di hosting e housing per grandi operatori satellitari internazionali che utilizzano costellazioni in orbita terrestre bassa (LEO), media (MEO) e geostazionaria (GEO). Questi servizi richiedono connessioni resilienti e stabili con un alto livello di prestazioni. In virtù dell’accordo, il Centro spaziale di Scanzano è collegato tramite il proprio anello in fibra ottica al Sicily Hub di Sparkle a Palermo – data center neutrale di ultima generazione e uno dei principali hub Internet del Mediterraneo grazie alla presenza di piattaforme di contenuti e applicazioni cloud dei maggiori player mondiali e al collegamento di tutti i cavi internazionali che atterrano in Sicilia – con la conseguente possibilità di offrire ai propri clienti connessioni e servizi ad alta velocità e affidabili in tutto il mondo. Inoltre, con l’attivazione del nuovo cavo sottomarino BlueMed di Sparkle – che collegherà l’Italia con la Francia, la Grecia e vari paesi che si affacciano sul Mediterraneo fino ad arrivare ad Aqaba in Giordania – il Centro spaziale di Scanzano potrà contare su collegamenti a multipli di 100 o 400 Gbps verso l’Europa, l’Asia e il Medio Oriente. In Italia, dove il cavo è già attivo da settembre, BlueMed aumenta la resilienza della rete Sparkle offrendo una rotta sicura e diversificata tra la Sicilia e Milano, con una latenza ridotta del 50% rispetto alle dorsali terrestri che collegano i due capoluoghi. “Con l’accesso al Sicily Hub di Sparkle il Centro spaziale di Scanzano consolida ed amplia la sua capacità di connessione alla rete globale, consentendo a Telespazio di offrire ai propri clienti servizi di connettività con velocità sempre maggiori e di elevata affidabilità. Questo è essenziale per promuovere il Centro di Scanzano come Hub satellitare del Mediterraneo, valorizzando la sua posizione geografica”, ha dichiarato Alessandra Farese, responsabile della Linea di Business Satellite Systems and Operations di Telespazio. Enrico Bagnasco, AD di Sparkle, ha detto: “Siamo molto soddisfatti di questo accordo con Telespazio, un’azienda di rilevanza internazionale con cui condividiamo la missione di offrire servizi globali” e ha aggiunto: “Questo accordo è una nuova conferma di come, anche grazie a BlueMed, il Sicily Hub di Palermo stia rafforzando il proprio successo come asset strategico per la digitalizzazione del Paese e snodo fondamentale del traffico dati nel Mediterraneo”.

Nasce Kyutai, il laboratorio europeo sull’Ai: fondi per 300 milioni

Nasce Kyutai, il laboratorio europeo sull’Ai: fondi per 300 milioniMilano, 17 nov. (askanews) – Nasce a Parigi il primo laboratorio no-profit dedicato alla ricerca sull’intelligenza artificiale. In occasione dell’Ai Pulse2023, la conferenza europea sull’AI organizzata dal gruppo Iliad e Scaleway, è stato presentato il laboratorio che potrà contare su una dotazione finanziaria iniziale di 300 milioni di euro: 100 arrivano dal gruppo Iliad, 100 dalla CMA CGM e 100 dalla fondazione Eric Schmidt.

Il progetto si posiziona come un centro di eccellenza nell’ambito dell’Ai per costruire e democratizzare l’intelligenza artificiale attraverso l’open science. Xavier Niel, Presidente e fondatore di iliad Group, ha spiegato che “l’Europa ha tutte le carte in regola per vincere la corsa all’intelligenza artificiale. Abbiamo tutta la potenza di calcolo necessaria e un ecosistema di AI molto dinamico. Con la creazione di un laboratorio di ricerca open source acceleriamo il passo per anticipare e comprendere i trend di un settore in continua evoluzione”.

In chiusura di lavori, anche il saluto in un video messaggio del presidente francese, Emmanuel Macron: “Credo molto nella tecnologia open source, e dobbiamo renderla la nostra forza”.

Spazio, Urso: la base di Malindi piattaforma per l’Africa

Spazio, Urso: la base di Malindi piattaforma per l’AfricaRoma, 15 nov. (askanews) – Si è svolto oggi a Roma presso Palazzo Piacentini il Consiglio Ministeriale congiunto tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, con delega per l’Italia alle politiche spaziali e aerospaziali, e il ministro keniota della Difesa con delega al settore spaziale, Aden Duale. L’incontro, al quale hanno preso parte anche il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente, e l’omologo keniano, James Aruasa, è il primo dopo l’entrata in vigore dell’Accordo intergovernativo tra Italia e Kenya relativo al Centro Spaziale Luigi Broglio, entrato in vigore il 16 dicembre 2020 con validità di 15 anni. Il ministro Urso ha ribadito l’importanza della cooperazione bilaterale nel settore spaziale. Cooperazione, che risale al 1964 con l’entrata in funzione del Centro Luigi Broglio, nella città costiera di Malindi. Il sito di Malindi, attualmente gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana, storicamente ha significato l’ingresso dell’Italia nella corsa allo Spazio attraverso il lancio di satelliti della serie San Marco e grazie all’eccellente ruolo svolto nella ricezione dei dati satellitari e del tracciamento. E’ stata sottolineata l’attenzione del governo e del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nei confronti del continente africano con il “Piano Mattei”, che prevede un capitolo sulla cooperazione spaziale che si declina attraverso politiche industriali e di formazione. I due ministri hanno anche discusso una serie di iniziative importanti, che vanno dalla formazione in loco alla creazione di un Centro regionale per l’Osservazione della Terra. “Il nostro governo è intenzionato a far fare un salto di qualità alla collaborazione con il Kenya – ha spiegato Urso – vogliamo dar vita a una joint venture in ambito commerciale e industriale. Il legame tra le agenzie spaziali dei nostri due Paesi, già solido, verrà ulteriormente rafforzato attraverso l’impegno dell’Agenzia Italiana a fornire supporto all’omologa agenzia keniana. Con il ministro Duale ci siamo dati appuntamento a gennaio in Kenya, per monitorare l’andamento dei progetti fin qui approvati e visitare le strutture della base di Malindi, che si auspica possa diventare un centro di eccellenza non solo per il Kenya ma per l’intero continente africano”.

Spazio e economia al New Space Economy European Expoforum 2023

Spazio e economia al New Space Economy European Expoforum 2023Milano, 14 nov. (askanews) – Dal 5 al 7 dicembre 2023 torna a Roma il New Space Economy European Expoforum, l’appuntamento annuale dedicato alla nuova economia spaziale. Giunta alla quinta edizione, la fiera si svolge nel padiglione 4 di Fiera Roma (Ingresso EST) e vede il patrocinio dell’Agenzia Spaziale Italiana, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, di Enea e di Ingv, e la collaborazione di Regione Lazio e Camera di Commercio di Roma. La cerimonia di apertura si terrà martedì 5 dicembre, dalle ore 9.30, con i saluti delle istituzioni e la presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

NSE 2023 è incentrata sulla capacità della nuova economia spaziale di attivare – attraverso il trasferimento tecnologico – nuovi mercati terrestri basati sull’innovazione spaziale. La fiera si sviluppa come piattaforma dinamica che offre una visione complessiva sul potenziale crescente del settore spaziale e mette in rete una molteplicità di soggetti: dai grandi attori industriali alle piccole e medie imprese, dal mondo universitario e della ricerca alle start-up, dalle agenzie spaziali alle istituzioni internazionali, fino agli investitori, agli esperti di diritto e di finanza e ai media. Il programma delle tre giornate dell’evento prevede, oltre all’esposizione fieristica, una conferenza scientifica con numerose tavole rotonde; più di cento speakers rappresentanti del mondo scientifico, delle istituzioni, dell’industria e del settore finanziario; eventi tematici e momenti dedicati al networking e al business to business. Il programma della conferenza scientifica è consultabile al sito www.nseexpoforum.com dove è possibile consultae anche il Manifesto redatto per l’evento.

Al centro dell’area espositiva sarà inoltre presente una Arena con un fitto programma di appuntamenti dedicati alla presentazione di programmi e progetti delle principali istituzioni e aziende partecipanti come Airbus Italia, Arianespace, Asi, Cira, Cnr, Ingv, Ohb Italia, Telespazio, Thales Alenia.

Thales Alenia Space aprirà a Roma la Space Smart Factory

Thales Alenia Space aprirà a Roma la Space Smart FactoryRoma, 9 nov. (askanews) – Thales Alenia Space, JV tra Thales 67% e Leonardo 33%, ha presentato oggi, presso il Tecnopolo Tiburtino di Roma, il progetto per la realizzazione della Space Smart Factory, la fabbrica intelligente, digitale e riconfigurabile tra le più grandi d’Europa. Parte di un sistema di fabbriche spaziali interconnesse tra di loro locate in Italia, la Space Smart Factory utilizzerà tecnologie avanzate per la realizzazione di satelliti di diversa classe e ambiti di applicazione.

La Space Smart Factory è frutto di un investimento di oltre 100 milioni che include anche l’impegno dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) tramite i fondi del PNRR. Il nuovo insediamento produttivo sorgerà nel parco tecnologico d’eccellenza di Roma, il Tecnopolo Tiburtino, che ospita già 150 imprese per la maggior parte piccole e medie, e con una forte integrazione con la città e il suo tessuto industriale. Lo stabilimento a valle della fase di progettazione, già conclusa, eseguita dalla società eos s.r.l, sarà realizzato dalla società CBRE | Hitrac, leader globale nelle tecnologie per le infrastrutture critiche e nei servizi per l’intero ciclo di vita dei sistemi tecnologici avanzati. Leonardo Global Solutions ha supportato l’intera operazione immobiliare, dall’acquisizione del terreno, alla gestione delle gare d’appalto fino all’avvio del processo di costruzione. A fine settembre sono iniziate le attività di predisposizione del cantiere e la progettazione esecutiva dei fabbricati con l’obiettivo di essere operativi a metà 2025.

La Space Smart Factory implementerà sistemi flessibili di automazione e digitalizzazione dei processi per una elevata capacità produttiva degli assetti spaziali di nuova generazione e con particolare focus al segmento dei micro e piccoli satelliti, che includono le famiglie PLATiNO e Nimbus, e delle costellazioni satellitari e l’intero portafoglio delle piattaforme modulari di Thales Alenia Space per programmi commerciali ed istituzionali. Grazie a camere pulite modulari e all’utilizzo delle tecniche digitali, la Space Smart Factory potrà essere riconfigurata in funzione delle produzioni richieste per consentire l’integrazione e prove di una ampia tipologia di satelliti di differenti classi e applicazioni spaziali come l’Osservazione della Terra, la Navigazione e le Telecomunicazioni. Il centro sarà un vero e proprio digital hub che utilizzerà, durante tutte le fasi della progettazione, assemblaggio, integrazione e test dei satelliti, tecnologie quali modellazione numerica e Digital Twin, tecniche di realtà virtuale e aumentata, simulatori integrati e connessi con la filiera dei fornitori ed elementi di alta automazione (robot/cobot).

“Sono particolarmente orgoglioso del progetto presentato oggi, un progetto all’avanguardia concepito per essere tra i più sofisticati al mondo nella produzione di assetti spaziali” – ha dichiarato Massimo Claudio Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia -. “A Roma, federato con altre importanti realtà produttive in Italia, sorgerà uno dei sistemi più avanzati al mondo per la produzione di assetti spaziali. Tale hub produttivo, basato sulle più recenti tecnologie digitali per sostenere gli alti tassi di produzione richiesti dalle costellazioni del futuro riducendo al contempo il time-to-market, rafforzerà la competitività globale di Thales Alenia Space e del sistema industriale spaziale italiano ed europeo rappresentando un cambio di paradigma nella costruzione di assetti spaziali. Una infrastruttura infatti anche a disposizione della filiera e delle piccole e medie imprese che la potranno utilizzare come un servizio, una formula virtuosa che renderà il Paese più forte nell’indirizzare le sfide dell’economia spaziale”. Il centro poi ospiterà lo Space Joint Lab, uno spazio innovativo e collaborativo completamente dinamico pensato per ospitare al suo interno una pluralità di funzioni orientate alla formazione di nuove figure professionali nel campo delle discipline spaziali e a sviluppare idee e prodotti innovativi in partnership con PMI, start-up, fornitori, partner industriali e centri dell’eco sistema della ricerca.

Tutto il progetto è ispirato ai principi dell’architettura sostenibile con particolare riguardo al risparmio energetico e all’intenso utilizzo di energie rinnovabili proprio grazie all’impiego delle tecnologie digitali. La Space Smart Factory capitalizza i già comprovati punti di forza di Thales Alenia Space come leader europeo nei progetti spaziali governativi e commerciali – come la costellazione Galileo di seconda generazione, i nuovi satelliti per il programma Copernicus, ROSE-L e CIMR, e la costellazione IRIDE – nonché le migliori conoscenze nelle discipline aerospaziali e industriali provenienti da centri accademici come Politecnico di Milano, Università di Roma “La Sapienza” e un’organizzazione globale di livello mondiale come Accenture, leader nell’innovazione digitale e di processo a supporto del settore aerospaziale.

Spazio, diffuse le prime immagini dal satellite scientifico Euclid

Spazio, diffuse le prime immagini dal satellite scientifico EuclidRoma, 7 nov. (askanews) – L’Agenzia Spaziale Europea ha rivelato oggi le prime immagini del satellite scientifico Euclid, trasmesse dalla sua orbita intorno al punto lagrangiano L2 Sole-Terra, a una distanza di 1 milione di chilometri dalla Terra. Thales Alenia Space, una joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), prime contractor del satellite, insieme ai membri chiave del Consorzio scientifico e i principali esperti dell’Agenzia Spaziale Europea si sono riuniti presso il Centro operativo spaziale europeo (ESOC) di Darmstadt, in Germania, per discutere queste prime immagini che esprimono a pieno le capacità di Euclid.

“Questo è solo l’inizio di un importante viaggio verso una maggiore comprensione del nostro Universo, che permetterà alla scienza e alla ricerca di svelare più nel profondo la sua composizione, chi siamo e da dove veniamo – afferma Massimo Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia – . Sono molto orgoglioso che Thales Alenia Space, grazie al lavoro dei nostri team insieme ai nostri partner, abbia contribuito a sviluppare questo gioiello tecnologico, dimostrando ancora una volta la capacità dell’azienda di sostenere e accrescere l’ambizione europea per la scienza nello spazio. Tutto il Consorzio Industriale di Euclid, guidato da Thales Alenia Space e composto da oltre 80 partner e fornitori provenienti da 20 paesi europei, è profondamente orgoglioso di collaborare al fianco con l’Agenzia Spaziale Europea e il Consorzio Scientifico. Infatti le scoperte che emergeranno da questa impresa contribuiranno in modo significativo a migliorare la comprensione di alcune tra le più grandi incognite dell’Universo, offrendo un prezioso contributo all’umanità”.