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Sparkle, centro Telespazio di Scanzano connesso al Sicily Hub di Palermo

Sparkle, centro Telespazio di Scanzano connesso al Sicily Hub di PalermoRoma, 22 nov. (askanews) – Sparkle ha firmato un accordo con Telespazio per l’accesso in fibra ottica al Sicily Hub di Sparkle a Palermo. Il Centro spaziale di Scanzano – operativo dal 1989 e situato nei pressi dell’omonimo lago artificiale a circa 47 chilometri da Palermo – è specializzato nella fornitura di servizi di hosting e housing per grandi operatori satellitari internazionali che utilizzano costellazioni in orbita terrestre bassa (LEO), media (MEO) e geostazionaria (GEO). Questi servizi richiedono connessioni resilienti e stabili con un alto livello di prestazioni. In virtù dell’accordo, il Centro spaziale di Scanzano è collegato tramite il proprio anello in fibra ottica al Sicily Hub di Sparkle a Palermo – data center neutrale di ultima generazione e uno dei principali hub Internet del Mediterraneo grazie alla presenza di piattaforme di contenuti e applicazioni cloud dei maggiori player mondiali e al collegamento di tutti i cavi internazionali che atterrano in Sicilia – con la conseguente possibilità di offrire ai propri clienti connessioni e servizi ad alta velocità e affidabili in tutto il mondo. Inoltre, con l’attivazione del nuovo cavo sottomarino BlueMed di Sparkle – che collegherà l’Italia con la Francia, la Grecia e vari paesi che si affacciano sul Mediterraneo fino ad arrivare ad Aqaba in Giordania – il Centro spaziale di Scanzano potrà contare su collegamenti a multipli di 100 o 400 Gbps verso l’Europa, l’Asia e il Medio Oriente. In Italia, dove il cavo è già attivo da settembre, BlueMed aumenta la resilienza della rete Sparkle offrendo una rotta sicura e diversificata tra la Sicilia e Milano, con una latenza ridotta del 50% rispetto alle dorsali terrestri che collegano i due capoluoghi. “Con l’accesso al Sicily Hub di Sparkle il Centro spaziale di Scanzano consolida ed amplia la sua capacità di connessione alla rete globale, consentendo a Telespazio di offrire ai propri clienti servizi di connettività con velocità sempre maggiori e di elevata affidabilità. Questo è essenziale per promuovere il Centro di Scanzano come Hub satellitare del Mediterraneo, valorizzando la sua posizione geografica”, ha dichiarato Alessandra Farese, responsabile della Linea di Business Satellite Systems and Operations di Telespazio. Enrico Bagnasco, AD di Sparkle, ha detto: “Siamo molto soddisfatti di questo accordo con Telespazio, un’azienda di rilevanza internazionale con cui condividiamo la missione di offrire servizi globali” e ha aggiunto: “Questo accordo è una nuova conferma di come, anche grazie a BlueMed, il Sicily Hub di Palermo stia rafforzando il proprio successo come asset strategico per la digitalizzazione del Paese e snodo fondamentale del traffico dati nel Mediterraneo”.

Nasce Kyutai, il laboratorio europeo sull’Ai: fondi per 300 milioni

Nasce Kyutai, il laboratorio europeo sull’Ai: fondi per 300 milioniMilano, 17 nov. (askanews) – Nasce a Parigi il primo laboratorio no-profit dedicato alla ricerca sull’intelligenza artificiale. In occasione dell’Ai Pulse2023, la conferenza europea sull’AI organizzata dal gruppo Iliad e Scaleway, è stato presentato il laboratorio che potrà contare su una dotazione finanziaria iniziale di 300 milioni di euro: 100 arrivano dal gruppo Iliad, 100 dalla CMA CGM e 100 dalla fondazione Eric Schmidt.

Il progetto si posiziona come un centro di eccellenza nell’ambito dell’Ai per costruire e democratizzare l’intelligenza artificiale attraverso l’open science. Xavier Niel, Presidente e fondatore di iliad Group, ha spiegato che “l’Europa ha tutte le carte in regola per vincere la corsa all’intelligenza artificiale. Abbiamo tutta la potenza di calcolo necessaria e un ecosistema di AI molto dinamico. Con la creazione di un laboratorio di ricerca open source acceleriamo il passo per anticipare e comprendere i trend di un settore in continua evoluzione”.

In chiusura di lavori, anche il saluto in un video messaggio del presidente francese, Emmanuel Macron: “Credo molto nella tecnologia open source, e dobbiamo renderla la nostra forza”.

Spazio, Urso: la base di Malindi piattaforma per l’Africa

Spazio, Urso: la base di Malindi piattaforma per l’AfricaRoma, 15 nov. (askanews) – Si è svolto oggi a Roma presso Palazzo Piacentini il Consiglio Ministeriale congiunto tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, con delega per l’Italia alle politiche spaziali e aerospaziali, e il ministro keniota della Difesa con delega al settore spaziale, Aden Duale. L’incontro, al quale hanno preso parte anche il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente, e l’omologo keniano, James Aruasa, è il primo dopo l’entrata in vigore dell’Accordo intergovernativo tra Italia e Kenya relativo al Centro Spaziale Luigi Broglio, entrato in vigore il 16 dicembre 2020 con validità di 15 anni. Il ministro Urso ha ribadito l’importanza della cooperazione bilaterale nel settore spaziale. Cooperazione, che risale al 1964 con l’entrata in funzione del Centro Luigi Broglio, nella città costiera di Malindi. Il sito di Malindi, attualmente gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana, storicamente ha significato l’ingresso dell’Italia nella corsa allo Spazio attraverso il lancio di satelliti della serie San Marco e grazie all’eccellente ruolo svolto nella ricezione dei dati satellitari e del tracciamento. E’ stata sottolineata l’attenzione del governo e del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nei confronti del continente africano con il “Piano Mattei”, che prevede un capitolo sulla cooperazione spaziale che si declina attraverso politiche industriali e di formazione. I due ministri hanno anche discusso una serie di iniziative importanti, che vanno dalla formazione in loco alla creazione di un Centro regionale per l’Osservazione della Terra. “Il nostro governo è intenzionato a far fare un salto di qualità alla collaborazione con il Kenya – ha spiegato Urso – vogliamo dar vita a una joint venture in ambito commerciale e industriale. Il legame tra le agenzie spaziali dei nostri due Paesi, già solido, verrà ulteriormente rafforzato attraverso l’impegno dell’Agenzia Italiana a fornire supporto all’omologa agenzia keniana. Con il ministro Duale ci siamo dati appuntamento a gennaio in Kenya, per monitorare l’andamento dei progetti fin qui approvati e visitare le strutture della base di Malindi, che si auspica possa diventare un centro di eccellenza non solo per il Kenya ma per l’intero continente africano”.

Spazio e economia al New Space Economy European Expoforum 2023

Spazio e economia al New Space Economy European Expoforum 2023Milano, 14 nov. (askanews) – Dal 5 al 7 dicembre 2023 torna a Roma il New Space Economy European Expoforum, l’appuntamento annuale dedicato alla nuova economia spaziale. Giunta alla quinta edizione, la fiera si svolge nel padiglione 4 di Fiera Roma (Ingresso EST) e vede il patrocinio dell’Agenzia Spaziale Italiana, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, di Enea e di Ingv, e la collaborazione di Regione Lazio e Camera di Commercio di Roma. La cerimonia di apertura si terrà martedì 5 dicembre, dalle ore 9.30, con i saluti delle istituzioni e la presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

NSE 2023 è incentrata sulla capacità della nuova economia spaziale di attivare – attraverso il trasferimento tecnologico – nuovi mercati terrestri basati sull’innovazione spaziale. La fiera si sviluppa come piattaforma dinamica che offre una visione complessiva sul potenziale crescente del settore spaziale e mette in rete una molteplicità di soggetti: dai grandi attori industriali alle piccole e medie imprese, dal mondo universitario e della ricerca alle start-up, dalle agenzie spaziali alle istituzioni internazionali, fino agli investitori, agli esperti di diritto e di finanza e ai media. Il programma delle tre giornate dell’evento prevede, oltre all’esposizione fieristica, una conferenza scientifica con numerose tavole rotonde; più di cento speakers rappresentanti del mondo scientifico, delle istituzioni, dell’industria e del settore finanziario; eventi tematici e momenti dedicati al networking e al business to business. Il programma della conferenza scientifica è consultabile al sito www.nseexpoforum.com dove è possibile consultae anche il Manifesto redatto per l’evento.

Al centro dell’area espositiva sarà inoltre presente una Arena con un fitto programma di appuntamenti dedicati alla presentazione di programmi e progetti delle principali istituzioni e aziende partecipanti come Airbus Italia, Arianespace, Asi, Cira, Cnr, Ingv, Ohb Italia, Telespazio, Thales Alenia.

Thales Alenia Space aprirà a Roma la Space Smart Factory

Thales Alenia Space aprirà a Roma la Space Smart FactoryRoma, 9 nov. (askanews) – Thales Alenia Space, JV tra Thales 67% e Leonardo 33%, ha presentato oggi, presso il Tecnopolo Tiburtino di Roma, il progetto per la realizzazione della Space Smart Factory, la fabbrica intelligente, digitale e riconfigurabile tra le più grandi d’Europa. Parte di un sistema di fabbriche spaziali interconnesse tra di loro locate in Italia, la Space Smart Factory utilizzerà tecnologie avanzate per la realizzazione di satelliti di diversa classe e ambiti di applicazione.

La Space Smart Factory è frutto di un investimento di oltre 100 milioni che include anche l’impegno dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) tramite i fondi del PNRR. Il nuovo insediamento produttivo sorgerà nel parco tecnologico d’eccellenza di Roma, il Tecnopolo Tiburtino, che ospita già 150 imprese per la maggior parte piccole e medie, e con una forte integrazione con la città e il suo tessuto industriale. Lo stabilimento a valle della fase di progettazione, già conclusa, eseguita dalla società eos s.r.l, sarà realizzato dalla società CBRE | Hitrac, leader globale nelle tecnologie per le infrastrutture critiche e nei servizi per l’intero ciclo di vita dei sistemi tecnologici avanzati. Leonardo Global Solutions ha supportato l’intera operazione immobiliare, dall’acquisizione del terreno, alla gestione delle gare d’appalto fino all’avvio del processo di costruzione. A fine settembre sono iniziate le attività di predisposizione del cantiere e la progettazione esecutiva dei fabbricati con l’obiettivo di essere operativi a metà 2025.

La Space Smart Factory implementerà sistemi flessibili di automazione e digitalizzazione dei processi per una elevata capacità produttiva degli assetti spaziali di nuova generazione e con particolare focus al segmento dei micro e piccoli satelliti, che includono le famiglie PLATiNO e Nimbus, e delle costellazioni satellitari e l’intero portafoglio delle piattaforme modulari di Thales Alenia Space per programmi commerciali ed istituzionali. Grazie a camere pulite modulari e all’utilizzo delle tecniche digitali, la Space Smart Factory potrà essere riconfigurata in funzione delle produzioni richieste per consentire l’integrazione e prove di una ampia tipologia di satelliti di differenti classi e applicazioni spaziali come l’Osservazione della Terra, la Navigazione e le Telecomunicazioni. Il centro sarà un vero e proprio digital hub che utilizzerà, durante tutte le fasi della progettazione, assemblaggio, integrazione e test dei satelliti, tecnologie quali modellazione numerica e Digital Twin, tecniche di realtà virtuale e aumentata, simulatori integrati e connessi con la filiera dei fornitori ed elementi di alta automazione (robot/cobot).

“Sono particolarmente orgoglioso del progetto presentato oggi, un progetto all’avanguardia concepito per essere tra i più sofisticati al mondo nella produzione di assetti spaziali” – ha dichiarato Massimo Claudio Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia -. “A Roma, federato con altre importanti realtà produttive in Italia, sorgerà uno dei sistemi più avanzati al mondo per la produzione di assetti spaziali. Tale hub produttivo, basato sulle più recenti tecnologie digitali per sostenere gli alti tassi di produzione richiesti dalle costellazioni del futuro riducendo al contempo il time-to-market, rafforzerà la competitività globale di Thales Alenia Space e del sistema industriale spaziale italiano ed europeo rappresentando un cambio di paradigma nella costruzione di assetti spaziali. Una infrastruttura infatti anche a disposizione della filiera e delle piccole e medie imprese che la potranno utilizzare come un servizio, una formula virtuosa che renderà il Paese più forte nell’indirizzare le sfide dell’economia spaziale”. Il centro poi ospiterà lo Space Joint Lab, uno spazio innovativo e collaborativo completamente dinamico pensato per ospitare al suo interno una pluralità di funzioni orientate alla formazione di nuove figure professionali nel campo delle discipline spaziali e a sviluppare idee e prodotti innovativi in partnership con PMI, start-up, fornitori, partner industriali e centri dell’eco sistema della ricerca.

Tutto il progetto è ispirato ai principi dell’architettura sostenibile con particolare riguardo al risparmio energetico e all’intenso utilizzo di energie rinnovabili proprio grazie all’impiego delle tecnologie digitali. La Space Smart Factory capitalizza i già comprovati punti di forza di Thales Alenia Space come leader europeo nei progetti spaziali governativi e commerciali – come la costellazione Galileo di seconda generazione, i nuovi satelliti per il programma Copernicus, ROSE-L e CIMR, e la costellazione IRIDE – nonché le migliori conoscenze nelle discipline aerospaziali e industriali provenienti da centri accademici come Politecnico di Milano, Università di Roma “La Sapienza” e un’organizzazione globale di livello mondiale come Accenture, leader nell’innovazione digitale e di processo a supporto del settore aerospaziale.

Spazio, diffuse le prime immagini dal satellite scientifico Euclid

Spazio, diffuse le prime immagini dal satellite scientifico EuclidRoma, 7 nov. (askanews) – L’Agenzia Spaziale Europea ha rivelato oggi le prime immagini del satellite scientifico Euclid, trasmesse dalla sua orbita intorno al punto lagrangiano L2 Sole-Terra, a una distanza di 1 milione di chilometri dalla Terra. Thales Alenia Space, una joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), prime contractor del satellite, insieme ai membri chiave del Consorzio scientifico e i principali esperti dell’Agenzia Spaziale Europea si sono riuniti presso il Centro operativo spaziale europeo (ESOC) di Darmstadt, in Germania, per discutere queste prime immagini che esprimono a pieno le capacità di Euclid.

“Questo è solo l’inizio di un importante viaggio verso una maggiore comprensione del nostro Universo, che permetterà alla scienza e alla ricerca di svelare più nel profondo la sua composizione, chi siamo e da dove veniamo – afferma Massimo Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia – . Sono molto orgoglioso che Thales Alenia Space, grazie al lavoro dei nostri team insieme ai nostri partner, abbia contribuito a sviluppare questo gioiello tecnologico, dimostrando ancora una volta la capacità dell’azienda di sostenere e accrescere l’ambizione europea per la scienza nello spazio. Tutto il Consorzio Industriale di Euclid, guidato da Thales Alenia Space e composto da oltre 80 partner e fornitori provenienti da 20 paesi europei, è profondamente orgoglioso di collaborare al fianco con l’Agenzia Spaziale Europea e il Consorzio Scientifico. Infatti le scoperte che emergeranno da questa impresa contribuiranno in modo significativo a migliorare la comprensione di alcune tra le più grandi incognite dell’Universo, offrendo un prezioso contributo all’umanità”.

Fiera Milano, una assistente olografica per la fiera AIXA

Fiera Milano, una assistente olografica per la fiera AIXAMilano, 6 nov. (askanews) – Si chiama Hannah, viene dalla Svizzera e per la prima volta in assoluto arriverà in Italia l’8 e il 9 novembre 2023 all’Allianz MiCo per mettersi al servizio di tutti i visitatori di AIXA – Artificial Intelligence Expo of Applications, SMXL Milan e OnMetaverse Summit. L’assistente virtuale olografico realizzato da Olomax e Swiss Institute for Disruptive Innovation, infatti, aprirà le porte del Gate 15 di via Gattamelata 5 a Milano per dialogare con chiunque voglia conoscere e scoprire i segreti di una kermesse che è già stata ribattezzata come il knowledge park della digital transformation dedicata al mondo delle imprese e non solo. ALLA SCOPERTA DI HANNAH Per la prima volta, così, Fiera Milano, grazie al lavoro di ricerca e sviluppo della sua knowledge unit, Business International, e alla collaborazione con AnotheReality e alcuni partner d’eccellenza come Istituto Marangoni, porterà il proprio pubblico all’interno di un virtual world che senza soluzione di continuità mescola il fisico al digitale. Simbolo di questa scelta sarà proprio Hannah. Una novità destinata a trasformare il panorama dell’assistenza, e dell’interazione tra uomo e macchina, che non è solo un avatar, ma un vero e proprio alleato digitale pronto a rompere i tradizionali schemi informatici. Nel corso dell’evento, infatti, Hannah non sarà solo una semplice installazione espositiva, ma diventerà l’IA che darà il benvenuto ai partecipanti, offrendo informazioni aggiornate in tempo reale su evento, programmi, speaker, aree espositive, aree esperienziali e molto altro. Una vera e propria collega virtuale, addestrata con avanzati algoritmi che le permetteranno di garantire un’interazione fluida e naturale in ogni momento, supportando, così, il team di lavoro nella gestione delle richieste del pubblico e offrendo un’esperienza tridimensionale, senza la necessità di dispositivi aggiuntivi come occhiali o visori, che porterà l’utente a trovarsi di fronte a un’immagine proiettata, ma caratterizzata da profondità, volume e presenza reale nello spazio circostante.

Un’interazione digitale che diventa tangibile, trasformando il modo in cui percepiamo e interagiamo con le intelligenze artificiali. UNA NUOVA VISIONE DI FUTURO La visione di futuro della kermesse, però, non si ferma qui. Grazie ad alcune importanti collaborazioni realizzate per l’occasione, infatti, all’interno degli spazi dell’Allianz MiCo, si darà vita a una vera e propria area esperienziale nella quale i visitatori potranno sperimentare dal vivo l’opportunità di immergersi in nuovi mondi virtuali. Nel corner di AnotheReality, per esempio, i visitatori potranno immergersi totalmente all’interno di Tennis League VR. Un gioco virtuale, multiplayer e coinvolgente per diventare un vero campione di tennis. Inoltre, potranno anche sperimentare la tecnologia Reflectis che è la piattaforma di AnotheReality per creare e gestire mondi virtuali sociali multiplayer e multi piattaforma, per le finalità più svariate: dall’intrattenimento alla customer experience, dalla formazione aziendale all’education, accessibili sia da schermo che da visori di realtà virtuale. Il pubblico avrà la possibilità così di testare la soluzione attraverso un’esperienza immersiva. Nel grande spazio dedicato a INVELON-PICO, invece, i partecipanti alla manifestazione potranno scoprire l’opportunità di provare e conoscere gli occhiali per Realtà Virtuale ad alta risoluzione per esperienze uniche che migliorano la produttività aziendale nei diversi ambienti lavorativi. Durante il summit, tra l’altro, si terrà anche una sessione dimostrativa che consentirà di comprendere a fondo le opportunità offerte da questa tecnologia. Nell’Impersive corner, il pubblico potrà godersi video stereoscopici, full-body, a 360°, unici nel panorama internazionale. Un’esperienza totalmente immersiva capace di valorizzare la propria attività. Tutti i progetti sono originali e sono pensati per i più diversi ambiti applicativi, piattaforme distributive e dispositivi (Meta – Pico -HTC – Cardboard). Così, mentre negli spazi di accoglienza e networking dell’evento, ogni visitatore potrà vivere la sua esperienza virtuale, nelle sale di AIXA – Artificial Intelligence Expo of Applications, SMXL Milan e OnMetaverse Summit esperti, accademici e manager di alcune delle più importanti realtà imprenditoriali presenti sul territorio nazionale si confronteranno sui principali temi che guidano il mondo dell’innovazione contemporanea. Tra strategie, best practice, case study, tavole rotonde, keynote speech visionari e momenti di confronto a porte chiuse sul futuro della trasformazione digitale nel mondo del business, come quello proposto da Netcomm in BizBang show, quindi, il pubblico potrà scoprire quali sono i rischi da affrontare, le opportunità da cogliere e i trend da monitorare in un mercato digitale in costante evoluzione che ormai permea ogni istante della nostra quotidianità a metà tra vita personale e professionale, coinvolgendoci sia sotto un profilo fisico, sia sotto un profilo emotivo. Come avverrà anche nell’opening e nella closing session di OnMetaverse summit, quando il pubblico parteciperà a una vera e propria jam session musicale in diretta da un ambiente virtuale, resa possibile grazie alla collaborazione con PatchXR.

Intelligenza artificiale, Seeweb: fondamentale per rendere smart la P.A.

Intelligenza artificiale, Seeweb: fondamentale per rendere smart la P.A.Roma, 6 nov. (askanews) – Rendere più smart la Pubblica Amministrazione sfruttando l’esperienza maturata dalle imprese private nell’impiego dell’Intelligenza Artificiale grazie alle molte soluzioni già messe a punto. Per Seeweb – azienda italiana con Data Center nel Lazio e nella Lombardia e impegnata nel fornire infrastrutture per l’intelligenza artificiale – la strada per implementare l’efficienza dell’amministrazione pubblica è proprio questa, grazie alle competenze e alle infrastrutture che esistono già nel nostro Paese.

“L’Intelligenza Artificiale però non deve essere un semplice trend da seguire – evidenzia l’amministratore delegato di Seeweb, Antonio Baldassarra, la P.A. deve prima di tutto individuare le problematiche verso le quali non riesce a fornire una risposta adeguata, e a quel punto potrà valutare quali soluzioni di intelligenza artificiale adottare per risolvere punti critici e inefficienze”. In alcuni settori, in effetti, l’Intelligenza Artificiale è stata già ampiamente utilizzata, in particolare dalla Difesa e dall’Intelligence. Ma l’IA generativa può aiutare qualunque Amministrazione a efficientare i processi e migliorare il rapporto con i cittadini. “Ad esempio – aggiunge Baldassarra – può supportare gli stessi dipendenti nell’orientarsi più efficacemente nel quadro normativo, o nell’elaborare i dati immagazzinati. Le Amministrazioni archiviano ingenti volumi di dataset posseduti dal settore pubblico: l’addestramento degli algoritmi e l’automazione consentono di elaborarli con una velocità e una precisione che un umano non può avere”.

L’IA insomma può fare in modo che il potenziale dei big data sia sfruttato a pieno, ma a tal proposito “è indispensabile che i dati vengano protetti in maniera adeguata. “È fondamentale – sottolinea l’ad di Seeweb – utilizzare servizi tecnologici adeguati e in grado di garantire compliance Gdpr e tutela dei dati dei cittadini e dei governi. Seeweb ad esempio ha creato i servizi di Gpu Computing per l’intelligenza artificiale che permettono di dar vita a soluzioni di IA in sicurezza”. Inoltre, l’IA può contribuire a migliorare i rapporti con il cittadino. Generando contenuti, essa può infatti aiutare a fornire risposte non solo ai normali quesiti, ma anche a problematiche più complesse. Di norma questa attività assorbe una buona parte della giornata lavorativa degli addetti. Gli utenti invece sono tenuti a fissare appuntamenti e affrontare file interminabili agli sportelli. E a volte sono costretti a attendere settimane intere prima di ricevere una risposta. L’IA può anche essere impiegata per formulare e compilare documenti; anticipare in modo predittivo il rischio di perdita di dati personali; fornire direttamente certificati anagrafici. E soprattutto può farlo garantendo inclusività e prendendo in considerazione le differenze culturali e di linguaggio. “In un contesto sempre più globalizzato come quello in cui viviamo – osserva Baldassarra, – sono fattori determinanti che possono fare la differenza nell’operato di una P.A. Un’amministrazione smart deve essere in grado non solo di intervenire rapidamente, ma anche di applicare principi, e rispettare diritti in tutte le loro sfumature”, conclude.

Prestito Bei da 40 mln contro pratica soppressione pulcini maschi

Prestito Bei da 40 mln contro pratica soppressione pulcini maschiBruxelles, 3 nov. (askanews) – La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha firmato un accordo di prestito da 40 milioni di euro con la società olandese AgriTech “In Ovo” per il periodo 2023-2026, al fine di sviluppare la tecnologia “Ella”, in grado di identificare il sesso dell’embrione dei pulcini nelle uova (“ovosessaggio” o “sessaggio in ovo”) già in una fase iniziale della cova o dell’incubazione, consentendo così agli allevamenti di far schiudere solo galline ovaiole, senza ricorrere alla pratica sistematica della soppressione dei pulcini maschi subito dopo la schiusa.

Questo accordo, riferisce una nota diffusa oggi dalla Commissione europea, è sostenuto dal programma europeo InvestEU. Il suo finanziamento consentirà all’azienda di perseguire il miglioramento di questo tipo di tecnologia e di sviluppare ulteriormente le macchine “Ella”. Il fondo InvestEU interviene grazie a partner finanziari che investono in progetti che beneficiano della garanzia del bilancio dell’Ue. “Si stima in 6,5 miliardi il numero di pulcini maschi uccisi ogni anno nel mondo per la produzione di galline ovaiole. Questa tecnologia contribuirà a migliorare il benessere degli animali e a ridurre le emissioni di CO2 nel settore della produzione di uova”, si legge nella nota. In Italia, si stima che i pulcini maschi appena nati abbattuti ogni anno siano tra i 25 e i 40 milioni.

Si tratta di una pratica contro cui da tempo lottano le associazioni per il benessere degli animali, anche in considerazione dei metodi barbari con cui i pulcini vengono soppressi: dopo essere stati selezionati, i pulcini sono spesso introdotti vivi in macchine trituratrici, mentre la normativa europea prevede che siano storditi prima dell’uccisione, o soffocati tramite schiacciamento (regolamento CE n. 1099/2009, relativo alla protezione degli animali durante l’abbattimento). In Italia, un decreto legislativo per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni di questo regolamento europeo è stato approvato il 7 settembre scorso, e prevede che dal 31 dicembre del 2026 sia vietato l’abbattimento dei pulcini maschi subito dopo la schiusa. Leggi simili sono state approvate anche in Francia e in Germania e sono in vigore dal gennaio 2022.

Stella Kyriakides, commissaria responsabile per la salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: “Garantire che gli standard europei in materia di benessere degli animali siano tra i più elevati al mondo costituisce per noi una priorità. Grazie a questa tecnologia eviteremo l’abbattimento sistematico di milioni di pulcini maschi in tutta l’Unione europea. Si tratta di una tappa importante nel nostro lavoro volto a rafforzare gli standard di benessere degli animali nella nostra Unione”, ha dichiarato la commissaria Ue responsabile per la Salute e la Sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, secondo quanto riporta la nota. Nell’ottobre 2022, la stessa Kyriakides aveva riferito l’intenzione della Commissione di proporre un divieto Ue della pratica dell’abbattimento dei pulcini maschi, nel quadro della revisione delle norme europee sul benessere degli animali, prevista entro la fine di quest’anno. Ma questa misura, per la quale spingono soprattutto Francia e Germania, sembra ora essere stata accantonata, come si evince dall’annuncio fatto dalla Commissione il mese scorso riguardo al fatto che la proposta in preparazione sul benessere degli animali riguarderà solo le condizioni del loro trasporto.

IIT: la batteria edibile tra le migliori invenzioni del 2023

IIT: la batteria edibile tra le migliori invenzioni del 2023Milano, 25 ott. (askanews) – Per la prima volta un prototipo nato da un istituto di ricerca italiano è stato indicato tra le 200 “migliori innovazioni che stanno cambiando il mondo”, l’elenco redatto annualmente dalla rivista “Time”. Si tratta una “batteria edibile e ricaricabile”, innovazione che ottenuto la menzione speciale nella prestigiosa lista, realizzato dal gruppo di ricerca guidato da Mario Caironi dell’Istituto italiano di Tecnologia (IIT).

Il dispositivo – descritto a marzo 2023 in un articolo scientifico dal titolo “An Edible Rechargeable Battery” pubblicato dalla rivista internazionale Advanced Materials – è realizzato con materiali che solitamente vengono consumati a tavola, come mandorle, capperi e alghe. La notizia della sua prototipizzazione è stata ripresa da quotidiani e riviste in tutto il mondo colpiti dall’originalità della ricerca: oltre 250 notizie in pochi mesi pubblicate in Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Spagna, Germani, Brasile, Argentina, Israele e molti altri paesi. La redazione di Time ha valutato l’innovazione insita nel prototipo della batteria edibili ricaricabile analizzando diversi fattori, tra i quali “l’originalità, l’efficacia, l’ambizione e l’impatto”, e decidendo così di segnalarla tra le invenzioni del 2023 che stanno cambiando il nostro modo di vivere. Mario Caironi, a capo del team che ha elaborato l’innovazione, è coordinatore del Printed and Molecular Electronics Laboratory al Centro di IIT a Milano. L’attività di Caironi si concentra sullo studio delle proprietà elettroniche degli alimenti e dei suoi derivati, al fine di unirli a materiali commestibili e creare nuovi materiali elettronici commestibili. Nel 2019 Caironi ha vinto un finanziamento di 2 milioni di euro da parte dell’European Research Council per il progetto ELFO, che esplora il campo dell’elettronica alimentare.

“Sono molto contento e anche molto sorpreso che il Time ci abbia selezionato; quindi, ancor di più è una soddisfazione per tutto il gruppo di ricerca, che ringrazio – ha commentato Mario Caironi – Nella ricerca, soprattutto quando si percorrono strade poco battute, non è scontato da un lato ottenere dei risultati, dall’altro che questi vengano notati così velocemente. Questo ci motiva ancora di più a proseguire. Un grandissimo merito va a Ivan Ilic, un ex membro del team, che ha guidato la realizzazione della batteria”. “Il riconoscimento dell’originalità della batteria edibile da parte di Time mi rende molto orgoglioso, poiché è il chiaro segno che il nostro Istituto è una realtà internazionale per la qualità delle sue ricerche – ha aggiunto Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia – Una qualità che la comunità scientifica e i programmi di finanziamento della ricerca, come per esempio l’European Research Council, ha già avuto modo di valutare in maniera eccellente. Oggi possiamo dire che questa qualità viene trasmessa e si avvicina al pubblico internazionale. È la strada che continueremo a seguire per portare l’innovazione made in Italy verso nuovi traguardi sia tecnici che di mercato. Venti anni di risultati di eccellenza dimostrano che il modello internazionale implementato dall’Istituto è assolutamente solido. Sono ottimista sul fatto che questo stesso modello ci porterà verso ulteriori e più importanti risultati”.

Il gruppo di ricerca dell’IIT ha sviluppato una batteria completamente basata su componenti edibili tratti dalla gastronomia. La riboflavina (detta anche vitamina B2, presente per esempio nelle mandorle) agisce da anodo, mentre la quercetina (una sostanza presente, per esempio, nei capperi) da catodo. Per aumentare la conducibilità elettrica è stato poi utilizzato il carbone attivo (un farmaco da banco molto diffuso), mentre l’elettrolita di questo prototipo è a base d’acqua. Il separatore, necessario in ogni batteria per evitare cortocircuiti, è stato realizzato con alghe nori, comunemente utilizzate nella preparazione del sushi. Infine, gli elettrodi sono stati incapsulati in un piccolo contenitore di cera d’api, da cui escono, a partire da un supporto derivato dalla cellulosa, due contatti in oro alimentare, la stessa pellicola usata a volte dai pasticceri per le decorazioni. La batteria funziona a 0,65 V, una tensione sufficientemente bassa da non creare problemi al corpo umano se ingerita. Può fornire una corrente di 48 µA per 12 minuti, o di pochi microampere per più di un’ora, sufficiente per alimentare piccoli dispositivi elettronici, come i LED a bassa potenza.

I potenziali utilizzi futuri sono numerosi, tra cui circuiti e sensori commestibili, in grado di monitorare le condizioni di salute ma anche lo stato di conservazione degli alimenti. Inoltre, dato l’alto livello di sicurezza di queste batterie, queste tecnologie potrebbero essere utilizzate anche nell’ambito dei giocattoli per i bambini più piccoli, dove il rischio di ingestione è elevato. (nella foto: Mario Caironi, coordinatore del Printed and Molecular Electronics Laboratory al Centro di IIT a Milano)