Rhenus Overland Italia acquisisce Pesenti Trasporti & Logistica
Roma, 23 nov. (askanews) – Rhenus Overland Italia in data 10 Novembre ha acquisito la società Pesenti Trasporti & Logistica Srl con sede a Osio Sopra (BG) azienda specializzata nei trasporti nazionali, internazionali e logistica integrata. Sempre più forte la presenza di Rhenus Overland Italia in una zona strategicamente rilevante considerata come il naturale snodo tra le principali vie di trasporto sia per il Nord Italia sia per i traffici internazionali in import ed export. Lo rende noto un comunicato dell’azienda.
La Pesenti Trasporti & Logistica, azienda familiare con oltre 60 anni di storia nel mondo dei trasporti, inizia la propria attività con una flotta di cinque mezzi propri per arrivare, oggi, ad avere un parco automezzi di proprietà formato da 25 trattori e 50 tra trailer e semi-trailer così da adattarsi alle diverse tipologie di carico. Pesenti è un’azienda che ha saputo evolversi negli anni e da iniziale autotrasportatore ha integrato la propria offerta di servizi con attività di logistica, di movimentazione e distribuzione gestendo clienti nazionali e multinazionali di primaria importanza.
“Il mantenimento delle salde origini e dei valori che sono stati elementi trainanti della nostra azienda sono per noi fondamentali e sono stati motivo per cui abbiamo valutato che Rhenus Logistics potesse, anche in qualità di nuovo azionista, esserne garante e dare ulteriore slancio all’ambiente dinamico che contraddistingue la nostra azienda” afferma Sig. Benedetto Pesenti Amministratore Delegato di Pesenti Trasporti & Logistica. “Con l’acquisizione, siglata il 10 novembre, si consolida la nostra posizione in un’area ad alta densità industriale e produttiva in Lombardia, considerata il motore dell’economia italiana con più del 20% di GDP italiano, e soprattutto nell’area di Bergamo” dichiara Ing. Guglielmo Davide Tassone Amministratore Delegato di Rhenus Logistics S.p.A “Entrambe le aziende sono fortemente orientate alla soddisfazione dei propri clienti motivo per cui crediamo sia fondamentale mantenere gli equilibri in essere e garantire la stabilità del mercato”. La Pesenti Trasporti & Logistica Srl manterrà la propria denominazione e la propria struttura organizzativa con il Sig. Pesenti nel ruolo di Amministratore Delegato.
Il Gruppo Rhenus è uno dei maggiori fornitori di servizi logistici con un fatturato annuo di 8,6 miliardi di euro. 39.000 dipendenti, in 1.120 sedi che sviluppano soluzioni innovative lungo tutta la supply chain. Che si tratti di attività di trasporto, immagazzinamento, sdoganamento o servizi a valore aggiunto, l’azienda familiare raggruppa le proprie attività in diverse unità operative, mettendo le esigenze del cliente sempre al primo posto.
Aeroporti 2030, scali sempre più innovativi e intermodaliRoma, 17 ott. (askanews) – Il futuro degli aeroporti all’insegna dell’innovazione tecnologica e digitale per semplificare i processi e migliorare la sicurezza, la qualità del servizio e la passenger experience. Questo l’argomento principale al centro del convegno: “Aeroporti e digitale”, organizzato da Aeroporti 2030. Lo scenario del trasporto aereo è in piena evoluzione e occorre una riflessione attenta sul ruolo che le società aeroportuali dovranno assumere nel prossimo futuro. Il seminario è stato l’occasione per affrontare queste tematiche e rilanciare il dibattito sulla transizione digitale degli aeroporti, promuovendo un confronto tra il mondo imprenditoriale, quello accademico e il decisore politico e istituzionale.
“Il Convegno ‘Aeroporti e digitale’- ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso in un messaggio – è l’occasione per avviare un dialogo costruttivo tra i numerosi attori del settore che coinvolge imprenditori, Universita’, istituzioni e Amministrazioni chiamati allo sforzo congiunto di disegnare insieme soluzioni in grado di rispondere all’attuale scenario in pieno cambiamento. Il Governo guarda con attenzione al comparto e anche per questo nel DL Asset ha elaborato una serie di misure coinvolgendo l’Autorita’ Garante della concorrenza e del mercato per garantire concorrenza e trasparenza cosi’ da tutelare i viaggiatori. Vogliamo creare le condizioni affinche´ gli scali italiani, che per loro natura vivono una competizione globale, siano ulteriormente valorizzati con il ricorso a soluzioni innovative cosi’ da traguardare il comparto verso standard sempre piu’ efficienti in termini di sostenibilita’ e avanzamento tecnologico”. “Dobbiamo saper cogliere le opportunità derivanti dal Pnrr per rilanciare il settore – ha aggiunto Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti -, ridurre tempi di attesa e burocrazia, garantendo al contempo i massimi livelli di sicurezza. È importante, dunque, il dialogo fra i diversi operatori. Come Governo stiamo portando avanti il tavolo sul trasporto aereo per sviluppare politiche unitarie a sostegno delle reti aeroportuali e rafforzare le sinergie a tutela dell’interesse complessivo”.
“In un mondo sempre più globalizzato la sicurezza, la qualità dei servizi e l’accessibilità ai collegamenti – ha spiegato Alfonso Celotto, presidente di Aeroporti 2030 – sono pre-requisiti che il comparto aereo è impegnato a garantire, oggi anche in un’ottica di transizione green e di innovazione tecnologica. La mobilità del futuro è digitale e interconnessa e lo sviluppo sostenibile dei mezzi di trasporto rappresenta una delle principali sfide dei prossimi anni. Ma in un futuro connesso, collegato e veloce, aeroporti, vertiporti e logistica integrata devono poter assumere un ruolo sempre più strategico e decisivo, sia per la mobilità delle persone che delle merci. Per favorire questo percorso, anche attraverso il lavoro che può svolgere Aeroporti 2030, è essenziale un forte coordinamento tra i soggetti pubblici e privati e la consapevolezza comune che investire sul settore significa favorire lo sviluppo economico e sociale del Paese”. “L’aeroporto non è più un non luogo, un posto solo di transito – ha poi detto il presidente Enac Pierluigi Di Palma -. Negli ultimi anni si è trasformato anche in opportunità economica per gli operatori del settore. Gli aeroporti devono essere pronti a raccogliere la sfida adeguandosi alla richiesta di servizi all’avanguardia. Questo è il percorso che segue l’Enac per una transizione verso un comparto green e resiliente, con un processo trasversale che interessi le tecnologie degli aeromobili, l’aumento della produzione di carburanti alternativi sostenibili – di cui si parlerà a novembre nella Conferenza ICAO di Dubai – le procedure operative e l’efficienza delle infrastrutture aeroportuali. Sul fronte della Mobilità Aerea Avanzata, l’Enac sta investendo conoscenze e progettualità in una nuova visione di mobilità inclusiva e diffusa, che superi la singola tratta del volo commerciale, aprendosi all’impiego dei velivoli sostenibili di nuova generazione e creando quindi un “ecosistema intermodale”, accessibile, affidabile, efficiente e sicuro. E gli aeroporti sono i luoghi dove questa trasformazione diventerà realtà”.
“Enav gestisce lo spazio e il traffico aereo civile in Italia, e da tempo è considerata tra i ‘big five’ europei per performance operative ed innovazione tecnologica – ha rilevato Alessandra Bruni, presidente Enav -. L’evoluzione del trasporto aereo crea benessere diretto e indiretto. Ovviamente per far crescere un ecosistema ad alta complessità occorre obbligatoriamente puntare sulla digitalizzazione. Enav ritiene di particolare rilevanza il processo di innovazione ed evoluzione delle infrastrutture tecnologiche e crede fermamente che c’è innovazione quando si riesce a migliorare la vita di ciascuno grazie alla possibilità di anticipare i bisogni delle persone, offrendo nuovi servizi e soluzioni alternative più efficienti”.
Ue, Pichetto chiede discussioni e correttivi su Ets marittimoRoma, 16 ott. (askanews) – L’Italia ha chiesto di inserire un punto aggiuntivo all’agenda del Consiglio Ambiente in corso a Lussemburgo, in materia di Ets marittimo, il meccanismo Ue di autovincolo alle emissioni, per “aprire una discussione seria e approfondita che possa portare a iniziative concrete, finalizzate a mitigare alcuni effetti negativi derivanti dall’inclusione nel sistema Ets di questo settore”. Lo ha spiegato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, secondo quanto riporta una nota con una informativa al Consiglio Ambiente, sull’attuazione del sistema Ets.
“L’Italia – ha detto Pichetto – è in prima linea nel contrasto dei cambiamenti climatici e convintamente a favore delle politiche europee di abbattimento delle emissioni climalteranti e in tal senso ha approvato e contribuito all’adozione della Direttiva Ets e dei suoi atti esecutivi, fra cui l’approvazione della lista dei porti extra UE che distino meno di 300 miglia da un porto dell’Ue”. “Tuttavia, come ampiamente riconosciuto dalla stessa Commissione Europea, sappiamo che le soluzioni adottate fino ad oggi non valgono ad affrontare con efficacia il problema di reindirizzamento dei traffici marittimi di merci con trasbordo su rotte esterne all’Unione, che comporta, oltre che risultati indesiderati dal punto di vista ambientale, gravi conseguenze negative per la stessa competitività europea”.
“Le attuali regole europee in materia di applicazione del meccanismo ETS al settore marittimo, in assenza di una applicazione dello stesso a livello mondiale, determinano una sicura perdita di competitività di molti porti di scalo europei, e in particolare italiani, per i traffici merci su container con trasbordo, con conseguente rischio strategico per tutto il sistema logistico europeo. L’Italia ritiene che il meccanismo correttivo ad oggi individuato dell’esclusione dai porti di scalo dei porti Extra UE situati a meno di 300 miglia marine da porti di scalo UE, non sia assolutamente sufficiente”, ha osservato il ministro. “Permane una distorsione strutturale, che va a discapito dei porti di scalo europei, e in particolare di molti porti italiani fra cui Gioia Tauro, che risentiranno fortemente dei negativi effetti diretti dei costi ETS, effetti aggravati dall’ulteriore svantaggio competitivo sulle rotte intercontinentali generato dalla mancata applicazione del meccanismo a livello mondiale. In tal senso, l’Italia ritiene che, se da un lato è essenziale adoperarsi per assicurare l’applicazione del meccanismo ETS su scala mondiale, mediante il coinvolgimento dell’Organizzazione Marittima Internazionale, dall’altro è necessario nell’immediato introdurre opportuni correttivi alle stesse modalità implementative della Direttiva”.
“Il Governo italiano, quindi, chiede alla Commissione Europea di valutare e di fornire una lista di possibili misure correttive, e si rende disponibile a una discussione immediata – ha concluso Pichetto – al fine di evitare le indesiderate conseguenze economiche, sociali ed ambientali che deriverebbero dall’applicazione delle regole attuali”.
A Milano torna e_mob, festival della mobilità sostenibileMilano, 6 ott. (askanews) – Torna a Milano “e_mob”, il festival della mobilità sostenibile. Dal 7 al 10 Ottobre si svolge la settima rassegna dedicata a comunità e stakeholder della soft mobility: imprese, pubbliche amministrazioni, enti di ricerca, organizzazioni no profit impegnati a realizzare e raccontare la mobilità a zero emissioni.
Dal 2016 “e_mob” – coordinato da Class Onlus, il Comitato per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile – si conferma come principale momento di dibattito istituzionale, tecnico-scientifico e culturale sul presente e sul futuro dei mezzi elettrici in Italia. Tra gli enti promotori dell’evento ci sono il Comune di Milano, la Regione Lombardia, la Camera di Commercio di Milano, Monza-Brianza e Lodi, il gruppo ATM, Enel Xway, a2a Life Company, il gruppo Hera e molti altri. Lunedì 9 ottobre alle 10.30, si svolgerà la tavola rotonda -moderata da Camillo Piazza, presidente Class Onlus e coordinatore e_mob – con i protagonisti della mobilità elettrica in Italia. Saranno affrontate tematiche com il Pnrr, la Legge di bilancio e lo stato dell’arte dei progetti in corso per realizzare la transizione energetica nella mobilità. All’incontro parteciperanno Stefano Terranova ceo di Atlante – società del Gruppo NHOA – Francesco Venturini ceo Enel x, Massimo Bruno, chief corporate affairs officer di Ferrovie dello Stato e Paolo Martini ceo Be Charge e head e-mobility recharge solutions di Plenitude.
Nel pomeriggio i lavoro proseguiranno con altri incontri di lavoarto ai quali parteciperanno, tra gli altri il presidente di Arera Stefano Besseghini, e Paolo Arrigoni, presidente del Gse. “Se vogliamo continuare a godere di quella liberta’ di movimento che diamo per scontata, dobbiamo cambiare profondamente l’industria dei trasporti e della mobilita’ presente – commenta Stefano Terranova ceo di Atlante – E_mob rappresenta un’occasione privilegiata per condividere la nostra missione con le istituzioni e con gli operatori protagonisti del settore. Siamo onorati di contribuire ai lavori della settima edizione”.
Operativa dall’ottobre 2021, Atlante conta oggi più di 1.200 punti di ricarica online nei suoi quattro Paesi in cui opera, con altre migliaia in fase di costruzione e sviluppo. Le stazioni Atlante sono completamente interoperabili e possono essere attivate praticamente da qualsiasi app o scheda di ricarica per la mobilità elettrica e da qualsiasi marca e modello di veicolo elettrico.
Volo Emirates Milano-New York: in 10 anni 1,8 milioni di passegggeriMilano, 2 ott. (askanews) – Oltre 1,8 milioni di passeggeri e circa 37.000 tonnellate di merci tra Milano e New York. Sono i numeri chiave dei primi dieci anni del volo diretto Milano-New York operato da Emirates, la più grande compagnia aerea internazionale al mondo. Il vettore di Dubai opera in regime di “quinta libertà” dall’Italia, questo vuol dire che ha diritto di trasportare i passeggeri tra il Paese di origine della compagnia aerea verso un secondo Paese e da questo verso un terzo. Quindi Dubai è la città di partenza, Milano la tappa intermedia e New York la destinazione finale.
Nato per rispondere alla richiesta di collegare due destinazioni commerciali e turistiche in Italia e negli Stati Uniti, il volo giornaliero, spiega la compagnia in occasione di questo anniversario, ha permesso a entrambi i Paesi di beneficiare di impatti positivi nel corso del decennio. Più di 6.000 voli in entrambe le direzioni hanno contribuito a soddisfare la domanda su una rotta poco servita. I voli sono operati con l’A380, il più grande aereo passeggeri, e con il Boeing 777. Per ospitare l’A380, Emirates, dieci anni fa, ha aperto una lounge dedicata nell’aeroporto di Malpensa. Accanto ai passeggeri, in questi 10 anni sono state trasportate circa 10 mila tonnellate di merci nella tratta New York – Milano e oltre 27 mila tonnellate da Milano a New York, attraverso Emirates Sky Cargo. Tra le principali merci trasportate sulla rotta New York – Milano ci sono resina, tessuti, ricambi per aerei che ammontano a circa 2.800 tonnellate l’anno, mentre da Milano alla volta di NY partono formaggio e verdure fresche, piastrelle in ceramica, cosmetici, frutta secca con una media di circa 1.100 tonnellate annue. In media, ogni anno, la divisione cargo della compagnia aerea trasporta quasi 4.000 tonnellate di merci tra i due gateway.
Grazie al servizio diretto tra Milano e New York, che vola quotidianamente sulla rotta, la compagnia aerea facilita i collegamenti tra le due città per gli italiani che vivono a New York, gli studenti, i viaggiatori d’affari e i turisti. Il primo volo di Emirates in Italia è atterrato a Roma nel 1992. Da allora, al gateway della Capitale, si sono aggiunti quelli di Milano nel 2000, Venezia nel 2007 e Bologna nel 2015. Da Dubai verso tutti e quattro i suoi gateway, la compagnia attualmente opera 42 voli settimanali, cui si aggiungono i 7 voli settimanali da Milano a New York. Oltre al servizio tra Milano e New York, Emirates opera due ulteriori voli transatlantici tra le Americhe e l’Europa, collegando Atene e Newark attraverso un volo diretto così come Città del Messico a Barcellona.
Boston Consulting: camion Ue in ritardo su transizione elettricaMilano, 28 set. (askanews) – I produttori di camion europei potrebbero perdere fino all’11% del mercato Ue entro il 2035, a vantaggio dei competitori internazionali che stanno investendo con più determinazione sui mezzi pesanti a zero emissioni. Questo è uno dei possibili scenari che emergono da uno studio della società di consulenza Boston Consulting Group (BCG) per Transport & Environment, l’organizzazione europea ambientalista indipendente. L’analisi mette a confronto 3 diversi scenari
Torino Airport: successo iniziativa Aeroporto a porte aperte 2023Roma, 9 set. (askanews) – Sono andati esauriti in poche ore i posti disponibili per l’edizione autunnale dell’evento ‘Aeroporto a porte aperte 2023’, organizzato da Torino Airport con il supporto di ENAC. L’iniziativa si è aperta oggi, sabato 9 settembre, e continuerà ancora domani, domenica 10 settembre.
Le visite guidate alla scoperta del ‘dietro le quinte’ dell’Aeroporto di Torino rivolte ai bambini e ai ragazzi da 5 ai 18 anni e ai loro accompagnatori hanno riscosso un grande successo, registrando nel complesso richieste da parte di 700 visitatori. Il tour, della durata di circa due ore, permette di conoscere attraverso un percorso dedicato alcuni degli aspetti meno noti dell’aeroporto e le varie realtà che lo compongono: il programma prevede una presentazione dei mezzi dei Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza e Polizia di Stato, con una dimostrazione delle attività degli elicotteristi, delle unità cinofile e degli artificieri. Durante la visita, grazie alla presenza di personale dell’ENAC-Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, sarà possibile anche approfondire il ruolo che l’Ente svolge per la tutela dei diritti dei passeggeri, nonché le attività istituzionali di regolazione, vigilanza e controllo nel settore aeroportuale.
I partecipanti possono scoprire i segreti dell’attività del falconiere e dei rapaci presenti in Aeroporto: un incontro che avvicina gli ospiti ad una tecnica dal fascino antico, che contribuisce con efficacia alla sicurezza dei voli. La visita si conclude con la possibilità di osservare da vicino i mezzi aeroportuali utilizzati dal Servizio Agibilità dell’Aeroporto di Torino per mantenere sempre in piena operatività lo scalo. Nel corso dell’evento sono coinvolti anche i dipendenti di SAGAT, società di gestione dello scalo torinese, e di SAGAT Handling, società dedicata ai servizi di assistenza a terra di vettori e passeggeri, impegnati nel tour nella veste di accompagnatori dei gruppi.
Fercam e Dachser, jv groupage nazionale internazionale e logisticaRoma, 23 ago. (askanews) – FERCAM trasferirà le sue divisioni Distribution e Logistics nella joint venture “Dachser & FERCAM Italia S.r.l.”, in cui Dachser deterrà una partecipazione dell’80% delle azioni. Obiettivo primario è il rafforzamento e completamento della rete europea con notevoli vantaggi operativi. L’acquisizione è soggetta all’approvazione delle autorità competenti in materia di concorrenza. Lo rendono noto le sue aziende in un comunicato.
In base all’accordo concluso tra le due società, entro la fine dell’anno le divisioni Distribution e Logistics in Italia saranno conferite nella nuova joint venture “Dachser & FERCAM Italia S.r.l.”, nella quale FERCAM SpA deterrà una partecipazione del 20%. Queste due divisioni, con circa 920 collaboratori in 43 sedi in Italia, hanno generato nel 2022 un fatturato di circa 400 milioni di euro. Dall’inizio del 2024 la neocostituita “Dachser & FERCAM Italia S.r.l.” opererà come società indipendente e riferirà direttamente ad Alexander Tonn, COO Road Logistics di Dachser, mentre le attività operative di groupage nazionale e internazionale nonché la logistica in Italia continueranno ad essere guidate dal direttore FERCAM dott. Gianfranco Brillante e dalla sua collaudata squadra, garantendo continuità e competenza sul mercato italiano.
FERCAM Transport (trasporto nazionale e internazionale su strada e ferrovia), FERCAM Air & Ocean e FERCAM Special Services (logistica dell’arte e fieristica, home delivery, servizi di relocation e traslochi nonché servizi di archivio e gestione documentale) come pure tutte le società estere rimarranno di proprietà esclusiva di FERCAM SpA e non saranno contemplate dalla joint venture. Per questi settori FERCAM prevede nei propri piani strategici una massiccia accelerazione della crescita e internazionalizzazione, anche oltreoceano. «Dachser è un’azienda a conduzione familiare come la nostra, in forte espansione, con obiettivi simili e brevi vie decisionali che nella nostra ventennale partnership è stato un partner eccellente e affidabile per tutta la nostra distribuzione europea. Rispetto all’inizio della nostra cooperazione, nel 2003, tuttavia, le condizioni di mercato sono notevolmente cambiate con una sempre maggiore concentrazione su pochi operatori europei e mondiali; è un po’ ciò che è avvenuto in Italia in passato per gli operatori regionali che gradualmente sono stati sostituiti da aziende operanti su tutto il territorio nazionale. Per questo motivo abbiamo deciso di costituire questa joint venture esclusivamente per la distribuzione e la logistica giungendo a una situazione win-win per tutte le parti coinvolte», afferma Thomas Baumgartner, Presidente del Consiglio di amministrazione della FERCAM.
«In questo modo avremo un legame ancora più stretto con il nostro partner rafforzando contemporaneamente anche la nostra posizione», aggiunge Hannes Baumgartner, AD FERCAM. Grazie alla rete europea di Dachser si apriranno anche nuovi potenziali di crescita in particolare nell’export. Tutto questo crea stabilità e sicurezza anche per il futuro. «Dachser e FERCAM, entrambe aziende a conduzione familiare, hanno in comune un approccio di gestione orientata e basata su valori comuni, in grado di garantire la sostenibilità e il futuro delle nostre aziende anche per le generazioni a venire. È questo il motivo di volere stringere una cooperazione ancora più stretta attraverso la costituzione di una joint venture in Italia, basata su una ventennale collaudata collaborazione», spiega Bernhard Simon, Chairman of the Supervisory Board di Dachser.
Dopo Graveleau (Francia, 1999) e Azkar (Spagna, 2013), l’acquisizione di maggioranza delle attività di logistica e distribuzione di FERCAM è la terza grande acquisizione di Dachser per l’ampliamento della propria rete in Europa. «È questo l’ultimo tassello per completare la nostra rete logistico-distributiva nei principali mercati dell’Europa continentale», spiega Burkhard Eling, CEO di Dachser. «Il nostro obiettivo rimane quello di crescere in modo organico e sostenibile. Inoltre, quest’anno abbiamo rafforzato la nostra presenza in mercati importanti, quali il Benelux, l’Australia, il Giappone e ora l’Italia attraverso acquisizioni mirate». «Dachser e FERCAM sono unite da una collaborazione ventennale di grande successo. Durante questo periodo, abbiamo avuto modo di conoscerci e di apprezzarci reciprocamente», aggiunge Alexander Tonn, COO Road Logistics di Dachser. Dall’inizio del 2003, FERCAM gestisce la distribuzione in Italia di tutte le spedizioni di merci immesse nella rete europea di Dachser sul mercato europeo, mentre FERCAM a sua volta immette in questa rete europea le sue spedizioni con partenza dall’Italia verso i mercati europei. «FERCAM è garanzia di continuità e competenza in Italia. Con questa Joint venture nonché ulteriori investimenti futuri, saremo in grado di crescere ancora più velocemente, in particolare sul mercato italiano, e miglioreremo ulteriormente la qualità della nostra offerta di servizi. A medio termine, i nostri clienti in Europa, Italia e nel mondo beneficeranno di processi e sistemi standardizzati e uniformi», fa presente Tonn, in merito a sinergie e vantaggi per i clienti grazie alla costituenda nuova società. Grazie alla cooperazione in atto da molti anni, Dachser e FERCAM sono già ampiamente coordinati e sintonizzati nella gestione operativa del groupage e della distribuzione. FERCAM si è sempre contraddistinta per i continui investimenti nei suoi impianti logistici, nei sistemi digitali e nella tutela ambientale e sostenibilità -anche in questo ambito le due aziende si integrano in modo eccellente. Dachser finora non disponeva di sedi proprie in Italia nella Business Line European Logistics; pertanto, con l’acquisizione non ci saranno strutture doppie. Tutti i collaboratori delle divisioni Distribution e Logistics di FERCAM anche in futuro continueranno a lavorare per Dachser & FERCAM Italia S.r.l. Con l’acquisizione delle quote di entrambe le divisioni, Dachser si impegna inoltre a continuare a investire in modo sostenibile nei siti italiani. Nella Business Line Food Logistics, che si occupa del trasporto e dello stoccaggio di prodotti alimentari refrigerati e non refrigerati, Dachser è presente in Italia dal 2017 con tre sedi e circa 270 dipendenti.
Wizz Air, undicesimo aeromobile di base a FiumicinoRoma, 25 lug. (askanews) – Wizz Air ha celebrato oggi l’arrivo del suo undicesimo aeromobile Airbus A321neo nella base di Roma Fiumicino. L’aumento della capacità consente a Wizz Air di introdurre quattro rotte da Roma quest’estate: Lussemburgo il 25 luglio, Kuwait il 26 luglio, Memmingen il 5 settembre e Funchal (Madeira) il 6 settembre. Questo nuovo aeromobile fa parte di una delle flotte più giovani al mondo e la più giovane in Italia, con un’età media di 4,5 anni, ben al di sotto di quella dei principali concorrenti di Wizz Air. Essendo la tipologia di aeromobile più sostenibile della sua categoria, l’Airbus A321neo vanta una tecnologia più efficiente in termini di consumo di carburante, che porterà a un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 di Wizz Air per passeggero/chilometro. Nell’anno finanziario 2023 la compagnia aerea ha raggiunto la più bassa intensità di carbonio di sempre, pari a 53,8 grammi, che rappresenta anche il record europeo nel settore dell’aviazione. La sostenibilità è l’elemento centrale dell’attività della compagnia aerea, come spiega Yvonne Moynihan, Corporate and ESG Officer di Wizz Air: “Siamo lieti di dare il benvenuto al nostro undicesimo aeromobile Airbus A321neo con un turnaround completamente elettrico a Roma Fiumicino, una delle basi più grandi del nostro network. Abbiamo fatto investimenti significativi nella nostra flotta, attualmente la più giovane e la più efficiente in termini di consumo di carburante in Europa, ma i nostri sforzi per la sostenibilità non si fermano qui: per il lungo termine, stiamo anche esplorando il potenziale del carburante per l’aviazione sostenibile e degli aeromobili a zero emissioni alimentati a idrogeno. L’evento di oggi dimostra che la collaborazione tra industrie è uno dei modi più impattanti per affrontare l’attuale sfida climatica e siamo lieti di lavorare su questo fronte insieme ad Aeroporti di Roma e Aviation Services”.
Auto elettrica, gli agenti di commercio temono la poca autonomiaMilano, 19 lug. (askanews) -Agenti di commercio e auto elettrica: tra luci e ombre appare un rapporto in piena evoluzione. Se il 9,2 per cento degli agenti già possiede un auto elettrica, tra chi non la possiede quello che spaventa di più all’ipotesi di passaggio ad una auto elettrica è il fattore autonomia – per il 57,2% degli intervistati – il 19,5% indica come critica la mancanza di punti di ricarica, il 13% il prezzo, lo 0,7% le prestazioni. Comunque l’81,2% non la acquisterebbe, mentre il 18,8% vorrebbe acquistarne una. Sono alcuni dei dati emersi da un sondaggio a risposta multipla, al quale hanno partecipato oltre 1.000 agenti, svolto da Agenti FNAARC – la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio – per dare ascoltare direttamente la categoria sul tema “auto elettrica”, in considerazione del fatto che l’auto è, per la gran parte degli agenti, il vero ufficio; utilizzandola per lavoro, in media, per 50 mila chilometri l’anno.
Alla domanda su quale auto si usa per lavoro, il 58,6% degli agenti ha risposto di utilizzare un’auto nuova, il 19% un’auto usata e il 22,4% in leasing o a noleggio. Su quanti chilometri si percorrono in un anno il 50,9% ha risposto tra i 30 mila e i 50 mila chilometri, il 29,6% meno di 30 mila e il 19,5% oltre 50 mila chilometri. Delle persone che possiedono un’auto elettrica il 78,8 % si ritiene soddisfatto dell’acquisto, il 18,5 % abbastanza soddisfatto ed il restante 2,7% non è rimasto soddisfatto dell’acquisto.
A fronte dei dati, in una nota di Agenti Fnaarc, si afferma che: “In linea generale, prevale la perplessità degli Agenti di Commercio sulle auto elettriche. A tal proposito, occorre tenere in considerazione l’attuale inadeguatezza del regime fiscale riservato alla categoria: il tetto massimo di 25.823 euro infatti, è insufficiente per affrontare la spesa di acquisto di un’auto elettrica, il cui costo medio è di circa 40 mila euro”. “Il passaggio all’elettrico rischia di tradursi in una spesa insostenibile per gli Agenti – dichiara Alberto Petranzan, presidente di Agenti Fnaarc – Siamo favorevoli alla transizione ecologica ma chiediamo prima di tutto una fiscalità adeguata. 25.000 euro, oggi, non sono sufficienti nemmeno per comprare un’utilitaria a benzina, altro che macchina elettrica. Al giorno d’oggi le tecnologie si sviluppano velocemente, ci auguriamo che anche il Governo sia rapido nel mettersi al passo con l’adeguamento fiscale. Noi di Agenti Fnaarc continueremo la nostra battaglia per avere una deducibilità giusta dell’auto”.