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Assotir: Rivedere divieti transito in occasione di ponti e vacanze

Assotir: Rivedere divieti transito in occasione di ponti e vacanzeRoma, 14 apr. (askanews) – Rivedere il calendario dei divieti di transito per i veicoli pesanti perché l’utilizzo della rete stradale deve essere pianificato in maniera più intelligente. Lo chiede Assotir, dopo aver constatato gli enormi disagi alla circolazione che si sono verificati martedì 11 aprile, la giornata di rientro dalle vacanze pasquali. Discutibile in particolare la decisione di consentire ai veicoli di portata superiore alle 7.5 tonnellate di circolare dalle 14 .00 in poi.

L’associazione dell’autotrasporto – in una nota – evidenzia che quella giornata veniva indicata dal calendario come giorno del contro-esodo. Incidenti stradali, cantieri e restringimenti di carreggiata hanno complicato ulteriormente una situazione già critica. A soffrire sono state in particolare le autostrade italiane – specie in direzione nord – con i disagi maggiori che si sono verificati sulla A1, nel tratto Chiusi-Firenze, sulla A2 da Sala Consilina fin quasi a Roma, e sulla A14. I veicoli pesanti hanno ripreso a circolare dalle 14.00, come prevedeva il decreto ministeriale. In quell’orario, tuttavia, hanno finito con l’intasare ulteriormente un traffico già congestionato. La situazione in alcuni tratti era talmente critica che i veicoli non riuscivano a accedere alle aree di sosta, per mancanza di spazio, alcuni sono stati così costretti a fermarsi in coda sulle corsie d’emergenza”.

“La giornata di martedì – spiega Claudio Donati, segretario generale di Assotir – è, purtroppo, una triste conferma di come norme stabilite in astratto possano contribuire ad aumentare, anziché contrastare, la congestione del traffico. La decisione di togliere il divieto di transito ai veicoli pesanti, solo a partire dalle 14,00, si è rivelata infelice, per automobilisti e trasportatori. Sarebbe stato meglio togliere il divieto ai camion fin dal mattino o estenderlo all’intera giornata dell’11. Mi auguro – conclude Donati – che chi di dovere prenda nota della questione, anche in vista dei ponti del 25 aprile e del 1 maggio, nonché delle vacanze estive”.

Assarmatori a Bruxelles: rivedere norme su decarbonizzazione

Assarmatori a Bruxelles: rivedere norme su decarbonizzazione


Assarmatori a Bruxelles: rivedere norme su decarbonizzazione – askanews.it



Assarmatori a Bruxelles: rivedere norme su decarbonizzazione – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Armatori italiani in prima linea per fare la loro parte sui tanti dossier aperti a livello europeo e internazionale, a partire da quelli legati alla decarbonizzazione. “Anche la nostra costante e qualificata presenza nei luoghi dove si prendono le decisioni a livello continentale lo evidenzia. Nell’ultimo anno, con l’apertura dell’ufficio a Bruxelles, abbiamo portato il nostro contributo di esperienza e conoscenza delle realtà in cui operiamo, promuovendo lo sviluppo dei traffici marittimi in Italia, Paese che anche grazie all’operato del Governo e dei nostri Europarlamentari è tornato protagonista in Europa”. Lo sottolinea il presidente di Assarmatori, Stefano Messina, al termine della ‘due giorni’ che ha portato i vertici dell’associazione armatoriale italiana a incontrare a Bruxelles autorevoli esponenti delle Istituzioni dell’Unione europea.

“Abbiamo rappresentato le specificità dell’Italia in questo comparto – ha aggiunto Messina secondo cui la Commissione è pronta a sostenere la richiesta di rivedere la metrica del Carbon Intensity Indicator – ricordando che gli armatori italiani sono leader a livello mondiale per la flotta ro-ro/pax, connettendo la più ampia comunità insulare d’Europa, e primi nel Mediterraneo nei servizi delle autostrade del Mare. Anche per questo siamo preoccupati dal nuovo Cii dell’Imo, del quale è urgente cambiare la metrica. Così come è pensato oggi porta a effetti opposti rispetto a quelli di salvaguardia ambientale, penalizzando proprio il naviglio italiano che ogni giorno toglie migliaia di camion dalla strada: in tal senso, come detto, sono arrivati segnali incoraggianti anche dalla Commissione”. Per quanto riguarda il pacchetto Fit for 55, e in particolare l’ingresso dello shipping nel sistema Ets, “abbiamo ottenuto importanti misure per salvaguardare principi garantiti dalla Costituzione come la continuità territoriale, tutelando i collegamenti con le isole minori, e altrettanto bisogna fare per Sardegna e Sicilia al fine di scongiurare un netto aumento dei costi del trasporto”.

Per gli armatori inoltre “occorre ora che i proventi del regime Ets che provengono dai servizi marittimi nei porti italiani siano assegnati al trasporto marittimo del Paese per finanziare interventi di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e al fine di assicurare la disponibilità sul mercato, a costi accessibili, dei nuovi fuels alternativi nei prossimi anni e relativi investimenti infrastrutturali”.