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Chiusa a Roma la seconda edizione del Women Economic Forum

Chiusa a Roma la seconda edizione del Women Economic ForumRoma, 23 nov. (askanews) – Si è chiusa venerdì a Roma la seconda edizione del Women Economic Forum (WEF-Italy), presso il The Dome dell’Università Luiss. Si tratta di uno dei i principali appuntamenti dedicati alle azioni necessarie a colmare il divario di genere. Obiettivo della tre giorni di incontri è il potenziamento delle competenze delle donne per promuoverne l’ingresso nei settori STEM, sostenere l’imprenditoria femminile e influenzare le politiche a livello nazionale e internazionale. Il Forum ha costituito inoltre l’incontro annuale della rete G100, rafforzando ulteriormente la sinergia tra opinion leader provenienti da tutto il mondo. Raffaella Luglini, Chief Sustainability Officer di Leonardo, coinvolta nel panel dedicato allo Spazio, ha sottolineato come questo sia un settore strategico per l’innovazione tecnologica e la sicurezza che stimola nuove soluzioni per la crescita economica e sociale e per lo sviluppo sostenibile.


“Lo spazio – ha spiegato Luglini – va inteso infatti non solo come un ambiente da esplorare, ma come un elemento che fa parte delle nostre vite che serve dunque a migliorare le condizioni della vita sia sulla terra che fuori dalla terra. Un elemento che è fortemente legato alla sostenibilità e a ciò che noi facciamo come azienda. Lo spazio è storicamente nel nostro business: abbiamo iniziato decenni fa con i satelliti – la manifattura dei satelliti – oggi facciamo servizi satellitari, servizi di geoinformazione: raccogliamo attraverso i satelliti una grande quantità di dati che poi sono elaborati dall’intelligenza artificiale, dal nostro high-performance computer, e utilizzati per tutta una serie di applicazioni anche legate al climate change e al climate action”. “Per noi di Leonardo – ha proseguito Luglini – i satelliti sono degli strumenti di eccellenza per la raccolta di dati. Con le tecnologie digitali – l’intelligenza artificiale e l’high-performance computer (a Genova abbiamo il davinci 1) – possiamo elaborare questi dati che si traducono in informazioni preziose e fornirli alle istituzioni preposte alla gestione di emergenze climatiche, sicurezza pubblica, sicurezza delle infrastrutture energetiche, sicurezza nazionale, e anche per la sicurezza dell’agricoltura, del cibo”. “Anche quest’anno, ad esempio, Leonardo ha partecipato, insieme al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, alla Cop29 di Baku. Abbiamo portato la testimonianza delle nostre tecnologie che servono in particolar modo per la climate action. Con noi ha partecipato Bonifiche Ferraresi, una importantissima azienda agricola che utilizza le nostre tecnologie per migliorare al massimo la resa, la sicurezza e anche l’approccio sostenibile alle proprie attività di agricoltura su larghissima scala”.


“Lo spazio, per noi – ha detto ancora Luglini -, è anche un tema per attrarre le nuove generazioni, sia in chiave di talent attraction – soprattutto, ma non solo, in ambiti stem – e sia in generale come ruolo di educazione per la società civile, attraverso la collaborazione con università e istituti di ricerca. Attualmente stiamo lavorando con l’ESA e l’ASI a un importantissimo programma che è IRIDE, di cui sentiremo parlare molto, perché dal 2025 si inizieranno a lanciare in orbita i primi satelliti e perché diventerà la costellazione di costellazioni dedicata in maniera precipua al climate change”. Il programma dell’edizione 2024 del WEF, realizzata con il patrocinio del Comune di Roma – Assessorato alle Pari Opportunità – e in collaborazione con l’Ateneo intitolato a Guido Carli, ha previsto sette sessioni plenarie su tematiche centrali per l’economia e la società, tra cui: intelligenza artificiale e cybersecurity, giustizia climatica, salute e longevità, innovazione nell’agroalimentare, aerospazio e il ruolo dell’istruzione come fondamento di una democrazia inclusiva e sostenibile. Tra le novità di questa edizione, l’introduzione di due Ideathon: hackaton sui temi della Cybersecurity, Intelligenza Artificiale e Spazio, cha hanno visto le studentesse e gli studenti dell’Università Luiss affiancati da mentor esperti, premiati dopo la presentazione di progetti innovativi. Primo classificato è risultato il progetto “Space minds Academy “, davanti a “Connecting minds saving” e “Space pocket”.

Da transizione energia danni a finanza se combinata con altri shock

Da transizione energia danni a finanza se combinata con altri shockRoma, 19 nov. (askanews) – I rischi correlati alla transizione energetica non dovrebbero, se da soli, danneggiare la stabilità finanziaria nell’eurozona. Tuttavia se questi rischi si combinassero con shock macroeconomici si potrebbero generare perdite e danni nel settore. Lo affermano le diverse autorità di vigilanza europee (Eba, Eiopa e Esma) in un rapporto stilato assieme alla Bce per valutare, su richiesta della Commissione europea, i rischi delle politiche legate a “Fit-for-55”.


Secondo lo studio questo possibile scenario “richiede un approccio di coordinamento delle politiche per finanziare la transizione verde e per la necessità di integrare i rischi climatici in maniera tempestiva e ampia nella gestione dei rischi delle istituzioni”. Lo studio ha valutato l’impatto di questa transizione per banche, fondi di investimento, fondi pensione e assicurazioni sulla base di tre scenari: uno di base in cui le politiche di Fit-for-55 vengono attuate. Uno scenario avverso in cui si crea una fuga dalle imprese legate a fonti energetiche tradizionali e fossili. E uno scenario avverso opposto, con shock di natura macro finanziaria.

Snam Innovation Day, in scena il futuro dell’energia

Snam Innovation Day, in scena il futuro dell’energiaMilano, 8 nov. (askanews) – Si è svolta presso il Superstudiopiù di via Tortona a Milano la seconda edizione dell’Innovation Day di Snam, Evolving Horizons, l’evento concepito per mettere in luce i progressi dell’innovazione tecnologica e le tendenze che stanno trasformando il settore dell’energia. Un momento in cui dipendenti di Snam, leader di settore e ricercatori si incontrano per scambiare conoscenze, collaborare ed esplorare opportunità legate alla transizione energetica. Nel piano Snam sono previsti entro il 2027 400 milioni di euro di investimenti in innovazione.


“La sostenibilità e l’innovazione sono due leve fondamentali per noi per la realizzazione di quella che è la nostra ambizione, il nostro piano strategico, ossia quello di diventare un operatore multi molecola su base paneuropea”, ha detto l’Ad di Snam, Stefano Venier. “Oggi in questo Innovation, il secondo che facciamo, ci confrontiamo su quelle che sono esperienze e nuove tecnologie che stiamo sperimentando in una logica che noi chiamiamo dual track, ossia di applicazione di tecnologie già esistenti e commercialmente disponibili, piuttosto che il supporto allo sviluppo di nuove idee. E, in questo senso, ovviamente, la collaborazione con startup e istituti di ricerca è un tassello fondamentale”. Al centro della giornata, due iniziative principali. La Centrale delle Idee una challenge riservata ai dipendenti Snam nell’ambito del programma Snaminnova che punta a raccogliere progetti e idee per dar vita a start-up interne o brevetti. Ad aggiudicarsi il premio fra 4 finalisti, è stata Energy Mill con una soluzione per rendere autosufficienti gli impianti Snam di riduzione della pressione del gas.


“L’innovazione si basa sostanzialmente sul network, sulla conoscenza tra le persone e sul fiorire di nuove idee che possono nascere anche da brevi discussioni. Quindi un evento come questo, aperto a tutti, anche stakeholder esterni, può essere veramente utile per far fiorire nuove idee e innovazione in senso puro”, ha spiegato Matteo Lusignani, PMO Industrial Open Innovation Snam. L’altra iniziativa rivolta all’esterno è HyAccelerator, l’acceleratore corporate di Snam focalizzato sull’idrogeno, che ha premiato 5 startup internazionali. Durante l’Innovation Day è stata annunciata la nuova Call4Startup dell’HyAccelerator che partirà all’inizio del 2025 e sarà aperta anche alla filiera della cattura e stoccaggio del carbonio e allo stoccaggio di energia.

Accordo Rse e Blf per lo sviluppo di un impianto a fusione inerziale

Accordo Rse e Blf per lo sviluppo di un impianto a fusione inerzialeMilano, 7 nov. (askanews) – Siglato un accordo tra Rse – Ricerca sistema energetico – e l’azienda americana Blue laser fusion (Blf) per attività di ricerca e sviluppo congiunte sul primo impianto al mondo a fusione inerziale (Ife) di taglia commerciale. L’accordo si svilupperà in tre fasi: la prima di analisi; la seconda finalizzata alla costruzione di un prototipo di reattore Ife commerciale su piccola scala; l’ultima riguarderà l’accensione di un prototipo di reattore Ife commerciale in scala maggiore (“Full-scale Fusion Pilot Power Plant”). L’intesa è stata siglata a Roma nell’ambito di una due giorni di confronto internazionale sull’innovazione e sul ruolo della ricerca e del trasferimento tecnologico nella transizione energetica alla qual ha partecipato, tra gli altri, il premio Nobel Shuji Nakamura.


“Siamo onorati di poter collaborare al fianco di un’eccellenza nel campo tecnologico per un ambizioso progetto di innovazione che intende accelerare la transizione energetica – ha dichiarato Franco Cotana, amministratore Delegato di Rse – I nostri ricercatori metteranno a disposizione l’expertise acquisita in Italia attraverso le attività di Ricerca di Sistema e quelle maturate durante le numerose occasioni di cooperazione internazionale, come quelle collegate a Mission Innovation. La collaborazione con BLF ci consentirà al contempo di accre- scere la nostra esperienza e la nostra conoscenza di un settore sfidante e dagli importanti obiettivi di decarbonizzazione. Sebbene non possa essere ancora considerata un’alternativa agli SMR a fissione, questa innovazione rappresenta un passo decisivo verso la fusione che non usa il confinamento magnetico ma una tecnologia già provata a dicembre 2022, con l’esperimento di Livermore del Department of Energy degli Stati Uniti”. È infatti nel solco delle sfide ambientali che vedranno protagonista l’Italia che si inserisce il protocollo d’intesa con la Blue laser fusion, fondata nel 2022 da Shuji Nakamura, premio Nobel per la Fisica nel 2014, e anche membro del consiglio scientifico Rse. Lo scienziato è famoso in tutto il mondo per aver inventato il led blu ad alta potenza che ha permesso la produzione delle lampade a led, una delle più grandi rivoluzioni nel settore dell’efficienza energetica, nell’illuminotecnica e colorimetria. Negli ultimi anni il premio Nobel si è dedicato allo sviluppo di laser ad alta potenza, quelli che permettono oggi l’innesco della fusione nucleare a confinamento inerziale. BLF sta infatti lavorando per realizzare la prima generazione di energia pulita, senza emissioni di carbonio.


“Blue Laser Fusion è lieta di collaborare con Rse allo sviluppo della prima dimostrazione pratica di energia da fusione inerziale – ha detto Nakamura – Questo accordo con Rse metterà in contatto scienziati e ingegneri di alto livello in Italia e in Europa con il laser Blf, indirizzerà il team di sviluppo e avvierà il processo di creazione di siti dimostrativi in Italia”. Nella due giorni di confronto a più voci, in cui è stato firmato l’accordo, sono emersi i potenziali benefici – seppure di lungo periodo – di questa tecnologia, sia a livello ambientale, sia industriale. “Occorre recuperare il tempo perduto per promuovere un cambio di passo nella ricerca italiana ed europea, valorizzando le eccellenze nazionali tecnico-scientifiche e il know-how industriale di primissimo rilievo” ha dichiarato Carlo Alberto Giusti, presidente RSE e Rettore dell’Università degli Studi LINK che ha organizzato e aperto una serata di confronto sul ruolo della ricerca e del trasferimento tecnologico nella transizione energetica.


Il confronto si è sviluppato sugli aspetti tecnico-scientifici delle opportunità offerte dalla fusione a confinamento inerziale, in cui il mondo della ricerca e dell’industria italiana possono fornire un contributo decisivo. L’occasione è stata utile per identificare ed elaborare una roadmap italiana per il rilancio delle attività di ricerca e sviluppo in questo settore. “RSE dimostra giorno dopo giorno di saper guardare avanti e di farsi promotore di un confronto che ha sempre e solo un unico obiettivo: l’innovazione del nostro Paese, nel solco degli obiettivi della transizione energetica e nel rispetto delle esigenze economiche, sociali e ambientali”, ha concluso Giusti.

IA, rara specie di ape blocca piano Meta su centro dati e nucleare

IA, rara specie di ape blocca piano Meta su centro dati e nucleareRoma, 4 nov. (askanews) – I piani di Meta, la casa madre di Facebook, per creare un centro elaborazione dati per l’intelligenza artificiale alimentato da una centrale nucleare sono stati bloccati per preoccupazioni a carattere ambientale, tra cui anche la scoperta di una rara specie di ape presente sul sito che era stato individuato per la centrale. Lo riporta il Financial Times, secondo cui la vicenza è stata comunicata da Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, durante un incontro con quadri e dirigenti del gruppo la scorsa settimana. Il quotidiano cita due fonti anonime che avrebbero partecipato all’incontro.


I problemi sopraggiungono mentre le principali connazionali rivali di Meta in questo segmento – Amazon, Google e Microsoft – hanno già approntato piani analoghi, per alimentare i loro centri dati per l’intelligenza artificiale con centrali atomiche. Il Ft aggiunge che le ricerche effettuate utilizzando sistemi basati sull’intelligenza artificiale consumano fino a 10 volte tanto l’energia di una ricerca internet standard tramite Google.

Nucleare, online il Bilancio di sostenibilità 2023 di Sogin

Nucleare, online il Bilancio di sostenibilità 2023 di SoginRoma, 29 ott. (askanews) – E’ online, sui siti sogin.it e nucleco.it, il Bilancio di sostenibilità 2023 del Gruppo Sogin. Si tratta di uno strumento volontario attraverso il quale il Gruppo comunica a tutti gli stakeholder le principali attività svolte, i dati più significativi e gli obiettivi raggiunti.


Il Bilancio di Sostenibilità è il principale strumento di rendicontazione attraverso il quale Sogin illustra annualmente la propria performance economica, sociale e ambientale, incluso il contributo al raggiungimento di undici dei diciassette Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. “Questo documento, che Sogin pubblica fin dal 2005 – si legge in una nota -, conferma il suo impegno costante a lavorare nel settore nucleare e della gestione dei rifiuti radioattivi in modo sostenibile e attento all’ambiente”.


Una delle novità più rilevanti del 2023 è l’approvazione del primo Piano di sostenibilità del Gruppo che mira a integrare la sostenibilità nelle attività della Società, promuovendo un modello di sviluppo basato sull’economia circolare. Il Piano si propone di valorizzare le competenze distintive e di coinvolgere sempre di più i territori nei quali il Gruppo Sogin opera, con l’obiettivo di generare un valore condiviso e contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese. Il documento presenta inoltre le principali attività svolte nell’anno e le azioni avviate per sostenere la strategia di economia circolare della Società che si basano sulla minimizzazione dei rifiuti radioattivi, sull’efficientamento dei consumi energetici, sull’invio a recupero dei rifiuti convenzionali prodotti dagli smantellamenti e sul riutilizzo di edifici d’impianto, per non costruirne di nuovi.


“I risultati raggiunti nel 2023 sono frutto del lavoro delle circa mille persone di Sogin e Nucleco, che rappresentano in Italia il più significativo presidio di competenze in ambito nucleare e ambientale – conclude la nota -. Un primato riconosciuto dalle principali organizzazioni internazionali di settore come confermano le partecipazioni a numerosi eventi e gruppi di lavoro. Un know-how di competenze ed esperienze che, negli anni, il Gruppo ha saputo mantenere, aggiornare e trasferire con appositi percorsi formativi assicurati dalla Radwaste Management School di Sogin”.

G20, il ministro Pichetto Fratin a Washington il 24 e 25 ottobre

G20, il ministro Pichetto Fratin a Washington il 24 e 25 ottobreWashington, 22 ott. (askanews) – Il ministro Gilberto Pichetto Fratin sarà a Washington per partecipare alla riunione ministeriale congiunta G20 finanze, clima e ambiente, esteri e banche centrali, che si terrà nel pomeriggio del 24 ottobre a margine delle riunioni annuali di Fondo Monetario Internazionale e Banca mondiale. La riunione si terrà sotto la Presidenza brasiliana del G20. Lo rende noto un comunicato


Nel corso della giornata di giovedì 24, sono previsti incontri del ministro Pichetto Fratin con il ministro dell’Ambiente del Brasile, Marina Silva; con il ministro dell’Ecologia della Repubblica dell’Azerbaijan e Presidente designato di COP29, Mukhtar Babayev e con il Segretario Esecutivo UNFCC, la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, Simon Stiell. Infine, venerdì 25 novembre, il ministro Pichetto Fratin parteciperà a un incontro organizzato dall’Atlantic Council e dal World Energy Council e incontrerà, alla Casa Bianca, il consigliere John Podesta, responsabile delle politiche climatiche degli Stati Uniti.

Telepass e Atlante insieme per la ricarica rapida dei veicoli elettrici

Telepass e Atlante insieme per la ricarica rapida dei veicoli elettriciRoma, 17 ott. (askanews) – Telepass, società italiana leader del telepedaggio e della mobilità integrata, e Atlante, la società del Gruppo NHOA dedicata alla rete di ricarica rapida e ultra-rapida per veicoli elettrici, annunciano una partnership per rendere disponibili oltre 1.000 punti di ricarica elettrica su tutto il territorio nazionale tramite un semplice click dall’App Telepass.


In questo modo, i clienti Telepass, tramite l’app sul proprio cellulare, potranno accedere facilmente, in aggiunta a tutti i servizi per la mobilità urbana ed extra-urbana, anche agli oltre 1.000 punti di ricarica Atlante disponibili in Italia. Tutti i punti di ricarica Atlante sono aperti 24/7, compatibili con ogni modello di veicolo elettrico e alimentati al 100% da energia rinnovabile. Inoltre, offrono potenze da 22 kW a 300 kW per rispondere in modo adeguato alle diverse esigenze di ricarica degli automobilisti. Questa sinergia estenderà la rete di ricarica interoperabile di Telepass e aumenterà la visibilità del network di Atlante, supportando la crescita di una mobilità sostenibile in Italia con servizi sempre più smart, integrati e orientati al cliente.


L’obiettivo di Telepass, risultato di una visione aziendale orientata a fornire al cliente i servizi di cui ha bisogno e ridurre l’impatto ambientale sul pianeta, è quello di offrire ai propri clienti un ecosistema sempre più completo e capillare di servizi per la mobilità, garantendo contemporaneamente risparmio di tempo e facilità di utilizzo, in un’ottica sempre più green. Telepass, infatti, ha messo al centro della propria strategia di business il concetto di sostenibilità, in linea con l’impegno più ampio assunto dal Gruppo Mundys per contrastare il cambiamento climatico attraverso obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di breve, medio e lungo termine, abilitando la transizione verso una mobilità sempre più sostenibile, anche grazie all’adozione di tecnologie o sinergie innovative, come questa. “L’integrazione delle stazioni di ricarica di Atlante nel nostro ecosistema di mobilità, ci permette di ampliare l’offerta per i nostri clienti e promuove stili di mobilità sempre più sostenibili e smart in città tra le più inquinate e trafficate in Italia. La nostra offerta consente l’accesso, attraverso l’App di Telepass, a una delle reti di ricarica elettrica interoperabili più estese d’Italia con oltre 40.000 punti di ricarica attivi e grazie alla partnership con Atlante aggiungiamo un ulteriore tassello nel promuovere comportamenti virtuosi e green”, commenta Aldo Agostinelli, Chief Consumer Sales and Marketing Officer di Telepass.


“L’accordo con una realtà leader come Telepass rappresenta un passo fondamentale nell’avvicinare la ricarica elettrica rapida e ultra-rapida agli utenti. L’integrazione del network Atlante sull’App Telepass rafforza il nostro ruolo di facilitatori della mobilità elettrica in Italia, semplificando il processo di ricarica per i driver di veicoli elettrici grazie a soluzioni sempre più accessibili ed efficienti”, dichiara Gabriele Tuccillo, CEO di Atlante Italia. Questa partnership conferma la presenza di Atlante tra gli apripista nel mondo della mobilità elettrica, puntando su una strategia innovativa e sull’integrazione dei diversi servizi. L’aumento dell’accessibilità ai punti di ricarica in Italia si inserisce nella visione di Atlante di plasmare una mobilità a zero emissioni e fruibile da tutti nel Sud Europa.


Per usufruire del servizio è necessario scaricare l’App Telepass e selezionare l’infrastruttura di ricarica Atlante: attraverso la mappa delle stazioni attive sarà possibile individuare agilmente il punto di ricarica disponibile più vicino.

Energia, accordo Bei-IntesaSp per 8 mld investimenti sull’eolico

Energia, accordo Bei-IntesaSp per 8 mld investimenti sull’eolicoRoma, 10 ott. (askanews) – La Banca europea per gli investimenti (Bei) e Banca Intesa Sanpaolo hanno raggiunto un accordo su una nuova iniziativa che potenzialmente sbloccherà investimenti nel settore eolico europeo per un importo fino a 8 miliardi di euro. Secondo quanto riporta un comunicato, l’accordo è parte del pacchetto della Bei per l’energia eolica da 5 miliardi, il piano di investimenti che la Banca europea aveva annunciato in occasione della COP28 di Dubai e attivato a luglio, ed è il primo nell’ambito del pacchetto a beneficiare del sostegno di InvestEU.


Fa seguito a un’iniziativa analoga tra la Bei e il gruppo tedesco Deutsche Bank AG. Il programma della Bei per l’eolico sostiene la produzione di 32 GW dei 117 GW di capacità eolica di cui l’Unione europea necessita per conseguire entro il 2030 l’obiettivo di generare almeno il 45% dell’energia da fonti rinnovabili. Si tratta di un tassello chiave del pacchetto europeo per l’energia eolica, prosegue il comunicato, in particolare del suo piano d’azione, presentato dalla Commissione europea nell’ottobre 2023. In concreto la BEI fornirà a Intesa Sanpaolo una controgaranzia di 500 milioni di euro. Il gruppo bancario italiano potrà così costituire un portafoglio di garanzie bancarie per un importo fino a 1 miliardo di euro con cui sosterrà la catena di approvvigionamento e l’interconnessione alla rete elettrica per progetti di nuovi parchi eolici in tutta l’Ue. Secondo le previsioni l’effetto leva della controgaranzia della Bei porterà alla mobilitazione di ulteriori finanziamenti da parte di altri investitori per sostenere l’aumento della produzione e accelerare lo sviluppo dell’energia eolica, contribuendo a stimolare investimenti nell’economia reale per un importo stimato a 8 miliardi.


“L’energia eolica è fondamentale per l’indipendenza energetica europea”, ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della Bei. “I produttori si scontrano con problematiche quali i costi elevati, l’incertezza della domanda, la lentezza delle procedure di autorizzazione, le strozzature della catena di approvvigionamento e la forte concorrenza internazionale. L’accordo mostra come gli strumenti di condivisione del rischio della BEI contribuiscono a superare queste difficoltà e a finanziare progetti chiave per la transizione verde e la decarbonizzazione dell’economia europea, migliorando nel contempo la competitività industriale”. Secondo Mauro Micillo , responsabile della divisione Imi Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo “la transizione energetica richiede ingenti investimenti e una collaborazione virtuosa tra il settore pubblico e quello privato. In questo contesto, lo sviluppo delle rinnovabili è uno degli obiettivi fondamentali delle strategie nazionali ed europee. Grazie ai numerosi anni di collaborazione con la Bei, la divisione IMI CIB ha elaborato uno strumento innovativo volto a sostenere i grandi gruppi internazionali attivi nel settore delle infrastrutture di interconnessione alle reti elettriche, consentendo l’avvio di lavori strategici a livello europeo. Le operazioni concluse di recente confermano il nostro sostegno all’intera catena di approvvigionamento dell’energia eolica e agli obiettivi ESG, in collaborazione con i nostri clienti e le istituzioni europee. Il gruppo Intesa Sanpaolo ribadisce dunque il suo duplice ruolo di promotore dell’innovazione e di sostenitore delle società più attive e produttive ai fini di uno sviluppo economico sostenibile”.


E per Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’Economia l’accordo “segna un altro passo importante negli sforzi dell’Europa per sostenere il settore manifatturiero dell’eolico. In un contesto di incertezza globale, il programma InvestEU mobilita investimenti fondamentali là dove sono più necessari. Con questa iniezione di investimenti per 8 miliardi nell’economia reale, ribadiamo il nostro impegno a conseguire la neutralità climatica e l’indipendenza energetica, contribuendo nel contempo alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro”.

IA, Google valuta uso anche di centrali nucleari per l’elettricità

IA, Google valuta uso anche di centrali nucleari per l’elettricitàRoma, 3 ott. (askanews) – Anche a seguito dell’accresciuto fabbisogno di energia legato allo sviluppo di iniziative sull’intelligenza artificiale, Alphabet, la casa madre di Google, valuta l’utilizzo di elettricità proveniente da centrali nucleari, assieme a un aumento degli investimenti su solare e sistemi termici in modo da alimentare i nuovi data center che sta allestendo. Lo spiega l’amministratore delegato su un Sundar Pichai in un’intervista al quotidiano giapponese Nikkei.


Il gruppo si è fissato l’obiettivo di “zer emissioni” per l’insieme delle sue attività per il 2030. “È molto ambizioso e ora stiamo valutando investimenti addizionali – ha detto il manager – come sul solare, o valutare tecnologie come piccoli reattori nucleari modulari”.