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Energia, Commissione propone proroga di un anno a misure emergenza

Energia, Commissione propone proroga di un anno a misure emergenzaRoma, 28 nov. (askanews) – La Commissione ha proposto oggi al Consiglio di prorogare diverse misure di emergenza dell’Unione introdotte lo scorso anno per affrontare la crisi energetica. Secondo l’organo esecutivo comunitario, “la proroga di altri 12 mesi fornirà un’ulteriore salvaguardia in quanto i mercati mondiali dell’energia rimangono difficili”, sebbene quest’anno l’Ue si trovi in una posizione molto migliore, recita un comunicato, e gli strumenti di gestione delle crisi si siano dimostrati efficaci per calmare i mercati e garantire un approvvigionamento stabile.

Le misure comprendono il cosiddetto regolamento sulla solidarietà, che contiene disposizioni sulla trasparenza del mercato del gas naturale liquefatto (Gnl) e norme standard per la solidarietà in caso di carenze, il meccanismo di correzione del mercato e le norme di emergenza relative all’accelerazione delle autorizzazioni per i progetti di energia rinnovabile. Rafforzare la resilienza del mercato, nel contempo accelerando la transizione all’energia pulita e garantendo un approvvigionamento energetico sicuro, prosegue la Commissione, rimane una priorità assoluta della Commissione, dato che la stagione di riscaldamento è ormai iniziata nella maggior parte d’Europa. La proroga proposta richiede ora l’approvazione del Consiglio a maggioranza qualificata, in linea con l’articolo 122 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Patto stabilità, Lindner: progressi, ma tassi alti cambiano le cose

Patto stabilità, Lindner: progressi, ma tassi alti cambiano le coseRoma, 21 nov. (askanews) – Il ministro delle Finanze della Germania, Christian Lindner insiste sulla necessità di assicurare risanamento e sostenibilità dei conti con la riforma del Patto di stabilità e di crescita dell’Ue. E dopo la clamorosa bocciatura, da parte della Corte costituzionale tedesca, del reindirizzo su altre misure di decine di miliardi di fondi di aiuti per il Covid non utilizzati, sembra voler rimettere in discussione anche gli investimenti sulla transizione energetica.

Sulla riforma del Patto di stabilità la cooperazione franco tedesca “fa progressi, ma le cose sono cambiate con i tassi più alti”, ha detto Lindner. Rispetto a un anno fa, in cui “si discuteva unicamente di aumentare gli investimenti, oggi si parla molto di più di sostenibilità dei debiti”, ha affermato durante una conferenza su inflazione e democrazia. Pur dicendosi favorevole alla transizione energetica, Lindner ha messo in rilievo (quasi a puntarvi il dito contro) il fatto che alcuni investimenti green non risultano favorevoli alla crescita economica, senza specificare meglio quali. E intanto oggi “i soldi ci servono per assicurare il servizio del debito. Non è facile trovare fondi per finanziare nuovi investimenti – ha avvertito -. La questione qui è mantenere la stabilità finanziaria e in Europa molti Stati membri devono pagare differenziali sui tassi (spread) alti. Penso che debbano tornare a politiche di bilancio sane e deficit più bassi in modo da ridurre il rapporto debito-Pil”.

Energia, Proxigas: per transizione efficace serve adeguata offerta gas

Energia, Proxigas: per transizione efficace serve adeguata offerta gasRoma, 20 nov. (askanews) – Si è svolta oggi l’Assemblea Pubblica di Proxigas, l’Associazione di riferimento del settore gas, che riunisce sia le imprese operanti nelle attività di importazione e di vendita sui mercati che quelle attive nella gestione delle infrastrutture di trasporto, stoccaggio, rigassificazione e distribuzione. Le grandi trasformazioni in atto, anche indotte dalle crisi degli ultimi anni, rendono necessario individuare nuovi equilibri tra la necessità di realizzare gli obiettivi ambientali e quella di garantire la sostenibilità economica e la sicurezza degli approvvigionamenti per accompagnare i consumatori, non solo europei, verso modelli più sostenibili.

“Le istituzioni e gli operatori del sistema gas hanno saputo gestire nell’ultimo anno una situazione certamente complessa e l’Italia è oggi ben preparata per affrontare il prossimo inverno. Sussistono tuttavia elementi di incertezza, le tensioni geopolitiche, l’effettiva disponibilità delle infrastrutture di approvvigionamento e la variabilità dei consumi per effetto della climatica invernale, che potrebbero determinare comunque delle situazioni di volatilità, anche considerando che importiamo la quasi totalità del gas che consumiamo”, ha dichiarato Cristian Signoretto, Presidente di Proxigas. “È necessario mettere ulteriormente in sicurezza il sistema e investire per la sua decarbonizzazione. Per farlo, bisogna aumentare l’offerta di gas nel mercato; rafforzare le infrastrutture per rendere più flessibile e diversificato il nostro sistema di approvvigionamento, anche per accogliere i green gases, e rafforzare il ruolo dello stoccaggio. Solo così potremmo raggiungere una stabilizzazione dei prezzi a livelli sostenibili per il sistema produttivo e le famiglie e, nel contempo, abilitare lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile e il phase out del carbone riducendo le emissioni del comparto energetico”. Dall’ultimo report dell’IPCC delle Nazioni Unite emerge come ad oggi la traiettoria di decarbonizzazione sia purtroppo ancora lontana dal target definito dagli accordi di Parigi. Oggi nel mondo, sono le fonti fossili a maggiori emissioni – carbone e petrolio – le risorse più utilizzate nel mix energetico e nella generazione elettrica. L’Europa e Italia sono più avanti nel percorso di transizione e presentano mix energetici più virtuosi : l’Europa contribuisce per l’8% alle emissioni climalteranti totali, il nostro Paese per meno dell’1%, anche grazie al maggiore utilizzo di gas, il combustibile fossile più sostenibile.

“Abbiamo voluto sfruttare la nostra Assemblea annuale per richiamare l’attenzione sulla necessità di fare di più, come Europa e come Italia, per costruire un’offerta globale di energia sostenibile capace di soddisfare una domanda globale in crescita, per effetto dell’incremento demografico e dello sviluppo economico”, ha aggiunto Marta Bucci, Direttore Generale di Proxigas. “Va ridotto con urgenza l’utilizzo dei combustibili più inquinanti – carbone e petrolio – che oggi sono ancora le fonti energetiche più utilizzate a livello globale. Purtroppo le previsioni sulla crescita delle emissioni, anche quelle recenti del report IPCC, non sono confortanti: l’Europa non può solo sostenere la propria transizione energetica ma deve, anche per non vanificare gli sforzi economici e sociali in atto, adottare una governance che indirizzi una crescita sostenibile a livello globale. Per il gas dobbiamo promuovere lo sviluppo delle riserve per evitare che situazioni di disequilibrio tra domanda e offerta sul mercato globale vadano a determinare un maggior utilizzo del carbone e quindi un ulteriore incremento delle emissioni, come purtroppo abbiamo osservato nel corso del 2022″.

La centralità del gas nel sistema energetico, le sfide che lo attendono per continuare ad accompagnare lo sviluppo del Paese, i riflessi delle tensioni geopolitiche e delle altre incertezze in atto sono stati gli argomenti sui quali si sono confrontati i principali attori del settore in Italia. Una tavola rotonda alla quale hanno partecipato: Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy; Stefano Besseghini, Presidente Arera; Guido Brusco,Direttore Generale Natural Resources Eni; Paolo Gallo, Amministratore Delegato Italgas; Antonio Gozzi, Presidente Federacciai; Nicola Lanzetta, Direttore Enel Italia; Nicola Monti, Amministratore Delegato Edison; Lorenzo Poli, Presidente Assocarta; Stefano Venier, Amministratore Delegato Snam.

Cinecittà World: Migliaia di bambini piantano 2000 nuovi alberi

Cinecittà World: Migliaia di bambini piantano 2000 nuovi alberiRoma, 17 nov. (askanews) – Lunedì 20 novembre il Parco Divertimenti di Roma si tinge di green: in occasione della Giornata Mondiale degli Alberi, in collaborazione con Natù, azienda leader nel settore della sostenibilità ambientale, Cinecittà World organizza un evento unico per la messa a dimora di 2000 alberi, un’ambiziosa campagna di forestazione urbana.

Nel corso della mattinata, informa una nota, si terrà la cerimonia inaugurale di Un albero per il futuro: l’iniziativa presentata dalla madrina Licia Colò alla quale parteciperanno scuole e istituzioni, personalità, tra cui il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. L’evento, aperto al pubblico, coinvolge migliaia di bambini provenienti dalle scuole di tutta Italia che si trasformeranno in giardinieri per un giorno, piantando Pioppi, Lecci, Sughere, Ginepri ed altri alberi tipici della macchia mediterranea nei parchi tematici Cinecittà World, Roma World, Aqua World e aree circostanti. Una giornata speciale per promuovere consapevolezza sul ruolo cruciale delle piante nell’ecosistema globale, un’occasione irripetibile per coinvolgere i giovani ed educarli alla tutela dell’ambiente, fondamentale per salvaguardare il futuro delle prossime generazioni.

“Spesso si parla di eco sostenibilità in modo astratto – dichiara l’AD del Parco Stefano Cigarini – noi facciamo la nostra parte per riforestare il pianeta: 2000 nuovi alberi, qui, sotto casa. Chiunque abbia a cuore l’ambiente può venire a darci una mano”. “Un Albero per il Futuro” non solo promuove la sostenibilità ambientale, offre ai bambini la possibilità di sperimentare il senso di responsabilità e la soddisfazione di partecipare alla creazione di un futuro più verde. I bambini potranno seguire l’evoluzione delle loro piante nel corso del tempo, instaurando così un legame duraturo con la natura e la consapevolezza dell’importanza di preservarla.

Il progetto, patrocinato dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, Ministero politiche agricole e delle Foreste, da ENEA e da ANCI e da oltre 150 comuni Italiani, vede anche il coinvolgimento dell’Associazione Italiana Persone Down (AIPD), che si occuperà di prendersi cura degli alberi fino al completo attecchimento, segno dell’impegno congiunto per la sostenibilità e l’inclusione sociale, creando una connessione tra protezione dell’ambiente e sostegno delle persone con fragilità.

Economia circolare, al Mimit una mostra sulla sostenibilità

Economia circolare, al Mimit una mostra sulla sostenibilitàRoma, 13 nov. (askanews) – Una mostra voluta dal Conai sul valore dell’economia circolare. E’ stata inaugurata a Palazzo Piacentini, sede del Mimit, alla presenza del ministro Adolfo Urso e del presidente Conai, Ignazio Capuano, la mostra Arte circolare. Opere di 20 artisti saranno in esposizione nell’atrio del ministero fino al 30 novembre.

Dopo quelle al Maxxi e alla Camera dei Deputati, è la terza occasione per ammirare dal vivo le venti opere, affidate alla curatela di Spazio Taverna, con cui Conai ha voluto invitare venti artisti a raccontare l’economia circolare. E, in qualche modo, gettare uno sguardo nuovo sul percorso che i materiali posso fare per rinascere attraverso il riciclo. “Una mostra importante e significativa – ha dichiarato Urso -. Sia perché espone le opere di una nuova generazione di artisti, che hanno immaginato come coniugare l’arte creativa italiana e il tema riciclo. Sia perché cade in un momento significativo, in cui il Parlamento Europeo si appresta a votare un Regolamento sugli imballaggi che, per com’è oggi, manca delle basi scientifiche che dovrebbero essere a fondamento di ogni azione dell’Unione Europea”.

“Una nuova occasione per ricordare come la tutela del pianeta e delle sue risorse possa esprimersi attraverso i linguaggi più diversi – ha aggiunto il presidente Conai Ignazio Capuano -. E l’arte, anche in questo caso, si rivela uno dei mezzi espressivi più potenti. In tutte queste opere, la materia è stata trasformata per diventare altro, dando forma alla creatività di venti giovani artisti. In qualche modo, è anche una metafora di quanto avviene con il riciclo: i materiali già estratti rinascono, per diventare materia di secondo utilizzo e contribuire non solo al risparmio di nuova materia, ma anche di energia e di gas serra. Con oltre il 71% di imballaggi riciclati l’Italia è leader fra i grandi Paesi europei in questo comparto, e la mostra Arte circolare, in qualche modo, lo riafferma con forza”. I venti artisti sono stati selezionati da Marco Bassan e Ludovico Pratesi sulla base di un’attenzione alle tematiche dell’innovazione e della sostenibilità unita ad un curriculum internazionale. Nelle loro opere, i materiali utilizzati e i temi affrontati rappresentano di fatto possibili soluzioni per proporre nuove forme creative legate alle sfide del futuro.

Agroalimentare, a Piacenza la seconda edizione del Novalis Forum

Agroalimentare, a Piacenza la seconda edizione del Novalis ForumRoma, 8 nov. (askanews) – “Le aziende del settore agroalimentare: soluzioni innovative e novità normative per lo sviluppo di prodotti fitosanitari”. È questo il titolo della seconda edizione del ‘Novalis Forum’, un momento di confronto sui temi più attuali del settore agroalimentare, al quale parteciperanno esperti, aziende e rappresentanti delle istituzioni. Dopo la prima edizione del 2021 a Piacenza, e la pausa per il Covid, il Novalis Forum, promosso da Vitalia Consulting, si svolgerà martedì 21 novembre sempre nella città emiliana nella splendida location della Sala dei Teatini, l’ex Chiesa di San Vincenzo.

Il tema di questa seconda edizione guarda alle sfide poste da fenomeni come l’incremento della domanda di prodotti alimentari e gli effetti del cambiamento climatico. “L’approccio corrente – sottolinea Stefano Jondini, Ceo di Expedia e promotore dell’evento – associa difesa delle colture a tutela della salute e riduzione dell’impatto ambientale legati all’utilizzo di prodotti fitosanitari, con conseguente riduzione delle sostanze chimiche disponibili”. Dalle oltre 2000 sostanze attive approvate nei primi anni duemila si è passati alle circa 300 attuali, il che richiede lo sviluppo di nuove tecnologie che possano essere impiegate nella difesa delle colture. “Soluzioni – aggiunge Jondini – che includono, per esempio, approcci diversi come l’individuazione di nemici naturali degli agenti infestanti o alternative naturali o di basso impatto alle sostanze chimiche. Uno sforzo che vede coinvolte insieme diverse professionalità come aziende produttrici, centri di ricerca, laboratori, sperimentatori e consulenti”.

Perché Novalis Forum? In latino la parola Novalis significa “campo lasciato a riposo, a maggese”, una pratica la cui importanza non è ferma nel passato ma è stata recentemente ribadita dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo che ha promosso il maggese all’interno della strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030. Così come un terreno usato intensivamente subisce un calo della fertilità e ha bisogno di un momento di stop per rigenerarsi e prepararsi per rendere ottimamente in futuro, così è necessario ogni tanto fermare le proprie attività quotidiane per confrontarsi e prepararsi e ripartire con i giusti strumenti per affrontare le sfide attuali e non farsi cogliere impreparati da quelle future. E’ questo lo spirito con cui è nato il Novalis Forum, offrire un momento di incontro e confronto tra i professionisti del settore, condividere conoscenze e informazioni e trasformarli in azioni che permettono di raggiungere le diverse aspettative di operatori agricoli, aziende e consumatori.

Versalis detiene il 100% di Novamont, completato closing acquisizione

Versalis detiene il 100% di Novamont, completato closing acquisizioneMilano, 18 ott. (askanews) – Versalis da oggi detiene l’intero pacchetto azionario di Novamont, di cui già possedeva il 36%. L’operazione, annunciata il 28 aprile scorso e autorizzata dalle autorità competenti, si è conclusa oggi con l’acquisizione del 64% del pacchetto azionario di Novamont da Mater-Bi, società controllata da Investitori Associati II e NB Renaissance.

Novamont, di cui amministratore delegato rimane Catia Bastioli, è una società benefit, leader mondiale nella produzione di bioplastiche e nello sviluppo di biochemical e bioprodotti attraverso l’integrazione di chimica, ambiente e agricoltura ed è certificata B Corporation. Novamont ha 650 dipendenti, sede a Novara e stabilimenti produttivi a Terni, Bottrighe (RO) e Patrica (FR) e laboratori di ricerca a Novara, Terni e Piana di Monte Verna (CE), oltre al sito Matrìca a Porto Torres (SS) in joint venture paritetica con Versalis, e a una società con Coldiretti per lo sviluppo e la distribuzione di soluzioni per l’agricoltura. Detiene circa 1.500 tra brevetti e domande di brevetto, è attiva all’estero con sedi in Germania, Francia, Spagna e Stati Uniti e ha una rete di distributori in oltre 40 Paesi in tutto il mondo. A seguito dell’acquisizione di una società norvegese leader a livello mondiale nello sviluppo, produzione e commercializzazione di applicazioni biodegradabili e compostabili certificate ha anche uno stabilimento produttivo in Estonia. “L’acquisizione di Novamont ci consentirà, attraverso l’integrazione dei due portafogli, di accelerare la nostra strategia, nella direzione della chimica da fonti rinnovabili”, ha dichiarato Adriano Alfani, amministratore delegato di Versalis. “Oggi inizia il percorso di integrazione dei nostri business, che valorizzerà le competenze delle persone e che ci porterà alla definizione di un piano industriale che farà leva su una piattaforma tecnologica unica e su un portafoglio prodotti sempre più low-carbon, in linea con la strategia Versalis e con il percorso di transizione energetica Eni”.

Nucleare, Urso: deve far parte del mix energetico dell’Italia

Nucleare, Urso: deve far parte del mix energetico dell’ItaliaRoma, 12 ott. (askanews) – Il nucleare deve fare parte del nuovo mix energetico dell’Italia “e io credo che questa scelta oggi sia una scelta largamente condivisa. Dei sondaggi ce lo dicono, soprattutto tra le nuove generazioni, che sono più consapevoli di noi, evidentemente”, su questi temi. Lo ha affermato il ministro di Imprese e made in Italy, Adolfo Uerso, intervistato da Sky Tg24.

“Accade in buona parte del resto d’Europa”. Sulle centrali atomiche “noi dobbiamo avere una visione di neutralità tecnologica e utilizzare tutto quello che la scienza, la tecnologia, l’impresa ci fornisce. Ovviamente – ha proseguito Urso – con l’obiettivo di rispettare sempre più l’ambiente e di raggiungere quella autonomia strategica nel campo dell’energia che è fondamentale per lo sviluppo della nostra società, del nostro sistema produttivo e anche per le nostre libertà. Abbiamo visto quello che è accaduto dopo l’invasione russa in Ucraina. E c’è costato molto caro, quanto abbiamo dovuto faticare per affrancarci dal carbonfossile, dal gas russo”. “Dobbiamo evitare che accada la stessa cosa su altri fronti, per cui in prospettiva mi immagino un paese che sempre più punti sulle rinnovabili, che saranno una delle principali fonti energetiche, che utilizzi l’energia che è proprio sotto i suoi mari”. Infatti uno dei primi interventi del governo “è stato quello di riaprire la strada per quanto riguarda la trivellazione sicura nel Mar Adriatico – ha rivendicato Urso – per aumentare la produzione del gas. Così come di qualunque altra fonte energetica. E tra questa sicuramente c’è anche il nucleare”.

Il nucleare “di quarta generazione, ancora più sicuro, che tanti altri paesi europei hanno deciso di realizzare nel proprio territorio. Noi consumiamo energia nucleare importata da altri Paesi, pensiamo alla Francia, ma non soltanto la Francia, che producono energia nucleare a poche decine di chilometri da Torino e a pochi chilometri da Trieste, la Slovenia. Cioè noi viviamo in un’Europa con le centrali nucleari, peraltro di vecchia generazione, di seconda generazione, che producono a poca distanza dei nostri confini, nella stessa nostra Europa. Quindi il fatto che Trieste abbia il nucleare qualche decina di chilometri a est o a ovest, che rifornisce le nostre imprese siderurgiche, non credo che cambi molto le cose. Energia in maniera continuativa per le imprese e per le famiglie. Io faccio soltanto una logica di buon senso – ha concluso il ministro – e il buon senso mi dice che una centrale nucleare a 10 km a est o a 10 km a ovest della città italiana non cambia nulla”.

Bankitalia: taglio CO2 finora senza effetti rilevanti su lavoro Italia

Bankitalia: taglio CO2 finora senza effetti rilevanti su lavoro ItaliaRoma, 9 ott. (askanews) – In Italia la riduzione della CO2 generata dalle attività produttive è attribuibile prevalentemente all’utilizzo di fonti energetiche meno inquinanti e non ha avuto finora effetti di rilievo sul lavoro. mentre solo nei comparti ad alte emissioni si è osservata una riduzione dei posti di lavoro. Lo sostiene uno studio pubblicato dalla Banca d’Italia, “La transizione verde e il mercato del lavoro italiano”, nella collana Questioni di economia e finanza.

“Nel complesso – si legge – la transizione ecologica sembrerebbe associarsi a una ricomposizione dell’occupazione a favore di professioni più qualificate”. Lo studio stima che il Pnrr dovrebbe creare tra 51 mila e 122.000 posti di lavoro supplementari sulla produzione di beni e servizi legati alle telematiche ambientali, prevalentemente concentrati su costruzioni e sui settori di ricerca e sviluppo.

“La transizione verso un’economia a zero emissioni, obiettivo principale del Green Deal europeo, avrà conseguenze importanti per l’occupazione – dice Bankitalia – influenzandone sia i livelli sia la composizione. Dopo aver illustrato i possibili meccanismi economici da un punto di vista teorico, il lavoro fornisce un’analisi empirica delle tendenze osservate in Italia e nelle altre principali economie dell’area dell’euro nel periodo 2011-2021”.

Ambiente, 19 università aderiscono alle 10 tesi per sostenibilità

Ambiente, 19 università aderiscono alle 10 tesi per sostenibilitàRoma, 6 ott. (askanews) – Ha avuto successo la fase di avvio del progetto “Dieci tesi per la sostenibilità” promosso da Symbola, Luiss e Unioncamere con il sostegno di Deloitte, il patrocinio della Conferenza dei Rettori (Crui) e la collaborazione di AlmaLaurea, della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS) e del Consorzio Interuniversitario nazionale per la Scienza e la Tecnologia dei Materiali (Instm).

Alla vigilia della pubblicazione del bando, attesa entro ottobre, sono 19 le università che hanno aderito all’iniziativa con presenze significative sull’intero territorio nazionale: la Federico II di Napoli, Tor Vergata, La Sapienza, la Ca’ Foscari di Venezia, la Bocconi, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, i Politecnici di Milano, Torino e delle Marche, il Sant’Anna di Pisa, l’Universitas Mercatorum, le Università di Cagliari, Teramo, Camerino, Catania, Palermo, Teramo e Brescia. Si tratta un’iniziativa inedita, unica in Italia, rivolta a premiare 10 tesi provenienti, questa la novità, da tutte le discipline, sia umanistiche che scientifiche, che abbiano forti e originali riferimenti al principio della sostenibilità. Saranno chiamati a partecipare tutti gli studenti italiani delle lauree magistrali, a ciclo unico o che abbiano conseguito titoli equipollenti, relative agli anni accademici 2021/2022 e 2022/2023 (già presentate al momento della candidatura). La scelta dei vincitori sarà affidata a un comitato scientifico guidato da Stefano Zamagni e Paola Severino: il primo docente di Economia politica all’Università di Bologna, la seconda presidente della Luiss School of Law.

“Affrontare con coraggio la crisi climatica – ha dichiarato Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola – non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro. Una formidabile spinta per contrastare la crisi climatica è venuta dall’ultima esortazione del Papa. È necessario il contributo di tutti i saperi. In questa direzione si muove l’Europa indicando coesione, transizione verde e digitale come la strada per rafforzare la nostra economia. Anche per questo il progetto ‘Dieci Tesi per la sostenibilità’ promosso da Fondazione Symbola, Unioncamere e Luiss è importante. Un’iniziativa inedita rivolta a premiare 10 tesi universitarie provenienti da aree disciplinari diverse che abbiano forti e originali riferimenti al principio della sostenibilità. Un’occasione per dare forza ad un’Italia che fa l’Italia”. “Apertura, inclusione e trasversalità dei saperi sono caratteri incisi nel Dna della Luiss – ha aggiunto Vincenzo Boccia, presidente dell’Università Luiss Guido Carli -. La sostenibilità rappresenta per noi, i nostri docenti e i nostri ragazzi un tratto culturale che tiene insieme conoscenze e coscienze. Con questa iniziativa contribuiamo a costruire competenze che potranno essere utili al mondo dell’impresa oggi impegnato nella complessa transizione verde. Siamo davvero lieti che tante altre università abbiano voluto condividere il percorso che con le “10 Tesi” promuoviamo con Symbola e Unioncamere perché questo sentire comune conferma la grande maturità del Paese verso i temi di una crescita equilibrata e possibile”.

“Questa iniziativa – ha proseguito Andrea Prete, presidente di Unioncamere – risponde pienamente all’impegno del sistema camerale sul fronte della promozione della sostenibilità nel mondo produttivo, possibile anche attraverso la crescita delle competenze interne all’impresa. L’apporto che i giovani laureati potranno fornire sarà quindi molto utile per le aziende che ospiteranno i tirocini per individuare nuovi percorsi di adeguamento dell’attività produttiva alla transizione verde e ai giovani offrirà la possibilità di mettere alla prova le proprie conoscenze all’interno dell’impresa”. “Affrontare la sfida della transizione climatica ed ecologica è una priorità per Deloitte a livello globale – ha conclus -. Per questo, come Deloitte Climate & Sustainability abbiamo deciso di dare il nostro sostegno alla realizzazione di questo progetto, così da rafforzare ulteriormente il rapporto tra formazione accademica e il mercato e accrescere la consapevolezza della necessaria interazione tra saperi”.