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Gentiloni: Italia può affermarsi come hub energetico Mediterraneo

Gentiloni: Italia può affermarsi come hub energetico MediterraneoRoma, 21 set. (askanews) – “L’Italia ha tutte le carte in regola per affermarsi come un hub energetico nel Mediterraneo e un modello di sostenibilità”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Econoimia, Paolo Gentiloni con un messaggio di saluto in occasione della settima edizione delle “Giornate dell’energia e dell’economia circolare di Trevi”.

L’Italia, infatti “ha fatto grandi passi avanti nella diffusione delle rinnovabili, più che raddoppiata negli ultimi quindici anni. Abbiamo storie di successo come l’espansione della gigafactory Enel a Catania, che l’anno prossimo diventerà la più grande fabbrica di pannelli solari d’Europa. O il progetto di interconnessione elettrica con la Tunisia portato avanti da Terna, con un contributo importante dell’Ue. Investire nelle tecnologie pulite è una priorità strategica: ci rende più competitivi e più liberi”. “Lo sviluppo delle rinnovabili è un elemento importante, ma certamente non il solo, della transizione da un sistema economico incentrato sullo sfruttamento delle risorse naturali a un modello di economia circolare. Che vuol dire anche: riciclare i rifiuti, promuovere il riutilizzo di risorse e materiali già in fase di produzione; allungare il ciclo vita dei prodotti rendendoli più durevoli, riparabili, riciclabili. In sostanza – ha sostenuto l’eurocommissario -: ripensare il modo in cui si produce e si consuma in Europa”.

E su questi temi “l’Italia spicca nel confronto europeo – secondo Gentiloni -. La percentuale di riciclo dei rifiuti ha raggiunto il 67 percento, il valore più alto tra le grandi economie europee e sopra la media europea del 55 percento. Nella cosiddetta ‘circolarità’ dei materiali, il 22 percento dei materiali utilizzati in Italia sono materiali riciclati e reimmessi nell’economia, contro una media europea del 13 percento. E oggi, oltre alla visione, “ci sono anche le risorse”, ha detto ancora Gentiloni. “Con programmi come NextGenerationEU e REPowerEU, l’Europa ha messo a disposizione una quantità di risorse senza precedenti per la transizione verde. E in parallelo, ha messo a punto una serie di strumenti di sostegno alle categorie e ai territori più interessati da questi cambiamenti, per contrastare la povertà energetica e favorire una transizione socialmente equa”.

“Cogliere questa opportunità con l’attuazione dei Pnrr è la nostra grande sfida comune. Occorre che tutti – non solo le istituzioni, ma anche i partner sociali, le imprese, e la società nel suo insieme – sentano l’urgenza di questa sfida e la facciano propria. La Commissione è e rimarrà al fianco dei paesi in questo sforzo collettivo”. Mentre “l’attenzione all’ambiente è nel Dna dell’Europa. Ma in questa legislatura – ha ricordato – l’Europa ha davvero fatto da apripista globale con il Green Deal, tradotto in decine di proposte a tutto campo”.

Energia, al Mase prima riunione Piattaforma per nucleare sostenibile

Energia, al Mase prima riunione Piattaforma per nucleare sostenibileRoma, 21 set. (askanews) – Si è svolta oggi al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica la prima riunione della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile (Pnss). L’incontro, secondo quanto riporta un comunicato, presieduto dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, ha visto la partecipazione dei principali enti pubblici di ricerca, di esponenti del mondo delle Università, di associazioni scientifiche, di soggetti pubblici operanti nel settore della sicurezza nucleare e del decommissioning, nonché di imprese che hanno già in essere programmi di investimento nel settore nucleare, nella produzione di componenti e impianti e nelle applicazioni mediche nel settore nucleare.

L’Italia, come già previsto nella proposta di aggiornamento del Pniec, punta sulla vasta diffusione delle rinnovabili e dell’efficienza energetica per garantire la decarbonizzazione e la sicurezza energetica, anche attraverso la diversificazione delle fonti e l’integrazione delle diverse soluzioni tecnologiche disponibili. Pertanto, in linea con la mozione approvata lo scorso maggio dal Parlamento che ha impegnato il Governo a sostenere la ricerca tecnologica su fusione e fissione nucleare e a informare correttamente i cittadini su tali tecnologie, il Ministero ha istituito la Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile. La Pnns ha l’obiettivo di definire in tempi certi un percorso finalizzato alla possibile ripresa dell’utilizzo dell’energia nucleare in Italia e alle opportunità di crescita della filiera industriale nazionale già operante nel settore.

A riguardo il Ministro Pichetto ha dichiarato: “Non si tratta evidentemente di proporre il ricorso in Italia alle centrali nucleari di grande taglia della terza generazione, ma di valutare le nuove tecnologie sicure del nucleare innovativo quali gli Small Modular Reactor (SMR) e i reattori nucleari di quarta generazione (AMR).” La Piattaforma sarà coordinata dal Mase con il supporto di Enea e Rse e verrà articolata in gruppi tematici i cui obiettivi sono indicati nell’allegato. I risultati del lavoro della Piattaforma saranno la base per valutare l’elaborazione e l’adozione da parte dell’Italia di una Strategia nazionale per il nucleare sostenibile.

Edison: inaugura in Piemonte centrale idroelettrica con crowdfunding

Edison: inaugura in Piemonte centrale idroelettrica con crowdfundingQuassolo (To), 15 set. (askanews) – Edison inaugura la nuova centrale idroelettrica di Quassolo, in provincia di Torino, realizzata con la partecipazione delle comunità locali, che diventano così protagoniste della sostenibilità del proprio territorio. I residenti dei sei comuni dell’area – Quassolo, Borgofranco di Ivrea, Quincinetto, Tavagnasco, Montalto Dora e Settimo Vittone – hanno infatti contribuito alla realizzazione dell’impianto grazie a un’iniziativa di crowdfunding lanciata da Edison nel 2022 e che ha visto raggiungere l’obiettivo di raccolta, pari a 300.000 euro, in appena 20 giorni e in anticipo rispetto alla scadenza stabilita.

L’investimento complessivo per la costruzione della centrale, realizzata in soli 19 mesi, è stato di 12 milioni di euro. Situata lungo la sponda sinistra del fiume Dora Baltea, si tratta di un impianto ad acqua fluente di piccola derivazione con una potenza installata di 2.700 kW e una producibilità di 8.300.000 kWh all’anno, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 3.000 famiglie e di evitare l’emissione in atmosfera di 3.300 tonnellate di CO2 all’anno. Ai partecipanti dell’iniziativa di crowdfunding, tra cui anche i clienti di Edison Energia di tutta Italia, viene corrisposto un interesse fisso annuo lordo (pari al 6% per i cittadini dei sei comuni e 5% per i clienti Edison) sulle somme investite, ogni sei mesi a partire dal 30 aprile 2022 fino al 30 aprile 2025. Edison è stato il primo operatore energetico in Italia a lanciare iniziative di questo tipo già nel 2018, concludendo con successo tre campagne di crowdfunding.

“Siamo orgogliosi di muovere, con l’inaugurazione della nuova centrale idroelettrica di Quassolo, un ulteriore passo in avanti nel processo di decarbonizzazione del Paese e nel raggiungimento dei nostri target di sviluppo al 2030, che ambiscono ad accrescere la potenza rinnovabile installata fino a 6 GW attraverso 5 miliardi di euro in investimenti”, ha sottolineato Nicola Monti, amministratore delegato di Edison. “Grazie all’iniziativa del crowdfunding i cittadini hanno potuto avvicinarsi ai temi dell’energia e partecipare in maniera attiva alla transizione energetica del Paese, toccando con mano i benefici derivanti dalla realizzazione di un impianto di questo tipo sul loro territorio”.

Rinnovabili, Aspi: concluso in Toscana installazione stazioni ricarica

Rinnovabili, Aspi: concluso in Toscana installazione stazioni ricaricaRoma, 8 ago. (askanews) – E’ arrivato a conclusione il piano di installazione delle stazioni di ricarica ad Alta Capacità per i veicoli elettrici in Toscana che Free To X, società del gruppo Aspi dedicata allo sviluppo di servizi avanzati per la mobilità, sta portando avanti sulla rete nazionale in gestione. In questa regione, in particolare, sono state attivate 6 stazioni di ricarica, 5 sulla A1 Milano-Napoli, 1 sulla A11 Firenze-Pisa Nord, per un totale di 18 colonnine elettriche in grado di poter supportare 36 auto in contemporanea. Delle 5 stazioni lunga l’Autosole, 2 sono in direzione Milano, Badia al Pino Est, Arno Est, 2 in direzione Napoli, Badia al Pino Ovest e Arno Ovest, e Firenze Nord accessibile da entrambe le direzioni, con una interdistanza di 60 km tra una stazione e l’altra. Peretola Sud è la stazione di ricarica presente sulla A11. Il progetto – spiega una nota – prevede lungo la rete di Autostrade per l’Italia di avere 100 stazioni di ricarica entro la fine l’estate. Ad oggi sono 76 quelle attive, 12 in attesa di attivazione e 11 in fase di completamento, e lungo la Milano-Napoli l’interdistanza media delle aree di servizio è di 49 km in linea con i livelli europei e con il regolamento europeo (Alternative Fuel Infrastructure Regulation – AFIR).

Mare, Acampora: Piano rappresenta tappa importante per l’Italia

Mare, Acampora: Piano rappresenta tappa importante per l’ItaliaRoma, 31 lug. (askanews) – “L’approvazione del primo Piano del mare rappresenta una tappa importante per l’Italia lungo il percorso che mira a mettere l’Economia del Mare al centro delle strategie di sviluppo nazionali”. Così il Presidente di Assonautica Italiana – l’Associazione Nazionale per lo sviluppo dell’Economia del Mare di Unioncamere, Giovanni Acampora, a margine dell’approvazione da parte del Cipom del Piano del mare.

“Ringrazio il presidente del consiglio Meloni, il governo e in particolare il ministro Musumeci – ha aggiunto Acampora – per aver dato vita a una nuova stagione per il nostro Paese. È stato un intenso lavoro di squadra che ci ha visti impegnati in questi mesi insieme, esperti e struttura di missione, ma anche stakeholder pubblici e privati, istituzioni, associazioni, in un laboratorio comune che non può e non deve fermarsi qui. Da oggi dobbiamo cavalcare tutti insieme una nuova onda che ci porterà ad essere leader in Europa e nel Mediterraneo”.

Autonomia energetica e tuteladella biodiversità nell’agenda green del Caribe Bay

Autonomia energetica e tuteladella biodiversità nell’agenda green del Caribe BayRoma, 25 lug. (askanews) – L’aumento delle temperature, i fenomeni meteorologici estremi e le altre conseguenze del cambiamento climatico impattano quotidianamente sulla qualità della vita di milioni di persone, sempre più consapevoli dell’importanza della conservazione dell’ambiente e dell’adozione di pratiche di consumo più sostenibili. Il tema della tutela del Pianeta, informa una nota, è diventato centrale anche nelle scelte che orientano la maggior parte dei settori produttivi, permeando l’intera economia e il mondo della finanza. Non fa eccezione il comparto dei parchi divertimento, tra i primi ad adottare misure volte a ridurre drasticamente l’impatto delle loro attività. Significativo in questo senso l’esempio di Caribe Bay, parco a tema acquatico di Jesolo che riproduce un’oasi tropicale con sabbia bianca e migliaia di palme a due passi da Venezia: da tempo il parco ha implementato pratiche virtuose e progetti di efficientamento, tracciando la strada per molte aziende del settore.

Carla Cavaliere, responsabile sostenibilità Caribe Bay, dichiara: “La nostra agenda green mira allo sviluppo sostenibile del parco e prevede investimenti strutturali nel medio e lungo periodo per abbattere le emissioni e ridurre i consumi, uniti ad una costante attività di sensibilizzazione degli ospiti, aspetto spesso sottovalutato ma a nostro avviso di primaria importanza. Dallo scorso anno, li coinvolgiamo attivamente nel progetto di compensazione delle emissioni di anidride carbonica non riducibili: mentre acquistano il biglietto per venire a divertirsi ‘come ai Tropici’, possono prendere consapevolezza delle minacce che incombono sui veri paradisi tropicali del Pianeta e contribuire alla salvaguardia della loro biodiversità”. Al momento dell’acquisto online, infatti, gli utenti del sito ricevono un codice che possono utilizzare per conoscere i progetti a cui ha aderito Caribe Bay con l’obiettivo di tutelare la biodiversità in alcune delle aree più a rischio del Pianeta, come le foreste torbiere indonesiane, la Foresta Amazzonica e le immense aree soggette a deforestazione in Zimbabwe e Uruguay. Progetti che hanno anche l’obiettivo di proteggere molte delle specie animali più a rischio, tra cui tucani, elefanti africani, fenicotteri, tigri di Sumatra e rinoceronti di Giava.

“Il progetto riscuote molto interesse da parte degli ospiti – prosegue Cavaliere – e dallo scorso anno abbiamo compensato interamente le emissioni dirette, pari a 188 tonnellate di anidride carbonica, avvicinandoci ulteriormente all’obiettivo di diventare il primo parco divertimenti carbon neutral d’Italia. Innumerevoli ricerche hanno evidenziato che oltre un milione di specie, tra animali, vegetali e insetti sono attualmente a rischio di estinzione a causa del cambiamento climatico: i programmi che abbiamo selezionato si inseriscono nell’ambito dell’accordo 30×30 siglato a conclusione della COP15 di Montreal, che mira a proteggere il 30% delle aree terrestri entro il 2030”. L’iniziativa è stata attivata in collaborazione con Up2You, startup greentech e B Corp certificata che permette alle aziende di ridurre il proprio impatto ambientale guidandole in percorsi su misura verso la sostenibilità: nello specifico, la startup ha identificato e quantificato le sorgenti emissive di Caribe Bay, calcolando così la carbon footprint del parco, per poi pianificare strategie di gestione e politiche di riduzione e compensazione delle emissioni di gas a effetto serra.

L’impegno verso la compensazione delle emissioni non riducibili si accompagna alla pianificazione di nuovi interventi strutturali: al primo posto c’è il potenziamento degli impianti di filtraggio e ricircolo dell’acqua, combinato alla valutazione sulla possibilità di utilizzare l’acqua di mare, opportunamente trattata, nelle piscine. Gli impianti di Caribe Bay e le pompe di filtraggio sono già predisposti per l’utilizzo di acqua di mare: la soluzione consentirebbe di ridurre al minimo l’impatto sulle risorse idriche e sulle riserve di acqua potabile, sempre più preziose in un contesto di crescente siccità. Per l’attuazione, occorre tuttavia ottenere l’approvazione delle autorità competenti. Tra i principali progetti allo studio, è prevista anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico che renderà il parco completamente autonomo dal punto di vista energetico. Secondo i piani, l’impianto occuperà l’area del parcheggio, con il vantaggio di creare un’ampia zona d’ombra per le auto degli ospiti. Se opportunamente autorizzati, i lavori inizieranno in primavera e saranno completati entro l’estate affinché i pannelli siano operativi per la stagione 2024, garantendo energia pulita a tutto il polo che comprende Caribe Bay, il minigolf Caribbean Golf e la discoteca Vanilla Club. L’energia prodotta in eccesso rispetto al fabbisogno interno e durante i mesi di chiusura del parco sarà immessa nella rete locale, a vantaggio di tutto territorio. L’impianto sarà già dimensionato rispetto al futuro ampliamento del parco, a cominciare dal centro benessere con SPA la cui costruzione è in programma nei prossimi mesi: oltre ad utilizzare energia elettrica da fonti rinnovabili, sarà installato un sistema geotermico a basso impatto per il riscaldamento.

RSE e A2A nel corsorzio di ricerca su sinergie tra vettori energetici

RSE e A2A nel corsorzio di ricerca su sinergie tra vettori energeticiMilano, 20 lug. (askanews) – Il Gruppo A2A e RSE-Ricerca sul Sistema Energetico sono tra i 19 membri del consorzio che si è aggiudicato il progetto europeo Senergy Nets, nell’ambito del programma Horizon Europe.

Senergy Nets, prosecuzione del precedente progetto H2020 Magnitude conclusosi nel maggio del 2021, mira a dimostrare i benefici derivanti dall’integrazione dei diversi vettori energetici in ottica di decarbonizzazione: come integrare al meglio elettricità, teleriscaldamento e gas al fine di perseguire i target europei di riduzione delle emissioni. Per raggiungere questo obiettivo, attraverso il consorzio interdisciplinare che coinvolge 19 organizzazioni dislocate in 8 Paesi europei, il progetto svilupperà una serie di strumenti e piattaforme per incrementare la sinergia tra la pianificazione di teleriscaldamento e reti di distribuzione elettrica e gas dei Paesi europei coinvolti. Queste soluzioni saranno implementate in tre diversi siti di sperimentazione situati a Milano, Lubiana e Parigi, per un periodo complessivo di 48 mesi che si estenderà fino all’agosto 2026. I partner direttamente coinvolti nel sito pilota italiano saranno proprio RSE-Ricerca sul Sistema Energetico, A2A, A2A Calore e Servizi e Unareti – gestore del sistema di distribuzione elettrica e gas – affiancati dall’Associazione Italiana Riscaldamento Urbano (AIRU) e da Federconsumatori Milano.

Per il caso dimostrativo italiano, la sinergia verrà studiata con focus sulla Centrale del Teleriscaldamento Canavese di Milano di A2A Calore & Servizi, in cui è possibile sfruttare la sinergia fra pompa di calore geotermica, accumuli termici, pompa di calore per recupero di calore di scarto, boiler elettrico, caldaie, cogenerazione e -in fase di progettazione- solare termico, oltre che il recupero da centrali terze. A livello europeo, il consorzio vedrà la partecipazione di esperti di fama mondiale provenienti da autorità pubbliche, fornitori di infrastrutture, istituti di ricerca, imprenditori e associazioni di consumatori: EDF – Électricité de France; CyberGrid GmbH; EIFER; Dalkia; Elektro Ljubljana; Energetika Ljubljana; Euroheat & Power; Kassel University; Ljubljani University; Maelardalens Hoegskola University; Operato; Tecnalia Research & Innovation; Veolia.

Nel complesso, verranno messe in gioco le conoscenze e le competenze necessarie per sviluppare, dimostrare e valutare strumenti e servizi che consentano l’integrazione di sistemi multi-energetici. L’obiettivo del sito dimostrativo di Milano sarà, infatti, fornire flessibilità al sistema elettrico, facilitando la transizione verso un sistema energetico a basse emissioni.

Clima, Cingolani:per decarbonizzare più rinnovabili e ritorno nucleare

Clima, Cingolani:per decarbonizzare più rinnovabili e ritorno nucleareRoma, 18 lug. (askanews) – “L’Italia è stata in grado di sostituire la maggior parte del gas fornito dai russi in meno di 6 mesi senza fermare la decarbonizzazione del 55% prevista dall’accordo di Parigi entro il 2030. Ma non è stato così nei grandi paesi e ovviamente noi stanno anche lottando per mantenere il ritmo della decarbonizzazione del 55%. La mia opinione è che l’unica strada che dobbiamo perseguire ora per ridurre la carbonizzazione sia l’energia nucleare, che è stata abbandonata in molti paesi, e questo è stato un errore, e ovviamente promuovere l’energia rinnovabile ovunque sia possibile”. Lo ha detto Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo ed ex ministro della Transizione ecologica in un’intervista alla Bbc.

“Prevediamo – ha detto Cingolani – che la prossima settimana sarà estremamente calda. Le previsioni parlano di un aumento oltre 4 gradi centigradi a Roma e al sud. in generale siamo di qualche grado centigrado sopra la media standard: sta diventando normale negli ultimi anni”. Quanto è preoccupante? “Di sicuro – risponde Cingolani – c’è qualcosa legato al cambiamento climatico, quindi penso che dovremmo essere tutti preoccupati. Non è solo un problema italiano: è in Grecia, in Portogallo, negli Stati Uniti, anche nel Nord Europa le alte temperature stanno diventando una specie di consuetudine negli ultimi anni”.

Cosa non stavano facendo i politici? “Il concetto di cambiamento climatico nel riscaldamento globale – afferma ancora l’ex ministro – è stato sottovalutato per anni. Ora siamo in ritardo. Penso che la maggior parte dei governi stia lavorando duramente per mitigare l’impatto del cambiamento climatico, ma questa è davvero una specie di corsa dell’ultimo minuto. Ricordo che nel 2021 eravamo molto ambiziosi. Potemmo concordare, tutti i 20 Paesi, per la riduzione di 1,5 punti di riduzione gradi centigradi nella seconda metà del secolo. Ma poi c’è stata la guerra in Ucraina e apparentemente dopo la guerra questa non era più una priorità. E la guerra ha cambiato molto il panorama energetico dell’Europa e questo non ha aiutato affatto”.

Acqua e crisi climatica, due giorni di studio e confronto a Parma

Acqua e crisi climatica, due giorni di studio e confronto a ParmaRoma, 14 lug. (askanews) – La centralità che l’acqua sta assumendo sempre più negli equilibri ambientali, economici, sociali, soprattutto in relazione agli effetti del cambiamento climatico, obbliga a una seria riflessione di prospettiva da parte delle istituzioni e dei portatori di interesse sulla gestione sostenibile della risorsa idrica. Gli eventi alluvionali di maggio in Emilia-Romagna insegnano.

Per queste ragioni l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po ha deciso di organizzare, oggi e domani a Parma, con il supporto dell’Associazione nazionale per il clima Globe Italia, due giornate di studio e di confronto sul tema, che consentiranno di formulare una serie di proposte concrete, fondate su solide basi scientifiche, al fine di contribuire a un piano nazionale integrato, attento alle esigenze dell’uomo e della natura. Secondo i promotori di “Acqua – Fronte comune contro la crisi climatica”, proprio la crisi climatica impone l’attuazione di azioni urgenti e concrete in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e del Green Deal europeo; la siccità e le alluvioni improvvise sono tra le criticità più manifeste di questo mutamento in atto.

L’obiettivo è quello di rendere questo appuntamento, oggi al suo battesimo, un focus di approfondimento con cadenza annuale, che possa rappresentare un punto di riferimento nazionale per fare fronte comune e affrontare unitariamente questa importante sfida, epocale per l’intero pianeta.

Tetra Pak, ridotte del 39% le emissioni di gas serra

Tetra Pak, ridotte del 39% le emissioni di gas serraRoma, 13 lug. (askanews) – Tetra Pak nel 2022 ha ridotto del 39% le emissioni di gas serra. E’ quanto emerge dai dati della 24esima edizione del suo Report di Sostenibilità, che conferma l’impegno e i progressi compiuti dall’azienda, tra le realtà leader nelle soluzioni per il trattamento il confezionamento alimentare, in cinque aree connesse e interdipendenti a cui si interfaccia con un approccio olistico: sistemi alimentari, circolarità, clima, natura e sostenibilità sociale. In riconoscimento ai risultati ottenuti negli ultimi anni in materia di decarbonizzazione e alle azioni concrete promosse per la salvaguardia dell’ambiente, si legge in una nota, l’azienda è stata recentemente inserita da Financial Times e Statista tra gli European Climate Leaders 2023. Nel corso dell’anno 2022, Tetra Pak ha raggiunto importanti traguardi, riducendo le emissioni operative di gas serra (GHG) del 39% , mentre l’84% dell’energia elettrica impiegata proviene da fonti rinnovabili . In questo modo l’azienda è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni per le proprie attività entro il 2030. Inoltre, la vendita di 8,8 miliardi di confezioni realizzate con materiali da fonti vegetali e di 11,9 miliardi di tappi sempre da fonti vegetali si è tradotta in un risparmio di 131 tonnellate di CO2.

Per accelerare la raccolta e il riciclo dei cartoni per bevande, Tetra Pak investe, su scala globale, circa 40 milioni di euro l’anno. Questo, nel 2022, ha contribuito all’avvio a riciclo di ben 1,2 milioni di tonnellate di confezioni con un obiettivo, per il futuro, ancora più ambizioso: insieme ai partner della Alliance for Beverage Cartons and the Environment (Ace), entro il 2030 Tetra Pak ha condiviso l’obiettivo di portare al 70% il tasso di riciclo di questa tipologia di confezioni all’interno dell’Unione Europea. “Il settore del packaging, e dei cartoni per bevande in particolare, è chiamato a svolgere un ruolo cruciale rispetto alle attuali e imminenti sfide di sostenibilitá ambientale e sicurezza alimentare: contribuire a nutrire in modo sostenibile una popolazione in aumento, tutelando il pianeta. Come azienda leader nelle soluzioni per il trattamento e il confezionamento alimentare, rispondiamo a questa sfida impegnandoci quotidianamente a supportare i nostri partner e clienti nell’efficientamento delle supply chain, facendo dell’innovazione sostenibile la cifra distintiva del nostro operato nella filiera agroalimentare” ha commentato Paolo Maggi, Presidente Tetra Pak South Europe.

Come confermato dai recenti dati diffusi da Comieco, il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica con cui Tetra Pak collabora dal 2003, nel 2022 in Italia sono state avviate a riciclo circa 36.000 tonnellate di cartoni per bevande, equivalenti ad un tasso del 40% (in ulteriore miglioramento rispetto all’anno precedente, in cui la percentuale si era attestata al 36,5%). Per il 2023, si punta a incrementare ulteriormente questo dato, anche grazie al recente accordo firmato da Tetra Pak e Comieco con Iren Ambiente per promuovere una serie di attività legate al potenziamento della raccolta e del riciclo dei cartoni per bevande nel territorio emiliano. Sempre in quest’ottica, si inserisce anche la recente campagna informativa lanciata da Amsa-A2A e Comieco, in collaborazione con Tetra Pak, per la sensibilizzazione dei cittadini milanesi sulla corretta raccolta differenziata dei cartoni per bevande e alimenti. In ottica di economia circolare a basse emissioni, che riconosce l’importanza strategica di dare una seconda vita ai materiali che compongono i cartoni per bevande, si confermano strategiche le partnership con Cartiere Saci e con il Gruppo Lucart, realtà di eccellenza nel riciclo dei cartoni per bevande, in grado valorizzare le fibre di cellulosa recuperate in nuovi prodotti in carta ad alto valore aggiunto. Un ulteriore passo avanti è stato poi compiuto nel 2022, grazie alla nascita di Newpal, frutto della collaborazione tra CPR System e Lucart, che ha avviato una linea di produzione di pallet a base di polyal per la Grande Distribuzione.

In Italia, Tetra Pak collabora inoltre con Ecorevive ed Ecoplasteam, aziende specializzate nel riciclo di PolyAl (la componente di plastica ed alluminio del cartone per bevande), individuando nuove opportunità di mercato e promuovendo i prodotti ottenuti dai materiali riciclati. L’obiettivo di medio periodo è quello di arrivare a utilizzare l’intera capacità combinata delle due aziende, pari a 14 mila tonnellate di PolyAl. In questo scenario si inserisce anche lo sviluppo, congiuntamente a Filoalfa (Gruppo Maip), di Alfapak3D, il filamento per la stampa 3d ottenuto dal riciclo di questa frazione. “Con una solida esperienza sui temi ambientali e un forte impegno per il futuro, continueremo a lavorare nel segno della collaborazione con i nostri partner e stakeholder per trovare soluzioni sostenibili alle sfide che dobbiamo affrontare come società. Dopo tutto – conclude Maggi -, questo è il cuore del nostro scopo: ci impegniamo a rendere il cibo sicuro e disponibile, ovunque. E ci impegniamo a proteggere ciò che è buono: il cibo, le persone e il pianeta”.