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Balene, Giappone protesta con Danimarca per liberazione Watson

Balene, Giappone protesta con Danimarca per liberazione WatsonRoma, 18 dic. (askanews) – Il governo giapponese ha protestato oggi per il rilascio di Paul Watson, attivista contro la caccia alle balene, dopo che le autorità danesi hanno rifiutato la richiesta di estradizione di Tokyo e l’hanno rilasciato.


“E’ deplorevole che il governo danese non abbia accolto la richiesta giapponese di consegnarlo. L’abbiamo comunicato alla parte danese”, ha detto il portavoce del governo Yoshimasa Hayashi. La Groenlandia aveva arrestato il fondatore di Sea Shepherd lo scorso luglio, accusandolo di danni e lesioni provocati durante gli scontri in alto mare del gruppo per fermare le cacce “scientifiche” alle balene condotte dal Giappone negli anni 2000 e 2010.


“Paul Watson è ricercato a livello internazionale come complice nell’incidente del febbraio 2010, quando attivisti dell’organizzazione anti-caccia alle balene Sea Shepherd ferirono membri delle baleniere giapponesi e danneggiarono proprietà, dopo il quale fu emesso un mandato di arresto”, ha aggiunto Hayashi. “Il governo giapponese continuerà ad affrontare la questione in modo appropriato, sulla base della legge e delle prove”. Le autorità della Groenlandia — un territorio autonomo danese — hanno rilasciato il 74enne canadese-statunitense ieri, dopo che Copenaghen ha respinto la richiesta di estradizione giapponese.

Trump riceverà Ishiba? Lui dice sì, ma si fa attendere

Trump riceverà Ishiba? Lui dice sì, ma si fa attendereRoma, 17 dic. (askanews) – Il presidente eletto degli Stati uniti Donald Trump ha dichiarato oggi che potrebbe incontrare il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba, prima di tornare alla Casa bianca a gennaio, ponendo termine a una situazione che rischiava di diventare imbarazzante. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.


Durante una conferenza stampa presso la sua tenuta di Mar-a-Lago in Florida, Trump ha detto riguardo alla parte giapponese: “Se desiderano farlo, lo farei”. Trump sono giunte un giorno dopo che lui e sua moglie hanno ospitato Akie Abe, vedova dell’ex primo ministro giapponese assassinato Shinzo Abe, presso la tenuta. Ishiba, pur componente dello stesso Partito liberaldemocratico, è stato un rivale di Abe.


Secondo Trump, Abe è “molto vicina” a Melania Trump e l’incontro di domenica sera è avvenuto dopo che Akie Abe aveva contattato l’ex First Lady. Trump ha affermato che il defunto leader giapponese era un “grande uomo” e che, nella cena con la vedova, hanno voluto onorare la sua memoria. Inoltre, il presidente eletto ha aggiunto di aver inviato a Ishiba un “libro e altre cose” tramite Abe. Circa un mese fa, Ishiba aveva espresso il desiderio d’incontrare Trump, ma il team di transizione del presidente eletto aveva sostenuto che, prima dell’insediamento, una serie di vincoli legali impedivano a Trump di riceverlo. Solo che, in seguito, Trump ha tenuto colloqui con altri leader mondiali, tra i quali il primo ministro canadese Justin Trudeau e il presidente francese Emmanuel Macron.


A Tokyo, martedì, il principale portavoce del governo giapponese Yoshimasa Hayashi ha dichiarato che il governo cercherà di organizzare un incontro Ishiba-Trump in un momento opportuno. “Speriamo che possano tenere un incontro in un momento conveniente per entrambe le parti per scambiarsi ampiamente opinioni e costruire legami personali,” ha detto il capo segretario di gabinetto durante una conferenza stampa. “Continueremo a restare in contatto. Ieri Trump ha anche presentato con Masayoshi Son, il fondatore di SoftBank, il piano del gigante tecnologico giapponese per un investimento da 100 miliardi di dollari negli Stati uniti nei prossimi quattro anni, incentrato in particolare sull’intelligenza artificiale.

Trump ha ricevuto la vedova del defunto ex premier giapponese Abe

Trump ha ricevuto la vedova del defunto ex premier giapponese AbeRoma, 16 dic. (askanews) – Il presidente eletto degli Stati uniti, Donald Trump, ha ricevuto Akie Abe, vedova dell’ex primo ministro giapponese Shinzo Abe, ucciso in un attentato, nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida. Lo ha riferito la moglie di Trump, Melania.


L’ex presidente, che tornerà alla Casa Bianca per il suo secondo mandato il 20 gennaio, e Melania Trump hanno ospitato una cena privata per la vedova Abe. Si tratta del primo incontro noto tra Trump e un cittadino giapponese dopo la sua vittoria alle elezioni presidenziali del 5 novembre, anche in anticipo rispetto al primo ministro Shigeru Ishiba, che pure ha richiesto un incontro. “E’ stato un onore ospitare nuovamente la signora Akie Abe a Mar-a-Lago” ha scritto Melania Trump su X, pubblicando una foto dei tre, con Akie Abe al centro. “Abbiamo ricordato con affetto il suo defunto marito, l’ex primo ministro Abe, e onorato il suo straordinario lascito”.


Abe, che aveva si era precipitato a incontrare Trump nel 2016 da presidente eletto, prima che iniziasse il primo mandato, era riuscito a creare col presidente americano un rapporto personale molto amichevole, gestendo la relazione con il fumantino presidente Usa con una sapiente diplomazia personale. Il defunto ex premier giapponese si dové poi dimettere nel 2020 per motivi di salute. Fu ucciso a colpi d’arma da fuoco durante un discorso elettorale circa due anni dopo.


Circa un mese fa Ishiba ha chiesto di poter incontrare il presidente eletto Usa, in occasione del rientro a Tokyo da un viaggio di stato in Sudamerica. Ma il team di Trump avrebbe sostenuto – secondo lo stesso Ishiba – che un incontro sarebbe stato inopportuno prima dell’inaugurazione, alla luce di una serie di vincoli legali. Tuttavia, in seguito, Trump ha avuto colloqui con il primo ministro canadese Justin Trudeau e con il presidente francese Emmanuel Macron. Funzionari giapponesi hanno dichiarato che l’incontro tra Akie Abe e i Trump è stato organizzato in modo privato, sottolineando che non vi è stato alcun coinvolgimento del governo nipponico.


Trump ha più volte chiamato la vedova per sapere come stia dopo l’uccisione del marito, ha riferito la CNN, citando una fonte vicina al presidente eletto.

Sudcorea, destituzione Yoon: inizia la seconda fase

Sudcorea, destituzione Yoon: inizia la seconda faseRoma, 16 dic. (askanews) – La Corea del Sud entra nella fase 2 del delicato processo che potrebbe portare alla destituzione del presidente Yoon Suk-yeol, dopo che l’Assemblea nazionale ha votato una mozione d’impeachment.


La Corte costituzionale ha annunciato oggi che terrà l’udienza preparatoria sull’impeachment parlamentare del presidente il 27 dicembre, dando il via alle procedure giudiziarie per la procedura di destituzione. L’udienza è stata fissata in una riunione tra i giudici, che hanno discusso i dettagli della procedura.


Sabato, l’Assemblea nazionale ha approvato una mozione di impeachment contro Yoon, dopo che il presidente ha imposto il 3 dicembre la legge marziale per sei ore, prima che lo stesso parlamento la bocciasse in ore drammatica, con la sede circondata dai militari. La corte ha dichiarato che è “in corso” la consegna a Yoon di una copia della richiesta di giudizio sull’impeachment e la richiesta di una sua risposta. Yoon non è obbligato a fornire una risposta.


L’udienza preparatoria, così come le successive procedure, sarà aperta al pubblico. Sebbene Yoon sia generalmente tenuto a partecipare alle udienze, non è obbligato a presenziare alla prima udienza fissata per il 27 dicembre. La corte ha dichiarato che darà priorità al processo di impeachment di Yoon, il che fa pensare a un giudizio in tempi brevi, nonostante la Corte costituzionale abbia fino a 180 giorni per emettere la sentenza.


Il presidente per questo procedimento è stato stabilito con un sorteggio elettronico, ma la sua identità è stata mantenuta confidenziale come è prassi in questo caso, anche se nel caso del processo di destituzione del 2016 contro l’ex presidente Park Geun-hye. In merito all’attuale vacanza di tre giudici, su un totale di nove, la corte ha affermato che è possibile procedere con il processo anche con una giuria di sei membri, salvo il fatto che, per confermare la destituzione, sarà in questo caso necessaria l’unanimità dei sei giudici presenti. I partiti rivali hanno comunque selezionato candidati per le tre posizioni vacanti e un comitato parlamentare speciale è stato formato per tenere audizioni di conferma per le loro nomine. Dopo l’approvazione parlamentare, il presidente ad interim e primo ministro Han Duck-soo nominerà formalmente i giudici. L’Assemblea nazionale ha dichiarato che prevede di completare il processo di nomina entro la fine dell’anno. La corte ha inoltre costituito una task force composta da circa 10 funzionari per esaminare i fatti e altre questioni legali, al fine di fornire ai giudici dettagli rilevanti per le loro deliberazioni. Se confermato, Yoon diventerebbe il secondo presidente a essere rimosso dall’incarico, dopo l’ex presidente Park Geun-hye nel 2017, il che porterebbe a nuove elezioni presidenziali entro 60 giorni.

Sudcorea, First lady sotto attacco anche per commenti inappropriati

Sudcorea, First lady sotto attacco anche per commenti inappropriatiRoma, 13 dic. (askanews) – Nei grandi scandali politici sudcoreani c’è spesso un elemento irrazionale e superstizioso che emerge. Quello che rischia di portare alla disgrazia politica il presidente Yoon Suk-yeol non fa eccezione e, al centro di questo aspetto, c’è la stilosa first lady Kim Keon-hee. Un nuovo video, diventato rapidamente virale sul web, mostra la moglie di Yoon che fa commenti impropri, elogiando la presunta prestanza sessuale del cronista dopo avergli letto la mano.


Il video di circa tre minuti, caricato su YouTube dall’agenzia di media locale Voice of Seoul, è stato pubblicato secondo quanto riporta il South China Morning Post – in concomitanza con la prima del documentario su Kim, accusata di esercitare una forte influenza sul presidente, attualmente sotto accusa e in procinto di affrontare una mozione di impeachment in parlamento, dopo il fallito tentativo di imporre la legge marziale il 3 dicembre. Che la coppia presidenziale avesse un lato superstizioso fu suggerito già dal 2021, quando Yoon apparve in un dibattito televisivo con il carattere cinese “wang”, che significa “re”, scritto sul palmo della mano. Una pratica, questa, volta ad attirare la fortuna.


Il filmato diffuso da Voice of Seoul è stato apparentemente girato nel 2021 dallo stesso giornalista investigativo Lee Myung-soo di Voice of Seoul. Apparentemente conferma l’interesse di Kim per pratiche di divinazione, chiromanzia e geomanzia. Nel video, Kim chiede al giornalista: “Ora dimmi sinceramente: perché ti piacciono così tanto le donne?” E suggerisce di aver dedotto questo fatto dalla lettura delle linee della sua mano. Lee ha spiegato sul canale Voice of Seoul di essere stato inizialmente “troppo imbarazzato” per parlare pubblicamente, ma di aver deciso di pubblicare il video per avvertire, in questo momento, dell’irrazionalità della coppia presidenziale. “Mi ha afferrato improvvisamente la mano. Potete immaginare quanto fossi imbarazzato?” ha raccontato Lee ai colleghi sul canale. “Ha detto alle sue giovani assistenti: ‘Guardate, ragazze, leggerò le linee della mano di questo oppa. Vedrete quanto sono precisa nel predire (la sua fortuna) con le donne’”. In coreano “oppa” è un termine tradizionalmente usato dalle donne per riferirsi a un fratello maggiore, ma è anche comunemente usato per conoscenti maschi intimi o partner romantici.


La first lady, in realtà, ha ormai un conto aperto con il giornalista. Kim ha intentato cause per diffamazione contro Lee per aver sfruttato la loro conoscenza per registrare segretamente conversazioni private in più occasioni nel 2021. L’anno dopo Voice of Seoul ha diffuso trascrizioni di oltre sette ore di tali conversazioni, scatenando battaglie legali. Lee è stato anche implicato nell’organizzare un incontro tra il pastore coreano-americano Choi Jae-young e Kim, durante il quale Choi le ha regalato una borsa Dior, filmando lo scambio con una telecamera nascosta. I procuratori hanno archiviato il caso, affermando che l’accettazione del regalo non costituiva un reato poiché non era legata ai doveri ufficiali del presidente, suscitando indignazione pubblica.


La diffusione della vicenda è stata probabilmente il primo innesco della crisi che ha investito la presidenza sudcoreana. Kim, in seguito, è stata anche accusata di manipolazione azionaria. Ieri, l’Assemblea nazionale della Corea del Sud, controllata dall’opposizione, ha approvato un quarto disegno di legge che chiede un’indagine indipendente che prospetta 15 presunti reati che coinvolgono Kim, compresa la vicenda della borsetta. Tre precedenti disegni di legge simili sono stati bloccati dal presidente Yoon, che domani sarà oggetto di un nuovo voto parlamentare d’impeachment che potrebbe portare, in caso di approvazione, alla sospensione dei suoi poteri e, se ci sarà la seguente accettazione da parte della Corte costituzionale, alla sua destituzione definitiva nell’arco di qualche mese. Oltre alla moglie, anche Yoon è sospettato di avere una propensione a credere in pratiche superstiziose, che peraltro sono molto diffuse in Corea. In particolare, diversi osservatori hanno suggerito che, nella decisione dell’allora neo-eletto presidente di spostare la sede della presidenza dalla Casa blu a valutazioni di natura geomantica. La coppia Yoon-Kim non rappresenta il primo caso di elementi di irrazionalità portati al vertice dello stato sudcoreano. La precedente presidente Park Geun-hye – destituita nel 2017, arrestata e poi graziata dal successo Moon Jae-in – iniziò la sua parabola discendente quando divenne noto alla pubblica opinione il suo rapporto con la sciamana Choi Son-il, figlia di Choi Tae-min, leader del movimento religioso Chiesa della Vita eterna e amico di Park Chung-hee, padre di Geun-hye e dittatore della Corea del Sud fino al suo assassinio nel 1979.

Sudcorea, polizia valuta mandato d’arresto contro il presidente

Sudcorea, polizia valuta mandato d’arresto contro il presidenteRoma, 13 dic. (askanews) – La polizia sudcoreana sta valutando la possibilità di emettere un mandato di arresto per il Presidente Yoon Suk-yeol e di perquisire la residenza presidenziale nell’ambito dell’indagine sulle accuse di insurrezione a suo carico per il fallito tentativo di imporre la legge marziale. Lo ha dichiarato oggi un funzionario all’agenzia di stampa Yonhap.


Il funzionario della squadra speciale d’indagine dell’Ufficio nazionale d’investigazione ha fatto queste affermazioni, dopo che Yoon è stato iscritto come sospettato nelle indagini condotte dalla polizia, dalla procura e dall’organismo anticorruzione in relazione alla sua improvvisa dichiarazione di legge marziale il 3 dicembre, poi revocata dopo un voto contrario dell’Assemblea nazionale. Il funzionario ha aggiunto che si sta prendendo in considerazione anche l’eventualità di eseguire una perquisizione presso la residenza di Yoon, richiedere un mandato per acquisire i suoi tabulati telefonici o convocarlo per un interrogatorio.


Ieri funzionari di polizia hanno tentato di entrare nell’ufficio presidenziale per cercare materiale legato al decreto di legge marziale, ma il servizio di sicurezza si è rifiutato di collaborare, fornendo solo pochi documenti. La squadra investigativa starebbe valutando se tentare un’altra perquisizione con lo stesso mandato o se sia necessario ottenerne uno nuovo.


Durante il suo discorso pubblico di giovedì, Yoon ha respinto le accuse di insurrezione contro di lui e ha difeso il decreto di legge marziale come un atto di governo, promettendo di combattere fino “all’ultimo momento”. Sabato l’Assemblea nazionale dovrebbe votare un’altra mozione d’impeachment contro Yoon, dopo quella che non ha raggiunto il quorum la settimana scorsa.

Giappone, scelto il carattere del 2024: è quello di “oro”

Giappone, scelto il carattere del 2024: è quello di “oro”Roma, 12 dic. (askanews) – Come ogni anno, un monaco buddista del tempio Kiyomizu, nell’antica capitale giapponese di Kyoto, ha svelato oggi il carattere che rappresenta il 2024, in via di conclusione, e l’ha trascritto in calligrafia. Si tratta del carattere cinese di “Kin”, che vuol dire “oro”.


Il “Kanji (carattere cinese) dell’anno” è un evento che ha raggiunto già la 30ma edizione ed è organizzato dall’Associazione giapponese per la certificazione della competenza nei caratteri cinesi. Il carattere è stato scelto con una votazione in parte online, in parte svolta con oltre 1.600 urne di voto distribuite a livello nazionale, oltre che con cartoline postali.


Sull’iconico palco ligneo Okunoin del tempio, che si staglia sul vuoto, l’abate Morisei Hoan ha disegnato in calligrafia il carattere. Dopodiché ha fatto un’offerta alla divinità principale del tempio, come segno di purificazione per l’anno che si avvia a conclusione e per augurare pace e prosperità per l’anno a venire.

Nordcorea, Trump: mi sederò a trattare con Kim Jong Un

Nordcorea, Trump: mi sederò a trattare con Kim Jong UnRoma, 12 dic. (askanews) – Il presidente eletto Usa Donald Trump ha detto oggi, in un’intervista a Time, che intende di nuovo intavolare una trattativa col leader nordcoreano Kim Jong Un.


Interpellato rispetto al coinvolgimento di soldati nordcoreani nel conflitto in Ucraina, Trump ha detto che “quando entra in gioco la Corea del Nord, aggiunge un altro elemento, un fattore di ulteriore complicazione”. Il presidente eletto, allora, ha chiarito che intende di nuovo intavolare negoziati con Kim. “Conosco Kim Jong Un e vado molto d’accordo con lui. Probabilmente sono l’unico con cui abbia davvero avuto a che fare” ha detto Trump. “Ma ci sono molti fattori molto negativi e complessi lì. Ci sederemo (…) e mostrerò quanto bene farò”.


Trump, durante il primo mandato, ha avuto tre vertici con Kim. E’ stato il primo presidente americano in carica, e finora l’ultimo, a incontrare un leader della Corea del Nord. I negoziati sulla questione nucleare, che a un certo punto erano parsi anche promettenti, non hanno tuttavia portato ad alcun esito. La Corea del Nord – secondo i servizi segreti sudcoreani e gli Usa – avrebbe messo a disposizione della Russia qualcosa come 12mila soldati che sarebbero già stati messi in campo nel conflitto ucraino.

Sudcorea, verso nuovo voto impeachment: Yoon traballa sempre più

Sudcorea, verso nuovo voto impeachment: Yoon traballa sempre piùRoma, 12 dic. (askanews) – Un altro sabato al cardiopalmo attende Yoon Suk-yeol: dopo essere sopravvissuto al voto d’impeachment sabato scorso, in seguito alla sua decisione poi ritirata d’imporre la legge marziale, il presidente della Corea del Sud dovrà affrontare sabato un altro voto per una possibile destituzione e, questa volta, i numeri potrebbero esserci.


Yoon, che dopo il passo falso sulla legge marziale è profondamente impopolare in Corea del Sud, oggi ha provato a difendere la sua posizione con un discorso alla nazione, che ha provocato, tra l’altro, anche la reazione piccata della Cina, la quale finora si era tenuta piuttosto defilata. Il presidente sudcoreano ha difeso la sua dichiarazione di legge marziale, negando le accuse di insurrezione a suo carico, e ha promesso di combattere fino all’ultimo momento, sia che si tratti di affrontare un impeachment sia che si tratti di rispondere a un’inchiesta sulla legge marziale.


Tra martedì e mercoledì della scorsa settimana, Yoon è apparso a sorpresa in televisione annunciando la dichiarazione di legge marziale. In seguito, alcuni militari sono stati inviati all’Assemblea nazionale, apparentemente col compito d’impedire un voto sul provvedimento, che è poi invece avvenuto e ha decretato, a sei ore dalla proclamazione, la decadenza dello stato d’emergenza. In seguito il Partito democratico d’opposizione – che però è maggioranza in Parlamento – ha presentato una mozione d’impeachment del presidente, che è decaduta essendo mancato il quorum perché il Partito del potere del popolo, che ha espresso Yoon, non si è presentato al voto. Tuttavia, il Partito democratico ha presentato una nuova mozione d’impeachment e già almeno sei parlamentari del Partito del potere del popolo, tra i quali il leader Han Dong-hoon, hanno annunciato il loro sostegno, nonostante in precedenza si fossero espressi per una “uscita ordinata” di Yoon. Han, inoltre, ha invitato i parlamentari del suo partito a votare secondo coscienza, mentre nel precedente voto c’era stata l’indicazione di partito al boicottaggio del voto.


All’opposizione, in occasione del precedente voto, mancavano solo otto voti perché l’impeachment fosse approvato. Nel caso in cui la mozione passi, Yoon sarà sospeso dai suoi poteri presidenziali e dovrà attendere una sentenza della Corte costituzionale che deciderà sulla destituzione. Il processo potrebbe durare alcuni mesi. Yoon ha affermato di aver dichiarato la legge marziale “per proteggere la nazione e normalizzare gli affari di Stato” contro l’opposizione che aveva paralizzato il governo, definendolo un “giudizio politico altamente calibrato”. E ha aggiunto: “Che io venga destituito o indagato, affronterò tutto con equità”.


Il presidente ha accusato l’opposizione di ostacolare il governo con i tentativi di impeachment e tagli ai bilanci necessari previsti per il prossimo anno, definendo il loro comportamento come una “danza frenetica della spada”. Il riferimento è alla legge di bilancio del prossimo anno, che il Partito democratico ha fatto falcidiare e che è stata approvata dall’opposizione con un valore complessivo di circa 470 miliardi di euro. “L’Assemblea Nazionale, dominata dal grande partito di opposizione, è diventata un mostro che distrugge l’ordine costituzionale della libera democrazia,” ha detto ancora Yoon, che poi ha puntato il dito sia contro la Corea del Nord e i suoi hacker, sia contro lo spionaggio cinese, sostenendo che uno dei motivi per cui avrebbe proclamato la legge marziale è proprio il fatto che l’opposizione blocca l’approvazione di una legge contro di esso. Il riferimento non è stato affatto gradito da Pechino. La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha affermato che la Cina è rimasta “profondamente sorpresa” dai commenti e li ha trovati “profondamente inquietanti”. E ha aggiunto: “Non commenteremo gli affari interni della Corea del Sud, ma ci opponiamo fermamente all’associazione degli affari interni sudcoreani con elementi cinesi, amplificando accuse infondate di spionaggio cinese e gettando fango sulla normale cooperazione”. A giugno, tre studenti cinesi in Corea del Sud sono stati arrestati per aver utilizzato un drone per filmare la portaerei statunitense USS Theodore Roosevelt, ormeggiata nella città portuale di Busan. Sui loro dispositivi sono state trovate oltre 500 foto di strutture militari sudcoreane scattate da settembre 2022. Gli investigatori hanno inoltre scoperto che i tre avevano contatti con un apparente funzionario della polizia cinese. Inoltre, il mese scorso un turista cinese è stato arrestato per aver filmato con un drone la sede centrale del Servizio di intelligence nazionale (NIS), l’agenzia di spionaggio della Corea del Sud, a Seoul. Yoon ha ribadito, rivolgendosi ai cittadini: “Combatterò fino all’ultimo momento insieme a voi”. Ma il presidente forse è stato ottimista, dal suo punto di vista, perché il 74,8% dei sudcoreani, secondo un sondaggio Realmeter citato dall’agenzia di stampa Yonhap, ritiene che dovrebbe dimettersi o essere messo sotto accusa dopo il suo fallito colpo di mano. Al centro delle accuse nei suoi confronti vi è la questione se Yoon abbia commesso insurrezione schierando truppe armate all’Assemblea nazionale. Yoon ha affermato di aver ordinato che “solo un piccolo numero” di truppe disarmate dovessero recarsi al parlamento per “mantenere l’ordine” e che queste sono state immediatamente ritirate dopo che l’Assemblea Nazionale ha approvato una risoluzione per porre fine alla legge marziale. Invece, quasi 200 soldati armati sono stati schierati, mentre circa altri 300 sono stati inviati in altre tre strutture. Secondo la legge, l’insurrezione è definita come qualsiasi tentativo di “rovesciare gli organi di governo stabiliti dalla Costituzione o di rendere impossibili le loro funzioni mediante l’uso della forza”. Il Partito democratico ha risposto al discorso di Yoon con una dichiarazione molto dura, affermando che le parole del presidente sono una “dichiarazione di guerra contro la nazione” e un “incitamento ai disordini per gli estremisti di destra”.

Giappone, raro messaggio dell’imperatrice Masako: cercare la pace

Giappone, raro messaggio dell’imperatrice Masako: cercare la paceRoma, 9 dic. (askanews) – L’imperatrice consorte del Giappone, Masako, ha fatto diffondere oggi dall’Agenzia per la casa imperiale un raro messaggio, nel quale ha riflettuto non solo sull’anno che volge alla conclusione, ma ha anche rivelato che l’assegnazione del premio Nobel per la Pace all’organizzazione giapponese che rappresenta le vittime dei bombardamenti atomici, Nihon Hidankiyo, l’ha spinta a rinnovare “la percenzione dell’importanza per le persone di tutto il mondo di cercare una comprensione reciproca e lavorare insieme per costruire un mondo di pace”.


Il messaggio è stato diffuso in occasione del 61mo compleanno di Masako, alla quale dal 2003 è stato diagnosticato un “disturbo dell’adattamento”. In una dichiarazione separata, i medici di corte hanno affermato, nonostante il fatto che Masako quest’anno abbia partecipando molto di più alla vita pubblica, ha ancora bisogno di tempo per riprendersi dopo impegni significativi. “Ho provato un profondo dolore pensando alle tante vite perse a causa di guerre e conflitti in tutto il mondo, inclusi molti bambini. E’ essenziale promuovere il dialogo per costruire una società tollerante e un mondo pacifico, in cui si rispettino le differenze di valori”, ha detto ancora Masako, che era una diplomatica in carriera prima del matrimonio con l’allora principe ereditario Naruhito.


Nel messaggio, l’imperatrice ha richiamato i suoi impegni durante il 2024, in particolare ha ricordato il suo viaggio in Gran Bretagna in occasione dell’incoronazione di re Carlo III. Masako ha studiato a Oxford, dove ha conosicuto Naruhito. “Visitare di nuovo la nostalgica Università di Oxford dopo 34 anni è stata un’opportunità speciale, e sono stata profondamente commossa”, ha dichiarato l’imperatrice. Con tono più leggero, ha anche menzionato il giocatore giapponese di baseball dei Los Angeles Dodgers, Shohei Ohtani, che quest’anno ha vinto il suo terzo premio MVP, definendolo un esempio di atleti la cui dedizione costante “offre speranza e coraggio a molti giapponesi”.


Riguardo alla famiglia, l’imperatrice ha osservato che la figlia ventitreenne della coppia, la Principessa Aiko, ha iniziato a lavorare presso la Croce rossa giapponese da aprile, assumendo anche incarichi ufficiali, incluso il suo primo viaggio regionale in solitaria ai Japan Games nella Prefettura di Saga. “Spero – ha dichiarato Masako – che Aiko possa accumulare una varietà di esperienze come membro della società, prendendosi cura della sua salute e adempiendo ai suoi doveri come membro della famiglia imperiale”. (Immagine tratta dal sito internet dell’Agenzia per la Casa imperiale)