Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

La strage di paramedici a Gaza, il New York Times: molti di loro uccisi con spari alla testa o al petto

La strage di paramedici a Gaza, il New York Times: molti di loro uccisi con spari alla testa o al pettoRoma, 16 apr. (askanews) – Molti dei paramedici e i soccorritori uccisi in una sparatoria israeliana a Gaza il mese scorso sono morti principalmente per colpi di pistola alla testa o al petto. Lo scrive oggi il New York Times, citando dati delle autopsie che ha ottenuto.


Truppe israeliane hanno sparato su ambulanze e un camion dei pompieri inviato dalla Società palestinese della Mezzaluna rossa e dalla Protezione civile, secondo i resoconti dei testimoni, i video e l’audio dell’attacco del 23 marzo. Israele ha riconosciuto di aver effettuato l’attacco, che ha ucciso 15 uomini: 14 soccorritori e un dipendente delle Nazioni Unite che è passato dopo che gli altri sono stati colpiti.


I soldati israeliani hanno seppellito la maggior parte dei corpi in una fossa comune, hanno schiacciato le ambulanze, il camion dei pompieri e un veicolo delle Nazioni Unite e hanno seppellito anche quelli, segnala il NYT. L’esercito israeliano ha offerto spiegazioni sul motivo per cui le sue truppe hanno sparato ai veicoli di emergenza, e hanno detto, senza fornire prove, che alcuni degli uomini morti erano stati agenti di Hamas. L’esercito israeliano ha detto che sta indagando sulla strage.


I referti, secondo quanto riferito dal NYT, hanno anche rilevato che undici dei lavoratori hanno riportato ferite da proiettile, con almeno sei di essi colpiti al petto o alla schiena, e quattro colpiti alla testa. Il giornale americano ha inoltre affermato che la maggior parte di essi era stata colpita più volte.

Gli Usa proporranno dazi più bassi a chi isola la Cina

Gli Usa proporranno dazi più bassi a chi isola la CinaRoma, 16 apr. (askanews) – Una delle condizioni che il presidente Usa Donald Trump presenterà nei negoziati con oltre 70 paesi per dazi più lievi sarà quella di isolare la Cina. Lo riferisce oggi il Wall Street Journal.


La Casa Bianca punta a convincere i paesi a proibire alla Cina di trasportare merci attraverso i loro territori, ha riportato il giornale economico, aggiungendo che Washington vuole anche vietare alle aziende cinesi di stabilirsi in questi paesi per eludere le tariffe statunitensi e impedire l’ingresso nei loro mercati di beni industriali cinesi a basso costo. Il segretario del Tesoro statunitense Scott Bessent è uno dei principali artefici di questa strategia, segnala il WSJ. Nel prossimo futuro, tali accordi potrebbero essere raggiunti principalmente con Giappone, Regno unito, Australia, Corea del Sud e India.

Usa, Trump: con i dazi incassiamo somme record

Usa, Trump: con i dazi incassiamo somme recordRoma, 16 apr. (askanews) – Il presidente degli Stati uniti Donald Trump ha dichiarato oggi che i nuovi dazi statunitensi portano somme record nel tesoro dello Stato e hanno anche contribuito a ridurre l’inflazione e il costo di quasi tutti i prodotti.


“Negli Stati Uniti s’incassano NUMERI RECORD in dazi, con il costo di quasi tutti i prodotti in diminuzione, inclusi benzina, generi alimentari e praticamente tutto il resto. Allo stesso modo, l’INFLAZIONE è in calo. Promesse fatte, promesse mantenute!” ha detto Trump su Truth Social.

La Casa Bianca: Trump e Witkoff credono che la Russia voglia porre fine alla guerra in Ucraina

La Casa Bianca: Trump e Witkoff credono che la Russia voglia porre fine alla guerra in UcrainaRoma, 15 apr. (askanews) – Il presidente Usa Donald Trump e il suo inviato speciale Steve Witkoff ritengono che la Russia miri a porre fine al conflitto in Ucraina e che un partenariato economico con Mosca potrebbe essere fattibile, ma è necessario un cessate il fuoco preventivamente. Lo ha affermato oggi la segretaria stampa della Casa Bianca Karoline Leavitt.


Witkoff “crede che la Russia voglia porre fine a questa guerra e anche il presidente la pensa allo stesso modo. Esiste un incentivo per la Russia a terminare il conflitto, e forse ciò potrebbe tradursi in partenariati economici con gli Stati uniti, ma dobbiamo prima vedere un cessate il fuoco, e il Presidente e l’inviato presidenziale Witkoff l’hanno reso molto chiaro ai russi” ha affermato Leavitt durante una conferenza stampa.

Enel illumina il padiglione Italia a Expo 2025 Osaka

Enel illumina il padiglione Italia a Expo 2025 OsakaRoma, 15 apr. (askanews) – L’Esposizione Universale di Osaka è cominciata e l’Italia è presente con il suo Padiglione che porta in Giappone il meglio del saper fare, della tradizione e dell’innovazione italiana declinando il tema “L’Arte Rigenera la Vita”. Arte, scienza, cultura, sostenibilità e ricerca scientifica: queste le caratteristiche di un padiglione realizzato in legno dallo studio di architetti MCA-Mario Cucinella Architects.


A contribuire alla realizzazione di questa missione è anche Enel, che, grazie al suo know-how e al suo importante impegno nella sostenibilità, illumina il Padiglione Italia con soluzioni all’avanguardia con specifico riferimento alla transizione energetica e all’integrazione tra edificio e ambiente. “Expo rappresenta un evento di prestigio internazionale nonché un’occasione unica per raccontare l’eccellenza italiana e sostenere il sistema Paese, favorendo il dialogo tra stakeholder globali istituzionali e di business. In questo ambito, Enel è orgogliosa di poter fornire il proprio contributo illuminando il Padiglione Italia, forte della sua comprovata esperienza nell’applicazione di soluzioni ad alta efficienza energetica in contesti di grande pregio artistico e architettonico,” ha dichiarato Nicolò Mardegan, Direttore Relazioni esterne di Enel. “Il progetto che abbiamo sviluppato a Osaka rappresenta, in particolare, la nostra interpretazione del tema “L’arte rigenera la vita”, con una visione che unisce innovazione tecnologica, sostenibilità e maestria artistica, in puro stile made in Italy.”


“Illuminiamo il Padiglione Italia, una vetrina che ci permette di portare in Giappone il meglio dell’industria italiana” ha commentato l’Amb. Mario Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka. “Crediamo nelle sinergie e nella forza del partenariato pubblico-privato per vincere insieme le sfide dell’internazionalizzazione e favorire l’accesso delle nostre imprese in mercati strategici come quello giapponese”. Per il Padiglione Italia, Enel ha realizzato un sistema di illuminazione dedicato al Teatro all’ingresso e al Giardino all’italiana sulla copertura del Padiglione. L’impianto del Teatro valorizza l’architettura attraverso un’illuminazione dinamica, sia bianca che colorata, grazie a 40 apparecchi LED ad alte prestazioni tecniche, integrati in un sistema di controllo digitale. Questa tecnologia consente la creazione di scenari luminosi personalizzabili in base alle esigenze e agli eventi del Padiglione.


Nel Giardino all’italiana, 60 proiettori e circa 800 metri di apparecchi lineari a LED permettono al visitatore di fruire ed apprezzare lo spazio, generando effetti luminosi di grande impatto visivo. L’intervento mette in risalto la vegetazione, i percorsi pedonali e gli elementi artistici presenti, offrendo un’atmosfera suggestiva e coinvolgente. Il Padiglione Italia ha aperto ufficialmente le porte al pubblico a partire dal 13 aprile alle ore 18 (orario giapponese, ore 11 in Italia). Il tema della esposizione universale Expo 2025 Osaka è Progettare la società del futuro per le nostre vite, una missione alla quale Enel già da anni contribuisce con le sue innovazioni e tecnologie

Zelensky (rispondendo a Witkoff) : i territori occupati dai russi sono ucraini, è una linea rossa

Zelensky (rispondendo a Witkoff) : i territori occupati dai russi sono ucraini, è una linea rossaRoma, 15 apr. (askanews) – In una conferenza stampa con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, a Odessa, Volodymyr Zelensky ha risposto ai commenti dell’inviato Usa Steve Witkoff su Fox News di ieri, che hanno individuato nei territori occupati dalla Russia una questione cruciale per un accordo di pace, sottolineando che “riconoscere i territori occupati come russi è linea rossa” “L’Ucraina è uno stato sovrano (…). Pertanto, ancora una volta, soltanto il popolo ucraino può parlare dei territori del nostro stato. Per noi, è fuori questione riconoscere i territori temporaneamente occupati come non ucraini, ma russi. Pertanto, ancora una volta, i rappresentanti competenti stanno discutendo di questioni che vanno oltre la loro competenza”.


(in Foto Rutte e Zelensky, dal profilo X del presidente ucraino)

Ucraina, gli Usa non appoggiano la condanna del G7 all’attacco russo a Sumy

Ucraina, gli Usa non appoggiano la condanna del G7 all’attacco russo a SumyRoma, 15 apr. (askanews) – Gli Stati Uniti hanno comunicato agli alleati del G7 che non appoggeranno una dichiarazione di condanna dell’attacco più sanguinoso della Russia contro l’Ucraina nel 2025 sferrato domenica a Sumy perché intendono mantenere i negoziati con Mosca in carreggiata. Lo scrive l’agenzia americana Bloomberg.


Secondo fonti citate dall’organo di stampa, l’amministrazione del presidente Donald Trump ha comunicato agli alleati di non poter firmare la dichiarazione di denuncia dell’attacco poiché sta “lavorando per preservare lo spazio per negoziare la pace”, mentre proseguono gli incontri tra la Casa Bianca e il Cremlino.La Russia ha lanciato due missili balistici a corto raggio, tra cui uno equipaggiato con munizioni a grappolo, contro la città di Sumy, nel nordest dell’Ucraina, la Domenica delle Palme, mentre gli ucraini partecipavano alle funzioni religiose. Almeno 35 persone sono state uccise e 119 ferite nell’attacco, inclusi bambini, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La dichiarazione del G7 doveva condannare l’attacco di Sumy affermando che costituisce la prova che la Russia è determinata a continuare la guerra, secondo quanto riporta sempre Bloomberg.

Dazi, la Cina ordina alle sue compagnie aeree di interrompere le consegne di Boeing

Dazi, la Cina ordina alle sue compagnie aeree di interrompere le consegne di BoeingRoma, 15 apr. (askanews) – La Cina avrebbe ordinato alle sue compagnie aeree di interrompere le consegne di aerei realizzati dal produttore statunitense Boeing e di sospendere, in generale, l’acquisto di attrezzature e componenti per l’aviazione da aziende statunitensi. Lo sostiene oggi l’agenzia finanziaria Bloomberg.


Bloomberg ha riferito inoltre che il governo cinese starebbe valutando di aiutare le compagnie aeree che noleggiano jet Boeing e che si trovano ora ad affrontare costi maggiori. Dietro la mossa, ci potrebbe essere anche un modo per favorire i concorrenti principali del gigante americano, cioè l’europea Airbus e soprattutto il produttore cinese Comac, che ha messo sul mercato il C919, il primo aereo a fusoliera stretta di totale produzione nazionale.


Tra Cina e Stati uniti, dal ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, è partita una feroce guerra commerciale a colpi di dazi e non solo.

Rutte a Odessa con Zelensky: “sostegno della Nato è incrollabile”

Rutte a Odessa con Zelensky: “sostegno della Nato è incrollabile”Milano, 15 apr. (askanews) – “Oggi ho visitato Odessa insieme con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il popolo ucraino ha sopportato così tanto, non ultimo l’attacco russo della Domenica delle Palme a Sumy. Il sostegno della NATO è incrollabile. Continueremo ad aiutare l’Ucraina affinché possa difendersi oggi e scoraggiare future aggressioni, garantendo una pace giusta e duratura”. Lo scrive il segretario generale della Nato Mark Rutte sui social.


Le relazioni tra NATO e Ucraina risalgono ai primi anni ’90 e da allora si sono sviluppate in uno dei partenariati più significativi della NATO. Dal 2014, in seguito all’annessione unilaterale della Crimea da parte della Russia, la cooperazione si è intensificata in aree critiche. Dall’invasione russa su vasta scala nel 2022, la NATO e gli Alleati hanno fornito livelli di supporto senza precedenti.

Usa, l’università di Harvard denuncia ingerenze politiche e sfida Trump sui fondi pubblici

Usa, l’università di Harvard denuncia ingerenze politiche e sfida Trump sui fondi pubbliciNew York, 15 apr. (askanews) – La decisione di Harvard di respingere nuove richieste dell’amministrazione Trump in materia di antisemitismo e gestione interna ha aperto uno scontro senza precedenti tra l’università più ricca degli Usa e il governo federale. La task force della Casa Bianca ha annunciato il congelamento di 2,2 miliardi di dollari in finanziamenti pluriennali, mentre sono in revisione altri 9 miliardi di contratti e sovvenzioni.


Il presidente dell’ateneo Alan Garber ha denunciato un’ingerenza politica che viola la libertà accademica, sostenuto da due studi legali e da esponenti democratici, tra cui Barack Obama. “La decisione dell’università rappresenta un esempio, respingendo un tentativo illegittimo e maldestro di soffocare la libertà accademica”, ha dichiarato l’ex presidente, aggiungendo: “Speriamo che anche altre istituzioni seguano questo esempio”. Le richieste del governo includono la fine dei programmi di diversità, cambi nella governance e limiti al potere decisionale di studenti e docenti.


“Non rinunceremo alla nostra indipendenza né ai nostri diritti costituzionali”, ha scritto Garber. Il blocco dei fondi minaccia ricerca, medicina e sanità pubblica. Harvard ha già annunciato l’emissione di 750 milioni di dollari in obbligazioni per far fronte all’emergenza.