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Camera, presentato il Rapporto Aree interne Campania

Camera, presentato il Rapporto Aree interne CampaniaRoma, 4 dic. (askanews) – Oggi, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, alla presenza dei componenti dell’Intergruppo Parlamentare Sviluppo sud, Aree fragili e isole minori è stato presentato il Rapporto Aree interne Campania, realizzato dal Centro Studi Confindustria Campania – Piccola Industria e dalla commissione speciale Aree interne del Consiglio regionale della Campania. Sviluppato in collaborazione con l’Università degli Studi del Sannio, l’Università degli Studi di Salerno e l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, i contributi sono emersi durante le audizioni tenutesi a Benevento, Avellino, Salerno e Caserta.

“Questa mattina abbiamo tirato le somme di un lungo e importante percorso intrapreso con il Comitato Piccola Industria di Confindustria Campania, nella persona del presidente Pasquale Lampugnale. Nel corso delle audizioni abbiamo analizzato il quadro sociale, economico ed infrastrutturale dei territori, individuato le principali criticità e programmato gli interventi da portare avanti. Dagli incontri sono emersi fabbisogni raggruppati in diverse aree di intervento. La nuova strategia delle aree interne dovrebbe mettere al centro una significativa politica di attrazione degli investimenti e prevedere la realizzazione di nuove infrastrutture viarie e ferroviarie utili a migliorare la mobilità interna del territorio. È necessario valutare una fiscalità di vantaggio premiale per le ZES delle aree interne, articolata in una premialità specifica e in un meccanismo di sgravi contributivi per le imprese che assumono. Dalle audizioni è emersa la necessità di effettuare una sburocratizzazione generale ed una semplificazione dei bandi rivolti sia agli enti locali che alle PMI situate nelle aree interne. Bisogna investire nel rifacimento ed efficientamento sia della rete idrica che di quella fognaria, soprattutto nelle province di Benevento e Avellino e nella produzione di energie da fonti rinnovabili, abbandonando il vecchio modello di tipo estrattivo, dove la ricchezza va nelle mani di pochi e i territori vengono solo depredati. La Regione Campania dovrebbe legiferare in materia di riordino istituzionale e spingere i piccoli comuni con meno di 5mila abitanti ad aggregarsi in modo da migliorare i servizi offerti e di prevederne dei nuovi. Puntare su una strategia basata sul policentrismo potrebbe inoltre decongestionare le aree urbane, spostando nelle aree interne alcuni servizi regionali. Infine, la creazione di un centro di ricerca per lo sviluppo delle aree interne per coordinare, in modo continuo e costante, gli interventi settoriali, di contesto, di ricerca, di formazione e di innovazione sociale da effettuare sul territorio. Si tratta di azioni da realizzare attraverso la convergenza di tutti i livelli di governo, consapevoli che una strategia di sviluppo economico per le aree interne nasce dall’intersezione della prospettiva nazionale con quella locale, quest’ultima capace di cogliere la varietà e complessità della società e del capitale territoriale che le caratterizza”. Lo ha dichiarato il presidente della commissione regionale Aree interne, Michele Cammarano (M5s), a margine della presentazione del Rapporto Aree interne Campania.

Campania, Sangiuliano: De Luca come Wanda Osiris, vuole applausi

Campania, Sangiuliano: De Luca come Wanda Osiris, vuole applausiNapoli, 2 dic. (askanews) – “De Luca mi sembra Wanda Osiris. Gli piace scendere lo scalone e prendere gli applausi”. A dirlo il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, intervistato a Napoli nel corso della prima giornata de Il Riformista.

Commentando le parole pronunciate questa mattina, nella stessa sede, dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che lo ha definito nuovamente “il ministro delle cerimonie”, Sangiuliano ha aggiunto: “De luca è un battutista e mi diverte molto, fa un’ottima imitazione di Crozza, che fa un’ottima imitazione di De Luca. E’ un movimento circolare”. “Non faccio cerimonie – ha replicato l’esponente del governo Meloni – andiamo a vedere cosa abbiamo fatto all’Albergo dei poveri o alla Villa Floridiana”. “Cerco di avere sempre uno standing istituzionale e non replico mai quando si inventano le cose. Se fossi De Luca, mi occuperei più degli ospedali della Campania perché grandi istituti di analisi e associazioni che monitorano la qualità della Campania dicono che che un cittadino su due non riesce a curarsi. E poi mi occuperei della Circumvesuviana. Mi occuperei di queste cose”, ha concluso il ministro.

Regionali, Sangiuliano: sarò ministro fino al 2032, poi pensione

Regionali, Sangiuliano: sarò ministro fino al 2032, poi pensioneNapoli, 2 dic. (askanews) – “Sono candidato, fino a fine mandato, a fare il ministro della Cultura fino a fine del mandato di questo Governo, e poi per altri cinque anni nel secondo governo Meloni fino al 2032. Nel 2032 avrò compiuto 70 anni e me ne andrò serenamente in pensione a scrivere libri”. Così il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, nel corso della prima giornata de Il Riformista in corso a Napoli, rispondendo alla domanda su una sua eventuale candidatura alla presidenza della Regione Campania.

“In ogni caso, ho un leader che si chiama Giorgia Meloni e faccio quello che il mio leader mi dice di fare”, ha aggiunto.

Centrosinistra, Manfredi: alleanza naturale, tema è piattaforma

Centrosinistra, Manfredi: alleanza naturale, tema è piattaformaNapoli, 2 dic. (askanews) – “E’ un’alleanza naturale dal punto di vista elettorale quella tra M5s, Pd e le forze riformiste e socialiste che ci sono, l’ho detto in tempi non sospetti”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, parlando a margine della prima giornata de Il Riformista in corso nella città partenopea.

“In primo luogo perché – ha argomentato l’ex ministro – mi sono candidato con questa alleanza, ho vinto le elezioni con questa alleanza. Quando poi si decise, in maniera sbagliata, di andare alle elezioni separati sono stato uno dei pochissimi che pubblicamente ha detto che era un errore e che in questa maniera si consegnava il Paese alla destra”. Per Manfredi “il tema non è fare questa alleanza, che si deve fare, ma trovare una piattaforma programmatica comune con una proposta alternativa di governo che sia credibile e che davvero possa cambiare l’Italia. Questo è il vero tema, non discutere di un’alleanza, ma cosa fare con questa alleanza”.

Pd, De Luca: tutti capicorrente, unico rinnovatore sono io

Pd, De Luca: tutti capicorrente, unico rinnovatore sono ioNapoli, 2 dic. (askanews) – “Nel Pd dietro ‘Elena’ Schlein oggi ci sono tutti i capicorrente, tutti quelli che stavano in segreteria, che stavano nel governo, e li vedo passeggiare di nuovo sulla scena politica come turisti svedesi, capitati qui per caso. Il che mi porta a ritenere che l’unico vero rinnovatore del Pd sono io”. A dirlo il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervistato a Napoli nel corso della prima giornata de Il Riformista.

“Lo dico fondatamente, non avendo correnti e sottocorrenti, padroni e padroncini. Sono un uomo libero e oggi – ha aggiunto il governatore – un uomo libero è incompatibile con la selezione della classe dirigente del Pd che avviene sulle basi del correntismo”.

Riforme, Renzi: su premierato credo che non abbiano numeri

Riforme, Renzi: su premierato credo che non abbiano numeriNapoli, 2 dic. (askanews) – “L’elezione diretta del premier è una battaglia che noi abbiamo fatto da anni e continueremo a fare, ma ho l’impressione che non abbiano i numeri nemmeno nella maggioranza. Quando Gianni Letta dice le cose che dice, dà un segnale di allarme”. Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva, a Napoli rispondendo a una domanda sul premierato a margine della prima giornata del Riformista.

“Credo che anche questa riforma della Meloni finirà come la riforma Nordio, come il pos o tutte le grandi riforme che Giorgia Meloni ha annunciato, perfette per fare un post su Instagram. La Meloni – ha aggiunto – è la più brava influencer di questo paese, Chiara Ferragni scansati. Giorgia Meloni è la influencer numero uno del Paese, fa dei post incredibilmente fatti bene ma il problema non è quello che scrive su Twitter, il problema è che non scrive una cosa in Gazzetta Ufficiale. Anche sulla riforma finirà con un nulla di fatto, a tarallucci e vino”, ha concluso Renzi.

Pd, De Luca: Schlein poteva essere carta rinnovamento partito

Pd, De Luca: Schlein poteva essere carta rinnovamento partitoRoma, 29 nov. (askanews) – “Elly Schlein poteva essere una carta di rinnovamento del partito, ma le domande che sono rimaste senza risposta sono: chi ha la responsabilità del disastro elettorale che si è verificato per il Pd un anno fa? Chi sono i responsabili? Chi ha deciso per 10 anni i programmi, la linea politica, le alleanze? Si tratta di domande fondamentali oggi ma nessuno se le è poste. E ancora: chi ha consegnato l’Italia a questi che ci governano, ultradestra inconcludente e cialtrona?”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a Rainews 24.

“Per rinnovarsi il Pd deve partire dalle risposte a queste domande. Tutti quelli che hanno la responsabilità del disastro elettorale del Pd e del disastro politico dell’Italia sono rimasti tranquillamente in campo e si presentano come se fossero turisti svedesi capitati qui per caso. Allora o il rinnovamento è una cosa seria e si parla chiaro e si va oltre quelli che hanno la responsabilità del disastro oppure il rinnovamento è una finzione ed è impossibile costruire un’alternativa”, ha aggiunto.

Pd, De Luca: 80% dirigenza non conta nulla, serve rinnovamento

Pd, De Luca: 80% dirigenza non conta nulla, serve rinnovamentoRoma, 29 nov. (askanews) – “Abbiamo un gruppo dirigente nel Pd che, dal mio punto di vista, per l’ 80%, non conta assolutamente nulla, non rappresenta nulla, né nei territori di appartenenza né nelle aree sociali di appartenenza e qualche volta ha difficoltà anche con la grammatica e la sintassi”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a Rainews 24.

“Non mi pare che sia un gruppo dirigente adeguato a candidarsi a a governare l’Italia, molto francamente è necessaria un’operazione di rinnovamento profondo a partire dai territori e se possibile dai risultati prodotti: quello che ho verificato io in questi anni e che più si perdono voti più si va avanti negli incarichi di partito, mi pare un’idiozia”, ha aggiunto.

Violenza donne, Manfredi: sostenere al massimo le vittime

Violenza donne, Manfredi: sostenere al massimo le vittimeNapoli, 27 nov. (askanews) – “Per combattere la violenza contro le donne bisogna sostenere al massimo le vittime, quindi, i nostri centri anti violenza, dare ospitalità, dare reddito alle donne che hanno subito violenza per renderle autonome”. A dirlo il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a margine di un’iniziativa, nella sede del Comune alla quale ha preso parte il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte contro la violenza sulle donne e l’attivazione di centri rifugio in beni confiscati alla criminalità organizzata.

Secondo Manfredi “ai problemi atavici di una cultura patriarcale e maschilista di cui è impregnata la nostra società, oggi si accompagna dal mio punto di vista una grande fragilità della figura maschile, quindi, una competizione permanente con le compagne. Riuscire a gestire la sconfitta è la cosa più difficile che c’è, e molti uomini non sono in grado di gestire la sconfitta. Questo è un lavoro che dobbiamo fare noi, perché solo in questa maniera riusciremo ad avere un rapporto equilibrato con le nostre compagne, con le nostri mogli, con le altre donne. Il rispetto parte dall’equilibrio”, ha concluso il sindaco.

Consiglio comunale di Napoli commemora il presidente Napolitano

Consiglio comunale di Napoli commemora il presidente NapolitanoNapoli, 22 nov. (askanews) – Il Consiglio comunale di Napoli ha commemorato il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella sala dei Baroni del Maschio Angioino, alla presenza dei familiari dell’ex capo di Stato venuto a mancare il 22 settembre scorso.

In apertura della seduta di oggi, dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli e dell’Inno alla Gioia, eseguiti dall’orchestra Scarlatti Young, la presidente del Consiglio, Enza Amato, ha ricordato come “Giorgio Napolitano sia stato un uomo delle istituzioni e fermo custode della Costituzione e della Repubblica, una e indivisibile, come ricordava in ogni occasione celebrativa. Di Napoli, sua città natale, rimarcava sempre le forme di operosità e di capacità realizzatrice su cui fare leva per superare il quadro complessivo di luci e ombre, potenzialità e contraddizioni, senza mai rinunciare ad avere uno spirito di fiducia nell’avvenire della città”. Il sindaco, Gaetano Manfredi, ha ricordato “il forte legame di Giorgio Napolitano con Napoli, alla quale lascia una grande eredità, quella di un grande napoletano sempre presente nei dibattito legato ai valori e alla difesa dei diritti, e di un grande antifascista sempre schierato a difesa della libertà e della democrazia”. “Gli aspetti più importanti della sua figura – ha aggiunto il primo cittadino – sono la dimensione europea del suo pensiero, quello di un’Europa giusta, portatrice di diritti e schierata sempre a difesa della libertà, e il riformismo, la capacità di guardare al futuro rimanendo sempre saldamente ancorati alla difesa della Costituzione”. L’Aula ha poi osservato un minuto di silenzio.