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Calderoli: ok a progetti Comuni confinanti, in arrivo 5 mln

Calderoli: ok a progetti Comuni confinanti, in arrivo 5 mlnRoma, 23 set. (askanews) – “C’è il via libera alla ripartizione del fondo per la valorizzazione e la promozione dei Comuni confinanti con Regioni a statuto speciale per l’annualità 2023, in seguito alle verifiche di rispondenza ai criteri per i vari progetti presentati. Sono in arrivo circa 5 milioni di euro”. Lo annuncia il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.


“Si tratta di risorse preziose a disposizione dei 20 Comuni piemontesi e dei 27 veneti che confinano rispettivamente con Val d’Aosta e Friuli-Venezia Giulia. Un intervento che riteniamo molto importante poiché a sostegno di quei territori che risentono di minore competitività dovuta all’autonomia degli enti locali in Regioni speciali. I contributi garantiti da questa iniziativa vengono infatti destinati al finanziamento di progetti di opere complementari o a copertura di maggiori oneri per opere già finanziate nelle annualità precedenti”, ha proseguito. “Per i bandi dei prossimi anni abbiamo previsto di aumentare il fondo fino a 30 milioni nel prossimo triennio, già reperiti nella scorsa legge di bilancio. La previsione dei contributi a sostegno di queste aree vicine a territori con Statuto speciale, e per questo più attrattivi, è una misura che guarda agli interessi dei cittadini di quelle zone e che dev’essere preservata. Il mio lavoro va esattamente in questa direzione”, ha concluso Calderoli.

Autonomia, De Luca: presto pdl per risorse sanità uguali per tutti

Autonomia, De Luca: presto pdl per risorse sanità uguali per tuttiRoma, 17 set. (askanews) – Sull’autonomia regionale differenziata “dobbiamo fare un’operazione verità: perché ogni volta che si parla di autonomia comincia questa narrazione sul Sud degli straccioni, degli spreconi… Allora io difendo il Sud dell’efficienza, del rigore amministrativo. Noi, Regione Campania, siamo pronti a fare la sfida dell’efficienza nei confronti di tutti e presenteremo una proposta di legge al Parlamento nazionale molto semplice: che preveda che ci siano per la sanità le stesse risorse uguali per ogni cittadino italiano, dal Piemonte alla Sicilia, e che ci siano gli stessi medici e infermieri ogni 1.000 abitanti, dal Piemonte alla Sicilia, siamo d’accordo? La vogliamo fare la sfida dell’efficienza? Bene, noi siamo pronti”. Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in un punto stampa fuori Palazzo Chigi dopo la firma dell’accordo di sviluppo e coesione con il governo.

Autonomia, Calderoli a Regioni: massima collaborazione governo

Autonomia, Calderoli a Regioni: massima collaborazione governoRoma, 12 set. (askanews) – “Il percorso dell’autonomia procede, in linea con quanto previsto dalla legge 86 e nei termini stabiliti dalla Costituzione. Ho informato le Regioni degli ultimi sviluppi e assicuro nuovamente la massima collaborazione da parte del governo, sia per chi ha chiesto di riprendere le trattative, sia per chi vorrà cogliere questa storica sfida nell’interesse del Paese. Responsabilità e trasparenza non tolgono nulla a nessuno, ma possono garantire ai cittadini una maggior efficienza dell’amministrazione pubblica. Questo è e resta il nostro obiettivo principale”. Lo ha detto, in Conferenza Stato-Regioni, il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, dopo aver presentato un’informativa in materia di Autonomia differenziata e relativa agli atti di iniziativa trasmessi dalle Regioni Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto.


Un passaggio istituzionale previsto dalla legge 86/2024, in vigore dal 17 luglio, che fa seguito alle richieste da parte delle suddette Regioni di avviare un negoziato per l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni di autonomia, riprendendo iniziative già intraprese in precedenza. Allo stato attuale, il negoziato è consentito per le 9 materie e gli ambiti di materia non Lep, mentre per le restanti 14 materie Lep i negoziati si potrà avviare dopo la determinazione dei relativi Livelli Essenziali delle Prestazioni e dei relativi costi e fabbisogni standard.


Nel corso della trattazione del punto all’ordine del giorno, la Conferenza delle Regioni ha preso atto dell’informativa senza presentare alcuna osservazione. Calderoli ha presieduto la riunione da remoto perchè influenzato.

Montagna, Calderoli: votazioni concluse, auspicio è Aula a settembre

Montagna, Calderoli: votazioni concluse, auspicio è Aula a settembreRoma, 5 ago. (askanews) – “Sono ufficialmente concluse oggi in commissione Affari Costituzionali del Senato le votazioni degli oltre 250 emendamenti e ordini del giorno al disegno di legge per il riconoscimento e la promozione delle zone montane”. Così il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, uscendo dalla commissione Affari Costituzionali dopo aver partecipato anche ai lavori dell’odierna seduta.


“La legge-quadro si pone l’obiettivo di dare risposte alle esigenze dei territori di montagna, che sono un patrimonio del nostro Paese e vanno non solo salvaguardati ma soprattutto valorizzati. Maggiore tutela dei servizi, a partire da istruzione e sanità; incentivi allo sviluppo e misure a sostegno del tessuto socio-economico per contrastare lo spopolamento e ridurre i divari territoriali, insieme a una precisa definizione di Montagna. Questo è l’impegno del sottoscritto e di tutto il Governo. Ora non resta che il parere della commissione Bilancio, dopodiché potrà essere dato mandato al relatore e la legge-quadro sarà pronta per l’esame dell’Aula di Palazzo Madama. L’auspicio è che per settembre potrà essere calendarizzata”, ha proseguito Calderoli.

Autonomia, dalla Sardegna quarto sì al referendum. Manca solo Puglia

Autonomia, dalla Sardegna quarto sì al referendum. Manca solo PugliaRoma, 17 lug. (askanews) – “Sono orgogliosa che il Consiglio regionale della Sardegna abbia appena approvato la richiesta di referendum abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata. Una norma sbagliata e divisiva che indebolisce la Sardegna, spacca il Paese e aumenta il divario tra le Regioni del Nord e quelle del Sud”. Lo ha dichiarato via sociala la presidente M5s della Sardegna Alessandra Todde dopo l’approvazione da parte del Consiglio Regionale sardo con il voto compatto dei consiglieri del campo largo di due quesiti referendari per abrogare con uno totalmnente e con l’altro parzialmente la legge del Governo che ha introdotto l’Autonomia differenziata fra le Regioni italiane.


“Dopo la Campania, l’Emilia Romagna e la Toscana, anche la Sardegna – ha sottolineato Todde- approva i due quesiti referendari: uno per abrogare totalmente la legge proposta dal Governo e l’altro per stabilire che prima di devolvere qualsiasi funzione, vengano definiti e finanziati i Livelli essenziali delle prestazioni per tutto il Paese.A chi dice che la Sardegna è al sicuro perché è una Regione a statuto speciale, ricordiamo che le risorse vengono anche dalla dimensione nazionale e che, se queste si riducono, saranno di meno anche per la Sardegna, come già è successo. Non accetteremo mai una legge che condanni il popolo sardo all’arretratezza”. “Col voto di 5 consigli regionali – ha concluso la Governatrice della Sardegna- sarà dunque possibile chiedere l’indizione del referendum. Manca solo la Puglia”.

Regioni, Fedriga: pronto anche a un terzo mandato da presidente Fvg

Regioni, Fedriga: pronto anche a un terzo mandato da presidente FvgRoma, 16 lug. (askanews) – “Ad oggi mi candiderei” per un terzo mandato, “ma al di là della mia situazione personale credo che laddove c’è un’elezione diretta con una platea ampia come quella delle regioni debba essere dato al cittadino il diritto di scegliere. Escludere a priori un candidato a una sconfitta”. Lo dice al Sole 24 Ore il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in vetta alla classifica dei consensi tra i presidenti di Regione secondo Governance Poll 2024.


Per il governatore Fvg l’autonomia differenzita rappresenta “un’opportunità per i cittadini perché su determinate materie i territori sono in grado di dare risposte più rapide rispetto a quelle del governo centrale. Sono convinto che non creerà una spaccatura tra Nord e Sud: è falso che anche umiliante ritenere che il Mezzogiorno non sia l’altezza dell’autonomia differenziata”.

Governance Poll 2024: Fedriga (Regioni) e Guerra (Parma) al top

Governance Poll 2024: Fedriga (Regioni) e Guerra (Parma) al topRoma, 15 lug. (askanews) – Il Governance Poll 2024, lo storico sondaggio che misura il consenso di presidenti di Regione e sindaci organizzato da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore, vede due vincitori differenti rispetto all’edizione 2023: il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, con un gradimento del 68% e il sindaco di Parma, Michele Guerra, con un gradimento del 63%.


Per le Regioni il podio è completato da Stefano Bonaccini (Emilia-Romagna, 67%), dimessosi venerdì e ora eurodeputato, e Luca Zaia (Veneto, 66%). Mentre per quel che riguarda i sindaci, Guerra precede il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi (62%), e quello di Ravenna, Michele de Pascale (61%), che sarà il candidato del Pd alla successione di Bonaccini. Un podio tutto di centrosinistra.


Tornando alle regioni, al tradizionale terzetto di testa (Fedriga, Bonaccini, Zaia) che negli anni si sono avvicendati ai vertici del Governance Poll, seguono Vincenzo De Luca (Campania) e il presidente della Calabria, Roberto Occhiuto. Il lombardo Attilio Fontana consolida il risultato ottenuto nel giorno delle elezioni e con il 55% è al 9° posto. In calo il governatore del Lazio Francesco Rocca con il 47,5% si piazza in 11° posizione. Grandi novità nella classifica dei sindaci. Con Guerra, che l’anno scorso si era piazzato al quarto posto, completano il podio Manfredi e de Pascale, seguiti da sette primi cittadini al quarto posto con il 60% del gradimento: Luigi Brugnaro (Venezia), Mario Conte (Treviso), Alessandro Canelli (Novara), Mattia Palazzi (Mantova), Matilde Celentano (Latina), Claudio Scajola (Imperia), Giuseppe Cassì (Ragusa).


In affanno le grandi città, a parte Napoli, con Beppe Sala (sindaco di Milano) che passa dal primo al 19° posto, Stefano Lo Russo (Torino) che non va oltre il 57° posto, mentre a Roma Roberto Gualtieri finisce al penultimo posto in compagnia del primo cittadino di Palermo, Roberto Lagalla.

Dl liste attesa, Boccia (Pd): governo ritiri decreto

Dl liste attesa, Boccia (Pd): governo ritiri decretoRoma, 13 lug. (askanews) – “Apprendiamo che le regioni, comprese quelle governate dal centrodestra, sono pronte al ricorso contro il Dl liste d’attesa che lede le loro competenze in materia di sanità. Del resto è la stessa preoccupazione che è alla base dell’emendamento leghista, a prima firma Romeo, che chiede la soppressione dell’articolo 2 del provvedimento. La maggioranza è evidentemente nel caos, e non solo a causa di questo decreto. Forse sarebbe il caso che Giorgia Meloni ritirasse il provvedimento e il governo venisse in Parlamento a discutere con le opposizioni come risolvere il tragico problema delle liste d’attesa e salvaguardare la sanità pubblica. Noi abbiamo le nostre proposte, contenute nel ddl Schlein e riproposte, attraverso emendamenti, al decreto e siamo pronti a discuterne”. Così il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, commenta la notizia di un possibile ricorso delle regioni contro il Dl liste d’attesa del governo.

Caveri(Conf.Regioni): Governo aumenti Fondo per sviluppo montagne

Caveri(Conf.Regioni): Governo aumenti Fondo per sviluppo montagneMilano, 25 giu. (askanews) – Il coordinatore della Commissione Affari Istituzionali – Politiche della Montagna della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Luciano Caveri (Assessore Valle d’Aosta), è stato oggi audito dalla Commissione 1ª del Senato in merito al disegno di legge sulle “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane”. Caveri ha chiesto, “in primo luogo, un impegno del Governo ad aumentare le risorse del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane per gli interventi di competenza delle Regioni, quantomeno per un importo pari a quanto attualmente destinato alla copertura delle misure di fiscalità” di cui ai capi III, IV e V del Disegno di legge e che valgono, ad oggi, circa 100 milioni di euro.


Si è aggiunta anche la richiesta al Ministero di valutare di notificare la legge ai sensi degli aiuti di Stato, al fine di agevolare l’accesso alle misure di fiscalità anche agli imprenditori agricoli nell’ambito del regime de minimis. Caveri ha, inoltre, rappresentato la necessità di coinvolgere le Regioni nel processo di elaborazione della Strategia per la montagna italiana (Smi), che deve essere complementare e sinergica alle altre Strategie già presenti o in fase di predisposizione a livello nazionale e regionale, quali la Strategia nazionale per le Aree interne e le Strategie regionali per lo sviluppo sostenibile. “In qualità di coordinatore della Commissione politiche per la montagna in seno alla Conferenza delle Regioni”, ha affermato Caveri nel corso dell’audizione, “rappresento la posizione unitaria delle Regioni su temi che riteniamo essere prioritari. È necessario giungere quanto prima all’approvazione del Disegno di legge, molto atteso dalle Regioni, che consentirà altresì, a stretto giro, di aggiornare l’elenco dei Comuni montani sulla base di criteri chiari ed oggettivi, quali l’altimetria o la pendenza, a favore dei quali dirottare le importanti risorse del Fosmit”.

Sindaci Asmel: Anac è Autorità Nazionale Aumento Complicazioni

Sindaci Asmel: Anac è Autorità Nazionale Aumento ComplicazioniRoma, 20 giu. (askanews) – Anac produce complicazioni e non semplificazioni e in occasione del suo decennale occorre che le forze politiche si interroghino sul suo futuro, non per comprimere il ruolo dell’Anticorruzione, ma perché esso venga gestito con più efficienza e incisività. Questi i principali risultati della rilevazione realizzata da Notosondaggi per conto di Asmel, la seconda Associazione dei Comuni cui aderiscono 4.467 Enti in tutt’Italia.


In particolare, il 65% degli intervistati ritiene che l’azione di Anac sarebbe più efficace e incisiva se orientata verso una maggiore semplificazione delle procedure. Il 53% del campione ritiene poi che le troppe funzioni attribuite ad Anac siano la causa della scarsa efficienza dell’Anticorruzione. Il 75% dei Comuni concorda con la scelta Asmel di proporre un riassetto delle sue funzioni perché il ruolo di Anticorruzione venga svolto con più efficienza e incisività. “La prevenzione della corruzione si realizza innovando i modelli organizzativi degli Enti pubblici per introdurre buone prassi e maggiore consapevolezza del problema. Ma le innovazioni si affermano con approccio collaborativo e pervasivo, mai prescrittivo. Anac si segnala invece per la cosiddetta Vigilanza collaborativa, un ossimoro tipico di quel bigottismo normativo frutto della cultura del sospetto, che produce solo appesantimenti delle procedure comunali e allontana le semplificazioni richieste da anni a gran voce dai Sindaci. Occorrerebbe imporre ai funzionari Anac un congruo periodo di distacco presso gli Enti locali perché conoscano il funzionamento delle realtà ove lo Stato è più vicino ai cittadini e l’entità dei danni causati dall’approccio centralista e dirigista dell’Autorità”, sottolinea Francesco Pinto, segretario generale Asmel.


“Dei 50 Stati che aderiscono al Progetto GRECO (gruppo d’etats contre la corruption), Usa compreso solo Italia e Messico si sono dotati di una struttura autonoma che si occupa di Anticorruzione e non siamo certo in buona compagnia. Tutti gli altri hanno individuato strutture interne agli Enti pubblici con compiti di coordinamento, formazione e diffusione di buone prassi, senza incidere sulle competenze delle varie strutture esistenti (forze di polizia, magistratura, Corte dei Conti, Ispettorati vari). L’esperienza maturata da Anac non va dispersa, anzi l’Autorità può meglio focalizzarsi sulla prevenzione della corruzione liberandosi dei troppi conflitti di interesse che la caratterizzano”, incalza Massimo Balducci consulente Asmel e docente emerito di Teoria delle organizzazioni complesse. “È urgente una riflessione sul riassetto di funzioni e competenze di Anac. Sono troppe le funzioni confluite in ANAC: Vigilanza, Indirizzo, Segnalazione, Irrogazione sanzioni, Precontenzioso e gestione del contenzioso, Arbitrato, Gestione unica del Sistema di digitalizzazione degli appalti. ASMEL rappresenta l’unica realtà associativa italiana, che da anni sottolinea l’inadeguatezza e la scarsa autorevolezza di ANAC, come percepita dai Sindaci italiani. Anche se oggi comincia a farsi strada la consapevolezza del problema, siamo tuttora gli unici a denunciare che il Re è nudo e ciò rappresenta una delle ragioni del grande successo in termini di adesioni alla nostra associazione da parte di Sindaci per la cui maggioranza, come emerge dal Sondaggio, Anac andrebbe ribattezzata come Autorità Nazionale per l’Aumento delle Complicazioni”, conclude Giovanni Caggiano, presidente Asmel.