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Autonomia, De Luca: a Roma per combattere questa legge truffa

Autonomia, De Luca: a Roma per combattere questa legge truffaRoma, 16 feb. (askanews) – “Basta perenderci in giro. L’autonomia fatta così, consentendo alle Regioni ricche di incamerare il residuo fiscale a costo zero per il bilancio dello Stato e autorizzando le Regioni più ricche a stipulare contratti integrativi nella sanità, portano a uccidere il Sud. E lo stesso si può dire per il mondo della scuola. Siamo di fronte a una legge truffa e siamo qui per combatterla”. Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, parlando dal palco alla manifestazione a Roma contro l’autonomia differenziata e per chiedere lo sblocco dei Fondi di Sviluppo e Coesione davanti a centinaia di sindaci arrivati dal Meridione.


“La manifestazione di oggi è per ricordare a Meloni e a tutto il Governo che i cittadini del Sud sono abituati a camminare a testa alta e non piegata come peccatori. La dignità del Sud non è in vendita, meno che mai quella della Campania e di Napoli. Il presidente del Consiglio, invece, ha dimostrato di non avere dignità politica”, ha aggiunto De Luca.

Autonomia, De Luca: a Roma per operazione verità, spacca l’Italia

Autonomia, De Luca: a Roma per operazione verità, spacca l’ItaliaRoma, 16 feb. (askanews) – “Siamo qui a Roma perché dobbiamo fare un’operazione verità, spiegare bene che al Sud oggi come oggi arrivano meno risorse: abbiamo il 25% in meno di spesa sanitaria, abbiamo meno posti letto, meno medici e questa storia deve finire. Noi riteniamo di non togliere neanche un euro alle regioni del Nord. Le regioni sviluppate sono la ricchezza dell’Italia e dobbiamo sostenerle, ma la spesa aggiuntiva va indirizzata al Sud”. Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, arrivando alla manifestazione a Roma contro l’autonomia differenziata e per chiedere lo sblocco dei Fondi di Sviluppo e Coesione, davanti a centinaia di sindaci arrivati dal Meridione.


“L’autonomia differenziata non aiuta a recuperare il divario tra nord e sud, significa spaccare l’Italia in due e tradire l’unità del paese. Noi siamo contro questo contro Risorgimento. E la testa su questo non la piegheremo mai”, ha sottolineato il presidente della regione Campania.

Autonomia, De Luca: calpesta Sud, Meloni chieda scusa su fondi Fsc

Autonomia, De Luca: calpesta Sud, Meloni chieda scusa su fondi FscRoma, 16 feb. (askanews) – “L’autonomia calpesta e offende il Sud. Meloni deve chiedere scusa perché questi fondi erano destinati in primo luogo al Sud, e gli accordi di coesione andavano fatti innanzitutto con le regioni del Sud invece che con tutte le regioni del Nord”. Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, arrivando alla manifestazione a Roma contro l’autonomia differenziata e per chiedere lo sblocco dei Fondi di sviluppo e coesione.


“Se pensa che la dignità del Sud sia in vendita si sbaglia, la manifestazione di oggi serve a ricordare a Giorgia Meloni e a tutti che la dignità del Sud non è in vendita. Quindi chieda scusa perché sta bloccando risorse essenziali per creare lavoro”, ha aggiunto.

Province, de Pascale a Salvini: ok su rilancio, ma fatti concreti

Province, de Pascale a Salvini: ok su rilancio, ma fatti concretiRoma, 15 feb. (askanews) – “Apprezziamo le parole del ministro Salvini, che da sempre sostiene l’importanza delle Province, ma non si tratta di reintrodurre le Province, che non sono mai state cancellate e non hanno mai smesso di amministrare i territori, quanto piuttosto di garantire i fondi per assicurare le funzioni fondamentali, tra cui la manutenzione delle strade. Invece, nonostante l’allarme lanciato dall’Upi sullo squilibrio dei bilanci provinciali che si attesta a 841 milioni, il Governo nella manovra 2024 ci ha assegnato ancora un taglio di 350 milioni per i prossimi cinque anni”. Così il commento del presidente di Upi, Michele de Pascale, alle dichiarazione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini durante il Question time al Senato.


“Taglio che, su bilanci in squilibrio, non può che avere impatto sui servizi, e quindi sui cittadini. Fermo restando che, dai dati Istat sull’incidentalità, non sono le strade provinciali quelle in cui si verificano più morti, ma le strade urbane, la sicurezza dei cittadini deve essere la priorità: per questo, nonostante le scarse risorse su cui le Province dal 2014 ad oggi hanno dovuto fare affidamento, la manutenzione e la messa in sicurezza delle strade e delle scuole sono stati i capitoli di spesa su cui si sono concentrati i bilanci. Quanto alla riforma, ringraziamo il ministro Salvini per avere ancora una volta sottolineato l’urgenza di intervenire a correggere gli errori della Legge 56/14: le stesse parole il ministro le aveva espresse con nostro apprezzamento all’Assemblea Upi nell’ottobre scorso. Ora occorre passare ai fatti: per questo speriamo che l’appello del Ministro serva a far riprendere i lavori sui disegni di legge bloccati in Senato ormai da diversi mesi”, ha aggiunto.

Città 30/h, Lepore risponde a Salvini: aspettiamo confronto Anci

Città 30/h, Lepore risponde a Salvini: aspettiamo confronto AnciBologna, 14 feb. (askanews) – Continua il botta e risposta tra il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, dopo l’introduzione dei limiti dei 30 chilometri orari in gran parte delle strade cittadine. Una decisione contestata da Salvini che nei giorni scorsi ha scritto al primo cittadino emiliano per avere ragguagli sulla Direttiva emanata dal Mit l’1 febbraio, che prevede la possibilità di derogare al limite di 50 chilometri orari solo in presenza di precise condizioni.


“Caro Ministro, ho ricevuto con piacere la sua lettera e al riguardo la informo che abbiamo avviato un’analisi della Direttiva”, ha spiegato Lepore. Vogliamo “verificarne al meglio le correlazioni con i provvedimenti da noi attuati”. Intanto, ha fatto sapere il sindaco, “restiamo in attesa di una comunicazione da parte di Anci che consenta un confronto anche con le altre città che hanno in questi anni attuato provvedimenti di istituzione di Zone 30”.

Autonomia, Calderoli: strada tracciata, continueremo a percorrerla

Autonomia, Calderoli: strada tracciata, continueremo a percorrerlaRoma, 14 feb. (askanews) – “L’autonomia è stata incardinata in commissione Affari Costituzionali e con l’avvio della discussione generale procede nel suo percorso anche alla Camera, muovendo i suoi primi passi a Montecitorio. Una nuova tappa dell’iter parlamentare, dopo un approfondito esame e il via libera del Senato”. Lo dichiara il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli (Lega), al termine della seduta di commissione Affari costituzionali alla Camera che ha visto l’incardinamento del ddl e l’avvio della discussione generale.


“La strada è tracciata e continueremo a percorrerla – aggiunge Calderoli – con la stessa convinzione di sempre e l’obiettivo di rinnovare il Paese, riducendo i divari e garantendo i servizi essenziali nel segno di responsabilità, trasparenza e buona amministrazione dei territori”.

Autonomia, ddl Calderoli incardinato in commissione alla Camera

Autonomia, ddl Calderoli incardinato in commissione alla CameraRoma, 14 feb. (askanews) – Il disegno di legge Calderoli per l’attuazione dell’autonomia regionale differenziata, già approvato il 23 gennaio scorso in prima lettura dal Senato, è stato incardinato in commissione Affari costituzionali alla Camera. Presente il ministro della Lega Roberto Calderoli, firmatario del ddl.


I relatori saranno tre: i capigruppo di Forza Italia e di Fratelli d’Italia nella stessa commissione, Paolo Emilio Russo e Alessandro Urzì, e Alberto Stefani, presidente della commissione parlamentare per l’attuazione del Federalismo fiscale (nonché segretario regionale della Lega in Veneto). Per le decisioni relative alla tempistica dei lavori e al percorso delle audizioni, prevedibilmente più snello di quello durato diversi mesi a palazzo Madama, sarà l’ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali a definire il calendario.

Montagna, Calderoli incontra guide alpine: confronto sempre positivo

Montagna, Calderoli incontra guide alpine: confronto sempre positivoRoma, 13 feb. (askanews) – “Questa mattina al ministero incontro positivo e molto proficuo con una delegazione di rappresentanti delle guide alpine, accompagnati dall’europarlamentare Alessandro Panza, per un confronto sui dettagli della nuova legge sulla Montagna e le strategie da mettere in campo. La valorizzazione e tutela delle professioni montane è un impegno che mi sono preso fin dall’inizio, e che è già previsto all’interno del provvedimento. Raccogliere spunti e suggerimenti da professionisti del mestiere è sempre utile per approfondire il tema, garantendo che le normative siano adeguatamente attualizzate, soprattutto per un ambito come questo che è in continua evoluzione. Una volta che la nuova legge sarà realtà, avremo modo di sviluppare questi argomenti nel miglior modo possibile”. Lo rende noto il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, al termine dell’incontro con Martino Peterlongo, presidente del collegio nazionale delle guide alpine, e Fabrizio Pina, presidente del collegio regionale delle guide alpine Lombardia.

Pnrr, online progetti Comuni su sito Rappresentanza italiana Ue

Pnrr, online progetti Comuni su sito Rappresentanza italiana UeRoma, 13 feb. (askanews) – Dare visibilità ai progressi nell’attuazione del Pnrr a livello locale. È questo l’obiettivo della mappa online creata dalla Commissione Europea che riporta i progetti conclusi o in corso di attuazione da parte dei soggetti attuatori sul territorio. La piattaforma per l’inserimento dei progetti è attiva ed aperta ai contributi di Comuni e Città Metropolitane. Secondo il Segretario Generale dell’Anci, Veronica Nicotra, “si tratta di uno strumento importante che consente di valorizzare i tanti progetti già conclusi o in via di conclusione grazie allo straordinario impegno dei Comuni”.


Come Anci ha più volte sottolineato, i Comuni sono tra i più dinamici soggetti attuatori del Pnrr. Per i 35 miliardi in gestione (al netto delle risorse delle Città Metropolitane), a gennaio 2024 erano state attivate circa 230 mila gare per un valore di 32,7 miliardi, dei quali 12,1 erano già aggiudicati. Nel 2023 i Comuni hanno speso per investimenti 16 miliardi di euro, con un incremento del 90% rispetto al 2017. Per questo l’Anci incoraggia Comuni e Città Metropolitane a inserire nella mappa i propri progetti già conclusi o in avanzato stato di realizzazione (per cui sia stato aperto il cantiere). Per inserire i progetti è possibile accedere al sito della Rappresentanza italiana della Commissione Europea, dove sarà possibile inserire direttamente sulla piattaforma EUSurvey i dati relativi ai progetti o, in alternativa, reperire l’indirizzo mail cui inviare tutte le informazioni.


Non c’è limite al numero di progetti che si possono segnalare, ed è possibile inviare le proposte in qualsiasi momento e per tutta la durata dell’attuazione del Pnrr. La mappa verrà aggiornata ogni tre mesi con tutte le proposte ricevute fino a quel momento.

Autonomia, Anci Calabria: Lep finanziati con fabbisogni standard

Autonomia, Anci Calabria: Lep finanziati con fabbisogni standardRoma, 13 feb. (askanews) – L’autonomia differenziata “non potrà esistere senza le risorse necessarie e senza i Lep, da finanziare non con l’iniquo criterio della spesa storica, ma attraverso i fabbisogni standard”. E’ questa la posizione dell’Anci Calabria ribadita oggi al termine di un’iniziativa dei sindaci per ribadire le istanze dei Comuni calabresi rispetto al disegno di legge approvato dal Senato, su cui a breve si pronuncerà la Camera.


“L’Anci non ha una connotazione politica e rappresenta tutti i sindaci e tutte le amministrazioni dei 7.134 Comuni italiani” che vi aderiscono. Questa è la premessa del documento unitario, consegnato ai prefetti delle cinque province calabresi, con cui l’Anci Calabria ha chiesto al governo e al Parlamento che siano previste “risorse ingenti e, soprattutto, certe” in materia di “autonomia differenziata”, che – si legge nel testo, firmato dalla presidente, Rosaria Succurro, “non potrà esistere, fintanto che non verranno garantiti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale i Livelli essenziali delle prestazioni: i Lep, che dovranno essere finanziati non più attraverso l’iniquo criterio della spesa storica, ma attraverso i fabbisogni standard”. Nel documento, l’Anci Calabria sottolinea al governo e al Parlamento la necessità inderogabile di evitare “squilibri territoriali” e di “non aumentare la sperequazione tra Nord e Sud”, per cui – avverte la stessa associazione dei Comuni – “servono risorse ingenti e, soprattutto, certe”.


Inoltre, l’Anci Calabria “esprime preoccupazione perché il finanziamento di questa riforma, che richiederà una copertura di decine e decine di miliardi di euro, potrebbe andare a erodere alcuni capitoli della spesa pubblica già assai compulsati negli ultimi anni”. “I sindaci calabresi vigileranno con estrema attenzione affinché i diritti sociali e civili siano garantiti a tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale e affinché sia impedita la possibilità di fare intese, ai sensi dell’articolo 116 della Costituzione, senza il preventivo finanziamento integrale di tutti i Livelli essenziali delle prestazioni”, assicura l’Anci Calabria.