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Dl elezioni, Decaro (Anci): non stravolgere sistema ballottaggi

Dl elezioni, Decaro (Anci): non stravolgere sistema ballottaggiRoma, 13 mar. (askanews) – “Abbiamo appreso che in sede di discussione sulla conversione in legge del decreto elezioni è stato presentato un emendamento che, se approvato, cancellerebbe i ballottaggi per l’elezione dei sindaci nei comuni sopra i 15mila abitanti in caso di raggiungimento di un quorum del 40 per cento da parte di uno o più candidati”. Lo dichiara il presidente dell’Anci, Antonio Decaro.


“Noi non crediamo che uno stravolgimento della legge sull’elezione diretta dei sindaci possa essere ipotizzato senza interpellare i comuni, come invece è accaduto per altri provvedimenti nella logica della leale collaborazione tra istituzioni”, aggiunge. “Speriamo che la proposta venga ritirata, anche perché andrebbe a intaccare alle fondamenta un sistema che fino a oggi ha funzionato nell’interesse dei cittadini”, conclude.

I sindaci a Fitto: su accordi Fsc ascoltate Città metropolitane

I sindaci a Fitto: su accordi Fsc ascoltate Città metropolitaneRoma, 11 mar. (askanews) – Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, e il coordinatore delle Città metropolitane, Dario Nardella, a nome dei sindaci delle 14 Città metropolitane riuniti a Roma, hanno inviato una lettera al ministro Fitto per sollecitare il coinvolgimento nella definizione degli accordi per la coesione che vengono sottoscritti in queste settimane con le Regioni.


“Il Fondo per lo sviluppo e la coesione – scrivono Decaro e Nardella – è una delle principali fonti di investimento pubblico nel nostro Paese. La legge prevede che nelle Regioni nel cui territorio sia presente una Città metropolitana gli accordi di coesione contengano una previsione relativa alle risorse a esse destinate”. Ciò nonostante, i sindaci rilevano che nella stragrande maggioranza dei casi gli accordi siano stati fin qui sottoscritti tra governo e Regioni “senza concordare gli interventi previsti dalle Città metropolitane”.


“Per questo sarebbe opportuno – conclude la lettera – avere un quadro generale del rispetto di quanto previsto nella norma, anche al fine di coordinare al meglio con le progettualità e gli investimenti in corso ad esempio nel PNRR. Le formalizziamo la richiesta dell’Anci per un incontro su questo teme e più in generale sulla riforma della politica di coesione”.

Dl Pnrr, Anci: recepite richieste Comuni, nessuno stop ai cantieri

Dl Pnrr, Anci: recepite richieste Comuni, nessuno stop ai cantieriRoma, 4 mar. (askanews) – “Siamo soddisfatti dell’esito di questa lunga vicenda, che per alcuni mesi aveva suscitato incertezze intorno ai progetti del Pnrr affidati ai Comuni dopo che 10 miliardi del Piano europeo erano stati spostati su altri settori. Oggi infatti possiamo dire che tutti i finanziamenti sono stati recuperati facendo ricorso ad altri Fondi statali, come l’Anci aveva chiesto, e che quindi nessun cantiere in nessuno degli ottomila Comuni italiani interessati dovrà fermarsi”. Lo dichiara il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, commentando la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Pnrr.


“Ma il risultato va oltre l’integrale copertura di quanto era stato stanziato – aggiunge Decaro -, infatti il governo ha recepito altre richieste avanzate dai Comuni italiani. Le procedure semplificate che avevamo conquistato per i progetti Pnrr rimarranno le stesse anche per i progetti ora tornati sotto il finanziamento ordinario. I ministeri competenti rimarranno gli stessi, evitando così di dover rifare e duplicare iter burocratici già completati, così come il sistema di rendicontazione. Abbiamo anche ottenuto una norma che chiedevamo da tempo, cioè la possibilità che i sindaci vengano nominati commissari speciali per la realizzazione di opere eventualmente in ritardo, come già è previsto nel campo dell’edilizia scolastica”. “Ora – conclude il presidente dell’Anci – dovremo impegnarci affinché il ricorso ai Fondi nazionali non abbia come paradossale conseguenza la riduzione di altri finanziamenti destinati ai Comuni per investimenti legati a piccole opere, alla tutela del territorio e alla ricostruzione. Sarebbe autolesionista, per l’Italia, frenare la corsa agli investimenti ora che i Comuni hanno confermato di essere gli enti pubblici più efficaci ed efficienti nella realizzazione di opere pubbliche utili ai cittadini e ai territori”.

Autonomia, Calderoli: da prime audizioni pregiudizi ideologici

Autonomia, Calderoli: da prime audizioni pregiudizi ideologiciRoma, 4 mar. (askanews) – “Dal primo ciclo di audizioni sull’autonomia, con ‘esperti’ invitati dalla sinistra, emergono con chiarezza pregiudizi puramente ideologici, un allarmismo immotivato e fantasiose ipotesi di pericolo che evidentemente sono figlie di un’avversione politica alla riforma. Sembrava quasi di essere a un comizio delle opposizioni. Dopo aver ascoltato anche tutte le audizioni in Senato, penso dovrò ricorrere ancor di più alla pazienza di Giobbe”. Lo dichiara in una nota il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, commentando le prime audizioni in commissione Affari costituzionali alla Camera sul Ddl per l’attuazione dell’autonomia regionale diferenziata.


“Peraltro da un professore – aggiunge Calderoli – ci si aspetta la conoscenza e la scienza, non dei comizi o peggio ancora delle contumelie, men che meno l’arroganza di sentirsi su un piedistallo e paventare giudizi di analfabetismo costituzionale verso parlamentari eletti, senza aver mai amministrato neanche un condominio. Prima di fare politica e lanciarsi in giudizi avventati, forse certi professoroni dovrebbero quantomeno mettersi alla prova con le elezioni e farsi eleggere in Parlamento”. “Io nel dubbio continuerò a portarmi il Maalox ma inizio ad essermi stancato di sentire certa sinistra con l’eterno ‘chiagne e fotte’ di partenopea memoria. La storia italiana parla chiaro: il centralismo ha creato e alimentato divari ma, grazie all’autonomia, finalmente si potrà invertire questa tendenza. C’è chi preferisce fare audizioni a reti unificate con i signori del No a tutto, pur di bloccare il cambiamento e la crescita del Paese. Al contrario, il Governo intende rinnovare il Paese nel segno di trasparenza, responsabilità, buona amministrazione e attraverso la garanzia di Lep e servizi, su tutto il territorio nazionale e nell’interesse di tutti i cittadini”, conclude il ministro.

Pnrr, De Pascale (Upi) vede Fitto: condivisa urgenza semplificazioni

Pnrr, De Pascale (Upi) vede Fitto: condivisa urgenza semplificazioniRoma, 29 feb. (askanews) – Semplificazioni per accelerare i flussi di spesa, un monitoraggio costante dello stato di attuazione dei progetti per intervenire a risolvere per tempo le criticità e l’apertura di un dialogo sul profilo tecnico con la struttura del Ministero per consentire alle Province di contribuire a pieno all’attuazione del PNRR e di portare a termine gli oltre 1.750 cantieri per nuove scuole sicure, moderne e accoglienti. È questo l’esito dell’incontro avuto oggi tra il Presidente di UPI Michele de Pascale e il Ministro della Coesione e del PNRR Raffaele Fitto, richiesto dalle Province per un confronto sulle misure previste dal decreto approvato dal Governo per il nuovo recovery.


“Abbiamo posto al Ministro tre questioni su cui le Province chiederanno di intervenire nell’iter di conversione del decreto – sottolinea il Presidente de Pascale – misure per rafforzare la capacità amministrativa; risorse espressamente dedicate alle Province per la digitalizzazione; norme per semplificare e velocizzare la spesa degli investimenti, che è rallentata da procedure burocratiche lente e complesse. Abbiamo presentato al Ministro Fitto i risultati di un monitoraggio svolto in questi giorni, da cui risulta che sui 3 miliardi di investimenti assegnati alle Province, a causa del costo dei materiali e dell’energia c’è stato un aumento di circa il 30%, coperto solo per la metà dagli strumenti fino ad ora introdotti dal Governo. Per coprire questi ulteriori 150 milioni, che non possono pesare sui bilanci delle Province, chiediamo di consentire in automatico l’utilizzo delle economie di gara, di prevedere l’accesso al fondo prosecuzione delle opere pubbliche per tutti gli enti che ne dimostrino la necessità, di responsabilizzare non solo i soggetti attuatori, ma anche le amministrazioni centrali, a rilasciare le validazioni necessarie per ottenere la liquidazione degli stati di avanzamento dei lavori in tempi idonei. Su questi temi, su cui il Ministro Fitto ha mostrato condivisione – conclude il Presidente di UPI – apriremo un confronto tecnico con la struttura del Ministero, per cercare di trovare insieme le soluzioni possibili già in questo decreto”.

Sardegna, Fedriga: faccio migliori auguri di buon lavoro a Todde

Sardegna, Fedriga: faccio migliori auguri di buon lavoro a ToddeTrieste, 28 feb. (askanews) – “Faccio i migliori auguri di buon lavoro alla presidente Todde, che farà parte della Conferenza delle Regioni. Non l’ho chiamata ma le ho mandato un telegramma”. Così Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, alla trasmissione ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio1.


In Sardegna, ha aggiunto, “c’è stata un’incongruenza tra il voto del centrodestra, che è maggioritario in questa tornata elettorale in Sardegna, e il voto al candidato presidente. Penso che ci sarà il tempo di fare tutte le analisi del caso. Dobbiamo considerare il lato negativo di avere perso, su questo non c’è dubbio, e il dato positivo che il centrodestra è ancora maggioranza in Sardegna”, ha concluso Fedriga.

Sardegna, Rocca: voto Cagliari indicativo, buon lavoro a Todde

Sardegna, Rocca: voto Cagliari indicativo, buon lavoro a ToddeRoma, 28 feb. (askanews) – “Ad Alessandra Todde faccio sicuramente un in bocca al lupo perché è un lavoro enorme e difficile. Credo però che il voto della coalizione parli chiaro, va scomposta l’analisi del voto e poi i voti che sono mancati alla persona. Sono l’ultimo a poter dare un giudizio non conoscendo le politiche territoriali sarde, certo il voto a Cagliari è indicativo. Io son comunque incoraggiato dai voti della coalizione”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a margine di un evento all’ospedale San Giovanni di Roma, parlando del voto in Sardegna.

Regionali, Conte: accordi ovunque possibili, ci stiamo lavorando

Regionali, Conte: accordi ovunque possibili, ci stiamo lavorandoRoma, 28 feb. (askanews) – “Ci stiamo assolutamente lavorando, vogliamo favorire gli accordi ovunque possibile, ma adesso più che di Piemonte e Basilicata parliamo di Abruzzo, perché è la competizione elettorale più imminente”. Così il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto se la vittoria alle regionali in Sardegna renda più agevole una intesa col Pd in altre regioni al voto.


“Dobbiamo concentrarci – ha aggiunto, parlando a margine di un convegno sul salario minimo – con tutto il nostro impegno, tutta la nostra credibilità, sull’Abruzzo”.

Province, il 29 settembre election day di II livello

Province, il 29 settembre election day di II livelloRoma, 23 feb. (askanews) – Saranno 41 le Province che andranno al voto tutte insieme in una unica giornata il 29 settembre prossimo, con elezioni di secondo livello, ma il numero potrebbe aumentare a seguito degli esiti della prossima tornata elettorale amministrativa. A stabilirlo è l’emendamento al Dl Elezioni, richiesto da Upi, approvato ieri dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato.


“Ringraziamo i Senatori per avere ascoltato la nostra richiesta – dichiara in una nota il presidente di Upi Michele de Pascale – che ha l’obiettivo di permettere a tutte le Province di poter affrontare la prossima tornata elettorale, che riguarda un gran numero di enti, in maniera ordinata e riconoscibile su tutto il territorio. L’emendamento dà attuazione all’accordo che abbiamo siglato in Conferenza Stato Città con il Ministro per l’Interno, Piantedosi, e il Ministro per gli Affari regionali, Calderoli che differiva la scadenza degli organi provinciali in quelle Province in cui oltre il 50% dei Comuni saranno chiamati al voto in giugno”. “Purtroppo – prosegue De Pascale -, il modello elettorale delle Province, confuso e pieno di lacune, costringe a continui interventi straordinari e la disparità di anni di mandato tra Presidente di Provincia, che resta in carica 4 anni, e consigli provinciali, che invece durano 2 anni, obbliga a tenere elezioni praticamente ogni anno. Per questo ci auguriamo che la sensibilità mostrata dal Senato nell’accogliere questa richiesta si traduca a breve in una piena presa di responsabilità nel portare a termine quella riforma che ormai aspetta da dieci anni. Occorre restituire alle Province un sistema di voto diretto all’altezza di una istituzione della Repubblica e assicurare stabilità nella governance e funzioni, con risorse e personale adeguati, per garantire ai cittadini un sistema amministrativo locale più efficiente”.


L’emendamento approvato ieri al DL Elezioni prevede l”Election day’ al 29 settembre 2024 per le Province che avrebbero dovuto svolgere le elezioni a fine luglio o all’inizio di agosto, prorogando il mandato dei Presidenti e dei consiglieri in carica fino al rinnovo degli organi.

Assemblee regionali, Aurigemma (Lazio) nuovo Coordinatore Conferenza

Assemblee regionali, Aurigemma (Lazio) nuovo Coordinatore ConferenzaRoma, 22 feb. (askanews) – Questa mattina i Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, riuniti in Assemblea Plenaria presso il Consiglio regionale della Toscana, ospiti del Presidente Antonio Mazzeo, hanno eletto Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio, nuovo Coordinatore.


“È un ruolo importante che penso debba essere scevro da influenze politiche – ha commentato il Presidente Aurigemma – Noi dobbiamo ribadire con forza la centralità della Assemblee legislative e il diritto di poter rappresentare i nostri territori. Voglio ringraziare il Coordinatore uscente Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto: la mia intenzione è continuare la strada da lui intrapresa in questi anni. La nostra squadra può avere un peso se possiamo essere uniti per poter rappresentare al meglio i nostri cittadini”. È stato eletto come Vice Coordinatore Filippo Mancuso, Presidente del Consiglio regionale della Calabria, ed è stata riconfermata come Vice Coordinatrice Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.


È stato rinnovato anche il Comitato di Coordinamento, composto da: Quintino Pallante, Presidente del Consiglio regionale del Molise. Marco Squarta, Presidente del Consiglio regionale dell’Umbria. Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio regionale della Toscana. Claudio Soini, Presidente della Consiglio della Provincia autonoma di Trento. Stefano Allasia, Presidente del Consiglio regionale del Piemonte. Roberto Paccher, Presidente del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige.


Le nuove deleghe ai Coordinamenti sono state così ripartite: Affari europei: Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto. Valutazione delle Politiche pubbliche: Alberto Bertin, Presidente del Consiglio regionale della Valle d’Aosta. Commissioni e osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e promozione della legalità: Carmine Cicala, Presidente del Consiglio regionale della Basilicata. Regioni a statuto speciale e delle Province autonome: Roberto Paccher, Presidente del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige. Responsabile rapporti con i Co.Re.Com.: Quintino Pallante, Presidente del Consiglio regionale del Molise. Difesa civica e gli organi di garanzia: Gennaro Oliviero, Presidente del Consiglio regionale della Campania. Commissioni salute: Gianmarco Medusei, Presidente del Consiglio regionale della Liguria. Pari opportunità e rappresentanza di genere: Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Lavoro e sicurezza: Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio regionale della Toscana.


Infine sono stati eletti membri della rappresentanza delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome in seno al Comitato delle Regioni: Gaetano Galvagno, Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, come membro titolare. Federico Romani, Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, come membro supplente. Mauro Bordin, Presidente del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia, come membro supplente. Hanno partecipato anche Loredana Raia, Vice Presidente delegata del Consiglio regionale della Campania, Dino Latini, Presidente del Consiglio regionale delle Marche, e Loredana Capone, Presidente del Consiglio regionale della Puglia. I Presidenti, anche in occasione dei trenta anni di vita della Conferenza, nel procedere alla elezione del nuovo Coordinatore della Conferenza hanno ribadito che: il rinnovo di mandato degli organi debba, innanzitutto, corrispondere ad una presa d’atto di condivisione dei temi e delle finalità della missione istituzionale propria delle Regioni e delle Assemblee legislative di cui la Conferenza è espressione di valorizzazione e unità. Il loro impegno per la crescita e la valorizzazione del ruolo delle Assemblee legislative e delle Regioni così come delineato dalla Carte costituzionale che all’art. 5 sancisca “la Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento”. In particolar modo, si impegnano a lavorare sui seguenti temi: a) armonizzazione delle politiche legislative; b) valorizzazione delle policy connesse ai temi cosiddetti sensibili; c) riordino del numero dei consiglieri regionali al fine di garantire efficacia, funzionalità e dignità del lavoro di un’Assemblea legislativa prevedendo un loro incremento. L’attuale assetto ha comportato per le Regioni cosiddette medio-piccole un impedimento all’efficacia e alla stabilità delle attività delle commissioni consiliari. Ribadiscono l’impegno, al di là dell’appartenenza politica e del rapporto con l’Esecutivo, a tutelare ogni posizione che sia coerente con il miglioramento dell’assetto istituzionale del rapporto Stato-Regioni.