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Siccità, Todde: governo Meloni tratta Sardegna da Regione di serie B

Siccità, Todde: governo Meloni tratta Sardegna da Regione di serie BRoma, 15 ott. (askanews) – “È vergognoso che il governo Meloni non consideri un’emergenza la siccità che sta colpendo duramente la Sardegna. È inaccettabile che le nostre richieste vengano sottovalutate e che la Sardegna venga ancora una volta considerata una Regione di serie B. Il Governo nazionale deve assumersi le sue responsabilità nei confronti del comparto agro-pastorale sardo che è vitale per l’economia isolana”. Così la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, sui social.


“Con la delibera dell’11 settembre scorso abbiamo chiesto con urgenza che il Governo si esprimesse sulle eccezionali avversità atmosferiche subite tra novembre 2023 e giugno 2024. Sapete come ha risposto il Ministero dell’Agricoltura? Non ci sarà alcun supporto. La Sardegna dovrà cavarsela da sola. La Sicilia invece ha avuto un trattamento diverso, ricevendo l’accesso al fondo di solidarietà nazionale. Una disparità di trattamento che deve essere giustificata”, aggiunge. “Questa decisione non tiene conto delle difficoltà reali che affrontano i nostri agricoltori colpiti dalla siccità e da eventi meteorologici estremi. Continueremo a batterci affinché venga riconosciuta la gravità della situazione perché la Sardegna e i suoi agricoltori meritano aiuto e rispetto”, conclude.

M5s, Todde: Grillo fa ciò che gli viene meglio, il comico

M5s, Todde: Grillo fa ciò che gli viene meglio, il comicoRoma, 8 ott. (askanews) – “Grillo fa ciò che gli viene meglio: il comico”. Lo ha detto la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, rispondendo ai cronisti a Bruxelles, dopo il post ironico ieri del fondatore di M5s ‘basta ambientalismo, sì al carbone del Sulcis’. “Alla fine quello che è importante è che si dimostri di conoscere la Sardegna e Grillo non la conosce, altrimenti avrebbe detto che abbiamo stanziato fino al 2030 quasi un miliardo di euro, che stiamo promuovendo le comunità energetiche nell’autoconsumo. Noi la transizione energetica la vogliamo fare fortemente”, ha aggiunto Todde.


“Il tema è non trasformare il paesaggio e l’ambiente della Sardegna che sono unici e identitari in un paesaggio industriale. Bisogna dare delle regole su dove si devono fare gli impianti e noi stiamo cercando di darle”, ha proseguito la presidente sottolineando che si devono sfruttare le aree industriali, le cave dismesse e le miniere. “Vogliamo fare una transizione che tenga conto di come è fatta la Sardegna per esempio investendo su l’idroelettrico che è la più grande batteria naturale che abbiamo a disposizione”, ha continuato. “Vogliamo avere una parte attiva, vogliamo produrre energia, come regione vogliamo essere un produttore grossista di energia in maniera tale da avere uno strumento diretto per poter abbattere il prezzo della bolletta dei cittadini e delle imprese”, ha detto ancora Todde.

Sardegna, Grillo ironico: basta ambientalismo, sì carbone Sulcis

Sardegna, Grillo ironico: basta ambientalismo, sì carbone SulcisRoma, 7 ott. (askanews) – “Finalmente un po’ di verità su questo ambientalismo da strapazzo: e basta con il vento, il sole, il fotovoltaico! Ci vuole il carbone! Abbiamo capito finalmente che ci vuole il carbone anche un po’ zolforato come quello di Sulcis. Dobbiamo fare una grande rivoluzione in Sardegna!”. Lo ha scritto Beppe Grillo in un post pubblicato sul suo sito dal titolo ‘Chiudete i ventilatori che c’è vento’.


“Innanzitutto proibire i pattini a remi, solo a motore, e i braccioli per i bambini solo col motorino! Proibire le barche a vela, basta con ‘sto vento! Bombole di gas, gpl o metano per friggere, altro che elettrico, basta! Bisogna proibire il trekking, camminare solo a piedi, rovinano i sentieri con quegli scarponi! E poi proibire le biciclette, il ciclista non fa aumentare il PIl, sta bene di salute e si ammala meno, perchè sono questi i veri responsabili, avete capito? Vento, sole, mare, sono tutte invenzioni dei movimenti ambientalisti fasulli, non c’è nessun effetto serra!”, ha proseguito Grillo. “Non spegnete più i motori a gasolio, vedrete che il gasolio andrà giù di prezzo se ne consumiamo di più; fatemi la cortesia, teneteli accesi di notte, tutti i motori, è una meraviglia. Ed infine dobbiamo proibire le fonti d’acqua, usare solo acqua in bottiglia, che viene prodotta con l’energia del carbone! Non perdetevelo questo momento! Facciamo una rivoluzione straordinaria in Sardegna!”, ha concluso ironicamente.

Aerei, FI: Sardegna tagliata fuori da rotte internazionali

Aerei, FI: Sardegna tagliata fuori da rotte internazionaliRoma, 7 ott. (askanews) – “Dal 27 ottobre la Sardegna sarà tagliata dalle rotte internazionali”. L’allarme viene lanciato dal deputato e responsabile del dipartimento Insularità di Forza Italia, Ugo Cappellacci, e dal consigliere regionale, Ivan Piras, che preannunciano un’interrogazione, rispettivamente al ministro dei Trasporti e all’assessore regionale.


“Il sistema, voluto dalla Regione, che vede l’ingresso di Aeroitalia preclude a chi viaggia da e per la Sardegna la possibilità di fare un unico biglietto per le rotte internazionali e di programmare le coincidenze. In concreto, i passeggeri rischiano, oltre alla duplicazione del titolo di viaggio, una vera e propria odissea, vedendosi costretti a ritirare i bagagli a Roma e Milano per fare un nuovo imbarco, e nuovi controlli, per il volo successivo, con una dilatazione dei tempi che in molti casi determinerebbe l’impossibilità di partire per tempo”, evidenziano i due esponenti azzurri. ù “Un semplice ritardo del viaggio o nella consegna dei bagagli, ipotesi tutt’altro che rara, farebbe saltare del tutto l’itinerario. Il che sarebbe un grave danno per chi viaggia per motivi di salute, di studio, di lavoro e anche per il settore turistico. Poiché la Giunta regionale sul tema continuità aerea appare in uno stato confusionale grave, ci rivolgiamo anche al Governo affinché si trovi, anche sollecitando un accordo tra privati, una soluzione a un problema che rischia di isolare ulteriormente la Sardegna”, concludono Cappellacci e Piras.

Autonomia, Todde: Lep tornino al centro dell’agenda politica nazionale

Autonomia, Todde: Lep tornino al centro dell’agenda politica nazionaleRoma, 7 ott. (askanews) – “Vogliamo che i Lep tornino al centro dell’agenda politica nazionale”. Lo ha detto la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, nel corso della riunione con la Commissione parlamentare per le questioni regionali, convocata a Cagliari nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sulla determinazione e sull’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali.


“I Lep sono l’unica vera misura dell’efficienza dello Stato nel garantire i diritti civili e sociali. Non possiamo accettare che, dopo oltre 20 anni dalla loro introduzione, siano ancora solo parole sulla carta”, ha proseguito. “La Sardegna, purtroppo, è una regione che continua a essere fortemente penalizzata sull’istruzione, sulle infrastrutture, sulla occupazione. Ma non é stato tanto importante condividere il cahier de doleance che tutti noi ben conosciamo quanto far capire alla Commissione che senza le risorse necessarie siamo fermi alla teoria”, ha sottolineato.


“La realtà che viviamo è aggravata da un modello di finanziamento basato su una ‘spesa storica’ che non risponde alle esigenze attuali dei territori. Questo sistema non fa altro che cristallizzare le disuguaglianze, lasciando regioni come la nostra sempre più indietro. Vogliamo che i Lep tornino al centro dell’agenda politica nazionale. La loro definizione deve essere basata su reali fabbisogni standard, non su vecchi criteri che hanno già dimostrato di essere inadeguati. La determinazione dei LEP è fondamentale per assicurare che i cittadini della Sardegna abbiano gli stessi diritti di quelli di regioni più ricche. Diritti come l’accesso al lavoro, all’istruzione, alla salute e alla mobilità devono essere garantiti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale”, ha continuato Todde. “Non si può più accettare che la definizione dei LEP venga utilizzata solo come uno strumento per favorire l’autonomia differenziata di alcune regioni a discapito di altre. Un milione e 300 mila cittadini hanno già firmato contro questo progetto, e 4 Regioni hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale. Dobbiamo ascoltare queste voci. Bisogna creare un sistema in cui ogni Regione, anche quelle più periferiche e meno sviluppate, abbia pari dignità. È urgente istituire un tavolo permanente in cui tutte le Regioni siano coinvolte nella definizione dei LEP, per garantire una vera equità territoriale. Il nostro futuro non può dipendere dai giochi politici. Deve essere basato sul rispetto dei diritti di tutti i cittadini, senza alcuna distinzione”, ha concluso.

Ambiente, M5s: in Sardegna modello virtuoso di transizione

Ambiente, M5s: in Sardegna modello virtuoso di transizioneRoma, 24 set. (askanews) – “Come più volte ribadito al ministro Fratin, la Regione Sardegna gestirà la propria transizione ecologica e rispetterà gli impegni presi dal punto di vista energetico e sulla decarbonizzazione. La legge voluta dalla giunta Todde sulle aree idonee ha come obiettivo quello di fermare la speculazione e bloccare il consumo selvaggio di suolo, finanziando l’autoproduzione, le comunità energetiche, l’autoconsumo e tagliando le bollette dei sardi con uno stanziamento di circa 700 milioni fino al 2030. Siamo orgogliosi di aver presentato un modello virtuoso di transizione ecologica basato sullo sviluppo sostenibile, sulla tutela dell’ambiente, sul rispetto del suolo, del paesaggio, dei territori e dei cittadini sardi”. Così in una nota congiunta i parlametari sardi del M5s, Ettore Licheri, Sabrina Licheri ed Emiliano Fenu.


“Sarebbe apprezzabile se il ministro, prima di giudicare un testo di legge, si impegnasse a leggerlo e a comprenderlo integralmente evitando di rilasciare dichiarazioni stonate che denotano scarsa conoscenza della materia. È chiaro quanto Fratin sia in evidente imbarazzo perché il suo partito in Sardegna continua a ripetere che non ci sono aree idonee nonostante abbia governato per 5 anni. La Sardegna non si farà più calpestare ma gestirà la propria transizione ecologica”, concludono.

Licheri (M5s): Sardegna capofila nella transizione sostenibile

Licheri (M5s): Sardegna capofila nella transizione sostenibileRoma, 20 set. (askanews) – “La Sardegna, grazie alla tenacia della Presidente Alessandra Todde, è la prima regione italiana a proporre una legge sulle aree idonee per l’installazione di fonti rinnovabili, in netto anticipo rispetto alla scadenza prevista dal Governo”, è quanto afferma in una nota la senatrice M5s, Sabrina Licheri.


“La delibera approvata ieri in Giunta è un ottimo segnale sia per l’isola sia per le imprese. In questo modo, si potrà perseguire una transizione energetica sostenibile rispettosa dell’ambiente e delle attività produttive della Sardegna”, aggiunge. “E’ finita l’epoca della speculazione selvaggia. Grazie a questa legge, infatti, cittadine e imprese potranno produrre la propria energia grazie anche all’investimento di 700 milioni di euro da qui fino al 2030. Comunità energetiche, impianti fotovoltaici, accumuli di energia elettrica per l’autoconsumo sono solo alcuni degli interventi con i quali la Sardegna potrà essere presto autonoma dal punto di vista energetico. Una sfida che consentirà di arrivare gradualmente, e in maniera sostenibile verso una vera transizione che tenga conto del benessere di tutti”, conclude.

Autonomia, Todde: il governo alimenta lo scontro con le Regioni

Autonomia, Todde: il governo alimenta lo scontro con le RegioniRoma, 18 set. (askanews) – “La Sardegna, come anche Toscana, Puglia e Campania, continueranno la loro battaglia contro l’autonomia differenziata nonostante il governo decida di costituirsi direttamente nel giudizio. Una scelta che conferma la volontà da parte dell’esecutivo di alimentare lo scontro con le Regioni. La Sardegna ha presentato il ricorso nel solo interesse dei cittadini e restiamo in prima fila contro chi vuole spaccare l’Italia e indebolire la Sardegna. Non lo permetteremo”. Così la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, replica alla decisione del governo.

Autonomia, Todde: fronte del no si allarga, su Lep presa in giro

Autonomia, Todde: fronte del no si allarga, su Lep presa in giroRoma, 5 set. (askanews) – “La battaglia contro l’autonomia leghista è appena iniziata e abbiamo già ottenuto importanti risultati. Non solo siamo riusciti a mobilitare oltre un milione di persone ma il fronte del no si allarga. La Cei ha mosso delle critiche più che condivisibili. Confindustria sta dando voce ai tanti imprenditori spaventati, moltissimi del Nord”. Così la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde (M5s), in un’intervista al Quotidiano di Puglia.


“Faccio una provocazione da ex imprenditrice: mentre il governo si muove alla cieca cercando miliardi necessari per garantire i Lep, nella manovra finanziaria non ci saranno risorse per le imprese, il Sud e le isole non saranno tutelati e verranno nuovamente dimenticati i giovani. Meloni si tiene lontana dal dibattito ma sa perfettamente quanto Salvini sia in grado di destabilizzare il governo in caso di sconfitta”, aggiunge. “Arriverà il momento in cui emergeranno le contraddizioni interne a Fratelli d’Italia, un partito che storicamente non ha mai avallato riforme di questo genere ma che oggi, sotto ricatto pur di approvare il premierato, si presta a spaccare il Paese. Vergognoso”, sottolinea.


“Siamo ancora in attesa di capire quante risorse servono affinché i Lep siano garantiti. Per i Lep che richiedono copertura e finanziamento si possono impegnare risorse nei limiti permessi dai vincoli di bilancio e ciò deve essere assicurato a tutte le Regioni. Senza questa copertura le funzioni rimangono prerogativa statale non regionale. Ecco perché è una presa in giro nonostante Zaia, Fontana e Calderoli dichiarino il contrario”, afferma Todde.

Sardegna, Todde: Salvini vuole trasformarci in discarica nucleare

Sardegna, Todde: Salvini vuole trasformarci in discarica nucleareRoma, 21 ago. (askanews) – “Mentre il governo Meloni impugna la nostra legge, indispensabile per tutelare e salvaguardare l’ambiente e il paesaggio della Sardegna, leggo con estremo imbarazzo le dichiarazioni del ministro Salvini che vorrebbe trasformare la Sardegna nella discarica nucleare d’Italia”. Lo ha scritto su Facebook la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde.


“La maggioranza uscente – quella composta da Lega e FdI – negli ultimi 5 anni di governo – è l’accusa lanciata dalla governatrice sarda – non ha fatto nulla per fermare la speculazione energetica. Tutt’altro. Ha dato l’ok definitivo per quasi tutti quegli impianti che oggi diversi esponenti del centrodestra criticano a testa bassa perché ‘non necessari e dannosi per il territorio sardo’”. (segue)