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Musica, esce l’album “Along Time” di Mainetti, Pinciani, Buttà

Musica, esce l’album “Along Time” di Mainetti, Pinciani, ButtàRoma, 9 feb. (askanews) – ‘Along Time’ (titolo che può essere letto sia come ‘Nel corso del tempo’ che ‘Un lungo tempo’) è un viaggio tra anni di esperienze musicali, in particolare nella musica applicata, cioè legata ad un particolare progetto, di cui il compositore pluripremiato Stefano Mainetti e il duo formato dal violoncellista Luca Pincini e dalla pianista Gilda Buttà sono figure di riferimento assoluto.


“Questa antologia racconta soprattutto l’incontro di tre anime – dice Stefano Mainetti – la cui sensibilità artistica e umana si è intrecciata nel corso del tempo e ha resistito al suo trascorrere, come allude il titolo dell’album”. Mainetti, il cui catalogo conta, dagli anni Ottanta a oggi, oltre cento colonne sonore, ha scelto due straordinari interpreti, ai quali lo lega una lunghissima frequentazione umana ed artistica, per eseguire alcune delle sue partiture scritte per il cinema, il teatro, la televisione. L’album contiene inoltre un brano che esula dal mondo della musica per immagini, “Tango per Maria”, scritto nel 2004 per la nascita della figlia.


I brani presenti nell’album sono stati scelti con un doppio criterio: che fossero tecnicamente adatti ad essere eseguiti dai soli violoncello e pianoforte, e che vedessero già in partenza la presenza di uno o di entrambi gli artisti. Luca Pincini e Gilda Buttà vantano carriere eclettiche, con collaborazioni e registrazioni che spaziano dal grande schermo al teatro, fino alla Musica assoluta, in particolare quella di Ennio Morricone, col quale hanno avuto una trentennale unione professionale. Along Time non è quindi solo un’antologia, ma la celebrazione di un legame unico, che oltrepassa il solo aspetto artistico, in cui le visioni compositive di Mainetti incontrano l’intensità esecutiva dei due musicisti, creando un dialogo profondo e irripetibile tra autore e interpreti.


Gli interpreti: Stefano Mainetti Compositore e direttore d’orchestra frequenta a Roma il Conservatorio di Santa Cecilia dove conclude il corso di composizione con lode e menzione d’onore. Ha un Master in Musica per film ed e? laureato in Scienze Politiche con una tesi pubblicata sull’influenza del culto wagneriano. Ha insegnato Composizione applicata al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma ed e? uno dei fondatori dell’ACMF, Associazione Compositori Musica per Film. È stato allievo di Giorgio Caproni, uno dei maggiori poeti italiani del ‘900 che con il suo insegnamento non convenzionale ha influenzato la sua formazione musicale e artistica. Tra le sue opere figurano le colonne sonore di The Shooter di Ted Kotcheff, Silent Trigger e Tale of the Mummy (miglior colonna sonora al 18° Fantafestival), entrambe dirette da Russell Mulcahy. Ha inoltre vinto il premio CineMusic del Ravello Festival per la miglior colonna sonora della serie televisiva Rai Orgoglio. È uno dei compositori dell’album Abbà Pater, realizzato per celebrare il Giubileo del 2000, che ha ottenuto 5 dischi d’oro e 2 di platino. Sue le musiche per The Word of Promise, audiodramma statunitense sulla Bibbia con le voci di quattro Premi Oscar. Il suo lavoro per il disco Alma Mater gli e? valso una nomination come “Album dell’Anno” ai Classic Brit Awards. Mainetti è compositore e co-produttore di Tu es Christus, album dedicato alla beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, con la partecipazione di Andrea Bocelli e Placido Domingo. È inoltre autore dell’opera Rendering Revolution, esperienza di “musica aumentata” presentata al MAXXI di Roma, che ha ricevuto la menzione d’onore dal Conservatorio di Santa Cecilia per l’elevato valore scientifico e artistico.


Gilda Buttà A sei anni ha iniziato gli studi con il padre violinista, diplomandosi al Conservatorio di Milano, all’eta? di sedici anni. La carriera concertistica l’ha portata a suonare per le piu? importanti istituzioni, sia come solista sia in formazioni cameristiche, in tutta Europa, Stati Uniti, Sud America, Giappone, Corea, Cina, Russia e Israele. Con il violoncellista Luca Pincini, suo marito nella vita e partner artistico, c’è un’intesa speciale, basata tanto sulla curiosita? quanto sul rigore delle scelte musicali. Gilda Buttà per oltre 30 anni ha collaborato con Ennio Morricone, registrando il pianoforte nella maggior parte delle colonne sonore di film quali La leggenda del pianista sull’oceano (Novecento), Canone inverso, Love affair – Un grande amore, Gli intoccabili, Frantic, Casualties of war – Vittime di guerra, Il papa buono, Bugsy e molti altri. Ha affiancato Morricone nei suoi più importanti concerti in tutto il mondo. È anche assidua interprete della Musica assoluta di Morricone, che le ha dedicato la composizione “Catalogo” . Luca Pincini Ha studiato violoncello con insegnanti quali Rocco Filippini, Franco Maggio Ormezowsky e Misha Maisky. Laureato con lode, si e? perfezionato nelle accademie di Santa Cecilia di Roma e Chigiana di Siena. E’ stato Primo Violoncello nelle maggiori orchestre italiane, come il Teatro La Fenice di Venezia, il Maggio Musicale di Firenze, il Teatro dell’Opera di Roma, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Dedito agli stili, alle sperimentazioni e alle contaminazioni piu? disparate, si è esibito in tutto il mondo. Egli stesso e? autore di composizioni originali. Con la moglie, la pianista Gilda Buttà, si esibisce in uno sconfinato repertorio. Per decenni, come solista, ha affiancato Ennio Morricone, eseguendo sia la sua Musica assoluta sia quella per il cinema e seguendolo nei concerti in tutto il mondo. Lo stesso Morricone gli ha dedicato la composizione Monodia per violoncello solo. Insegna violoncello al Conservatorio Statale di Musica “L. Refice” di Frosinone.

Centro Sperimentale Cinematografia ricorda il regista Stefano Landini

Centro Sperimentale Cinematografia ricorda il regista Stefano LandiniRoma, 7 feb. (askanews) – Il Centro sperimentale di Cinematografia ricorda con grande affetto il regista Stefano Landini, scomparso a 61 anni il 6 febbraio, “ex allievo e tra i collaboratori più amati”. “Stefano “Lando” Landini ci ha lasciati, dopo aver combattuto con grande forza contro il male che lo aveva colpito un paio di anni fa”, scrive il CSC in un comunicato, ricordando il regista, sceneggiatore e montatore, autore di film come “7/8” (2007), “Stolen Moments” (2024) e “Cocktail Bar – Storie Jazz di Roma, di note, di amori” (2018), quest’ultimo dedicato allo storico locale jazz della Capitale Music Inn.


“La scomparsa di Stefano Landini è per chiunque lavori e abbia vissuto il Centro, una perdita dolorosa, sia sul piano professionale che umano – ha detto la Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia Gabriella Buontempo – come Presidente, mi unisco al rammarico e alla tristezza di chi ha avuto la possibilità di conoscerlo e di apprezzarne le grandi passioni (il cinema, il jazz), i numerosi documentari e cortometraggi e soprattutto l’attaccamento alla nostra Scuola e alla Cineteca”. Così lo ricorda Fabio Rosi che è stato allievo di corso al CSC negli stessi anni di Landini: “Stefano era una delle anime più belle fra tutti quelli che hanno popolato e permeato di sé il Centro Sperimentale di Cinematografia, Stefano era l’allegro sorriso e la disarmante bontà sempre presenti. Cineasta e cinefilo, da bambino faceva cortometraggi in Super 8 e giocava ‘ai soldatini’con i fotogrammi dei film, come Spielberg e Tornatore. Ma la sua smisurata passione era per Kubrick, cui aveva dedicato scritti e documentari. Crediamo che nessuno, tra dipendenti, docenti, allievi e collaboratori del CSC degli ultimi trent’anni, possa dire di non avere una storia, anche semplicemente un aneddoto, che lo leghi o lo coinvolga con Stefano”.


Allievo di Regia nel Biennio ’88-90 (quello della riapertura con Lina Wertmuller, dopo l’incendio che aveva parzialmente distrutto alcune strutture dell’Ente), era rimasto legato al Centro dopo il diploma, prima come collaboratore e poi come dipendente, pur continuando a lavorare ai suoi progetti personali, tra cui diversi cortometraggi e due lungometraggi, “7/8” e il fresco di stampa “Stolen Moments”. Colonna portante della Scuola Nazionale di Cinema, nell’organizzazione ed assistenza tecnica ai Corsi, addirittura con ogni singolo allievo, lascia un vuoto professionale, ma soprattutto umano, realmente incolmabile. Era davvero di tutti. Aveva dedicato moltissimo del suo tempo a filmare e montare interviste e incontri dedicandosi con immensa passione anche al settore comunicazione del CSC. “I suoi filmati rimangono nei nostri archivi a documentare la storia del Centro Sperimentale nonché la storia del cinema italiano”, scrive ancora il Centro. Celebri le numerose poesie scherzose dedicategli dai suoi colleghi, tra cui una che, parafrasando Carducci e ironizzando sulla vanità, ad un certo punto gli fa esclamare con (finto) puntiglio: “Ho fatto un film su Stanley / pretendo i vostri omaggi! / Non odo nei paraggi / fanfare ad acclamar…”. “Ecco, Stefano caro, qui al Centro Sperimentale di Cinematografia d’ora in poi risuonerà per sempre nei nostri cuori quella fanfara di affetto e gratitudine per aver condiviso con noi il tuo cammino”, scrivono al CSC.


Un ricordo di Luca Pallanch: “Stefano Landini era un inguaribile ottimista. Vedeva una luce nell’oscurità più buia. Amava la musica, il ritmo e le atmosfere del jazz, inseguiva i fantasmi dei grandi Maestri. La vita per lui era un set, in cui ogni sua avventura acquisiva una dimensione epica e il Centro Sperimentale di Cinematografia era il suo palcoscenico naturale. Vi era entrato da ragazzo per perseguire il suo sogno, poi, una volta diplomato, ha preferito reiterare il gioco, continuando imperterrito a frequentare quei corridoi e quelle aule, mischiato con la sua inseparabile macchina da presa a allievi più giovani di lui solo per l’anagrafe. Non se n’è mai andato dal Centro, per la gioia di docenti, dipendenti e collaboratori, con i quali ha condiviso ogni sua impresa. Solo ogni tanto spariva, per girare un film o un documentario, sacrificando ferie e tempo libero e trasformando quel gesto individuale, quasi rivoluzionario dell’impiegato-regista, in un rito collettivo. Già provato nel fisico, ma mai nell’animo, ha voluto donare il suo ultimo film agli amici del Centro Sperimentale, regalando a tutti nella scorsa primavera l’emozione di ‘un ultimo spettacolo’, come in un film di Peter Bogdanovich. Stolen Moments, attimi rubati al destino e consegnati al ricordo. Sarai sempre con noi, Stefano”. Ha voluto ricordarlo anche Pupi Avati, un regista che Landini ammirava e con il quale condivideva la passione per il jazz: “Stefano ha vissuto gli ultimi tempi della sua vita solo per portare a conclusione il suo film dandogli le sempre più esigue energie. Ho vissuto con lui la nascita di quel progetto al quale presi parte, ho vissuto con l’ultima proiezione di Stolen Moments in un Cinema stracolmo di amici. Al termine ci siamo abbracciati con la sensazione che lui aveva portato a compimento quel piccolo film che per ingenuità è poesia lo avrebbe rappresentato per sempre. Se ne è andato uno degli esseri umani migliori fra i tanti che ho conosciuto nella mia lunga vita”.


(copyright foto Centro Sperimentale Cinematografia)

Al Quarticciolo a Roma “Al-go-ritmo d’autore”, ispirato a Pirandello

Al Quarticciolo a Roma “Al-go-ritmo d’autore”, ispirato a PirandelloRoma, 7 feb. (askanews) – Ispirato a Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, in “Al-go-ritmo d’autore”, al Teatro Biblioteca Quarticciolo l’8 febbraio alle 21 e il 9 febbraio alle 17, Roberto Scappin e Paola Vannoni (quotidiana.com) reinterpretano per la prima volta a Roma un grande classico alla luce dell’odierno avanzamento tecnologico.


Si tratta del secondo capitolo del progetto “7 note in cerca d’autore (Trilogia sul vedersi vivere)” ideato e scritto da Scappin e Vannoni. Un lavoro che ritrova nei Sei personaggi, laddove l’autore evidenzia il pericolo di essere se stessi, di affrontare il confronto e l’inevitabile conflitto, uno dei temi centrali della ricerca artistica di quotidiana.com. Dalla traccia dell’opera di Pirandello, abitata da personaggi con una storia carica di drammaticità, prendono forma due entità del nostro tempo, generate dall’Intelligenza Artificiale: AL e GO, due algoritmi con sembianze umane, non privi del libero arbitrio; due esseri alla ricerca di emozioni e di una “verità”, di cui il loro creatore/autore li ha privati.


Gli algoritmi rappresentano l’anima razionale dell’AI che, attraverso il deep learning (apprendimento profondo), apprendono automaticamente le informazioni secondo le impostazioni prefissate. E AL e GO, i due algoritmi protagonisti di questo spettacolo, giocano e vengono giocati dalle parole come tutti, scoprendo di non comprendere i simboli che chiamiamo cultura e i saperi che vanno oltre i dati. Sentirsi esclusi è una delle maggiori fonti di sofferenza.


Sperimentando la propria vulnerabilità, scoprono di non poter creare qualcosa di nuovo e inaspettato. Non hanno capacità critica, non hanno immaginazione. AL e GO non cercano il loro autore. Cercano ciò che l’autore non gli ha dato. Il dubbio, l’incertezza, la paura, la riflessione, la passione, l’errore. Quotidiana.com tratta da sempre temi che emergono dall’esperienza di ogni giorno, dalla riflessione sui tempi che stiamo vivendo e che appaiono dominati dalla necessità di apparire e di rispettare le convenienze. Con il loro linguaggio pacato ma serrato, surreale ma ben innestato nella realtà, offrono il quadro di un mondo in cui appare sempre più difficile essere autenticamente sé stessi.


Domenica 9 febbraio, al termine della replica, si svolgerà un incontro con la compagnia nell’ambito del progetto Staffetta critica, mediato dal critico Graziano Graziani.

Film di Verdone “Compagni di scuola” diventa uno spettacolo teatrale

Film di Verdone “Compagni di scuola” diventa uno spettacolo teatraleRoma, 6 feb. (askanews) – “Compagni di Scuola”, liberamente ispirato al celebre film del 1988 di Carlo Verdone, diventa uno spettacolo teatrale in scena al Nuovo Teatro Orione di Roma dal 13 febbraio al 9 marzo 2025. Diretto da Giancarlo Fares e prodotto da Lea Production, adattamento di Sara Valerio, porta sul palco una commedia che mescola nostalgia, ironia e riflessioni sull’amicizia e sul tempo.


Nel cast: Stefano Ambrogi, Emy Bergamo, Sara Valerio, Gigi Palla, Marco Blanchi, Annalisa Favetti, Leonardo Bocci, Mattea Cirillo, Stefano Thermes, Pietro Romano e Marta Gagliardi. Lo spettacolo teatrale riprende l’essenza del film, narrando le vite di un gruppo di ex compagni di scuola, riunitisi dopo molti anni. Una giornata di festa che gradualmente si trasforma in un’occasione per fare i conti con il passato ed il presente. Durante l’incontro, tra battute ironiche e momenti di riflessione, emergono i sogni infranti e le delusioni, ma anche la consapevolezza che il tempo e le esperienze hanno modificato tutti in modo irreversibile.


Biglietti disponibili online sul sito ufficiale del Nuovo Teatro Orione e su Ticketone.

Arriva (finalmente) al Sistina di Roma il musical “Tootsie” di Piparo

Arriva (finalmente) al Sistina di Roma il musical “Tootsie” di PiparoRoma, 5 feb. (askanews) – Cresce l’attesa per il debutto a Roma del Musical “Tootsie” firmato e adattato in italiano da Massimo Romeo Piparo che, forte del grande successo di pubblico e critica ottenuto nel tour iniziato lo scorso novembre, vedrà la prestigiosa presenza di Robert Horn, autore del libretto e vincitore del Tony Award per questo titolo, e di David Yazbek, autore della colonna sonora e dei testi di “Tootsie” oltre che di “The Full Monty” e candidato al Tony Award per la colonna sonora di entrambi i titoli, che voleranno a Roma dagli Stati Uniti proprio per assistere alla Première di giovedì 13 febbraio al Teatro Sistina e applaudire l’adattamento italiano della loro “creatura” firmato da Piparo.


Prodotto da PeepArrow Entertainment in collaborazione con Il Sistina, “Tootsie” – tratto dal famoso film del 1982 di Sydney Pollack con l’indimenticabile interpretazione di Dustin Hoffman – sarà in scena a Roma fino al 9 marzo con due nuove settimane di programmazione, aggiunte per far fronte alla grande richiesta del pubblico del Teatro Sistina che ha già acquistato 10mila biglietti per un totale complessivo, in questa prima parte del tour, di quasi 50mila spettatori. Divertente, romantico e con una irresistibile vena dissacrante che fa sorridere ma anche riflettere, “Tootsie”- in scena per la prima volta in Italia – è interpretato dall’inedita ma affiatatissima coppia formata da Paolo Conticini, già protagonista acclamato di successi come “Mamma Mia!” e “The Full Monty”, ed Enzo Iacchetti che torna finalmente al Musical dopo il grande successo personale ottenuto nei panni di Zazà ne “Il Vizietto”. Sul palco, con un grande cast di artisti, le scenografie di Teresa Caruso, le coreografie di Roberto Croce, i costumi di Cecilia Betona, le luci di Umile Vainieri, il suono di Stefano Gorini, l’Orchestra dal vivo diretta dal Maestro Emanuele Friello.


“Come sempre il Teatro arriva più in fondo e in modo più diretto al cuore dei temi fondamentali della nostra società”, afferma Massimo Romeo Piparo. “In un momento in cui si fa tanto parlare (o urlare) di temi così delicati e sensibili come ‘sessismo’, ‘patriarcato’, ‘identità’, Tootsie, con leggerezza e grande ironia, oltre che con la ineguagliabile forza della musica, li rappresenta in modo chiaro e deciso, affidando a poche ma significative indimenticabili battute la prova di quanta confusione ci sia ancora oggi tra ‘essere’ e ‘apparire’. Nella versione teatrale si aggiunge anche una caustica e pungente critica all’intero mondo dello show business in cui – purtroppo – la differenza tra i sessi è ancora marcatamente segnata. La mia versione italiana – continua Piparo – tiene fedelmente conto dell’indirizzo dato dagli autori e ne esalta tutta l’ironia e la rinnovata comicità, integrandola grazie anche alla grande ispirazione che una inedita e strepitosa coppia di attori come Conticini e Iacchetti mi hanno fornito. Un cast di grandissimi professionisti, tutti perfettamente aderenti ai propri ruoli, ha completato la ricetta che mi ha permesso di offrire al pubblico italiano un prodotto attualissimo, scorrevole e di grande intrattenimento, che per la prima volta in Italia viene rappresentato dopo il suo successo a Broadway. Tootsie è un (meritato e doveroso) inno alle donne, uno spettacolo al femminile anche quando a parlarne… sono gli uomini, che potremmo condensare nella celeberrima battuta finale: ‘sono stato un uomo migliore con te, da donna… di quanto non lo sia stato con le altre donne… da uomo. Devo solo imparare a farlo… senza la gonna!”. “Tootsie” è classificato come una delle migliori commedie di tutti i tempi nella lista stilata dall’American Film Institute e acclamato come “Il Musical più divertente di Broadway!” (The New York Post), oltre ad aver ricevuto l’incredibile cifra di 11 nomination agli Oscar del Musical (Tony Award), tra cui quello per il miglior musical e la migliore colonna sonora originale.


Lo spettacolo racconta la storia di Michael Dorsey (Paolo Conticini), un bravo attore con un particolare talento per… non riuscire a mantenere un lavoro. Avvilito e disoccupato, Michael decide di fare un ultimo, disperato tentativo per realizzare i suoi sogni: si presenta al provino del musical sequel di Giulietta e Romeo travestito da donna con il nome di Dorothy Michaels e, dopo un’ottima performance, lo vince. In una fulminea ascesa verso la celebrità di Broadway, Michael (travestito da Dorothy) diventa presto un’attrice amatissima dal pubblico ma, mentre il lavoro comincia ad andare a gonfie vele, Michael si innamora di una sua collega. Sarà il suo amico e coinquilino Jeff (Enzo Iacchetti), uno squattrinato ma navigato scrittore che per sopravvivere gestisce un ristorante, a metterlo di fronte alla realtà, facendogli realizzare che mantenere quel successo “di attrice” è molto più difficile di quanto si possa aspettare. Con il suo ritmo serrato, una vicenda incredibilmente attuale e la coinvolgente colonna sonora suonata dal vivo dall’Orchestra diretta dal Maestro Emanuele Friello, “Tootsie” è una commedia brillante e piena di colpi di scena che si prende amabilmente gioco dell’intero mondo dello show business con le sue dinamiche distorte, in cui “merito” e “scorciatoia” spesso si confondono.


Ma la storia di Michael, grazie anche allo scoppiettante rapporto con il suo alter-ego Jeff, offre anche l’occasione per riflettere su temi importanti, come l’amore e il rapporto tra i sessi, l’identità e il ruolo della donna nella società, la genialità e il coraggio di rischiare per guadagnarsi un’opportunità per emergere. Celeberrima la frase finale che il camaleontico Dustin Hoffman rivolge alla sua amata nel disperato tentativo di “giustificare” il suo scambio di identità: “Sono stato un uomo migliore con te da ‘donna’, di quanto lo sia stato con le altre donne da ‘uomo’”. La realizzazione di Tootsie – unitamente alla produzione di “West Side Story” ha sancito per Peeparrow Entertainment e per il Teatro Sistina l’inizio dell’importante partnership con Fineco che per un biennio sarà Main Sponsor delle rispettive attività. Una collaborazione prestigiosa e di grande qualità che vede affiancate due realtà molto affermate nei rispettivi ambiti. Dopo Roma, “Tootsie” sarà in scena dal 14 al 16 marzo 2025 a Reggio Emilia (Teatro Municipale Romolo Valli, dal 21 al 23 marzo 2025 a Firenze (Teatro Verdi) e dal 28 al 30 marzo 2025 a Torino (Teatro Colosseo).

Rocco Papaleo a teatro con “L’Ispettore generale” di Gogol

Rocco Papaleo a teatro con “L’Ispettore generale” di GogolRoma, 5 feb. (askanews) – Rocco Papaleo è il protagonista de “L’ispettore generale” di Nikolaj Gogol, uno dei più grandi capolavori della drammaturgia russa. Lo spettacolo – organizzato da Comune di Colleferro e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio – andrà in scena venerdì 7 febbraio alle 21 al Teatro Vittorio Veneto a Colleferro, città metropolitana di Roma Capitale.


Adattamento e regia Leo Muscato, e con – in ordine di apparizione – Elena Aimone, Giulio Baraldi, Letizia Bravi, Marco Brinzi, Michele Cipriani, Salvatore Cutrì, Marta Dalla Via, Marco Gobetti, Daniele Marmi, Mauro Parrinello, Michele Schiano di Cola, Marco Vergani. Scritta quasi duecento anni fa, ma tragicamente più attuale di quanto si possa immaginare, rivive oggi grazie alla regia di Leo Muscato. Russia, 1836: per controllare la vita e l’operato dei suoi sudditi, lo zar Nicola I istituisce un nuovo organo di Stato chiamato Terza Sezione. È una sorta di inquisizione che persegue e ostacola tutti i liberi pensatori, fra cui Dostoevskij, Puškin e Gogol stesso. In breve tempo questo sistema scatena un processo di burocratizzazione della macchina amministrativa ed aumenta esponenzialmente il livello di corruzione fra i funzionari statali.


“L’ispettore generale” è una commedia satirica estremamente divertente che si prende gioco delle piccolezze morali di chi detiene un potere e si ritiene intoccabile. La trama, di per sé, è molto lineare e si basa su un equivoco: Chlestakov (Daniele Marmi) è un frivolo viaggiatore di passaggio in un remoto paesino che viene scambiato per un alto funzionario dello Stato spedito dallo zar ad indagare sulla condotta dei funzionari cittadini. Il malinteso scatena conseguenze nefaste per i “notabili” del piccolo villaggio – primo tra tutti per il Podestà (Rocco Papaleo) – che si troveranno a vivere il giorno più lungo e tragico della propria esistenza, col timore di venire smascherati.

San Valentino a Nemi: 400 candele per uno show per innamorati

San Valentino a Nemi: 400 candele per uno show per innamoratiRoma, 3 feb. (askanews) – Il Comune di Nemi organizza, per la festa di San Valentino, uno spettacolo gratuito per tutti gli innamorati e per gli amanti della musica e della poesia, fino ad esaurimento posti. Si intitola “Candlelight – Voci d’Amore a Nemi”. Un’esperienza unica e coinvolgente, che unirà la magia della musica lirica e della poesia all’atmosfera suggestiva creata da oltre 400 candele.


L’evento si terrà venerdì 14 febbraio, dalle 18:00 alle 19:00, e offrirà uno spettacolo gratuito fino ad esaurimento posti. Lo spettacolo, della durata di circa 45 minuti, – dichiara il Sindaco di Nemi Alberto Bertucci – che trasporterà il pubblico in un viaggio emozionante attraverso la lettura di poesie romantiche dal Trecento al Novecento, intervallate da celebri arie del repertorio lirico internazionale. Il tutto sarà accompagnato dalla dolce melodia del pianoforte, in un connubio perfetto di arte e passione. I protagonisti della serata saranno:


Domenico Stante – Attore e drammaturgo Salvatore Pascale – Tenore Monica Cucca – Soprano Matteo Sartini – Pianoforte A grande richiesta, lo spettacolo verrà replicato Sabato 15 febbraio con due esibizioni, dalle 17:30 fino alle 20:00, con un contributo simbolico di 10 euro su prenotazione, fino ad esaurimento posti.

RDS 100% Grandi Successi ti porta al concerto di Ed Sheeran a Roma

RDS 100% Grandi Successi ti porta al concerto di Ed Sheeran a RomaMilano, 30 gen. (askanews) – RDS 100% Grandi Successi ti porta al concerto di Ed Sheeran per l’unica data italiana del “Mathematics European Tour 2025”, che si terrà allo Stadio Olimpico di Roma sabato 14 giugno. RDS è la radio ufficiale dell’esclusivo evento live. Fino al 9 febbraio, si potrà partecipare al gioco radio e diventare uno dei fortunati che andranno al concerto. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.rds.it


“Siamo entusiasti di essere la radio ufficiale dell’unica tappa italiana del tour di Ed Sheeran, un artista che con la sua musica sa emozionare e unire milioni di persone nel mondo. Noi di RDS continuiamo a essere in prima fila ai grandi eventi musicali per offrire ai nostri ascoltatori esperienze uniche e coinvolgenti” dichiara Daniela Pozzessere, Responsabile Marketing di RDS. Radio ufficiale. RDS 100% Grandi Successi, come radio ufficiale dell’unica data italiana del tour mondiale di Ed Sheeran, promuove l’evento non solo attraverso una campagna radio, ma anche con una strategia di comunicazione integrata con attività stampa, mezzi out of home e televisione, per raggiungere un pubblico più vasto e multipiattaforma.


ED SHEERAN. Ed Sheeran, artista pluripremiato e tra i più amati della scena musicale internazionale, ha conquistato il pubblico di tutto il mondo grazie a successi straordinari come Shape of You, Perfect e Thinking Out Loud. Con una carriera costellata di record, il suo tour rappresenta un’occasione unica per vivere la magia di una performance live indimenticabile. RDS 100% Grandi Successi. Con questa collaborazione, RDS 100% Grandi Successi consolida il proprio ruolo di partner d’eccezione degli eventi live più importanti, avvicinando sempre di più le persone alla musica e ai loro artisti preferiti.

L’inarrestabile Max Pezzali, nuova data all’Olimpico di Roma

L’inarrestabile Max Pezzali, nuova data all’Olimpico di RomaMilano, 27 gen. (askanews) – L’inarrestabile corsa di Max Pezzali all’insegna della festa torna nella Capitale. La filata di 7 sold out al Palazzo dello Sport con il live di Max Forever – Questo Pala non è un albergo si apre con tanto di annuncio a sorpresa dal palco: nuova data del tour Max Forever Gli Anni d’oro – Stadi 2026, prevista per giovedì 23 giugno allo Stadio Olimpico di Roma e in vendita da oggi .


Dopo le 10 date da tutto esaurito nei principali stadi italiani nell’estate 2024, e la straordinaria catena di palazzetti di Milano e Roma, la titanica avventura live di Max prosegue quest’estate con il maxi evento Max Forever – Grand Prix il 12 luglio 2025 all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, volando con la mente già ai nuovi stadi dell’estate del 2026. Un vero fenomeno quello di Max Pezzali, un successo inarrestabile per un’icona pop che si racconta con un solo numero da record: 1 milione 300mila biglietti venduti dal 2022 ad oggi. Sono infatti oltre 180 mila i biglietti venduti nelle 18 date sold out invernali, più di 400 mila venduti nella prima tournée negli stadi 2024 a cui si somma il grande successo della stagione live 2022/Max Forever (Hits Only), 23, che ha visto 520mila presenze registrate tra la doppia data a San Siro, un tour sold out in 30 palazzetti, la storica serata al Circo Massimo e i biglietti già polverizzati per la data di Imola 2025 e i primi Stadi 2026.


In attesa dei nuovi appuntamenti estivi 2025 e 2026, Max Forever continua il 28 e 29 gennaio e l’1 e il 2 febbraio, con lo speciale show Questo Pala non è un albergo che porta nella Capitale un live cult, imperdibile e immersivo, pensato per coinvolgere il pubblico e renderlo protagonista sulle note di una setlist stravolta rispetto agli ultimi concerti, con un allestimento che cambia del tutto veste al classico palazzetto, trasformato di volta in volta in uno scenario nuovo. Max Forever è organizzato e prodotto da Vivo Concerti.


I biglietti per la nuova di Max Forever gli anni d’oro – stadi 2026 il 23 giugno allo Stadio Olimpico sono disponibili a partire dalle 14 di lunedì 27 gennaio in esclusiva solo su TicketOne e dalle 11 di sabato 1 febbraio nei punti vendita autorizzati, su www.vivoconcerti.com e altre prevendite online.

Alice nella Città, 700 ragazzi al cinema per “La farfalla impazzita”

Alice nella Città, 700 ragazzi al cinema per “La farfalla impazzita”Roma, 27 gen. (askanews) – In occasione del Giorno della Memoria, Alice nella città ha organizzato una proiezione speciale del film TV “La farfalla impazzita”, che racconta la storia straordinaria e toccante di Giulia Spizzichino, ebrea romana sopravvissuta alle atrocità naziste e protagonista di una coraggiosa battaglia per la giustizia. L’evento si è svolto al Cinema Adriano di Roma e ha coinvolto oltre 700 studenti delle scuole del Lazio in un momento di profonda riflessione e confronto sul valore della memoria.


Presenti all’incontro Fabia Bettini, co-direttrice di Alice nella città, il regista Kiko Rosati, l’attrice Elena Sofia Ricci, che ha interpretato con straordinaria intensità il ruolo di Giulia Spizzichino, il direttore di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, Matteo Levi produttore di 11 Marzo Film, Alberto Negrin regista del documentario sul vero processo al criminale nazista Erich Priebke, Antonella Di Castro, Vice Presidente e Assessore alla cultura Comunità Ebraica di Roma, Marco Sbarrini, il vero figlio di Giulia Spizzichino, e Franca Spizzichino, la vera sorella di Giulia Spizzichino. Il film, che andrà in onda su Raiuno il 29 gennaio in prima serata, ripercorre la vita di Giulia Spizzichino, segnata dal lutto e dal dolore per la deportazione e l’uccisione della sua famiglia durante la Shoah. Mezzo secolo dopo, la sua determinazione la porta a lottare per l’estradizione e la condanna di Erich Priebke, l’ufficiale nazista coinvolto nella strage delle Fosse Ardeatine.


Kiko Rosati, regista del film, ha raccontato l’intensità emotiva e la responsabilità di rappresentare una vicenda così profonda: “Avvicinarsi a una storia del genere significa muoversi su due piani: da un lato la ricostruzione storica, dall’altro la dimensione umana, quella più intima, che ci ha spinto a restituire il senso del dolore e del coraggio di Giulia”. Elena Sofia Ricci, protagonista del film, ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria: “Giulia Spizzichino era il dolore incarnato, una donna congelata in una sofferenza che non l’ha mai abbandonata. Raccontare la sua storia significa ricordare le atrocità della Shoah e rinnovare l’impegno a non permettere che simili orrori si ripetano. È fondamentale che i giovani comprendano che la vita umana, indipendentemente da provenienza, religione o colore della pelle, è sacra. La memoria è un’arma potente contro la disumanizzazione e l’indifferenza”.


Marco Sbarrini, figlio di Giulia Spizzichino, ha raccontato l’emozione di vedere la storia di sua mamma portata sul grande schermo: “Vedere Elena interpretare mia madre è stato impressionante, perché Elena, anche negli audiovisivi finali, sembrava praticamente identica a lei. È fondamentale, per ognuno di voi, andare alle fonti, scavare, informarsi e vedere film o ricostruzioni storiche come questa per comprendere davvero cosa è accaduto nella storia ed evitare che simili tragedie si ripetano”. “È la prima volta che si racconta un grande personaggio femminile in modo così realistico, mettendo in evidenza la sua forza – ha dichiarato Fabia Bettini -. Questa è una storia che parla di giustizia, ma soprattutto del coraggio di una donna che, pur di ottenerla, ha affrontato una violenza enorme, una violenza che non era solo fisica ma anche emotiva. Giulia Spizzichino – ha aggiunto Fabia Bettini -. non viveva realmente, ma sopravviveva, portando dentro di sé il peso di una ferita che non si rimarginava. La violenza che ha subito l’ha privata di tutto: dei suoi cari, dei suoi sentimenti, dei suoi sogni. È una violenza che svuota, che sottrae, che annulla tutto ciò che una persona ha dentro. Raccontare una donna come Giulia Spizzichino significa affrontare il dolore puro, il dolore incarnato, di una persona cristallizzata nel passato e segnata per sempre dalla perdita dei suoi familiari”.


L’iniziativa si inserisce nel programma del percorso “Scelte di classe” di Alice nella città, vincitore del bando nazionale di cinema per la scuola, per promuovere il dialogo tra cinema e società, sensibilizzando le nuove generazioni attraverso storie che stimolano il confronto e la riflessione.