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Ryder cup, accordo con primaria società dell’intrattenimento

Ryder cup, accordo con primaria società dell’intrattenimentoRoma, 26 giu. (askanews) – La Ryder Cup ha annunciato oggi una storica partnership di consulenza con Roc Nation Sports International (RNSI). Originariamente fondata da Jay-Z nel 2008, Roc Nation è diventata la società di intrattenimento più importante del mondo e detiene il polso della cultura popolare, rappresentando alcune delle più grandi star del mondo della musica e dello sport. La partnership vedrà RNSI usare la sua vasta influenza per mostrare le emozioni e lo spettacolo nel contesto della più grande squadra di golf a un nuovo pubblico in vista della 44a edizione della Ryder Cup a Roma questo settembre. Il DJ vincitore del Grammy Khaled sarà tra i collaboratori dell’accordo: “Andiamo a giocare a golf! Sono super entusiasta di collaborare con la Ryder Cup. Sono entrato nel mio golf molto più recentemente; è diventata una mia passione. Stiamo per cambiare marcia. Credici!» dice DJ Khaled.

Ciò includerà la creazione di contenuti creativi attraverso le produzioni RNSI e l’amplificazione strategica delle PR, utilizzando le sue migliori risorse interne come agenzia a 360 gradi. Ciò comporterà anche la collaborazione con l’incredibile talento del più ampio elenco di Roc Nation, che include appassionati di golf di ogni ceto sociale, per creare e impegnarsi in contenuti a tema Ryder Cup per i loro follower. “Oggi è un grande giorno in cui annunciamo la nostra partnership con l’iconica Ryder Cup”, afferma Michael Yormark, presidente di Roc Nation Sports International. “Sfrutteremo al massimo la nostra esperienza nel settore per consigliare le migliori pratiche, utilizzare la nostra rete al massimo e contribuire a portare la Ryder Cup 2023 al livello successivo come uno dei più grandi eventi sportivi del calendario”.

Guy Kinnings, direttore della Ryder Cup, ha aggiunto: “Il golf ha conosciuto un boom di popolarità negli ultimi anni, con fan più diversificati e più giovani che seguono e praticano questo sport. La Ryder Cup è sempre stata il momento in cui il golf entra nella cultura mainstream e con Roc Nation al nostro fianco, possiamo attingere ulteriormente a questo boom creando contenuti cross-over che invogliano nuovi fan più giovani a guardare e seguire l’evento”.

Ryder Cup per la prima volta in Italia, domani scattano -100 giorni

Ryder Cup per la prima volta in Italia, domani scattano -100 giorniRoma, 20 giu. (askanews) – L’attesa è quasi finita. Il countdown domani, mercoledì 21 giugno 2023, segnerà -100 giorni al via della Ryder Cup che, per la prima volta nella sua storia quasi centenaria, si giocherà in Italia, a Roma e sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club dal 29 settembre al 1° ottobre. Ad affrontarsi, nella 44esima edizione della competizione biennale, saranno il Team Europe e il Team Usa, guidati rispettivamente dai capitani Luke Donald e Zach Johnson.

Gli Stati Uniti difenderanno il titolo conquistato nel 2021 in Wisconsin e punteranno a imporsi Oltreoceano 30 anni dopo l’ultima volta. Mentre il Vecchio Continente, che tra i vicecapitani vanterà anche il torinese Edoardo Molinari, dovrà riscattare la netta sconfitta di due anni fa. Per l’occasione, sono attesi nella Città Eterna circa 250.000 spettatori, provenienti da 85 differenti nazioni. I biglietti sono andati esauriti in poche ore e la mole di richieste ha spinto la Ryder Cup Europe a effettuare un sorteggio per soddisfare il più possibile le domande arrivate da 140 paesi. La Ryder Cup italiana rappresenta un volano per il turismo, non solo golfistico, e per Roma, candidata a ospitare l’Expo 2030. E ancora: un traino economico e sportivo. Fondamentale anche sotto il profilo infrastrutturale, nel segno del Progetto Ryder Cup 2023. Saranno 1.200 i volontari che collaboreranno alla manifestazione. Si giocherà solo per la gloria, in palio ci saranno esclusivamente la coppa e l’onore della vittoria: nessun montepremi. Per uno show davvero unico. “La Ryder Cup a Roma, in un contesto unico al mondo con i migliori giocatori del panorama internazionale pronti a dare spettacolo al Marco Simone Golf & Country Club, è la realtà che supera l’immaginazione – le parole di Franco Chimenti, Presidente Federazione Italiana Golf: L’edizione italiana della sfida Europa-USA sarà memorabile ed entrerà nella storia di questa competizione. L’intero movimento golfistico italiano, dai presidenti dei circoli, ai tesserati, agli addetti ai lavori, vive l’attesa con orgoglio e curiosità. L’entusiasmo è alle stelle fra i golfisti di tutto il mondo per il ritorno in Europa a cinque anni di distanza dalla Ryder Cup 2018 di Parigi. Auspico di vedere in campo uno o più italiani – insieme al vicecapitano Edoardo Molinari – per guidare il Team Europe al successo. Grazie al supporto di tutte le Istituzioni, l’Italia mostrerà il suo potenziale in termini di capacità organizzativa di grandi eventi, lanciando un segnale forte per la candidatura di Roma per Expo 2030”. Gian Paolo Montali, Direttore Generale Progetto Ryder Cup 2023 aggiunge: “Siamo vicini al traguardo di un percorso lungo e impegnativo. In questo rush finale la Federazione Italiana Golf sta raddoppiando gli sforzi per portare a termine gli ultimi step. Vogliamo dar vita ad un evento senza precedenti che proietti l’Italia in cima alle mete del turismo golfistico, generando così un indotto economico di rilievo per tutta la nazione. Sono attesi circa 250.000 spettatori in una settimana. Il percorso di gara diventerà uno stadio con i colori e i suoni che solo la Ryder Cup sa portare in campo. Dalle esigenze delle due squadre, al flusso del pubblico fino alla gestione della viabilità, avremo gli occhi del mondo, sportivo e non, puntati addosso e per far sì che l’organizzazione possa essere impeccabile, dovremo prestare attenzione a un milione di piccoli dettagli. Il Progetto Ryder Cup 2023 si è caratterizzato per la sua propensione all’inclusione: vedere l’Europa in campo unita come squadra è il più bel messaggio di aggregazione che in questo momento storico possiamo diffondere attraverso lo sport”.

Challenge Tour, Lorenzo Scalise trionfa in Repubblica Ceca

Challenge Tour, Lorenzo Scalise trionfa in Repubblica CecaRoma, 18 giu. (askanews) – Il Challenge Tour si tinge sempre più di azzurro con il terzo successo nel circuito 2023, questa volta firmato da Lorenzo Scalise, che ha trionfato con 272 (64 68 70 70, -12) colpi nel Kaskáda Golf Challenge, sul percorso del Kaskáda Golf Resort (par 71) di Brno nella Repubblica Ceca. Il 27enne di Vimercate (MB) ha preso il comando al termine del terzo round, dopo essere già stato leader in apertura, e ha ottenuto la prima vittoria sul tour senza mai aver lasciato chance ai suoi avversari. Ha superato lo spagnolo Manuel Elvira, secondo con 275 (-9), l’inglese Jack Senior e il tedesco Allen John, terzi con 276 (-8).

Nell’arco di quattro settimane particolarmente felici per il golf italiano, a 103 giorni dall’inizio della Ryder Cup, il titolo di Scalise fa seguito a quelli conseguiti in precedenza sul Challenge Tour da Matteo Manassero (Copenhagen Challenge) e da Andrea Pavan (D+D Real Czech Challenge), mentre Luca Cianchetti ne ha ottenuto uno sull’Alps Tour (Croara Alps Open). Inoltre domenica scorsa Filippo Celli si è classificato secondo dopo playoff nell’Andalucía Challenge de Cádiz. Scalise, che quest’anno era andato già vicino al successo soprattutto tra febbraio e marzo con tre top 5 consecutive, ha iniziato molto deciso con un gran 64 (-7) e con altrettanta determinazione, dopo essere stato sorpassato dallo spagnolo Borja Virto nel secondo round, poi defilatosi (23° con 282, -2), ha riconquistato la leadership nel terzo con un colpo di margine sul sudafricano Pieter Moolman. Un birdie in partenza e un secondo dopo sette buche hanno allontanato gli avversari incapaci di rimontare. Moolman è praticamente scomparso (15° con 280, -4), mentre Elvira ha provato almeno a tenere il ritmo dell’azzurro. Ci è riuscito, sia pure con un po’ di fatica, per dieci buche poi gli ha lasciato strada nel rientro con due bogey (70, -1, cinque birdie, quattro bogey) riuscendo però a mantenere la seconda piazza dall’attacco di John e Senior, mai in corsa per la vittoria.

Challenge Tour, Chimenti plaude: Periodo esaltante verso la Ryder

Challenge Tour, Chimenti plaude: Periodo esaltante verso la RyderRoma, 18 giu. (askanews) – “Tre vittorie e un secondo posto nelle ultime quattro gare sul Challenge Tour rappresentano un unicum. Un trionfo dopo l’altro che, stavolta, porta la firma di Lorenzo Scalise”. Così il presidente della Federgolf, Franco Chimenti, dopo il successo di Scalise nel Challenge Tour. “Il lombardo – continua – ha più volte sfiorato l’impresa e adesso può finalmente festeggiare il primo successo in carriera su un circuito importantissimo che, settimana dopo settimana, si sta colorando di azzurro. Già da dilettante Scalise, che peraltro vanta una laurea negli Usa, si era messo in mostra distinguendosi nel 2015 come miglior amateur nella storia dell’Open d’Italia, un record tolto a un campione come Francesco Molinari. A 103 giorni dal via della Ryder Cup di Roma il movimento italiano sta vivendo un periodo esaltante, non potrei essere più soddisfatto di così”.

Us Open con Francesco Molinari. Difende titolo Matt Fitzpatrick

Us Open con Francesco Molinari. Difende titolo Matt FitzpatrickRoma, 14 giu. (askanews) – Un titolo prestigioso, un nuovo capitolo della contesa per il trono mondiale, l’élite del golf nuovamente a confronto e il primo Major in un clima diverso dopo gli accordi tra i maggiori circuiti e il PIF, fondo sovrano dell’Arabia Saudita che finanzia la Superlega Araba. È l’U.S. Open, il terzo evento stagionale del Grande Slam giunto alla 123ª edizione, in programma dal 15 al 18 giugno sul percorso del Los Angeles Country Club (North Course), a Los Angeles in California, dove sarà Francesco Molinari a difendere i colori azzurri.

Al via i migliori giocatori del mondo, compresi 29 tra i primi 30 del World Ranking, con Scottie Scheffler che difende la leadership nel World Ranking, e Jon Rahm, vincitore del torneo nel 2021 e del Masters quest’anno, che vuole riprendersela in un duello senza fine. Il tutto in un contesto in cui sono in tanti a proporsi per il successo, compresi almeno sei dei dieci past winner in gara. A iniziare da Rory McIlroy (2011), in crescendo di condizione e con tre top ten nelle ultime tre uscite sul PGA Tour, autore dello score più basso dell’evento con 268, in assoluto e rispetto al par (-16). Sembra però avere qualcosa in più Brooks Koepka, a segno nel PGA Championship, che cerca la terza vittoria, dopo la doppietta di fila (2017-2018), prerogativa di pochi giocatori, per avvicinarsi al quartetto che saputo fare meglio di tutti con quattro titoli: Willie Anderson (unico a firmare la tripletta di fila dal 1903 al 1905), Bobby Jones, Ben Hogan e Jack Nicklaus. Difende il titolo Matt Fitzpatrick, 28enne di Sheffield, due successi sul PGA Tour e sette sul DP World Tour al netto del Major, che ha buone possibilità di ripetersi, anche alla luce del recente successo nel RBC Heritage, così come tra gli ex vincitori possono dire la loro Bryson DeChambeau (2020), Dustin Johnson (2016) e Jordan Spieth (2015). Difficile invece che possano riproporsi Gary Woodland (2019), Martin Kaymer (2014) e Justin Rose (2013).

Nelle previsioni della vigilia trovano posto Patrick Cantlay, Viktor Hovland, Xander Schauffele, Cameron Smith e Justin Thomas con altri candidati al ruolo di outsider quali Tony Finau, Sam Burns, Collin Morikawa e Sungjae Im, per citarne alcuni. Poco credito, invece, alla possibilità che Phil Mickelson possa divenire il sesto giocatore a chiudere il Grande Slam con l’unico Major che manca nel suo palmarès e in cui per sei volte è giunto secondo. Compirà 53 anni il 16 giugno e diventerebbe di gran lunga il giocatore più anziano a firmare l’albo d’oro, prerogativa che ora è di Hale Irwin, il quale nel 1990 aveva però 45 anni e 15 giorni. Nel golf tuttavia può accadere di tutto. Assente Tiger Woods. Era scontato, ma fa lo stesso notizia perché comunque, anche se l’età avanza e i suoi problemi fisici non gli danno tregua, lascia sempre l’impressione che manchi qualcosa alla completezza dell’evento. Dei primi 30 nel ranking non ci sarà solo lo sfortunato Will Zalatoris, ancora ai box per infortunio.

Molinari – Francesco Molinari partecipa per la 13ª volta al torneo e per la 52ª a un Major. L’U.S. Open è l’unico in cui non è mai entrato tra i top ten, con migliori piazzamenti nel 2021 (13°) e nel 2019 (16°). Ha necessità di ritrovare quel gioco che aveva mostrato a inizio stagione, protagonista nella vittoriosa Hero Cup, da capitano del Team dell’Europa Continentale e come giocatore, e con il quinto posto nell’Abu Dhabi Championship. Poi la sua condizione è andata declinando fino alle ultime due uscite al taglio. E un Major offre le motivazioni giuste per risalire.

Italian Pro Tour: Luca Cianchetti vince il Croara Alps Open

Italian Pro Tour: Luca Cianchetti vince il Croara Alps OpenRoma, 10 giu. (askanews) – Terzo successo azzurro in tre settimane in un momento particolarmente felice per il golf italiano. Lo ha ottenuto Luca Cianchetti con 196 (69 61 66, -17) colpi nel Croara Alps Open, che è trasformato in un trionfo con il secondo posto di Ludovico Addabbo e di Andrea Romano (201, -12). La prodezza del 27enne modenese segue quelle di Matteo Manassero (Copenhagen Challenge) e di Andrea Pavan (D+D Real Czech Challenge), entrambe sul Challenge Tour.

Sul percorso del Croara Country Club (par 71), a Gazzola (Piacenza), dove è approdato per la prima volta l’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy, nel torneo inserito anche nel calendario dell’Alps Tour, altri due azzurri hanno concluso tra i top ten: Cristiano Terrragni, quarto con 202 (-11), insieme allo spagnolo José Manuel Pardo Benitez e allo svizzero Luca Galliano, e Alessandro Radig, il migliore tra i dilettanti, settimo con 203 (-10) alla pari con l’olandese Lars Keunen e con i francesi Mathieu Prost e Antoine Santarelli. E ancora le buone prove di Jacopo Albertoni, Enrico Di Nitto e dell’altro amateur Flavio Michetti, 11.i con 204 (-9). Cianchetti ha iniziato il giro finale con un colpo di margine su Addabbo e su Galliano mantenendo alto il ritmo con tre birdie sulle prime otto buche. Dopo un bogey alla 11ª, che ha ridato speranze agli avversari, li ha messi definitivamente fuori gioco con altri tre birdie nelle ultime sette per il 66 (-5) vincente. Un doppio bogey alla 13ª ha tolto dalla corsa Galliano, mentre Addabbo, che è stato sempre sulla scia del vincitore (70, -1, tre birdie, due bogey), con un bogey alla 17ª ha permesso a Romano, autore di un gran 63 (-8, otto birdie), miglior score di giornata, di agganciarlo sulla seconda piazza dopo una spettacolare rimonta dalla 30ª. Luca Cianchetti ha ricevuto per il successo un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro ed è risalito dal 27° al quarto posto nell’ordine di merito rilanciando la sua candidatura a una delle ‘carte’ per il Challenge Tour 2024.

“Sono particolarmente felice – ha detto al termine Cianchetti – di aver vinto su questo campo, che conosco bene e dove mi sento di casa, e nella mia Regione. Il successo offre sempre una grande spinta morale, ma in questo caso, con il bel salto nel ranking, mi ha dato l’opportunità di inserirmi concretamente nella corsa verso il prossimo Challenge Tour. Faccio i complimenti ad Abbaddo, con cui sono stato in lotta fino all’ultimo, e a Romano per l’incredibile rimonta. Sotto l’aspetto del gioco oggi sicuramente sono stato ai livelli che mi avevano portato alle precedenti vittorie e di questo ringrazio il mio maestro Duncan Muscroft”. Prossima tappa dell’Italian Pro Tour a Sutri (VT) – Il prossimo evento dell’Italian Pro Tour si svolgerà al Golf Nazionale, la casa del gol italiano, a Sutri (VT), dove è in programma dal 6 al 9 luglio l’Italian Challenge Open, che fa parte del Challenge Tour

Golf, Pga Tour e Liv saudita: è pace con Trump mediatore

Golf, Pga Tour e Liv saudita: è pace con Trump mediatoreRoma, 7 giu. (askanews) – E’ pace tra Usa e sauditi nel mondo del golf. Dopo due anni di scontri e litigi “un accordo storico”, volto non solo “a porre fine ai contenziosi in atto”, ma anche ad “unificare il gioco del golf, su base globale”. Con “una nuova entità a scopo di lucro di proprietà collettiva per garantire che tutti le parti interessate beneficiano di un modello che offre la massima esaltazione e competizione tra i migliori giocatori al mondo”.

Sotterrano l’ascia di guerra il golf dei tornei tradizionali a 72 buche del Pga Tour e Dp World Tour, con un montepremi negli Usa di 428 milioni di dollari più 145 di bonus, e quello ispirato da Riad e dall’ex presidente Usa Donald Trump, che investe un miliardo di budget (ingaggi esclusi) su gare a squadre, franchigie tipo football americano, concerti ed eventi gastronomici per un pubblico più scatenato del consueto rappresentato da Liv, finanziato dal Public Investment Fund saudita (Pif), forte di un portafoglio da 620 miliardi di dollari e dei legami col principe saudita Mohammed bin Salman. A sancire l’accordo un comunicato congiunto di PGA Tour, il DP World Tour e la LIV Golf. Per il quale “si crea una partnership per un’organizzazione che porterà benefici a tutti” che introduce anche il concetto del golf a squadre.

I sauditi avevano creato degli eventi paralleli ai tradizionali riscuotendo un successo basato su un’aggressiva campagna di ingaggi ai campioni che ha fatto di Phil Mickelson, avversario storico di Tiger Woods, lo sportivo più pagato al mondo nel 2022 con 138 milioni di dollari. Golfisti del Pga Tour ingaggiati da Liv e “scomunicati” dal circuito Usa. Roba che Messi e Ronaldo sono una inezia economica. I due mondi hanno trovato in Donald Trump un mediatore in occasione del Liv Golf Dc di Sterling, in Virginia, su uno dei suoi percorsi, il Trump National Golf Club. “Le parti hanno firmato un accordo”, recita il comunicato congiunto, “che combina le attività e i diritti commerciali di Pif (incluso Liv Golf) con le attività commerciali e i diritti di Pga Tour e Dp World Tour in una nuova entità a scopo di lucro di proprietà collettiva”. Il duo Bin Salman-Trump ha visto così riconosciuta la bontà del progetto e della formula. Meglio alleati che nemici.

Il consiglio di amministrazione della nuova entità commerciale includerà Yasir Al-Rumayyan (Pif) come presidente e Jay Monahan (Pga Tour) come amministratore delegato.

Golf, Andrea Pavan vince il Real Czech Challenge

Golf, Andrea Pavan vince il Real Czech ChallengeRoma, 4 giu. (askanews) – Seconda brillante vittoria consecutiva degli azzurri sul Challenge Tour. L’ha ottenuta Andrea Pavan, che ha vinto con 270 (67 69 65 69, -18) colpi il D+D Real Czech Challenge, torneo del Challenge Tour disputato sul percorso del Panorama Golf Resort (par 72) a Kácov, nella Repubblica Ceca. E’ il quinto successo del 34enne romano sul circuito (primo nel 2013 anche nella money list), che fa seguito a quello di Matteo Manassero la scorsa settimana nel Copenhagen Challenge.

Pavan, che vanta anche due titoli sul DP World Tour, il primo datato 2018 nel D+D Real Czech Masters, il fratello maggiore dell’evento appena concluso, ha superato in un combattuto round finale il sudafricano Casey Jarvis, secondo con 271 (-17), nuovamente runner up dopo essere stato battuto in extremis da Manassero in Danimarca. A completare il trionfo italiano l’ottima prova di Aron Zemmer, quinto con 276 (68 70 71 67, -12). In buona classifica anche Manassero, 19° con 281 (-7), e più indietro Gregorio De Leo, 45° con 287 (-1), e Stefano Mazzoli, 51° con 288 (par). Le dichiarazioni del Presidente della FIG Franco Chimenti: “Ancora un successo, il secondo consecutivo, sul Challenge Tour. Dopo Matteo Manassero abbiamo ritrovato un altro grande campione qual è Andrea Pavan. La loro è una storia simile, di due atleti che hanno vissuto un momento complicato e che ora stanno trovando le soddisfazioni che meritano. Mi auguro di rivederli presto giocare sui migliori tour al mondo, perché ne hanno tutte le capacità. A pochi mesi dalla Ryder Cup italiana, il movimento azzurro è in forte crescita, non solo in campo maschile ma anche in quello femminile. Sono felicissimo”.

La gara – Pavan è rimasto sempre in alta classifica. Per due giri ha inseguito il leader Jarvis, prima terzo, poi secondo, per prendere il comando dopo 54 buche, grazie a un ottimo 65 (-7), miglior score di giornata, con tre colpi di vantaggio sullo stesso sudafricano. Nelle prime cinque buche del quarto round è però arrivato un inatteso black out e con due bogey e un doppio bogey, contro un birdie, l’azzurro ha perso il primato. Mostrando però la grinta e il carattere, che non gli sono mai mancati, non si è disunito e con sei birdie sulle successive otto buche ha agganciato Jarvis, che era salito in vetta, per poi distaccarlo di un colpo. Pavan ha proseguito da quel momento in par per il parziale di 69 (-3) vincente, mentre Jarvis nel tentativo di recuperare ha commesso un errore alla buca 17, rimediando poi con un birdie alla 18 (67, -5, un eagle, sei birdie, un bogey, un doppio bogey) valido solo per evitare di condividere la seconda piazza con lo svedese Adam Blomme, terzo con 272 (-16).

Molinari a Memorial Tournament, quartetto azzurro al Porsche Open

Molinari a Memorial Tournament, quartetto azzurro al Porsche OpenRoma, 31 mag. (askanews) – Il PGA Tour lascia il Texas per l’Ohio dove a Dublin si svolgerà uno degli eventi più attesi della stagione, il Memorial Tournament, giunto alla 48ª edizione, in programma dal 1° al 4 giugno sul percorso del Muirfield Village Golf Club, disegnato da Jack Nicklaus. Field delle grandi occasioni, anche se con qualche defezione, per uno dei tornei “elevati” del circuito con un montepremi di 20.000.000 di dollari e prima moneta di 3.600.000 dollari. In particolare saranno sul tee di partenza 23 giocatori tra i primi 30 del World Ranking, compresi i primi cinque, nell’ordine Scottie Scheffler, Jon Rahm, Rory McIlroy, Patrick Cantlay e Xander Schauffele a proporre spettacolo, bel gioco e l’ormai consueta contesa per il trono mondiale, che cambia proprietario con una frequenza maggiore del solito.

In chiave azzurra torna in campo Francesco Molinari che, in una gara di peso, proverà a cambiare la tendenza sfavorevole che lo ha visto uscire al taglio per tre volte nelle ultime cinque presenze e con due piazzamenti in media classifica. Un andamento che non era prevedibile alla luce dell’ottimo inizio di stagione, prima come protagonista e capitano del team dell’Europa Continentale nella Hero Cup e poi con il quinto posto nell’Abu Dhabi Championship. Edoardo Molinari, Renato Paratore, Francesco Laporta e Guido Migliozzi è il quartetto azzurro che prende parte al Porsche European Open (DP World Tour) ospitato dal 1° al 4 giugno per la sesta volta consecutiva dal Green Eagle Golf Courses di Amburgo in Germania.

Nel field dell’evento, giunto alla 40ª edizione, due tra i primi cinque dell’European Points, la classifica che concede tre posti di diritto nel Team Europe alla prossima Ryder Cup di Roma, il francese Victor Perez (3°) e il tedesco Yannik Paul (5°), e undici vincitori stagionali: gli svedesi Dan Bradbury e Simon Forsstrom, i sudafricani Deon Germishuys e Ockie Strydom (due titoli), il transalpino Antoine Rozner, il danese Thorbjorn Olesen, i tedeschi Nick Bachem e Marcel Siem, lo spagnolo Jorge Campillo e l’inglese Matthew Baldwin, oltre allo stesso Perez. Il Porsche European Open è l’ultimo dei quattro eventi, dopo l’Open d’Italia, il Soudal Open e il KLM Open, che concedono, attraverso un apposito ordine di merito, due posti per il prossimo US Open, il terzo Major stagionale in programma dal 15 al 18 giugno a Los Angeles, in California.

Challenge Tour: Matteo Manassero trionfa nel Copenhagen Challenge

Challenge Tour: Matteo Manassero trionfa nel Copenhagen ChallengeRoma, 28 mag. (askanews) – Il successo di un talento puro. Matteo Manassero ha trionfato nel Copenhagen Challenge con 276 (75 64 71 66, -12) colpi dopo una grande rimonta finale propiziata da un 66 (-6), che gli ha permesso di annullare i sei colpi di svantaggio che aveva dal leader, il finlandese Matias Honkala, poi terzo con 279 (-9), e di bruciare sul filo di lana il sudafricano Casey Jarvis, giunto in club house con anticipo e che lo aveva agganciato in vetta alla classifica sul “meno 11”. Sul percorso del Royal Golf Club (par 72), a Copenhagen in Danimarca, per vincere il veneto aveva bisogno di un birdie alla buca 18 che è arrivato puntuale, sesto di giornata in un giro senza bogey, in un momento di grande tensione agonistica. E Jarvis, secondo con 277 (-11), non ha avuto neanche la chance del playoff.

Il Presidente della FIG Franco Chimenti ha espresso così la sua soddisfazione: “Il ritorno al successo di Matteo Manassero è una grande notizia, una di quelle che più aspettavo a pochi mesi dalla Ryder Cup di Roma, un evento irripetibile che segnerà una svolta epocale per il golf italiano. Dieci anni fa – ha ricordato – precisamente il 26 maggio 2013, Manassero trionfò a Wentworth nel BMW PGA Championship, affermandosi come il più giovane vincitore di un torneo storico. La sua impresa in rimonta arrivata ora in Danimarca e sul Challenge Tour, sono certo gli servirà a ritrovare slancio e fiducia. E’ un campione, dal talento innato e dalla grande maturità. Per tutti questi motivi, presto tornerà a imporsi sui migliori palcoscenici”. Successi su tutti i tre tour continentali – Manassero, 30enne di Negrar (VR), è il secondo italiano, dopo Marco Crespi, ad essersi imposto in tutti e tre i circuiti continentali. Nel suo palmarès, oltre al titolo attuale, i quattro successi sul DP World Tour (Castello Masters 2010, Malaysian Open 2011, Singapore Open 2012 e BMW PGA Championship 2013) e l’unico sull’Alps Tour (Toscana Alps Open 2020).

Manassero, oltre allo splendido turno finale, è stato spettacolare nel secondo round quando con un 64 (-8) bogey free, miglior score di giornata, è risalito dal 91° al quinto posto. Dopo essersi portato al secondo nel terzo, è partito ben deciso puntando al primato, anche se il ritardo da Honkala era pesante. Ha fatto affidamento sia su un possibile cedimento dell’avversario, peraltro avvenuto, che sulle proprie qualità espresse con un paziente inseguimento a Jarvis, il primo a sorpassare il finlandese, e poi chiudendo il conto all’ultimo respiro. Per lui un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000 euro e il salto dal 40° al quinto posto nella Road To Mallorca (ordine di merito). Alle spalle dei tre protagonisti quattro svedesi: Christofer Blomstrand, quarto con 281 (-7), Charlie Lindh e Jesper Svensson, quinti con 282 (-6), e Adam Blomme, settimo con 283 (-5), insieme all’inglese Jamie Rutherford.

Degli altri azzurri Andrea Pavan ha concluso al 20° posto con 286 (-2), perdendo posizioni nel finale, Aron Zemmer è terminato 45° con 291 (+3), seguito da Francesco Laporta, 60° con 295 (+7), e da Lorenzo Scalise, 64° con 296 (+8). Sono usciti al taglio Stefano Mazzoli e Gregorio De Leo, 88.i con 149 (+5), e Jacopo Vecchi Fossa, 145° con 158 (+14).