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Golf, otto azzurri al British Master da domani al via

Golf, otto azzurri al British Master da domani al viaRoma, 28 ago. (askanews) – Un torneo di prestigio, firmato spesso da grandi campioni, e tanti motivi di interesse. E’ la 72ª edizione del Betfred British Masters hosted by Sir Nick Faldo in programma dal 29 agosto al 1° settembre sul percorso di The Belfry, che ha ospitato per quattro volte la Ryder Cup, a Sutton Coldfield in Inghilterra. Con questo evento iniziano le gare di qualificazione per entrare nel Team Europe alla prossima Ryder Cup, e le “Back 9”, ciclo che si concluderà con il Genesis Championship (24-27 ottobre) al termine del quale i primi 110 della Race To Dubai (ordine di merito) avranno la ‘carta’ per il circuito 2025. Poi il gran finale con gli ultimi due tornei di Play-Off.


A The Belfry saranno sul tee di partenza otto giocatori italiani, compresi Renato Paratore, vincitore nel 2020 emulando l’impresa compiuta 44 anni prima da Baldovino Bassù (1976), e Guido Migliozzi, secondo nel 2021, che rientra dopo aver preso parte alle Olimpiadi di Parigi (22°). In campo anche Matteo Manassero, pure lui reduce dai Giochi (18°), Lorenzo Scalise, Andrea Pavan, Francesco Laporta, Filippo Celli ed Edoardo Molinari, nella duplice veste di concorrente e di vice capitano (confermato) del Team Europe. Difende il titolo il neozelandese Daniel Hillier, 26enne di Porirua, città a nord di Wellington, 57 presenze, il quale, oltre al successo inglese, in precedenza ne ha conquistati due sul Challenge Tour, tre nel Charles Tour di casa e uno fuori dai circuiti (Fruehauf Trailers Omaha Beach Pro-Am). Attualmente 97° nella money list, non sembra in condizioni di ripetersi in una annata in cui al momento ha superato dieci tagli in 17 tornei, con miglior risultato un 11° posto (ISPS Handa Championship) e con gli altri piazzamenti tra media e bassa graduatoria.


(segue)

Golf, Ivan Rota: la mia sfida ‘masochista’ per la presidenza Fig

Golf, Ivan Rota: la mia sfida ‘masochista’ per la presidenza FigRoma, 18 ago. (askanews) – “La mia avventura? La definirei masochista”. Parola di Ivan Rota, classe 1958, bergamasco di Palazzago, consigliere regionale di Forza Italia e partito all’assalto della Federgolf. “Il mio circoletto rosso è il 16 settembre” quando è in programma il rinnovo di una federazione che ha portato sotto la presidenza Chimenti, “del professor Chimenti dal quale nulla mi divide”, aggiunge Rota, il miracolo della Ryder Cup a Roma e di nove golfisti italiani nei maggiori circuiti internazionali. Masochista perché, con questi numeri chi oserebbe tentare la scalata al vertice della federazione? Ma scava, scava, per Rota non è tutto oro quello che luccica.


Cominciamo dalla Ryder: “Da golfista come faccio a non entusiasmarmi per la Ryder? Uno spettacolo. Ma…” Ma? “Non ha prodotto alcun frutto: né come tesserati, né come campi che al contrario hanno subìto una riduzione e con un buco di bilancio che sistemeremo. Da venti anni il golf europeo vive una crescita esponenziale. In Italia il rapporto è fermo allo 0,16% tra popolazione e giocatori. In Francia, con numeri simili ai nostri, i golfisti praticanti sono quasi 1,5 milioni noi fermi a 93.000 dei quali 60.000 giocatori e 33.000 tesserati. Abbiamo figure che soffrono: gli imprenditori che realizzano i campi che non hanno ‘clienti’ come i maestri di golf che non hanno allievi, i circoli che non hanno sviluppo futuro. Dopo 23 anni di presidenza Chimenti forse è ora di portare idee nuove. I circoli sono diventati esattori per la Federazione e sudditi dei piani federali invece di essere protagonisti al fianco della Fig per la crescita del golf”. Il golfista al centro di tutto: “In primis, attraverso la comunicazione. Il golf sport costoso? Facciamo capire che non è così. Ci sono altre discipline, per l’immaginario collettivo meno dispendiose, penso al ciclismo o al calcio, che costano come e quanto il golf. Investiamo sulla comunicazione. Non è possibile che abbiamo giocatori che vincono circuiti internazionali (Migliozzi in Belgio) e non lo sappia nessuno mentre nel tennis qualsiasi risultato è giustamente amplificato. Il primo passaggio è la comunicazione, il secondo è avvicinarsi alle persone che lavorano. Venti anni fa è stato realizzato un campo in provincia di Bergamo che ha prodotto 10.000 appassionati e 2.500 tesserati nuovi, non ‘rubati’ ad altri circoli”. E ancora: “Piani con le amministrazioni per recuperare aree dismesse e abbandonate e farne dei campi pratica come strutture promozionali, entrare nei centri commerciali per far avvicinare le persone al golf ma con iniziative strutturali, non spot occasionali”.


Dal punto di vista agonistico l’Italia ha festeggiato nove azzurri nel DP World Tour 2024 con i fratelli Molinari, Edoardo e Francesco che da vice capitani hanno vinto la Ryder Cup a Roma, e Guido Migliozzi. Con loro Matteo Manassero, Lorenzo Scalise, Andrea Pavan e Francesco Laporta, tutti promossi dal Challenge. Gli ultimi ad arrivare per rappresentare l’Italia sono il 23enne Filippo Celli e il 26enne Renato Paratore. “Un miracolo del quale dobbiamo far parlare ed invece non è così”. Il golf “è disciplina trasversale. Giocano sciatori, calciatori, piloti di Formula1, attori, professionisti. E’ necessario che siano tutti opportunamente stimolati per diventarne i primi ambasciatori: testimonial di loro stessi”. E per quanti si avvicinano non abbandonarli. “Fino a 18 anni i ragazzi sono coccolati e vestiti dalla Federazione, dal 19esimo anno sono lasciati a loro stessi. Penso ad un circuito per gli 80 professionisti con un montepremi riservato e gare ogni 15 giorni. Si può anche, fermo restando il rispetto di tutti gli impegni presi finora, abbassare il montepremi dell’Open d’Italia e renderlo alla pari con le altre grandi gare straniere e destinare 1 mln a questo circuito che serva ai nostri golfisti. Uomini e donne che in questo modo possano crescere anche loro in numeri e opportunità”.


Per Rota un’altra cosa che la Ryder non ha prodotto è lo sviluppo sul territorio. “Sono un uomo delle istituzioni che hanno sostenuto la Ryder a tutti i livelli. E’ la federazione che non ha sfruttato al meglio il rapporto con le regioni per promuovere lo sport ed il turismo golfistico”. Infine la tessera: “Il costo resterà a 100 euro e non si può promettere di abbassarlo ma sicuramente in presenza di un aumento di tesserati la ricaduta economica sarà su quei circoli più virtuosi”.

Parigi 2024, Via al Golf, Migliozzi e Manassero sfidano i big

Parigi 2024, Via al Golf, Migliozzi e Manassero sfidano i bigRoma, 31 lug. (askanews) – Appuntamento con la storia per Guido Migliozzi e Matteo Manassero. Da domani al 4 agosto, al Le Golf National, saranno tra i 60 protagonisti ai Giochi di Parigi nella gara individuale di golf maschile. E’ tutto pronto nella casa della Ryder Cup 2018 dove, a contendersi le medaglie, ci saranno anche 8 tra gli attuali 10 migliori giocatori al mondo. Gli Stati Uniti vanteranno in campo 4 atleti: Scottie Scheffler, numero 1 del world ranking e vincitore quest’anno del The Masters, Xander Schauffele (n.2), che proverà a bissare l’oro conquistato a Tokyo e che nel 2024 ha fatto suoi due Major, il PGA Championship e il The Open, Wyndham Clark (n.5) e Collin Morikawa (n.6). Tra i big ecco pure Rory McIlroy (n.3), che gareggerà per l’Irlanda insieme a Shane Lowry (n.28), lo svedese Ludvig Aberg (n.4), il norvegese Viktor Hovland (n.7) e lo spagnolo Jon Rahm (n.10). Per Manassero e Migliozzi, entrambi veneti, si tratterà della seconda apparizione ai Giochi. Saranno appunto 60 i concorrenti in rappresentanza di 32 diversi Paesi. Gli Stati Uniti schiereranno in campo quattro atleti, il massimo consentito. “Ci siamo preparati al meglio e abbiamo voglia di cominciare – le parole di Guido Migliozzi – L’obiettivo è quello di dare il massimo, dal primo all’ultimo giro. Essere alle Olimpiadi, per la seconda volta, è qualcosa di bellissimo ed emozionante. Su questo campo ho vinto, nel 2022, l’Open de France. Ho dei ricordi meravigliosi. Qui si respira clima olimpico, l’atmosfera è stupenda e ci sono tantissimi tra i migliori giocatori al mondo. Ormai manca poco, sono carico e determinato. Forza Italia”. Matteo Manassero aggiunge: “La voglia di scendere in campo, giorno dopo giorno, cresce. Non vedo l’ora di iniziare, arrivo da un periodo di gare sì molto intenso, ma caratterizzato da belle soddisfazioni. Sono ottimista, con Migliozzi formiamo una bella coppia. Credo di avere tutte le carte in regola per godermi al massimo la mia seconda Olimpiade, spero che questo entusiasmo si tramuti poi in una importante prestazione. Conosco bene il campo, è selettivo, complesso, richiede il meglio da ogni giocatore. Per ottenere risultati, occorre dunque dare il tutto per tutto. Sono pronto”.


Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf – “Sono felice e orgoglioso del percorso fatto dai nostri atleti. A Parigi ci presentiamo con tre grandi giocatori: Guido Migliozzi, Matteo Manassero e Alessandra Fanali. Sono sicuro che daranno il massimo per ottenere il miglior risultato possibile. In campo maschile come in quello femminile, in gara ci saranno tutti i più grandi campioni al mondo della disciplina. Impossibile fare delle previsioni, ma ci faremo valere. Le Olimpiadi, simbolo di pace e inclusione, rappresentano il punto più alto per lo sport e l’unità dei popoli. Auguro ai nostri atleti di godersi ogni attimo di una esperienza unica al mondo. Ovviamente sarò al loro fianco, a seguirli, incoraggiarli. Al Le Golf National negli ultimi anni l’Italia ha scritto pagine indelebili della storia del golf, che sia di buon auspicio”. (Foto Federgolf)

Golf, Keegan Bradley capitano USa della Ryder Cup 2025

Golf, Keegan Bradley capitano USa della Ryder Cup 2025Roma, 9 lug. (askanews) – Keegan Bradley sarà il capitano del Team USA nella Ryder Cup 2025, la sfida contro il Team Europe che si svolgerà dal 26 al 28 settembre al Bethpage Black di Farmingdale (New York).


L’annuncio è stato dato da John Lindert, presidente della PGA of America. Bradley, 38enne di Woodstock (Vermont), è il 31° captano della compagine a stelle e strisce da quando la gara è nata nel 1927. In carriera ha ottenuto sei successi sul PGA Tour, comprensivi di un Major (PGA Championship, 2011, in cui si impose da debuttante nei tornei del Grande Slam) e ha disputato al Ryder Cup due volte, nel 2012 quando gli europei vinsero in rimonta, impresa ricordata come il miracolo di Medinah, e nel 2014, a Gleneagles in Scozia, con bis dei continentali (14,5 a 13,5 in entrambi i casi). “La mia passione e il mio apprezzamento per il più grande evento a squadre del golf non sono mai stati così forti. La Ryder Cup è diversa da qualsiasi altra competizione nel nostro sport e sono estremamente onorato per questa nomina” il commento di Bradley, che ha preso il posto di Zach Johnson, capitano sconfitto a Roma lo scorso anno dal team condotto da Luke Donald. L’inglese è stato riconfermato alla guida della squadra europea così come Edoardo Molinari, che sarà nuovamente vice capitano.

Golf, il tedesco Marcel Siem vince l’Open d’Italia

Golf, il tedesco Marcel Siem vince l’Open d’ItaliaRoma, 30 giu. (askanews) – Il 43enne tedesco Marcel Siem ha vinto con 274 (69 68 66 71, -10) colpi l’81° Open d’Italia presented by Regione Emilia-Romagna, sul percorso dell’Adriatic Golf Club (par 71) a Cervia.


Un finale al cardiopalma grazie al lungo putt per il birdie sull’ultima buca, che ha permesso a Siem di raggiungere il nordirlandese Tom McKibbin (71 70 68 65) e poi superarlo con un birdie alla prima buca supplementare. Al terzo posto con 275 (-9) l’altro tedesco Jannik De Bruyn e lo statunitense Sean Crocker. E’ il secondo tedesco a imporsi nell’Open dopo Bernhard Langer, che fatto la doppietta (1983, 1997), e con il quale ha vinto la World Cup nel 2006. E’ stata la sua quarta gara dopo uno stop per un intervento chirurgico a un’anca. Per il titolo ha ricevuto un assegno di 552.500 dollari (516.774 euro) su un montepremi di 3.250.000 dollari.


Quattro azzurri hanno concluso in top ten. Il migliore è stato Andrea Pavan, quinto con 276 (64 73 69 70, -8), che ha ricevuto il Trofeo Regione Emilia-Romagna, e subito dietro, decimi con 277 (-7) Matteo Manassero, Gregorio De Leo e Filippo Celli.

Golf, Open d’Italia, quattro in vetta, De Leo e Pavan per impresa

Golf, Open d’Italia, quattro in vetta, De Leo e Pavan per impresaRoma, 29 giu. (askanews) – Due azzurri in top ten dopo il “moving day” i quali proveranno a competere per il titolo nell’81° Open d’Italia presented by Regione Emilia-Romagna, che si conclude con la disputa del quarto giro sul percorso dell’Adriatic Golf Club (par 71) a Cervia. Sono Gregorio De Leo, al sesto posto con 205 (72 67 66, -8) colpi dopo un gran recupero dal 34°, e Andrea Pavan, al nono con 206 (64 73 69, -7). Al comando con 203 (-10) un quartetto formato dal francese Antoine Rozner, dal tedesco Marcel Siem, dal danese Sebastian Friedrichsen e dall’indiano Shubhankar Sharma. Protagonista della giornata il francese Antoine Rozner (69 72 62), che con uno spettacolare 62 (-9) è volato in testa alla classifica dalla 56ª e ultima posizione che occupava dopo 36 buche, rimanendo leader in club house per parecchie ore. Sharma (68 68 67) è stato il primo a raggiungerlo, poi Siem (69 68 66) e Friedrichsen (64 71 68) si sono agganciati con un birdie sull’ultima buca. Al quinto posto con 204 (-9) lo spagnolo Adrian Otaegui e, insieme a De Leo, lo svizzero Joel Girrbach e l’inglese Andrew Wilson. Alla pari con Pavan lo statunitense Gunner Wiebe, in vetta dopo due turni, e solo 43° con 210 (-3) l’atteso americano e Patrick Reed. Degli altri azzurri è rimasto sostanzialmente nella stessa posizione Filippo Celli, 27° con 208 (-5), affiancato da Matteo Manassero che ne ha recuperate sette con un parziale di 69 (-2). Passi indietro di Edoardo Molinari, 43° con 210 (-3), e in avanti di Guido Migliozzi, vincitore domenica scorsa del KLM Open, che ne condivide la posizione. Seguono Lorenzo Scalise, 49° con 211 (-2), Jacopo Vecchi Fossa, 59° con 213 (par), e Aron Zemmer, 65° con 214 (+1).

Golf, Open d’Italia: Wiebe al comando, Molinari e Pavan noni

Golf, Open d’Italia: Wiebe al comando, Molinari e Pavan noniRoma, 28 giu. (askanews) – Spettacolo, bel gioco, sorprese e tanto pubblico nel secondo round dell’81° Open d’Italia presented by Regione Emilia-Romagna. Lo statunitense Gunner Wiebe è rimasto da solo al comando con 133 (64 69, -9) colpi sul percorso dell’Adriatic Golf Club (par 71) di Cervia dove precede di misura il tedesco Yannik De Bruyn, secondo con 134 (-8), sorpassato nel finale dopo essere stato leader in club house per buona parte della giornata.


Tra gli azzurri ha effettuato un ottimo recupero Edoardo Molinari, risalito dal 31° al nono posto con 137 (69 68, -5), occupato anche da Andrea Pavan (137 – 64 73), che ha perso la leadership in un giro in cui non si è ripetuto come nel primo turno. Sono in terza posizione con 135 (-7) il sudafricano Brandon Stone, lo svedese Marcus Kinhult, lo spagnolo Adrian Otaegui e il danese Sebastian Friedrichsen, in vetta dopo 18 buche con Pavan e Wiebe. Subito dietro, settimi con 136 (-6), l’indiano Shubhankar Sharma e il canadese Aaron Cockerill. Sono rimasti in gara altri sette azzurri tra i quali Filippo Celli che, con un parziale di 68 (-3) e lo score di 138 (-4), si è portato dal 51° al 23° posto, e note di merito anche per Gregorio De Leo, 34° con 139 (-3), che ha guadagnato 65 posizioni. Stesso score per Manassero, piuttosto altalenante e che ha girato nel 71 del par, e un colpo in più per Jacopo Vecchi Fossa, 45° con 140 (-2). Guido Migliozzi e Lorenzo Scalise, 74.i dopo un turno, sono 56.i con 141 (-1) insieme ad Aron Zemmer.Deludenti i due Masters Champiosn in gara: lo statunitense Patrick Reed, 45° con 140 (-2), e l’inglese Danny Willett uscito al taglio (84° con 143, +1).


Andrea Pavan ha realizzato un 73 (+2) con due birdie e due doppi bogey: “Non ho offerto la prova mostrata nel primo round – ha detto – ma ho tirato anche buoni colpi. Un po’ di sfortuna alle buche 9 e 17, è stata una giornata certamente più complicata dove ho faticato un po’ a mettere la palla vicino all’asta. Mancano ancora due giri, resto soddisfatto e concentrato per i round finali”. Gunner Wiebe, 35 anni, che ha giocato gare sul PGA Tour e sul Korn Ferry Tour, ha segnato un parziale di 69 (-2) con tre birdie e l’unico bogey su 36 buche. Punta a divenire il secondo americano a imporsi nell’Open dopo Billy Casper (1975). Il taglio, caduto a 141 (-1), ha lasciato in gara 68 concorrenti che si contenderanno il montepremi di 3.250.000 dollari, con prima moneta di 552.500 andranno al vincitore.

Golf, Pavan fa sognare gli azzurri nell’81esimo Open d’Italia

Golf, Pavan fa sognare gli azzurri nell’81esimo Open d’ItaliaRoma, 27 giu. (askanews) – Italiani subito protagonisti nel primo giro dell’81° Open d’Italia presented by Regione Emilia-Romagna. Andrea Pavan è al comando con 64 (-7) colpi, alla pari con il danese Sebastian Friedrichsen e lo statunitense Gunner Wiebe, mentre Francesco Laporta è sesto con 66 (-5) e Jacopo Vecchi Fossa dodicesimo con 67 (-5).


Sul percorso dell’Adriatic Golf Club di Cervia (par 71) sono in quarta posizione con 65 (-6) il malese Gavin Green e lo svedese Marcus Kinhult e in sesta, con Laporta, anche gli spagnoli Adri Arnaus e Adrian Otaegui, l’altro americano Sean Crocker, il francese Ugo Coussaud e il canadese Aaron Cockerill. Nel torneo, seguito da 4.000 spettatori, Matteo Manassero, 20° con 68 (-3), ha ribadito il suo buon momento. Un colpo in più per Edoardo Molinari e Aron Zemmer, 31.i con 69 (-2), e buona prova del dilettante Giovanni Binaghi, 51° con 70 (-1) insieme a Filippo Celli. Poco brillanti Guido Migliozzi e i due attesi Masters Champions. Il vicentino, vincitore la scorsa settimana del KLM e che difenderà i colori azzurri con Manassero alle prossime Olimpiadi di Parigi, ha pagato a caro prezzo due bogey in avvio, riuscendo comunque a recuperare, ma rimanendo in par (74° con 71). Lo statunitense Patrick Reed, una delle stelle della LIV Golf, 31° con 69 (-2), ha iniziato con un birdie poi ha fissato lo score con un altro quasi in chiusura e 16 buche in par. L’inglese Danny Willett, 99° con 72 (+1), è andato in altalena e alla fine il bilancio è stato in passivo.


Andrea Pavan, 35enne romano con due titoli sul circuito e cinque sul Challenge Tour, ha realizzato sette birdie senza bogey: “Sono contento – ha detto – perché ho siglato il miglior score dell’anno. Come la settimana scorsa mi sono trovato bene con i ferri e creato numerose occasioni da birdie. Poi un buon feeling con il putter ha fatto il resto”. Giunto decimo nell’Open del 2019, è tornato in top ten sul DP World Tour la scorsa settimana (quarto nel KLM Open) e con la prestazione odierna ha confermato la sua ottima condizione. Francesco Laporta, 33enne di Castellana Grotte (BA), tre successi sul Challenge Tour, ha segnato sei birdie e un bogey. Ha fatto percorso netto, anche lui con sette birdie, il 35enne Gunner Wiebe, che ha giocato alcune gare sul PGA Tour e sul Korn Ferry Tour senza risultati di rilievo. Sebastian Friedrichsen, 21 anni, alla 19ª presenza, si è guadagnato il pass per il DP World Tour con il terzo posto alla Qualifying School. Per lui otto birde e un bogey.

Golf, Open d’Italia: sfida tra campioni con Reed e Willet

Golf, Open d’Italia: sfida tra campioni con Reed e WilletRoma, 26 giu. (askanews) – Campioni Major, azzurri al top, un field delle grandi occasioni: è l’81° Open d’Italia presented by Regione Emilia-Romagna. Lo spettacolo tecnico e agonistico andrà in scena dal 27 al 30 giugno sul percorso dell’Adriatic Golf Club di Cervia, dove Guido Migliozzi e Matteo Manassero sfidano i due Masters Champions, lo statunitense Patrick Reed e l’inglese Danny Willett, per conquistare un titolo nell’Open Nazionale che manca all’Italia dal 2016. Entrambi vincitori stagionali, i due azzurri, che sono i migliori nel World Ranking e nella Race To Dubai (ordine di merito continentale) e che si apprestano a difende i colori italiani alle Olimpiadi di Parigi, possono compiere l’impresa. “Difficile, ma si può fare” il pensiero di Manassero, mentre Migliozzi guarda anche ai Giochi: “L’Olimpiade è un punto esclamativo nella carriera”.


Senza trascurare Edoardo Molinari, vice capitano europeo alla Ryder Cup di Roma e alla prossima in USA nel 2025, e Andrea Pavan, reduce dal quarto posto nel KLM Open, appannaggio domenica scorsa di Migliozzi, che hanno grande esperienza e che sanno anche loro come si vince sul DP World Tour. Saranno 156 i concorrenti (20 italiani) sul tee di partenza che si contenderanno un montepremi 3.250.000 dollari, il secondo più alto (Major escusi) da quello dell’Hero Dubai Desert Classic di gennaio. La Rolex Pro-Am al team di Bradbury/Southgate – La massima manifestazione golfistica nazionale è stata anticipata dalla Rolex Pro-Am vinta con “meno 18” dalla squadra guidata per tre buche dall’inglese Dan Bradbury e poi sostituito, perché infortunato, dal suo connazionale Matthew Southgate, con gli amateur Mauro Acquati, Sebastiano Cristofori ed Elena Fornari. Ha preceduto quella del tedesco Yannik Paul, con Cordiano Dagnoni, Paola Manzoni e Federico Casini, stesso “-18”, ma miglior score sull’ultima buca. In terza posizione con “meno 14” il team dell’inglese Laurie Canter, con Luca Tolentino, Ubaldo Delfino e Marco Cazzola, che ha superato le compagini dello spagnolo Adrian Otaegui, con Fabio Di Pietro, Luigi D’Amico e Lamberto Zanzani, e del sudafricano Dylan Frittelli, con Stelio Gardelli, Giovanni La Mela e Filippo Strocchi, medesimo “-14” e posizione di classifica stabilita dal punteggio più basso sulle ultime tre buche. Bella prestazione del team degli atleti paralimpici Davide Palestro, Cristiano Berlanda e Andrea Plachesi, condotti dall’iberico Adri Arnaus, settimi con “-12”. Si è giocato con la formula “Tour Scramble – net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro” e per la classifica sono stati conteggiati solamente birdie, eagle ed eventuali albatross.

Golf, Reed, Willett, Migliozzi e Manassero all’Open d’Italia

Golf, Reed, Willett, Migliozzi e Manassero all’Open d’ItaliaRoma, 25 giu. (askanews) – All’Adriatic Golf Club di Cervia inizia lo show dell’81° Open d’Italia presented by Regione Emilia-Romagna, uno dei tornei di più lunga tradizione del DP World Tour, in programma da giovedì 27 a domenica 30 giugno. Sarà anticipato mercoledì 26 giugno dalla Rolex Pro-Am in una giornata di estremo interesse sia in campo che fuori. Infatti parteciperanno alla gara a squadre, ognuna composta da un pro e da tre dilettanti, alcuni tra i più attesi protagonisti, dai due Masters Champions, lo statunitense Patrick Reed e l’inglese Danny Willett, a Guido Migliozzi e Matteo Manassero, i due azzurri più in alto nel World Ranking e nella Race To Dubai (ordine di merito continentale) che difenderanno i colori azzurri alle Olimpiadi di Parigi, insieme ad altri ottimi giocatori in un field di grande qualità.


Il field – Reed e Willett, per dare un ulteriore tocco di qualità alla loro carriera, Migliozzi e Manassero, come molti degli altri 18 azzurri in gara, per conquistare il titolo dell’Open nazionale che manca dal 2016. Non saranno i soli motivi di interesse, perché il field di valore ne offre tanti altri, oltre a rendere piuttosto ampia la rosa dei favoriti. Non nascondono ambizioni gli altri quattro concorrenti nella top ten della Race To Dubai, insieme a Migliozzi (n. 8): il giapponese Rikuya Hoshino (n. 4), lo svedese Jesper Svensson (n. 6), l’inglese Laurie Canter (n. 9) e lo spagnolo Nacho Elvira (n. 10), tutti a segno in stagione, come il vicentino e Manassero. Senza tralasciare l’austriaco Bernd Wiesberger (past winner, 2019), l’olandese Darius Van Driel, il tedesco Yannik Paul, l’iberico Pablo Larrazabal, il francese Antoine Rozner, i sudafricani Dylan Frittelli e Zander Lombard, il malese Gavin Green, il thailandese Kiradech Aphibarnrat e i cinesi Ashun Wu e Haotong Li. Gli azzurri – Non solo Migliozzi e Manassero. Tra gli azzurri vi sono altri che hanno esperienza e qualità per competere ad alto livello come Edoardo Molinari e Andrea Pavan, che hanno già vinto sul circuito, così come Renato Paratore, anche se al momento non è in buona condizione, ma ha classe per cambiare il trend. Da seguire pure Lorenzo Scalise, Francesco Laporta e Filippo Celli, che giocano anche loro sul DP World Tour, e buona occasione da fruttare per Jacopo Vecchi Fossa, Stefano Mazzoli, Gregorio De Leo e Aron Zemmer. Faranno sicuramente una preziosa esperienza i due dilettanti Giovanni Binaghi e Riccardo Fantinelli. Disputerà il suo terzo Open il golfista paralimpico Tommaso Perrino, dopo le presenze nel 2020 e nel 2021.