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Golf, Pga Italiana: il campionato Maestri è di Mauro Bianco

Golf, Pga Italiana: il campionato Maestri è di Mauro BiancoRoma, 23 set. (askanews) – Terzo titolo per Mauro Bianco nel campionato di PGA Italiana riservato ai maestri, il primo conquistato a Bogogno nel 2006, il secondo (2008) nella sua Sanremo, dove è nato 61 anni fa e dove è cresciuto golfisticamente alla scuola del padre Mario, che ha insegnato per oltre 40 anni presso il circolo ligure. E ha vinto alla grande, prendendo le distanze da due temibili avversari, Gregory Molteni e Alessandro Tadini (uno dei giocatori italiani più esperti, che dopo un giro era in testa con lui). Quattro colpi di distacco dal primo, due solidi score in 67 sul tracciato tutto strategia del Salsomaggiore Golf. Campo e gara nelle parole del vincitore: «Secco e molto duro nella prima giornata, più morbido oggi dopo la pioggia della notte, ma green molto belli, velocissimi e con pendenze micidiali. È proprio qui che ho fatto la differenza. Sono partito imbucando un putt in costa da dieci metri, dopo nove buche avevo già fatto cinque birdie. Un cecchino oggi. Altro bastone chiave il driver, quello che di solito gioco meglio: dove i miei colleghi più lunghi (anche di trenta metri) hanno giocato ferri dal tee io ho guadagnato distanza col driver, per me affidabile anche su queste buche storte e tattiche. Poi mi ha aiutato anche qualche rimbalzo giusto. Del resto chi ha giocato tanto a Sanremo ai rimbalzi è abituato». Il professionista ligure che si “autogestisce”, come dice, per quanto riguarda la tecnica, aveva buone sensazioni prima di partire e aveva postato un video su Instagram che annunciava: “Ecco il mio swing per il campionato maestri”.

Per Mauro Bianco una carriera da amateur con tre titoli italiani (Cadetti 1977, Juniores 1980, Medal 1982), un internazionale di Svizzera (1982) e poi in squadra ai campionati del mondo. Passato professionista a 22 anni (e da allora socio di PGA Italiana), ha giocato nel tour europeo per tre stagioni per poi insegnare (coach anche della nazionale) prima a Sanremo, poi a Bologna per 23 anni e dal 2018 una lezione con lui si può prenotare al Riviera Golf di Rimini. Compiuti i 50, il pro ligure è tornato a competere full time nel circuito europeo seniores (2014- 2015) dopo due carte mancate, comparendo nelle ultime stagioni solo nella tappa italiana del Tour. Da senior ha messo a segno anche un triplete nel campionato di categoria dell’Associazione. La storia del Campionato Maestri inizia 25 anni fa a Is Molas, in Sardegna, e quello di Pietro Molteni è il primo nome ad essere inciso sul trofeo della gara. Cinque edizioni sullo stesso tracciato e poi, negli anni, quattro a Bogogno (No), tre al San Domenico (Br), due al Des Iles Borromées (Vb), a Grado (Go), al Pevero (Ot) e al Molinetto (Mi); una volta si è giocato a Sanremo (Im), a Margara (Al), a Udine e a Rapallo. Hanno vinto più di tutti Mauro Bianco e Zeke Martinez (tre titoli), ma sono riusciti nella doppietta anche Giuseppe Calì, Federico Elli, Emanuele Bolognesi e Michele Reale. Nell’albo d’oro, tra gli altri, Costantino Rocca ed Emanuele Canonica.

Golf, Guido Migliozzi difende il titolo nell’Open di Francia

Golf, Guido Migliozzi difende il titolo nell’Open di FranciaRoma, 20 set. (askanews) – Guido Migliozzi difende il titolo nel Cazoo Open de France, dove saranno in campo anche Edoardo Molinari e Renato Paratore, torneo del DP World Tour giunto alla 105ª edizione e in programma dal 21 al 24 settembre per la 29ª volta, la 20ª consecutiva, sul percorso de Le Golf National, a Saint-Quentin-en-Yvelines nei pressi Parigi, in Francia. E’ l’evento che precede di una settimana la Ryder Cup, sfida con il Team Usa che per la prima volta si disputerà in Italia (Marco Simone Golf & Country Club, Guidonia Montecelio, Roma, 29 settembre-1 ottobre) e che curiosamente si svolge proprio sul percorso che ha ospitato la precedente edizione giocata in Europa (dove trionfarono i continentali per 17,5-10,5), quasi per un passaggio di consegne.

In campo un solo giocatore che farà parte del Team Europe, lo scozzese Robert MacIntyre, mentre dello staff, insieme a Molinari, ci sarà anche un altro vice capitano, il belga Nicolas Colsaerts, che ha fatto sua la gara nel 2019. Nel field fari puntati sul coreano Tom Kim, 21enne di Seoul, numero 18 mondiale, due successi sul PGA Tour e altri nove sui circuiti asiatici, e sullo statunitense Billy Horschel, ma saranno tanti i concorrenti capaci di regalare spettacolo a iniziare da ben 17 vincitori stagionali tra i quali ricordiamo il neozelandese Ryan Fox, a segno del precedente BMW PGA Championship, il sudafricano Thriston Lawrence (due successi), i francesi Victor Perez e Antoine Rozner, sui quali si fondano le speranze transalpine di riportare in patria un titolo che manca dal 2011 (appannaggio di Thomas Levet), lo spagnolo Jorge Campillo, gli inglesi Dale Whitnell e Daniel Brown, il tedesco Marcel Siem, l’altro past winner in campo (2012), e i danesi Thorbjorn Olesen e Rasmus Hojgaard.

Quest’ultimo, secondo lo scorso anno, fu sorpassato nel giro finale da Migliozzi dopo una strepitosa rimonta dal nono posto propiziata da un 62 (-9) con cui eguagliò il record del campo firmando il terzo dei suoi successi sul DP World Tour (dopo il Magical Kenya Open e il Belgian Knockout del 2019). Sebbene sia stato piuttosto altalenante in stagione, il 26enne veneto ha sicuramente la potenzialità per poter concedere il bis in una gara che sarà particolarmente importante per Renato Paratore, il quale ha un’occasione da non perdere per arrivare alla ‘carta’ per il circuito 2024 che, al momento, è distante poco più di un centinaio di punti. Molinari deve riscattare i tre tagli di fila subiti nelle ultime uscite seguite a un buon 11° posto nel D+D Real Czech Masters. Nel torneo, nato nel 1906, Migliozzi è stato il terzo azzurro a porre il proprio nome nell’albo d’oro dopo Ugo Grappasonni (1949) e Costantino Rocca (1993). Sei volte gli italiani si sono classificati secondi: una con Aldo Casera (1954), con Massimo Florioli (1998) e con lo stesso Rocca (2001) e tre con Francesco Molinari (2010, 2012, 2016) che, però, sullo stesso percorso nella Ryder Cup 2018 vinse tutti e cinque gli incontri (4 doppi con Tommy Fleetwood e il singolo) record per i giocatori continentali. Il montepremi è di 3.250.000 dollari (circa 3.050.000 euro).

Golf, il Team Europe di Ryder Cup al BMW PGA Championship

Golf, il Team Europe di Ryder Cup al BMW PGA ChampionshipRoma, 13 set. (askanews) – Il Team Europe di Ryder Cup sarà sul tee di partenza del BMW PGA Championship (14-17 settembre), uno dei tornei più prestigiosi nel calendario del DP World Tour, giunto alla 69ª edizione, quarto dei cinque inseriti nelle Rolex Series e dotato di nove milioni di dollari di montepremi. Una prova generale a due settimane dalla sfida con il Team Usa che si disputerà per la prima volta in Italia sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club (Guidonia Montecelio – Roma) dal 29 settembre al 1° ottobre.

Sul percorso del Wentworth Club, a Virginia Water in Inghilterra, sarà un autentico show con tanti campioni, tra i quali sei tra i primi 15 del ranking mondiale e con l’Italia che sarà rappresentata da Francesco ed Edoardo Molinari, due dei vice capitani della compagine continentale, e da Guido Migliozzi. Difende il titolo Shane Lowry, impresa piuttosto complicata con gli altri undici del Team Europe ben determinati a conquistare il titolo, in una gara che viene ritenuta una sorta di quinto major, a iniziare da Rory McIlroy, numero due del World Ranking, e da Jon Rahm, numero tre, con il primo vincitore nel 2014 ed entrambi due volte secondi, l’ultima lo scorso anno quando furono superati di un solo colpo dall’irlandese. E ancora Viktor Hovland (n. 4), che ha da poco vinto la FedExCup intascando 18 milioni di dollari, Matt Fitzpatrick (n. 8), Tyrrell Hatton (n. 13), anche lui a segno nella gara (2020), e Tommy Fleetwood (n. 14), passando per l’esperienza di Justin Rose, l’entusiasmo dei debuttanti Robert MacIntyre e Sepp Straka e la freschezza di Nicolai Hojgaard e di Ludvig Aberg, vincitore dell’Omega European Masters, anche loro al primo confronto con gli Usa. Dello staff saranno in campo, oltre ai due Molinari, con Francesco sul gradino più alto del podio nel 2018, anche il capitano Luke Donald (doppietta per lui 2011-2012) e altri due dei cinque vice capitani, Thomas Bjorn e Nicolas Colsaerts. Assente ii quinto, José Maria Olazabal.

Non è tutto, perché in un field di gran livello la lista dei favoriti è comunque molto lunga. Citiamo, tra i tanti, Thriston Lawrence. Pablo Larrazabal, Ockie Strydom e Adrian Meronk, due volte vincitori in stagione, Billy Horschel e Danny Willett, che hanno conquistato il titolo nel 2021 e nel 2019, Tom Hoge, Vincent Norrman, il quale svolge attività sul PGA Tour e che la scorsa settimana ha messo la sua firma sull’Horizon Irish Open. Vincitori azzurri e record – Francesco Molinari è stato il terzo italiano a trionfare nel BMW Championship (battendo McIlroy) preceduto da Costantino Rocca (1996), che superò di due colpi Nick Faldo e Paul Lawrie, e Matteo Manassero (2013) dopo spareggio a tre con Simon Khan e Marc Warren. Inoltre gli azzurri hanno ottenuto due secondi posti con Baldovino Dassù (1979) e con lo stesso Francesco Molinari (2017).

Il primato di vittorie è di Nick Faldo con quattro, che è giunto anche tre volte secondo. Lo seguono con tre Peter Alliss, Bernhard Langer e Colin Montgomerie e con due, oltre a Donald, anche Seve Ballesteros, Tony Jacklin, Ian Woosnam e Anders Hansen. Presenti otto past winner. Oltre ai sette citati ci sarà anche David Howell (2006) che nell’occasione raggiungerà le 721 presenze sul DP World Tour eguagliando l’attuale recordman, lo spagnolo Miguel Angel Jimenez. L’inglese, 48enne con cinque titoli sul circuito, ha finalizzato la stagione a questo obiettivo che ha raggiunto in maniera quanto meno insolita, perché nelle 14 presenze stagionali è sempre uscito al taglio. Tuttavia è destinato prendere il comando di questa classifica con l’iberico fermato dall’età (59 anni).

Ryder Cup, Donald (Europa): fratelli Molinari eroi del gof italiano

Ryder Cup, Donald (Europa): fratelli Molinari eroi del gof italianoRoma, 11 set. (askanews) – “E’ importante avere nella squadra Francesco ed Edoardo Molinari, due eroi del golf italiano. Francesco la Ryder Cup l’ha giocata e vinta tre volte, una anche assieme al fratello Edoardo”. Così Luke Donald, capitano del Team Europa, dopo il primo giro di prova al Marco Simone Golf e Country Club, dove dal 29 settembre al 1 ottobre si giocherà la Ryder Cup. “I fratelli Molinari sono tra i miei vicecapitani: Francesco ha tanta esperienza e conosce i giocatori, Edoardo mi è di grande aiuto con le statistiche. Tutta la squadra va molto d’accordo con loro”, ha aggiunto Donald.

“Essere capitano del Team Europe è una grande responsabilità, il mio ruolo è quello di collante, devo poter creare una buona atmosfera. Ma nel momento in cui si comincia a giocare non potrò fare molto di più”, ha aggiunto. Parola di elogio per l’ultimo arrivato nel Team, quel Ludwig Aberg, 23enne professionista svedese per lungo tempo numero uno delle classifiche amateur. “E’ ancora molto giovane ma il futuro è dalla sua parte. Tra i dilettanti ha avuto un percorso simile a John Rahm e Viktor Hovland. Ha delle potenzialità incredibili: ha un driver eccezionale e si è già ambientato sul percorso del Marco Simone”.

Parlando del campo, Donald ha individuato nella 8 “la buca più difficile del percorso: un par 5 molto lungo con un grande rough”, ha spiegato. Prima della gara vera e propria, anche il campione del tennis Novak Djokovic farà la sua apparizione al Marco Simone Golf e Country Club nell’All Star Match, con altre stelle dello sport tra cui Carlos Sainz e Andrij Schevchenko: “Ho visto la sua vittoria agli Us Open. E’ incredibile. Ha vinto 24 Slam. E’ una Superstar. Ha indossato anche la maglia celebrativa per ricordare la scomparsa di Kobe Bryant. E’ stato un gesto molto bello da parte sua”, ha detto Donald.

Ryder Cup, Johnson (Usa): Tiger Woods non ci sarà a Roma

Ryder Cup, Johnson (Usa): Tiger Woods non ci sarà a RomaRoma, 8 set. (askanews) – “Tutti vogliono vedere Tiger Woods, anche noi avremmo voluto averlo nella nostra squadra, ma per problemi fisici non verrà a Roma”. Lo ha detto il capitano del Team Usa, Zach Johnson, incontrando i cronisti nella Capitale, al termine della prima prova campo al Marco Simone Golf Country Club, dove dal 29 settembre al 1 ottobre si giocherà la Ryder Cup.

“Tiger è stato una parte fondamentale del nostro team per molti anni. E’ in contatto con noi e sa tutto quello che facciamo”, ha aggiunto. “E’ stato il miglior giocatore della nostra generazione o forse più, che ama la Ryder Cup. La sua esperienza sarà di grande aiuto per la nostra squadra”, ha proseguito il due volte campione di Major. Domani mattina il Team Usa, ancora non al completo per le assenze di Jordan Spieth, Patrick Cantlay e Xander Schauffele, farà una seconda prova del campo. “Al Marco Simone hanno fatto un grande lavoro per preparare le 18 buche”, ha sottolineato Johnson.

Golf, Ryder Cup: da Djokovic a Shevchenko all’All Star Match

Golf, Ryder Cup: da Djokovic a Shevchenko all’All Star MatchRoma, 6 set. (askanews) – Da Novak Djokovic, tennista più vincente nella storia dei tornei del Grande Slam, ad Andriy Shevchenko, Pallone d’Oro nel 2004. Da Carlos Sainz, pilota della Ferrari, a Gareth Bale, vincitore di cinque Uefa Champions League con il Real Madrid. Passando per Leonardo Fioravanti, surfista italiano che si è già qualificato per le Olimpiadi di Parigi 2024, e Kathryn Newton, attrice hollywoodiana. Senza dimenticare altri personaggi dello sport, anche del mondo paralimpico, del cinema e dello spettacolo. E’ un vero e proprio “All Star Match” quello che andrà in scena mercoledì 27 settembre al Marco Simone Golf & Country Club di Roma e precederà la 44esima edizione della Ryder Cup. Uno show che vedrà sfidarsi il “Team Monty”, capitanato dallo scozzese Colin Montgomerie e il “Team Pavin” diretto dallo statunitense Corey Pavin, rispettivamente alla guida del Team Europe e del Team Usa alla Ryder Cup del 2010 quando, in Galles, i fratelli Molinari, Francesco ed Edoardo, fecero il loro debutto vincente nella sfida più importante di golf al mondo.

Nel Celebrity Match, Montgomerie al fianco di Bale sfiderà in un match di doppio Pavin e Shevchenko. Poi toccherà allo youtuber Garrett Hilbert e a Fioravanti affrontare la Newton e Victor Cruz, ex giocatore di football americano. Il “match 1” metterà invece di fronte Djokovic e Sainz, in tandem rispettivamente con i golfisti paralimpici Kipp Popert e Tommaso Perrino, CT della Squadra Nazionale Paralimpica Maschile e Femminile della Federazione Italiana Golf. Nel segno del Progetto Ryder Cup 2023 della FIG che vede l’inclusione sociale come punto imprescindibile di uno sport che va oltre ogni barriera. A differenza dei precedenti “Celebrity Match”, quello che sarà protagonista in Italia, a due giorni dal via della Ryder Cup (29 settembre – 1° ottobre sempre al Marco Simone Golf & Country Club), non sarà un evento che vedrà di fronte l’Europa e gli Usa, ma campioni e personaggi che condividono una grande passione per il golf.

Fanno parte del “Team Monty”: Montgomerie (capitano), Fioravanti, Bale, Djokovic, Hillbert e Popert. Compongono il “Team Pavin”: Pavin (capitano), Cruz, Shevchenko, Newton, Sainz e Perrino. “Non vedo l’ora di giocare a Roma e vivere ancora una volta la magia della Ryder Cup, questa volta in compagnia di celebrità che porteranno in dote tante competenze oltre che la passione per il golf” le parole di Collin Montgomerie.

Corey Pavin aggiunge: “Con Montgomerie abbiamo vissuto memorabili sfide in Ryder Cup, in particolare nel 2010 quando, entrambi, ricoprivamo il ruolo di capitani. Non vedo l’ora di confrontarmi nuovamente con lui, sarà un match avvincente e mi aspetto che la forte competitività che contraddistingue la mia squadra possa far la differenza perché c’è sempre la voglia di vincere”. Gareth Bale dice: “La Ryder Cup è un evento speciale. Nel 2010, in Galles, ho vissuto l’incredibile magia di questo appuntamento e ora potrò riviverla a Roma. Sarà una esperienza straordinaria e non vedo l’ora di giocare l’All Star Match con persone fantastiche. E’ un appuntamento di altissimo livello, che i tifosi di tutto il mondo apprezzeranno molto”.

Golf, Ryder Cup: ecco il Team Europe per la sfida con il Team Usa

Golf, Ryder Cup: ecco il Team Europe per la sfida con il Team UsaRoma, 4 set. (askanews) – Il Team Europe è pronto per la 44ª edizione della Ryder Cup. Il capitano Luke Donald (Foto Mezzelano) ha, infatti, comunicato i nomi dei sei giocatori a cui ha affidato le wild card, completando la squadra per la sfida con il Team Usa che, per la prima volta nella sua storia quasi centenaria, si svolgerà in Italia, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club (Guidonia Montecelio – Roma), dal prossimo 29 settembre al 1° ottobre.

La fiducia del capitano è andata all’irlandese Shane Lowry, agli inglesi Tommy Fleetwood e Justin Rose, all’austriaco Sepp Straka, al danese Nicolai Hojgaard e allo svedese Ludvig Aberg, vincitore dell’Omega European Masters (DP World Tour), prodezza sostanzialmente decisiva nella scelta di Donald. Si uniranno ai sei qualificati automaticamente attraverso due apposite classifiche (tre per ciascuna): il nordirlandese Rory McIlroy, numero 2 mondiale, lo spagnolo Jon Rahm, numero 3, e lo scozzese Robert MacIntyre (European Points), il norvegese Viktor Hovland, numero 5, e gli inglesi Tyrrell Hatton e Matt Fitzpatrick, numero 8 (World Points). Nello staff i cinque vice capitani: i due azzurri Edoardo e Francesco Molinari (per la prima volta due fratelli in questo ruolo nella storia del torneo) insieme al danese Thomas Bjorn, al belga Nicolas Colsaerts e all’iberico Josè Maria Olazabal.

Nella formazione, che dovrà riscattare la sconfitta nel Wisconsin del 2021 (19-9, margine più ampio a partire dal 1979), ma con i continentali che si sono imposti per quattro volte nelle ultime sei edizioni, ha il maggior numero di partecipazioni Rory McIlroy, che sarà alla settima consecutiva. La prima nel 2010 a Newport, in Galles, dove nel vittorioso team guidato da Colin Montgomerie (14,5-13,5) c’erano anche i fratelli Molinari. Il trio sarà di nuovo insieme dopo 13 anni con ruoli diversi. Alla sesta presenza Rose, alla terza Rahm, Hatton, Fitzpatrick e Fleetwood, alla seconda Hovland e Lowry. Quattro i debuttanti (come per gli Usa): Straka, Aberg, Hojgaard e MacIntyre, gli ultimi due entrambi vincitori al Marco Simone Golf & Country Club dell’Open d’Italia nel 2021 e quest’anno. Per nazioni vi sono quattro inglesi, uno svedese, un irlandese, uno spagnolo, un norvegese, un nordirlandese, un danese, uno scozzese e un austriaco. La squadra effettuerà un allenamento sul campo di gara lunedì 11 settembre, mentre venerdì 8 settembre saranno gli americani a prendere confidenza con il percorso.

Il Team USA – A Roma vi saranno i primi dieci della classifica mondiale. Infatti, oltre ai quattro europei, gli altri sei della top ten saranno nel Team Usa, la cui formazione è stata annunciata la scorsa settimana. Sono stati ammessi di diritto Scottie Scheffler (n. 1 del World Ranking), Wyndham Clark (n. 10), Brian Harman (n. 9), Patrick Cantlay (n. 5), Max Homa (n. 7) e Xander Schauffele (n. 6), mentre il capitano Zach Johnson ha affidato le sue wild card a Brooks Koepka, Jordan Spieth, Justin Thomas, Collin Morikawa, Sam Burns e Rickie Fowler. Vice capitani: Steve Stricker, Davis Love III, Jim Furyk, Fred Couples e Stewart Cink. Saranno alla quinta presenza Fowler e Spieth, alla quarta Koepka, alla terza Thomas, alla seconda Morikawa, Scheffler, Cantlay e Schauffele. Debutteranno Burns, Clark, Harman e Homa.

Golf, Omega Masters: ultimo appello per il Team Europe di Ryder

Golf, Omega Masters: ultimo appello per il Team Europe di RyderRoma, 30 ago. (askanews) – Ultimo appello nella corsa per accedere nel Team Europe di Ryder Cup o attraverso le apposite graduatorie oppure sperando in una delle sei wild card che il capitano continentale Luke Donald assegnerà lunedì 4 settembre dopo l’Omega European Masters (31 agosto-3 settembre), il torneo del DP World Tour con cui terminano le gare di qualificazione per i giocatori europei.

Sul percorso del Crans-sur-Sierre GC, a Crans Montana in Svizzera, saranno tre gli azzurri in campo: Edoardo Molinari, uno dei vice capitani del Team Europe, Renato Paratore e Guido Migliozzi, che rientra dopo aver disputato a luglio il The Open. Field di rilievo per un torneo di prestigio, giunto alla 89ª edizione, dove difenderà il titolo il sudafricano Thriston Lawrence, 26enne di Pretoria con quattro titoli sul circuito di cui due in stagione, in un contesto che comprende gli inglesi Matt Fitzpatrick, due volte a segno (2017, 2018), Danny Willett, vincitore nel 2015, e Matt Wallace, i gemelli danesi Rasmus (suo il titolo nel 2021) e Nicolai Hojgaard, i francesi Victor Perez e Antoine Rozner, il polacco Adrian Meronk (suo l’ultimo Open d’Italia), lo scozzese Robert MacIntyre, il tedesco Yannik Paul, gli spagnoli Adrian Otaegui, Pablo Larrazabal e Jorge Campillo, l’altro inglese Todd Clements, reduce dal successo nel precedente D+D Real Czech Masters, e il finlandese Sami Valimaki. Il montepremi è di 2.500.000 dollari. Per entrare nel Team Europe – Per il terzo posto nella classifica European Points, l’ultimo che concede l’accesso di diritto nel Team Europe (già qualificati Rory McIlroy e Jon Rahm), la competizione è tra sei giocatori con Robert MacIntyre, che deve difendere la terza piazza, e con Yannik Paul (4°), Adrian Meronk (5°), Victor Perez (6°), Rasmus Hojgaard (8°) e Adrian Otaegui (9°), che hanno possibilità di superarlo, con diversi gradi di difficoltà. Lo scozzese non può porre rimedio solo a una eventuale vittoria di Paul, che è anche l’unico a poter centrare l’obiettivo con un terzo posto in solitudine, ma in tal caso dipendendo dalla posizione dell’avversario. MacIntyre ha possibilità di evitare il sorpasso se vincono Meronk, Perez o Hojgaard, ma solo con la seconda posizione solitaria per il primo o al massimo con un compagno per il secondo, mentre se si afferma il danese può anche concedersi la terza. Il trio ha possibilità notevolmente ridotte con la seconda piazza. Quanto a Otaegui ha la sola chance del successo, però con margini molto ristretti. Per la World Points (sono già in squadra Viktor Hovland e Tyrrell Hatton) questione limitata anche in questo caso al terzo e ultimo posto disponibile con Tommy Fleetwood, che lo occupa attualmente e che non giocherà, e con Matt Fitzpatrick, quarto, che come detto sarà al via. L’escluso, comunque, ha buone possibilità di ricevere una delle wild card.

Golf, Ryder Cup: anche Tyrrell Hatton nel Team Europe

Golf, Ryder Cup: anche Tyrrell Hatton nel Team EuropeRoma, 28 ago. (askanews) – L’inglese Tyrrell Hatton è il quarto giocatore europeo ad essersi qualificato per la Ryder Cup di Roma, in programma dal prossimo 29 settembre all’1 ottobre sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club. Il 31enne di High Wycombe si prepara dunque a giocare la sua terza Ryder Cup consecutiva dopo il debutto (con vittoria) a Parigi nel 2018 e la parentesi del Wisconsin nel 2021. Hatton si va ad aggiungere al nordirlandese Rory McIlroy, allo spagnolo Jon Rahm ed al norvegese Viktor Hovland.

Il britannico, che ha staccato il pass attraverso la world points list, quest’anno ha sempre superato il taglio in tutti e quattro gli eventi Major, ottenendo due Top 20 sia nel PGA Championship che nella 151esima edizione del The Open. In carriera, vanta sei vittorie sul DP World Tour e un’affermazione sul Pga Tour.

Golf, DP World Tour: Clements a sorpresa, 11° Edoardo Molinari

Golf, DP World Tour: Clements a sorpresa, 11° Edoardo MolinariRoma, 27 ago. (askanews) – L’inglese Todd Clements ha firmato il suo primo titolo sul DP World Tour, vincendo con 266 (65 69 69 63, -22) colpi la nona edizione del D+D Real Czech Masters, penultimo torneo con in palio punti per accedere di diritto nel Team Europe di Ryder Cup, sfida con il Team USA che per la prima volta nella sua storia si svolgerà in Italia (Marco Simone Golf & Country Club, Guidonia Montecelio, Roma, 29 settembre-1° ottobre). Clements ha superato di misura il connazionale Matt Wallace, secondo con 267 (-21), e di quattro colpi il danese Nicolai Hojgaard, terzo con 270 (-18), uno dei giocatori che aspira a ricevere una delle sei wild card che saranno assegnate dal capitano continentale Luke Donald.

Sul percorso dell’Albatross Resort Golf Club (par 72), a Praga nella Repubblica Ceca, ha offerto una buona prestazione Edoardo Molinari, 11° con 273 (66 69 71 67, -15), dopo essere stato sempre in alta classifica. Ha recuperato otto posizioni nel finale Renato Paratore, da 30° a 22° con 275 (69 70 68 68, -13), e ne ha perse alcune Francesco Molinari, 31° con 277 (71 67 67 72, -11), appena nominato vice capitano del Team Europe, carica ricoperta anche dal fratello Edoardo. Prezioso il quarto posto con 271 (-17) per lo scozzese Robert MacIntyre (risalito dal 14°), vincitore dell’Open d’Italia nel 2022, che ha consolidato la terza piazza nella graduatoria European Points, l’ultima che concede l’accesso nel Team Europe, classifica che ha già dato il pass a Rory McIlroy e a Jon Rahm. Stesso score per il paraguaiano Fabrizio Zanotti, il finlandese Sami Välimäki, i tedeschi Nick Bachem e Maximilian Schmitt e per lo svedese Ludvig Aberg.

Todd Clements, 26 anni, ha rimontato dal quinto posto con un 63 (-9) prodotto di nove birdie, realizzati in tre sequenze di tre di fila in ciascuna. È alla prima stagione sul circuito, dove in totale ha partecipato a 30 gare, delle quali 22 quest’anno in cui non si era mai classificato meglio di 21°. Matt Wallace, 33enne di Hillington, quattro titoli sul DP World Tour e uno sul PGA Tour, dove svolge parte della sua attività, ha chiuso con un 67 (-5) dovuto a cinque birdie, non riuscendo a realizzare il sesto nelle quattro buche che aveva da giocare, con il vincitore già in club house, per poterlo portare al playoff.

Edoardo Molinari ha girato in 67 (-5) colpi con sei birdie e un bogey, Paratore in 68 (-4) con sei birdie e due bogey e Francesco Molinari in 72 (par) con cinque birdie e altrettanti bogey. Il torneo è stato vinto nel 2018 da Andrea Pavan.