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Ryder Cup, il Team Europa Junior vince con due azzurri

Ryder Cup, il Team Europa Junior vince con due azzurriRoma, 28 set. (askanews) – Francesca Fiorellini e Giovanni Daniele Binaghi hanno vinto con il Team Europe, la Junior Ryder Cup sul percorso del Marco Simone Golf e Country Club di Roma. I due azzurri hanno contributo al successo della formazione del vecchio continente che si è imposta su quella degli Stati Uniti per 20 e mezzo a 9 e mezzo.

“E’ stata una emozione incredibile, una giornata indimenticabile. Oggi il mio gioco è stato molto solido, ho fatto colpi straordinari come l’eagle alla 12. Il putt alla 16 per vincere la partita contro Byrd è stato magnifico”, ha detto Binaghi, figlio d’arte (oggi il papà Alberto è Ct della squadra nazionale dilettanti maschile di golf, ndr). “Mio papà? E’ da sempre uno stimolo, dalla mattina alla sera, da quando a 3 anni ho iniziato a prendere un bastone in mano nel corridoio di casa”, ha spiegato. “Cosa mi porto via da questa giornata? L’esperienza di giocare davanti a così tanta gente. Ero abbastanza rilassato e sono riuscito a controllare la tensione in modo abbastanza naturale”, ha aggiunto Binaghi. Sorride anche l’altra azzurra Fiorellini, cresciuta golfisticamente a Castelgandolfo. “Ho lavorato tantissimo dall’inizio dell’anno per essere selezionata in questo team e oggi tutti questi sacrifici sono stati ripagati”, ha detto.

“Sono super contenta e fiera di questa vittoria” costruita su due campi “il Nazionale e il Marco Simone in condizioni perfette, con green veloci, super difficili con il rough molto alto”, ha aggiunto la giovane golfista che ha un ultimo pensiero sul suo compagno di squadra. “Giovanni è stato bravissimo, è stato un onore per me giocare con lui nei doppi, ci siamo divertiti moltissimo”. guidato dallo scozzese Stephen Gallacher, ha travolto il Team Usa, diretto da Paul Levy, nei fourball della seconda giornata di gara con un parziale di 6 a 0 ed è passato a condurre per 12 a 6 alla vigilia dei singoli che si svolgeranno al Marco Simone Golf & Country Club, dopo le prime due frazioni giocate al Golf Nazionale di Sutri, la casa del golf italiano. Della compagine continentale, guidata dallo scozzese Stephen Gallacher, fanno parte Francesca Fiorellini e Giovanni Daniele Binaghi che hanno giocato insieme il fourball, tra squadre miste, superando nettamente Kylie Chong/Jay Leng Jr per 4&3.

Ryder Cup, oggi sfida All Star Match con Djokovic, Sainz e Bale

Ryder Cup, oggi sfida All Star Match con Djokovic, Sainz e BaleRoma, 27 set. (askanews) – Da Novak Djokovic, tennista più vincente nella storia dei tornei del Grande Slam, ad Andriy Shevchenko, pallone d’Oro nel 2004. Da Carlos Sainz, pilota della Ferrari, a Gareth Bale, vincitore di cinque Uefa Champions League con il Real Madrid. Fino a Leonardo Fioravanti, surfista italiano che si è già qualificato per le Olimpiadi di Parigi 2024, e Kathryn Newton, attrice hollywoodiana. Senza dimenticare altri personaggi dello sport, anche del mondo paralimpico, del cinema e dello spettacolo. Saranno i protagonisti dell’”All Star Match” che andrà in scena oggi al Marco Simone Golf e Country Club di Roma e precederà la 44esima edizione della Ryder Cup.

La gara a colpi di swing, a partire dalle 12.50 (buche 1, 13, 14, 15, 16, 17, 18), vedrà sfidarsi il “Team Monty”, capitanato dallo scozzese Colin Montgomerie e il “Team Pavin” diretto dallo statunitense Corey Pavin, rispettivamente alla guida del Team Europe e del Team Usa alla Ryder Cup del 2010 quando, in Galles, i fratelli Molinari, Francesco ed Edoardo, fecero il loro debutto vincente nella sfida più importante di golf al mondo. Nel Celebrity Match, Montgomerie al fianco di Bale sfiderà in un match di doppio Pavin e Shevchenko. Poi toccherà allo youtuber Garrett Hilbert e a Fioravanti affrontare la Newton e Victor Cruz, ex giocatore di football americano. Il “match 1” metterà invece di fronte Djokovic e Sainz, in tandem rispettivamente con i golfisti paralimpici Kipp Popert e Tommaso Perrino, CT della Squadra Nazionale Paralimpica Maschile e Femminile della Federazione Italiana Golf. Nel segno del Progetto Ryder Cup 2023 della FIG che vede l’inclusione sociale come punto imprescindibile di uno sport che va oltre ogni barriera.

Fanno parte del “Team Monty”: Montgomerie (capitano), Fioravanti, Bale, Djokovic, Hillbert e Popert. Compongono il “Team Pavin”: Pavin (capitano), Cruz, Shevchenko, Newton, Sainz e Perrino. Alle 9.45 la prova campo del Team Usa. Dalla buca 1 con Max Homa, Wyndham Clark, Rickie Fowler, Brian Harman. Alle 10 partiranno Justin Thomas, Collin Morikawa, Jordan Spieth, Sam Burns. Alle 10.15 sarà il turno di Xander Schauffele, Scottie Scheffler, Brooks Koepka, Patrick Cantlay.

Il Team Europa inizierà la prova campo alle 10 dalla buca 10 con Viktor Hovland, Tommy Fleetwood, Sepp Straka, Jon Rahm. Poi patiranno alle 10.15 Ludvig Åberg, Shane Lowry, Tyrrell Hatton, Robert Macintyre. Un quarto d’ora dopo sul tee della 10 andranno Rory MCIlroy, Matt Fitzpatrick, Nicolai Højgaard, Justin Rose. I due Team di Ryder alle 18,30 saranno a Piazza di Spagna per le foto ufficiali sulla Scalinata di Trinità dei Monti, poi la Cena di Gala in un luogo unico: le Terme di Caracalla.

Ryder Cup, oggi prova campo dei due Team Europa e Usa con il pubblico

Ryder Cup, oggi prova campo dei due Team Europa e Usa con il pubblicoRoma, 26 set. (askanews) – Prova campo per le squadre Europa e Usa sul green del Marco Simone Golf e Country Club dove da venerdì a domenica si giocherà la Ryder Cup, che per la prima volta nella sua storia quasi centenaria si svolgerà in Italia.

Sotto lo sguardo del pubblico, il Team Europa inizierà la pratica sulle 18 buche dal tee numero 1, alle 10, con Tommy Fleetwood, Sepp Straka, Shane Lowry e Rory McIlroy. Alle 10.15 sarà il turno di Jon Rahm, Viktor Hovland, Tyrrell Hatton, Ludvig Åberg. Alle 10.30 inizieranno Matt Fitzpatrick, Justin Rose,Robert Macintyre e Nicolai Hojgaard. Sotto l’attento sguardo del capitano Luke Donald e di due dei cinque vice gli azzurri Edoardo e Francesco Molinari (per la prima volta due fratelli in questo ruolo nella storia del torneo). Il Team Usa partirà invece dalla buca 10 ma alle 9.30 con Jordan Spieth, Patrick Cantlay, Xander Schauffele e Justin Thomas. Alle 9.45 sono previsti Collin Morikawa, Brian Harman, Rickie Fowler, Max Homa. Alle 10 sarà il turno di Scottie Scheffler, Brooks Koepka, Wyndham Clark, Sam Burns. Guidati da capitano Zac Johnson.

La suggestiva Cerimonia d’Apertura avvenuta ieri nell’Anfiteatro romano di Sutri ha anticipato la Junior Ryder Cup, 12ª edizione della sfida a livello Under 18 tra il Team Europe e il Team USA, confronto tra squadre di dodici giocatori, sei ragazzi e sei ragazze. Per la prima volta il torneo si disputerà su tre giornate, dal 26 al 28 settembre. Nelle prime due, al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo), la casa del golf italiano, avranno luogo prima sei match di foursome e poi altrettanti di fourball, mentre nella terza si svolgeranno i 12 singoli al Marco Simone Golf & Country Club (con diretta TV su Sky).

Alla Cerimonia d’Apertura sono intervenuti; Stefano Mazzi, Vice Presidente Federale; Alessandro Rogato, Presidente del Golf Nazionale; Matteo Amori, Sindaco di Sutri; Ian Randell, Board Member Ryder Cup e i capitani delle due squadre, lo scozzese Stephen Gallacher (Team Europe) e Paul Levy (Team Usa). Presenti Gian Paolo Montali, Direttore Generale Progetto Ryder Cup 2023, i consiglieri Stella Coppi, Celso Lombardini, Alberto Treves de Bonfili e Andrea Pischiutta e il Presidente del Comitato Regionale Emilia Romagna Stefano Frigeri. Le squadre – Due azzurri, Francesca Fiorellini e Giovanni Daniele Binaghi, faranno parte del Team Europe che comprende l’inglese Kris Kim, l’irlandese Sean Keeling, il tedesco Peer Wernicke, lo scozzese Connor Graham, l’ucraino Lev Grinberg, le spagnole Rocio Tejedo e Andrea Revuelta, le svedesi Nora Sundberg e Meja Örtengren e la tedesca Helen Briem,

La compagine statunitense sarà composta dalle girls Leigh Chien, Kylie Chong, Gianna Clemente, Anna Davis, Ryleigh Knaub e Yana Wilson e dai boys Jackson Byrd, Billy Davis, fratello gemello di Anna, Nicholas Gross, Will Hartman, Jay Leng jr e Miles Russell. Nel torneo, che torna dopo cinque anni a causa della sospensione per la pandemia, il bilancio è favorevole agli statunitensi con sette vittorie contro tre sconfitte e un pari con trofeo rimasto alla squadra continentale perché detentrice. Gli americani si sono imposti nell’edizione inaugurale (1997) e poi nelle ultime sei, mentre il Team Europe ha prevalso nel 1999, 2002, 2004 e con il pari nel 2006.

Ryder Cup, si aprono le porte del Marco Simone Golf Country Club

Ryder Cup, si aprono le porte del Marco Simone Golf Country ClubRoma, 25 set. (askanews) – Parte oggi ufficialmente la settimana della Ryder Cup, la sfida di golf tra Europa e Stati Uniti, per la prima volta in Italia, nella storia quasi centenaria della competizione, in programma al Marco Simone Golf e Country Club di Roma. Un viaggio lungo 2.846 giorni, da quel 14 dicembre 2015, quando, grazie all’impegno e all’intuizione del Presidente della Federgolf, Franco Chimenti, l’Italia conquistò il diritto di ospitare la Ryder Cup.

Oggi arriveranno nella Capitale le due squadre, il Team Europe, guidato dal capitano inglese Luke Donald, e il Team Usa di Zach Johnson. Alle 15.30 verrà inaugurato il Media Centre del Marco Simone con la prima conferenza stampa dei due capitani. A guidare a Roma il Team Europe sarà appunto Donald, capitano non giocatore proprio come i cinque vicecapitani: gli italiani Francesco ed Edoardo Molinari, il danese Thomas Bjorn, il belga Nicolas Colsaerts e lo spagnolo Josè Maria Olazabal. Questi invece i protagonisti in campo: Rory McIlroy (Irlanda del Nord), Jon Rahm (Spagna), Robert MacIntyre (Scozia), Viktor Hovland (Norvegia), Tyrrell Hatton (Inghilterra), Matt Fitzpatrick (Inghilterra). A questi giocatori, che si sono qualificati automaticamente, si aggiungono le sei wild card; Shane Lowry (Irlanda), Tommy Fleetwood (Inghilterra), Justin Rose (Inghilterra), Sepp Straka (Austria), Nicolai Hojgaard (Danimarca), Ludvig Aberg (Svezia).

Il Team Usa – Zach Johnson è il capitano del Team Usa. I vicecapitani sono: Steve Stricker, Davis Love III, Jim Furyk, Fred Couples e Stewart Cink. Nel roster a stelle e strisce ecco; Scottie Scheffler (numero 1 mondiale), Wyndham Clark, Brian Harman, Patrick Cantlay, Max Homa, Xander Schauffele. Johnson ha assegnato le wild card a Brooks Koepka, Jordan Spieth, Justin Thomas, Collin Morikawa, Sam Burns e Rickie Fowler. Sempre oggi, ma nell’anfiteatro romano di Sutri, si terrà la cerimonia di apertura della Junior Ryder Cup. Nel team Europe Under 18 (composto, così come quello statunitense, da 6 ragazzi e altrettante ragazze) ci saranno anche due azzurri: la romana Francesca Fiorellini, reduce dall’impresa in Spagna nella Junior Solheim Cup, e il milanese Giovanni Binaghi. La Junior Ryder Cup si giocherà dal 26 al 28 settembre. I primi due giorni di gara andranno in scena al Golf Nazionale di Sutri. Mentre l’ultimo al Marco Simone Golf e Country Club.

Golf, Pga Italiana: il campionato Maestri è di Mauro Bianco

Golf, Pga Italiana: il campionato Maestri è di Mauro BiancoRoma, 23 set. (askanews) – Terzo titolo per Mauro Bianco nel campionato di PGA Italiana riservato ai maestri, il primo conquistato a Bogogno nel 2006, il secondo (2008) nella sua Sanremo, dove è nato 61 anni fa e dove è cresciuto golfisticamente alla scuola del padre Mario, che ha insegnato per oltre 40 anni presso il circolo ligure. E ha vinto alla grande, prendendo le distanze da due temibili avversari, Gregory Molteni e Alessandro Tadini (uno dei giocatori italiani più esperti, che dopo un giro era in testa con lui). Quattro colpi di distacco dal primo, due solidi score in 67 sul tracciato tutto strategia del Salsomaggiore Golf. Campo e gara nelle parole del vincitore: «Secco e molto duro nella prima giornata, più morbido oggi dopo la pioggia della notte, ma green molto belli, velocissimi e con pendenze micidiali. È proprio qui che ho fatto la differenza. Sono partito imbucando un putt in costa da dieci metri, dopo nove buche avevo già fatto cinque birdie. Un cecchino oggi. Altro bastone chiave il driver, quello che di solito gioco meglio: dove i miei colleghi più lunghi (anche di trenta metri) hanno giocato ferri dal tee io ho guadagnato distanza col driver, per me affidabile anche su queste buche storte e tattiche. Poi mi ha aiutato anche qualche rimbalzo giusto. Del resto chi ha giocato tanto a Sanremo ai rimbalzi è abituato». Il professionista ligure che si “autogestisce”, come dice, per quanto riguarda la tecnica, aveva buone sensazioni prima di partire e aveva postato un video su Instagram che annunciava: “Ecco il mio swing per il campionato maestri”.

Per Mauro Bianco una carriera da amateur con tre titoli italiani (Cadetti 1977, Juniores 1980, Medal 1982), un internazionale di Svizzera (1982) e poi in squadra ai campionati del mondo. Passato professionista a 22 anni (e da allora socio di PGA Italiana), ha giocato nel tour europeo per tre stagioni per poi insegnare (coach anche della nazionale) prima a Sanremo, poi a Bologna per 23 anni e dal 2018 una lezione con lui si può prenotare al Riviera Golf di Rimini. Compiuti i 50, il pro ligure è tornato a competere full time nel circuito europeo seniores (2014- 2015) dopo due carte mancate, comparendo nelle ultime stagioni solo nella tappa italiana del Tour. Da senior ha messo a segno anche un triplete nel campionato di categoria dell’Associazione. La storia del Campionato Maestri inizia 25 anni fa a Is Molas, in Sardegna, e quello di Pietro Molteni è il primo nome ad essere inciso sul trofeo della gara. Cinque edizioni sullo stesso tracciato e poi, negli anni, quattro a Bogogno (No), tre al San Domenico (Br), due al Des Iles Borromées (Vb), a Grado (Go), al Pevero (Ot) e al Molinetto (Mi); una volta si è giocato a Sanremo (Im), a Margara (Al), a Udine e a Rapallo. Hanno vinto più di tutti Mauro Bianco e Zeke Martinez (tre titoli), ma sono riusciti nella doppietta anche Giuseppe Calì, Federico Elli, Emanuele Bolognesi e Michele Reale. Nell’albo d’oro, tra gli altri, Costantino Rocca ed Emanuele Canonica.

Golf, Guido Migliozzi difende il titolo nell’Open di Francia

Golf, Guido Migliozzi difende il titolo nell’Open di FranciaRoma, 20 set. (askanews) – Guido Migliozzi difende il titolo nel Cazoo Open de France, dove saranno in campo anche Edoardo Molinari e Renato Paratore, torneo del DP World Tour giunto alla 105ª edizione e in programma dal 21 al 24 settembre per la 29ª volta, la 20ª consecutiva, sul percorso de Le Golf National, a Saint-Quentin-en-Yvelines nei pressi Parigi, in Francia. E’ l’evento che precede di una settimana la Ryder Cup, sfida con il Team Usa che per la prima volta si disputerà in Italia (Marco Simone Golf & Country Club, Guidonia Montecelio, Roma, 29 settembre-1 ottobre) e che curiosamente si svolge proprio sul percorso che ha ospitato la precedente edizione giocata in Europa (dove trionfarono i continentali per 17,5-10,5), quasi per un passaggio di consegne.

In campo un solo giocatore che farà parte del Team Europe, lo scozzese Robert MacIntyre, mentre dello staff, insieme a Molinari, ci sarà anche un altro vice capitano, il belga Nicolas Colsaerts, che ha fatto sua la gara nel 2019. Nel field fari puntati sul coreano Tom Kim, 21enne di Seoul, numero 18 mondiale, due successi sul PGA Tour e altri nove sui circuiti asiatici, e sullo statunitense Billy Horschel, ma saranno tanti i concorrenti capaci di regalare spettacolo a iniziare da ben 17 vincitori stagionali tra i quali ricordiamo il neozelandese Ryan Fox, a segno del precedente BMW PGA Championship, il sudafricano Thriston Lawrence (due successi), i francesi Victor Perez e Antoine Rozner, sui quali si fondano le speranze transalpine di riportare in patria un titolo che manca dal 2011 (appannaggio di Thomas Levet), lo spagnolo Jorge Campillo, gli inglesi Dale Whitnell e Daniel Brown, il tedesco Marcel Siem, l’altro past winner in campo (2012), e i danesi Thorbjorn Olesen e Rasmus Hojgaard.

Quest’ultimo, secondo lo scorso anno, fu sorpassato nel giro finale da Migliozzi dopo una strepitosa rimonta dal nono posto propiziata da un 62 (-9) con cui eguagliò il record del campo firmando il terzo dei suoi successi sul DP World Tour (dopo il Magical Kenya Open e il Belgian Knockout del 2019). Sebbene sia stato piuttosto altalenante in stagione, il 26enne veneto ha sicuramente la potenzialità per poter concedere il bis in una gara che sarà particolarmente importante per Renato Paratore, il quale ha un’occasione da non perdere per arrivare alla ‘carta’ per il circuito 2024 che, al momento, è distante poco più di un centinaio di punti. Molinari deve riscattare i tre tagli di fila subiti nelle ultime uscite seguite a un buon 11° posto nel D+D Real Czech Masters. Nel torneo, nato nel 1906, Migliozzi è stato il terzo azzurro a porre il proprio nome nell’albo d’oro dopo Ugo Grappasonni (1949) e Costantino Rocca (1993). Sei volte gli italiani si sono classificati secondi: una con Aldo Casera (1954), con Massimo Florioli (1998) e con lo stesso Rocca (2001) e tre con Francesco Molinari (2010, 2012, 2016) che, però, sullo stesso percorso nella Ryder Cup 2018 vinse tutti e cinque gli incontri (4 doppi con Tommy Fleetwood e il singolo) record per i giocatori continentali. Il montepremi è di 3.250.000 dollari (circa 3.050.000 euro).

Golf, il Team Europe di Ryder Cup al BMW PGA Championship

Golf, il Team Europe di Ryder Cup al BMW PGA ChampionshipRoma, 13 set. (askanews) – Il Team Europe di Ryder Cup sarà sul tee di partenza del BMW PGA Championship (14-17 settembre), uno dei tornei più prestigiosi nel calendario del DP World Tour, giunto alla 69ª edizione, quarto dei cinque inseriti nelle Rolex Series e dotato di nove milioni di dollari di montepremi. Una prova generale a due settimane dalla sfida con il Team Usa che si disputerà per la prima volta in Italia sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club (Guidonia Montecelio – Roma) dal 29 settembre al 1° ottobre.

Sul percorso del Wentworth Club, a Virginia Water in Inghilterra, sarà un autentico show con tanti campioni, tra i quali sei tra i primi 15 del ranking mondiale e con l’Italia che sarà rappresentata da Francesco ed Edoardo Molinari, due dei vice capitani della compagine continentale, e da Guido Migliozzi. Difende il titolo Shane Lowry, impresa piuttosto complicata con gli altri undici del Team Europe ben determinati a conquistare il titolo, in una gara che viene ritenuta una sorta di quinto major, a iniziare da Rory McIlroy, numero due del World Ranking, e da Jon Rahm, numero tre, con il primo vincitore nel 2014 ed entrambi due volte secondi, l’ultima lo scorso anno quando furono superati di un solo colpo dall’irlandese. E ancora Viktor Hovland (n. 4), che ha da poco vinto la FedExCup intascando 18 milioni di dollari, Matt Fitzpatrick (n. 8), Tyrrell Hatton (n. 13), anche lui a segno nella gara (2020), e Tommy Fleetwood (n. 14), passando per l’esperienza di Justin Rose, l’entusiasmo dei debuttanti Robert MacIntyre e Sepp Straka e la freschezza di Nicolai Hojgaard e di Ludvig Aberg, vincitore dell’Omega European Masters, anche loro al primo confronto con gli Usa. Dello staff saranno in campo, oltre ai due Molinari, con Francesco sul gradino più alto del podio nel 2018, anche il capitano Luke Donald (doppietta per lui 2011-2012) e altri due dei cinque vice capitani, Thomas Bjorn e Nicolas Colsaerts. Assente ii quinto, José Maria Olazabal.

Non è tutto, perché in un field di gran livello la lista dei favoriti è comunque molto lunga. Citiamo, tra i tanti, Thriston Lawrence. Pablo Larrazabal, Ockie Strydom e Adrian Meronk, due volte vincitori in stagione, Billy Horschel e Danny Willett, che hanno conquistato il titolo nel 2021 e nel 2019, Tom Hoge, Vincent Norrman, il quale svolge attività sul PGA Tour e che la scorsa settimana ha messo la sua firma sull’Horizon Irish Open. Vincitori azzurri e record – Francesco Molinari è stato il terzo italiano a trionfare nel BMW Championship (battendo McIlroy) preceduto da Costantino Rocca (1996), che superò di due colpi Nick Faldo e Paul Lawrie, e Matteo Manassero (2013) dopo spareggio a tre con Simon Khan e Marc Warren. Inoltre gli azzurri hanno ottenuto due secondi posti con Baldovino Dassù (1979) e con lo stesso Francesco Molinari (2017).

Il primato di vittorie è di Nick Faldo con quattro, che è giunto anche tre volte secondo. Lo seguono con tre Peter Alliss, Bernhard Langer e Colin Montgomerie e con due, oltre a Donald, anche Seve Ballesteros, Tony Jacklin, Ian Woosnam e Anders Hansen. Presenti otto past winner. Oltre ai sette citati ci sarà anche David Howell (2006) che nell’occasione raggiungerà le 721 presenze sul DP World Tour eguagliando l’attuale recordman, lo spagnolo Miguel Angel Jimenez. L’inglese, 48enne con cinque titoli sul circuito, ha finalizzato la stagione a questo obiettivo che ha raggiunto in maniera quanto meno insolita, perché nelle 14 presenze stagionali è sempre uscito al taglio. Tuttavia è destinato prendere il comando di questa classifica con l’iberico fermato dall’età (59 anni).

Ryder Cup, Donald (Europa): fratelli Molinari eroi del gof italiano

Ryder Cup, Donald (Europa): fratelli Molinari eroi del gof italianoRoma, 11 set. (askanews) – “E’ importante avere nella squadra Francesco ed Edoardo Molinari, due eroi del golf italiano. Francesco la Ryder Cup l’ha giocata e vinta tre volte, una anche assieme al fratello Edoardo”. Così Luke Donald, capitano del Team Europa, dopo il primo giro di prova al Marco Simone Golf e Country Club, dove dal 29 settembre al 1 ottobre si giocherà la Ryder Cup. “I fratelli Molinari sono tra i miei vicecapitani: Francesco ha tanta esperienza e conosce i giocatori, Edoardo mi è di grande aiuto con le statistiche. Tutta la squadra va molto d’accordo con loro”, ha aggiunto Donald.

“Essere capitano del Team Europe è una grande responsabilità, il mio ruolo è quello di collante, devo poter creare una buona atmosfera. Ma nel momento in cui si comincia a giocare non potrò fare molto di più”, ha aggiunto. Parola di elogio per l’ultimo arrivato nel Team, quel Ludwig Aberg, 23enne professionista svedese per lungo tempo numero uno delle classifiche amateur. “E’ ancora molto giovane ma il futuro è dalla sua parte. Tra i dilettanti ha avuto un percorso simile a John Rahm e Viktor Hovland. Ha delle potenzialità incredibili: ha un driver eccezionale e si è già ambientato sul percorso del Marco Simone”.

Parlando del campo, Donald ha individuato nella 8 “la buca più difficile del percorso: un par 5 molto lungo con un grande rough”, ha spiegato. Prima della gara vera e propria, anche il campione del tennis Novak Djokovic farà la sua apparizione al Marco Simone Golf e Country Club nell’All Star Match, con altre stelle dello sport tra cui Carlos Sainz e Andrij Schevchenko: “Ho visto la sua vittoria agli Us Open. E’ incredibile. Ha vinto 24 Slam. E’ una Superstar. Ha indossato anche la maglia celebrativa per ricordare la scomparsa di Kobe Bryant. E’ stato un gesto molto bello da parte sua”, ha detto Donald.

Ryder Cup, Johnson (Usa): Tiger Woods non ci sarà a Roma

Ryder Cup, Johnson (Usa): Tiger Woods non ci sarà a RomaRoma, 8 set. (askanews) – “Tutti vogliono vedere Tiger Woods, anche noi avremmo voluto averlo nella nostra squadra, ma per problemi fisici non verrà a Roma”. Lo ha detto il capitano del Team Usa, Zach Johnson, incontrando i cronisti nella Capitale, al termine della prima prova campo al Marco Simone Golf Country Club, dove dal 29 settembre al 1 ottobre si giocherà la Ryder Cup.

“Tiger è stato una parte fondamentale del nostro team per molti anni. E’ in contatto con noi e sa tutto quello che facciamo”, ha aggiunto. “E’ stato il miglior giocatore della nostra generazione o forse più, che ama la Ryder Cup. La sua esperienza sarà di grande aiuto per la nostra squadra”, ha proseguito il due volte campione di Major. Domani mattina il Team Usa, ancora non al completo per le assenze di Jordan Spieth, Patrick Cantlay e Xander Schauffele, farà una seconda prova del campo. “Al Marco Simone hanno fatto un grande lavoro per preparare le 18 buche”, ha sottolineato Johnson.

Golf, Ryder Cup: da Djokovic a Shevchenko all’All Star Match

Golf, Ryder Cup: da Djokovic a Shevchenko all’All Star MatchRoma, 6 set. (askanews) – Da Novak Djokovic, tennista più vincente nella storia dei tornei del Grande Slam, ad Andriy Shevchenko, Pallone d’Oro nel 2004. Da Carlos Sainz, pilota della Ferrari, a Gareth Bale, vincitore di cinque Uefa Champions League con il Real Madrid. Passando per Leonardo Fioravanti, surfista italiano che si è già qualificato per le Olimpiadi di Parigi 2024, e Kathryn Newton, attrice hollywoodiana. Senza dimenticare altri personaggi dello sport, anche del mondo paralimpico, del cinema e dello spettacolo. E’ un vero e proprio “All Star Match” quello che andrà in scena mercoledì 27 settembre al Marco Simone Golf & Country Club di Roma e precederà la 44esima edizione della Ryder Cup. Uno show che vedrà sfidarsi il “Team Monty”, capitanato dallo scozzese Colin Montgomerie e il “Team Pavin” diretto dallo statunitense Corey Pavin, rispettivamente alla guida del Team Europe e del Team Usa alla Ryder Cup del 2010 quando, in Galles, i fratelli Molinari, Francesco ed Edoardo, fecero il loro debutto vincente nella sfida più importante di golf al mondo.

Nel Celebrity Match, Montgomerie al fianco di Bale sfiderà in un match di doppio Pavin e Shevchenko. Poi toccherà allo youtuber Garrett Hilbert e a Fioravanti affrontare la Newton e Victor Cruz, ex giocatore di football americano. Il “match 1” metterà invece di fronte Djokovic e Sainz, in tandem rispettivamente con i golfisti paralimpici Kipp Popert e Tommaso Perrino, CT della Squadra Nazionale Paralimpica Maschile e Femminile della Federazione Italiana Golf. Nel segno del Progetto Ryder Cup 2023 della FIG che vede l’inclusione sociale come punto imprescindibile di uno sport che va oltre ogni barriera. A differenza dei precedenti “Celebrity Match”, quello che sarà protagonista in Italia, a due giorni dal via della Ryder Cup (29 settembre – 1° ottobre sempre al Marco Simone Golf & Country Club), non sarà un evento che vedrà di fronte l’Europa e gli Usa, ma campioni e personaggi che condividono una grande passione per il golf.

Fanno parte del “Team Monty”: Montgomerie (capitano), Fioravanti, Bale, Djokovic, Hillbert e Popert. Compongono il “Team Pavin”: Pavin (capitano), Cruz, Shevchenko, Newton, Sainz e Perrino. “Non vedo l’ora di giocare a Roma e vivere ancora una volta la magia della Ryder Cup, questa volta in compagnia di celebrità che porteranno in dote tante competenze oltre che la passione per il golf” le parole di Collin Montgomerie.

Corey Pavin aggiunge: “Con Montgomerie abbiamo vissuto memorabili sfide in Ryder Cup, in particolare nel 2010 quando, entrambi, ricoprivamo il ruolo di capitani. Non vedo l’ora di confrontarmi nuovamente con lui, sarà un match avvincente e mi aspetto che la forte competitività che contraddistingue la mia squadra possa far la differenza perché c’è sempre la voglia di vincere”. Gareth Bale dice: “La Ryder Cup è un evento speciale. Nel 2010, in Galles, ho vissuto l’incredibile magia di questo appuntamento e ora potrò riviverla a Roma. Sarà una esperienza straordinaria e non vedo l’ora di giocare l’All Star Match con persone fantastiche. E’ un appuntamento di altissimo livello, che i tifosi di tutto il mondo apprezzeranno molto”.