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Viminale: nel 2024 i delitti -1,8%, omicidi volontari -13,1%

Viminale: nel 2024 i delitti -1,8%, omicidi volontari -13,1%Milano, 21 dic. (askanews) – Dal 1° gennaio al 30 novembre 2024 i delitti risultano in diminuzione dell’1,8% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente con un calo, in particolare, degli omicidi volontari (-13,1%). È emerso martedì nel corso della riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta al Viminale dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante la quale è stata analizzata la situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica in Italia. Sul fronte del contrasto alla criminalità sono stati poi esaminati i risultati delle operazioni interforze “ad alto impatto” presso le stazioni ferroviarie e le aree a più alto rischio delle maggiori città italiane, interventi che si aggiungono alle quotidiane azioni di presidio del territorio. 1.304 quelle realizzate dal 1° gennaio al 30 novembre 2024 con l’impiego complessivo di 45.113 unità delle Forze di polizia: 321.564 le persone identificate, 566 i soggetti tratti in arresto e 3.817 quelli denunciati, e 457 gli stranieri espulsi.


Sul fronte dell’ordine pubblico sono state 11.556 le manifestazioni di rilievo che si sono svolte negli 11 mesi del 2024, +12,1% rispetto all’anno precedente. In 299 casi si sono registrate criticità, in diminuzione del 14,8%. Sono 260 gli operatori delle Forze dell’ordine rimasti feriti, dato in aumento del 195,5% rispetto all’analogo periodo del 2023. Al riguardo il ministro Piantedosi, si legge in una nota, ha voluto ancora una volta ringraziare tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza per il grande impegno nella gestione degli eventi di piazza, evidenziando la professionalità e l’equilibrio che sempre li contraddistingue in scenari delicati e complessi.

Open Arms, Salvini assolto: “Il fatto non sussiste”

Open Arms, Salvini assolto: “Il fatto non sussiste”Palermo, 20 dic. (askanews) – Assolto “perchè il fatto non sussiste”). Si è chiuso così il processo Open Arms che vedeva sul banco degli imputati il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, per le accuse di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio.


Un caso giudiziario che trae origine nell’agosto 2019, quando Salvini – all’epoca ministro dell’Interno del primo governo Conte – impedì lo sbarco a Lampedusa di 147 migranti soccorsi nel Mediterraneo dalla ong spagnola Open Arms e rimasti e bordo della nave per 19 giorni. I giudici non hanno dunque accolto la richiesta della procura di Palermo che aveva chiesto di condannare a 6 anni di carcere il leader della Lega per entrambe le imputazioni.

Garante Privacy: a OpenAI multa di 15 mln e obbligo campagna informativa

Garante Privacy: a OpenAI multa di 15 mln e obbligo campagna informativaMilano, 20 dic. (askanews) – Il Garante per la protezione dei dati personali “ha adottato nei giorni scorsi un provvedimento correttivo e sanzionatorio” nei confronti di OpenAI in relazione alla gestione del servizio ChatGPT. Il provvedimento, “che accerta le violazioni a suo tempo contestate alla società californiana, arriva all’esito di un’istruttoria avviata nel marzo del 2023 e dopo che l’EDPB (Comitato europeo per la protezione dei dati) ha pubblicato il parere con il quale identifica un approccio comune ad alcune delle più rilevanti questioni relative al trattamento dei dati personali nel contesto della progettazione, sviluppo e distribuzione di servizi basati sull’intelligenza artificiale”.


Secondo il Garante, la società statunitense, che ha creato e gestisce il chatbot di intelligenza artificiale generativa, “oltre a non aver notificato all’Autorità la violazione dei dati subita nel marzo 2023, ha trattato i dati personali degli utenti per addestrare ChatGPT senza aver prima individuato un’adeguata base giuridica e ha violato il principio di trasparenza e i relativi obblighi informativi nei confronti degli utenti. Per di più, OpenAI non ha previsto meccanismi per la verifica dell’età, con il conseguente rischio di esporre i minori di 13 anni a risposte inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza”. L’Autorità, “con l’obiettivo di garantire innanzitutto un’effettiva trasparenza del trattamento dei dati personali, ha ordinato a OpenAI, utilizzando per la prima volta i nuovi poteri previsti dall’articolo 166 comma 7 del Codice Privacy, di realizzare una campagna di comunicazione istituzionale di 6 mesi su radio, televisione, giornali e Internet”. I contenuti, da concordare con l’Autorità, “dovranno promuovere la comprensione e la consapevolezza del pubblico sul funzionamento di ChatGPT, in particolare sulla raccolta dei dati di utenti e non-utenti per l’addestramento dell’intelligenza artificiale generativa e i diritti esercitabili dagli interessati, inclusi quelli di opposizione, rettifica e cancellazione”. Grazie a tale campagna di comunicazione, “gli utenti e i non-utenti di ChatGPT dovranno essere sensibilizzati su come opporsi all’addestramento dell’intelligenza artificiale generativa con i propri dati personali e, quindi, essere effettivamente posti nelle condizioni di esercitare i propri diritti ai sensi del GDPR”.


Il Garante ha comminato a OpenAI una sanzione di 15 milioni di euro “calcolata anche tenendo conto dell’atteggiamento collaborativo della società”. Infine, tenuto conto che la società, nel corso dell’istruttoria, ha stabilito in Irlanda il proprio quartier generale europeo, il Garante, in ottemperanza alla regola del c.d. ‘one stop shop’, ha trasmesso gli atti del procedimento all’Autorità di protezione dati irlandese (DPC), divenuta autorità di controllo capofila ai sensi del GDPR, affinché prosegua l’istruttoria in relazione a eventuali violazioni di natura continuativa non esauritesi prima dell’apertura dello stabilimento europeo”.

Processo Open Arms, Salvini: sono orgoglioso di quello che ho fatto, non mollerò in ogni caso

Processo Open Arms, Salvini: sono orgoglioso di quello che ho fatto, non mollerò in ogni casoMilano, 20 dic. (askanews) – “Non mollerò in ogni caso”. Lo ha assicurato il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini entrando nel carcere Pagliarelli di Palermo dove oggi è prevista la sentenza del processo Open Arms che lo vede imputato per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio.


“Sono assolutamente orgoglioso di quello che ho fatto: ho mantenuto le promesse fatte e ho contrastato l’immigrazione di massa – ha sottolineato Salvini -. Qualunque sia la sentenza, per me oggi è una bella giornata, perché sono fiero di avere difeso il mio Paese. Rifarei e rifarò tutto quello che ho fatto. E sono felice delle dimostrazioni di affetto che tantissimi italiani mi stanno portando. Quindi entro in quest’aula orgoglioso del mio lavoro”.

Open Arms, per Salvini è il giorno della sentenza

Open Arms, per Salvini è il giorno della sentenzaMilano, 20 dic. (askanews) – Per Matteo Salvini, è il giorno del verdetto. Oggi è infatti attesa a Palermo la sentenza del processo Open Arms che vede il leader della Lega e vicepremier sul banco degli imputati per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio. Reati commessi, secondo la procura di Palermo, nell’agosto 2019, quando Salvini – all’epoca ministro dell’Interno del primo governo Conte – impedì lo sbarco a Lampedusa di 147 migranti soccorsi nel Mediterraneo dalla ong spagnola Open Arms e rimasti e bordo della nave per 19 giorni. Salvini, presente nell’aula del carcere Pagliarelli al momento della lettura della sentenza, rischia 6 anni di carcere: a tanto ammonta la richiesta di pena formulata per lui dai pm di Palermo.


L’accusa più grave che gli viene addebitata è quella di sequestro persona: i magistrati palermitani gli contestano di “avere, nella sua qualità di Ministro dell’Interno pro-tempore, abusando dei suoi poteri, privato della libertà personale 147 migranti di varie nazionalità giunti in prossimità delle coste di Lampedusa nella notte tra il 14 ed il 15 agosto 2019”. Il vicepremier è poi accusato di rifiuto d’atti d’ufficio “per avere, nella sua qualità di Ministro dell’Interno, Autorità Nazionale di Pubblica Sicurezza, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in violazione di convenzioni internazionali e di norme interne indebitamente rifiutato di esitare positivamente le richieste di POS (place of safety) inoltrate al suo Ufficio di Gabinetto da I.M.R.C.C. (Italian Maritime Rescue Coordination Centre) in data 14, 15 e 16 agosto 2019. Un atto del suo ufficio che, per ragioni di ordine e sicurezza pubblica – scrivono i pm nel capo di imputazione – di igiene e sanità, doveva essere compiuto senza ritardo”. Salvini, difeso dall’avvocato e senatrice della Lega Giulia Bongiorno, ha sempre sostenuto di aver agito con un solo obiettivo: “difendere i confini dello Stato”. La palla è in mano al Tribunale di Palermo. Non è detto, infatti, che i giudici accolgano ‘in toto’ la richiesta di condanna della pubblica accusa. Diversi gli scenari possibili: quello peggiore, per Salvini, è di essere ritenuto colpevole di entrambe le ipotesi reato. Oppure il leader della Lega potrebbe essere assolto dall’accusa di sequestro di persona ma essere comunque condannato per il reato, giuridicamente meno grave, di rifiuto d’atti d’ufficio. Ma – secondo i pronostici di esperti del diritto – i giudici potrebbero anche decidere di riqualificare il reato di sequestro di persone in quello di violenza privata. Infine Salvini potrebbe incassare una sentenza di assoluzione piena.

Asilo, la Cassazione: il giudice può disapplicare il decreto sui Paesi sicuri

Asilo, la Cassazione: il giudice può disapplicare il decreto sui Paesi sicuriRoma, 19 dic. (askanews) – Con sentenza depositata stamani la Corte di cassazione ha risposto al rinvio pregiudiziale sollevato dal Tribunale di Roma il 1° luglio 2024: “La Prima Sezione civile della Corte di cassazione – recita una nota – nel ribadire che il giudice ordinario è il garante dell’effettività, nel singolo caso concreto al suo esame, dei diritti fondamentali del richiedente asilo, ha affermato che è riservata al circuito democratico della rappresentanza popolare la scelta politica di prevedere, in conformità della disciplina europea, un regime differenziato di esame delle domande di asilo per gli stranieri che provengono da paesi di origine designati come sicuri”.


“Il giudice ordinario quindi – precide la Cassazione – non può sostituirsi al Ministro degli affari esteri. Non può neppure annullare con effetti erga omnes il decreto ministeriale. Può tuttavia, nell’ambiente normativo anteriore al decreto-legge 23 ottobre 2024, n. 158, e alla legge 9 dicembre 2024, n. 187, in sede di esame completo ed ex nunc, valutare la sussistenza dei presupposti di legittimità di tale designazione, ed eventualmente disapplicare in via incidentale, in parte qua, il decreto ministeriale recante la lista dei paesi sicuri (secondo la disciplina ratione temporis), allorché la designazione operata dall’autorità governativa contrasti in modo manifesto, tenuto conto delle fonti istituzionali qualificate di cui all’art. 37 della direttiva 2013/32/UE, con i criteri di qualificazione stabiliti dalla normativa europea o nazionale”. “Inoltre, a garanzia dell’effettività del ricorso e della tutela, il giudice conserva l’istituzionale potere cognitorio, ispirato al principio di cooperazione istruttoria, là dove il richiedente abbia adeguatamente dedotto l’insicurezza nelle circostanze specifiche in cui egli si trova. In quest’ultimo caso, pertanto, la valutazione governativa circa la natura sicura del paese di origine non è decisiva, sicché non si pone un problema di disapplicazione del decreto ministeriale”.

Quattro morti a Firenze, ipotesi intossicazione da monossido

Quattro morti a Firenze, ipotesi intossicazione da monossidoFirenze, 19 dic. (askanews) – A San Felice a Ema, una frazione alle porte di Firenze, una famiglia è stata trovata senza vita in un’abitazione, probabilmente a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio. Tre adulti e un bambino sono deceduti, mentre un altro minore è stato trasportato d’urgenza all’ospedale pediatrico Meyer della città, in gravi condizioni.


I soccorsi sono intervenuti dopo l’allarme lanciato dai vicini. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, insieme al personale sanitario del 118 e alle forze dell’ordine, per accertare la causa dell’intossicazione. La fonte del gas velenoso non è stata ancora individuata, ma il monossido di carbonio, un gas inodore e incolore, è noto per essere estremamente pericoloso in ambienti chiusi e mal ventilati.

Aeronautica Militare, a Roma un giorno tra le stelle per studenti

Aeronautica Militare, a Roma un giorno tra le stelle per studentiRoma, 19 dic. (askanews) – Un giorno tra le stelle per gli studenti dell’istituto tecnico aeronautico “Francesco De Pinedo” di Roma, teatro di un incontro davvero speciale, con l’astronauta italiano e colonnello dell’Aeronautica Militare, Walter Villadei.


L’occasione è stata la presentazione agli studenti del cortometraggio dell’Aeronautica Militare “Believe”, girato proprio nello storico istituto tecnico aeronautico dell’Eur, che ha come protagonisti quattro adolescenti alle prese – in un ponte tra realtà e finzione – con una missione epica. L’incontro con Villadei ha rappresentato un’occasione unica per gli studenti di confrontarsi con l’ufficiale ed ingegnere aerospaziale dell’Aeronautica Militare, ad inizio del 2024 impegnato nella missione Ax-3 con Axiom che lo ha portato per due settimane sulla stazione spaziale internazionale.


L’Aeronautica Militare ha da sempre guardato allo spazio e all’aerospazio con grande interesse. Lo Spazio nasce in Italia grazie al Generale ingegnere Luigi Broglio, anche scienziato di chiara fama internazionale che attraverso il programma San Marco, di cui ricorrono quest’anno i sessant’anni, ha aperto all’Italia la via dello Spazio. Dal progetto San Marco sono derivate le competenze spaziali dell’Italia in termini di capacità di lancio di satelliti e di ricerca spaziale.

Carabineri, cambio ai vertici CUFA: generale Parrulli nuovo Comandante

Carabineri, cambio ai vertici CUFA: generale Parrulli nuovo ComandanteMilano, 18 dic. (askanews) – Cambio ai vertici del Comando delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri: al Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli subentra il suo omologo Fabrizio Parrulli.


La cerimonia di avvicendamento – alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Salvatore Luongo – si è svolta questa mattina presso la Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale (RI), antico istituto che si occupa della formazione e dell’aggiornamento professionale dei militari specializzati nella tutela forestale, ambientale e agroalimentare. Rispoli, che assume l’incarico di Capo Ufficio per la Tutela della cultura e della memoria della Difesa, lascia il Comando della Grande Unità nata dall’unione tra il Corpo forestale dello Stato e l’Arma dei Carabinieri, un comparto, si legge in una nota, “ad elevata specializzazione che, sfruttando innovazione tecnologica e strette sinergie con l’associazionismo, il mondo accademico, scientifico e con le autorità tecniche e di controllo, si dedica non solo alla prevenzione e repressione di reati e illeciti, ma anche alla ricerca scientifica, alla conservazione del patrimonio naturale, al monitoraggio ambientale, alla manutenzione delle aree protette e a numerose attività formative, informative ed educative, con una forte vocazione internazionale”.


Al Generale Rispoli subentra il Generale di Corpo d’Armata Fabrizio Parrulli, 61 anni, ufficiale di consolidata esperienza nazionale e internazionale. Dal 2021 al luglio scorso ha ricoperto l’incarico di Addetto per la Difesa e Consigliere Militare presso la Rappresentanza Permanente d’Italia all’ONU. Precedentemente tra i suoi incarichi principali figurano il Comando della Legione Carabinieri Veneto, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e prima ancora quello di Capo Ufficio Piani e Polizia Militare del Comando Generale e di Comandante Provinciale di Salerno. “Il CUFA rappresenta un’eccellenza unica, che porta avanti i valori dell’onore, della dedizione e del rispetto, in un ambito fondamentale come quello della tutela dell’ambiente e della natura – ha detto il ministro Lollobrigida intervenendo alla cerimonia – Desidero ringraziare le associazioni del Corpo Forestale dello Stato, le associazioni combattentistiche e il personale civile, che ogni giorno lavora con impegno e professionalità. Rivolgo i miei migliori auguri di buon lavoro al Generale Fabrizio Parrulli, un sentito ringraziamento al Generale Andrea Rispoli per i risultati straordinari conseguiti, e la mia stima al Generale Comandante Luongo, uomo di straordinaria levatura etica, con il quale continueremo a lavorare quotidianamente per rafforzare il ruolo strategico che l’Arma ricopre per l’Italia”.


Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Luongo ha sottolineato “la fondamentale importanza che questo alto Comando riveste nella struttura ordinativa dell’Arma, il quale espleta delicate funzioni a presidio del più ampio concetto di sicurezza a tutela degli interessi diffusi della collettività, ovvero un’attività che si sviluppa anche a livello internazionale attraverso il Centro di Eccellenza per la Tutela Ambientale di Sabaudia, posto a disposizione delle Nazioni Unite per la formazione di operatori ambientali”. Dopo il ringraziamento al Comandante uscente Rispoli e gli auguri a Parrulli per il nuovo incarico,Luongo ha esortato a “scommettere sui giovani, perché per ogni Comandante saper mettere a frutto la creatività del proprio personale è il modo per spingere noi stessi e l’Istituzione a traguardi sempre più ambiti. È necessario rimanere al passo con i tempi, valorizzando la nostra esperienza e i nostri princìpi con il desiderio di modernità”.


Nel suo saluto di commiato il generale Rispoli ha ricordato come passione, professionalità e innovazione tecnologica debbano essere i fattori qualificanti dell’azione del comparto specialistico, per perseguire al meglio la delicata missione assegnata, di rilevanza costituzionale. A sua volta il generale Parrulli ha espresso grande soddisfazione ed entusiasmo per il prestigioso incarico, evidenziando come il personale del comparto sia prezioso custode del patrimonio naturale e depositario di una esclusiva sensibilità e ricchezza, da dedicare alla tutela del territorio e della comunità.

Un operaio muore schiacciato da una ralla nel porto di Genova

Un operaio muore schiacciato da una ralla nel porto di GenovaGenova, 18 dic. (askanews) – Incidente mortale sul lavoro la notte scorsa nel porto di Genova. Per cause ancora da accertare, il conducente di una ralla avrebbe improvvisamente sterzato e colpito con violenza un altro mezzo operativo all’interno del terminal Psa di Pra’.


Nello schianto ha perso la vita un lavoratore di 52 anni della Compagnia Unica ed è rimasto gravemente ferito un collega che stava conducendo la ralla. Sul posto sono intervenuti i soccorritori ma per il 52enne non c’è stato nulla da fare. A seguito del grave incidente i sindacati hanno proclamato uno sciopero immediato. Cgil, Cisl e Uil di Genova e della Liguria “condannano – si legge in una nota – l’ennesima tragedia sul lavoro che tocca oggi un territorio già martoriato da 20 morti nei primi dieci mesi del 2024”. “Questa volta – prosegue la nota dei sindacati – è accaduto a Genova in porto, al terminal Psa Gp, dove questa notte ha perso la vita un uomo di 52 anni investito da una ralla mentre un altro, infortunato,áè stato portato al San Martino di Genova. In questi momenti concitati, in cui la comunità del lavoro è sconvolta da una tragedia di questa portata, sono state proclamate 24 ore di sciopero dalle categorie dei trasporti Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Nell’attesa di conoscere la dinamica dell’incidente ci interroghiamo sulle falle delásistema di sicurezza portuale che ha coinvolto due lavoratori”.


“Sul tema della sicurezza sul lavoro – concludono il segretario della Cgil Genova Igor Magni, il segretario della Cgil Liguria Maurizio Calà, il segretario della Cisl Liguria Luca Maestripieri, il responsabile della Ast Cisl Genova Marco Granara ed il commissario straordinario della Uil Liguria Emanuele Ronzoni – occorre rimettersi al tavolo istituzionale per individuare le azioni ulteriori da mettere in campo per garantire la sicurezza in ambito portuale, per evitare infortuni in un settore delicato attraversato da molteplici dinamiche. Inoltre, per Cgil Cisl e Uil occorre superare il commissariamento dello scalo genovese e procedere subito con la nomina di un nuovo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale che garantisca governo e sicurezza per le lavoratrici e i lavoratori del porto”.