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Strage di Capaci, a Palermo in centinaia all’albero di Falcone. Tensione al corteo con gli studenti

Strage di Capaci, a Palermo in centinaia all’albero di Falcone. Tensione al corteo con gli studentiPalermo, 23 mag. (askanews) – È arrivato sotto l’albero Falcone il corteo che ogni anno raggiunge il luogo simbolo della ricorrenza della strage del 23 maggio, l’albero di via Notarbartolo che si trova davanti al portone del palazzo in cui abitava il giudice Giovanni Falcone. Tanti gli studenti, accompagnati da insegnanti e dirigenti scolastici presenti. Tra loro non solo scuole provenienti da Palermo ma da tutta la Sicilia. Alle 17,58, orario della strage, il minuto di silenzio con centinaia di cittadini presenti, in memoria di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta.

Ma ci sono stati anche momenti di tensione. Insieme al corteo ufficiale degli studenti, partito da via Duca della Verdura ne è partito un altro, autorizzato anch’esso ma con delle limitazioni. I manifestanti hanno raggiunto via Notarbartolo fino al blocco degli agenti e dei militari che ha causato la rabbia di coloro che avevano preso parte al corteo. In tanti hanno più volte gridato “fuori la mafia dallo Stato”, alcuni manifestanti hanno provato ad avanzare verso il palco dove erano presenti le istituzioni ma la polizia li ha bloccati e non sono mancati spintoni e tensioni.

Alluvione in Emilia-Romagna, gli sfollati sono oltre 23mila e domani è di nuovo “allerta rossa”

Alluvione in Emilia-Romagna, gli sfollati sono oltre 23mila e domani è di nuovo “allerta rossa”Roma, 23 mag. (askanews) – In Emilia-Romagna continuano 24 ore su 24 gli interventi di assistenza alla popolazione colpita dall’alluvione. Rimangono 23.067 le persone che, alle 12 di oggi, hanno dovuto lasciare la propria casa: la maggior parte 16.445, nel ravennate, poi 4.462 in provincia di Forlì-Cesena e 2.160 nel bolognese. Sono 2.694 i cittadini accolti in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti). In particolare, 2.094 nel ravennate, 351 nel bolognese, 243 nel forlivese-cesenate e 6 nel riminese.

METEO – Per domani, intanto, è confermata l’allerta rossa per criticità idraulica nelle aree maggiormente colpite: pianura bolognese e bassa collina, pianura e costa romagnola. Allerta arancione per criticità idrogeologica e idraulica nelle aree collinari della Romagna e del bolognese, dove persiste la possibilità di frane per scivolamento e colamenti lungo i versanti con condizioni idrogeologiche fragili. Dal pomeriggio del 24 maggio sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali più probabili sulle zone di pianura. Nel definire i livelli di allerta, si tengono in considerazione sia i fenomeni meteo previsti sia le condizioni del suolo per valutare gli effetti sul territorio. VIABILITÀ – Per quanto riguarda la viabilità, restano 603 le strade chiuse, di cui 197 chiuse parzialmente e 406 totalmente. Complessivamente 210 a Bologna, 230 in provincia di Forlì-Cesena, 119 nella provincia di Ravenna e 44 nel riminese.

VOLONTARI IN CAMPO – Sono 1.634 i volontari al lavoro in questo momento in Emilia-Romagna. Di questi, 289 sono volontari dell’Emilia-Romagna, 670 appartengono alle organizzazioni nazionali di volontariato e 675 alle colonne mobili regionali di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Alto Adige, Lombardia, Lazio, Toscana, Abruzzo, Liguria, Valle d’Aosta e Umbria. Inoltre, nel ravennate sono operativi 57 volontari attivati nell’ambito del Meccanismo europeo di mobilitazione (Dipartimento nazionale di Protezione civile): si tratta di 25 operatori provenienti dalla Slovacchia e 32 dalla Slovenia, attrezzati con potenti pompe di aspirazione e kit idraulici. Sempre oggi, la colonna mobile regionale ha messo a disposizione dei servizi sanitari di Solarolo (Ra) e Sant’Agata sul Santerno (Ra) due strutture modulari con funzione di ambulatori mobili. Il trasporto sul luogo viene operato dai volontari di Anpas. RACCOLTA RIFIUTI – La Regione ricorda che, in accordo con la Protezione Civile dell’Emilia-Romagna e i Comuni, il Gruppo Hera mette a disposizione un servizio straordinario di raccolta rifiuti per le strade colpite dell’emergenza meteo, senza limiti quantitativi e senza appuntamento. Appena le strade sono agibili, Hera attiva la raccolta per ingombranti, Raee (per esempio frigoriferi, pc, forni, televisioni, eccetera) e altri rifiuti non differenziabili. Per quanto possibile, viene richiesto di separare le tipologie di rifiuti e di esporli su suolo pubblico, in luoghi accessibili da mezzi di grandi dimensioni (non sotto alberi, portici o cavi aerei e non appoggiati a recinzioni).

LE CHIAMATE AL NUMERO VERDE – Al numero verde 800024662, attivato dalla Regione per rispondere, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20, ai quesiti legati all’emergenza alluvione, sono arrivate sinora oltre 3.657 chiamate. Tra le maggiori richieste: essere indirizzati per offrire il proprio aiuto e avere informazioni sulla mobilità.

Piantedosi: l’insegnamento di Falcone è fondamentale per lotta alla mafia

Piantedosi: l’insegnamento di Falcone è fondamentale per lotta alla mafiaPalermo, 23 mag. (askanews) – “L’Italia per combattere la mafia ha consolidato un’esperienza molto importante. Partendo proprio dall’insegnamento di Falcone, i nostri investigatori hanno imparato a inseguire i soldi e preservare i circuiti legali. Credo che è un fenomeno che deve ancora preoccupare ma bisogna anche tranquillizzare i cittadini anche sul fatto che il nostro Paese da tempo manifesta la capacità di contrastare anche questo modo più insidioso di agire da parte di Cosa nostra”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, a margine delle celebrazioni a Palermo del trentunesimo anniversario della strage di Capaci.

“L’arresto di Messina Denaro significa la chiusura di una pagina, quella della mafia stragista che uccideva i servitori dello Stato. E’ una pagina che si gira ma inizia un’altra storia. La battaglia prosegue perché la mafia si è evoluta e ha cambiato il suo modo di agire: quindi l`importanza del ruolo dello Stato e delle istituzioni è quella di adattarsi a questo mutare della mafia e non retrocedere” ha detto.“Come disse Falcone – aggiunge Piantedosi – la mafia è un fenomeno umano e come tale è destinato a finire, ma fino a quando ci sarà l’ultimo granello di presenza lo Stato ci metterà l’ultima goccia di sudore per combatterla” ha concluso il ministro.

 

Il cordoglio del mondo politico per la scomparsa di Maria Giovanna Maglie

Il cordoglio del mondo politico per la scomparsa di Maria Giovanna MaglieRoma, 23 mag. (askanews) – E’ morta la giornalista Maria Giovanna Maglie, 70 anni. Da tempo aveva problemi di salute. A dare la notizia del decesso è stata Francesca Chaouqui. “E’ tornata questa Mattina alla Casa del Padre. È stata portata al San Camillo Forlanini la scorsa notte per una complicazione venosa ed è spirata poco fa. Ero accanto a lei, ha lottato fino alla fine come sempre. Adesso è in pace”. “Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Maria Giovanna Maglie. Cronista e scrittrice talentuosa e appassionata, la sua prematura scomparsa rappresenta una grande perdita per il giornalismo italiano”. Lo dichiara il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. “Alla famiglia giungano le espressioni delle più sentite condoglianze”. “Buon viaggio Maria Giovanna, amica dalla voce forte e originale, oratrice appassionata, giornalista e intellettuale raffinata, soprattutto donna coraggiosa, indipendente e libera. L’Italia aveva ancora tanto bisogno di te, ci mancherai amica mia”. Così, il leader della Lega, Matteo Salvini, sui social. “Un grande dispiacere la scomparsa di Maria Giovanna Maglie, donna e giornalista forte, acuta e coraggiosa. Condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari” scrive su Twitter il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. “Sono addolorato per la scomparsa prematura di Maria Giovanna Maglie, una grande giornalista, autorevole e indipendente, che ha dato tanto alla nostra informazione, raccontando in prima linea gli orrori delle guerre e delle dittature, affrontando inchieste difficili, non girandosi mai dall’altra parte su temi scomodi e divisivi. E non a caso proprio lei aveva anche raccontato, da scrittrice, un’altra donna con la schiena dritta e la testa alta come lei e un’altra voce libera e controcorrente come Oriana Fallaci: in questo momento le immagino insieme, lassù”. Lo afferma Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e l’Autonomia. “Oggi purtroppo ci lascia una grande professionista, Maria Giovanna Maglie, giornalista attenta e capace, combattente nel lavoro e nella vita, voce libera e indipendente che mancherà al nostro Paese”, così scrive il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti su Twitter.

Il presidente della Cei: abbracciamo l’Emilia-Romagna, c’è stata poca cura della Casa comune

Il presidente della Cei: abbracciamo l’Emilia-Romagna, c’è stata poca cura della Casa comuneRoma, 23 mag. (askanews) – “In questo momento il nostro pensiero va all’Emilia Romagna, piegata dalla furia delle alluvioni, dalle esondazioni dei fiumi e dalle tante frane. L’acqua e il fango hanno mietuto vittime, devastato territori, distrutto abitazioni e aziende, cancellato ricordi e sacrifici. Anche questa volta piangiamo per esserci presi troppa poca cura della nostra Casa comune”. Così il card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, nella sua introduzione alla 77 Assemblea Generale, in corso in Vaticano.

“Nell’abbracciare la gente dell’Emilia Romagna, che ha rivelato tanta solidarietà e laboriosità, ringrazio quanti – istituzioni, Forze dell’Ordine, Protezione Civile, volontari – si stanno prodigando per portare aiuto concreto e consolazione, fino ai luoghi più isolati. Un grazie anche ai sacerdoti, alle parrocchie e agli Istituti religiosi, ai tanti volontari che generosamente e spontaneamente si sono organizzati per aiutare in questo vero e proprio ‘ospedale da campo’”. “Tra di loro vi sono molti ragazzi e giovani che hanno deciso di dare una mano in modo concreto, per alleviare le sofferenze con la loro forza e la loro speranza. L’impegno è mantenere lo stesso spirito di solidarietà e di comunità nei prossimi mesi e forse anni per riparare quanto la furia delle acque ha rovinato”.

“La guerra è una pandemia. Ci coinvolge tutti. Non rimanga solo la logica spietata del conflitto. C’è una cultura di pace tra la gente da generare e fortificare. Tante volte l’informazione così complessa spinge all’indifferenza, a essere spettatori della guerra ridotta a gioco. La solidarietà con i rifugiati – quelli ucraini, ma non solo – è un’azione di pace” ha poi detto il card. Matteo Zuppi. “Per noi la pace non è solo un auspicio, ma è la realtà stessa della Chiesa, che germina – come il segno di pace – dall’Eucaristia e dal Vangelo. La Chiesa e i cristiani credono nella pace, siamo chiamati a essere tutti operatori di pace, ancora di più nella tempesta terribile dei conflitti”.

“Siamo il popolo della pace, a partire da Gesù che è la nostra pace. Lo siamo per la storia del nostro Paese, per la sua collocazione nel Mediterraneo, cerniera tra Nord e Sud, ma anche tra Est e Ovest. Lo siamo per le radici più profonde e caratteristiche del nostro popolo. Come cristiani italiani, con il Papa, siamo chiamati a una fervente e insistente preghiera per la pace in Ucraina. Preghino tutte le nostre comunità intensamente per la pace! L’impegno di intercessione cambia la storia, come diceva Giorgio La Pira”. “I conflitti si moltiplicano. Penso al Sudan e al suo dramma umanitario. In un mondo come il nostro non possiamo prescindere da una visione globale. Seguire le vicende dolorose dei Paesi lontani, con la preghiera e l’informazione, è una forma di carità. Del resto la cultura della pace è un capitolo decisivo della cultura della vita, che trae ispirazione dalla fede”, ha concluso Zuppi.

31 anni fa la strage di Capaci, oggi le celebrazioni a Palermo

31 anni fa la strage di Capaci, oggi le celebrazioni a PalermoPalermo, 23 mag. (askanews) – È il giorno delle celebrazioni a Palermo in ricordo della strage di Capaci, in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Oggi ricorre il trentunesimo anniversario da quella strage che cambiò la storia del paese. Alle manifestazioni del 23 maggio, la premier Giorgia Meloni interverrà, in collegamento da Roma, durante il Consiglio dei ministri dedicato all’alluvione dell’Emilia Romagna.

Parteciperà così all’iniziativa che si terrà nella mattinata all’interno e all’esterno dell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo. Sarà invece presente nel capoluogo siciliano il ministro degli Interni Matteo Piantedosi che inizierà la giornata nel giardino di Palazzo Jung, in via Lincoln, dove verrà ospitato il museo che sarà dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Nel palco davanti all’aula bunker, ci saranno anche 80 baby sindaci con la fascia tricolore provenienti da tutta Italia.

Il Procuratore di Palermo: dopo le stragi la mafia è tornata su droga e appalti

Il Procuratore di Palermo: dopo le stragi la mafia è tornata su droga e appaltiRoma, 23 mag. (askanews) – Quella di quest’anno, “è una ricorrenza diversa, proprio perché oggi tutti i colpevoli accertati delle bombe del ’92 e del ’93 sono in carcere, al ’41 bis’, o deceduti. Dopo la cattura di Matteo Messina Denaro, l’ultimo stragista latitante, lo Stato ha finalmente un debito in meno da pagare con i propri martiri. Fermo restando che molto resta da fare per chiarire le zone d’ombra che continuano a gravare su quella stagione”. Lo dice, in una intervista al Corriere della Sera, il procuratore capo a Palermo, Maurizio De Lucia, nel giorno del trentunesimo anniversario della strage di Capaci, costata la vita a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e agli agenti di scorta. Sulle “zone d’ombra”, De Lucia, spiega che “le indagini sulle stragi sono competenza di altri uffici giudiziari che stanno lavorando alacremente, ma chi ha indicato i luoghi delle stragi del 1993, o le vere ragioni dell’accelerazione dell’attentato a Paolo Borsellino, sono due delle domande ancora senza risposta”. Pensa a interventi esterni a Cosa nostra? “Sono ipotesi. Di certo Cosa nostra non è e non è stata solo un raggruppamento di contadini corleonesi, ma anche un insieme di intelligenze che. nel tempo li hanno aiutati, e dunque non è irragionevole pensare ad altri soggetti che hanno svolto un ruolo di consulenza,per così dire. Ma, di nuovo, è materia d’interesse di altre Procure”. Parlando poi di Matteo Messina Denaro, De Lucia dice che “è l’emblema della mafia che ha cambiato faccia. Lui rappresenta il passato stragista, ma aveva già avviato la nuova fase degli affari e dei traffici necessari a fare impresa. Ora che è uscito di scena, quell’indirizzo resta. L’organizzazione mafiosa è abituata a perdere i propri capi; può non avere altri esponenti con la stessa visione strategica, ma certamente continua a seguire le linee tracciate da Messina Denaro: tornare a occuparsi di traffico di stupefacenti e di appalti”.

A Rimini dal 23 al 30 maggio una mostra e un convegno su Memorial

A Rimini dal 23 al 30 maggio una mostra e un convegno su MemorialRoma, 22 mag. (askanews) – Nell’ottobre 2022 hanno ricevuto il Nobel per la Pace per la loro coraggiosa opera di memoria collettiva di un popolo. Parliamo dell’associazione Memorial di Mosca, che solo un paio di mesi prima al Meeting di Rimini era stata raccontata in una mostra. Mostra che dal 23 al 30 maggio torna, in versione itinerante, nella città, Rimini, che l’ha lanciata, in particolare sarà esposta presso la Biblioteca Comunale Galleria dell’Immagine.

“Uomini nonostante tutto – Storie da Memorial” è il titolo della mostra che nasce da due percorsi espositivi realizzati negli ultimi anni a Mosca dal Memorial, sulla base dei propri archivi e collezioni museali: il primo, dedicato alle lettere che i padri scrivevano ai figli e alle famiglie dai lager; il secondo, sull’universo femminile nei lager, sui piccoli oggetti (ricami, disegni, pupazzetti), che le madri in lager confezionavano per i figli, nel disperato tentativo di mantenere vivo un legame. Attraverso gli scambi epistolari e gli oggetti ritratti – a volte poveri, ingenui, a volte testimoni di una sorprendente creatività – emergono storie straordinarie di umanità, di amicizia, di dolore e di verità, che documentano la passione per l’uomo che si conserva nelle più intime fibre della persona. In ogni sezione si alternano «voci» che sottolineano le condizioni disumane, volte a umiliare, annichilire la persona e altre che parlano della dignità riconquistata, di un bene che può risplendere ovunque e, nonostante tutto, consentire di restare uomini. La mostra è costruita su testi, video e foto.

In occasione della mostra, giovedì 25 maggio 2023, ore 19.00, presso il Cortile della Biblioteca Comunale di Rimini, si terrà l’incontro Ritessere i fili della pace, da dove ripartire? Interverranno: monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo metropolita della Madre di Dio di Mosca; Elena Mazzola, presidente della ONG Emmaus, Kharkiv, Ucraina; Adriano Dell’Asta, docente di Lingua e Letteratura russa all’Università Cattolica di Brescia La mostra e l’incontro pubblico sono gli eventi riminesi di “Meet the Meeting – Verso il Meeting 2023”, il primo appuntamento che lancerà la 44ma edizione del Meeting di Rimini e che ne inaugurerà il cantiere.

Meet The Meeting è un evento diffuso su tutto il territorio nazionale e all’estero, a cui aderiscono oltre 60 città. L’obiettivo è anticipare i principali temi e contenuti del Meeting 2023 con un particolare invito a sostenerne la costruzione: anche quest’anno sarà infatti possibile donare e ricevere in omaggio un’ottima bottiglia di vino. In ogni città avrà luogo un evento dai connotati diversi, frutto della creatività di tantissime persone che sostengono il Meeting, volontari che sono già all’opera per organizzare nelle proprie città degustazioni, serate musicali, incontri, mostre ed eventi con alcuni dei protagonisti del prossimo Meeting. Sabato 27 maggio, giorno di Meet the Meeting, uscirà un video-assaggio che introdurrà il titolo della manifestazione (“L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”) e darà anticipazioni sul programma, dai convegni agli spettacoli, dalle mostre alle iniziative per i ragazzi, fino allo sport, per un Meeting che quest’anno si annuncia più grande, anche per gli spazi occupati in Fiera, e più ricco di proposte.

La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per Delmastro (sul caso dell’anarchico Cospito)

La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per Delmastro (sul caso dell’anarchico Cospito)Roma, 22 mag. (askanews) – Chiesta l’archiviazione del procedimento a carico del sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro delle Vedove in relazione al caso dell’anarchico Alfredo Cospito, l’ideologo anarchico al detenuto 41bis. L’accusa contestata è quella di rivelazione del segreto d’ufficio.

La Procura – in una nota – spiega che la richiesta di archiviazione riconosce “l’esistenza oggettiva della violazione del segreto amministrativo ed era fondata sull’assenza dell’elemento soggettivo del reato, determinata da errore su legge extrapenale”. Gli accertamenti sono stati coordinati dal procuratore capo Francesco Lo Voi.

Maltempo, Carrozza: riflettere, la scienza può dare risposta

Maltempo, Carrozza: riflettere, la scienza può dare rispostaRoma, 22 mag. (askanews) – La tragedia dell’Emilia Romagna, che ha provocato vittime e migliaia di sfollati, è un “evento che ci fa riflettere” e l’impegno della scienza è di “lavorare perché questo non accada più e l’impatto di questi eventi non siano più così devastati”. Lo ha sottolineato Maria Chiara Carrozza, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, intervenendo alla presentazione del Centro Nazionale Biodiversità alla Tenuta presidenziale di Castelporziano, in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità.

“L’evento in Emilia Romagna – ha sottolineato – ci fa riflettere su come noi scienziati e scienziate possiamo lavorare con impegno perché questi eventi non accadano più. Il mondo – ha aggiunto – ha bisogno di ricerca scientifica e la tecnologia è il frutto della scienza da valorizzare in modo sistematico anche per accompagnare le nuove generazioni”. È importante, per Carrozza, “prendere consapevolezza di ciò che sta accadendo” e del ruolo che “la scienza può svolgere”.