Roccella: si contesta la libertà di essere madri
Roccella: si contesta la libertà di essere madriRoma, 9 mag. (askanews) – “Ho scelto questa mattina di lasciare gli Stati generali della Natalità per consentire alle persone che erano sul palco con me, una mamma incinta di otto mesi che portava la sua testimonianza e il presidente del Forum delle famiglie Adriano Bordignon, di poter parlare senza subire la mia stessa sorte di censura. E invece neanche questo è stato sufficiente: io ho lasciato il palco ma anche alla mamma (sommersa dai fischi) e a Bordignon è stato impedito di parlare tranquillamente. Tanto è vero che l’evento è stato sospeso”. Lo dichiara Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità.
“Questa – ha aggiunto – è la dimostrazione che non si è trattato soltanto di una censura verso di me o verso il governo, ma di una profonda ostilità verso la maternità e la paternità, verso chi decide di mettere al mondo un figlio, esercitando la propria libertà e senza nulla togliere alla libertà altrui, ma contribuendo a dare un futuro alla nostra società. Insomma – ha concluso Roccella – quello che si contesta, alla fine, è la maternità come libera scelta”.