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Il G7 Interno vuole rafforzare la strategia comune per “prevenire azioni violente”

Il G7 Interno vuole rafforzare la strategia comune per “prevenire azioni violente”Mirabella Eclano (Avellino), 3 ott. (askanews) – Il G7 dei ministri dell’Interno, presieduto dal ministro Matteo Piantedosi, ha dedicato la mattinata di lavoro alle minacce derivanti dagli scenari di crisi internazionali, con particolare riferimento alla situazione in Medio oriente e in Ucraina. La discussione ha fatto emergere la piena convergenza dei ministri, della Commissione europea e delle Organizzazioni Internazionali di settore intervenute “sull’importanza di rafforzare la strategia comune per prevenire azioni violente alimentate dai processi di radicalizzazione in corso”.


A questo scopo è stata dedicata particolare attenzione allo scambio di informazioni per intercettare precocemente possibili minacce. Al centro della riunione è stato posto anche il tema delle minacce on line, sia connesse ai processi di radicalizzazione che a quelli legati alla disinformazione.

Corruzione e turbativa d’asta, perquisizioni nelle sedi di Anas

Corruzione e turbativa d’asta, perquisizioni nelle sedi di AnasMilano, 3 ott. (askanews) – Sono in corso perquisizioni e acquisizioni di documenti della Guardia di Finanza nelle sedi di Anas di Milano e Roma e di un’altra società di Torino. Il blitz delle Fiamme Gialle, secondo quanto si apprende, è scattato nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla procura di Milano che vede persone 9 indagate a vario titolo per turbata libertà degli incanti, corruzione e rivelazione del segreto d’ufficio.


Un giro di tangenti per “pilotare” appalti dal valore complessivo di 400 milioni di euro. Ruota
attorno a questa ipotesi accusatoria l’inchiesta milanese che ha portato a una serie di perquisizioni nelle sedi Anas di Milano e Roma. Nel fascicolo di indagine, aperto dai pm Giovanna Cavalleri
e Giovanni Polizzi, ci sono 9 persone indagate a vario titolo per turbata libertà degli incanti, corruzione e rivelazione del segreto d’ufficio. Secondo quanto si apprende in ambienti giudiziari milanesi, sotto accusa – tra gli altri – ci sono anche due funzionari della società del gruppo Fs che si occupa di infrastrutture stradali. Il valore complessivo delle mazzette che sarebbero state pagate
per pilotare gare d’appalto milionarie – sempre stando a quel poco che è filtrato – ammonterebbe complessivamente a 3-400 mila euro. 

Piantedosi, con conflitti cresce rischio attentati

Piantedosi, con conflitti cresce rischio attentatiRoma, 3 ott. (askanews) – “Nella prima sessione ci concentreremo sui riflessi negativi derivanti dai teatri di guerra in Medio Oriente e in Ucraina. I due conflitti stanno contribuendo a generare una polarizzazione nelle nostre società incrementando il rischio che alcuni soggetti aderiscono a delle ideologie violente arrivando a commettere atti terroristici nei nostri territori. Non possiamo farci trovare impreparati e dobbiamo affinare le capacità di prevenire e rispondere efficacemente a queste minacce”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel discorso di apertura dei lavori del G7 Interno.

Il Papa: la composizione del Sinodo è coerente con la Tradizione della Chiesa

Il Papa: la composizione del Sinodo è coerente con la Tradizione della ChiesaCittà del Vaticano, 2 ott. (askanews) – La composizione della XVI Assemblea sinodale i cui lavori sono stati aperti oggi in Vaticano “è più che un fatto contingente. Essa esprime una modalità di esercizio del ministero episcopale coerente con la Tradizione viva della Chiesa e con l’insegnamento del Concilio Vaticano II: mai il Vescovo, come ogni altro cristiano, può pensarsi ‘senza l’altro. Come nessuno si salva da solo, l’annuncio della salvezza ha bisogno di tutti, e che tutti siano ascoltati”. A spiegarlo è stato Papa Francesco nel suo discorso pronunciato questo pomeriggio nell’Aula Paolo VI, all’apertura dei lavori della Seconda Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.


“La presenza all’Assemblea del Sinodo dei Vescovi di membri che non sono Vescovi non fa venir meno la dimensione ‘episcopale’ dell’Assemblea. – ha poi sottolineato – Meno ancora pone qualche limite o deroga all’autorità propria del singolo Vescovo e del Collegio Episcopale. Essa piuttosto segnala la forma che è chiamato ad assumere l’esercizio dell’autorità episcopale in una Chiesa consapevole di essere costitutivamente relazionale e per questo sinodale”. Francesco ha, infine, concluso che comunque “si dovranno individuare, in tempi adeguati, diverse forme di esercizio ‘collegiale’ e ‘sinodale’ del ministero episcopale (nelle Chiese particolari, nei raggruppamenti di Chiese, nella Chiesa tutta), sempre rispettando il deposito della fede e la Tradizione viva, sempre rispondendo a quello che lo Spirito chiede alle Chiese in questo tempo particolare e nei diversi contesti in cui esse vivono”.

Papa: composizione Sinodo coerente con Tradizione Chiesa

Papa: composizione Sinodo coerente con Tradizione ChiesaCittà del Vaticano, 2 ott. (askanews) – La composizione della XVI Assemblea sinodale i cui lavori sono stati aperti oggi in Vaticano “è più che un fatto contingente. Essa esprime una modalità di esercizio del ministero episcopale coerente con la Tradizione viva della Chiesa e con l’insegnamento del Concilio Vaticano II: mai il Vescovo, come ogni altro cristiano, può pensarsi ‘senza l’altro’. Come nessuno si salva da solo, l’annuncio della salvezza ha bisogno di tutti, e che tutti siano ascoltati”. A spiegarlo è stato Papa Francesco nel suo discorso pronunciato questo pomeriggio nell’Aula Paolo VI, all’apertura dei lavori della Seconda Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.


“La presenza all’Assemblea del Sinodo dei Vescovi di membri che non sono Vescovi non fa venir meno la dimensione ‘episcopale’ dell’Assemblea. – ha poi sottolineato – Meno ancora pone qualche limite o deroga all’autorità propria del singolo Vescovo e del Collegio Episcopale. Essa piuttosto segnala la forma che è chiamato ad assumere l’esercizio dell’autorità episcopale in una Chiesa consapevole di essere costitutivamente relazionale e per questo sinodale”. Francesco ha, infine, concluso che comunque “si dovranno individuare, in tempi adeguati, diverse forme di esercizio ‘collegiale’ e ‘sinodale’ del ministero episcopale (nelle Chiese particolari, nei raggruppamenti di Chiese, nella Chiesa tutta), sempre rispettando il deposito della fede e la Tradizione viva, sempre rispondendo a quello che lo Spirito chiede alle Chiese in questo tempo particolare e nei diversi contesti in cui esse vivono”.

Padre Faltas: la situazione è terribile, Gerusalemme è vuota

Padre Faltas: la situazione è terribile, Gerusalemme è vuotaRoma, 2 ott. (askanews) – “La situazione è terribile, Gerusalemme è vuota. Ciò che è successo ieri è una cosa terribile. La popolazione sta male oramai da un anno. Temo che Israele risponderà e sarà sempre peggio. Penso che la colpa sia della comunità internazionale che deve lavorare sul serio e obbligare le due parti a sedersi intorno al tavolo dei negoziati. Senza dialogo continueranno ad esserci sangue, violenza, vendetta”. A parlare ad askanews è padre Ibrahim Faltas, Vicario della Custodia di Terra Santa, commentando quanto accaduto ieri sugli attacchi dell’Iran in Israele.


“Oggi tutte le scuole sono rimaste chiuse – ha aggiunto Faltas – la città è deserta. Noi continuiamo a pregare, partecipando al triduo francescano (il 4 ottobre è la festa di San Francesco, ndr). Chiediamo con forza di tornare al tavolo dei negoziati, entrambe le parti. La gente sta male oramai da un anno”. Da padre Faltas un appello incessante alla pace. “Basta odio, basta vendetta, basta violenza. In un anno sono morte tantissime persone, nessuno sta bene in questa situazione, nè i palestinesi nè gli israeliani, nè gli ebrei nè i musulmani nè i cristiani”, aggiunge il francescano. Chiediamo con forza: basta morti, basta distruzioni. La situazione è drammatica”.


Ci sarà una risposta di Israele? “Sicuramente risponderanno”, conclude Faltas. Quale dunque la soluzione per uscire da questa crisi? “Da 70 anni la soluzione è sempre la stessa: due Stati, due popolo. Tutto il mondo lo dice, ma nessuno lo attua. Il parlamento israeliano ha anzi votato una risoluzione in base alla quale non viene accettato lo stato palestinese. Così continueranno sempre gli scontri”. (di Serena Sartini)

Papa: domenica a Santa Maria Maggiore per invocare la pace

Papa: domenica a Santa Maria Maggiore per invocare la paceCittà del Vaticano, 2 ott. (askanews) – Stiamo vivendo un “drammatico momento, mentre i venti della guerra e i fuochi della violenza continuano a sconvolgere interi popoli e nazioni”. Per questo Papa Francesco ha annunciato a sorpresa stamane, nel corso della solenne messa di apertura del prossimo Sinodo dei vescovi a Roma che si recherà, domenica prossima, nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore per una supplica alla Madonna per chiedere pace e concordia per l’umanità.


“Per evocare dall’intercessione di Maria Santissima il dono della pace, domenica, – ha detto il Papa al termine della sua omelia – nella basilica di Santa Maria Maggiore, reciterò il Santo Rosario e rivolgerò alla Vergine una accorata supplica. Se è possibile chiedo anche a voi, membri del Sinodo – ha poi aggiunto – di unirvi a me in quell’occasione e il giorno dopo, 7 ottobre, chiedo a tutti di vivere una giornata di preghiera di digiuno per la pace del mondo”.

Aeronautica Militare, il nuovo comando a Milano spicca il volo

Aeronautica Militare, il nuovo comando a Milano spicca il voloMilano, 1 ott. (askanews) – Un nuovo comando a Milano per l’Aeronautica Militare, Forza armata votata all’innovazione. Il Comando della Squadra Aerea, uno degli Alti Comandi della Forza Armata fino ad ora con sede a Roma, e il Comando della Prima Regione Aerea di Milano vanno a creare un unico nuovo ente denominato “Comando della Squadra Aerea e della Prima Regione Aerea”, con sede in Piazza Novelli.


Un evento a lungo auspicato. L’essenza dell’areonautica è ora più vicina a una parte importante dell’industria della difesa, aerospaziale e alla ricerca. La cerimonia ufficiale di costituzione della nuova struttura si è tenuta presso l’hangar del Comando Aeroporto Militare di Milano-Linate, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Luca Goretti.


“È una riorganizzazione ponderata”, ha detto Goretti alla stampa. “È qualche tempo che ci stiamo pensando, e noi dobbiamo fare un salto di qualità anche da un punto di vista tecnologico, abbiamo pensato che l’area di Milano potesse offrire per tutti quanti noi un’opportunità, quindi abbiamo cercato di accorpare e portare su Milano il Comando della Squadra Aerea, che è il pilastro operativo fondamentale, proprio perché attraverso la loro esperienza si potrà travasare questa conoscenza anche alle nostre industrie e università dell’area di Milano, per poter migliorare sinergicamente questo risultato. Saranno circa 400 persone che si trasferiranno qui a Milano, la maggior parte sono volontari, ai quali abbiamo offerto anche nuovi alloggi, nuovi uffici, per permettere anche la logistica in grado di poterli sostenere”. Poco prima nel suo discorso aveva fatto riferimento all’importanza del “gioco di squadra”. “È il riconoscimento di un intenso e valido gioco di squadra” di “tutti” ha detto Goretti. Ideale passaggio di consegne della Prima Regione Aerea da Luigi Del Bene ad Alberto Biavati. Il primo diventa vice comandante della nuova struttura, mentre il secondo ha assunto l’incarico di Comandante della Squadra Aerea e Prima Regione Aerea.


Biavati spiega che è giusto che la natura militare quale è una forza armata del Paese sia equamente distribuita sul territorio nazionale: “Già avevamo delle entità qui su Milano che erano importanti, ma a nostro avviso non erano abbastanza importanti per gratificare l’importanza che ha una città come Milano e una regione come la Lombardia”, dichiara. Ora da Milano saranno comandati circa 83 enti operativi, 4 dell’attuale Regione Aerea e 79 del precedente Comando Squadra Aerea. Nell’occasione della cerimonia sono state inoltre conferite una serie di medaglie al valore aeronautico al personale della Forza armata, in particolare agli equipaggi del 15esimo stormo dell’Aeronautica militare.


Dall’alluvione del maggio 2023 in Emilia Romagna, il maresciallo di prima classe aerosoccoritore Vito Guglielmi, oggi insignito con la medaglia d’oro: “Il ricordo più forte è quando, in quei momenti drammatici, recuperavamo la gente dei tetti arrivando anche allo stremo delle forze. La gente ci ringraziava con gesti quali carezze, sorrisi, abbracci. Ci dava la forza di continuare, non potevamo mollare, dovevamo continuare per portarne quanti più possibile al sicuro”, ha affermato Guglielmi nelle sue dichiarazioni alla stampa. Nel pomeriggio si è tenuto a Piazza Novelli il taglio del nastro della nuova sede, con a seguire un briefing illustrativo sui compiti del nuovo Comando e l’intervento del Capo di Stato Maggiore A.M., alla presenza delle autorità cittadine, del sindaco Beppe Sala e l’assessore regionale Romano La Russa. Oltre ai compiti sono stati presentati anche gli importanti lavori di ammodernamento e infrastrutturali della sede per ospitare il personale e agevolare le complesse funzioni di comando e controllo.

Una perturbazione verso l’Italia: in arrivo 4 giorni di maltempo

Una perturbazione verso l’Italia: in arrivo 4 giorni di maltempoMilano, 1 ott. (askanews) – Un’intensa perturbazione, in atto tra il Mare del Nord e i Paesi Bassi, è pronta a scendere verso l’Italia. Lo annuncia Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, spiegando che le prime piogge sono attese nelle prossime ore tra Liguria e Toscana e poi, dalla sera, anche verso la Pianura Padana. Sul resto del Paese il tempo sarà in prevalenza soleggiato con massime che raggiungeranno i 27-29 gradi al Sud e 25 gradi a Roma.


Il vero maltempo autunnale arriverà mercoledì 2 ottobre: sin dal mattino sono previste piogge autunnali sul Centro-Nord, in particolare tra Toscana e Nord-Ovest e in successiva estensione verso il Nord-Est. I fenomeni più intensi sono attesi sul Triveneto “con cumulate di pioggia superiori anche ai 100 mm in 24 ore”. Al Sud, invece, il sole e i venti meridionali associati al ciclone (in arrivo aria calda dal nord africa) spingeranno le massime di nuovo sopra i 30 gradi : Bari, Catania e Siracusa fino a 31. Giovedì 3 avremo “il clou del maltempo, con piogge e temporali intensi in espansione anche verso il meridione: al mattino i fenomeni più importanti sono attesi sul Nord-Ovest e in Sardegna, in rapido movimento verso levante”. Già dalla tarda mattinata “non è escluso infatti un forte temporale verso la Capitale, con tutto il versante tirrenico raggiunto dal ciclone e con piogge su quasi tutta l’Italia, meno probabili solo tra Calabria e Sicilia dove anzi le temperature saliranno fino a 33 gradi. In seguito, “questo ciclone isolato vagherà in modo non controllato e tornerà molto probabilmente verso nord: venerdì non sono escluse piogge intense anche in Emilia Romagna (colpita dalla recente alluvione) così come in Friuli e su buona parte del versante adriatico”. Ci saranno delle schiarite probabili al Nord-Ovest ed un miglioramento sulla Sardegna, ma assisteremo ad un diffuso calo delle temperature con la comparsa della neve sulle Alpi e sull’Appennino settentrionale oltre i 1700-1800 metri”.


Infine, meteorologo del sito www.iLMeteo.it spiega che “nonostante la traiettoria vagabonda del ciclone, i modelli prevedono con buona attendibilità l’allontanamento del vortice dall’Italia nel prossimo weekend: sabato sono previste le ultime piogge al Centro-Sud e in Romagna, domenica dovrebbe tornare il sole ovunque con temperature autunnali per tutti”.

Cosa ha detto Piantedosi sulle manifestazioni pro Palestina

Cosa ha detto Piantedosi sulle manifestazioni pro PalestinaFirenze, 30 set. (askanews) – “Le autorità di pubblica sicurezza a Roma, come credo nelle altre città, si sono predisposte. Noi non vietiamo quasi mai le manifestazioni, difendiamo il diritto costituzionale di manifestazione del pensiero, e anche per una tendenza a voler gestire il dissenso problematico e critico. Però, con preavvisi che in maniera più o meno allusiva tendevano a celebrare la data del 7 ottobre come l’esaltazione di un eccidio, francamente non era possibile lasciar fare. Ho letto che qualcuno in barba al divieto pensa di manifestare, vedremo. Ma esiste una posizione di principio e una operativa”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a Marine di un Cosp in Prefettura a Firenze, parlando della decisione della Questura di Roma che ha vietato le manifestazioni per la Palestina in programma per il prossimo 5 ottobre.


“Se siamo preoccupati? Lo siamo nel senso che tutto ciò che è impegnativo ci preoccupa. Anche le notizie che arrivano da quel fronte, anche libanese, non sono rassicuranti, con tutti i riflessi che possono avere nell’acuire le contrapposizioni in termini di ordine pubblico. Ma noi siamo consapevoli di fare tutto quello che è necessario fare”, ha aggiunto Piantedosi.