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Frana nel Casertano, ritrovato dopo 6 giorni il corpo della donna

Frana nel Casertano, ritrovato dopo 6 giorni il corpo della donnaNapoli, 2 set. (askanews) – Dopo sei giorni di ricerche è stato ritrovato il corpo senza vita di Agnese Milanese, la donna di 74 anni dispersa dallo scorso 27 agosto in seguito alla frana che aveva travolto la frazione Talanico di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta. Il cadavere era all’interno della vasca dell’ex cava Giglio nella quale si era concentrate le ricerche dei vigili del fuoco e del personale della Protezione civile regionale. Si cerca ancora il figlio 41enne della donna, Giuseppe Guadagnino, travolto con la mamma all’interno dell’Apercar dalla colata di fango mentre erano intenti a fuggire dopo aver lavorato in un noccioleto.

Asia e Oceania, Papa Francesco parte per il viaggio più lungo

Asia e Oceania, Papa Francesco parte per il viaggio più lungoRoma, 2 set. (askanews) – Al via oggi il viaggio di Papa Francesco in Asia e Oceania: dal 2 al 13 settembre Francesco visiterà Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore. Si tratta del 45mo viaggio apostolico di Bergoglio (65 i paesi visitati): già in programma (ma non ufficializzato) nel 2020, era stato rimandato per la pandemia. E’ il viaggio più lungo del pontificato di Bergoglio: 11 giorni per un totale di 32.814 chilometri di distanza percorsi.


Francesco sarà il terzo Papa a visitare l’Indonesia, dopo Paolo VI nel 1970 e Giovanni Paolo II nel 1989, e il secondo Papa a visitare la Papua Nuova Guinea, Timor-Leste e Singapore dopo il Papa polacco. Giovanni Paolo II aveva visitato due volte Papua: nel 1984, con tappa a Port Moresby, e nel 1995, con tappa nella capitale e a Mount Hagen. Inoltre, Papa Wojtyla si era recato a Singapore nel 1986 e in Indonesia nel 1989, occasione in cui aveva visitato anche Dili, allora capitale di una provincia dell’Indonesia. La partenza di Francesco è prevista oggi pomeriggio alle ore 17:15 dall’aeroporto internazionale di Roma/Fiumicino, direzione Indonesia, con arrivo domani, martedì 3 settembre, a Giacarta alle ore 11:30. In Indonesia il Papa resterà fino al 6 settembre, quindi farà tappa a Papua Nuova Guinea (6-9 settembre), Timor Est (9-11 settembre) e Singapore (11-13 settembre). Il rientro a Roma-Fiumicino è previsto alle ore 18:15 del 13 settembre.


Diversi gli incontri previsti con le autorità locali politiche e di altre fedi religiose, vescovi, sacerdoti e missionari cattolici, realtà caritative e di accoglienza di poveri e migranti, con i fedeli e i giovani. Varie le tematiche che il Papa dovrebbe affrontare nei suoi discorsi durante il viaggio: dai cambiamenti sociali e la necessità del dialogo in società diverse e complesse, multiculturali, multilinguistiche e multireligiose alla cura dell’ambiente e del creato; dai riferimenti ai tempi difficili in atto, con la necessità di continuare a coltivare la pace allo sviluppo economico e tecnologico, con le complicate sfide per la società odierna; dall’attenzione alle Chiese locali alle sfide con cui si stanno confrontando le comunità cattoliche del posto.

Gerusalemme, il Papa: nessuno metta in discussione lo status quo dei luoghi Santi

Gerusalemme, il Papa: nessuno metta in discussione lo status quo dei luoghi SantiMilano, 1 set. (askanews) – “Rivolgo con preoccupazione il mio pensiero al conflitto fra Palestina e Israele, che rischia di allargarsi ad altre città palestinesi” e “la Città Santa sia luogo di incontro, dove i cristiani, gli ebrei e musulmani si sentano rispettati e accolti e nessuno metta in discussione lo status quo nei rispettivi luoghi santi”. Lo ha detto Papa Francesco al termine dell’Angelus in piazza San Pietro.


Papa Francesco ha ribadito il suo appello “affinché non si fermino i negoziati e si cessi subito il fuoco, si rilascino gli ostaggi, si soccorra la popolazione a Gaza, dove si stanno anche diffondendo molte malattie, inclusa la poliomelite. Sia pace in Terra Santa, sia pace in Gerusalemme”, ha aggiunto il Pontefice.

Padre Verzeni: sollevati da fine speculazioni su Sharon e Sergio

Padre Verzeni: sollevati da fine speculazioni su Sharon e SergioMilano, 30 ago. (askanews) – “A un mese dalla morte di nostra figlia la notizia di oggi ci solleva anche perché spazza via tutte le speculazioni che sono state fatte sulla vita di Sharon e di Sergio” Ruocco, il suo compagno. Lo ha detto Bruno Verzeni, padre della donna uccisa a Terno d’Isola (Bergamo) nella notte tra il 29 e il 30 luglio, in un incontro con la stampa andato in onda su RaiNews24.


“Ringraziamo anzitutto i carabinieri e la Procura della Repubblica di Bergamo per la competenza la tenacia che hanno dimostrato inoltre un grazie sentito ai nostri avvocati per i loro preziosi consigli e per la loro vicinanza, ci hanno supportato in questo periodo doloroso. Grazie a coloro che hanno testimoniato e hanno permesso di arrivare ai risultati di oggi” ha aggiunto riferendosi al fermo del presunto omicida. “Vogliamo che la assurda violenta morte di Sharon non sia vana e provochi maggiore sensibilità in tutti al tema della sicurezza del nostro vivere. Ci affidiamo a Dio per aiutare noi e Sergio a convivere con il nostro dolore e con il pensiero di quello che nostra figlia ha subito in questi momenti” ha concluso il papà della vittima.

Omicidio di Sharon Verzeni, fermato un 31enne italiano: è l’uomo in bici

Omicidio di Sharon Verzeni, fermato un 31enne italiano: è l’uomo in biciRoma, 30 ago. (askanews) – La scorsa notte i carabinieri, coordinati dalla Procura di Bergamo, hanno individuato, al termine di complesse e laboriose indagini, un 31enne italiano, disoccupato, identificandolo nel soggetto ripreso dai sistemi di video sorveglianza del Comune di Terno d’Isola mentre si trovava a bordo di una bicicletta e si allontanava velocemente dalla scena del crimine dell’omicidio di Sharon Verzeni.


Le ininterrotte investigazioni successive hanno permesso di raccogliere, a carico dell’uomo, ritenuto il presunto autore dell’omicidio, gravi indizi di colpevolezza, elementi probatori del pericolo di reiterazione del reato, di occultamento delle prove, nonché del pericolo di fuga, che hanno determinato la decisione del Pubblico Ministero di disporre nei suoi confronti un decreto di fermo di indiziato di delitto.

Omicidio Sharon Verzeni, fermato 31enne italiano: è l’uomo in bici

Omicidio Sharon Verzeni, fermato 31enne italiano: è l’uomo in biciRoma, 30 ago. (askanews) – La scorsa notte i carabinieri, coordinati dalla Procura di Bergamo, hanno individuato, al termine di complesse e laboriose indagini, un 31enne italiano, disoccupato, identificandolo nel soggetto ripreso dai sistemi di video sorveglianza del Comune di Terno d’Isola mentre si trovava a bordo di una bicicletta e si allontanava velocemente dalla scena del crimine dell’omicidio di Sharon Verzeni.


Le ininterrotte investigazioni successive permettevano di raccogliere, a carico dell’uomo, ritenuto il presunto autore dell’omicidio, gravi indizi di colpevolezza, elementi probatori del pericolo di reiterazione del reato, di occultamento delle prove, nonché del pericolo di fuga, che hanno determinato la decisione del Pubblico Ministero di disporre nei suoi confronti un decreto di fermo di indiziato di delitto.

Interoperabilità Aeronautica-Marina, F-35B AM su portaerei Cavour

Interoperabilità Aeronautica-Marina, F-35B AM su portaerei CavourMilano, 29 ago. (askanews) – La missione in Indopacifico dell’Aeronautica Militare è entrata nella sua quarta fase; due F-35B della Forza Armata, con un piccolo contingente di circa 40 persone, sono stati imbarcati sulla nave portaerei Cavour della Marina Militare, per un addestramento congiunto a grande distanza dall’Italia sia vicino alle coste, in un ambiente cosiddetto Green-water sia in alto mare, in ambiente Blue-water.


“Durante l’esercitazione Pitch Black ’24 in Australia – ha spiegato il Comandante del Gruppo Volo F-35 del RAV Indopacifico – gli F-35B dell’Aeronautica Militare e della Marina hanno avuto modo di consolidare la loro integrazione in un contesto esercitativo multidominio e multinazionale, in uno scenario expeditionary land based. L’imbarco degli F-35B sulla portaerei Cavour, nel corso del dispiegamento in Indopacifico, consente di proseguire questo processo d’integrazione in uno scenario sea based, in seno al Carrier Strike Group. Il personale dell’Aeronautica, anche se non nuovo a questo tipo di esperienza, s’integra alla perfezione con il personale della Marina, in tutti i settori specialistici di bordo, garantendo il raggiungimento degli obiettivi prefissati”. Con questa esercitazione, la prima in una zona così lontana dall’Italia, l’Aeronautica Militare e la Marina Militare portano avanti l’interoperabilità e lo sviluppo di capacità interforze che costituiscono un ulteriore passo in avanti nell’integrazione dei velivoli omniruolo di quinta generazione F-35B, con caratteristiche STOVL (decollo corto e atterraggio verticale), evidenziandone capacità e versatilità.

Naufragio al largo di Palermo, il comandante del Bayesian ha lasciato l’Italia

Naufragio al largo di Palermo, il comandante del Bayesian ha lasciato l’ItaliaMilano, 29 ago. (askanews) – È ripartito dall’Italia con un jet privato direzione Spagna, dove vive con la moglie, il comandante del veliero affondato al largo di Porticello (Palermo), James Cutfield. Lo ha scritto il Quotidiano di Sicilia. Ieri pomeriggio gli era stato consegnata una copia del passaporto che è andato perso nell’affondamento del Bayesian. Con il 51enne è partita anche la moglie Cristina. Il capitano neozelandese è indagato per omicidio colposo e naufragio colposo. Non è l’unico indagato. Hanno infatti ricevuto avvisi di garanzia anche l’ufficiale di macchine Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith.


Al primo, le autorità contestano di non aver attivato i sistemi di sicurezza deputati a chiudere i portelloni dell’imbarcazione. Una disattenzione che avrebbe fatto allagare la sala macchine durante la tempesta precedente all’affondamento, provocando un black out. Griffith, invece, secondo gli inquirenti non avrebbe dato tempestivamente l’allarme della tempesta in corso al largo di Palermo e quindi del pericolo di naufragio, che poi si è verificato e ha portato alla morte sette persone.

Naufragio Palermo, comandante del Bayesian ha lasciato l’Italia

Naufragio Palermo, comandante del Bayesian ha lasciato l’ItaliaMilano, 29 ago. (askanews) – È ripartito dall’Italia con un jet privato direzione Spagna, dove vive con la moglie, il comandante del veliero affondato al largo di Porticello (Palermo), James Cutfield. Lo ha scritto il Quotidiano di Sicilia. Ieri pomeriggio gli era stato consegnata una copia del passaporto che è andato perso nell’affondamento del Bayesian. Con il 51enne è partita anche la moglie Cristina. Il capitano neozelandese è indagato per omicidio colposo e naufragio colposo. Non è l’unico indagato. Hanno infatti ricevuto avvisi di garanzia anche l’ufficiale di macchine Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith.


Al primo, le autorità contestano di non aver attivato i sistemi di sicurezza deputati a chiudere i portelloni dell’imbarcazione. Una disattenzione che avrebbe fatto allagare la sala macchine durante la tempesta precedente all’affondamento, provocando un black out. Griffith, invece, secondo gli inquirenti non avrebbe dato tempestivamente l’allarme della tempesta in corso al largo di Palermo e quindi del pericolo in agguato (risultato poi, purtroppo, nel naufragio che ha portato alla morte di sette persone).

Il presidente del Forum delle famiglie al governo: l’assegno unico funziona, sbagliato abbandonarlo

Il presidente del Forum delle famiglie al governo: l’assegno unico funziona, sbagliato abbandonarloMilano, 29 ago. (askanews) – “Non è vero che l’assegno unico non funziona. E se ci sono avanzi, chiediamo siano investiti nella famiglia, per spingere l’autonomia dei figli maggiorenni”. Lo afferma in un’intervista a Repubblica Adriano Bordignon, presidente del Forum delle Famiglie. Secondo il governo, l’assegno unico non funziona, visto che ci sono troppi avanzi. “Al contrario replica Bordignon -. È il primo strumento strutturale che il nostro Paese adotta nella sua storia. Non va assolutamente abbandonato. Ricordo poi che nel 2021 fu votato da tutto l’arco parlamentare”.


Più che un problema, le risorse non distribuite rappresentano “un’occasione, se ci sono idee valide per spenderle. Noi proponiamo di dare l’assegno nella sua totalità anche ai figli tra 18 e 21 anni, perché oggi è dimezzato. E di proseguirlo fino ai 26 anni, se i figli sono a carico e in formazione accademica o professionale”, sottolinea il presidente del Forum delle Famiglie. In generale, prosegue ancora Bordignon, da parte del governo “non vediamo risposte all’altezza dell’enorme problema strutturale rappresentato dalla denatalità e del conseguente squilibrio demografico che ha gravi ricadute per l’Italia e la sua stabilità sociale, economica, previdenziale. Ci aspetteremmo risposte di lungo periodo e un intervento shock per rilanciare la natalità. Anche di quoziente famigliare non se n’è più parlato”. In vista della manovra di bilancio, il Forum delle Famiglia chiede pertanto di “non smantellare l’assegno unico, ma rafforzarlo”. E ancora: “Potenziare i servizi per la prima infanzia e renderli meno onerosi, a partire dagli asili nido. Più aiuti alle giovani coppie: stipendi decorosi, casa, stabilità. Sostegni alle imprese che applicano il welfare famigliare. E poi battaglia comune in Europa per la denatalità. Le risorse stanziate per le famiglie devono essere considerate come un investimento collettivo non una spesa”, conclude Bordignon.