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Papa: presiede Veglia Pasqua. Solo Risorto rimuove macigni morte umanità

Papa: presiede Veglia Pasqua. Solo Risorto rimuove macigni morte umanitàCittà del Vaticano, 30 mar. (askanews) – Come davanti al sepolcro di Cristo, anche l’uomo di oggi e l’umanità intera è oppressa da macigni che la opprimono: egoismi, fallimenti, quando non odi e guerre che la insanguinano. E’ davanti a queste “notti” dell’umanità che trova pieno senso la Pasqua e la Risurrezione del Cristo che parlano di riscatto della vita e di luce ad una umanità in eterna fuga dalle tenebre. Questo il messaggio di Papa Francesco nella sua omelia per la Veglia di Pasqua che si è tenuta, nella Basilica Vaticana, davanti a circa sei mila fedeli. Papa Francesco, che ha presieduto la veglia dopo che ieri sera aveva deciso di non recarsi alla Via crucis al Colosseo per preservare la sua salute i questi intensi giorni di celebrazioni, ha ripercorso la strada fatta dalle donne verso il sepolcro di Cristo il giorno della Resurrezione, con la domanda di fondo che le assillava: “chi ci farà rotolare via la pietra dal sepolcro? Quella pietra rappresentava – ha ricordato Francesco – la fine della storia di Gesù, sepolta nella notte”. Una domanda che assilla, ha quindi proseguito il pontefice, anche l’uomo di oggi. “A volte – ha infatti affermato il Papa nel suo commento al Vangelo – sentiamo che una pietra tombale è stata pesantemente poggiata all’ingresso del nostro cuore, soffocando la vita, spegnando la fiducia, imprigionandoci nel sepolcro delle paure e delle amarezze, bloccando la via verso la gioia e la speranza. Sono ‘macigni della morte’ e li incontriamo, lungo il cammino, in tutte quelle esperienze e situazioni che ci rubano l’entusiasmo e la forza di andare avanti: nelle sofferenze che ci toccano e nelle morti delle persone care, che lasciano in noi vuoti incolmabili; nei fallimenti e nelle paure che ci impediscono di compiere quanto di buono abbiamo a cuore; in tutte le chiusure che frenano i nostri slanci di generosità e non ci permettono di aprirci all’amore”. Ma anche, ha sottolineato Papa Francesco, “nei muri di gomma dell’egoismo e dell’indifferenza, che respingono l’impegno a costruire città e società più giuste e a misura d’uomo; in tutti gli aneliti di pace spezzati dalla crudeltà dell’odio e dalla ferocia della guerra”.


Quando sperimentiamo le delusioni della vita e “abbiamo la sensazione che tanti sogni siano destinati ad essere infranti” chiedendoci “angosciati: ‘chi ci rotolerà la pietra dal sepolcro?’”, come le donne nel giorno della Risurrezione, anche noi dobbiamo alzare lo sguardo verso il Cristo che vince la morte. E’ stato poi la riflessione che Papa Francesco ha voluto rivolgere nella notte di Pasqua nella quale ha fatto notare come le stesse donne, prime testimoni del Cristo Risorto “avevano il buio nel cuore” ma hanno voluto testimoniare “qualcosa di straordinario: alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. Ecco la Pasqua di Cristo, ecco la forza di Dio: la vittoria della vita sulla morte, – ha detto Francesco – il trionfo della luce sulle tenebre, la rinascita della speranza dentro le macerie del fallimento. È il Signore, Dio dell’impossibile che, per sempre, ha rotolato via la pietra e ha cominciato ad aprire i nostri sepolcri, perché la speranza non abbia fine. Verso di Lui, allora, anche noi dobbiamo alzare lo sguardo”. “Alziamo lo sguardo a Gesù: Egli, dopo aver assunto la nostra umanità, – ha concluso il Papa – è disceso negli abissi della morte e li ha attraversati con la potenza della sua vita divina, aprendo uno squarcio infinito di luce per ciascuno di noi”.

Gli Amici della Normale di Pisa: sconcerta la richiesta di stop accordi con Israele

Gli Amici della Normale di Pisa: sconcerta la richiesta di stop accordi con IsraeleRoma, 30 mar. (askanews) – “Sconcerto” e “contrarietà” è stata espressa dai membri dell’Associazione degli Amici della Scuola Normale Superiore di Pisa per la mozione approvata dal Senato accademico della Scuola lo scorso 26 marzo, in particolare riguardo “il punto in cui si chiede al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale di riconsiderare il Bando Scientifico 2024 emesso il 21 novembre 2023 in attuazione dell’Accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica Italia-Israele”. Lo fa sapere in una nota l’associazone in una nota.


“I numerosi membri dell’Associazione intervenuti hanno tutti espresso il loro sconcerto e molti la loro contrarietà alla richiesta di riconsiderazione del Bando – si legge nella nota – ritenendo che istituzioni universitarie come la Normale debbano piuttosto, nel rispetto delle opinioni dei singoli, preoccuparsi di valorizzare sempre la scienza, la cultura e l’arte come elementi di dialogo e di raccordo universale”. 

Pasqua, Zuppi (Cei): non possiamo abituarci alla guerra

Pasqua, Zuppi (Cei): non possiamo abituarci alla guerraRoma, 30 mar. (askanews) – “Stiamo sperimentando delle tenebre profondissime che avvolgono migliaia di persone, in tanti luoghi nel mondo, in particolare in Ucraina e in Terra Santa. Quanta desolazione! Non possiamo abituarci alla guerra, ai combattimenti che non risparmiano deboli e innocenti, soprattutto i bambini: dovremmo sempre guardare attraverso le loro lacrime, attraverso il pianto dei più piccoli”. Riflessioni del presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Zuppi espresse attraverso un messaggio per la Pasqua inviato oggi insieme da mons. Giuseppe Baturi, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.


Nel messaggio si invita a comprendere “tutto l’orrore e la violenza della guerra, dell’ingiustizia e quanto questo sia inaccettabile”, notando come “dimoriamo in un tempo triste, in cui la morte occupa le pagine dei giornali. Pensiamo alle violenze sulle donne, alla cattiveria frutto di prepotenze che segnano anche gli ambiti più delicati dell’esistenza, come quelli familiari e affettivi. – si aggiunge – Il rapporto tra uomo e donna sembra quasi avvelenato dall’istinto del possesso e dall’evocazione della morte. Ma il Risorto porta nel mondo la bellezza di una vita nuova, la creatività paziente della nuova creatura. Una novità, la più grande. Il mondo, oggi così deturpato, può essere ricostruito e trasformato da uomini e donne che vivono le più grandi ragioni di vita e di speranza”, si conclude.

Pasqua “gialla” in Svizzera: sabbia giunta dal Sahara colora cielo

Pasqua “gialla” in Svizzera: sabbia giunta dal Sahara colora cieloMilano, 30 mar. (askanews) – La sabbia e una tinta gialla del sole hanno colorato il cielo svizzero durante il fine settimana. Lo dimostra una foto condivisa dal centro meteorologico locale MétéoSuisse.


La sabbia proviene dal Sahara e ha viaggiato per migliaia di chilometri fino alla Svizzera e alla Francia. La sabbia ha causato una visibilità ridotta venerdì e sabato. Inoltre, le autorità svizzere hanno lanciato un allarme a causa delle concentrazioni di particelle fluttuanti nell’aria.


Le autorità del sud-est e del sud della Francia hanno annunciato durante il fine settimana che la soglia di inquinamento atmosferico è stata superata. Il dipartimento dell’Hérault ha invitato soprattutto i residenti che soffrono di problemi cardiaci o respiratori ad evitare sforzi fisici pesanti. Ogni anno dal deserto del Sahara si sollevano nell’aria 60-200 milioni di tonnellate di polvere di sabbia. Le particelle più grandi ricadono rapidamente sulla superficie terrestre, ma le più piccole possono percorrere migliaia di chilometri.


Si prevede che la situazione con nebbia di sabbia si attenuerà domenica.

Quali sono le zone d’Italia più a rischio di eventi climatici estremi

Quali sono le zone d’Italia più a rischio di eventi climatici estremiRoma, 30 mar. (askanews) – Uno studio ENEA pubblicato sulla rivista Safety in Extreme Environment ha permesso di identificare le aree italiane più a rischio di mortalità per eventi climatici estremi, che dal 2003 al 2020 hanno causato complessivamente 378 decessi, di cui 321 per frane e valanghe, 28 per tempeste e 29 per inondazioni. Le regioni con il maggior numero di decessi e di comuni coinvolti sono risultate Trentino-Alto Adige (73 decessi e 44 comuni), Lombardia (55 decessi e 44 comuni), Sicilia (35 decessi e 10 comuni), Piemonte (34 decessi e 28 comuni), Veneto (29 decessi e 23 comuni) e Abruzzo (24 decessi e 12 comuni), con un alto numero di comuni a rischio riscontrato anche in Emilia-Romagna (12), Calabria (10) e Liguria (10). Tra le regioni ad alto rischio c’è anche la Val d’Aosta con 8 decessi, un numero elevato se si tiene conto degli abitanti complessivi.


“La mortalità è l’unico indicatore sanitario immediatamente disponibile per tutti i comuni italiani e la Banca Dati Epidemiologica dell’ENEA consente di effettuare studi sull’intero territorio nazionale utilizzando la mortalità per causa come indicatore di impatto”, spiega Raffaella Uccelli, ricercatrice del Laboratorio ENEA Salute e Ambiente e coautrice dello studio insieme alla collega Claudia Dalmastri. Dallo studio emerge inoltre che circa il 50% dei 247 comuni italiani con almeno un decesso è costituito da centri montani o poco abitati, dove il rischio di mortalità associata a eventi meteo-idrogeologici estremi potrebbe essere connesso alla loro fragilità intrinseca e alle difficoltà degli interventi di soccorso.


“A livello demografico le vittime sono state 297 uomini e 81 donne. La ragione di questa disparità fra i sessi potrebbe essere collegata, almeno in parte, a diversi stili di vita, alle attività svolte, agli spostamenti casa-lavoro e ai tempi diversi trascorsi all’aperto”, sottolinea Claudia Dalmastri. Nel nostro paese, oltre il 90% dei comuni e oltre 8 milioni di abitanti sono a rischio a causa di eventi climatici estremi, in particolare frane (1,3 milioni di abitanti) e inondazioni (6,9 milioni di abitanti). Da gennaio a maggio 2023, si sono verificati 122 eventi meteorologici estremi rispetto ai 52 registrati nello stesso periodo del 2022 (+135%) e le regioni più colpite sono state Emilia-Romagna, Sicilia, Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana. Tutte queste aree, eccetto il Lazio, sono state identificate come a rischio anche nello studio ENEA.


“Gli eventi meteo estremi stanno aumentando di frequenza e intensità a causa dei cambiamenti climatici, con conseguenze drammatiche su territori e popolazioni, in particolare sugli over 65, la cui percentuale in Italia è aumentata del 24% in 20 anni. Conoscere le aree a più alto rischio anche per la mortalità associata diventa quindi fondamentale per definire le azioni prioritarie di intervento, allocare risorse economiche, stabilire misure di allerta e intraprendere azioni di prevenzione e di mitigazione a tutela del territorio e dei suoi abitanti”, conclude Raffella Uccelli. (Foto di repertorio).

Secondo la Coldiretti per il pranzo di Pasqua si spendono 75 euro a famiglia

Secondo la Coldiretti per il pranzo di Pasqua si spendono 75 euro a famigliaRoma, 30 mar. (askanews) – Per il pranzo di Pasqua gli italiani spendono quest’anno una media di 75 euro a famiglia, sostanzialmente in linea con lo scorso anno, con la stragrande maggioranza che lo trascorrerà in casa propria o di parenti e amici. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè “La Pasqua 2024 degli italiani a tavola” che fotografa le abitudini dei consumatori.


Il 60% dei cittadini trascorrerà il pranzo tra le mura domestiche, mentre un altro 26% lo passerà da parenti e amici. Ma c’è anche un 9% che ha deciso di andare in un ristorante o in un agriturismo mentre un 3% farà un picnic all’aria aperta e un rimanente 2% sarà altrove, secondo Coldiretti/Ixe’. In media saranno sei le persone su ogni tavola – spiega Coldiretti – con una situazione abbastanza simile a quella dello scorso anno. Per preparare il pranzo di Pasqua si impiegheranno mediamente 2,1 ore, con una netta tendenza a privilegiare i menu della tradizione. Tra coloro – secondo Coldiretti – che cucineranno, una maggioranza del 55% conterrà le operazioni in cucina tra i 30 minuti e le 2 ore, un 26% si spingerà a 3 ore, un 11% arriverà a 5 ore e un 5% oltre. Solo un 3% si limiterà ad appena mezz’ora.


L’alimento più rappresentativo della tradizione pasquale per la maggioranza degli italiani resta la carne d’agnello che viene servita in una tavola su 3 (33%) nelle case, nei ristoranti e negli agriturismi, ma non mancano le uova. Ne vengono consumate circa trecentomila durante la settimana santa. A vincere sono soprattutto le ricette della tradizione che da nord a sud caratterizzano l’intero Paese come per esempio gli gnocchi filanti in Piemonte, la minestra di brodo di gallina e uovo sodo e le pappardelle al ragù di coniglio in Toscana ma anche la corallina, salame tipico accompagnata dalla pizza al formaggio mangiata a colazione in tutto il Lazio. Se in Romagna sono di rigore i passatelli in Molise è l’insalata buona Pasqua con fagiolini, uova sode e pomodori.


In Puglia – continua la Coldiretti – il principe della tavola pasquale è il Cutturiddu, agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge, in Veneto onnipresenti su tutte le tavole della festa pasquale sono le tipiche vovi e sparasi, uova sode, decorate con erbe di campo e in Trentino le polpettine pasquali con macinato di agnello.

Pasqua e Pasquetta tra acquazzoni e quasi estate

Pasqua e Pasquetta tra acquazzoni e quasi estateRoma, 30 mar. (askanews) – La beffa del primo aprile, il pesce d’aprile che promette sole per tutti, ma dal giorno dopo… Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma la previsione emessa negli ultimi giorni di un’Italia spaccata in due durante le festività pasquali ma in tendenza vede un generale miglioramento da martedì prossimo. Come dire, lo scherzetto del primo aprile con piogge durante le feste e il bel tempo che torna anche al Nord quando riaprono le scuole e si torna a lavorare.


In sintesi, vivremo 2-3 giorni di Scirocco con forti fenomeni al Nord, momenti di instabilità al Centro e vento forte. Poi da martedì rivedremo il sole ovunque. Le prossime ore saranno caratterizzate da un peggioramento verso Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia con tantissima neve dal pomeriggio oltre i 1600-1800 metri sulle Alpi occidentali; al Centro il tempo sarà velato ma con ampie schiarite sul Lazio e sul versante adriatico; al Sud inizierà una fase quasi estiva con le temperature che saliranno oltre i 25°C e poi ancor più su.


La Pasqua è prevista instabile al mattino tra Nord e Toscana, con un peggioramento dal pomeriggio ad iniziare dal Piemonte verso est: tra il pomeriggio e la sera avremo acquazzoni sparsi al settentrione e tra Toscana, nord Umbria e nord Marche. A sud di una linea immaginaria Livorno-Ancona il tempo dovrebbe essere asciutto e decisamente soleggiato soprattutto sulle regioni meridionali. Le temperature si porteranno 10 gradi oltre le medie del periodo e supereranno i 30°C tra Sicilia, Calabria e Puglia. Lo Scirocco sarà ancora intenso e creerà disagi in mare sui bacini più esposti a questo vento. La Pasquetta potrebbe regalare delle sorprese: al mattino sono previsti rovesci al Nord e parte del Centro (Toscana in primis), poi dal pomeriggio, a guastare l’eventuale picnic, potrebbero arrivare degli scrosci anche sul resto del Centro: sul settore nordoccidentale la Pasquetta potrebbe invece risultare anche soleggiata. Al Sud continuerà la quasi Estate, o la piena Estate in anticipo, seppur con temperature in leggero calo.


Infine, in un modo un po’ dispettoso il tempo tornerà sereno anche al Nord da martedì con la fine della Sciroccata e il ritorno dell’Anticiclone delle Azzorre verso l’Italia.

Per Via Crucis Papa ricorda umanità dolente tra guerre e ingiustizie

Per Via Crucis Papa ricorda umanità dolente tra guerre e ingiustizieCittà del Vaticano, 29 mar. (askanews) – I drammi dell’umanità, vecchi e nuovi, tra guerre, sofferenze e solitudini ma anche tra chi punta il dito e condanna senza appello, semmai avvalendosi di nuovi strumenti come le tastiere di un computer: gli “odiatori” via web. Ed a tutto questo che, anche nel 2024, si contrappone il messaggio del Cristo e la sua parabola umana, verso il Golgota e l’orrore di una croce, passaggio obbligato per la gioia esplosiva di una Risurrezione. E’ la millenaria parabola cristiana, fatta di sofferenza ma anche di nuova vita, descritta quest’anno – per la prima volta – dalla sensibilità di Jorge Mario Bergoglio attraverso i suoi commenti alla rievocazione della “Via Dolorosa” che, come tradizione, si è svolta nell’Anfiteatro Flavio di Roma nella notte più tragica per i cristiani, quella del Venerdì Santo. Un rito antichissimo che anche quest’anno, però, non ha visto la partecipazione diretta del Pontefice che, all’ultimo momento, non si è recato, come era previsto inizialmente, al Colosseo. E’ stata una nota del Vaticano a spiegare, infatti, che “per conservare la salute in vista della Veglia di domani e della Santa Messa della domenica di Pasqua, questa sera Papa Francesco seguirà la Via Crucis al Colosseo da Casa Santa Marta”. Francesco, conscio delle sue fragilità fisiche, ha dovuto, quindi, disertare per la seconda volta l’appuntamento al Colosseo, tradizionale momento di preghiera e riflessione del Triduo Pasquale, malgrado le migliaia di fedeli che lo aspettavano. Una presenza la sua, non fisica ma certamente spirituale, visto che quest’anno, per la prima volta, ha voluto scrivere di suo pugno le riflessioni e le preghiere che hanno accompagnato i fedeli di tutto il mondo nelle quattordici tappe della tragitto di Cristo fino al Golgota.


Riflessioni, quelle del pontefice, che hanno ripercorso i drammi di Cristo intrecciandoli a quelli dell’uomo e dell’umanità intera. Da quelli più collettivi, come guerre, ingiustizie e violenze che attraversano il mondo, fino alle più personali ed intime come la spinta inesauribile all’odio, che si esplica anche in forme nuove come l’utilizzo malato di uno strumento quale il computer, all’abbandono di anziani e più deboli, fino alla mai superata “questione femminile”, con le donne vittime di una società che, come minimo, le emargina. Francesco nella Sesta “Statio” dedicata a Gesù che “riceve conforto dalla Veronica che gli asciuga il volto”, ha voluto sottolineare come nel mondo d’oggi esistono nuovi e sofisticati metodi per procedere alle “esecuzioni”. E tra loro c’è anche quello che passa attraverso la tastiera di un computer. “Gesù, tanti seguono il barbaro spettacolo della tua esecuzione e, senza conoscerti e senza conoscere la verità, emettono giudizi e condanne, gettando su di te infamia e disprezzo. Accade anche oggi, Signore, e non serve nemmeno un macabro corteo: basta una tastiera per insultare e pubblicare sentenze”, ha, infatti, scritto Francesco nelle sue riflessioni. Da qui la sua considerazione: “mentre tanti urlano e giudicano, una donna si fa strada in mezzo alla folla. Non parla: agisce. Non inveisce: s’impietosisce. Va controcorrente: sola, con il coraggio della compassione, rischia per amore, trova il modo di passare tra i soldati solo per darti sul volto il conforto di una carezza. Il suo gesto passerà alla storia ed è un gesto di consolazione”. Poi, come ha fatto instancabilmente in tutti questi mesi, una condanna per le guerre che insanguinano il mondo. Non bisogna mai smettere di piangere per le tragedie che attraversano il mondo e per la “follia della guerra” che lo investe sempre più, haaffermato, infatti, il Papa nel testo della Via Dolorosa, per poi domandare: “la mia preghiera sa piangere? Mi commuovo davanti a te, crocifisso per me, davanti al tuo amore mite e ferito? Piango le mie falsità e la mia incostanza? Di fronte alle tragedie del mondo il mio cuore è di ghiaccio o si scioglie?”. Ed ancora: “Come reagisco alla follia della guerra, a volti di bimbi che non sanno più sorridere, a madri che li vedono denutriti e affamati e non hanno più lacrime da versare?”.


“Tu, Gesù, – ha proseguito Francesco nella sua preghiera per il Venerdì santo – hai pianto su Gerusalemme, hai pianto sulla durezza del nostro cuore. Scuotimi dentro, dammi la grazia di piangere pregando e di pregare piangendo”. Una esortazione che non ha dimenticato di citare altre situazioni a lui evidentemente molto a cuore come quelle delle vite non accolte e rifiutate in ogni stadio dell’esistenza umana. “Gesù, – ha infatti detto – fà che ti riconosca e ti ami: Nei bimbi non nati e in quelli abbandonati. In tanti giovani, in attesa di chi ascolti il loro grido di dolore. Nei troppi anziani scartati. Nei detenuti e in chi è solo. Nei popoli più sfruttati e dimenticati”. Infine, un pensiero il Papa lo ha voluto dedicare alle donne, spesso ancora ai margini delle nostre società. “Gesù, chi ti segue fino alla fine lungo la via della croce? Non i potenti, che ti aspettano sul Calvario, non gli spettatori che stanno lontano, ma le persone semplici, grandi ai tuoi occhi e piccole a quelli del mondo. Sono le donne, a cui hai dato speranza: non hanno voce ma si fanno sentire. Aiutaci a riconoscere la grandezza delle donne, loro che a Pasqua sono state fedeli e vicine a te, ma che ancora oggi vengono scartate, subendo oltraggi e violenze”. Un riferimento alla situazione femminile che le riflessioni di Papa Bergoglio ha voluto intrecciare nell’Ottava Stazione della Via Crucis, quella che di Gesù che incontra le donne di Gerusalemme trascinato verso il Calvario. “Gesù, – è stata la preghiera e la riflessione di Papa Francesco – le donne che incontri si battono il petto e fanno lamenti su di te. Non si piangono addosso, ma piangono per te, piangono sul male e sul peccato del mondo”.

Acquista figurine on line e si ritrova a casa eroina pura

Acquista figurine on line e si ritrova a casa eroina puraRoma, 29 mar. (askanews) – Aveva acquistato su un portale online un box di 50 figurine di calciatori, ma quando a casa ha aperto il pacco non ha trovato solo i volti dei campioni del calcio. Con loro anche due buste di cellophane sigillate contenenti polvere bianca: 180 grammi di eroina pura, un carico del valore di diverse migliaia di euro. E’ successo a Pompei, dove l’uomo, un professionista 43enne, incensurato, visto il contenuto ha portato subito tutto ai carabinieri.


Si è lanciato in auto fino alla stazione, raccontano i militari, con la speranza di non essere fermato da qualche pattuglia durante il tragitto. Sapeva che la scusa dell’acquisto online non avrebbe retto e sarebbe sicuramente finito nei guai. I carabinieri hanno preso in consegna il pacco analizzando la sostanza all’interno con un narcotest, appurando così che si trattava di eroina pura. La droga è stata sequestrata, ma continuano le indagini per risalire al “negoziante” sbadato. E soprattutto a quel pusher che dovrà attendere per riprendere la venduta.

Papa Francesco nel testo della Via Crucis ricorda “la follia della guerra”

Papa Francesco nel testo della Via Crucis ricorda “la follia della guerra”Città del Vaticano, 29 mar. (askanews) – Non bisogna mai smettere di piangere per le tragedie che attraversano il mondo e per la “follia della guerra” che lo investe sempre più. A dirlo è Papa Francesco nel testo della Via Crucis da lui scritto.


Il Papa chiede nel testo: “La mia preghiera sa piangere? Mi commuovo davanti a te, crocifisso per me, davanti al tuo amore mite e ferito? Piango le mie falsità e la mia incostanza? Di fronte alle tragedie del mondo il mio cuore è di ghiaccio o si scioglie?”. Ed ancora: “Come reagisco alla follia della guerra, a volti di bimbi che non sanno più sorridere, a madri che li vedono denutriti e affamati e non hanno più lacrime da versare?”. “Tu, Gesù, – conclude Francesco nella sua preghiera per il Venerdì santo – hai pianto su Gerusalemme, hai pianto sulla durezza del nostro cuore. Scuotimi dentro, dammi la grazia di piangere pregando e di pregare piangendo”.